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M.O., Netanyahu elogia piano Trump per Gaza: approccio corretto

M.O., Netanyahu elogia piano Trump per Gaza: approccio correttoMilano, 9 feb. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista a Mark Levin di Fox News, definisce il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di mandare via i palestinesi da Gaza “la prima idea nuova da anni”.


“Ha il potenziale per cambiare tutto a Gaza”, ha affermato Netanyahu, parlando con Levin della Fox in un’intervista preregistrata. Si tratta della terza intervista concessa a un organo di stampa amico durante il viaggio di sei giorni a Washington, DC, evitando di parlare con quasi tutti i giornalisti israeliani presenti.


“Non uno sfratto forzato”, afferma Netanyahu, spiegando il piano presentato da Trump la scorsa settimana. “Non pulizia etnica. Uscire da quello che tutti questi paesi e tutti questi benefattori dicono sia una prigione a cielo aperto. Perché vuoi tenerli in prigione?”


Netanyahu afferma che alla fine i cittadini di Gaza potranno tornare a casa, cosa che inizialmente Trump aveva detto non sarebbe accaduta. “Date loro la possibilità di trasferirsi temporaneamente mentre ricostruiamo il posto fisicamente e mentre lo ricostruiamo anche in termini di radicalizzazione. Vuoi tornare? Devi rinnegare il terrorismo, ma puoi tornare”.


La sfida principale, afferma Netanyahu, è dove mandare la popolazione di Gaza. Lui lo definisce un “approccio nuovo e corretto… un approccio nuovo, molto molto buono”. Netanyahu nega che l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff lo abbia “convinto” a entrare nell’accordo in corso per il rilascio degli ostaggi con Hamas: “Abbiamo avuto una conversazione reale, non solo amichevole, ma faccia a faccia, e quello che è successo è che ho accettato questo accordo mesi fa. Hamas ha rifiutato l’accordo”. Il primo ministro ha affermato di aver apprezzato il “sostegno iniziale” dell’amministrazione di Joe Biden all’inizio della guerra. Ma, secondo Netanyahu, mentre aumentava la pressione su Biden affinché cambiasse la sua posizione su Israele, la Casa Bianca ha affermato che se Israele entrasse a Rafah, “fermeremmo le armi”. Secondo il premier, alcuni membri del suo governo avrebbero voluto porre fine alla guerra a Gaza, data l’opposizione degli Stati Uniti. E poi: “Se diventiamo uno stato vassallo, non sopravviveremo”, avverte.

Ucraina, Zelensky: essenziale l’incontro con Trump prima che veda Putin

Ucraina, Zelensky: essenziale l’incontro con Trump prima che veda PutinRoma, 8 feb. (askanews) – “E’ essenziale che io incontri il presidente Trump prima che lui incontri Putin. Altrimenti, ci sarebbe una discussione sull’Ucraina, ma senza l’Ucraina, il che è ingiusto”: è quanto ha scritto su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendo sull’intervista rilasciata alla Reuters.


“Qualsiasi vera trattativa deve iniziare con l’Ucraina” prima “di tenere colloqui con l’aggressore”, ha rimarcato Zelensky, secondo cui “una visita a Kiev del presidente Trump sarebbe un passo importante e necessario”.

Ue, Orban: “Il tornado Trump ha cambiato il mondo”, Patrioti “il futuro”

Ue, Orban: “Il tornado Trump ha cambiato il mondo”, Patrioti “il futuro”Roma, 8 feb. (askanews) – “Il nostro amico Trump, il tornado Trump, ha cambiato il mondo in appena un paio di settimane. Un’era è finita. Oggi tutti vedono che noi siamo il futuro”: lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban nel suo intervento al summit dei Patrioti in corso a Madrid, in cui è tornato ad accusare “i burocrati di Bruxelles di aver distrutto l’Europa”.


