Nelle Hawaii è salito a 89 il bilancio delle vittime degli incendiRoma, 13 ago. (askanews) – E’ salito a 89 il numero delle vittime accertate degli incendi che hanno trasformato il Paradiso delle isole Hawai in Inferno. Il bilancio, purtroppo provvisorio e con ogni probabilità destinato ad aumentare (“senza dubbio ci saranno altri morti” ha dichiarato il Governatore Josh Green) è il più grave degli ultimi cento anni di storia degli Stati Uniti d’America. Supera infatti il bilancio del rogo 2018 a Camp in California dove persero la vita 85 persone.
Le immagini dall’arcipelago, ancora battuto da forti venti che alimentano nuovi roghi nelle onnipresenti sterpaglie, sono spettrali: colonne di fumo e fiamme si alternano corpi carbonizzati sotto teli trasportati da soccoritori stravolti da stanchezza e dolore, carcasse di animali auto imbarcazioni, case e negozi devastati da fuoco e saccheggi, alberi e piante esotiche affumicati. Fognature e tubazioni sono esplosi in centri urbani e villaggi. “Faremo chiarezza”, promette il Procuratore hawaiano. Mentre sono oltre 15mila i turisti fuggiti da Maui, l’isola dell’arcipelago più colpita.
Hawaii,è salito a 89 vittime il bilancio infernale degli incendiRoma, 13 ago. (askanews) – E’ salito a 89 il numero delle vittime accertate degli incendi che hanno trasformato il Paradiso delle isole Hawai in Inferno. Il bilancio, purtroppo provvisorio e con ogni probabilità destinato ad aumentare (“senza dubbio ci saranno altri morti” ha dichiarato il Governatore Josh Green) è il più grave degli ultimi cento anni di storia degli Stati Uniti d’America. Supera infatti il bilancio del rogo 2018 a Camp in California dove persero la vita 85 persone.
Le immagini dall’arcipelago, ancora battuto da forti venti che alimentano nuovi roghi nelle onnipresenti sterpaglie, sono spettrali: colonne di fumo e fiamme si alternano corpi carbonizzati sotto teli trasportati da soccoritori stravolti da stanchezza e dolore, carcasse di animali auto imbarcazioni, case e negozi devastati da fuoco e saccheggi, alberi e piante esotiche affumicati. Fognature e tubazioni sono esplosi in centri urbani e villaggi. “Faremo chiarezza”, promette il Procuratore hawaiano. Mentre sono oltre 15mila i turisti fuggiti da Maui, l’isola dell’arcipelago più colpita.
Zelensky contro la corruzione che colpisce l’esercito ucrainoRoma, 11 ago. (askanews) – Prosegue l’offensiva di Volodymyr Zelensky contro la corruzione, una delle precondizioni per l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue e nella Nato: a farne le spese questa volta i responsabili dei centri di reclutamento regionali dell’esercito.
“Il cinismo e la corruzione in tempo di guerra equivalgono al tradimento dello Stato”, ha sottolineato il Presidente ucraino al termine di una riunione del Consiglio militare e di sicurezza nazionale. “Sono i soldati che sono stati al fronte e che non possono più stare in trincea a dover guidare questo sistema: possono aver perso la salute ma hanno preservato la loro dignità”, ha concluso Zelensky. Le autorità ucraine hanno avviato 112 procedimenti penali contro i funzionari del commissariato militare, mentre altri 33 casi sono oggetto di indagine.
Musk: la sfida con Zuckerberg si farà e sarà a Roma, in una location “epica”Roma, 11 ago. (askanews) – Il patron di Tesla e Twitter (ora diventata X) Elon Musk ha confermato che il suo combattimento con il numero uno di Meta Mark Zuckerberg si farà a Roma in una location “epica”. Lo ha scritto lo stesso Musk su Twitter in un thread. “Il combattimento sarà gestito dalle fondazioni mia e di Zuck. lo streaming avverrà su questa piattaforma e su Meta. Tutto ciò che verrà inquadrato sarà antica Roma, nulla di moderno. Ho parlato con la premier dell’Italia e il ministro della Cultura. Sono d’accordo su una location epica. Tutto verrà fatto nel rispetto del passato e del presente dell’Italia. E i proventi andranno ai veterani”, scrive Musk, aggiungendo “Gladiatore” e una frase in latino “Dulce est desipere in loco” (E’ dolce perdersi in un luogo).
