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Chi è Jack Teixeira, il 21enne arrestato dall’FBI per la rivelazione di documenti top secret del Pentagono

Chi è Jack Teixeira, il 21enne arrestato dall’FBI per la rivelazione di documenti top secret del PentagonoRoma, 13 apr. (askanews) – L’FBI ha arrestato la talpa del Pentagono, colui che è accusato di aver svelato on line documenti top secret sulla guerra in Ucraina e sulle attività di spionaggio degli Stati Uniti. Ecco chi è. Jack Teixeira, 21 anni, è un membro della Guardia nazionale aerea del Massachusetts, e ha avuto accesso a documenti di intelligence attraverso il suo lavoro. Ha supervisionato un gruppo online privato chiamato Thug Shaker Central, dove circa 20-30 persone, per lo più giovani e adolescenti, riuniti per condividere l’amore per le armi, i meme online razzisti e i videogiochi, e da mesi ha caricato sul gruppo centinaia di pagine di briefing di intelligence. Il New York Times è stato il primo a svelarne l’identità, nome in codice O.G. Il Times è stato in grado di collegare Teixeira ad altri membri del gruppo Thug Shaker Central attraverso il suo profilo di gioco online e altri dati tra cui i dettagli dell’interno della casa d’infanzia pubblicati sui social media nelle fotografie di famiglia che corrispondono anche ai dettagli sui margini di alcune delle fotografie dei documenti segreti trapelati. Il NYT ha anche stabilito, attraverso i post sui social media e i documenti militari, che Teixeira è arruolato nel 102esimo Intelligence Wing della Massachusetts Air National Guard. Dopo l’arresto l’Air Force Usa ha rilasciato alcuni dettagli: Jack Teixeira è un aviatore di prima classe, arruolato presso la Guardia nazionale aerea del Massachusetts, che si è unito al servizio nel settembre 2019, secondo il suo rapporto di servizio. Il suo lavoro ufficiale è operaio di Cyber Transport Systems. Secondo l’Air Force, gli specialisti di Cyber Transport Systems hanno il compito di assicurarsi che la “vasta rete di comunicazioni globali” del servizio funzioni correttamente. Il grado di Airman 1st Class, il terzo grado che un aviatore può raggiungere. Secondo il suo fascicolo, Teixeira aveva guadagnato una medaglia dell’aeronautica, che è una medaglia relativamente standard per gli aviatori di quell’età.

Teixeira è stato arrestato giovedì nel Massachusetts. Il procuratore generale Merrick Garland ha affermato che è stato arrestato relazione alla presunta rimozione, conservazione e trasmissione non autorizzate di informazioni classificate della difesa nazionale. L’FBI sta conducendo numerose perquisizioni, in particolare in nella casa a North Dighton, nel Massachusetts, dove gli ufficiali hanno arrestato Teixeira. Sotto esame computer, dischi rigidi, chiavette USB, fotocamere e telefoni, qualsiasi cosa possa essere stata utilizzata per acquisire e distribuire documenti riservati.

Usa, Pentagon leaks, l’uomo arrestato è Jack Teixeira

Usa, Pentagon leaks, l’uomo arrestato è Jack TeixeiraRoma, 13 apr. (askanews) – È stato effettuato un arresto in relazione a fughe di notizie dall’intelligence, afferma un funzionario statunitense

L’FBI, riferisce la Cnn, ha arrestato Jack Teixeira giovedì in relazione alla fuga di documenti riservati che sono stati pubblicati online, secondo un funzionario statunitense a conoscenza della questione. Teixeira, 21 anni, è un membro della Guardia nazionale aerea del Massachusetts. Il suo arresto arriva a seguito di una rapida ricerca da parte del governo degli Stati Uniti per l’identità del leaker che ha pubblicato documenti classificati su una piattaforma di social media popolare tra i videogiocatori.

Teixeira è stato identificato per la prima volta dal New York Times giovedì prima del suo arresto come il leader del gruppo in cui è stato pubblicato un tesoro di documenti riservati.

