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Sorpresa: investimenti produttori di chip caleranno nel 2023

Sorpresa: investimenti produttori di chip caleranno nel 2023Roma, 22 ago. (askanews) – Si prevede che gli investimenti dei 10 dei principali produttori di chip al mondo diminuiranno del 16% su base annua fino a raggiungere i 122 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2023. Se la previsione si avvererà, sarà il primo calo di questo dato dal 2019 e il maggiore degli ultimi 10 anni, spiega oggi il Nikkei Asia.

Gli investimenti nei chip di memoria, utilizzati principalmente per smartphone e personal computer, diminuiranno del 44% quest’anno, mentre gli investimenti nei processori diminuiranno del 14%, scrive Nikkei Sei società stanno riducendo gli investimenti: Intel, GlobalFoundries, Micron Technology, Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC), SK Hynix e le operazioni congiunte di Western Digital e Kioxia Holdings.

Il calo è causato in gran parte dalla rapida espansione della capacità negli ultimi anni, con la concorrenza tra Stati Uniti e Cina sulla tecnologia che ha spinto i paesi a investire massiciamente sull’espansione della produzione. Le 10 società hanno investito la cifra record di 146,1 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2022. Ma “c’è preoccupazione per l’eccesso di offerta in alcune aree, come i chip da 10 a 14 nanometri”, ha affermato Akira Minamikawa della società di ricerca britannica Omdia.

Le altre quattro società incluse nel conteggio sono Samsung Electronics, UMC Electronics, Infineon Technologies e STMicroelectronics. Alla fine di giugno le scorte delle nove società che hanno divulgato i dati sono aumentate del 10% su base annua arrivando a 88,9 miliardi di dollari, circa il 70% in più rispetto al 2020, prima che la carenza di semiconduttori interrompesse la catena di approvvigionamento globale.

Un fattore determinante del calo è la stagnante economia cinese, uno dei principali mercati per i personal computer. Il mercato cinese “non è tornato così forte come la gente si sarebbe aspettata nel complesso”, ha detto il CEO di Intel Pat Gelsinger in una conferenza sugli utili di luglio. C’è inoltre, nel settore, un pesante deficit di personale, soprattutto di ingegneri. La fretta di costruire fabbriche negli ultimi anni ha portato alla mancanza degli ingegneri necessari. La Semiconductor Industry Association degli Stati Uniti prevede che la carenza di ingegneri, tecnici e scienziati informatici nel settore dei semiconduttori raggiungerà i 67.000 posti di lavoro entro il 2030. La carenza di ingegneri è responsabile del ritardo nell’avvio delle operazioni in una fabbrica TSMC in costruzione in Arizona dalla fine del 2024 al 2025. La società prevede che gli investimenti di capitale diminuiranno per la prima volta in cinque anni nell’anno fiscale 2023. Nonostante questi fattori, l’opinione del mercato secondo cui la domanda di semiconduttori continuerà a crescere nel medio e lungo termine rimane invariata. Si prevede che il mercato globale raggiungerà i mille miliardi di dollari entro il 2030, secondo McKinsey & Co., in crescita di circa il 70% rispetto ai circa 600 miliardi di dollari del 2021.

Giovedì inizierà lo scarico in mare delle acque della centrale nucleare di Fukushima

Giovedì inizierà lo scarico in mare delle acque della centrale nucleare di FukushimaRoma, 22 ago. (askanews) – Lo scarico nell’Oceano Pacifico dell’acqua contaminata, e trattata, dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, nel nord-est del Giappone, dovrebbe iniziare giovedì “se le condizioni meteorologiche lo consentono”: lo ha dichiarato il primo ministro giapponese Fumio Kishida, secondo quanto riporta Le Figaro. Il piano è stato convalidato all’inizio di luglio dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) e Tokyo garantisce che sarà sicuro per l’ambiente e la salute umana. Questa operazione, che dovrebbe durare decenni, suscita anche serie preoccupazioni e critiche, soprattutto da parte della Cina.

L’incidente nucleare di Fukushima è conseguenza del devastante terremoto-tsunami dell’11 marzo 2011, che provocò 20mila vittime lungo le coste nordorientali del Giappone. Il sistema di raffreddamento della più vecchia centrale nucleare giapponese fu danneggiato e nei nuclei di tre reattori ci fu il meltdown, lo scioglimento del nocciolo. Tokyo prevede di scaricare molto gradualmente nell’Oceano Pacifico oltre 1,3 milioni di tonnellate di acqua proveniente dalla centrale elettrica di Fukushima Daiichi, proveniente da acque piovane, sotterranee e dalle iniezioni necessarie per raffreddare i noccioli dei reattori entrati in fusione dopo il devastante tsunami del marzo 2011. L’incidente di Fukushima, a 12 anni dagli eventi, è infatti ancora in corso. Questo perché nei reattori permane il materiale fissile disciolto ad altissima concentrazione di radioattività, inavvicinabile dall’uomo e anche da gran parte dei robot. Questo va continuamente raffreddato e per tale operazione è necessaria molta acqua, che entra a contatto con il materiale radioattivo, contaminandosi a sua volta. Inoltre a questa va aggiunta l’acqua piovana che arriva nella centrale e quella che scorre naturalmente al di sotto da sottoporre a loro volta al trattamento.

