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Biden: l’Ucraina sarà un giorno nella Nato

Biden: l’Ucraina sarà un giorno nella NatoVilnius, 12 lug. (askanews) – “L’Ucraina sarà un giorno nella Nato”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden alla fine del consiglio Nato-Ucraina odierno, sottolineando che tutti gli alleati sono concordi su questo.

“La migliore garanzia per l’Ucraina è essere nella Nato”, ha insistito Volodymyr Zelensky, poco prima dopo aver rimproverato aspramente il giorno prima i leader della Nato per la loro procrastinazione che ha incoraggiato Mosca a continuare a seminare “terrore” nel suo Paese. “Non stiamo seduti pigramente”, ha detto alla CNN il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan . “Stiamo fornendo all’Ucraina quantità incredibili di armi e …siamo pronti a fornire assistenza per la sicurezza a lungo termine, che ovviamente include il periodo durante il quale progredisce verso l’ adesione

A Vilnius in coda per chilometri per ascoltare Biden in Università

A Vilnius in coda per chilometri per ascoltare Biden in UniversitàVilnius, 12 lug. (askanews) – Una fila di chilometri nel centro di Vilnius, un vero e proprio evento di massa nella capitale del Paese Baltico con ore e ore in coda per assistere al discorso che il presidente degli Usa, Joe Biden, terrà nel tardo pomeriggio all’Università di Vilnius, a conclusione della sua visita in Lituania per partecipare al Summit Nato, prima di partire alla volta della Finlandia, 31esimo Paese membro.

“E’ un momento storico, è piuttosto importante avere qui il presidente degli Usa”, dice un ragazzo in coda già da qualche ora. “Il Summit Nato è un evento storico per Vilnius e per la Lituania tutta – gli fa eco una ragazza con una bandiera ucraina sulla maglietta – e per mostrare il nostro sostegno al popolo ucraino”. Imponenti le misure di sicurezza intorno all’area dell’Università; tantissima gente in fila, studenti, famiglie persino con passeggini e carrozzine. Tutti in quella lunga linea per sentire (e vedere) Biden. “Voglio sentire le emozioni del momento” afferma un’altra ragazza nascosta dietro a due grandi occhialoni da sole.

Dopo l’accoglienza calorosissima riservata al capo di stato Usa nei giorni scorsi, un altro evento che testimonia un rapporto speciale tra il popolo lituano e la democrazia americana. Popolo lituano che nella ricerca della libertà, partecipò a uno degli eventi più importanti per l’Europa e per il mondo nel processo di dissoluzione dell’Urss: a quei quasi due milioni di persone che si sono unite il 23 agosto 1989 per formare la Via Baltica di 600 chilometri che attraversava la Lituania, ma anche la Lettonia e l’Estonia. La Via Baltica fu una risposta al cinquantesimo anniversario del Patto Molotov-Ribbentrop, che abolì l’indipendenza degli Stati baltici. Questo patto permise all’Unione Sovietica di espandere la sua influenza nell’Europa centrale e orientale e di occupare intere nazioni. La risposta di Vilnius è ancora quella del rifiuto dell’oppressione e della volontà di libertà.

Stoltenberg: la Nato è più unita che mai, il futuro di Kiev è nell’Alleanza

Stoltenberg: la Nato è più unita che mai, il futuro di Kiev è nell’AlleanzaRoma, 12 lug. (askanews) – “La Nato è più unita che mai, forte nella difesa dei suoi popoli e dei suoi valori”: lo ha ribadito il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa di chiusura del vertice dell’Alleanza a Vilnius.

“Abbiamo avuto un ottimo incontro con il presidente Volodymyr Zelensky e la sua delegazione, in cui ha accolto con favore la creazione del Consiglio Nato-Ucraina: ritengo sia estremamente importante riconoscere che la decisione degli Alleati

Biden: grazie al G7 e a Zelensky per la costruzione della sicurezza di Kiev

Biden: grazie al G7 e a Zelensky per la costruzione della sicurezza di KievVilnius, 12 lug. (askanews) – “Aiuteremo l’Ucraina per costruire una forte difesa, capace, su terra mare e cielo” e “grazie ai miei colleghi del G7 e al presidente Volodymyr Zelensky per lavorare per renderlo possibile”. Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che il G7 vuole chiaramente che il suo sostegno all’Ucraina duri a lungo nel futuro dopo che una dichiarazione ha delineato un quadro multilaterale per sostenere l’Ucraina.