Biden: “Come è bello essere di nuovo in Irlanda”

Biden: “Come è bello essere di nuovo in Irlanda”Roma, 13 apr. (askanews) – “È così bello essere di nuovo in Irlanda”: così ha iniziato il presidente americano Joe Biden il suo storico discorso al parlamento irlandese dove è arrivato con quasi due ore in ritardo rispetto alla tabella di marcia accolto da una prolungata standing ovation. “Sono a casa”, ha aggiunto in irlandese. “Vorrei solo poter rimanere più a lungo”, ha detto ancora il presidente americano prima di fare riferimento agli antenati irlandesi suoi e anche dell’amico Barack Obama che “come calzolai si recarono negli Stati Uniti per una vita migliore” senza poter minimamente immaginare che “la loro progenie avrebbe dato due presidenti” all’America.

“Queste storie sono al centro di ciò che unisce l’Irlanda e l’America. Parlano a una storia, definita dai nostri sogni, parlano a un presente scritto dalla nostra responsabilità condivisa e parlano al nostro futuro prossimo per illimitate possibilità condivise”, ha sottolineato Biden. E’ la quarta volta che un presidente degli Stati Uniti si rivolge al parlamento irlandese. John F Kennedy era stato il primo quasi 60 anni fa. Al parlamento di Dublino oggi sono presenti anche Bertie Ahern, un architetto dell’Accordo del Venerdì Santo, insieme all’ex presidente irlandese Mary Macaleese e all’ex leader dello Sinn Fein Gerry Adams.

Qatargate, avvocato: Kaili impaziente di riabbracciare sua figlia

Qatargate, avvocato: Kaili impaziente di riabbracciare sua figliaBruxelles, 13 apr. (askanews) – Eva Kaili, la ex vicepresidente greca del Parlamento europeo sotto accusa da parte della Procura federale belga nell’ambito del cosiddetto “Qatargate”, è impaziente di uscire dal carcere per andare ai domiciliari e poter riabbracciare la figlia di due anni, e di poter provare la sua innocenza e ritornare a testa alta nel suo paese. Lo ha riferito l’avvocato greco di Kaili, Michalis Dimitrakopolous, con tre dichiarazioni in francese che ha letto ai giornalisti in un punto stampa questo pomeriggio a Bruxelles. L’avvocato ha fatto anche altre dichiarazioni nella sua lingua alla stampa greca.

Riguardo alla decisione di ieri della giustizia belga di concedere a Kaili i domiciliari con sorveglianza tralite braccialetto elettronico, l’avvocato ha detto: “Non so che giorno la signora Kaili uscirà di prigione. Ho parlato oggi con un agente carcerario e mi ha detto che stanno cercando un braccialetto elettronico”. “Abbiamo parlato con Eva in carcere – ha aggiunto Dimitrakopoulos – per circa due ore: è in un buono stato psicologico e attende con impazienza il momento in cui si apriranno le porte della prigione per andare ad abbracciare sua figlia. Il nonno (il padre di Kaili, ndr) ha detto alla bambina che sua mamma tornerà a casa, e quando sente un aereo lei mette i suoi vestiti più belli per accogliere sua madre. Sono momenti unici”.

“Sono molto felice – ha dichiarato ancora l’avvocato in francese – che Eva Kaili possa uscire di prigione, con dignità e senza avere confessato crimini che non ha commesso. Il percorso che resta da fare è ancora difficile. Eva Kaili si batterà per provare la sua innocenza. Ha un sogno, quello di essere assolta e di ritornare in Grecia ad abbracciare i suoi compatrioti, che – ha cpncluso – l’hanno onorata della loro fiducia in tutti questi anni e l’hanno eletta” al Parlamento europeo.

Morta la pallavolista Julia Ituma, l’ultima telefonata e il video dell’albergo

Morta la pallavolista Julia Ituma, l’ultima telefonata e il video dell’albergoRoma, 13 apr. (askanews) – Sono affidate alla polizia turca le indagini su Julia Ituma, la pallavolista italiana dell’Igor Gorgonzola Novara trovata morta questa mattina dopo essere caduta dalla finestra del sesto piano di un albergo a Istanbul. Lo hanno confermato gli operatori sanitari, come riporta in un dispaccio l’agenzia di stampa turca Anadolu. Dopo una telefonata, polizia e paramedici turchi si sono precipitati sul posto ma non hanno potuto far altro che constatare il decesso della ragazza, appena 18enne.