Le acque di Fukushima sono state preventivamente trattate per eliminare le sostanze radioattive, ad eccezione però del trizio, che non può essere rimosso con le tecnologie esistenti. Ma secondo gli esperti, solo dosi altamente concentrate di trizio sono dannose per la salute. Secondo la Tepco (proprietaria dell’impianto), verranno rilasciati 500 metri cubi di acqua al giorno e lo stoccaggio di acqua trattata arriverà a zero soltanto nel 2051.

Abbattuti 4 droni ucraini su Mosca, sospesi i voli e chiuso lo spazio aereo sopra la capitale russa

Abbattuti 4 droni ucraini su Mosca, sospesi i voli e chiuso lo spazio aereo sopra la capitale russaRoma, 22 ago. (askanews) – Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, funzionari russi hanno riferito che l’esercito ha abbattuto quattro droni ucraini vicino a Mosca e sulla regione di Bryansk al confine con l’Ucraina. L’agenzia Tass ha annunciato che lo spazio aereo sopra la capitale russa è stato chiuso per un breve periodo e i tre principali aeroporti di Mosca hanno sospeso i voli.

Il ministero della Difesa russo ha affermato che non ci sono stati feriti nell’ultimo attacco. Uno dei droni è stato abbattuto sopra Krasnogorsk, una città fuori Mosca, che ospita il governo regionale di Mosca. Video e immagini della scena pubblicati dal media russo Baza mostravano finestre di un grattacielo rotte, detriti su un marciapiede e un’auto con un buco nel tetto di vetro.

Il ministero della Difesa russo, secondo quanto riferito dalla Cnn, ha inoltre riferito che un aereo da caccia russo ha distrutto, durante la notte, una “nave da ricognizione” ucraina nel Mar Nero. In una dichiarazione su Telegram, il ministero ha affermato che la nave si trovava vicino a un impianto di produzione di gas russo. Ieri, sempre secondo quanto riferito dal ministero della difesa russo, le difese aeree hanno abbattuto due droni ucraini sul Mar Nero. L’Ucraina, invece, ha annunciato di aver distrutto un jet supersonico russo, un Tu-22, in un attacco con un drone, secondo quanto riportato dalla BBC e dai media ucraini. Il ministero russo ha replicato sottolineando che il velivolo è stato solo danneggiato, non ci sono stati feriti nell’attacco e che l’incendio divampato è stato rapidamente domato. La regione di Novgorod, dove è avvenuto l’attacco, si trova a nord-ovest di Mosca, a centinaia di chilometri dal confine russo con l’Ucraina.

Ucraina, Erdogan in “contatto costante” con Putin e Zelensky

Ucraina, Erdogan in “contatto costante” con Putin e ZelenskyRoma, 22 ago. (askanews) – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan “è in contatto costante” per telefono “con i leader di entrambe le parti”, Russia e Ucraina, ha riferito una fonte dell’amministrazione turca all’agenzia di stampa Ria novosti. La fonte ha sottolineato che per il presidente turco “il tema della risoluzione del conflitto in Ucraina è una priorità, quindi questa linea, la linea della ‘diplomazia telefonica’, continuerà”.

“L’obiettivo principale è raggiungere un cessate il fuoco sostenibile e la ripresa dei negoziati di pace”, ha detto la fonte, sottolineando che “non ci sono ancora date precise” per altri colloqui con i presidenti russo e ucraino, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.

Cnn: Trump si costituirà giovedì ad Atlanta in Georgia

Cnn: Trump si costituirà giovedì ad Atlanta in GeorgiaRoma, 22 ago. (askanews) – L’ex presidente Usa Donald Trump si costituirà giovedì ad Atlanta, in Georgia, presso il carcere di Fulton County, per adempiere alla formalità nell’ambito del procedimento in cui è accusato di avere cercato di cambiare il risultato delle elezioni presidenziali nello Stato della Georgia nel 2020. E’ quanto scrive la Cnn, citando 2 fonti vicine al dossier. Secondo altre fonti i suoi avvocati hanno già concordato una cauzione di 200mila dollari per il suo rilascio.

