Medio Oriente, molte compagnie aeree sospendono i voli per Tel Aviv e BeirutRoma, 24 set. (askanews) – British Airways ha reso noto di avere cancellato i suoi voli da e per Tel Aviv fino a domani, mercoledì, compreso.
“La sicurezza è sempre la nostra massima priorità e stiamo contattando i clienti per informarli sulle loro opzioni di viaggio”, ha affermato la compagnia aerea in una dichiarazione. Il sito web di monitoraggio dei voli Flight Radar mostra, esternamente, che anche i voli di altre compagnie aeree per Tel Aviv, tra cui Wizz Air e Azerbaijan Airlines, sono stati cancellati. La compagnia aerea nazionale del Qatar, da parte sua, ha dichiarato di avere “temporaneamente sospeso i voli da e per l’aeroporto internazionale Rafic Hariri di Beirut” fino a mercoledì, citando la “situazione in corso in Libano”. “La sicurezza dei nostri passeggeri rimane la nostra massima priorità”, è stato spiegato. Anche la tedesca Lufthansa, Air France e la statunitense Delta Air Lines hanno sospeso i voli per Beirut negli ultimi giorni.
Raid aerei di Israele in Libano, centinaia di morti (anche bambini). Migliaia di famiglie in fugaRoma, 24 set. (askanews) – E’ di almeno 492 vittime il bilancio degli intensi e ampi attacchi aerei israeliani iniziati ieri contro Hezbollah in Libano, secondo il ministero della Sanità del Paese. Migliaia di famiglie sono fuggite dalle loro case mentre l’esercito israeliano ha dichiarato di avere colpito circa 1.300 obiettivi del movimento sciita libanese in un’operazione per distruggere le infrastrutture che il gruppo aveva costruito dalla guerra del 2006.
Hezbollah, nel frattempo, ha lanciato più di 200 razzi nel nord di Israele, secondo l’esercito dello Stato ebraico, e due persone hanno riportato ferite da schegge. Il ministero della Sanità del Libano ha affermato che tra i morti figurano 35 bambini e 58 donne; altre 1.645 persone sono rimaste ferite. Secondo il ministro Firass Abiad, migliaia di famiglie sono state sfollate a causa dei raid israeliani.
Tajani ha chiesto all’Onu garanzie per i soldati italiani in LibanoNew York, 23 set. (askanews) – I militari italiani in Libano sono impegnati in “un’operazione di peacekeeping, non peace enforcing, quindi anche l’armamento è un armamento da operazione di pace. Il ministro Crosetto ha scritto anche al segretario generale delle Nazioni Unite per avere garanzie sulla sicurezza dei nostri militari”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine dell’Assemblea dell’Onu.
“Poi – ha aggiunto – ci sono i problemi degli altri italiani che vivono in Libano. Siamo pronti alle evacuazioni di cittadini che invitiamo a lasciare il Paese se ci fosse un’emergenza, può essere un’operazione dello Stato italiano. Per i militari tutto verrà seguito dal Ministero degli Esteri e del Ministero della Difesa in sintonia con le Nazioni Unite, quindi per adesso non c’è nessuna ipotesi di evacuazione dei militari”.
Raid israeliani in Libano, è strage (anche di civili)Roma, 23 set. (askanews) – Si aggrava ancora il bilancio delle vittime dei raid aerei israeliani condotti questa mattina in diverse zone del Libano, in particolare nel sud e nella valle della Bekaa. Secondo il ministero della Sanità libanese i morti sono 274. L’Idf ha dichiarato di aver puntato a colpire i depositi di armi e razzi di Hezbollah. Il ministero della Salute libanese ha aggiunto che si contano anche 1.024 sono feriti. L’IDF ha avvertito i civili di fuggire dagli edifici in cui Hezbollah ha posizionato razzi, missili, droni e altre armi.