Il suo club, che ha detto di essere “profondamente rattristato” dalla morte di Ituma e ha rivolto le condoglianze a familiari e amici, ha confermato che le indagini sono a cura delle forze dell’ordine turche. La squadra femminile Igor Gorgonzola Novara si è trovata a Istanbul per affrontare – ieri – l’Eczacibasi Dynavit per la partita di ritorno delle semifinali di CEV Champions League 2023. La squadra turca si è qualificato per la finale dopo aver sconfitto 3-0 in casa l’Igor Gorgonzola; il club italiano aveva vinto l’andata 3-2 il 5 aprile. La polizia di Istanbul ha esaminato il filmato della telecamera che mostra la facciata dell’hotel e ha confermato che Ituma è morta dopo essere caduta dalla finestra alle 4.31 ora italiana, colpendo le tende da sole. In un altro filmato della telecamera che mostra l’interno dell’albergo, si nota Ituma lasciare la sua stanza alle 21.49 ora italiana per parlare al telefono e poi si siede davanti alla sua stanza per un’ora prima di rientrare. La polizia e il personale dell’hotel sono quindi entrati nella sua stanza per svegliare Lucia Varela Gomez, sua compagna di squadra e coinquilina spagnola. Gomez ha detto alla polizia di aver parlato l’ultima volta con Ituma mezzora dopo la mezzanotte e di essersi poi addormentata. La polizia turca ha sequestrato il telefonino di Ituma. Le autorità turche hanno dato il via libera per il rientro in Italia della Igor Volley Novara. La squadra arriverà all’aeroporto di Malpensa. A Istanbul sono rimasti il medico della società ed Enrico Marchioni, il direttore generale.

“Siamo tutti sgomenti per questa tragedia che colpisce non solo il mondo pallavolo, ma tutto lo sport italiano. Oggi piangiamo la scomparsa, non solo di un grande talento, ma soprattutto di una meravigliosa ragazza di 18 anni che abbiamo visto crescere da vicino nel Club Italia, stagione dopo stagione”. Queste le parole del Presidente federale della Fipav Giuseppe Manfredi, dopo la morte della schiacciatrice dell’Igor Gorgonzola Novara Julia Ituma, reduce dalla semifinale di Champions League. “Il primo pensiero – continua Manfredi – va alla famiglia di Julia, alla quale invio le più sentite condoglianze e garantisco che la Federazione Italiana Pallavolo fornirà il massimo sostegno. Siamo in costante contatto con la società Igor Gorgonzola Novara e con il presidente della Federazione Turca per dare tutto il supporto possibile. In questo momento penso che ogni altra parola sia inutile, è una tragedia immensa a cui nessuno di noi era minimamente preparato”. La Federazione Italiana Pallavolo ha disposto un minuto di raccoglimento, in memoria di Julia Ituma, per tutte le gare pallavolistiche che si disputeranno da oggi a domenica. “Sono sconvolto dalla tragica scomparsa di Julia Ituma, pallavolista diciottenne della Igor Novara”: il tweet di Mauro Berruto, ex ct della nazionale di pallavolo. “Il mio abbraccio alla famiglia, al club, a tutta la grande comunità della pallavolo italiana”, aggiunge Berruto. “Sono addolorato e incredulo di fronte alla tragedia che si è consumata nella notte in Turchia e ha strappato la vita a Julia Ituma. Quando succedono queste tragedie la prima domanda che ci si pone è ‘perché?’”, così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, sulla morte della giovane pallavolista di Novara. “Le indagini sono in corso – continua – ma qualsiasi possano essere state le circostanze, non ci riporteranno Julia con la sua solarità e il suo sorriso”. “Mi stringo in un forte abbraccio alla sua famiglia alla quale porgo le più sentite condoglianze – prosegue la dichiarazione del ministro – e mi unisco al dolore delle compagne di squadra e di tutto il movimento della pallavolo italiana in questo difficile momento”.

