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Ucraina, Kuleba: colloquio con Blinken sulla formula pace e grano

Ucraina, Kuleba: colloquio con Blinken sulla formula pace e granoRoma, 7 ago. (askanews) – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. “Nel corso del nostro colloquio abbiamo discusso di nuovi passi per ampliare il sostegno globale alla Formula di pace e delle soluzioni per espandere le esportazioni di grano – ha scritto Kuleba su Twitter – ho ringraziato gli Stati Uniti per tutta l’assistenza fornita e ho sottolineato la necessità di rafforzare le capacità a lungo raggio dell’Ucraina fornendo Atacms (Army Tactical Missile System, Ndr.)”.

Almeno 11 migranti morti e 44 dispersi al largo di Sfax in Tunisia

Almeno 11 migranti morti e 44 dispersi al largo di Sfax in TunisiaRoma, 7 ago. (askanews) – Undici migranti, tutti provenienti dall’Africa sub-sahariana, sono morti e altri 44 risultano dispersi nel naufragio avvenuto lo scorso fine settimana al largo della costa tunisina, nei pressi di Sfax, epicentro delle partenze verso l’Europa. L’ultimo bilancio delle vittime è stato fornito oggi alla France presse dal portavoce del tribunale di Sfax, Faouzi Masmoudi, aggiungendo che “le ricerche continuano”. Le autorità hanno tratto in salvo due persone.

Piano per uccidere Zelensky, arrestata una donna in Ucraina

Piano per uccidere Zelensky, arrestata una donna in UcrainaRoma, 7 ago. (askanews) – Il servizio di sicurezza ucraino, Sbu, afferma di aver arrestato un informatore accusato di aiutare la Russia a ordire un complotto contro Volodymyr Zelenskiy. L’Sbu ha riferito di avere arrestato una donna, accusata di aver aiutato la Russia a pianificare un attacco al presidente ucraino mentre visitava una regione colpita dalle inondazioni.

Come riporta Afp, l’intelligence ucraina ritiene che la donna messa in custodia stava raccogliendo informazioni per cercare di scoprire l’itinerario di Zelenskiy prima della sua visita nella regione meridionale di Mykolaiv. Su Telegram, Zelensky ha commentato che il capo del servizio di sicurezza lo ha aggiornato sulla “lotta ai traditori”. Secondo l’intelligence ucraina, che ha precisato di non essere stata a conoscenza del complotto in anticipo, la sospettata stava aiutando la Russia a preparare un “massiccio attacco aereo nella regione di Mykolaiv”.

La guardia costiera cinese ha sparato con un cannone ad acqua contro una nave filippina

La guardia costiera cinese ha sparato con un cannone ad acqua contro una nave filippinaRoma, 7 ago. (askanews) – Il governo filippino ha convocato l’ambasciatore cinese per trasmettere una formale protesta per l’uso da parte della guardia costiera cinese di un cannone ad acqua contro una nave di rifornimento filippina nel Mar Cinese Meridionale.

L’esercito filippino, secondo Ap rilanciata dai media americani, ha condannato l’uso “eccessivo e offensivo” di un cannone ad acqua per impedire a una nave di rifornimento filippina di portare a Second Thomas Shoal truppe, cibo, acqua e carburante. Second Thomas è un atollo delle isole Spratly rivendicato da diversi Paesi e occupato militarmente dalle Filippine. Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e i principali alleati, tra cui Australia e Giappone hanno condannato l’azione cinese.

Trump ha detto che se sarà rieletto ordinerà un’inchiesta su Biden

Trump ha detto che se sarà rieletto ordinerà un’inchiesta su BidenRoma, 6 ago. (askanews) – Se rieletto, Donald Trump ha intenzione di avviare un’inchiesta sulle attività del presidente Joe Biden e della sua famiglia: lo ha dichiarato lo stesso Trump in occasione di un comizio nella Carolina del Sud.

“Il primo giorno in carica nominerò un procuratore speciale che si occupi di ognuna delle accuse portate in Congresso riguardanti le attività illegali, comprese le tangenti dalla Cina e da altri Paesi finite nelle casse della famiglia criminale di Biden” ha concluso Trump, incriminato di recente in relazione alle elezioni del 2020 e l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021.

Ucraina, al via a Gedda i colloqui (ma senza la Russia)

Ucraina, al via a Gedda i colloqui (ma senza la Russia)Roma, 5 ago. (askanews) – Sono iniziati a Gedda i colloqui organizzati dall’Arabia Saudita per trovare una soluzione diplomatica al conflitto ucraino. Al vertice partecipano i consiglieri della sicurezza nazionale di una quarantina di Paesi – esclusa però la Russia – fra cui anche un emissario inviato dal governo cinese, il che rappresenta un segnale di interesse da parte di Pechino. L’obbiettivo principale per Kiev è quello di ottenere un maggiore sostegno internazionale – e in particolare dai Paesi che fino ad ora si sono dichiarati neutrali, come Brasile, India o Sudafrica – al proprio piano di pace, o quanto meno ai principi che lo ispirano. Al momento rimane invece esclusa qualsiasi ipotesi di un negoziato diretto fra le parti, anche perchè in corso la controffensiva ucraina che mira a strappare alla Russia parte del territorio occupato nelle prime settimane di conflitto.