Urso: la Cina ci preoccupa per la crisi del sistema immobiliare

Urso: la Cina ci preoccupa per la crisi del sistema immobiliareRoma, 21 ago. (askanews) – La Cina oggi preoccupa non per la sua efficienza, ma per la crisi immobiliare a partire dalla “bancarotta del (colosso immobiliare) Evergrande”. L’ha segnalato oggi il ministro dell’Impresa e del Made in Italy Adolfo Urso intervenendo al Meeting di Rimini.

“Siamo preoccupati oggi dell’efficienza della grande Cina? Lo dico con spirito di neutralità e di amicizia nei confronti della Cina”, si è chiesto Urso. “No, siamo preoccupati della bancarotta di Evergrande e del sistema immobiliare cinese”. Le democrazie occidentali “sono più forti, perché si basano sempre sul principio della libertà che muovono sempre le tecnologie e l’impresa”, ha continuando, affermando che “la Cina si sta arrestando perché Xi Jinping ha preso il controllo del sistema economico e quindi l’impresa si arresta”.

Per Zelensky bagno di folla in Danimarca: i russi hanno paura, perderanno

Per Zelensky bagno di folla in Danimarca: i russi hanno paura, perderannoMilano, 21 ago. (askanews) – “Ciao Copenhagen!” con queste parole è iniziato il bagno di folla per Volodymyr Zelensky che ha parlato al popolo danese, in una diretta trasmessa dalla Tv danese. “Oggi siamo sicuri che la Russia perderà questa guerra: ma non è la questione principale. La cosa principale è quello di cui avete dato prova (aiutandoci): che la vita conta. L’Ucraina conta. L’Europa conta. La vita conta”. “Siamo con te” si è udito un grido proveniente dalla folla.

Zelensky ha espresso la speranza di poter visitare nuovamente la Danimarca dopo la vittoria. “Forse potremo sederci insieme da qualche parte e dire ‘evviva’”, ha detto il presidente alzando la mano come per un brindisi. “Quando in Europa cessa il rispetto, prevale la dittatura”, ha detto. “Quale è il prezzo della vita? Quando parlo ai nostri soldati, mi parlano della bassa motivazione dei soldati russi” ha aggiunto. “Quando l’Ucraina ha bisogno di armi, voi ce le date” ha detto, ricordando che “quando la Russia ha spinto l’Ucraina in un blackout lo scorso inverno, voi ci avete aiutato”. “Grazie Danimarca”, ha detto. Le parole di Zelensky sono state più volte interrotte dagli applausi della folla, raccolta nel cortile davanti alla scalinata principale di Christiansborg.

“I russi hanno paura”, così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha iniziato il suo viaggio in Danimarca questa mattina. Terrà discorsi e incontrerà politici danesi. La visita ha luogo il giorno dopo che la Danimarca ha annunciato che avrebbe inviato 19 aerei da combattimento F-16 in Ucraina.

Il Papa: la guerra in Ucraina è “insensata”

Il Papa: la guerra in Ucraina è “insensata”Roma, 21 ago. (askanews) – La guerra in Ucraina è “insensata” e nelle crisi internazionali, non solo “nel contesto europeo attuale, difficile sotto molti aspetti”, va sempre perseguito “lo Stato di diritto”, che è “al servizio della persona umana e mira a tutelarne la dignità, e ciò non ammette alcuna eccezione”. Lo ha detto Papa Francesco, ricevendo oggi in udienza in Vaticano una delegazione di avvocati di Paesi membri del Consiglio d’Europa firmatari dell’Appello di Vienna.

L’Appello di Vienna, ha detto il Papa, “si colloca nel contesto europeo attuale, difficile sotto molti aspetti, a motivo, tra l’altro, della guerra insensata in Ucraina. I tempi di crisi sociale, economica, identitaria e di sicurezza sfidano le democrazie occidentali a rispondervi efficacemente, rimanendo però sempre fedeli ai loro principi; principi da riconquistare continuamente e la cui difesa richiede una grande vigilanza. La paura di disordini e violenze, la prospettiva di rivolgimenti degli equilibri stabiliti, la necessità di agire con efficacia davanti alle urgenze possono indurre nella tentazione di fare eccezioni, di limitare – almeno provvisoriamente – lo Stato di diritto nella ricerca di soluzioni facili e immediate”.

Usa, Hilary entra in California, minaccia inondazioni catastrofiche

Usa, Hilary entra in California, minaccia inondazioni catastroficheMilano, 21 ago. (askanews) – Il non più uragano e ormai tempesta tropicale Hilary porta forti venti e pioggia, inondando le strade della California, secondo la CNN. I residenti della California meridionale, che si stavano già preparando alla rara tempesta estiva, sono stati anche colpiti ieri da un fenomeno più familiare: un terremoto di magnitudo 5.1. Hilary si sta spingendo nel sud della California con forti venti, mentre i residenti affrontano strade allagate, linee elettriche abbattute, e si rendono necessari i soccorsi.

