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Le acque della centrale nucleare di Fukushima finiranno nell’oceano. L’Aiea dà l’ok, ma sale la protesta

Le acque della centrale nucleare di Fukushima finiranno nell’oceano. L’Aiea dà l’ok, ma sale la protestaRoma, 4 lug. (askanews) – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha approvato il piano giapponese – contestato da popolazioni locali e dai Paesi limitrofi – per il rilascio nell’oceano delle acque a bassa contaminazione provenienti dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, l’impianto teatro dal 2011 del più grave incidente atomico dai tempi di Chernobyl.

Il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi ha tenuto una conferenza stampa a Tokyo per annunciare la pubblicazione di un rapporto, condotto nell’arco di due anni, sul programma del Giappone di espellere l’acqua, trattata con un sistema avanzato di trattamento dei liquidi (ALPS), nell’Oceano Pacifico a partire da questa estate. Sulla base della sua valutazione completa, l’Aiea ha concluso che l’approccio e le attività per lo scarico delle acque trattate ALPS adottate dal Giappone sono coerenti con gli standard di sicurezza internazionali pertinenti”, ha scritto Grossi nella prefazione al rapporto. “L’Aiea – ha proseguito Grossi – continuerà a fornire trasparenza alla comunità internazionale, consentendo a tutte le parti interessate di fare affidamento su fatti e scienza verificati per informare la loro comprensione della questione durante tutto il processo”. Per il capo Aiea il rilascio delle acque di Fukushima avrà un “impatto trascurabile” sull’ambiente.

L’Aiea aprirà domani un ufficio a Fukushima per monitorare eil processo “per i decenni a venire”, ha detto, aggiungendo che visiterà l’area intorno all’impianto per parlare con i leader locali e i pescatori, i quali hanno espresso da tempo preoccupazioni per gli effetti sulla salute e sulle prospettive economiche di una regione che ha sofferto il doppio disastro dello tsunami/incidente nucleare del 2011. Il governo giapponese ha annunciato nel 2021 l’intenzione di scaricare dall’impianto di Fukushima l’acqua utilizzata per raffreddare materiali altamente radioattivi e poi trattata per rimuovere le sostanze nocive. L’acqua viene generata su base continuativa e immagazzinata in oltre mille serbatoi presso il sito, in quanto non può essere portata fuori dai locali dell’impianto. L’operatore dell’impianto Tokyo Electric Power Co. (Tepco) ha affermato che lo spazio di stoccaggio si esaurirà presto.

Il rapporto finale dell’Aiea si basa su un’analisi in loco completata a giugno. Il Giappone ora spera che la valutazione dell’AIEA plachi l’opposizione nei paesi vicini, Cina e Corea del Sud in particolare. Oggi l’ambasciatore cinese in Giappone, Wu Jianghao, ha detto ai giornalisti che non ci sono precedenti per il rilascio di acque radioattive in un oceano dopo un incidente nucleare. “La parte giapponese afferma che le centrali nucleari di tutto il mondo scaricano acque, ma è la prima volta che si tratta di acqua esposta al nocciolo fuso di un reattore nucleare”, ha detto Wu.

In Corea del Sud, il rilascio dell’acqua è diventato una questione di crescente preoccupazione tra il pubblico e una questione di divisione tra il partito del presidente Yoon Suk-yeol, che persegue una linea morbida nei confronti di Tokyo, e l’opposizione. Nelle ultime settimane si sono svolte proteste contro il rilascio delle acque davanti all’ambasciata giapponese a Seoul. L’opposizione ha anche invitato Yoon a spingere Tokyo per ottenere dati più dettagliati su eventuali elementi potenzialmente pericolosi che l’acqua potrebbe contenere. Le nazioni insulari nel Pacifico si sono unite alla protesta. Il Forum delle Isole del Pacifico, un gruppo regionale guidato dall’ex primo ministro delle Isole Cook Henry Puna, ha sottolineato in un comunicato di giugno che il forum è “pienamente impegnato ad affrontare le forti preoccupazioni per il significato della potenziale minaccia di contaminazione nucleare per la salute e la sicurezza della sua gente e delle sue prospettive”.

