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Israele: stop al rilascio di prigionieri. Hamas: violato l’accordo

Israele: stop al rilascio di prigionieri. Hamas: violato l’accordoRoma, 23 feb. (askanews) – Israele ha deciso di sospendere il rilascio dei prigionieri palestinesi fino a quando non verranno liberati gli ostaggi israeliani. Lo ha confermato l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, citando anche violazioni dell’accordo di cessate il fuoco da parte di Hamas, come riportano i media israeliani.


La decisione di Israele di posticipare il rilascio di prigionieri palestinesi è “un atto deliberato” di Israele per minare l’accordo raggiunto. Lo afferma Hamas, secondo quanto riporta The Time of Israel, aggiungendo che l’organizzazione estremista giudica false le accuse di Tel Aviv sulle umilianti cerimonie di rilascio degli ostaggi israeliani. “La decisione di Netanyahu riflette un deliberato tentativo di interrompere l’accordo e rappresenta una chiara violazione dei suoi termini, mostrando la mancanza di affidabilità dell’occupazione nell’attuazione dei suoi obblighi”, afferma Ezzat El Rashq, un membro dell’ufficio politico di Hamas, in una dichiarazione.

Accoltellamento mortale in Francia, Macron: atto terroristico islamico

Accoltellamento mortale in Francia, Macron: atto terroristico islamicoRoma, 22 feb. (askanews) – E’di almeno un morto e cinque feriti il bilancio delle vittime di un attacco all’arma bianca avvenuto in un mercato della località francese di Mulhouse: il presunto autore è stato arrestato.


Come riferisce la Procura di Mulhouse, i cinque feriti appartengono alla guardia municipale e due di loro sarebbero in condizioni gravi; nessun dettaglio invece né sull’identità della vittima che su quella dell’assalitore, che risulterebbe già schedato dall’antiterrorismo francese. Secondo fonti di polizia il presunto aggressore, un 37enne di origine algerina, era stato colpito da un decreto di espulsione e si trovava attualmente agli arresti domiciliari.


Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato di “indubbio atto terroristico islamico”; il ministro degli Interni, Bruno Retailleau, dovrebbe recarsi in serata sul luogo dell’attacco.

L’Ucraina ha presentato agli Usa nuove proposte sulle terre rare

L’Ucraina ha presentato agli Usa nuove proposte sulle terre rareRoma, 22 feb. (askanews) – L’Ucraina ha presentato agli Stati Uniti delle nuove proposte in merito all’accordo per l’accesso alle terre rare: è quanto riporta la rete televisiva Fox News citando fonti vicine ai negoziati. Non vi sarebbero ancora delle tempistiche certe per il proseguimento delle trattative; il documento finale, se vi si arriverà, dovrebbe essere firmato dal Segretario di Stato americano Marco Rubio e dall’omologo ucraino Andrii Sybiha. In precedenza fonti della presidenza di Kiev avevano sottolineato come l’Ucraina non fosse ancora disposta a firmare un accordo: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non è disposto a dare il via libera a un’intesa che “non riflette alcuna partnership” e prevede solo “un impegno unilaterale da parte dell’Ucraina”.

Gli Usa minacciano Zelensky di interrompere i servizi Starlink

Gli Usa minacciano Zelensky di interrompere i servizi StarlinkRoma, 22 feb. (askanews) – Durante i negoziati con i vertici ucraini per un accordo sulle risorse minerarie, Gi Stati Uniti hanno prospettato la possibile interruzione dell’accesso dell’Ucraina al sistema satellitare Starlink, cruciale per le operazioni militari da parte ucraina .


Secondo Reuters, la questione è sorta dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy si è rifiutato di firmare l’accordo. La possibile interruzione dell’accesso dell’Ucraina a Starlink è stata sollevata anche durante un incontro tra Zelensky e l’inviato speciale della presidenza statunitense per Ucraina e Russia, Keith Kellogg.