Si prevede che Hilary continuerà a spostarsi verso nord attraverso la California e a dissiparsi sul Nevada centrale lunedì, portando quantità di precipitazioni “potenzialmente storiche” lungo il percorso che potrebbero innescare più inondazioni, smottamenti e colate detritiche, secondo il National Weather Service. “Le aree che normalmente non subiscono inondazioni improvvise si allagheranno”, ha affermato il National Weather Service. “Vite e proprietà sono in grave pericolo fino a lunedì”, ovvero sino alla giornata di oggi.

La tempesta potrebbe potenzialmente essere il primo sistema tropicale mai registrato a colpire il Nevada. Potrebbe anche provocare il caos più a nord. Il centro della tempesta tropicale Hilary si è trasferito nel sud della California. San Diego dovrà affrontare la tempesta prima che si sposti nell’area di Los Angeles, dove più di 9 milioni di persone sono sotto allerta di inondazioni improvvise.

Hilary si è spostata a nord lungo il Messico per tutta la domenica, sferzando la penisola della Baja California, dove almeno una persona è morta . Mentre i venti sono diminuiti domenica, i forti acquazzoni della tempesta portano il rischio di inondazioni “catastrofiche e pericolose per la vita” in alcune parti della California e del Nevada.

Voto Ecuador ferma trivelle Amazzonia, presidenza al ballottaggio

Voto Ecuador ferma trivelle Amazzonia, presidenza al ballottaggioMilano, 21 ago. (askanews) – Quito ferma le trivelle in Amazzonia, ma dovrà aspettare metà ottobre per saper chi sarà il presidente ecuadoriano. I candidati alla massima carica dell’Ecuador Luisa Gonzalez e Daniel Noboa andranno al secondo turno, il 15 ottobre 2023. Lo riporta il sito del quotidiano locale El Telegrafo. Con il 33,17%, il candidato González era al primo posto. Mentre Noboa ha ottenuto il 24,12%. Questo, con il 62,33% dei voti a conteggio. Questi risultati segnano una tendenza, ha affermato la presidente del Consiglio elettorale nazionale, Diana Atamaint. Se vincerà González, la candidata del movimento Revolución Ciudadana, lista 5, sarà la prima donna eletta alle urne come primo presidente. Ma se toccherà a Daniel Noboa, rappresentante dell’alleanza ADN, sarà il presidente più giovane nella storia del Paese.

Va detto che la campagna elettorale presidenziale si è svolta in un contesto di spargimento di sangue, traffico di droga e stanchezza degli elettori. Agustin Intriago, Fernando Villavicencio, Pedro Briones sono tre importanti politici assassinati in tre settimane in Ecuador. Il profilo più alto tra loro era il candidato presidenziale e sostenitore della lotta alla corruzione Villavicencio, ucciso a colpi di arma da fuoco in pieno giorno mentre lasciava un comizio pochi giorni fa e che era secondo nei sondaggi prima del suo omicidio: era stato sostituito all’ultimo minuto da un collega giornalista, Christian Zurita, che però non è riuscito a raccogliere abbastanza voti in base ai risultati preliminari. Il candidato del movimento Construye, indossando un giubbotto anti proiettile ha tenuto una conferenza stampa dopo aver appreso i risultati preliminari delle elezioni nazionali dicendosi fiero di essere arrivato al terzo posto. Gli ecuadoriani si sono recati alle urne per decidere non solo tra otto candidati alla presidenza, ma anche votare su un quesito referendario senza precedenti che potrebbe stabilire le sorti dell’Amazzonia e un nuovo corso per la nazione dipendente dal petrolio. Gli ecuadoriani hanno dato il loro sì per fermare definitivamente lo sfruttamento del petrolio del blocco ITT (all’interno del parco Yasuní, da cui Yasunidos, il movimento ambientalista che ha sostenuto questa scelta). Questo nonostante gli allarmi di istituzioni come Petroecuador e la Banca Centrale dell’Ecuador (BCE), che hanno presentato studi che stabiliscono che lo Stato perderà tra i 14 e gli oltre 16 miliardi di dollari di entrate nei prossimi 20 anni, riporta il quotidiano della sera La Hora.

Lo Stato e il governo avranno un termine di un anno, secondo la sentenza della Corte costituzionale, per chiudere tutti i pozzi del cosiddetto blocco 43, che si trova in un parco nazionale amazzonico e in una delle sacche di biodiversità più ricche al mondo. La più grande area protetta dell’Ecuador ospita anche il popolo Waorani e le ultime comunità indigene del paese in isolamento volontario, i Tagaeri e i Taromenani. Il quesito referendario chiedeva agli elettori se consentire l’estrazione mineraria nel Chocó Andino, una vasta area di terra vicino alla capitale.