Morta la stilista Mary Quant, lanciò la moda della minigonna

Morta la stilista Mary Quant, lanciò la moda della minigonnaRoma, 13 apr. (askanews) – La stilista britannica Mary Quant è morta oggi all’età di 93 anni. Lo ha annunciato la famiglia. Fu grazie all’invenzione della minigonna, nel 1962, che Mary Quant rivoluzionò la moda infondendo un vento di leggerezza nei guardaroba femminili. Se gli storici della moda discutono sul nome dell’inventore originale della minigonna, il sarto francese Lucien David Langman o Andre Courreges? – è proprio Mary Quant che la rese popolare. Nata a Blackheath, periferia di Londra l’11 febbraio 1934, da genitori gallesi entrambi insegnanti, Mary Quant studiò illustrazione alla Goldsmiths University di Londra. Lì incontrò il marito, Alexander Plunket Greene. Insieme, con l’aiuto dell’amico Archie McNair, inaugurarono nel 1955 un negozio ibrido e audace per l’epoca, chiamato Bazaar, sulla celebre arteria londinese di King’s Road.

Nel seminterrato, il marito aprì un ristorante in cui musicisti jazz accompagnavano le serate. Al piano terra, la tana di Mary, proponeva gioielli che acquistava da studenti d’arte e cappelli che realizzava personalmente. Molto rapidamente, si formò nell’arte del taglio e espose i suoi vestiti innovativi – miniskirt in primis – nel suo negozio, che spesso cuciva di notte nel suo piccolo laboratorio nascosto in un angolo del negozio. Il luogo divenne ben presto il quartier generale di giovani e artisti, in cerca di emancipazione e novità. Lì si incrocivano Brigitte Bardot, i Rolling Stones o i Beatles. Se nel 1962 propose una gonna molto corta nel suo guardaroba, fu nel 1965 che divenne davvero popolare. Mary Quant cominciò poi a disegnare le sue collezioni per la catena di negozi americana JC Penney. Il successo fu immediato. Nel 1963 creò il suo gruppo, che chiamò Ginger. Le sue creazioni – minigonne in testa – si vendevano ad un certo punto in più di 150 negozi in Gran Bretagna, più di 300 negli Stati Uniti, ma anche in Francia, Italia e fino in Australia. Nel 1966 si diede al trucco e divenne anche qui molto famosa. Le sue proposte stupirono per il loro packaging pop e per i loro colori. Nel 1971 inaugurò il make-up bus, un tradizionale bus rosso londinese che trasformò in un salone di bellezza itinerante e che viaggiò dall’Inghilterra al Venezuela, passando per il Canada.

Germania valuta aumento sussidi a Intel su maxi impianto tedesco

Germania valuta aumento sussidi a Intel su maxi impianto tedescoRoma, 13 apr. (askanews) – La Germania è in pressing sul gigante statunitense Intel affinché aumenti gli investimenti nel suo gigantesco nuovo impianto tedesco, a Magdeburgo, nella parte centro orientale del Paese, fino a 17 miliardi di euro. E a questo scopo potrebbe anche rilanciare sui sussidi plurimiliardari che ha messo in campo. Lo riporta il Financial Times, citando fonti anonime vicino alla questione e ricordando che il produttore statunitense dovrebbe già ricevere 6,8 miliardi di euro di sovvenzioni da Berlino per la costruzione di questa mega fabbrica.

L’operazione rappresenta il più grande singolo investimento estero diretto in Germania dei tempi della Seconda Guerra Mondiale. E il governo tedesco spinge per massimizzare il progetto, che porterebbe a create un sito produttivo all’avanguardia tecnologica. Secondo il quotidiano, Intel avrebbe chiesto a Berlino di aumentare i sussidi ad almeno 10 miliardi di euro, citando i rincari dell’energia e dei costi di costruzione. Da parte tedesca è stata manifestata apertura ad aumentare i sussidi ma solo a condizione che anche il gruppo investa di più.