Russia, per l’oppositore Navalny altri 19 anni di carcere

Russia, per l’oppositore Navalny altri 19 anni di carcereRoma, 4 ago. (askanews) – Un tribunale di Mosca ha condannato Alexei Navalny ad altri 19 anni di reclusione, in un carcere di massima sicurezza, per la sua attuale condanna per estremismo. Si tratta della terza pena detentiva inflitta al leader dell’opposizione, uno dei più intransingenti critici del presidente Vladimir Putin, la più lunga finora.

Il 47enne sta già scontando oltre 11 anni di carcere per frode e altri presunti crimini, a suo giudizio condanne fasulle. Il movimento politico di Navalny è stato precedentemente messo fuori legge e dichiarato “estremista” dalle autorità russe, ovviamente vicine a Putin.

L’ambasciatrice del Niger in Francia sfida i golpisti: “Resto in carica”

L’ambasciatrice del Niger in Francia sfida i golpisti: “Resto in carica”Roma, 4 ago. (askanews) – L’ambasciatrice del Niger in Francia, Aichatou Boulama Kané, ha dichiarato di essere “ancora” l’ambasciatrice in Francia “del legittimo presidente Mohamed Bazoum”, aggiungendo di respingere “come nulla” la decisione dei golpisti di porre fine alle sue funzioni.

“Sono ancora l’ambasciatrice del legittimo presidente Bazoum Mohamed e mi considero tale”, ha dichiarato alla France Presse in un’intervista. “Considero nulla la decisione dei golpisti di porre fine alle mie funzioni, è presa da un potere illegittimo. Sono l’ambasciatrice del Niger in Francia”, ha insistito la diplomatica, che si trova in Francia dal dicembre 2021. La sera di giovedì 3 agosto, i militari autori del colpo di stato in Niger hanno annunciato la “cessazione” delle “funzioni” degli ambasciatori nigerini in Francia, Stati Uniti, Nigeria e Togo, in un comunicato letto alla tv nazionale, in un momento in cui la pressione per il ripristino dell’ordine costituzionale in Niger sta aumentando a livello internazionale. “Sono state interrotte le funzioni degli ambasciatori straordinari e plenipotenziari della Repubblica del Niger (…) presso la Repubblica di Francia”, “di Nigeria”, presso la “Repubblica del Togo” e “presso gli Stati Uniti”, ha dichiarato uno dei golpisti.

Niger, fallita la missione Ecowas a Niamey, appello di Bazoum

Niger, fallita la missione Ecowas a Niamey, appello di BazoumRoma, 4 ago. (askanews) – Fallita la missione della delegazione Ecowas inviata a Niamey per negoziare il ripristino dell’ordine costituzionale, prosegue ad Abuja il vertice dei capi di stato maggiore della Difesa dell’organizzazione regionale chiamati a definire il piano per un’eventuale intervento militare qualora il Niger non rispettasse l’ultimatum concesso domenica scorsa per reinsediare il presidente Mohamed Bazoum. Detenuto dal 26 luglio nella residenza presidenziale, il presidente deposto ma non dimissionario ha sollecitato oggi dalle colonne del Washington Post “l’aiuto del governo Usa e di tutta la comunità internazionale”, ammonendo sul rischio che “l’intera regione centrale del Sahel finisca sotto l’influenza russa”. Intanto da Niamey la giunta militare ha fatto sapere che ci sarà “una risposta immediata in caso di aggressione”, ha denunciato gli accordi di cooperazione militare con la Francia e ha annunciato il ritiro degli ambasciatori nigerini da Francia, Stati Uniti, Nigeria e Togo.

FALLITA LA MISSIONE DELLA DELEGAZIONE ECOWAS La delegazione inviata in Niger dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas), guidata dall’ex presidente nigeriano Abdulsalami Abubakar, ha lasciato oggi Niamey senza aver incontrato il leader della giunta, il generale Abdourahmane Tchiani, né il presidente Bazoum. Gli inviati dell’Ecowas sono ripartiti dopo aver incontrato all’aeroporto una delegazione della giunta guidata dal capo delle operazioni speciali nigerine.