“Ci saremo per tutto il tempo che ci vorrà e ringrazio ancora una volta i miei colleghi per il loro sostegno per questo”, ha detto Biden a conclusione del primo Consiglio Nato Ucraina tenutosi a Vilnius. Parlando subito dopo Biden, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che “gli accordi bilaterali e multilaterali” che aprono la strada ai negoziati bilaterali con i paesi è stato una “significativa vittoria in termini di sicurezza” per l’Ucraina, “per la sicurezza del nostro Paese, del nostro popolo, dei nostri figli”, ha detto Zelensky. “Grazie colleghi, grazie Lituania, grazie a Jens Stoltenberg”, ha chiosato.

Nato, Biden: grazie a G7 e Zelensky per costruzione sicurezza Kiev

Nato, Biden: grazie a G7 e Zelensky per costruzione sicurezza KievVilnius, 12 lug. (askanews) – “Aiuteremo l’Ucraina per costruire una forte difesa, capace, su terra mare e cielo” e “grazie ai miei colleghi del G7 e al presidente Volodymyr Zelensky per lavorare per renderlo possibile”. Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che il G7 vuole chiaramente che il suo sostegno all’Ucraina duri a lungo nel futuro dopo che una dichiarazione ha delineato un quadro multilaterale per sostenere l’Ucraina.

“Ci saremo per tutto il tempo che ci vorrà e ringrazio ancora una volta i miei colleghi per il loro sostegno per questo”, ha detto Biden a conclusione del primo Consiglio Nato Ucraina tenutosi a Vilnius. Parlando subito dopo Biden, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che “gli accordi bilaterali e multilaterali” che aprono la strada ai negoziati bilaterali con i paesi è stato una “significativa vittoria in termini di sicurezza” per l’Ucraina, “per la sicurezza del nostro Paese, del nostro popolo, dei nostri figli”, ha detto Zelensky. “Grazie colleghi, grazie Lituania, grazie a Jens Stoltenberg”, ha chiosato.

A Pechino si attende una visita di Putin a ottobre

A Pechino si attende una visita di Putin a ottobreRoma, 12 lug. (askanews) – La Cina avrebbe invitato il presidente russo Vladimir Putin per una visita in ottobre. Lo scrive oggi l’agenzia di stampa russa Tass, citando come fonte l’ex ambasciatore di Mosca a Pechino Andrey Denisov.

Il presidente cinese Xi Jinping ne avrebbe parlato lunedì durante un suo incontro a Pechino con Valentina Matviyenko, presidente del Consiglio della Federazione, la camera alta del parlamento russo, afferma la Tass. “Durante l’incontro con Valentina Ivanovna Matviyenko, il presidente Xi Jinping ha detto che la parte cinese si sta preparando per una visita del presidente russo in ottobre per partecipare al terzo forum Belt and Road”, ha detto Denisov.

Il ministero degli Esteri cinese non ha né confermato né smentito la notizia. “Il terzo Belt and Road Summit per la cooperazione internazionale si terrà entro la fine dell’anno. La Cina sta mantenendo la comunicazione con i nostri partner della cintura e della strada su questioni rilevanti “, ha detto oggi nella quotidiana conferenza stampa il portavoce del ministero Wang Wenbin.

Putin ha partecipato a entrambe le precedenti edizioni del forum, ospitato da Pechino nel 2017 e nel 2019. L’ultima visita del presidente russo in Cina è stata nel febbraio dello scorso anno, quando ha partecipato alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Pechino, poco prima dell’invasione russa dell’Ucraina.

Durante quel viaggio, Cina e Russia dichiararono che la loro è una “partnership senza limiti”. Contro Putin è stato spiccato un mandato di cattura a marzo da parte della Coprte penale internazionale. Se Putin dovesse visitare la Ciunain ottobre, sarebbe il suo terzo incontro con Xi quest’anno, poiché entrambi dovrebbero partecipare al vertice del gruppo BRICS a Johannesburg in Sudafrica dal 22 al 24 agosto. Inoltre Xi e Putin si sono visti a marzo a Mosca, in occasione della visita del presidente cinese.