Israele, auto lanciata contro i pedoni a Tel Aviv. Hamas: è la vendetta per Jenin

Israele, auto lanciata contro i pedoni a Tel Aviv. Hamas: è la vendetta per JeninRoma, 4 lug. (askanews) – Un attacco con un’auto-ariete a Tel Aviv ha provocato sette feriti. Lo afferma la polizia israeliana precisando che tre delle vittime sono in gravi condizioni, due in condizioni moderate e altre due hanno riportato ferite lievi.

L’aggressore ha lanciato il suo veicolo contro le persone su un marciapiede in Pinchas Rosen Street nella città costiera, poi è sceso e ha accoltellato altri, ha aggiunto la polizia. Il sospetto è stato poi colpito e ucciso da un civile armato, ha detto la polizia, confermando che l’incidente è un attacco terroristico. Hamas, il gruppo islamista palestinese al potere a Gaza, ha definito l’attacco con l’auto-ariete e gli accoltellamenti di oggi a Tel Aviv una “eroica vendetta per l’operazione militare a Jenin”, riferendosi all’operazione militare nella città della Cisgiordania che Israele ha lanciato ieri mattina presto.

L’autore dell’attacco di oggi a Tel Aviv risponderebbe al nome di Hussein Khalila, ha 23 anni, originario della città di as Samu, nel Sud della Cisgiordania, vicino a Hebron. Lo riporta il Times of Israel, citando media israeliani. Sempre secondo questi ultimi, il giovane era entrato in Israele con un permesso per cure mediche poiché soffriva di una malattia terminale. I responsabili della sicurezza hanno riferito al Times of Israel che l’identità del terrorista è ancora sotto esame.

Casa, idealista: affitti in aumento del 10% nel secondo trimestre

Casa, idealista: affitti in aumento del 10% nel secondo trimestreRoma, 4 lug. (askanews) – Gli affitti, secondo l’ultimo report pubblicato dal portale immobiliare idealista, hanno registrato un incremento del 10,1% nel secondo trimestre dell’anno, a una media di 13,4 euro/metro quadro mensili. Considerando la variazione annuale, i prezzi sono aumentati dell’11,6% negli ultimi dodici mesi.

“Nell’ultimo periodo, con l’aumento dei tassi ipotecari l’affitto – spiega Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di idealista – è divenuto l’unica strada percorribile per le famiglie che hanno perso potere d’acquisto per accedere alla casa di proprietà in un contesto di inflazione elevata. Questo ha aggravato la situazione di tensione su un mercato che già presentava un’offerta insufficiente a soddisfare i bisogni la domanda di locazione degli italiani, producendo la fiammata dei prezzi nel corso dei mesi primaverili. In questo quadro è improbabile che la pressione al rialzo sugli affitti si riduca presto”. Tre capoluoghi italiani su quattro registrano prezzi di affitto più alti rispetto a tre mesi fa. I grandi mercati però rallentano, restano sì in crescita, ma più contenuta rispetto all’andamento generale, come attestano le variazioni di Roma (2,9%), Napoli (2,5%), e Milano (1,5%).

Tra i principali mercati, le variazioni più marcate si registrano a Bari (9,5%), Palermo (6,2%), Torino (6,1%) fino al 5,6% di Bologna. Molti capoluoghi registrano una volatilità piuttosto marcata soprattutto dove l’affitto breve per turismo o per lavoro comprime particolarmente l’offerta e determina aumenti a doppia cifra come a Savona (17,7%), La Spezia (13,3%) e Padova (12,3%). Dall’altro lato, le diminuzioni maggiori si sono registrate a Lecce (-11,3%), Matera (-5,5%), Cuneo e Taranto (entrambe -4,8%). Milano è la città più costosa per affittare una casa, con 22,1 euro/metro quadro, seguita da Firenze (18,8 euro/metro quadro) e Bologna (18 euro/metro quadro). Venezia è al quarto posto (17,6 euro/metro quadro), Roma al quinto (14,5 euro/metro quadro), Napoli (12,5 euro/metro quadro) all’ottavo. Nella parte inferiore del ranking troviamo Caltanissetta (4,8 euro/metro quadro), Reggio Calabria (5 euro/metro quadro) e Agrigento (5,5 euro/metro quadro).