Hamas ha consegnato altri tre ostaggi

Hamas ha consegnato altri tre ostaggiRoma, 22 feb. (askanews) – Hamas ha consegnato altri tre ostaggi israeliani alla Croce Rossa dopo i due liberati stamattina nel sud della Striscia di Gaza. Oggi è atteso anche il rilascio di un sesto ostaggio, il 36enne Hesham al-Sayed, probabilmente senza ‘cerimonia’.


Quello di oggi è l’ultimo scambio nell’ambito del fragile cessate il fuoco concordato per una prima fase che volge al termine. I primi due ostaggi ad essere liberati oggi sono stati Tal Shoham, 40 anni, e Avera Mengistu, 39 anni, consegnati alla Croce Rossa a Rafah, dopo essere stati condotti su un palco da militanti armati di Hamas. Poi è stata la volta di tre ventenni israeliani – Omer Wenkert, Omer Shem Tov e Eliya Cohen – accompagnati da combattenti di Hamas mascherati e armati su un palco davanti a centinaia di palestinesi nella città centrale di Nuseirat. Shem Tov e Wenkert hanno sorriso e salutato la folla.

Kiev: Mosca vuole proclamare la vittoria il 24 febbraio (terzo anniversario dell’invasione)

Kiev: Mosca vuole proclamare la vittoria il 24 febbraio (terzo anniversario dell’invasione)Roma, 21 feb. (askanews) – La Russia vuole dichiarare il 24 febbraio, terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina, come il giorno della vittoria” su Kiev e la Nato: è quanto riportano il sito di Kyiv Independent e altri media ucraini, citando fonti dei servizi segreti ucraini.


Secondo i servizi segreti militari la propaganda russa ha ricevuto istruzioni di promuovere una “narrativa della vittoria” nella data simbolica del 24 febbraio per minare il morale di Kiev e dipingere gli alleati dell’Ucraina come “nemici della pace”. La campagna propagandistica includerebbe slogan come “L’Occidente ha tradito l’Ucraina”, “Ne a Mosca né a Washington importa l’opinione degli ucraini e degli europei” o “Il governo ucraino è illeggittimo” – un punto quest’ultimo su cui negli ultimi giorni ha battuto anche la stessa Casa Bianca. In una serie di messaggi sul suo profilo di Truth Social il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha tacciato l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky di “dittatore senza elezioni”, accusandolo di aver fatto “un pessimo lavoro” e invitandolo a “muoversi (a trattare con Mosca) o non gli rimmarrà più alcun Paese”.

La famiglia Bibas denuncia Israele per la morte dei due bambini: Netanyahu non ci ha neanche chiesto scusa

La famiglia Bibas denuncia Israele per la morte dei due bambini: Netanyahu non ci ha neanche chiesto scusaRoma, 21 feb. (askanews) – La famiglia Bibas in un video ha denunciato la “responsabilità di Israele” per la morte dei loro due bambini e ha detto di “aspettare” il ritorno di Shiri. “Stiamo ancora aspettando Shiri e siamo estremamente preoccupati per lei”, ha detto Ofri Bibas Levy, sorella di Yarden Bibas, in un video pubblicato su X dal Forum delle famiglie degli ostaggi e degli scomparsi.


Denunciando la “responsabilità di Israele” nella morte dei bambini Ariel e Kfir Bibas, i cui corpi sono stati restituiti ieri, Bibas Levy ha ricordato che lo Stato ebraico si era impegnato a “riportarli a casa vivi”. “Primo ministro Benjamin Netanyahu, non abbiamo nemmeno ricevuto le sue scuse in questi tempi difficili”, ha aggiunto. “Non stiamo cercando vendetta adesso, vogliamo Shiri”.

Assemblea parlamentare Mediterraneo, Giulio Centemero nuovo presidente

Assemblea parlamentare Mediterraneo, Giulio Centemero nuovo presidenteRoma, 21 feb. (askanews) – Il deputato Giulio Centemero è il nuovo presidente dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo. La sua proclamazione è avvenuta poco fa in Aula gruppi della Camera, nella sessione conclusiva della conferenza che, ieri e oggi, ha riunito a Montecitorio circa 250 delegati da oltre 30 Paesi, aperta ieri dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana.