Usa, Prezzi consumo in giugno +0,2%, +3% su base annuale

Usa, Prezzi consumo in giugno +0,2%, +3% su base annualeNew York, 12 lug. (askanews) – I prezzi al consumo negli Stati Uniti, in giugno sono saliti dello 0,2%, leggermente al di sopra del mese precedente quando si era segnato +0,1%. A riportarlo è il Dipartimento del lavoro. Gli analisti avevano pronosticato un rialzo dello 0,3%. Il dato “core”, ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,2%, meno del mese precedente quando si era registrato +0,4%

Su base annuale, il dato è in aumento del 3%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato è inferiore all’inflazione Cpi di maggio, quando si era assestato a +4%, il dato più basso registrato da marzo 2021. Gli analisti attendevano un dato a +3,1%. Il dato “core” annuale è in crescita del 4,8%, inferiore al +5,3% registrato il mese scorso. I prezzi dell’energia sono cresciuti dello 0,6% rispetto al mese precedente, ma sono scesi del 16,7% rispetto allo scorso anno; mentre i prezzi dei generi alimentari hanno registrato un lieve aumento +0,1, mentre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno hanno registrato un aumento del 5,7%. La media settimanale degli stipendi è salita dello 0,5% in giugno.

Kiev: bene le garanzie di sicurezza degli alleati della Nato ma vogliamo l’adesione

Kiev: bene le garanzie di sicurezza degli alleati della Nato ma vogliamo l’adesioneVilnius, 12 lug. (askanews) – Il segretario generale Jens Stoltenberg assicura che “l’Ucraina non è mai stata così vicina alla Nato” ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie a Vilnius l’atteso annuncio di “garanzie di sicurezza” da parte dei paesi occidentali con un pizzico di scetticismo, sottolineando che non possono sostituire una adesione all’Alleanza atlantica. In una conferenza congiuta, in un giorno davvero speciale per Kiev che per la prima volta si riunisce con gli alleati in Consiglio Nato-Ucraina, Zelensky si è detto anche grato agli Usa per le munizioni a grappolo, ha ribadito che verranno usate “solo contro obiettivi militari nelle zone occupate” e “non contro il territorio di altri Paesi” ovvero la Russia.

Nel secondo giorno del vertice Nato nella capitale lituana, a un giorno da qualche segnale di impazienza da parte di Kiev e a oltre 500 giorni dall’inizio dell’invasione russa, i membri del G7 (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Canada, Germania, Italia, Giappone) devono presentare una piano di impegni a lungo termine per la sicurezza dell’Ucraina. Mosca è infuriata, Kiev frustrata e delusa per non aver ottenuto un calendario preciso per l’adesione all’Alleanza. “La migliore garanzia per l’Ucraina è essere nella Nato”, ha insistito Zelensky , dopo aver rimproverato aspramente il giorno prima i leader della Nato per la loro procrastinazione che ha incoraggiato Mosca a continuare a seminare “terrore” nel suo Paese.

Il testo congiunto riaffermerà l’impegno dell’Occidente “a garantire che l’Ucraina non sia mai più vulnerabile al tipo di aggressione di quella commessa dalla Russia”, secondo il primo ministro britannico, Rishi Sunak. Concretamente, costituirà un quadro per la successiva conclusione di accordi bilaterali tra questi paesi e Kiev, specificando le armi che forniranno. “Dobbiamo garantire che quando la guerra finirà ci saranno meccanismi credibili per la sicurezza dell’Ucraina in modo che la storia non si ripeta”, ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, prima della prima riunione del “Consiglio Ucraina-Nato”. Alla fine c’è stato anche un siparietto tra Zelensky e del Stoltenberg al summit dell’allenaza militare a Vilnius. Una giornalista di Usa Today ha posto tre quesiti ai due, di cui uno solo per Zelensky sul bilaterale con Joe Biden e l’altro solo per Stoltenberg, su quando arriveranno gli F16 in Ucraina. Zelensky con il piglio dell’uomo di spettacolo ha preso la parola in inglese: “sugli F16 la domanda è anche per me?”. Al che la giornalista gli ha risposto che era per Stoltenberg. “No, no, no – ha detto allora Zelensky – Rispondi per favore”, ha aggiunto rivolgendosi a Stoltenberg. Il pubblico di giornalisti si è messo a ridere. “Puoi anche rispondere a tutte e tre le domande”, ha concluso con una battuta, mentre la sala continuava a ridere.

