Il Sudafrica conferma il vertice Brics ad agosto, Putin è invitatoRoma, 9 lug. (askanews) – Il Sudafrica organizzerà il prossimo vertice Brics ad agosto, dove Vladimir Putin è invitato, nonostante il mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) contro il presidente russo: lo ha confermato oggi il suo presidente, Cyril Ramaphosa.
“Stiamo facendo progressi nell’organizzazione del vertice Brics e stiamo finalizzando le discussioni sul formato”, ha detto Ramaphosa alla stampa, aggiungendo che questo incontro, che in linea di principio riunisce Sudafrica, Brasile, Cina, India e Russia si svolgerà ‘in presenza’”.
La Polonia sposta 1.000 soldati verso il confine con la Bielorussia (e Duda incontra Zelensky)Roma, 9 lug. (askanews) – La Polonia ha iniziato a spostare più di 1.000 soldati nell’Est del Paese, per la crescente preoccupazione che la presenza dei combattenti di Wagner in Bielorussia possa portare a un aumento della tensione al suo confine.
“Oltre 1.000 soldati e quasi 200 unità di equipaggiamento della 12a e 17a brigata meccanizzata stanno iniziando a spostarsi nell’est del Paese”, ha scritto su Twitter il ministro della Difesa, Mariusz Blaszczak. “Questa è una dimostrazione della nostra disponibilità a rispondere ai tentativi di destabilizzazione vicino al confine del nostro Paese”, ha aggiunto il ministro.
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato oggi il presidente della Polonia Andrzej Duda a Lutsk, città dell’Ucraina nordoccidentale, capoluogo dell’oblast della Volinia, dove hanno visitato la cattedrale dei santi Pietro e Paolo. E’ quanto ha reso noto la tv pubblica ucraina Suspilne. L’incontro tra i due presidenti a Lutsk non era stato annunciato. “Siamo più forti insieme”, ha scritto Andrzej Duda sui social media durante la visita alla città ucraina occidentale di Lutsk, insieme al suo omologo Volodymyr Zelensky. “Ucraina e Polonia sono insieme, unite nella lotta contro un nemico comune”, ha indicato da parte sua su Telegram il capo dell’amministrazione presidenziale ucraina Andriï Yermak.
Varsavia è uno dei principali sostenitori dell’Ucraina all’interno della Nato.
L’Ucraina ammette per la prima volta l’attacco al ponte di CrimeaRoma, 9 lug. (askanews) – Per la prima volta le autorità di Kiev hanno riconosciuto oggi la loro responsabilità nell’esplosione del ponte di Kerch, che collega la Russia continentale e la Crimea, avvenuta l’8 ottobre 2022. “273 giorni fa abbiamo lanciato il nostro primo attacco contro il ponte di Crimea per interrompere la logistica della Russia”, ha scritto la viceministra della Difesa ucraina Hanna Maliar, su Telegram, in un messaggio in cui ha elencato le operazioni giunte a buon fine, compiute dall’esercito ucraino durante i 500 giorni di guerra.
Russia: la consegna delle bombe a grappolo all’Ucraina è un “gesto di disperazione” degli UsaRoma, 8 lug. (askanews) – La decisione degli Stati Uniti di fornire munizioni a grappolo all’Ucraina rappresenta un “gesto di disperazione” che non influirà sulla determinazione della Russia a raggiungere gli obiettivi della sua operazione militare: è quanto ha precisato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, citato dalle agenzie russe.
“Le munizioni a grappolo sono un gesto disperato. Questa misura racconta che gli Stati Uniti e i suoi satelliti si sono resi conto di essere impotenti. Tuttavia, non vogliono ammettere i propri fallimenti e il fallimento dei tentativi delle forze ucraine di condurre un’offensiva contro regioni russe. Da qui quest’ultima follia da parte loro”, ha detto Antonov. Antonov ha affermato di ritenere che, alzando la posta in gioco nel conflitto ucraino, Washington stia avvicinando l’umanità a un conflitto globale. “L’attuale livello delle provocazioni americane è davvero fuori scala, avvicinando l’umanità a una nuova guerra mondiale. Gli Stati Uniti sono così ossessionati dall’idea di sconfiggere la Russia che non si rendono conto della gravità delle sue azioni. Stanno solo aumentando il numero di vittime e prolungando l’agonia del regime di Kiev”, ha proseguito l’ambasciatore russo.
Il diplomatico ha quindi ricordato che, a suo dire, Washington ha chiuso un occhio sulle vittime civili, non ha tenuto conto delle preoccupazioni del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e ha scrollato le spalle davanti alle obiezioni dei suoi alleati. “La crudeltà e il cinismo con cui Washington ha affrontato la questione del trasferimento di armi letali a Kiev è stupefacente. L’amministrazione ha completamente ignorato esperti, attivisti per i diritti umani e legislatori che hanno espresso la tesi secondo cui la mossa sarebbe stata disumana. Ha chiuso un occhio su vittime civili. Ora c’è il rischio che le sottomunizioni facciano esplodere civili innocenti per molti anni a venire, a causa di ciò che gli Stati Uniti stanno facendo”, ha detto Antonov.Secondo l’ambasciatore, infine, l’incanalamento di armi occidentali in Ucraina non sarà in grado di influenzare gli sforzi della Russia per raggiungere gli obiettivi della sua operazione militare, “che mira a sradicare le minacce alla sicurezza della Federazione Russa, compreso il nazismo che è stato alimentato in Ucraina”.
