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L’Europarlamento approva il testo emendato della proposta di regolamento sul ripristino della natura

L’Europarlamento approva il testo emendato della proposta di regolamento sul ripristino della naturaStrasburgo, 12 lug. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato con 336 voti contro 300 e 13 astensioni la proposta di regolamento Ue sul ripristino della natura, che il fronte di centro destra (Ppe, Ecr e Id) aveva tentato di respingere. La proposta emendata che è stata approvata costituisce ora la posizione negoziale del Parlamento europeo, nelle trattative con il Consiglio Ue e la Commissione (“trilogo”) per arrivare all’adozione del testo finale.

La plenaria aveva in precedenza bocciato con 324 voti contro 312 e 12 astensioni la proposta di rigetto del testo, chiesta dalle due commissioni europarlamentari Agricoltura e Pesca, competenti per parere, e inevitabile dopo che la commissione Ambiente (competente sul fondo) non era riuscita ad approvare a maggioranza il suo parere, respinto con un clamoroso pareggio (44 a 44). Immediatamente dopo il voto contro il rigetto, accolto con un grande applauso e molto sollievo dagli eurodeputati del centro sinistra e dei Verdi, l’Aula ha approvato diversi emendamenti, a cominciare da quello presentato dal gruppo Renew (Liberali), che riprende in gran parte la posizione negoziale già approvata a maggioranza qualificata (con l’Italia contraria) dal Consiglio Ue dell’Ambiente (in cui ci sono 10 governi a guida Ppe). Fallisce così clamorosamente, almeno per ora, la prova di forza voluta dal presidente del Ppe, Manfred Weber, che voleva costruire sul rigetto di questo testo una nuova alleanza di centro destra, con i Conservatori dell’Ecr e l’appoggio occasionale dell’estrema destra del gruppo Id e di una parte dei liberali di Renew, in vista delle prossime elezioni europee, quando si prevede un’avanzata dei conservatori.

Nato, Zelensky: fiducioso che dopo la guerra Kiev sarà nell’Alleanza

Nato, Zelensky: fiducioso che dopo la guerra Kiev sarà nell’AlleanzaVilnius, 12 lug. (askanews) – “Sono fiducioso che con la fine della guerra, l’Ucraina entrerà finalmente nella Nato”: lo a detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante la conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al vertice dell’Alleanza a Vilnius.

“Sono grato al presidente americano Biden – ha aggiunto Zelensky – e a tutti gli americani per il loro sostegno”. Alla domanda su cosa intende discutere con Biden, Zelensky ha precisato: “Non ho in programma alcun argomento di discussione, anche se la sicurezza nell’Est Europa sarà al centro dei colloqui”.

Secondo il Cremlino la “Nato è una alleanza offensiva che promuove instabilità”

Secondo il Cremlino la “Nato è una alleanza offensiva che promuove instabilità”Roma, 12 lug. (askanews) – Il Cremlino definisce la Nato un’Alleanza offensiva che promuove instabilità e aggressione: lo ha dteto oggi il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, citato dalla Ria Novosti. “Questa (Nato) non è un’alleanza che è stata creata, concepita e progettata per garantire stabilità e sicurezza. Questa è un’alleanza offensiva. Questa è un’alleanza che porta instabilità, che porta aggressività”, ha detto Peskov durante il briefing di oggi alla stampa.

Zelensky al vertice Nato: chiediamo maggiore protezione per Ucraina

Zelensky al vertice Nato: chiediamo maggiore protezione per UcrainaVilnius, 12 lug. (askanews) – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, chiede “maggiore protezione per la nostra popolazione”, durante la conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al vertice dell’Alleanza a Vilnius.

Vladimir “Putin ha sottostimato l’unità della alleanza della Nato” aveva detto poco prima il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nella conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino. Stoltenberg ha parlato del programma per sostenere l’Ucraina e l’ha definita “mai così vicina alla Nato”.

Muore a 94 anni il grande scrittore Milan Kundera

Muore a 94 anni il grande scrittore Milan KunderaRoma, 12 lug. (askanews) – Lo scrittore Milan Kundera è morto all’età di 94 anni, ha annunciato mercoledì mattina la televisione ceca. Famoso in tutto il mondo per un’opera tradotta in quaranta lingue, Kundera è stato per molti versi uno scrittore misterioso. Come informazione biografica, si è accontentato di dichiarare: “Milan Kundera è nato in Cecoslovacchia. Nel 1975 si trasferisce in Francia”.

