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Ancora proteste in tutta la Francia contro la riforma delle pensioni

Ancora proteste in tutta la Francia contro la riforma delle pensioni


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Ancora proteste in tutta la Francia contro la riforma delle pensioni




















Roma, 6 apr. (askanews) – Sono 570mila i manifestanti contro la riforma delle pensioni che hanno sfilato in corteo oggi in tutta la Francia. Lo ha annunciato il ministero degli Interni di Parigi. Una mobilitazione, sottolineano i media francesi, in calo: il 28 marzo erano 740.000 le persone scese in piazza per contestare la riforma previdenziale.

Per le strade di Parigi hanno sfilato in 57mila, secondo la prefettura della capitale francese. Fonti del sindacato Cgt, Confederazione generale del lavoro, hanno invece parlato di 400mila persone presenti. Il corteo è stato caratterizzato da fasi di tensioni e disordini. Una signora anziana è stata colpita da un oggetto nel tredicesimo arrondissement di Parigi ed è stata presa in cura dai medici. Una poliziotta della Brav (Brigades de repression des actions violentes motorisees, la brigata mobile della polizia attiva per contenere le proteste) è stata invece trasportata in ospedale dopo aver perso conoscenza, mentre un altro agente è rimasto ferito al volto durante la manifestazioni parigine, sempre secondo la prefettura. Scontri sono avvenuti a Nantes, Nancy e Strasburgo, con diversi arresti da parte della polizia. La manifestazione contro la riforma delle pensioni ha richiamato a Nantes tra le 15mila, secondo la polizia, e le 50mila persone, secondo i sindacati: violenti scontri hanno contrapposto i dimostranti alla polizia. Per oltre tre ore sono avvenuti scontri tra manifestanti che lanciavano oggetti – e provocavano danni – e la polizia: gli agenti, mobilitati in gran numero, hanno reagito sparando gas lacrimogeni. Secondo la prefettura della Loire-Atlantique, 23 persone sono state arrestate a Nantes e nove a Saint-Nazaire, dove la manifestazione ha richiamato tra le 10mila (stima sindacale) e le 7mila (stima polizia) persone. A Nantes, i manifestanti hanno scritto sui muri “gloria alla piazza” e “lunga vita ai netturbini”, hanno appiccato diversi incendi e deturpato cartelloni pubblicitari, una stazione per il noleggio biciclette self-service, una fermata dell’autobus, un semaforo.

Il portico dell’agenzia della Banque de France a Nancy è stato inoltre incendiato a margine del corteo contro la riforma delle pensioni, ha osservato un fotografo della France Presse. I vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere il rogo, durante una manifestazione che ha riunito circa 4mila persone. L’incendio è stato appiccato da un bidone della spazzatura che è stato spinto contro la porta e poi dato alle fiamme. Le strade di Nancy sono state teatro di scontri tra polizia ed elementi radicali come durante i due giorni precedenti di azione contro la riforma delle pensioni. Le forze di sicurezza hanno usato una grande quantità di gas lacrimogeni per cercare di disperdere gli elementi più difficili da controllare, ma gli scontri nel centro della città sono proseguiti intorno alle 18.30. Anche a Strasburgo ci sono stati scontri tra polizia e partecipanti a due cortei, secondo diversi media locali: 12mila manifestanti hanno sfilato per le strade della città alsaziana secondo gli organizzatori, rispetto ai 5.600 di cui hanno parlato le autorità.

Xi Jinping sentirà Zelensky, lo ha assicurato nei colloqui con von der Leyen e Macron

Xi Jinping sentirà Zelensky, lo ha assicurato nei colloqui con von der Leyen e Macron


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Xi Jinping sentirà Zelensky, lo ha assicurato nei colloqui con von der Leyen e Macron




















Roma, 6 apr. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha assicurato, nei colloqui con il presidente francese Emmanuel Macron e con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in visita a Pechino, che intende sentire il leader ucraino Volodymyr Zelensky per promuovere la ripresa di colloqui di pace con la Russia. Lo ha riferito la numero uno dell’esecutivo europeo in una conferenza stampa dopo l’incontro trilaterale. “Ho incoraggiato il presidente Xi a contattare il presidente Zelensky, so dalle mie telefonate che il presidente Zelensky l’ha chiesto, anche pubblicamente, ed è stato interessante sentire che il presidente Xi ha ribadito la sua volontà a parlargli quando le condizioni e il momento lo consentiranno”, ha detto von der Leyen rispondendo a una domanda.