Il tutto avviene in un quadro di sostanziale braccio di ferro, ammorbidito da alcuni accordi, tra paesi europei e Usa dopo il programma di sovvenzioni che alcuni mesi fa l’amministrazione Biden ha lanciato (sotto la denominazione Inflation Reduction Act) per attrarre investimenti e produzione negli Stati Uniti.

Qatargate, Panzeri “pentito” esce dal carcere a va ai domiciliari

Qatargate, Panzeri “pentito” esce dal carcere a va ai domiciliariRoma, 13 apr. (askanews) – L’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri è uscito dal carcere di Saint-Gilles, a Bruxelles, circondato da altri detenuti che lo hanno protetto dai media. L’ex eurodeputato, che è apparso visibilmente dimagrito, non ha rilasciato commenti.

Panzeri munito di braccialetto elettronico è ora ai domiciliari nella sua abitazione a Bruxelles, dove proseguirà la sua carcerazione preventiva e resterà a disposizione degli inquirenti. L’ex eurodeputato ha trascorso quattro mesi nel carcere di Saint-Gilles, in custodia cautelare dopo essere stato accusato di corruzione e riciclaggio di denaro, e sospettato di essere il capo di un’organizzazione criminale nello scandalo Qatargate, il presunto caso di corruzione che sta scuotendo il Parlamento europeo.

La Camera di consiglio del Tribunale di Bruxelles aveva recentemente prorogato di due mesi la carcerazione preventiva dell’ex eurodeputato italiano, ma aveva dato il via libera alla prosecuzione della detenzione ai domiciliari mediante il sistema di sorveglianza elettronica. Ci sono voluti alcuni giorni per elaborare gli aspetti pratici e attuare la decisione. In questo caso, anche altri imputati beneficiano o beneficeranno del regime di sorveglianza elettronica. L’eurodeputato socialista belga Marc Tarabella è appena uscito di prigione e continuerà la sua detenzione nella sua casa di Anthisnes.

Anche la ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili ha ottenuto, il 12 aprile, l’autorizzazione a continuare la sua carcerazione preventiva ai domiciliari col braccialetto elettronico. La stessa decisione era stata presa, dalla fine di febbraio, per il quarto imputato, l’italiano Francesco Giorgi, ex assistente di Panzeri e compagno di Eva Kaili. Panzeri, arrestato il 9 dicembre scorso, collabora con gli inquirenti e gode dello status di pentito, come confermato dalla Procura federale belga lo scorso gennaio. Pier Antonio Panzeri ha ammesso di aver partecipato a un’organizzazione criminale e di esserne stato il corruttore attivo. Ha raggiunto un accordo con la Procura e si è impegnato a “rendere dichiarazioni sostanziali, rivelatrici, veritiere e complete in merito al coinvolgimento di terzi e, ove applicabile, al proprio coinvolgimento”, come si legge in nota dell’ufficio del procuratore federale.

Panzeri informa quindi gli inquirenti sul funzionamento dello scandalo di corruzione all’interno del Parlamento europeo, e in particolare su chi sono le persone che sono state corrotte. In virtù dello status di pentito, se collabora come previsto con la giustizia, Panzeri incorrerà in una pena limitata, che comprenderà la reclusione, la multa e la confisca di tutti i benefici patrimoniali acquisiti, attualmente valutati in un milione di euro. In linea di principio lo attende una pena detentiva di cinque anni, di cui un anno effettivamente in prigione, e il resto in parte sotto braccialetto elettronico e in parte con la sospensione della pena. Ai domiciliari con braccialetto elettronico, Panzeri potrà incontrare di nuovo sua moglie, ma gli sarà totalmente proibito vedere altri accusati, che potrebbe tuttavia incontrare quando saranno organizzati dei confronti su iniziativa degli inquirenti.