Stoltenberg resta segretario generale della Nato fino al primo ottobre 2024

Stoltenberg resta segretario generale della Nato fino al primo ottobre 2024Roma, 4 lug. (askanews) – I Paesi della Nato hanno concordato l’estensione del mandato del segretario generale Jens Stoltenberg sino al primo ottobre 2024, confermando la decisione che sembrava imminente e che andrà ratificata al vertice dell’Alleanza di Vilnius la settimana prossima.

“Onorato dalla decisione degli #NATO Alleati di estendere il mio mandato come Segretario Generale fino al 1° ottobre 2024. Il legame transatlantico tra Europa e Nord America ha garantito la nostra libertà e sicurezza per quasi 75 anni e, in un mondo più pericoloso, la nostra Alleanza è più importante che mai”, ha commentato lo stesso Stoltenberg sul suo account Twitter.

Putin: il popolo russo è compatto come non mai

Putin: il popolo russo è compatto come non maiRoma, 4 lug. (askanews) – La Federazione russa si contrappone con determinazione e continuerà a contrastare sanzioni e restrizioni da parte occidentale, “il popolo russo è compatto come non mai”: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al vertice in forma virtuale della Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco). “Da molto tempo ai confini con la Federazione si è fatto in modo di trasformare l’Ucraina in una anti-Russia, è stata approvata un’ideologia neonazista per contenere lo sviluppo della Federazione russa”, ha detto il presidente russo. Secondo il capo del Cremlino, “contro la Russia viene condotta una guerra ibrida”, in contesto globale di crescenti contrapposizioni: “le contraddizioni geopolitiche si fanno più acute, assistiamo al degrado della sicurezza”.
L’Iran, intanto, è formalmente membro della Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) e la Bielorussia diventa candidata all’adesione di questo gruppo a doppia guida, cinese e russa. Lo ha annunciato il premier indiano Narendra Modi aprendo la 23esima riunione del Consiglio dei capi di Stati della Sco, riuinito in forma virtuale.

“Sono lieto di annunciare che l’Iran si unisce alla famiglia SCO come membro a pieno titolo. Auguro tutto il meglio al presidente Raisi e al popolo iraniano a questo proposito. Accolgo con favore anche la firma di un memorandum di intenti per la Repubblica di Bielorussia diventare un membro della SCO”, ha detto il primo ministro indiano Narendra Modi, alla presidenza di turno e oggi ospite del vertice che vedrà Vladimir Putin a confronto con leader internazionali dopo l’ammutinamento del gruppo paramilitare Wagner guidato da Evgeny Prigozhin. Anche il presidente cinese Xi Jinping si collegherà per il summit che ha in agenda questioni economiche e di sicurezza. L’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai è forum attivo da oltre un ventennio, incentrato sulla sicurezza in Asia centrale e nell’area dell’oceano indiano. Il nucleo iniziale è composto da Russia, Cina e le quattro repubbliche centro-asiatiche un tempo parte dell’Unione sovietica: Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan. Nel 2017 si sono aggiunti India e Pakistan, Paesi rivali, come d’altronde India e Cina, ma che trovano il denominatore comune nelle questioni di sicurezza che riguardano l’Asia. La partecipazione alla piattaforma di cooperazione diventa anche un modo per ‘contenere’ le mire altrui in un’area di crescente peso geopolitico. La Bielorussia – alleato e ampiamente dipendente dal punto di vista economico della Federazione russa – è l’unico Paese ‘interamente’ europeo che chiede di unirsi al club asiatico.

