La Camera Usa apre formalmente l’indagine di impeachment nei confronti di BidenNew York, 12 set. (askanews) – “Oggi sto ordinando alla nostra commissione della Camera di aprire un’indagine formale di impeachment nei confronti del presidente Joe Biden. Questo passo logico darà alle nostre commissioni tutto il potere di raccogliere tutti i fatti e le risposte per il pubblico americano”, ha detto il presidente della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy in una conferenza stampa.
L’indagine sarà condotta dal deputato repubblicano James Comer che presiede il comitato di sorveglianza della Camera, in coordinamento con il presidente del comitato giudiziario Jim Jordan dell’Ohio e dal deputato Jason Smith del Missouri. L’impeachment concede ai repubblicani più potere su un’indagine che vuole provare come Biden, da vicepresidente, avrebbe tratto profitto dagli affari di suo figlio Hunter. I repubblicani al Senato continuano a restare scettici sul fatto che la Camera abbia prove sufficienti per giustificare un’indagine di impeachment.
La Commissione Ue propone nuove norme contro i ritardi dei pagamenti alle piccole e medie impreseStrasburgo, 12 set. (askanews) – La Commissione europea ha presentato questo pomeriggio a Strasburgo una serie di iniziative per rispondere alle esigenze delle piccole e medie imprese (Pmi), che rappresentano il 99% delle aziende nell’economia dell’Ue, e che sono “motori essenziali delle transizioni verde e digitale dell’Europa, ma continuano ad affrontare imprevedibilità e volatilità a causa di una serie di crisi negli ultimi anni”, come afferma l’Esecutivo comunitario in una nota.
Le iniziativa più importanti del pacchetto, che hanno natura legislativa, sono la proposta di regolamento sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali e la proposta di direttiva che istituisce un “sistema fiscale delle sedi centrali” per le Pmi a carattere transfrontaliero. Le altre iniziative mirano a potenziare ulteriormente l’accesso delle Pmi ai finanziamenti, a migliorare il contesto imprenditoriale e a sostenere la crescita delle Pmi a media capitalizzazione, affinché possano sfruttare appieno il loro potenziale economico. Il nuovo Regolamento Ue sulla lotta ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali abroga e sostituisce la Direttiva del 2011 sui ritardi di pagamento, che non è stata abbastanza efficace a causa delle molte deroghe che prevedeva. I ritardi di pagamento (spesso da parte delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti delle aziende fornitrici di beni e servizi) sono “una pratica sleale che compromette il flusso di cassa delle Pmi e ostacola la competitività e la resilienza delle catene di fornitura”, ricorda la Commissione nella sua nota.
La nuova proposta (che essendo un regolamento è direttamente applicabile in tutti gli Stati membri, senza dover essere trasposta nel diritto nazionale attraverso una legge ad hoc, come avviene invece con le direttive) mantiene il limite massimo di pagamento di 30 giorni, già prevista dalle norme in vigore, ma elimina le ambiguità, con molte possibilità di deroghe (fino a 120 giorni), e colma le lacune giuridiche dell’attuale direttiva. Con le nuove norme, una deroga di 30 giorni al massimo sarà permessa solo in situazioni in cui sia “necessaria a causa della natura speciale del contratto” La nuova proposta garantisce inoltre il pagamento automatico degli interessi e delle compensazioni maturati in caso di ritardo e introduce nuove misure di esecuzione e di ricorso per tutelare le imprese dai cattivi pagatori. “Non devo ricordare – ha detto in italiano il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, in conferenza stampa oggi a Strasburgo – quanto importante il sistema delle Pmi per l’economia italiana; tra le economie europee è forse tra quelle in cui questa realtà è più determinante. E’ chiaro che si tratta di una sfida per tutti i paesi europei, compresa l’Italia: rispettare tempi stringenti ed evitare ritardi di pagamenti”.
“Penso – ha aggiunto Gentiloni – che sia una sfida condivisa dal punto di vista politico-culturale nel nostro paese, e penso che bisognerà attrezzarsi discutendo anche con le autorità europee per rendere – ha concluso – l’attuazione di questo regolamento credibile e praticabile”. L’altra proposta, la direttiva sul sistema fiscale della sede centrale per le Pmi, darà alle imprese che operano a livello transfrontaliero attraverso stabili organizzazioni la possibilità di interagire con una sola amministrazione fiscale, quella della sede centrale, invece di dover conformarsi a più sistemi fiscali. Secondo la Commissione, questa direttiva aumenterà la certezza e l’equità fiscale, e ridurrà i costi di conformità e le distorsioni del mercato che influenzano le decisioni aziendali, riducendo al minimo il rischio di doppia imposizione e di controversie fiscali.