“A causa di Bruxelles, l’economia europea sta lentamente affondando. A causa di Bruxelles, i nostri soldi vengono inviati in Ucraina, per una guerra senza speranza. A causa di Bruxelles, l’Europa è stata inondata di migranti – ha detto Orban – Bruxelles ha aperto i cancelli, ha aperto i confini all’invasione dei migranti. George Soros aveva annunciato: un milione di migranti deve essere autorizzato a entrare in Europa ogni anno. E voilà: negli ultimi nove anni, nove milioni di migranti sono arrivati in Europa”. “L’invasione dei migranti in Europa, lo sostituzione di popolazione, non è una teoria del complotto, ma la pratica”, ha continuato Orban, ironizzando: “È tempo di cercare nuove teorie del complotto, perché tutte quelle vecchie si sono avverate”.

Tornati in Israele i tre ostaggi liberati da Hamas

Tornati in Israele i tre ostaggi liberati da HamasRoma, 8 feb. (askanews) – I tre ostaggi liberati da Hamas dopo 491 giorni di prigionia sono arrivati in Israele. “Gli ostaggi sono attualmente in viaggio verso un punto di prima accoglienza nel sud di Israele, dove li attendono i familitari”, hanno fatto sapere le Forze di difesa israeliane (Idf) dopo aver preso in consegna dalla Croce rossa Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami.


I tre uomini sono stati liberati oggi nella città di Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.

Costa: le sanzioni alla Cpi minano il sistema della giustizia internazionale

Costa: le sanzioni alla Cpi minano il sistema della giustizia internazionaleRoma, 8 feb. (askanews) – “Sanzionare la Corte penale internazionale (Cpi) minaccia l’indipendenza della Corte e mina il sistema di giustizia penale internazionale nel suo complesso”: lo ha scritto oggi su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, che ieri ha incontrato il giudice Tomoko Akane, presidente della Cpi.


Dopo l’incontro, Costa aveva sottolineato sempre su X che la Cpi “svolge un ruolo essenziale nel rendere giustizia alle vittime di alcuni dei crimini più orribili del mondo” e che “indipendenza e imparzialità sono caratteristiche cruciali del lavoro della Corte”.

Trudeau: idea Trump di annettere il Canada agli Usa è cosa reale

Trudeau: idea Trump di annettere il Canada agli Usa è cosa realeRoma, 7 feb. (askanews) – Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha detto, nel corso di un incontro con imprenditori canadesi, che la minaccia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di annettere il Canada “è una cosa reale”. Lo scrive il sito dell’emittente satellitare statunitense Cnn, che precisa di aver avuto conferma delle affermazioni di Trudeau da due imprenditori canadesi presenti all’incontro.


I commenti di Trudeau, riportati per la prima volta dal Toronto Star, sono stati raccolti da un microfono aperto quando Trudeau credeva che i media fossero stati scortati fuori. “Il signor Trump ha in mente che il modo più semplice per farlo è assorbire il nostro Paese ed è una cosa reale. Nelle mie conversazioni con lui su…”, ha detto Trudeau prima che il microfono si spegnesse. Il sito del network satellitare ricorda che in un’intervista rilasciata in precedenza alla Cnn, prima dell’insediamento di Trump, Trudeau aveva dichiarato che i commenti di Trump sulla trasformazione del Canada nel 51mo Stato degli Stati Uniti erano solo un modo per deviare l’attenzione dalle conseguenze delle sue minacce tariffarie.

Cpi: sanzioni Usa grave attacco contro ordine internazionale

Cpi: sanzioni Usa grave attacco contro ordine internazionaleRoma, 7 feb. (askanews) – “Prendo atto con profondo rammarico dell’emissione da parte degli Stati Uniti di un ordine esecutivo che mira a imporre sanzioni ai funzionari della Corte penale internazionale, a danneggiare l’indipendenza e l’imparzialità della Corte e a privare milioni di vittime innocenti di atrocità di giustizia e speranza”. Lo afferma in una nota la presidente della Cpi Tomoko Akane. “L’ordine esecutivo annunciato è solo l’ultimo di una serie di attacchi senza precedenti e in escalation volti a minare la capacità della Corte di amministrare la giustizia in tutte le situazioni. Tali minacce e misure coercitive costituiscono gravi attacchi contro gli Stati parte della Corte, l’ordine internazionale basato sullo stato di diritto e milioni di vittime” afferma Akane. “Respingiamo fermamente qualsiasi tentativo di influenzare l’indipendenza e l’imparzialità della Corte o di politicizzare la nostra funzione giudiziaria. Abbiamo rispettato e rispetteremo sempre solo la legge, in tutte le circostanze”.