Nessun Paese membro della Sco ha condannato direttamente la Russia per l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022. E tutti mantengono rapporti stretti con Mosca, per diversi motivi. Per le repubbliche centro-asiatiche dell’ex Urss, i cosiddetti ‘stan’, la Federazione russa resta un riferimento in termini di sicurezza e difesa, anche i legami economici sono profondi, malgrado la recente avanzata cinese nell’area. La Cina vede nella Russia un alleato imprescindibile nello scontro con l’America, seppur sempre più scomodo alla luce del conflitto in Ucraina. L’India ha una storia di grande vicinanza con Mosca nei tempi sovietici, oggi è de facto in orbita americana, ma cerca di mantenere una cerca equidistanza, approfittando nel frattempo della necessità russa di trovare altri sbocchi per le forniture energetiche dopo la rottura con l’Europa.

La Nato dice che “l’Ucraina non riceverà i moderni jet prima che finisca l’offensiva”

La Nato dice che “l’Ucraina non riceverà i moderni jet prima che finisca l’offensiva”Roma, 4 lug. (askanews) – L’Ucraina non riceverà i caccia occidentali di nuova generazione fino a quando la controffensiva in corso non sarà terminata, ha dichiarato il tenente ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della NATO, in una intervista alla radio britannica LBC rilanciata dai media ucraini.

“La discussione sui caccia è importante, ma non sarà risolta a breve termine per questa controffensiva”, ha detto l’ufficiale della Marina olandese. Secondo Bauer, “formare quei piloti, addestrare i tecnici, assicurarsi che ci sia un’organizzazione logistica che possa effettivamente sostenere questi velivoli non sarà possibile prima di questa controffensiva”. Dichiarazioni importanti alla vigilia del vertice di Vilnius della Nato, dove l’Ucraina insisterà per ottenere garanzie di una futura adesione all’alleanza, per ora esclusa, ma anche per avere maggiori forniture militari, carri armati ed aerei in particolare, in quanto considerati possibili elementi di svolta nel teatro di guerra.Il capo del Comitato militare dell’Alleanza atlantica ha osservato che anche senza aerei da combattimento, l’Ucraina ha un vantaggio sulla Russia in termini di addestramento, morale, motivazione e armi occidentali.

Secondo l’ammiraglio, l’Ucraina può riuscire a penetrare le difese russe ma “ci vorrà tempo”.

Meta lancia la nuova app Threads in competizione con Twitter

Meta lancia la nuova app Threads in competizione con TwitterRoma, 4 lug. (askanews) – Il gruppo Meta, proprietario di Facebook, si appresta a lanciare una nuova app per commpetere con Twitter e afferma che sarà disponibile giovedì.

L’app si chiama Threads ed è disponibile per il preordine sull’App Store di Apple, riferisce la Bbc. Sarà collegata a Instagram, con una dashboard simile a Twitter, da quanto si evince da alcuni screenshot diffusi per descrivere questa “app di conversazione basata su testo” (questa la dicitura usata da Meta). La mossa allunga la saga della competizione tra il numero uno di di Meta Mark Zuckerberg e il proprietario di Twitter Elon Musk, che il mese scorso hanno concordato – non si sa quanto scherzosamente – di esercitarsi in uno scontro fisico.

Intanto Twitter ha reso noto che la dashboard TweetDeck sarà protetta da un paywall entro 30 giorni.

Attacco su Mosca con 5 droni, tutti neutralizzati

Attacco su Mosca con 5 droni, tutti neutralizzatiRoma, 4 lug. (askanews) – Il ministero della Difesa russo dichiara di avere bloccato l’attacco con cinque droni nella periferia di Mosca e nella regione circostante, attribuendolo all’Ucraina.