Analoghe parole sono state spese anche dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Il trasferimento delle munizioni a grappolo è un gesto di disperazione e una prova di impotenza sullo sfondo del fallimento della tanto sbandierata ‘controffensiva’ ucraina”, ha detto. Secondo Zakharova, si tratterebbe di “un’altra ‘arma miracolosa’, su cui Washington e Kiev stanno puntando senza pensare alle gravi conseguenze”, e “che non avrà alcun effetto sul corso dell’operazione militare speciale, i cui scopi e obiettivi saranno pienamente raggiunti”.
Medvedev: Biden ha un piede nella fossa, vuole l’Armageddon nucleareRoma, 8 lug. (askanews) – L’ex presidente russo, e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza, Dmitrj Medvedev, ha rivolto oggi nuove accuse contro l’inquilino della Casa Bianca, Joe Biden, definendolo “un nonno col piede nella fossa” che vuole provocare l’Armageddon nucleare. “Si può dire che è un vecchio malato che soffre di grave demenza. Come se non sapesse cosa sta facendo. Trump e gran parte degli americani stanno urlando per questo”, ha scritto su Telegram, dopo avere ricordato, tra l’altro, la sua decisione di “fuggire vergognosamente dall’Afghanistan”.
Ora, ha argomentato Medvedev, “per nascondere la vergogna, ha rovinato l’economia dell’Europa”. “Successivamente, dopo aver consegnato centinaia di tonnellate di armi all’Ucraina, ha scatenato un conflitto prolungato estremamente pericoloso con la Russia, a seguito del quale il regime di Kiev sta distruggendo i resti del suo paese”, ha aggiunto. E adesso, “avendo esaurito tutte le risorse, promette bombe a grappolo e invita nuovamente i neonazisti a Kiev con la prospettiva della Nato, la cui realizzazione significa una terza guerra mondiale”. “Forse”, ha concluso Medvedev, “il nonno morente, ossessionato da fantasie malsane, ha semplicemente deciso di andarsene con grazia, provocando un Armageddon nucleare e portando con sé metà dell’umanità nell’aldilà…”.
Crosetto: le bombe a grappolo la Russia le usa da sempreRoma, 8 lug. (askanews) – “Il mio pensiero? L’Italia ha aderito alla Convenzione sulle Munizioni a grappolo, che ne vieta l’uso, la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio. Ero Sottosegretario alla Difesa, nel 2011, quando la ratificammo. PS. I Russi le usano da sempre. Anche in Ucraina. Dall’inizio”. E’ quanto ha scritto oggi su Twitter il ministro della Difesa Guido Crosetto a proposito delle bombe a grappolo, che l’amministrazione americana di Joe Biden ha deciso di inviare all’Ucraina come ulteriore contributo alla difesa di Kiev dall’aggressione illegale della Russia.
Spagna, Gran Bretagna Francia e Germania non condividono l’invio di bombe a grappolo all’UcrainaRoma, 8 lug. (askanews) – La Spagna è contraria all’invio di bombe a grappolo all’Ucraina, deciso dagli Stati Uniti per fornire un ulteriore contributo alla controffensiva di Kiev. E’ quanto ha precisato oggi la ministra della Difesa di Madrid, Margarita Robles. “La Spagna, sulla base del fermo impegno che ha con l’Ucraina, ha anche un fermo impegno a non consegnare determinate armi e bombe in nessuna circostanza”, ha detto la ministra ai giornalisti durante una manifestazione a Madrid in vista delle elezioni nazionali del 23 luglio. “No alle bombe a grappolo e sì alla legittima difesa dell’Ucraina, che comprendiamo non dovrebbe essere effettuata con bombe a grappolo”, ha insistito. Robles ha affermato che la decisione di inviare bombe a grappolo è stata presa dal governo degli Stati Uniti, non dalla Nato, di cui la Spagna è membro. Russia, Ucraina e Stati Uniti non hanno firmato la Convenzione sulle munizioni a grappolo, che vieta la produzione, lo stoccaggio, l’uso e il trasferimento delle armi. Questo tipo di munizioni è vietato invece in più di 100 paesi, inclusa la Spagna. La Gran Bretagna è firmataria della Convenzione di Oslo che proibisce la produzione o l’uso di munizioni a grappolo e ne scoraggia l’uso, ha detto oggi il primo ministro britannico Rishi Sunak dopo che gli Stati Uniti hanno dichiarato di volere fornire tali munizioni all’Ucraina. “Continueremo a fare la nostra parte per sostenere l’Ucraina contro l’invasione illegale e non provocata della Russia”, ha poi precisato Sunak ai giornalisti. Ieri la Francia aveva fatto sapere che “comprenderà” un’eventuale fornitura di bombe a grappolo statunitensi all’Ucraina, ma non le fabbricherà o fornirà ad alcun Paese, ha reso noto il Ministero della Difesa francese. Parigi infatti è firmataria della Convenzione del 2008 che mette al bando questo genere di munizioni. Anche ieri la Germania ha fatto sapere non ritiene possibile fornire bombe a grappolo all’Ucraina, dal momento che è Paese firmatario della Convenzione per la messa al bando di questo genere di munizioni: lo ha ricordato il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. “La questione per noi quindi non si pone neanche. Non commenterò il fatto che alcuni Paesi, come Cina, Russia, Ucraina e Stati Uniti, non hanno aderito alla convenzione”, ha concluso.
