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Verso vertice Trump-Putin, ma Mosca resta vaga su tregua

Verso vertice Trump-Putin, ma Mosca resta vaga su treguaRoma, 13 feb. (askanews) – Vladimir Putin e Donald Trump hanno incaricato i loro collaboratori di avviare “immediatamente” i preparativi per un incontro al vertice, ma i dettagli devono essere definiti e il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov non ha smentito né confermato la possibilità che il faccia a faccia tra i presidenti russo e americano avvenga in Arabia Saudita. All’indomani della prima telefonata ufficiale tra il nuovo inquilino della Casa Bianca e il leader russo, Mosca si mostra soddisfatta dell’approccio trumpiano e non si impegna a nessuna data, tantomeno riguardo una possibile tregua che Trump vorrebbe per Pasqua, il 20 aprile.


“No, non è stata ancora stabilita alcuna sequenza” cronologica, ha detto Peskov ai giornalisti quando gli è stato chiesto se durante la conversazione fossero stati discussi accordi preliminari per un cessate il fuoco. Dell’ora e mezzo di conversazione tra i due presidenti il Cremlino sottolinea il cambio di passo rispetto all’amministrazione Biden. “La precedente amministrazione statunitense riteneva che si dovesse fare tutto il possibile per far continuare la guerra. L’attuale amministrazione, a quanto ci risulta, è dell’idea che si debba fare tutto il possibile per fermare la guerra e far prevalere la pace. Siamo molto più vicini alla posizione dell’attuale amministrazione. Siamo aperti al dialogo”, ha dichiarato Peskov ai giornalisti.


Trump da parte sua ha fatto sapere con un post su Truth di aver chiesto al segretario di Stato Marco Rubio, al direttore della Cia John Ratcliffe, al consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz e all’ambasciatore e inviato speciale Steve Witkoff di guidare la squadra incaricata di trovare una soluzione al conflitto in Ucraina. Nell’elenco spicca l’assenza dell’inviato per Russia e Ucraina Keith Kellogg, cosa che ha fatto ipotizzare problemi tra il presidente e il generale in pensione, fautore della cornice di un piano di pace che dovrebbe essere illustrato nelle linee principali alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, al via domani. In ogni caso, sempre tramite il portavoce Peskov, Mosca evidenzia che è presto per parlare di concrete trattative: “Per ora, è anche impossibile dire qualcosa sulla configurazione delle parti

In Germania auto contro la folla a Monaco di Baviera: morta una donna

In Germania auto contro la folla a Monaco di Baviera: morta una donnaRoma, 13 feb. (askanews) – Era alla guida di una Mini Cooper l’uomo che è piombato sulla folla a Monaco di Baviera, in Germania, provocando la morte di una donna e il ferimento di un’altra quindicina di persone a margine di una manifestazione organizzata dal sindacato ‘Verdi’. Lo ha indicato il quotidiano Suddeutsche Zeitung, che ha aggiunto che l’incidente – su cui molti dettagli restano ancora da chiarire – è avvenuto alle 10.30 locali.


La polizia tedesca sta indagando per appurare se il conducente del mezzo – che è stato “messo in sicurezza” e “non rappresenta più un ulteriore pericolo” – sia finito contro la folla intenzionalmente o per un’avaria del veicolo, o addirittura, riportano i media tedeschi, per aver confuso il freno con l’acceleratore. Domani è in programma proprio nella città tedesca la Conferenza sulla Sicurezza, con il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky attesi oggi a Monaco di Baviera.

Auto contro folla a Monaco di Baviera: diversi feriti

Auto contro folla a Monaco di Baviera: diversi feritiRoma, 13 feb. (askanews) – Un’auto è piombata contro un gruppo di persone nella città di Monaco di Baviera, in Germania, provocando diversi feriti. Lo ha riportato il quotidiano tedesco Bild.


La Conferenza di Sicurezza di Monaco inizierà domani e il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sono oggi attesi in città. È in corso una vasta operazione di polizia vicino alla stazione centrale di Monaco di Baviera e gli agenti stanno cercando di verificare quanto accaduto, ha detto un portavoce senza fornire ulteriori dettagli.

Nato, su Ucraina posizioni non convergenti, Rutte cerca mediazione

Nato, su Ucraina posizioni non convergenti, Rutte cerca mediazioneMilano, 13 feb. (askanews) – Alla ricerca di una mediazione sul tavolo della Nato, mentre si delineano posizioni decisamente differenti dopo che il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha dichiarato di aver parlato con il presidente russo Vladimir Putin di come negoziare la fine della guerra in Ucraina.