La PAM è l’organizzazione internazionale creata nel 2006, risultato di quindici anni di cooperazione tra gli Stati della regione Euro-Mediterranea, nel quadro del processo conosciuto col nome di “Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione nel Mediterraneo – CSCM”, lanciato a Malaga nel 1992.

Hamas: resti Shiri Bibas con altri nelle macerie raid Idf. C’è la lista dei prossimi ostaggi liberi

Hamas: resti Shiri Bibas con altri nelle macerie raid Idf. C’è la lista dei prossimi ostaggi liberiRoma, 21 feb. (askanews) – Dopo che ieri Israele ha dichiarato che un corpo restituito da Gaza non era quello di Shiri Bibas, Hamas sostiene che i resti dell’ostaggio israeliano sono stati mescolati con altri resti umani provenienti dalle macerie dopo che un raid aereo israeliano ha colpito il luogo in cui era tenuta prigioniera. Il funzionario del movimento integralista islamico, Ismail al Thawabteh, sostiene che il corpo di Shiri “è stato fatto a pezzi dopo essere stato apparentemente mescolato con altri corpi sotto le macerie”, ribadendo la sua affermazione che dietro la sua morte c’è Israele. Da un anno Hamas sostiene che Shiri e i suoi due figli piccoli, Ariel e Kfir, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano. Le autorità israeliane hanno dichiarato nella notte che i resti di Ariel e Kfir sono stati identificati e che sono stati uccisi da terroristi. Hanno aggiunto che i resti collocati in una bara con il volto di Shiri sono in realtà quelli di una donna di Gaza non identificata. I funzionari israeliani affermano che il corpo consegnato era in condizioni tali che le autorità dell’istituto forense di Abu Kabir sono state in grado di determinare definitivamente che non apparteneva a Shiri. Il corpo era anche vestito ed è stato esaminato più volte dall’istituto. Il dna estrapolato è stato confrontato con quello di Shiri e di tutti gli altri ostaggi femminili ancora detenuti da Hamas: nessuno di loro corrispondeva.


Mentre infuriano polemiche e critiche per come è stata gestita la consegna ieri dei corpi degli ostaggi senza vita, l’ala militare di Hamas ha pubblicato la lista degli ostaggi israeliani che saranno liberati domani. “Come parte dell’accordo di scambio, le Brigate Al-Qassam hanno deciso di rilasciare i seguenti… ostaggi sabato: Eliya Cohen, Omer Shem-Tov, Omer Wenkert, Tal Shoam, Avera Mengistu, Hisham al-Said”, ha dichiarato il movimento in un comunicato.

Ucraina, Zelensky: necessarie garanzie di sicurezza, con gli Usa servono accordi solidi

Ucraina, Zelensky: necessarie garanzie di sicurezza, con gli Usa servono accordi solidiRoma, 21 feb. (askanews) – L’Ucraina ha bisogno di “un sistema affidabile e ben definito di garanzie di sicurezza” per arrivare a un accordo di pace. L’ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta la BBC, in seguito all’incontro ieri con l’inviato speciale della Casa Bianca Keith Kellogg.


“Abbiamo bisogno di accordi solidi con l’America, accordi che funzionino veramente” ha dichiarato Zelensky, che nei giorni precedenti è stato attaccato duramente dal presidente Usa Donald Trump, che l’ha definito un dittatore. Zelensky ha ribadito che “gli interessi economici e quelli della sicurezza dovrebbero sempre andare di pari passo”, facendo riferimento all’accordo sulle terre rare con gli Usa, molto voluto da Trump. “I dettagli dell’accordo sono importanti. Più sono ben definiti, migliore sarà il risultato”, ha aggiunto Zelensky. Washington avrebbe presentato a Kiev una nuova proposta di accordo, “migliorativa” rispetto alla prima versione respinta da Zelensky.


Ma per il presidente ucraino, il punto cruciale per un accordo di pace è un “sistema affidabile e ben definito di garanzie di sicurezza affinché la guerra non ritorni e i russi non siano più in grado di compromettere la vita. Tutti abbiamo bisogno di pace – Ucraina, Europa, America – tutti nel mondo”.