Reznikov dice che l’Ucraina “non userà le bombe a grappolo in Russia”Roma, 8 lug. (askanews) – L’Ucraina ha “comunicato ai partner” i “cinque principi chiave” che guideranno l’uso delle munizioni a grappolo che saranno inviate a Kiev dagli Stati Uniti, chiarendo tra l’altro che “non saranno utilizzate sul territorio ufficialmente riconosciuto della Russia”. Lo ha scritto su Twitter il ministro della Difesa Olekseii Reznikov.
“Ho informato personalmente i nostri partner statunitensi di questi cinque principi per iscritto molto tempo fa”, ha precisato il ministro. “L’Ucraina utilizzerà queste munizioni solo per la liberazione dei nostri territori riconosciuti a livello internazionale. Queste munizioni non saranno utilizzate sul territorio ufficialmente riconosciuto della Russia”, ha spiegato, aggiungendo: “non useremo munizioni a grappolo nelle aree urbane (città) per evitare i rischi per le popolazioni civili – questa è la nostra gente, sono gli ucraini che abbiamo il dovere di proteggere”. Reznikov ha precisato che “le munizioni a grappolo saranno utilizzate solo nei campi dove c’è una concentrazione di militari russi”. “Saranno utilizzati per sfondare le linee di difesa nemiche con il minimo rischio per la vita dei nostri soldati. Salvare la vita delle nostre truppe, anche durante operazioni offensive estremamente difficili, rimane la nostra massima priorità”, ha aggiunto. L’Ucraina, ha argomentato ancora Reznikov, “manterrà un rigoroso registro dell’uso di queste armi e delle zone locali in cui verranno utilizzate”. “Sulla base di questi documenti, dopo la liberazione dei nostri territori e la nostra vittoria, questi territori avranno la priorità ai fini dello sminamento. Questo ci consentirà di eliminare il rischio dagli elementi inesplosi delle munizioni a grappolo”, ha sottolineato, garantendo che assicurerà “l’attuazione del quadro giuridico pertinente per il processo di sminamento dopo la nostra vittoria”.
Erdogan annuncia: Putin verrà in Turchia ad agostoMilano, 7 lug. (askanews) – Vladimir Putin sarà in Turchia ad agosto e incontrerà Recep Tayyp Erdogan. Lo ha annunciato lo stesso presidente turco, durante la conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Abbiamo sentito dalla parte ucraina dello scambio di prigionieri. Siamo in trattativa anche con la parte russa. Il mese prossimo il signor Putin visiterà la Turchia e avremo l’opportunità di discutere di questo nuovamente, faccia a faccia”, ha detto Erdogan.
Gli Usa invieranno le bombe a grappolo all’Ucraina. Biden: decisione difficile ma necessariaMilano, 8 lug. (askanews) – Quella di inviare in Ucraina nuove armi tra cui le bombe a grappolo “è stata una decisione difficile” ma necessaria perchè Kiev “sta finendo le munizioni”. Lo ha detto il presidente degli Usa Joe Biden, in un’intervista alla Cnn, spiegando che della questione “ho discusso con i nostri alleati”.
“Questa è una guerra che si basa sulle munizioni – ha spiegato Biden – e loro (gli ucraini, ndr) stanno finendo le munizioni e noi ne abbiamo poche”. E per questo “ho permesso al Dipartimento della Difesa di inviare” le bombe a grappolo “per un periodo transitorio, mentre aumentiamo la produzione dei proiettili di artiglieria da 155 mm”. Gli ucraini, ha aggiunto Biden, “avevano bisogno di munizioni” per “impedire ai russi di fermare l’offensiva ucraina”.
A giudizio del presidente americano Joe Biden prima che l’Ucraina possa entrare nella Nato deve finire la guerra in corso. “Non credo ci sia unanimità nella Nato sul fatto che l’Ucraina debba entrare ora nella famiglia Nato. Se facessimo questo, in questo momento, nel mezzo di una guerra, saremmo impegnati a difendere ogni centimetro del territorio Nato. È un impegno che abbiamo preso tutti, in ogni caso, e se la guerra andasse avanti, saremmo tutti in guerra con la Russia”.