A fine giugno il ministero della Cultura aveva smentito di essere stato contattato per concedere l’uso del Colosseo per ospitare la sfida.
Gerusalemme, ponte sospeso di 200 metri collegherà luoghi sacriRoma, 11 ago. (askanews) – Domenica notte a Gerusalemme verrà inaugurato il ponte sospeso più lungo di Israele, che collegherà il Monte Sion con la valle di Hinnom a sud. Il ponte renderà i luoghi sacri del Monte Sion e la Città Vecchia di Gerusalemme più accessibili a piedi.
“A beneficio dei cittadini israeliani e dei visitatori dall’estero, abbiamo costruito questo ponte, con una vista spettacolare, al fine di migliorare l’esperienza turistica nella zona”, ha spiegato il ministro del turismo israeliano Haim Katz. “Le vacanze estive sono una grande opportunità per le famiglie israeliane di venire a sperimentare l’unicità del nostro territorio. Continueremo a investire nella promozione di Gerusalemme come destinazione turistica”. Le attrazioni turistiche sul lato del ponte del Monte Sion includono la Tomba del Re David, la Sala dell’Ultima Cena, la Camera della Shoah, e l’Abbazia della Dormizione. I visitatori potranno poi proseguire nella Città Vecchia attraversando la Porta di Sion. L’estremità meridionale del ponte si trova vicino alla fattoria agricola di Gai Ben Hinnom, nota per le sue antiche attività agricole, tra cui la raccolta delle olive, la vinificazione e la produzione di miele. Le attrazioni turistiche nelle vicinanze includono il Parco Nazionale della Città di David, la Sultan’s Pool e il complesso di negozi e ristoranti della First Station.
Tuttavia, l’iniziativa per costruire una linea di funivia di 1,4 chilometri (4.600 piedi) che collegherebbe la Prima Stazione alla Città Vecchia ha sollevato non poche obiezioni sull’efficacia dei costi e anche sulle questioni ambientali e politiche. Le funivie raggiungerebbero la Porta del Letame, dalla quale i turisti entrerebbero nella Città Vecchia direttamente nella piazza del Muro Occidentale. Secondo la leggenda, il sultano ottomano Solimano il Magnifico intendeva includere il Monte Sion all’interno delle mura della Città Vecchia di Gerusalemme, ma i suoi ingegneri lo lasciarono erroneamente fuori. Le mura furono completate nel 1541. La valle di Hinnom sotto il ponte era una terra di nessuno tra il 1949 e il 1967, quando la Giordania occupò i quartieri orientali di Gerusalemme. La valle ora dispone di numerosi sentieri escursionistici. Il ponte sarà aperto tutti i giorni dalle 6 alle 23 e sarà raggiungibile solo a piedi. I bambini fino a 14 anni dovranno essere accompagnati da un adulto. Il prestigioso progetto, da 20 milioni di shekel (5,4 milioni di dollari), è stato finanziato dal Ministero della Tradizione di Gerusalemme e Israele, dal Ministero del Turismo e dal Comune di Gerusalemme in collaborazione con la Jerusalem Development Authority e la Moriah Company.
“Il ponte sospeso è un’aggiunta al turismo in città”, ha condiviso il sindaco di Gerusalemme Moshe Leon. “Gerusalemme, in quanto città leader in Israele, aggiorna regolarmente i suoi siti turistici e investe milioni nello sviluppo del turismo interno ed esterno della città. Invito tutti a venire a visitare Gerusalemme”.
Mosca riparte per la Luna dopo 47 anni, lanciata la sonda Luna-25Roma, 11 ago. (askanews) – Un razzo Soyuz 2.1b con a bordo la sonda lunare Luna-25 è partito dal cosmodromo di Vostochny, regione dell’Amur, nell’Estremo oriente russo, alle ore 1.11 italiane, lanciando la prima missione russa sul satellite terrestre dal 1976. In realtà, si tratta di un esordio per la Federazione russa, poiché all’epoca faceva parte dell’Unione sovietica, ma l’agenzia spaziale Roscomos ha scelto di sottolineare la ‘continuità’ con la superpotenza sovietica, annunciando nella notte l’avvenuto lancio “della prima stazione lunare Luna-25 dopo quasi 50 anni”.