La prevista diminuzione dei costi di adeguamento dovrebbe, in particolare, favorire gli investimenti e l’espansione transfrontaliera nell’Ue, afferma la Commissione, perché “le Pmi che operano in diversi Stati membri saranno in grado di massimizzare pienamente la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei capitali senza essere ostacolate da inutili ostacoli di natura fiscale”.
Ucraina, il cardinale Zuppi in missione (voluta dal Papa) a Pechino da domani a venerdìRoma, 12 set. (askanews) – “Nei giorni 13 – 15 settembre 2023, il cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato, si recherà a Pechino, quale Inviato del Santo Padre Francesco. La visita costituisce un’ulteriore tappa della missione voluta dal Papa per sostenere iniziative umanitarie e la ricerca di percorsi che possano condurre ad una pace giusta”. Lo fa sapere l’ufficio stampa vaticano in un comunicato.
Il consigliere di Zelensky contro Onu e Aiea: sono organizzazioni fittizieRoma, 12 set. (askanews) – Il consigliere presidenziale ucraino Mikhail Podolyak ha lanciato una dura critica alle Nazioni Unite, all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) e a diverse altre organizzazioni, definite “fittizie”.
“L’Onu è in realtà un’organizzazione del tutto inesistente, un gruppo di pressione che serve a far guadagnare soldi per una buona vecchiaia alle persone che ricoprono posizioni di rilievo al suo interno. Onu, Aiea, Croce Rossa, Amnesty International (…) sono tutte organizzazioni fittizie che intasano le nostre coscienze con valutazioni spazzatura”, ha dichiarato il consigliere di Zelensky Podolyak in un’intervista al quotidiano ucraino Novoye Izdanie. Ha aggiunto che se organizzazioni del genere non esistessero, molte cose sarebbero risolte “meglio e più velocemente”. Quella di Podolyak non è la prima dichiarazione sopra le righe da parte di responsabili ucraini.
Nell’ottobre 2022, il presidente del Paese, Vladimir Zelensky, ha sollevato dall’incarico l’ambasciatore ucraino in Kazakistan, Petr Vrublevsky, che aveva chiesto l’uccisione di “quanti più russi possibile”. A sua volta, l’ex ambasciatore ucraino a Berlino Andrei Melnik ha paragonato il cancelliere tedesco Olaf Scholz a una “salsiccia di fegato offesa” nel maggio dello stesso anno, mentre a ottobre ha commentato il piano di pace Russia-Ucraina proposto dal miliardario Elon Musk, dicendo: “Fottiti, questa è la mia risposta diplomatica”.
Google, si apre processo antitrust su monopolio mercatoNew York, 12 set. (askanews) – Google e il Dipartimento di Giustizia americano da oggi esporranno le prime argomentazioni nel più grande processo antitrust mai celebarto negli Usa negli ultimi 20 anni. Il gigante della ricerca online è accusato di mantenere il dominio del mercato attraverso accordi illegali con alcune società di telefonia e con alcuni browser.
Il processo, che non prevede una giuria, è guidato dal giudice distrettuale americano Amit Mehta, che potrebbe ordinare lo scioglimento o modifiche sostanziali delle clausole con cui Google promuove il suo motore di ricerca. Il Dipartimento di Giustizia ha affermato che gli accordi di Google, con aziende come Apple e Samsung per rendere il suo motore di ricerca l’opzione predefinita su browser web e sui telefoni cellulari, hanno contribuito illegalmente a mantenere un monopolio in quel mercato. Google si è difeso dicendo di competere equamente per i contratti e che gli utenti possono facilmente abbandonare le impostazioni predefinite.
Google gestisce circa il 90% delle query di ricerca in tutto il mondo, supportando un’attività pubblicitaria di oltre 160 miliardi di dollari.
Putin boccia la pace: non durante controffensiva UcrainaMilano, 12 set. (askanews) – L’Ucraina avvierà i colloqui di pace solo quando avrà esaurito le risorse: così dice di ritenere il presidente russo Vladimir Putin, intervenuto a un forum economico nel Lontano oriente russo, a Vladivostok, nell’attesa dei colloqui con il leader nordcoreano Kim Jong-un – giunto in Russia – ai quali parteciperà anche il ministro della Difesa Sergei Shoigu, secondo il Cremlino. E che gli Usa hanno avvertito: Pyongyang potrebbe fornire armi a Mosca da utilizzare sul campo di battaglia in Ucraina.