Il compito del segretario generale dell’Alleanza Mark Rutte è più arduo che mai e non a caso questa mattina, nelle battute pre ministeriale Difesa ha usato tutta la diplomazia che conosce: “Vedremo come si svilupperà, passo dopo passo”, ha detto per poi ripetere il suo mantra: “Dobbiamo assicurarci che l’Ucraina sia nella migliore posizione possibile”. Il tutto proprio mentre il segretario alla Difesa Usa Pete Hegseth definiva Trump “il miglior negoziatore del pianeta” per aver portato entrambe le parti al tavolo delle trattative per la pace e che “il mondo è fortunato” ad avere Trump. Va notato che non tutte le voci trasmesse in streaming dall’Alleanza hanno espresso posizioni convergenti, prima del vertice dei ministri della Difesa. La più netta è stata la Germania. Sarebbe stato meglio se gli Stati Uniti non avessero fatto concessioni alla Russia “prima ancora dell’inizio dei negoziati”, ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ai media, arrivando alla ministeriale difesa della Nato, e aggiungendo che il fatto è “deplorevole”. “Sarebbe stato meglio discutere la questione dell’adesione dell’Ucraina alla NATO o delle possibili perdite territoriali al tavolo dei negoziati”, ha affermato, mettendo in campo le reali preoccupazioni sulle reali ambizioni della Russia nella regione: gli europei non possono semplicemente “sedersi e rilassarsi”.


Pistorius – a margine della riunione dei ministri a Bruxelles – ha messo inoltre in guardia dal reagire in modo eccessivamente celebrativo all’annuncio dei colloqui di pace, poiché afferma che Putin continua a provocare l’Europa e rimane una minaccia. Ha anche detto che, pur accettando la realtà di cui parlava Hegseth, lo aveva espressamente messo in guardia dal ritirare il coinvolgimento degli Stati Uniti in Europa. A Pistorius è stato anche chiesto chi dovrebbe rappresentare l’Europa in eventuali colloqui, e lui ha lanciato l’idea della partecipazione di Berlino, ma – afferma – spetta ad altri decidere, insistendo però sul fatto che una voce europea deve essere presente al tavolo. A sua volta il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu ha ammonito contro la “pace attraverso la debolezza”, che, avverte, potrebbe avere conseguenze drammatiche, opposte all’obiettivo di portare la pace in Europa. “Non possono esserci negoziati sull’Ucraina senza l’Ucraina”, ha affermato il Segretario alla Difesa britannico John Healey. Parole da cui trapelava una certa inquietudine sono giunte anche da Polonia e Svezia. In partolare il ministro della Difesa svedese Pal Jonson ha affermato che i Paesi europei hanno fornito circa il 60% del supporto militare a Kiev lo scorso anno e devono essere coinvolti.


Nel frattempo prosegue proprio in Europa l’esercitazione Steadfast Dart 25, una delle esercitazioni annuali più rilevanti dell’Alleanza Atlantica che rinnova il suo impegno per la sicurezza e la difesa collettiva: dall’inizio di febbraio, le Forze di Reazione Rapida saranno dispiegate in Romania, Bulgaria, Grecia e nel Mar Egeo per migliorare l’integrazione e l’interoperabilità tra unità e comandi operativi. Rutte – aprendo la riunione odierna – ha reagito con cautela ai negoziati annunciati dal presidente degli Stati Uniti Trump con il capo del Cremlino. “Vedremo come si svilupperà la situazione”, ha affermato a margine. È fondamentale che l’Ucraina sia strettamente coinvolta in tutte le decisioni che la riguardano, ha messo in evidenza, per poi tornare su un tema avanzato anche ieri nella conferenza stampa pre vertice: Putin deve capire “che questa è la fine, che non potrà mai più provare a conquistare un pezzo dell’Ucraina”, ha affermato l’ex capo del governo olandese. “Ciò deve essere parte di negoziazioni e non c’è dubbio che il presidente Trump e il suo team ne siano consapevoli”. D’ora in poi ci sarà uno stretto coordinamento tra gli alleati, ha promesso.


Trump ha detto di aver parlato per più di un’ora con Putin e che i due uomini vogliono incontrarsi di persona in Arabia Saudita. Ha detto di aver parlato anche con Volodymyr Zelensky, negando di aver “gelato” il presidente ucraino. Ma sono numerose le preoccupazioni, come quelle che giungono da Varsavia. Hegseth prima di entrare alla riunione odierna ha anche replicato a chi gli chiedeva se non fosse un tradimento quello degli Usa nei confronti di Kiev. “Beh, questo è il suo linguaggio, non il mio” ha replicato il segretario alla Difesa. “Di certo non un tradimento. Come ho detto ieri ai nostri alleati, riconosciamo l’incredibile impegno che è stato profuso nel corso di molti anni. E nessun paese, come ha sottolineato il Presidente Trump, ha preso un impegno maggiore nei confronti della missione ucraina degli Stati Uniti d’America, oltre 300 miliardi di dollari. Quindi gli Stati Uniti hanno investito nella stabilizzazione di quelle linee del fronte, dopo l’aggressione della Russia. Non c’è alcun tradimento in questo. C’è un riconoscimento che il mondo intero e gli Stati Uniti sono interessati alla pace, una pace negoziata, come ha detto il Presidente Trump, fermando le uccisioni”. Per aggiungere: “Ecco perché il mondo è fortunato ad avere il Presidente Trump”. (di Cristina Giuliano)

