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Qatargate, Eva Kaili scarcerata. Va ai domiciliari con il braccialetto

Qatargate, Eva Kaili scarcerata. Va ai domiciliari con il braccialettoBruxelles, 12 apr. (askanews) – La ex vicepresidente greca del Parlamento europeo, Eva Kaili, coinvolta nelle indagini della procura federale belga sullo scandalo Qatargate e in carcerazione preventiva dal 9 dicembre scorso, è stata rilasciata oggi e resterà ai domiciliari con braccialetto elettronico. Lo riferisce Euronews, che ha avuto conferma dall’avvocato della Kaili, Sven Mary, e poi dalla stessa procura federale belga.

“Non farò altri commenti, a parte il fatto che questa era una decisione logica per prendere la quale c’è voluto troppo tempo”, ha dichiarato l’avvocato Mary. Kaili sarà ascoltata in regolari audizioni per decidere le prolungare o revocare la sorveglianza elettronica. La decisione di oggi è abbastanza sorprendente, dal momento che era prevista per domani mattina la prossima audizione davanti ai giudici della ex vicepresidente del Parlamento europeo, proprio per decidere sulla eventuale concessione dei domiciliari con braccialetto elettronico.

L’Onu indagherà sul video dei militari ucraini decapitati

L’Onu indagherà sul video dei militari ucraini decapitatiNew York, 12 apr. (askanews) – “La missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina è sconvolta dai video particolarmente raccapriccianti pubblicati sui social media martedì 11 aprile”. Con questa dichiarazione pubblicata sul sito delle Nazioni Unite, la missione annuncia anche un’indagine per accertare la responsabilità degli autori della decapitazione dei militari ucraini, filmata e poi inviata ai social. Uno dei video mostra una brutale esecuzione di un uomo che sembra essere un prigioniero di guerra ucraino, mentre l’altro mostra i corpi mutilati di apparenti militari ucraini. “Purtroppo non si tratta di un incidente isolato. In recenti rapporti la Missione ha documentato una serie di gravi violazioni del diritto umanitario internazionale, comprese quelle commesse nei confronti di prigionieri di guerra”, si legge ancora nel comunicato che insiste su “adeguate indagini”.

Al Salone del Mobile tornano i cinesi: primi tra visitatori stranieri

Al Salone del Mobile tornano i cinesi: primi tra visitatori stranieriMilano, 12 apr. (askanews) – Dopo l’assenza per Covid, tornano i visitatori cinesi al Salone del Mobile, vera sorpresa per questa edizione in cui hanno “scalato la classifica” delle geografie degli arrivi. “Se abbiamo l’Italia al primo posto, adesso segue la Cina che ha scalato le classifiche, poi il Brasile, e gli Stati Uniti – ha detto Maria Porro, presidente del Salone del Mobile, durante un incontro con la stampa – E ancora Germania, Francia e Svizzera. Poi Corea del Sud, Spagna e Regno Unito”.

Porro in questa classifica cita anche i visitatori indiani, che salgono alla 16 esima posizione, mentre il conflitto pesa sulla presenza dei russi che scivolano alla 19esima.

Salone del Mobile, vendita biglietti in aumento: a oggi +25%

Salone del Mobile, vendita biglietti in aumento: a oggi +25%Milano, 12 apr. (askanews) – A una settimana dall’inaugurazione della 61esima edizione del Salone del Mobile la prevendita dei biglietti per visitare la fiera registra un incremento del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una presenza di visitatori maggiore, quindi, per questa edizione del Salone che torna ad aprile, dal 18 al 23 aprile. “Siamo a un 25% in più rispetto allo scorso anno”, ha detto il presidente di FederLegno Arredo, Claudio Feltrin, durante un incontro con la stampa.

“La biglietteria, che dall’anno scorso è gestione diretta del Salone, ci permette di controllare anche questi dati, che sono molto confortanti: siamo con una buona percentuale sopra rispetto ai dati dell’anno scorso a parità di data – ha aggiunto Maria Porro, presidente del Salone – per cui ci aspettiamo un numero di visitatori maggiore”.

Migranti, 441 morti nel Mediterraneo centrale primo trimestre 2023

Migranti, 441 morti nel Mediterraneo centrale primo trimestre 2023Roma, 12 apr. (askanews) – Sono 441 i migranti morti durante la traversata del Mediterraneo centrale nel primo trimestre del 2023, il dato più alto dal 2017, ma “i decessi documentati nei primi tre mesi dell’anno sono probabilmente una sottostima del numero reale di vite perse” lungo questa rotta. E’ quanto ha riferito oggi l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), precisando in una nota che sono in corso indagini “su diverse segnalazioni di naufragi invisibili” per cui “non è chiaro il destino di oltre 300 persone”.