Putin ha detto che molti potenziali mediatori gli hanno chiesto se la Russia fosse pronta a smettere di combattere, ma lui ha spiegato che la Russia difficilmente potrebbe smettere di combattere quando si trova ad affrontare una controffensiva ucraina. “Ebbene, come possiamo fermare le ostilità se l’altra parte sta conducendo una controffensiva. Cosa dovremmo fare? Contrattaccheranno e noi diremo: ‘ci fermiamo’. Non siamo trockisti”, ha detto Putin con chiara ironia. Secondo il leader del Cremlino la controffensiva dell’Ucraina contro le forze russe finora è fallita e l’esercito ucraino ha subito pesanti perdite. Ma “ho l’impressione che vogliano fare il passo più lungo possibile e poi, quando le loro risorse saranno vicine allo zero, ottenere la cessazione delle ostilità e avviare negoziati per ricostituire le loro risorse e ripristinare la capacità di combattimento”, ha detto Putin.
Putin si è inoltre detto “non certo” che i britannici capiscano cosa significhi il loro addestrare militari ucraini sul territorio britannico, destinati a “far saltare obiettivi in Russia”, dopo aver affermato con sicurezza che i sabotatori ucraini catturati in Russia “hanno ricevuto istruzioni dai servizi” di Sua Maestà. Se gli Stati Uniti – dice Putin – credono che l’Ucraina sia pronta per i negoziati, annullino il decreto di Volodymyr Zelensky che li vieta. Ha anche affermato che la decisione dell’Occidente di fornire all’Ucraina bombe a grappolo e munizioni all’uranio impoverito è un crimine, ma che sebbene tali forniture possano prolungare la guerra, non ne cambieranno l’esito finale. Oltre a criticare la decisione dell’Occidente di fornire all’Ucraina jet F-16.
E poi in merito alle voci su una possibile nuova mobilitazione di massa, Putin ha detto che ogni giorno tra i mille e i 1500 russi si arruolano. E a proposito di mobilitazione, oggi, si è parlato anche di “mobilitazione della Chiesa” russa, dall’altra parte del Paese, a San Pietroburgo. “Oggi dobbiamo mobilitare tutti: i militari, le forze politiche” ha detto il patriarca russo Kirill. “E, naturalmente, la Chiesa deve essere mobilitata: innanzitutto per pregare per le nostre autorità, l’esercito, ma anche per essere lì, in prima linea, come il nostro meraviglioso reggimento di sacerdoti, che lavorano e, purtroppo, muoiono, ma non lasciano la prima linea”, ha detto il primate prima della processione con le reliquie del principe Alexander Nevsky dopo la liturgia. Secondo Ria Novosti, “uno stendardo raffigurante l’immagine miracolosa di Gesù Cristo sarà portato dai credenti durante la processione nel Giorno della memoria delle reliquie del principe Nevsky, dopo di che saranno inviati nel Donbass, nella zona di guerra”. L’agenzia cita l’arciprete Alexander Pashko, sacerdote della cattedrale di Kazan. Cinque sacerdoti militari sono già morti al fronte, ha ricordato il patriarca.
Kirill dice che “in Ucraina ‘forze del male’ hanno scatenato la lotta contro di noi”Milano, 12 set. (askanews) – Il patriarca russo ortodosso Kirill ha invitato gli ortodossi a “difendere la Patria”, come ha fatto Alexander Nevsky (1220-1263), famoso per le epiche gesta militari ed eroe nazionale russo. “Oggi la Russia si trova di fronte al compito più importante: uscire vittoriosa dalla lotta che le forze del male stanno scatenando contro di noi” ha detto durante le celebrazioni a San Pietroburgo legate alla figura di Nevsky. “E non dobbiamo affatto minimizzare la complessità del momento che stiamo vivendo. Oggi dobbiamo mobilitare tutti: i militari, le forze politiche. E, naturalmente, la Chiesa deve essere mobilitata: innanzitutto per pregare per le nostre autorità, l’esercito, ma anche per essere lì, in prima linea, come il nostro meraviglioso reggimento di sacerdoti, che lavorano e, purtroppo, muoiono, ma non lasciano la prima linea”, ha detto il primate prima della processione con le reliquie del principe Alexander Nevsky dopo la liturgia.
Secondo Ria Novosti, “uno stendardo raffigurante l’immagine miracolosa di Gesù Cristo sarà portato dai credenti durante la processione nel Giorno della memoria delle reliquie del principe Nevsky, dopo di che saranno inviati nel Donbass, nella zona di guerra”. L’agenzia cita l’arciprete Alexander Pashko, sacerdote della cattedrale di Kazan. Cinque sacerdoti militari sono già morti al fronte, ha ricordato il patriarca.
In Marocco arrivano i soccorritori stranieri: almeno 2.862 le vittimeRoma, 12 set. (askanews) – Il bilancio delle vittime del terremoto in Marocco ha superato le 2.800 persone, mentre un numero limitato di squadre di soccorso straniere si è unito alla crescente corsa contro il tempo per trovare eventuali superstiti sulle montagne dell’Atlante, dove molti villaggi rimangono inaccessibili.