“La posizione della Cina è cruciale per l’Unione europea. Come membro del Consiglio di sicurezza Onu la Cina ha una grande responsabilità e noi ci attendiamo che la Cina svolga questo compito promuovendo una giusta pace che rispetti la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha detto ancora la leader dell’esecutivo europeo. Von der Leyen ha anche segnalato di aver “sottolineato nell’incontro che sono fermamente favorevole al piano di pace del presidente Zelensky”, ma ha riferito di aver “accolto favorevolemente alcuni dei principi posti dalla Cina. In particolare in relazione alla sicurezza nucleare e alla diminuzione del rischio nucleare e le affermazioni della Cina sull’inaccettabilità dell’uso delle armi nucleari o delle minacce d’uso delle armi nucleari”. Von der Leyen ha anche detto che nell’Ue si conta “anche sul fatto che la Cina non fornisca alcun aiuto militare alla Russia né direttamente né indirettamente, perché armare l’aggressore sarebbe contro la legge internazionale e danneggerebbe significativamente le nostre relazioni”. 

Macron: sicurezza europea impossibile con l’Ucraina occupata dalla Russia

Macron: sicurezza europea impossibile con l’Ucraina occupata dalla Russia


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Macron: sicurezza europea impossibile con l’Ucraina occupata dalla Russia – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Un’architettura di sicurezza dell’Europa è impossibile finché l’Ucraina rimarrà occupata. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron in una conferenza stampa congiunta al termine del vertice a Pechino col leader cinese Xi Jinping, secondo quanto riporta il Guardian. Macron ha segnalato che con Xi si è discusso della guerra in Ucraina e si è concordato che le armi nucleari devono essere eslcuse dal conflitto. L’Eliseo ha definito l’incontro “franco e costruttivo”.

Arabia saudita-Iran firmano ripristino ufficiale delle relazioni

Arabia saudita-Iran firmano ripristino ufficiale delle relazioni


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Arabia saudita-Iran firmano ripristino ufficiale delle relazioni – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – L’Arabia saudita e l’Iran hanno firmato oggi a Pechino il comunicato congiunto che segna l’ufficiale ripresa delle relazioni diplomatiche. Lo ha scritto su Twitter la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying.

“Congratulazioni! Arabia saudita e Iran hanno appena firmato un comunicato congiunto sulla ripresa delle relazioni diplomatiche con effetto immediato”, ha scritto Hua. I ministri degli Esteri di Iran e Arabia Saudita – due rivali storici in Medio Oriente – hanno avuto colloqui bilaterali per la prima volta dal 2016. Il principe Faisal bin Farhan al Saud e il ministro Hossein Amir-Abdollahian si sono incontrati a Pechino facendo seguito all’accordo raggiunto con la mediazione cinese il mese scorso per ripristinare le relazioni diplomatiche durante colloqui di livello inferiore.

L’Arabia Saudita aveva tagliato i rapporti con Teheran nel 2016 dopo che la folla aveva preso d’assalto la sua ambasciata nella capitale iraniana.

Von der Leyen a Pechino per sviluppare più legami fra l’Ue e la Cina

Von der Leyen a Pechino per sviluppare più legami fra l’Ue e la Cina


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Von der Leyen a Pechino per sviluppare più legami fra l’Ue e la Cina – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Le relazioni tra l’Unione europea e la Cina sono diventate più complesse, quindi i negoziati sull’ulteriore sviluppo dei legami sono molto importanti. L’ha affermato oggi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, incontrando a Pechino il premier cinese Li Qiang durante la visita che sta svolgendo con il presidente francese Emmanuel Macron. “Le relazioni Ue-Cina sono diventate più complesse negli ultimi anni ed è importante discutere insieme tutti gli aspetti delle nostre relazioni odierne. Ciò aiuterà sia l’Unione europea che la Cina a navigare in un ambiente geopolitico complesso e instabile”, ha detto von der Leyen. Il premier cinese Li Qiang, ricevendo oggi a Pechino il presidente francese Emmanuel Macron, ha detto che la Cina tiene in grande considerazione le sue relazioni con Parigi e si aspetta un ulteriore rafforzamento di questi rapporti grazie alla visita del presidente transalpino. Li ha segnalato che Macron è stato il primo leader di un grande paese occidentale a essere ricevuto dalla Cina dopo l’inizio del terzo mandato di Xi Jinping come presidente cinese. “Questo dimostra l’importanza delle relazioni Cina-Francia”, ha detto il premier nelle sue osservazioni iniziali. Il primo ministro ha inoltre auspicato che il buon andamento della visita di tre giorni di Macron invii “segnali positivi” sulla collaborazione tra Cina e Francia e Cina ed Europa nel promuovere la pace e la stabilità nel mondo.