Il crescente numero di decessi lungo la rotta marittima più pericolosa al mondo “arriva tra segnalazioni di ritardi nelle risposte di soccorso guidate dagli Stati e ostacoli alle operazioni di ricerca e soccorso delle navi delle ong nel Mediterraneo centrale”, si sottolinea nella nota. “Il perdurare della crisi umanitaria nel Mediterraneo centrale è intollerabile – ha denunciato nella nota il direttore generale dell’Oim, Antonio Vitorino – con più di 20.000 morti registrate su questa rotta dal 2014, temo che queste morti si siano normalizzate. Gli Stati devono rispondere. Ritardi e lacune nelle operazioni Sar guidate dagli Stati stanno costando vite umane”.

Il Fondo monetario internazionale ha chiesto politiche di bilancio restrittive

Il Fondo monetario internazionale ha chiesto politiche di bilancio restrittive




Il Fondo monetario internazionale ha chiesto politiche di bilancio restrittive




















Roma, 12 apr. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale ribadisce la tesi secondo cui in questa fase le politiche di bilancio dei Paesi devono essere impostate con una intonazione restrittiva, per evitare di interferire con la lotta inflazionistica che stanno portando avanti le Banche centrali con l’inasprimento monetario. Ma nell’ultimo Fiscal Monitor, il rapporto pubblicato in occasione delle assemblee primaverili a Washington l’istituzione riconosce che le prospettive di breve termine sono “complesse”.

I rischi sono infatti “elevati”, e se le turbolenze finanziarie delle passate settimane dovessero “mutare in crisi sistemiche, la politica di bilancio potrebbe dover intervenire velocemente per facilitarne la risoluzione. Se l’attività economica dovesse indebolirsi in maniera consistente e la disoccupazione dovesse salire – avverte il Fmi – i governi dovranno consentire agli stabilizzatori automatici di lavorare, ad esempio consentendo aumenti dei deficit con l’aumento delle spese per sussidi o con il calo del gettito fiscale, specialmente se le pressioni inflazionistiche risultassero sotto controllo e vi fossero margini di bilancio”. Secondo il Fmi, più a breve termine la priorità resta quella di ridurre le vulnerabilità sui debiti e ripristinare margini di bilancio. Per l’immediato, comunque, “molti paesi necessitano di una politica monetaria restrittiva per supportare l’attuale processo disinflazionistico, specialmente se l’elevata inflazione si dimostrasse più persistente. Una politica di bilancio più rigorosa – sostiene il Fmi – consentirebbe alle banche centrali di alzare i tassi di interesse meno di quanto dovrebbero fare altrimenti”.

La Cina imporrà una no-fly Zone su Taiwan. Borrell (Ue) rinvia la visita causa Covid

La Cina imporrà una no-fly Zone su Taiwan. Borrell (Ue) rinvia la visita causa Covid




La Cina imporrà una “no-fly zone” su Taiwan. Borrell (Ue) rinvia la visita causa Covid




















Roma, 12 apr. (askanews) – L’alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, ha annunciato oggi di dover rinviare la sua visita in Cina poiché è risultato positivo a un testo per il Covid-19. Borrell avrebbe dovuto visitare la Cina dal 13 al 15 aprile. “Sono risultato positivo al Covid-19 e quindi purtroppo dovrò posticipare la mia visita in Cina”, ha confermato Borrell su Twitter. Il funzionario europeo ha aggiunto che si sente bene e non ha sintomi della malattia.

Intanto si è saputo che la Cina imporrà domenica una no-fly zone nel Nord dell’isola di Taiwan a causa delle “attività spaziali”, che limiteranno i voli. L’ha riferito oggi il ministero dei Trasporti taiwanese. “La Cina ha implementato unilateralmente una no-fly zone sulle zone di convergenza di molte rotte internazionali sulla base di ‘attività spaziali’”, ha affermato il ministero, aggiungendo che la chiusura della zona durerà 27 minuti, dalle 9:30 alle 9:57 locali (dall’03:30 all’03:57 in Italia), domenica.In un primo momento l’agenzia di stampa Reuters aveva scritto che la Cina si preparava a chiudere “lo spazio aereo a nord di Taiwan da domenica a martedì 18 aprile. Ma in seguito la notizia è stata ridimensionata e apparentemente non sarebbe collegata alle grandi manove con cui la Cina sta testando l’accerchiamento dell’isola.