Le autorità marocchine, ricorda oggi il Guardian, hanno affermato di avere “risposto favorevolmente” alle offerte di aiuto delle squadre di ricerca e soccorso di Spagna, Qatar, Gran Bretagna ed Emirati Arabi Uniti, ma non hanno ancora accettato ulteriori proposte di aiuto da altri paesi nonostante la natura urgente della situazione. Italia, Francia e Turchia, tra gli altri, hanno offerta la loro disponibilità immediata a fornire assistenza. L’agenzia di stampa statale marocchina ha affermato che le autorità di Rabat “hanno effettuato una valutazione precisa dei bisogni sul campo, dato che il mancato coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente”. Il re del Marocco Mohammed VI nel frattempo ha ringraziato i paesi amici per le loro offerte di aiuto. Il terremoto di magnitudo 6,8 di venerdì ha colpito anche un gruppo isolato di villaggi montuosi a 45 miglia a sud di Marrakech e ha scosso le infrastrutture fino alla costa settentrionale del paese.
La TV di stato ha riferito che il bilancio delle vittime è salito a 2.862, con 2.562 feriti, e ci sono aspettative che il bilancio possa aumentare man mano che le squadre di soccorso raggiungono questi villaggi remoti in alta montagna. Le riprese dei droni dei canali televisivi locali hanno mostrato le tradizionali case di mattoni di fango completamente rase al suolo. “Finora non abbiamo trovato superstiti, solo morti sepolti sotto le macerieà l’odore dei cadaveri è molto, molto forte. Non abbiamo ancora né elettricità né acqua”, ha detto Aziz, un abitante di un villaggio di Ijoukak, vicino all’epicentro del terremoto, citato dal Guardian, confermando che gli aiuti e gli operatori d’emergenza sono finalmente arrivati nell’area. Ma i borghi sulle colline intorno a Ijoukak rimangono inaccessibili. “Anche i muli e gli asini non sono riusciti ad arrivare lassù perché ci sono enormi massi che bloccano le strade”, ha spiegato.
Tajani: la Russia cerca alleati, Kim è l’interlocutore peggiore possibileRoma, 12 set. (askanews) – “Certamente la Russia cerca alleati e forse sostegno di tipo militare”, ha “bisogno di munizioni”, e “si rivolge al peggiore interlocutore possibile”, il leader nordcoreano Kim Jong Un, “che non rinuncia al nucleare, ha un atteggiamento aggressivo nell’Indo-pacifico, è stato condannato più volte dal G7 per il lancio di missili verso il Giappone e la sua velata minaccia a un paese democratico”. Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102.5, precisando che tutto questo “non fa sperare nulla di buono”. La Russia è “isolata” e “tenta di uscire da questo isolamento che la vede nel mondo libero come una potenza che viola il diritto internazionale”, “cercando di trovare consensi e sfruttando il malcontento in altri paesi del mondo”. “La stessa Cina credo sia preoccupata dall’atteggiamento della Russia” e in occasione della visita compiuta a Pechino “ho chiesto al ministro degli esteri Wang Yi di spingere Mosca a tornare a più miti consigli sull’Ucraina”, ha aggiunto Tajani. Il Marocco, ha poi detto, ha ricevuto “offerte” di aiuto “da tanti paesi del mondo e ha scelto quelle più vicine”, da Stati “con cui ha relazioni di vicinanza”: “penso alla Spagna”, ha precisato. “Hanno rapporti di vicinanza strettissimi”, ha aggiunto. Tajani ha quindi confermato che anche l’Italia ha “dato tutta la sua disponibilità”, così come fatto con la Libia, “vittima di un altro disastro naturale”.
L’Ucraina ha riconquistato diverse piattaforme di petrolio e gas vicino alla CrimeaRoma, 12 set. (askanews) – L’Ucraina ha riconquistato diverse piattaforme petrolifere e di gas del Mar Nero che erano state occupate dalla Russia nel 2015, ha affermato il servizio di intelligence militare del paese (GUR). Secondo quanto spiegato, le forze di Kiev hanno riconquistato le piattaforme di perforazione note come “Torri Boyko” vicino alla penisola di Crimea in una “operazione unica”, una riconquista definita di “importanza strategica”.
“La Russia è stata privata della capacità di controllare completamente le acque del Mar Nero, e questo avvicina l’Ucraina alla riconquista della Crimea”, ha affermato il servizio di intelligence. Durante l’operazione, è stato aggiunto, si è verificato uno scontro tra le forze speciali ucraine a bordo di imbarcazioni e un aereo da caccia russo, che è stato danneggiato e costretto a ritirarsi.