Nato il 1 aprile 1929 a Brno, in Cecoslovacchia, da padre musicologo e pianista, il romanziere fu prima poeta. La sua vita di scrittore si intreccia certo con la letteratura, ma anche con la storia di un secolo che ha visto crollare il comunismo dopo aver dominato le coscienze di gran parte dell’intellighenzia europea. Un dramma che sarà alla base della vocazione di Milan Kundera che nel 1967 pubblicò il suo primo romanzo “Lo scherzo”. Acclamato da Louis Aragon, che scrisse la prefazione quando il libro fu pubblicato in Francia nel 1968 (“questo romanzo che considero un’opera importante”), quest’opera potente in uno stile barocco e molto vivace esplora, attraverso il destino dell’uomo personaggi e femminili, uno dei temi fondamentali del suo lavoro: il confronto, insieme drammatico e comico, tra la vita intima dell’individuo, il suo carattere sfuggente e casuale e la finzione di un’ideologia collettiva, in questo caso il comunismo stalinista. Un crepacuore che l’autore ha vissuto dall’interno e che, in un certo senso, ha deciso il corso della sua vita.

Entusiasta comunista fin dall’età di 18 anni, quando si iscrisse al Partito dopo la presa del potere in Cecoslovacchia dopo la seconda guerra mondiale, Milan Kundera si rese ben presto conto dell’impostura del socialismo di Stato che imbriglia le coscienze, in particolare quella di scrittori e intellettuali costringendo loro di scrivere in una lingua morta; quello di un regime autoritario e livellatore che Kundera avrebbe poi descritto come kitsch per la sua entusiastica pesantezza e la sua fragorosa stupidità. Espulso dal partito per la prima volta nel 1956, Kundera fu reintegrato prima di essere definitivamente espulso nel 1970 dopo la sua attiva partecipazione alla Primavera di Praga del 1968. Kundera era allora membro dell’Unione degli Scrittori – prese parte all’opposizione di un regime che sarà normalizzato dall’intervento sovietico. Per essere un contestatore, tuttavia, Kundera non è un sessantottenne libertario alla moda. Contrariamente al lirismo pseudo-rivoluzionario parigino che pretendeva di fare tabula rasa del passato, il movimento praghese difendeva la cultura europea e le sue tradizioni minacciate dal sommario materialismo dell’ideologia pseudo-scientifica al potere. Dopo aver pubblicato Risibles amours (1971) La valse au adieux (1976) e La vita è altrove (1973) che gli valgono il premio del ranger Prix Médicis, Milan Kundera afferma di non voler più scrivere.

Ma i suoi ammiratori e amici lo convinsero a continuare e lo invitarono in Francia nel 1975. Andò a insegnare all’Università di Rennes e nel 1981 François Mitterrand gli concesse la nazionalità francese, contemporaneamente a Julio Cortazar. Ben presto scelse Parigi come sua “seconda città natale”. Nel 1984, ha riscosso un grande successo con L’insostenibile leggerezza dell’essere”, in particolare grazie all’adattamento nel 1988 del suo romanzo per il cinema di Philippe Kaufman e Jean-Claude Carrière. Un romanzo ispirato al tema nietzscheano del rifiuto dello spirito di pesantezza e che esplora il conflitto che può esistere, in ciascuno di noi, tra il desiderio di autenticità e il dovere di lucidità.

Zelensky ringrazia la Germania che invierà a Kiev “lanciatori e missili Patriot”

Zelensky ringrazia la Germania che invierà a Kiev “lanciatori e missili Patriot”Roma, 12 lug. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha ringraziato la Germania sul suo canale Telegram per aver accettato di inviare più lanciatori e missili Patriot in Ucraina dopo aver parlato con il cancelliere Olaf Scholz al vertice Nato a Vilnius.

“Abbiamo continuato la conversazione sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina sulla strada per la Nato con il cancelliere Scholz. Grazie per il vostro sostegno!”, ha scritto Zelensky in un messaggio sui social. “C’è un accordo su ulteriori lanciatori e missili Patriot dalla Germania. Questo è molto importante per proteggere la vita in Ucraina dal terrore russo! Sono grato per la disponibilità della Germania a sostenere a lungo termine l’Ucraina e la nostra difesa della libertà. I programmi di sostegno a lungo termine sono il miglior segnale per tutti nel mondo che la nostra Europa rimarrà uno spazio di sicurezza e di pace”, ha commentato il presidente ucraino.