La missione in corso in Libano ha l’obiettivo di distruggere migliaia di missili e razzi puntati verso le città israeliane da Hezbollah e a cambiare l’equilibrio di potere al nord. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, nella prima dichiarazione da quando Israele ha lanciato un’ondata di attacchi in tutto il Libano. Netanyahu ha aggiunto che ci saranno giorni complicati in arrivo e ha esortato i cittadini israeliani a seguire le linee guida per la difesa del fronte interno. Un’ulteriore escalation in Libano avrebbe conseguenze “devastanti” a livello regionale. Lo ha affermato oggi la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), mentre Israele effettua intensi attacchi contro obiettivi di Hezbollah e il movimento islamico libanese risponde. “Qualsiasi ulteriore inasprimento di questa pericolosa situazione potrebbe avere conseguenze devastanti, non solo per le persone che vivono su entrambi i lati della linea blu, ma anche per l’intera regione”, hanno commentato i Caschi blu, in riferimento alla linea di demarcazione stabilita dalla Onu tra Libano e Israele. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito oggi circa 800 obiettivi collegati al gruppo Hezbollah sostenuto dall’Iran nel sud del Libano e nell’area della valle della Bekaa. “Tra gli obiettivi colpiti c’erano edifici dove Hezbollah nascondeva razzi, missili, lanciatori, UAV e ulteriori infrastrutture terroristiche”, hanno detto i militari in un comunicato riportato da Reuters..
Azerbaigian celebra Giornata nazionale della Musica e HajibeyliRoma, 23 set. (askanews) – In Azerbaigian il 18 settembre si celebra la Giornata nazionale della Musica. La data è legata alla nascita del compositore Uzeyir Hajibeyli, iniziatore della musica professionale in Azerbaigian e autore dell’inno nazionale.
Il 18 settembre 1885, il geniale compositore, direttore d’orchestra e musicologo dell’Azerbaigian Uzeyir Hajibeyli nacque nella città di Aghjabadi, Azerbaigian. Uzeyir Hajibeyli diede un contributo inestimabile alla storia musicale dell’Azerbaigian, con la prima donna ad esibirsi in Oriente e come fondatore del genere operistico. Uzeyir Hajibeyli cercò di rendere popolare la musica classica combinando la letteratura e la musica popolare azerbaigiana con la musica classica occidentale. Grazie a ciò, la musica classica occidentale ha il suo posto nella cultura azerbaigiana.
In Azerbaigian, situato all’incrocio tra Oriente e Occidente, nel 1908 – per la prima volta nell’Oriente musulmano, Uzeyir Hajibeyli compose l’opera “Leyli e Majnun”, basandosi sul poema omonimo del poeta azerbaigiano del XVI secolo Muhammad Fuzuli e la mise in scena. In totale, scrisse 7 opere e 3 operette e scoprì un nuovo genere di musica vocale da camera chiamato “romance-ghazal”. Dal 2009, a partire dal 18 settembre, si tiene in tutto il paese il “Festival Internazionale di Musica Uzeyir Hajibeyli”, per sottolineare gli inestimabili contributi da lui offerti al progresso della musica.
Quest’anno, dal 18 al 28 settembre, vengono organizzati vari eventi culturali sia all’interno che all’esterno del paese con l’organizzazione del Ministero della Cultura della Repubblica dell’Azerbaigian. In questo contesto, in Italia il 20 settembre, è stato proiettato il noto film “Il venditore di stoffe”, basato sull’omonima operetta di Hajibeyli, presso il Centro Culturale dell’Azerbaigian in Italia. Hanno preso parte all’evento rappresentanti del corpo diplomatico, operatori culturali e dei media italiani, studenti e azerbaigiani residenti in Italia. Prima della proiezione, l’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica dell’Azerbaigian presso la Repubblica d’Italia Rashad Aslanov ha salutato gli ospiti, presentando l’arte e la creatività di Uzeyir Hajibeyli e sottolineando il suo importante ruolo nella musica mondiale. Il film è stato accolto con interesse dal pubblico.
Amb. tedesco: ascesa estremismi non solo in Germania, trend europeoRoma, 23 set. (askanews) – “L’ascesa e il successo di AfD tra i giovani nei Laender orientali è un tema molto complesso. Bisogna prendere atto che nei Laender della Germania orientale ci sono molte critiche nella popolazione sul sostegno del Governo tedesco all’Ucraina tramite l’invio di armi e credo che questo sia un elemento importante su cui riflettere quando ci si chiede perché si votano partiti come AfD e BSW (Alleanza Sahra Wagenknecht) che hanno una posizione filo russa e perché abbiano successo”: lo ha spiegato ad askanews l’Ambasciatore della Repubblica federale tedesca, Hans-Dieter Lucas, che nell”89 era funzionario a Mosca e successivamente è stato anche segretario particolare dell’ex storico ministro e vice-cancelliere Hans-Dietrich Genscher.