Il Cremlino: ci piace il nuovo approccio di Trump sull’Ucraina

Il Cremlino: ci piace il nuovo approccio di Trump sull’UcrainaRoma, 13 feb. (askanews) – La precedente amministrazione statunitense ha garantito la continuazione del conflitto in Ucraina, quella nuova mira a far prevalere la pace ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, commentando la telefonata di ieri tra i presidenti Usa e russo Donald Trump e Vladimir Putin.


Peskov ha aggiunto che “siamo molto più vicini alla posizione dell’attuale amministrazione. Siamo aperti al dialogo”. “La precedente amministrazione statunitense riteneva che si dovesse fare tutto il possibile per far continuare la guerra. L’attuale amministrazione, a quanto ci risulta, è dell’idea che si debba fare tutto il possibile per fermare la guerra e far prevalere la pace. Siamo molto più vicini alla posizione dell’attuale amministrazione. Siamo aperti al dialogo”, ha dichiarato Peskov ai giornalisti.

Sanremo, Schillaci: mi piace il brano di Cristicchi

Sanremo, Schillaci: mi piace il brano di CristicchiMilano, 13 feb. (askanews) – Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, “tifa” Cristicchi al Festival di Sanremo. “Ho ascoltato alcuni brani, non tutti. Mi piace quello di Cristicchi”, ha detto ad askanews il ministro che questa mattina partecipa al talk “La prevenzione è sempre una buona musica” a Casa Sanremo.


“Quando sarai piccola”, il brano di Simone Cristicchi in gara al Festival che sta riscuotendo grande successo di critica e pubblico, è dedicata alla mamma, rimasta invalida dopo un ictus.

Intesa Israele-Hamas, sabato saranno rilasciati altri 3 ostaggi a Gaza

Intesa Israele-Hamas, sabato saranno rilasciati altri 3 ostaggi a GazaRoma, 13 feb. (askanews) – Tre giorni dopo aver “congelato” l’accordo sugli ostaggi, denunciando violazioni da parte di Israele, fonti palestinesi hanno dichiarato ai media arabi che il movimento integralista islamico palestinese ha riaffermato il proprio impegno nei confronti dell’accordo e intende procedere sabato al prossimo rilascio di ostaggi.


Tuttavia, Hamas ha condizionato la liberazione alla condizione che lo stato ebraico garantisca la continuità del flusso di aiuti umanitari oltre sabato. Malgrado questa richiesta, i mediatori ritengono che la crisi sia stata effettivamente risolta. Notizie che seguono l’appello del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per l’immediato rilascio di “tutti gli ostaggi”, avvertendo che a quelli ancora prigionieri “non resta molto tempo”. Il segretario di stato americano Marco Rubio ha rafforzato la posizione di Trump, affermando ieri che “se Hamas non rispetterà l’accordo di sabato, torneremo alla situazione in cui ci trovavamo mesi fa: Hamas sarà distrutta e le forze israeliane entreranno in azione per risolvere la questione”.


Parlando a Fox News e NewsNation, Rubio ha accusato Hamas di aver violato l’accordo. “Hamas ha violato l’accordo. Sono loro i colpevoli”, ha detto, “Il presidente è stufo di questo stillicidio di rilasci di ostaggi, vuole che le persone siano liberate subito. Abbiamo visto le condizioni di quelli liberati la scorsa settimana: erano sull’orlo della morte. Avevano un aspetto terribile e il Presidente ne ha avuto abbastanza”. Il quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah, ha citato fonti che descrivono come “positivo” l’incontro di ieri al Cairo tra il capo dell’intelligence egiziana Hassan Rashad e una delegazione di Hamas. L’articolo ha spiegato che gli accordi sono stati raggiunti per agevolare il completamento dell’intesa, con un focus sugli impegni per gli aiuti umanitari.

Gli alleati europei non pre-avvertiti della telefonata Trump-Putin sull’Ucraina

Gli alleati europei non pre-avvertiti della telefonata Trump-Putin sull’UcrainaRoma, 13 feb. (askanews) – Gli alleati in Europa degli Stati uniti non sono stati informati in anticipo della telefonata tra il presidente degli Stati uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa Bloomberg, citando funzionari europei.