Stoltenberg: le sfide che la Nato deve affrontare sono globali, “mantenere la nostra unità”

Stoltenberg: le sfide che la Nato deve affrontare sono globali, “mantenere la nostra unità”Vilnius, 12 lug. (askanews) – “Le sfide che dobbiamo affrontare sono globali: la guerra in Ucraina ha ramificazioni globali e quindi dobbiamo mantenere la nostra unità”. Lo ha sottolineato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg durante l’incontro del consiglio nord Atlantico a livello di capi di stato e di governo, con Svezia, Ue e partner dell’Indo Pacifico.

Così Stoltenberg avvia la seconda giornata di summit NATO a Vilnius, che vede come appuntamento chiave il discorso del presidente degli Stati Uniti Joe Biden all’università della capitale del Paese Baltico; alle 11.35 italiane una conferenza stampa congiunta di Stoltenberg con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Nato, discorso di Biden per chiudere summit con appello a unità

Nato, discorso di Biden per chiudere summit con appello a unitàVilnius, 12 lug. (askanews) – C’è grande attesa a Vilnius per il discorso del presidente americano Joe Biden all’università della capitale lituana. Il capo di Stato Usa ha ricevuto un calorosissimo benvenuto da quando è arrivato e la gente continua ad essere assiepata attorno al suo albergo.

Biden non potrà non sottolineare le vittorie ottenute dalla diplomazia americana. Il vertice NATO di Vilnius, nonostante le polemiche di ieri sollevate dal leader di Kiev Volodymyr Zelensky e le posizioni decise di alcuni Paesi dell’Europa orientale, sta dimostrando – proprio grazie all’azione aggregante Usa – unità interna in una Europa comunque stanca della guerra in Ucraina. Il discorso di Biden arriva sulla scia della nuova assistenza anche militare all’Ucraina e il ruolo diplomatico giocato dagli Stati Uniti nell’introdurre la Svezia nell’alleanza militare nonostante le posizioni iniziali della Turchia e le polemiche sollevate dall’Ungheria.

Un discorso che non riguarda soltanto la scena mondiale, ma è anche in vista di una campagna elettorale in cerca della rielezione del 2024 per Biden, incentrata sulla guarigione delle divisioni in patria e all’estero.

Nato, Stoltenberg: sfide globali, “mantenere la nostra unità”

Nato, Stoltenberg: sfide globali, “mantenere la nostra unità”Vilnius, 12 lug. (askanews) – “Le sfide che dobbiamo affrontare sono globali: la guerra in Ucraina ha ramificazioni globali e quindi dobbiamo mantenere la nostra unità”. Lo ha sottolineato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg durante l’incontro del consiglio nord Atlantico a livello di capi di stato e di governo, con Svezia, Ue e partner dell’Indo Pacifico.

Così Stoltenberg avvia la seconda giornata di summit NATO a Vilnius, che vede come appuntamento chiave il discorso del presidente degli Stati Uniti Joe Biden all’università della capitale del Paese Baltico; alle 11.35 italiane una conferenza stampa congiunta di Stoltenberg con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Nato: non possiamo escludere attacco contro sovranità alleati

Nato: non possiamo escludere attacco contro sovranità alleatiVilnius, 11 lug. (askanews) – “Non possiamo escludere la possibilità di un attacco contro la sovranità e l’integrità territoriale degli alleati”. Lo si legge nelle conclusioni del Vertice di Vilnius, in un documento approvato dai capi di Stato e di governo dei Paesi Nato, che parla anche di una “nuova generazione di piani di difesa regionale”.

“Dal 2014, e in particolare al vertice di Madrid del 2022, abbiamo preso decisioni per rafforzare la nostra posizione e stabilire una chiara traiettoria per un adattamento militare accelerato.áOggi abbiamo concordato misure significative per migliorare ulteriormente la deterrenza e l’assetto difensivo della NATO in tutti i settori, compreso il rafforzamento delle difese avanzate e la capacità dell’Alleanza di rafforzare rapidamente qualsiasi alleato che si trova sotto minaccia. Attueremo pienamente queste misure e negheremo a qualsiasi potenziale avversario ogni possibile opportunità di aggressione”.