Il presidente ucraino dovrebbe incontrare faccia a faccia diversi leader tra cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che sostiene un modello simile a quello raggiunto con Israele, in base al quale Washington si è impegnata a fornire sostanziali aiuti militari nel tempo.

Consumer engagement, il ruolo in evoluzione delle Community per il valore dei Fashion Brand

Consumer engagement, il ruolo in evoluzione delle Community per il valore dei Fashion BrandRoma, 12 lug. (askanews) – I social media, Instagram in particolare, sono il miglior canale marketing per i brand di moda, ma il passaparola interno tra le community sta assumendo un’importanza crescente che le aziende devono al più presto imparare a padroneggiare. È quanto emerge dalla ricerca “Il ruolo in evoluzione delle Customer Community per il valore dei Fashion Brand”, condotta da un team di studentesse del MAFED, il Master in Fashion, Experience & Design Management di SDA Bocconi, e promossa da Salesforce, azienda leader globale nel CRM per valutare il modo in cui i retailer e i marchi di moda si impegnano online e offline per creare relazioni a lungo termine con le loro community.

Dall’indagine, riferisce una nota, emerge in modo chiaro che sono i valori l’elemento più importante che spinge i consumatori più giovani a sentirsi parte di una brand community, indirizzandoli verso il marchio che meglio ne è l’espressione per le proprie scelte di acquisto. Ma quali sono le principali tendenze da conoscere e le lacune da colmare perché le aziende possano costruire una brand community solida? La community come sistema di garanzie: il potere del passaparola. Il 47% degli intervistati che appartengono alla Gen Z acquista online e i social media rappresentano la porta d’accesso principale per scoprire nuovi brand e prodotti. Instagram si attesta come il miglior canale marketing per i brand di moda per il 38% del campione intervistato, ma il passaparola riveste una sfera molto importante e pesa per il 27% delle scelte d’acquisto. Per le aziende, questo significa dover da un lato prestare attenzione al ruolo delle recensioni e, dall’altro, comprendere che la propria brand community diventa un elemento di validazione del fatto che offerta e servizi siano qualitativamente alti. Non stupisce quindi notare che i social media, pur essendo usati soprattutto per restare o entrare in contatto con la propria rete di amici, per il 15% degli intervistati siano utilizzati anche per guardare recensioni dei prodotti per cui si prova interesse. Questo nonostante, la grande maggioranza degli intervistati della Gen Z (l’83%) dichiari di non pubblicare sui social media recensioni sui propri acquisti.