“Negli ultimi trent’anni – ha sottolineato il diplomatico – c’è stato un massiccio cambiamento nella ex Germania dell’Est, l’intero sistema politico ed economico è cambiato in maniera totale, con molte sfide per la gente. E poi negli ultimi anni anche noi abbiamo avuto i nostri cambiamenti e le nostre crisi in Germania: la crisi dei migranti nel 2015, ad esempio, ora abbiamo la transizione energetica, la rivoluzione digitale e la guerra russa in Ucraina, oltre ad aumentate difficoltà economiche”. Secondo l’Ambasciatore, “tutto questo ha contribuito al fatto che le persone cercassero risposte troppo semplici, augurandosi un ritorno a un passato immaginario”. “Non è un trend solo in Germania, lo vediamo semplicemente in molti altri paesi europei”, ha concluso Lucas.
Amb. Lucas: Presidenti a Marzabotto per proseguire la Cultura MemoriaRoma, 23 set. (askanews) – “Questa visita a Marzabotto è una buona occasione per ricordare che bisogna portare ancora avanti la nostra Cultura della memoria”: lo ha affermato ad askanews l’Ambasciatore della Repubblica federale tedesca in Italia, Hans-Dieter Lucas, in merito alla visita congiunta il 29 settembre dei presidenti di Italia e Germania, Sergio Mattarella e Frank-Walter Steinmeier, a Marzabotto a 80 anni dall’eccidio nazista.
“Dieci anni fa – ricorda Lucas – gli allora ministri degli Esteri Federica Mogherini e Frank-Walter Steinmeier andarono a Civitella, teatro di un’altra strage nazista. L’allora presidente tedesco, Joachim Gauck, andó a Sant’Anna di Stazzema. Ció dimostra che questa Cultura della Memoria (“Erinnerungskultur”, in tedesco) è molto significativa per le relazioni italo-tedesche. E questa visita dei capi di Stato a Marzabotto è molto importante”. Secondo Lucas, “la storia della riconciliazione tra Italia e Germania non è ancora abbastanza conosciuta, nè in Italia, nè in Germania. Si è parlato molto della riconciliazione tra Francia e Germania, ma c’è stata anche un’incredibile storia di riconciliazione tra Italia e Germania nei decenni dopo la Seconda Guerra Mondiale, tuttavia non abbastanza conosciuta”.
Amb. Germania: “Preoccupa successo AfD e BSW, serve politica chiara”Roma, 23 set. (askanews) – “L’ascesa dell’estrema destra nelle elezioni regionali in Germania orientale, il successo dell’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW) è sicuramente uno sviluppo molto preoccupante, l’estremismo politico viene così rafforzato, credo che i partiti di centro risponderanno con una politica di indirizzo chiaro”: così l’Ambasciatore tedesco in Italia, Hans-Dieter Lucas, ad askanews, il giorno dopo le elezioni regionali in Brandeburgo, dove AfD si è piazzata al secondo posto, subito dopo Spd, e la sinistra populista di Wagenknecht è terzo partito.
Politiche chiare, “in particolare – ha proseguito il diplomatico – per contenere in maniera più decisa, l’immigrazione irregolare in Germania e decidere una serie di misure per ridurre l’immigrazione irregolare, come ad esempio i controlli alle frontiere già in corso, e allo stesso tempo consentire i flussi migratori regolari”. Non solo migranti e controlli più serrati a tutti i confini in cima all’agenda del Governo Scholz. “Dall’altra parte anche favorire una politica che riporti a una crescita economica: questo è al centro del cosiddetto pacchetto di misure sulla crescita deciso dal Governo federale e finalizzato a una crescita duratura nei prossimi anni”.
“Per quanto riguarda il terzo punto, penso che la maggioranza dei tedeschi sia in modo molto chiaro contro i partiti estremisti – ha sottolineato ancora Lucas – la maggior parte dei tedeschi è per una Germania aperta e pluralista fondata sulla nostra Costituzione, basata su un chiaro percorso iscritto nell’Ue, nell’Alleanza atlantica e infine per un chiaro sostegno dell’Ucraina nella lotta di liberazione contro l’aggressione russa”.