“Questa mattina è stato sventato un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con cinque veicoli aerei senza equipaggio contro obiettivi nella regione di Mosca e nella Nuova Mosca”, si legge in una nota diffusa dalle agenzie russe. Quattro droni ucraini sul territorio di Nuova Mosca sono stati distrutti dai sistemi di difesa aerea. Un altro dispositivo è stato soppresso tramite azioni di guerra elettronica e si è schiantato sul territorio del distretto di Odintsovo nella regione di Mosca.

Gli Stati Uniti sostengono il “diritto di Israele a difendersi”

Gli Stati Uniti sostengono il “diritto di Israele a difendersi”Milano, 4 lug. (askanews) – Gli Stati Uniti sostengono “la sicurezza e il diritto di Israele a difendere il suo popolo contro Hamas, la Jihad islamica palestinese e altri gruppi terroristici”. Lo ha comunicato un portavoce del Dipartimento di Stato Usa precisando che “è altresì imperativo prendere tutte le precauzioni possibili per prevenire la perdita di vite civili”.

La dichiarazione arriva mentre l’esercito israeliano è impegnato in una imponente operazione terrestre e aerea “contro i terroristi che operano all’interno del campo profughi di Jenin”, che ha già provocato otto vittime e decine di feriti tra i palestinesi. Nel campo profughi della città palestinese della Cisgiordania vivono circa 20mila persone, alcune migliaia delle quali sarebbero ora in fuga.

Putin vuole il controllo della holding Concord di Prigozhin (secondo il WallStreet Journal)

Putin vuole il controllo della holding Concord di Prigozhin (secondo il WallStreet Journal)New York, 3 lug. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin sta cercando di acquisire il controllo della holding del comandante del gruppo mercenario Wagner, Evgeny Prigozhin, dopo la tentata insurrezione di fine giugno. Lo sostiene il Wall Street Journal secondo cui la holding, nota come Concord, è un impero di 100 società, del valore di 48 milioni di dollari e controlla anche il Patriot Media Group, elemento chiave nell’impero della comunicazione della Wagner, che includeva anche l’Internet Research Agency, l’organizzazione social che ha pompato milioni di messaggi pro-Cremlino sui social media occidentali e ha interferito nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016. La società di media, secondo il WSJ, passerà al National Media Group, presieduto da Alina Kabaeva, l’ex ginnasta che si ritiene sia madre di tre figli di Putin. Il 24 giugno il governo russo ha bloccato i canali social sia di Wagner che di Concord. Nei giorni scorsi la sede del gruppo Wagner a San Pietroburgo è stata perquisita da agenti dei servizi di sicurezza federali russi (FSB) alla ricerca di prove contro Prigozhin, ma secodo il Wsj anche di informazioni utili per il sequestro totale del patrimonio della holding. Intanto nuovi appaltatori militari sostenuti dal Cremlino stanno lanciando campagne di reclutamento sui social media russi per convincere parte dei 30.000 mercenari, hacker e uomini d’affari di Wagner a passare sotto l’esercito regolare.

L’impero di Prigozhin, oltre alle operazioni mercenarie, comprende società di finanza, costruzioni, forniture e logistica, risorse minerarie e naturali e l’azienda Sporthorses Management, controllata dalla figlia, Polina. Inoltre molti degli accordi stipulati con i governi africani dalle società legate a Wagner erano informali, basati sul contrabbando e su trasferimenti illeciti ed erano negoziati personalmente dallo stesso capo della Wagner. Putin ha annunciato il 27 giugno che la situazione finanziaria di Concord sarebbe stata passata al vaglio e ha affermato che la società, insieme a Wagner, ha ricevuto quasi 2 miliardi di dollari in contratti militari e per il pagamento degli stipendi tra maggio 2022 e maggio 2023. Un noto anchorman della tv russa molto vicino al Cremlino ha dichiarato invece che Wagner Group e Concord Holding hanno ricevuto contratti per un totale equivalente a circa 20 miliardi di dollari.