Il Washington Post: ecco chi è il responsabile della fuga dei documenti del Pentagono

Il Washington Post: ecco chi è il responsabile della fuga dei documenti del PentagonoRoma, 13 apr. (askanews) – Il responsabile della fuga di centinaia di documenti riservati del Pentagono potrebbe essere un giovane razzista appassionato di armi che lavorava in una base militare e che stava cercando di impressionare, con le sue rivelazioni, un gruppo di una chat su Internet. Il Washington Post ha intervistato un membro adolescente del gruppo, che ha descritto l’uomo, indicato con le iniziali “OG”, mostrando la corrispondenza online, foto e video. Il Post ha anche visto un video dell’uomo in un poligono di tiro con un grosso fucile, che “urla una serie di insulti razzisti e antisemiti alla telecamera, poi spara diversi colpi contro un bersaglio”.

I documenti trapelati hanno messo a nudo i segreti sui preparativi dell’Ucraina per una controffensiva primaverile, lo spionaggio degli Stati Uniti su alleati come Ucraina, Corea del Sud e Israele e le tensioni tra Washington e le capitali alleate sull’armamento di Kiev. Ci sono prove crescenti che la fuga di notizie non sia stata un’operazione di intelligence finalizzata a screditare gli Stati Uniti, ma più probabilmente la conseguenza di una politica del Pentagono di concedere autorizzazioni di sicurezza top secret a un numero enorme di membri del servizio, civili e appaltatori. Il numero di dipendenti e appaltatori nell’intero governo degli Stati Uniti con autorizzazione top secret è di circa 1,25 milioni, si sottolinea, secondo quanto riportato anche dal Guardian. OG sembra aver agitato su un server originariamente creato nel 2020 sulla piattaforma di messaggistica Discord da un piccolo gruppo di appassionati di armi e giocatori. Il gruppo aveva diversi nomi, ma il più delle volte era conosciuto come Thug Shaker Central. A partire dallo scorso anno, si dice che OG abbia pubblicato i documenti su un canale sul server che ha chiamato “Bear vs Pig”, un riferimento alla guerra in Ucraina ma anche un video virale che mostra i maiali che combattono contro un orso nero.

Gli Uffizi e Swatch: a Firenze i nuovi orologi con Botticelli

Gli Uffizi e Swatch: a Firenze i nuovi orologi con BotticelliFirenze, 13 apr. (askanews) – Le due opere più famose di Sandro Botticelli, “Allegoria della Primavera” e “Nascita di Venere”, custodite alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, diventano orologi, parte della collezione di Swatch dedicata ai grandi musei internazionali. E per l’occasione del lancio nel capoluogo toscano anche il negozio affacciato sul Duomo è stato allestito con le suggestioni della pittura rinascimentale.

“La sfida di inserire un museo italiano tra tutti i musei con i quali abbiamo fatto collaborazioni negli ultimi cinque anni – ha detto ad askanews Carlo Giordanetti, Ceo dello Swatch Art Peace Hotel – era già una sfida importante, poi quest’anno nella quale Botticelli è particolarmente ‘caldo’ come artista, visto che si sta preparando una grande esposizione che partirà per la Cina e alcune sue opere hanno ispirato oggetti che saranno presentati al Salone del Mobile, mi sembra che arriviamo perfettamente in tempo”. L’operazione è interessante anche nell’ottica di osservare come cambiano le strategie di comunicazione di un museo come gli Uffizi, ai primi posti per visitatori al mondo e ultimamente contraddistinto da un’attenzione importante al pubblico più giovane e ai social media. “Guardando l’ora, anche se solo per una frazione di secondo – ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – le persone vedono anche una nostra opera d’arte, come ricordo, come invito e come promessa di una ulteriore visita futura”.

Con l’obiettivo, tanto per il museo quanto per l’azienda, di allargare il pubblico della cultura. “Da sempre l’idea di Swatch di lavorare con gli artisti e con le opere d’arte – ha concluso Giordanetti – è proprio quella di portarle il più vicino possibile alla vita di tutti i giorni, tenendoli al polso entriamo quasi in confidenza con questi capolavori”. Capolavori la cui trasposizione in orologi è stata seguita attentamente dagli Uffizi, fin dall’inizio del progetto, e oltre alla cessione dei diritti per l’utilizzo delle immagini il museo appare direttamente sul cinturino con il proprio logo. Anche questo è un tassello del racconto di come i musei provano ad ampliare il proprio ruolo e la propria presenza nella società e nell’economia.