Partenza senza problemi, come mostrano le immagini trasmesse da Roscosmos. In assenza di problemi nel tragitto spaziale, Luna-25 arriverà a destinazione il 23 agosto, dopo 5 giorni e mezzo di viaggio e un periodo in orbita a circa 100 chilometri dal satellite della terra. La sonda deve toccare il suolo in prossimità del Polo Sud lunare, obiettivo delle missioni occidentali, ma anche di Cina e India, perché vi sono crateri con la presenza di ghiaccio ed è considerato il ‘lato’ ideale per sviluppare una base per umani.Ad oggi, solo tre Paesi hanno effettuato con successo allunaggi: Unione Sovietica, Stati Uniti e Cina. L’India (che ha una missione in arrivo negli stessi giorni di quella russa) e la Russia puntano ad essere le prime ad atterrare al Polo Sud lunare.
Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha dichiarato di voler dimostrare che la Russia “è uno stato in grado di trasportare un carico utile sulla luna” e “garantire alla Russia l’accesso al la superficie della luna.”Aspetti tecnici a parte, le implicazioni sono ampiamente politiche e geopolitiche. Secondo Vitaly Egorov, celebre esperto russo di spazio, “l’obiettivo è la competizione tra due superpotenze – Cina e Stati Uniti – e una serie di altri Paesi che vogliono a loro volta rivendicare il titolo di superpotenza spaziale”, e la Federazione russa spicca nel gruppo. Per Mosca il momento è doppiamente importante. Le sanzioni internazionali senza precedenti lanciate dopo l’invasione russa dell’Ucraina rendono più difficile l’accesso alla tecnologia occidentale, con un impatto sul suo programma spaziale. Il Luna-25 inizialmente doveva trasportare un piccolo rover lunare, poi l’idea è stata abbandonata per ridurre il peso del velivolo “L’elettronica straniera è più leggera, l’elettronica domestica è più pesante”, ha fatto notare Egorov. “Per Roscosmos il compito principale è semplicemente quello di atterrare sulla luna – per recuperare l’esperienza sovietica perduta e imparare come svolgere questo compito in una nuova era”.
Istat: a giugno l’export italiano è +0,4% su meseRoma, 11 ago. (askanews) – A giugno l’Istat stima un moderato incremento congiunturale delle esportazioni (+0,4%) e una riduzione delle importazioni (-3,3%). La crescita dell’export è contenuta verso entrambe le aree, Ue (+0,5%) ed extra Ue (+0,3%). Nel secondo trimestre 2023, rispetto al precedente, l’export si riduce del 3,2%, l’import del 3,5%.
A giugno 2023, l’export aumenta su base annua dell’1% in termini monetari (era +1,0% anche a maggio), mentre si contrae in volume (-1,1%). La crescita dell’export in valore è sintesi di un aumento per i mercati extra Ue (+2,8%) e di una riduzione per l’area Ue (-0,6%). L’import registra una flessione tendenziale del 16,9% in valore, determinata dalla marcata contrazione degli acquisti dall’area extra Ue (-40,9%), mentre crescono quelli dall’area Ue (+7,2%); in volume, la riduzione è molto più contenuta (-8,3%). Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+12,4%), autoveicoli (+43,0%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+18,8%) e articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+27,3%). Diminuiscono su base annua le esportazioni di prodotti della raffinazione (-42,6%), metalli e prodotti in metallo (-11,6%) e prodotti chimici (-13,6%).
Su base annua, i paesi che forniscono i maggiori contributi alla crescita dell’export nazionale sono: Stati Uniti (+6,9%), Francia (+5,8%) e Svizzera (+9,7%). Si riducono le esportazioni verso Belgio (-25,6%), Turchia (-18,4%) e, in misura minore, verso Cina (-6,7%) e Germania (-1,1%). Nel primo semestre, le esportazioni registrano una crescita tendenziale del 4,1%, cui contribuisce in particolare l’aumento delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+12,3%), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+14,8%), autoveicoli (+26,0%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,6%).