Pechino ha originariamente annunciato una chiusura di tre giorni, modificando successivamente i suoi piani dopo le obiezioni di Taipei. Il ministero dei Trasporti aveva informato la Cina che il provvedimento “causerà enormi e inutili rischi ai voli nella regione, e danneggerà i diritti e gli interessi dell’aviazione internazionale”.Un portavoce del governo giapponese in precedenza aveva affermato che il suo governo era stato informato dell’istituzione di una no-fly zone di tre giorni. “Le autorità cinesi ci hanno informato della designazione di un’area che potrebbe influire sulla sicurezza del volo aereo a causa delle attività aerospaziali dal 16 al 18 aprile”, ha affermato Hirokazu Matsuno.

 

Dopo il video sulla decapitazione di un soldato ucraino Zelensky invita a “reagire” ai “mostri” russi

Dopo il video sulla decapitazione di un soldato ucraino Zelensky invita a “reagire” ai “mostri” russi




Dopo il video sulla decapitazione di un soldato ucraino Zelensky invita a “reagire” ai “mostri” russi



















Roma, 12 apr. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reagito oggi a un video estremamente violento in cui un soldato, identificato come ucraino dalle autorità di Kiev, è stato decapitato dalle forze russe in Ucraina.

“L’esecuzione di un prigioniero ucraino… Questo è un video della Russia così com’è. Tutti devono reagire. Ogni leader. Non dimenticheremo nulla. La sconfitta del terrore è necessaria”, ha reagito Zelensky. Il presidente, su Instagram, ha quindi parlato di “mostri” russi. Ad oggi, il video in questione non è stato formalmente autenticato.

Musk ha portato i dipendenti di Twitter da “poco meno di 8.000 a 1.500″

Musk ha portato i dipendenti di Twitter da “poco meno di 8.000 a 1.500″




Musk ha portato i dipendenti di Twitter da “poco meno di 8.000 a 1.500”




















Roma, 12 apr. (askanews) – Dal giorno del suo acquisto di Twitter, Elon Musk ha licenziato quasi 6.500 dipendenti. A rivelarlo, in un’intervista alla Bbc, è lo stesso Musk. Quando ha acquistato l’azienda c’erano “poco meno di 8.000” membri del personale, e ora ce ne sono “1.500”, ha detto.

Alla domanda se sia difficile licenziare così tante persone, Musk ha spiegato che “non è affatto divertente” e può, a volte, essere “doloroso”. A questo proposito, il magnate ha ammesso anche di non avere licenziato tutti di persona. “Non è possibile parlare con così tante persone faccia a faccia”, ha sottolineato. Twitter è “più o meno in pareggio”, dato che la maggior parte dei suoi inserzionisti è tornata, ha Musk. Da quando il patron di Tesla ha acquisito l’azienda per 44 miliardi di dollari lo scorso ottobre, Twitter è stata colpita da un massiccio calo della pubblicità. Musk ha parlato anche dei problemi di liquidità di Twitter al suo arrivo. C’era “una situazione di flusso di cassa negativo di 3 miliardi di dollari” che lasciavano a Twitter “quattro mesi di vita”, ha spiegato.

Gli Usa sono pessimisti su una rapida fine della guerra in Ucraina

Gli Usa sono pessimisti su una rapida fine della guerra in Ucraina




Gli Usa sono pessimisti su una rapida fine della guerra in Ucraina



















Roma, 12 apr. (askanews) – I documenti del Pentagono altamente riservati, trapelati e pubblicati sui social media, offrono una visione pessimistica degli Stati Uniti sull’andamento della guerra in Ucraina. I documenti, spiega la Cnn, evidenziano difetti negli armamenti e nelle difese aeree dell’Ucraina e prevedono uno stallo della guerra per i mesi a venire.

In particolare, i documenti, che sembrano risalire a febbraio e marzo, descrivono in dettaglio molte delle carenze militari percepite dell’Ucraina mentre Kiev si prepara per una controffensiva di primavera contro la Russia. Diversi documenti classificati avvertono che le difese aeree a medio raggio dell’Ucraina, adibite alla protezione delle truppe in prima linea, saranno “completamente ridotte entro il 23 maggio”, suggerendo che la Russia potrebbe presto avere la superiorità aerea e l’Ucraina potrebbe perdere la capacità di accumulare forze di terra in una controffensiva.

I documenti sottolineano inoltre problemi persistenti con l’offensiva militare russa, prevedendo che il risultato sarà uno stallo tra le due parti per il prossimo futuro.