L’articolo ha evidenziato come i funzionari fossero preoccupati dal fatto che gli Stati uniti stessero, a detta loro, cedendo alle principali richieste della Russia, senza ottenere nulla in cambio.

Sanremo, Simone Cristicchi protagonista di StudioNews

Sanremo, Simone Cristicchi protagonista di StudioNewsSanremo, 12 feb. (askanews) – La terza puntata di StudioNews-Speciale Sanremo 2025 ha visto protagonista l’artista e l’uomo che ha emozionato gli oltre 2000 spettatori all’Ariston e, sicuramente, gli oltre 12 milioni che hanno seguito la prima serata di questa 75 edizione del Festival. Simone Cristicchi, accolto dal pubblico in studio con un caloroso applauso, ha raccontato: “Il brano presentato a Sanremo “Quando sarai piccola” è rimasta nel cassetto per cinque anni. La mia intenzione non è mettere al centro del significato il tema della malattia, come ho letto da qualche parte, ma celebrare la ciclicità della vita: nasciamo per un atto d’amore dei nostri genitori, siamo sulla Terra per imparare ad amare e all’Amore torneremo”. Un’affermazione che esprime la speranza di una rinascita umana e sociale, fondando il proprio messaggio sulla forza dell’amore e della solidarietà, temi che da sempre accompagnano l’intero percorso artistico del cantautore.


“Quando sarai piccola” ha commosso il pubblico con una riflessione intima sulla bellezza del legame madre-figlio. Un omaggio sincero all’amore più puro, che ha riscosso il consenso del pubblico e della giuria, tanto da guadagnarsi la prima standing ovation di questa edizione 2025. “Un post o una pagella cattiva possono toglierti la concentrazione, e l’ho capito nel mio difficile Sanremo 2013”. Così prosegue l’artista romano e per questo ha scelto di spegnere i social: per concentrarsi esclusivamente sulla sua partecipazione al Festival.


In vista della serata delle “cover” di venerdì 14 febbraio, Cristicchi si esibirà insieme alla sua compagna di vita e collega la cantautrice, Amara. I due artisti interpreteranno “La cura” di Franco Battiato, un assaggio del loro spettacolo “Torneremo Ancora – Concerto Mistico per Battiato”. Un progetto che da anni incanta il pubblico nei teatri di tutta Italia. Cristicchi ha spiegato: “Amara (Erika Mineo) è una grande artista, ha scritto bellissime canzoni come “Che sia benedetta”, scritta per Fiorella Mannoia e giunta seconda proprio a Sanremo nel 2017 e ora è il momento di farla conoscere ancora di più e ancora meglio. Non solo perché è parte della mia vita, ma per la stima artistica che ci lega”. Durante la lunga intervista concessa alla conduttrice Patrizia Barsotti, Simone Cristicchi ha espresso grande ammirazione per il brano “Cuoricini” proposto in questa edizione del festival di Sanremo dai Coma-Cose.


Domani, 13 febbraio, nella quarta puntata di “StudioNews-Speciale Sanremo 2025” si parlerà della Giornata Mondiale della Radio, istituita dall’UNESCO nel 2011 e che ricorre il 13 febbraio di ogni anno. STUDIONEWS-SPECIALE SANREMO vi aspetta alle 13.30, con ospiti, commenti, esclusive e ultimissime dal backstage dell’Ariston. In onda su AskaNews.it, Studionews.tv e CasaSanremoTv. Per gli appassionati del Festival di Sanremo residenti all’estero, l’appuntamento è, come sempre, su CiaoUsa.Tv StudioNews-Speciale Sanremo è un programma di Patrizia Barsotti, scritto con la collaborazione di Tommaso Martinelli, Luigi Miliucci e Sacha Lunatici. Consulenza Giornalistica: Carlo Petroni. La puntata è visibile su: www.studionews.tv. Il racconto del Festival continua anche sui social.

Gaza, Hamas chiede “marce di solidarietà” in tutto il mondo

Gaza, Hamas chiede “marce di solidarietà” in tutto il mondoRoma, 12 feb. (askanews) – Hamas ha caldeggiato “marce di solidarietà” in tutto il mondo durante il fine settimana per protestare contro il piano degli Stati Uniti, approvato da Israele, di reinsediare i palestinesi dalla Striscia di Gaza, devastata dal conflitto.


“Noi…facciamo appello alle masse del nostro popolo, alla nostra nazione araba e islamica e ai popoli liberi del mondo affinché si uniscano in marce di solidarietà di massa” da venerdì a domenica per denunciare “i piani di sfollamento del nostro popolo palestinese dalla sua terra”, ha dichiarato Hamas in un comunicato.