La stima del saldo commerciale a giugno 2023 è pari a +7.718 milioni di euro (era -2.512 milioni a giugno 2022). Il deficit energetico (-3.888 milioni) è in forte riduzione rispetto all’anno precedente (-9.335 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 6.823 milioni di giugno 2022 a 11.606 milioni di giugno 2023. Sempre a giugno, i prezzi all’importazione diminuiscono dello 0,5% su base mensile e del 9,8% su base annua (da -7,8% di maggio).
“A giugno – commenta l’Istat -, l’export registra un contenuto incremento, che riguarda principalmente le vendite di beni di consumo durevoli e beni strumentali. L’import diminuisce su base mensile, in particolare a causa della riduzione degli acquisti di energia e beni intermedi. Su base annua, l’export conferma il trend in crescita del mese precedente, trainato dalle vendite sui mercati extra Ue; per l’import, si amplia la flessione in atto da quattro mesi, che investe i maggiori paesi partner commerciali dell’area extra Ue. Nei primi sei mesi dell’anno, il saldo commerciale è positivo per 18,3 miliardi (era -15,0 miliardi nello stesso periodo del 2022). I prezzi all’import segnano un nuovo calo congiunturale – il nono consecutivo – e un ulteriore ampliamento della flessione tendenziale, cui contribuiscono quasi totalmente i ribassi dei prodotti energetici e dei beni intermedi in entrambe le aree, euro e non euro”.
Le Hawaii continuano a bruciare, ci sono almeno 53 mortiRoma, 11 ago. (askanews) – Il bilancio dei morti sull’isola hawaiana di Maui travolta dagli incendi è salito ad almeno 53 e potrebbe aumentare ulteriormente, poiché il fuoco impedisce alle squadre di soccorso di raggiungere alcune zone. Le immagini dalla storica città di Lahina mostrano interi quartieri devastati e macerie, anche lungo la famosa Front Street, brulicante di turisti solo pochi giorni fa. Barche bruciate nel porto, una coltre di fumo aleggia sulla storica città, oltre 1.000 strutture andate in fumo e incendi che continuano a bruciare.
“Lahaina, con poche rare eccezioni, è ridotta in cenere”, ha detto il governatore delle Hawaii Josh Green, confermando il bilancio provvisorio delle vittime. Si tratta del disastro naturale più letale in questo stato americano dallo tsunami del 1960 che fece 61 morti su Big Island. In termini federali, tra gli incendi ha già il peggiore bilancio dopo quelli del 2018 in California, che hanno devastato la città di Paradise fatto almeno 85 morti. Alimentato da un’estate secca e dai forti venti di un uragano che è rimasto tuttavia ad ampia distanza dalle Hawaii, l’incendio è scoppiato martedì e ha colto di sorpresa Maui, macinando ettari di vegetazione arida e poi travolgendo le case e qualsiasi cosa si trovasse sulla linea dei roghi in costante avanzata. Le fiamme si sono propagate con tale rapidità che almeno una decina di persone hanno cercato scampo gettandosi nell’Oceano Pacifico, dove sono state tratte in salvo dalla Guardia Costiera. (Segue) Il bilancio delle vittime sembra destinato ad aumentare quando i soccorritori raggiungeranno parti dell’isola rese inaccessibili da tre incendi in corso, compreso quello di Lahaina, che giovedì era stato contenuto all’80% giovedì. Decine di persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave. Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato lo stato di emergenza alle Hawaii e ha ordinato di sbloccare aiuti federali.
Virgin Galactic, il primo volo per lo spazio con passeggeri pagantiRoma, 10 ago. (askanews) – La Virgin Galactic si appresta al lancio del suo secondo volo commerciale, il primo riservato a dei passeggeri civili: a bordo della Vss Unity, oltre all’equipaggio, viaggeranno Jon Goodwin, Keisha Schahaff, e la figlia Anastatia Mayers.