M.O., raid israeliani in Libano: 100 morti, fuga dei civili dal sudRoma, 23 set. (askanews) – Almeno 100 persone sono morte e oltre 400 sono rimaste ferite nei raid aerei israeliani che questa mattina hanno colpito il sud del Libano, dopo che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato il via ad attacchi “diffusi” contro obiettivi Hezbollah, invitando la popolazione ad allontanarsi dai siti usati dal partito di Dio come depositi di armi. L’Idf ha riferito di aver colpito oltre 300 obiettivi del gruppo sciita libanese e il portavoce, Daniel Hagari, ha dichiarato che “ogni casa” colpita era usata da Hezbollah per immagazzinare armi, annunciando quindi nuovi raid nella valle della Bekaa e lanciando un nuovo appello alla popolazione perché si allontani da siti Hezbollah.
Non è chiaro quante siano le vittime Hezbollah degli attacchi odierni; il ministero della Sanità libanese ha riferito di donne, bambini e soccorritori tra le vittime. La nuova ondata di attacchi ha spinto molte persone ad abbandonare il sud del paese alla volta di Beirut, teatro venerdì scorso di un raid israeliano contro un vertice dei comandanti della forze d’elite Radwan di Hezbollah, che ha causato 54 morti. Hezbollah ha riferito della morte di 16 miliziani, tra cui il comandante Hajj Ibrahim Aqil, vicesegretario generale per le operazioni e membro del Consiglio jihadista, e il comandante dell’unità centrale di addestramento della forza del’elite Radwan, Ahmad Mahmoud Wehbi. I soccorritori libanesi sono ancora impegnati nelle ricerche di cinque persone ancora date per disperse sotto le macerie dell’edificio residenziale colpito nel quartiere meridionale di Dahiyeh. Un attacco avvenuto solo due giorni le esplosioni di cercapersone e walkie-talkie avvenute in tutto il Libano, che hanno causato 37 morti e quasi 3.000 feriti.
Oggi, nel corso di una riunione di governo, il premier libanese Najib Mikati ha sollecitato la comunità internazionale “a fare pressioni su Israele perchè metta fine alle operazioni militari in corso nel sud del Libano”, definite una “guerra di sterminio in ogni senso della parola e un piano distruttivo volto a distruggere villaggi e città libanesi”. “Siamo pienamente impegnati per la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite e come governo stiamo lavorando per porre fine a questa nuova guerra israeliana ed evitare di precipitare nell’ignoto”, ha aggiunto Mikati.
Germania, Spd vince in Brandeburgo, AfD diventa seconda forzaMilano, 22 set. (askanews) – L’AfD sarà la seconda forza più solida nel Brandeburgo, ma è altamente improbabile che governi poichè tutti gli altri partiti hanno escluso una coalizione con il partito estremista di destra. Intanto le proiezioni delle elezioni regionali danno Spd in testa.
Olaf Scholz ha reagito con soddisfazione ai risultati delle elezioni regionali nel Brandeburgo. Il Cancelliere è attualmente a New York per il Future Summit delle Nazioni Unite: è “completamente soddisfatto”, si rende noto. Ma non vuole valutare le elezioni in modo più dettagliato fino a lunedì. Nel corso della serata elettorale si deciderà intanto se nel nuovo parlamento regionale sarà presente una cosiddetta minoranza di blocco: con più di un terzo dei seggi un gruppo parlamentare può bloccare determinate decisioni. Per fare ciò servirebbero almeno 30 degli 88 seggi totali.
Secondo le proiezioni, l’AfD avrà 29 o 30 seggi, ma questo è ancora molto vago a causa di possibili variazioni. La leader dell’AfD Alice Weidel vede il suo partito ulteriormente rafforzato dalle elezioni regionali nel Brandeburgo. All’ARD ha citato il sostegno della CDU a Dietmar Woidke come motivo della migliore performance dell’SPD. “Siamo i vincitori della serata e abbiamo visto che qui c’è stata solo coordinazione tattica. “Noi siamo la forza più forte dell’Est”, ha aggiunto Weidel che ha poi affermato che l’AfD è “estremamente soddisfatto del risultato”. Intanto la leader del Partito della Sinistra Janine Wissler è delusa dallo scarso rendimento del suo partito. “Oggi è ovviamente un punto di svolta per noi a sinistra”, dice su ZDF. “Per la prima volta la sinistra perde l’opportunità di entrare in un parlamento regionale della Germania dell’Est. E questo è molto amaro”.