Le strategie di affiliazione devono essere più trasparenti. Le aziende della moda sono interessate a creare sistemi di affiliazione e di membership, ma vogliono evitare di fare leva sul prezzo sfruttando le logiche delle fidelity card messe in atto dal mass market. Quali sono però le strategie alternative e cosa cercano i clienti delle generazioni più giovani? Di tutto il campione intervistato della Gen Z, il 58% dichiara di avere l’abitudine a iscriversi ai programmi fedeltà dei propri brand preferiti, soprattutto alla ricerca di promozioni (61%) o per accedere a eventi esclusivi (28%). Per questo i brand di moda mostrano una maggiore tendenza a offrire ricompense esperienziali, come l’accesso a edizioni limitate o la partecipazione a incontri con il designer o altre persone celebri. La vera e grande differenza tra la gestione dei programmi di affiliazione tra il mercato del lusso e il mass market è che quest’ultimo fa leva sugli sconti, il primo no. Tuttavia, anche i consumatori di fascia lusso cercano meccanismi di reward chiari e definiti per obiettivi target, ma con l’ulteriore aspettativa di un trattamento di classe superiore. Diventa così fondamentale il concetto di trasparenza dei meccanismi di ricompensa e ancor più dei valori che definiscono la community. Le aziende di moda devono imparare a rendere più tracciabili le loro strategie di marketing, una componente che per i clienti interessati ai marchi di lusso resta ancora opaca. Per gli Alpha il beauty definisce le tendenze e il gaming è una porta d’accesso alla moda. Dalla ricerca emerge in modo chiaro che il settore del beauty riflette con anticipo tantissimi trend ed è un settore che attrae moltissimo le nuove generazioni anche perché rappresenta il consumo più accessibile all’interno dell’offerta del lusso. I brand del settore hanno cominciato per primi a dare priorità all’inclusività e alla sostenibilità, fornendo al contempo alla propria customer base esperienze di consumo omnicanale diversificate. Ciò è ben testimoniato dal fatto che sempre più ragazzi della generazione Alpha interagiscono con il mondo beauty attraverso influencer che promuovono prodotti e offrono tutorial sui propri canali social. Inoltre, si nota una tendenza crescente da parte di questi brand a sviluppare prodotti pensati per essere più inclusivi e genderless, spostando il dialogo sulla bellezza dal prodotto ai valori condivisi, come la volontà di abbattere le barriere della stereotipizzazione di genere e abilità.

Un altro settore che i brand di moda iniziano – o dovrebbero iniziare – a guardare come esempio di best practice è quello del gaming. Il dato più importante da tenere in considerazione è che il 66% dei bambini sotto i 12 anni utilizza regolarmente un iPad o un tablet entro il quinto anno di età a scopo di intrattenimento, rendendo di fatto i giovanissimi Alpha una generazione di “screenagers” abituati sin dalla prima età a usufruire di esperienze digitali. Dalle indagini qualitative, è emerso così che l’universo del gaming e il Metaverso sono i luoghi in cui gli Alpha entrano in contatto per la prima volta con il settore della moda. L’appetito degli Alpha per le esperienze phygital si basa quindi ancor di più sulla creatività e un nuovo modo di socializzare di cui le aziende non possono non tenere conto. “Le communities di successo non si misurano sul numero di followers ma sul livello di interazione. La creazione di esperienze è la strada per i brand della moda per creare coinvolgimento ma il meccanismo di accesso a tali eventi deve essere molto più trasparente. Come nel gaming deve essere esplicito cosa bisogna fare per accedere al livello successivo”, sottolinea Erica Corbellini, Professoressa in Fashion & Luxury Management presso SDA Bocconi School of Management.

“L’indagine di quest’anno mostra in modo ancor più evidente che molti brand non soddisfano ancora pienamente le aspettative della Generazione Z e della Generazione Alpha”, commenta Maurizio Capobianco, Area Vice President Cloud Sales, Salesforce Italia. “L’online offre il grande vantaggio non solo di avviare, ma anche di impostare la comunicazione con i consumatori più giovani, per questo le aziende devono imparare al più presto a cogliere questa possibilità e a sfruttarla a loro vantaggio”.

Siparietto Zelensky con Stoltenberg: domanda su F16 è proprio per te

Siparietto Zelensky con Stoltenberg: domanda su F16 è proprio per teVilnius, 12 lug. (askanews) – Siparietto alla conferenza stampa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del segretario generale Nato Jens Stoltenberg al summit dell’allenaza militare a Vilnius. Una giornalista di Usa Today ha posto tre quesiti ai due, di cui uno solo per Zelensky sul bilaterale con Joe Biden e l’altro solo per Stoltenberg, su quando arriveranno gli F16 in Ucraina.

Zelensky con il piglio dell’uomo di spettacolo ha preso la parola in inglese: “sugli F16 la domanda è anche per me?”. Al che la giornalista gli ha risposto che era per Stoltenberg. “No, no, no – ha detto allora Zelensky – Rispondi per favore”, ha aggiunto rivolgendosi a Stoltenberg. Il pubblico di giornalisti si è messo a ridere. “Puoi anche rispondere a tutte e tre le domande”, ha concluso con una battuta, mentre la sala continuava a ridere.