Macron ha segnalato nell’incontro di voler parlare di “Ucraina, ma anche di tutti i principali conflitti e delle situazioni difficili nel mondo”, giudicando “essenziale” la “capacità di condividere un’analisi comune e di costruire un percorso comune”. E’ il primo viaggio di Macron in Cina dal 2019. Parigi ha continuato a mantenere un buon livello di relazioni con Pechino, nonostante il contesto internazionale si sia fortemente deteriorato. Oggi il capo dello stato transalpino si è detto contrario a un “disaccoppiamento (economico) con la Cina, aggiungendo che Parigi intende “proattivamente continuare ad avere una relazione commerciale” con pechino

Macron è accompagnato da una delegazione di oltre 60 alti dirigenti di grandi imprese francesi come Airbus, EdF e L’Oreal.

L’ambasciatore cinese in Italia assicura: Pechino non armerà la Russia

L’ambasciatore cinese in Italia assicura: Pechino non armerà la Russia


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>L’ambasciatore cinese in Italia assicura: Pechino non armerà la Russia – askanews.it



















Roma, 6 apr. (askanews) – “Sulla questione ucraina, la Cina mantiene la comunicazione con le parti interessate, compresa l’Ucraina. In quanto grande Paese responsabile, la Cina si è sempre schierata dalla parte della pace e del dialogo e ha sempre insistito sulla promozione della pace e dei colloqui”. E’ quantro ha detto, in un’intervista al quotidiano La Stampa, l’ambasciatore di Pechino in Italia, Jia Guide.

“Il documento rilasciato da Pechino incorpora le legittime preoccupazioni di tutte le parti e propone 12 principi tra cui il cessate il fuoco e la cessazione della guerra, l’opposizione all’uso di armi nucleari, l’avvio di colloqui di pace e la risoluzione delle crisi umanitarie, che sono state ampiamente comprese e riconosciute dalla comunità internazionale. La crisi in Ucraina si trascina da più di un anno e il desiderio di pace della popolazione si fa sempre più forte. La Cina è disposta a collaborare con la comunità internazionale per continuare a svolgere un ruolo costruttivo nella soluzione politica della crisi ucraina”, ha sottolineato l’ambasciatore cinese. Quanto alle relazioni sino-russe, ha spiegato Jia Guide, “aderiscono al non allineamento, al non confronto, e al non prendere di mira terze parti”. “I due capi di stato hanno firmato congiuntamente una serie di documenti di cooperazione bilaterale nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura per la conservazione dei terreni boschivi, della scienza di base, della vigilanza del mercato e dei media. Quanto alla vendita di armi, i singoli media invece di diffondere voci prive di fondamento dovrebbero proporre soluzioni politiche della crisi Ucraina”, ha commentato l’ambasciatore.

Oggi in Francia nuovo sciopero nazionale contro la riforma delle pensioni

Oggi in Francia nuovo sciopero nazionale contro la riforma delle pensioni


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Oggi in Francia nuovo sciopero nazionale contro la riforma delle pensioni – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Oggi in Francia tornano in piazza le manifestazioni contro la riforma delle pensioni.Una riunione tra sindacati e la premier Élisabeth Borne a palazzo di Matignon si è conclusa ieri con un fallimento e tutte le parti sono rimaste sulle loro posizioni. Cyril Chabanier, capo della CFTC (il sindacato cattolico) ha parlato a nome della lega intersindacale composta da otto sigle, invitando i francesi “a unirsi in massa ai cortei in tutta la Francia per dire no per l’undicesima volta a questa riforma ingiusta e brutale”.

Per Laurent Berger, capo della Confederazione francese democratica del lavoro (CFDT), la “crisi sociale si sta trasformando in una crisi democratica”.

Tajani: vogliamo che la Svezia entri nella Nato, la Turchia tolga la sua riserva

Tajani: vogliamo che la Svezia entri nella Nato, la Turchia tolga la sua riserva


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Tajani: vogliamo che la Svezia entri nella Nato, la Turchia tolga la sua riserva – askanews.it



















Bruxelles, 5 apr. (askanews) – “Noi vogliamo che la Svezia entri a far parte della Nato, perché è giusto che sia così”, dopo l’adesione della Finlandia, che “rafforza la Nato”. Lo detto ai giornalisti oggi a Bruxelles, a margine della riunione ministeriale della Nato, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Per noi – ha continuato – non ci sono ovviamente problemi, e mi auguro che la Turchia alla fine sciolga la sua riserva” che sta ritardando la ratifica dell’adesione di Stoccolma. “L’aggressione della Russia all’Ucraina – ha rilevato il ministro – ha finito con il rafforzare e allargare l’Alleanza, che è un’alleanza di pace, e di protezione dell’indipendenza di tanti paesi che sono ai confini con la Federazione Russa” “Peraltro – ha osservato Tajani -, la Nato non è poi coinvolta direttamente nella guerra in Ucraina, non c’è una sua partecipazione. La Nato vigila soltanto sulla integrità dei suoi membri”.