PROSEGUE VERTICE AD ABUJA SU OPZIONE MILITARE Intanto ad Abuja è ancora in corso la riunione straordinaria del Comitato dei capi di Stato Maggiore della Difesa dell’Ecowas, chiamata a definire “una risoluzione riguardo all’ultimatum di 7 giorni” concesso domenica scorsa dai leader Ecowas, che comprende il ricorso a “tutte le misure”, anche quelle militari, per ristabilire l’ordine costituzionale nel paese. Secondo quanto riportato oggi dall’emittente francese Rfi, “il concetto di operazione è stato scritto e i requisiti riguardo a uomini e attrezzature sono stati precisati”. L’azione, ha aggiunto Rfi, dovrebbe vedere coinvolti “migliaia di soldati, messi a disposizione, tra gli altri, da Senegal, Ghana, Benin e Nigeria”.

Due giorni fa, aprendo i lavori, il Commissario per gli Affari politici, la pace e la sicurezza dell’Ecowas, Abdel-Fatau Musah, ha dichiarato che “l’opzione militare è l’ultima opzione sul tavolo, l’ultima risorsa, ma dobbiamo essere pronti a questa eventualità”. BAZOUM CHIEDE AIUTO E AMMONISCE SU RISCHI PER IL SAHEL

In un’intervento sul Wp, oggi il presidente Bazoum, sottolineando la sua condizione di “ostaggio”, ha sollecitato “l’aiuto del governo degli Stati Uniti e dell’intera comunità internazionale per ripristinare il nostro ordine costituzionale”, esprimendo apprezzamento per “le forti e inequivocabili condanne” espresse da Stati Uniti, Unione africana, Unione europea ed Ecowas. “Sono stati forti e chiari – ha sottolineato Bazoum – questo colpo di stato deve finire e la giunta deve liberare tutti coloro che ha arrestato illegalmente”. Bazoum ha quindi messo in guarda sulle “conseguenze devastanti” che avrebbe nella regione il successo del golpe a Niamey, affermando che “nella travagliata regione africana del Sahel, il Niger rappresenta l’ultimo baluardo del rispetto dei diritti umani”. “Con un invito aperto da parte dei golpisti e dei loro alleati regionali, l’intera regione centrale del Sahel potrebbe cadere sotto l’influenza russa attraverso il gruppo Wagner, il cui brutale terrorismo è stato chiaro in Ucraina”, ha affermato, aggiungendo che anche l’organizzazione “Boko Haram e altri movimenti terroristici trarranno sicuramente vantaggio dall’instabilità del Niger, usando il nostro paese come base per attaccare i paesi vicini e minare la pace, la sicurezza e la libertà in tutto il mondo”. MONITO DI NIAMEY ALL’ECOWAS Ieri, in occasione della Giornata dell’indipendenza del Niger, la giunta ha ammonito l’Ecowas sul fatto che “qualsiasi aggressione o tentata aggressione contro lo Stato del Niger vedrà una risposta immediata e senza preavviso da parte delle Forze di Difesa e Sicurezza nigerine verso uno dei suoi membri, ad eccezione dei Paesi amici sospesi”. Chiaro il riferimento a Burkina Faso e Mali, sospesi dopo i golpe degli scorsi anni, e dove si è recato in visita nei giorni scorsi il numero due della giunta nigerina, il generale Salifou Mody. NIAMEY DENUNCIA ACCORDI COOPERAZIONE CON LA FRANCIA La giunta militare ha anche denunciato “gli accordi di cooperazione nel campo della sicurezza e della difesa” con la Francia, “di fronte all’atteggiamento e alla reazione della Francia alla situazione” in Niger. In un comunicato, i militari hanno fatto sapere che la denuncia riguarda accordi conclusi nel 1977, nel 2013, nel 2015 e nel 2020, relativi ad alcuni punti dei rapporti bilaterali, tra cui la “cooperazione tecnica militare”, “il regime giuridico dell’intervento delle forze armate francesi in Niger per la sicurezza nel Sahel”, “lo stazionamento e le attività del distaccamento interesercito francese” sul territorio nigerino, e anche “lo status dei soldati francesi presenti in Niger”. In un altro comunicato, la giunta ha anche annunciato il richiamo dei propri ambasciatori in Francia, Stati Uniti, Nigeria e Togo. Francia e Stati Uniti contano rispettivamente 1.100 e 1.500 soldati nel Paese.

Papa Francesco ha confermato la missione di Zuppi a Pechino

Papa Francesco ha confermato la missione di Zuppi a PechinoCittà del Vaticano, 4 ago. (askanews) – Papa Francesco ha confermato che il card. Matteo Zuppi, nominato quale inviato speciale per la sua missione di pace in Ucraina, si recherà a Pechino, dopo aver visitato Kiev, Mosca e Washington. Una conferma giunta in una intervista che Francesco ha rilasciato alla rivista “Vida Nueva”. Sulla mediazione per ottenere il ritorno dei minori deportati in Russia, Francesco sottolinea: “sto pensando di nominare un rappresentante permanente per servire come ponte tra le autorità russe e ucraine”. Al di là di questo conflitto, rivela poi che il Vaticano per ultimo ha proposto “un incontro per la pace con i leader religiosi ad Abu Dhabi”.