Il prezzo del biglietto è di 450mila dollari: per Keisha e la figlia il denaro è arrivato grazie a una raccolta fondi della stessa Virgin; l’ex olimpionico britannico Jon Goodwin, affetto dal morbo di Parkinson, è la seconda persona colpita dalla malattia a volare oltre l’atmosfera; con i suoi 80 anni è anche una delle più anziane, ma il record appartiene al 90enne attore canadese William Shatner, il capitano Kirk della serie originale di Star Trek.
Rinvenuto in Israele enigmatico “Specchio Magico” di epoca bizantinaRoma, 10 ago. (askanews) – Durante un programma di formazione promosso dal Ministero della pubblica istruzione di Israele che ha visto coinvolti 500 studenti e realizzato in collaborazione con l’IAA – Autorità Israeliana per le Antichità, è emersa un’incredibile scoperta. Aviv Weizman, una diciassettenne residente a Kiryat Motskin, si trovava nei pressi di Haifa partecipando a uno scavo archeologico presso il sito storico di Usha.
Aviv è stata protagonista di una sorpresa straordinaria. Ha infatti rinvenuto un eccezionale manufatto risalente all’epoca bizantina, uno “specchio magico” risalente a 1.500 anni fa. All’interno di questo corso, i giovani partecipano attivamente agli scavi archeologici condotti dall’IAA, l’Autorità Israeliana per le Antichità, in varie località dell’intero Paese. Questi siti sono destinati ad essere aperti al pubblico in futuro, contribuendo così alla condivisione della ricchezza storica. Uno dei luoghi oggetto di ricerca è il sito di Usha, nelle vicinanze di Kiryat Ata, dove l’archeologa Hanaa Abu Uqsa Abud, in servizio presso l’Autorità per le Antichità d’Israele, sta dirigendo lo scavo. In un recente comunicato diffuso dall’IAA, si è rivelato un ritrovamento di un frammento insolito di ceramica che è emerso dal terreno tra le pareti di un edificio. La giovane Aviv ha individuato e raccolto questo frammento, che ha poi presentato al dottor Einat Ambar-Armon, direttore del Northern Education Center dell’Autorità Israeliana per le Antichità. Ambar-Armon ha identificato il frammento come parte di uno “specchio magico” risalente a 1500 anni fa.
Secondo le valutazioni di Navit Popovitch, esperto presso l’Autorità Israeliana per le Antichità, “il frammento costituisce una porzione di uno ‘specchio magico’ risalente al periodo bizantino, tra il IV e il VI secolo d.C. Al centro di questa tavoletta si trova un vetro specchiante, inserito come un amuleto inteso a sfuggire al malocchio: si credeva, infatti, che un’entità maligna, come ad esempio un demone, vedendo il proprio riflesso avrebbe deviato l’energia negativa, offrendo protezione al possessore dello specchio. Placche simili sono state precedentemente rinvenute all’interno di set funerari, collocate nelle tombe per custodire i defunti nel loro percorso verso l’Aldilà”. Eli Shayish, direttore del Ministero dell’Istruzione Shelah e degli studi sulla terra d’Israele , ha commentato: “La partecipazione degli alunni agli scavi archeologici è la prova tangente dei loro sentimenti rivolti al paese e al suo patrimonio culturale”.
Eli Escusido, il direttore dell’Autorità Israeliana per le Antichità, sottolinea con entusiasmo: “Nel corso della settimana, i giovani hanno avuto l’opportunità di fare altre eccezionali scoperte, tra cui vasi di ceramica, monete, frammenti di pietra decorata e persino la scoperta di un acquedotto. La storia, solitamente appresa all’interno delle aule scolastiche, prende vita direttamente dalla terra. Un allievo che contribuisce a identificare un reperto durante uno scavo sperimenta un momento indelebile. Non esiste modo migliore per instillare nei giovani un profondo legame con il loro paese e l’inestimabile patrimonio culturale che lo caratterizza”. Secondo Saar Ganor, coordinatore del progetto per conto dell’IAA, “questa scoperta impreziosisce la cooperazione in corso tra l’Autorità israeliana per le Antichità e il Progetto Shelah del Ministero dell’Istruzione: allo stesso tempo, aiuta a scoprire il passato del paese e a fornire ai giovani un’esperienza di crescita personale, collegandoli alle loro radici”.