Ma, ha sottolineato Tajani, “la sicurezza è una cosa globale, ed è giusto che” l’Alleanza “si occupi anche di quello che accade nell’Indo-Pacifico”, come è successo con la riunione di oggi a cui sono stati invitati anche gli Stati di questa regione (Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Giappone). “Questo non significa – ha puntualizzato il ministro – voler snaturare la Nato, ma se l’obiettivo è quello di garantire la sicurezza, siccome il mondo è cambiato e la sicurezza è globale, ci sono tanti temi” che devono essere affrontati, e “per esempio quelli riguardanti la sicurezza cibernetica: non si può fare difesa contro gli attacchi cibernetici soltanto rimanendo all’interno dei propri confini; quindi e bisogna guardare anche al di là dei confini”.

“Questo è uno dei motivi per cui guardiamo con grande attenzione, e a volte anche con un po di preoccupazione, all’Indo-Pacifico”, ha concluso Tajani.

Putin accusa gli Usa di aver generato “l’odierna crisi”

Putin accusa gli Usa di aver generato “l’odierna crisi”


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Putin accusa gli Usa di aver generato “l’odierna crisi” – askanews.it



















Milano, 5 apr. (askanews) – “Purtroppo, le relazioni tra Russia e Stati Uniti, da cui dipendono direttamente la sicurezza e la stabilità globale, stanno affrontando una profonda crisi”. Così Vladimir Putin che oggi accetta le credenziali di 17 Ambasciatori stranieri appena arrivati nella Sala di Alessandro del Gran Palazzo del Cremlino. “Vorrei esprimere la speranza che tutte le azioni che danneggiano le nostre relazioni (con l’UE) rimangano al passato e faremo di tutto per costruirle nel modo giusto, sia per la Russia che per le economie dei paesi membri. Ci auguriamo ancora che prevalga nel tempo la logica della collaborazione reciproca” ha detto Putin.

Il presidente russo Vladimir Putin ha quindi accusato gli Usa di sostenere le rivoluzioni colorate, anche in Ucraina, e questo a suo dire avrebbe portato alla crisi di oggi. “L’uso da parte degli Stati Uniti d’America nella loro politica estera di strumenti come il sostegno a … rivoluzioni colorate, il sostegno in questo senso al colpo di stato a Kiev nel 2014, alla fine ha portato all’odierna crisi ucraina”. Ovvero l’attuale guerra cominciata con l’invasione russa del 24 febbraio 2022. Putin ha inoltre detto che queste scelte “hanno reso un contributo negativo al degrado delle relazioni russo-americane”. Putin parlava durante la cerimonia delle credenziali incontrando i nuovi ambasciatori di Stati esteri, tra cui l’ambasciatrice degli Stati Uniti, e i nuovi capi missione di Ue, Siria, Danimarca, Norvegia, Iraq e Abkhazia. La cerimonia è stata trasmessa dai canali ufficiali russi.

Putin ha osservato che la Russia ha sempre sostenuto la costruzione di relazioni russo-americane “esclusivamente sui principi di uguaglianza, rispetto per la sovranità e gli interessi reciproci e non interferenza negli affari interni”. “Saremo guidati da questo anche in futuro”, ha detto il capo della Federazione Russa. Mentre Putin parlava, la camera della trasmissione in diretta tv della cerimonia insisteva sul volto della capo missione americana Lynn Tracy che impassibile, vestita di blu, ha ascoltato il discorso al Gran Palazzo del Cremlino. Putin pronunciando le parole in merito agli Usa si è rivolto direttamente a lei, affermando “e so che è possibile che non siate d’accordo con il mio punto di vista”, poi ha continuato: “ma non posso non dirlo oggi”, aggiungendo appunto poi il suo parere sulle responsabilità di quello che ha chiamato non “operazione speciale” ma “crisi”.

Macron in Cina parlando di Ucraina ha detto che “chiunque aiuta l’aggressore è complice”

Macron in Cina parlando di Ucraina ha detto che “chiunque aiuta l’aggressore è complice”


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Macron in Cina parlando di Ucraina ha detto che “chiunque aiuta l’aggressore è complice” – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato a Pechino per una visita di Stato di tre giorni. Parlando con i giornalisti, il leader francese ha affermato che chiunque aiuti la Russia, “aggressore” nel conflitto ucraino, diventerebbe un “complice”. “Abbiamo deciso fin dall’inizio del conflitto di aiutare la vittima, e abbiamo anche chiarito che chiunque aiuti l’aggressore sarebbe un complice in violazione del diritto internazionale”, ha specificato Macron nella capitale cinese.