“La CPI è un organo giudiziario che svolge funzioni in linea con gli interessi della comunità internazionale, applicando e promuovendo norme universalmente riconosciute del diritto internazionale, tra cui il diritto dei conflitti armati e il diritto dei diritti umani – ricorda Akane -. Mentre le atrocità continuano a tormentare il mondo, influenzando la vita di milioni di bambini, donne e uomini innocenti, la Corte è diventata indispensabile. Rappresenta l’eredità più significativa dell’immensa sofferenza inflitta ai civili dalle guerre mondiali, dall’Olocausto, dai genocidi, dalla violenza e dalle persecuzioni. Quando la maggior parte degli Stati del mondo si è riunita per redigere lo Statuto di Roma, ha realizzato il sogno di molte donne e uomini”. “La CPI sostiene fermamente il suo personale e si impegna a continuare a fornire giustizia e speranza a milioni di vittime innocenti di atrocità in tutto il mondo, in tutte le situazioni, nel solo interesse della dignità umana. Invito tutti coloro che condividono i valori sanciti dallo Statuto a unirsi nella difesa della Corte: i nostri 125 Stati parti, la società civile e tutte le nazioni del mondo” conclude la presidente.

Ucraina, i russi conquistano Toretsk e avanzano nel Donbass

Ucraina, i russi conquistano Toretsk e avanzano nel DonbassRoma, 7 feb. (askanews) – L’avanzata totale delle truppe russe nella profondità delle difese nemiche ha superato i 13 chilometri durante l’operazione per prendere il controllo della città di Dzerzhinsk (conosciuta anche come Toretsk) nella Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), ha affermato venerdì il Ministero della Difesa russo. In precedenza, il Ministero ha affermato che le truppe russe hanno preso il controllo della città di Dzerzhinsk. “L’avanzata complessiva delle truppe russe nella profondità delle difese nemiche è ammontata a oltre 13 chilometri”, ha affermato il Ministero.

Rocco Hunt: sarò live alla Reggia di Caserta e al Forum di Milano

Rocco Hunt: sarò live alla Reggia di Caserta e al Forum di MilanoMilano, 7 feb. (askanews) – A pochi giorni dalla sua partecipazione al prossimo Festival di Sanremo, Rocco Hunt annuncia due eccezionali eventi live nel 2025: l’11 settembre nella maestosa Reggia di Caserta e il 6 ottobre sul grande palco dell’Unipol Forum di Milano. Due appuntamenti che rappresentano un significativo passo avanti nella carriera dell’artista, e segnano il suo importante debutto nei Palasport.


Le prevendite per “Ragazzo di giù 2025” si apriranno venerdì 14 febbraio alle ore 14.00 su www.vivoconcerti.com (messa in vendita offline: mercoledì 19 febbraio, ore 11.00). In attesa del suo ritorno live, Rocco Hunt sarà uno dei protagonisti del prossimo Festival di Sanremo con il brano “Mille vote ancora”. La canzone, che unisce sonorità urban, rap e melodie mediterranee, sottolinea la sua capacità di raccontare storie personali e collettive con un linguaggio diretto ma poetico. Il brano alterna l’uso della lingua italiana e di quella napoletana, con una riflessione sulla sua terra d’origine e sulle sue radici.


Ed è proprio da qui riparte il viaggio live di Rocco. “Ragazzo di giù 2025” è prodotto e organizzato da Vivo Concerti. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

Oms: oltre 12.000 pazienti da evacuare con urgenza da Gaza

Oms: oltre 12.000 pazienti da evacuare con urgenza da GazaRoma, 7 feb. (askanews) – Più di 12.000 persone gravemente malate e ferite, tra cui almeno 5.000 bambini, hanno bisogno di lasciare con urgenza la Striscia di Gaza, a fronte di un sistema sanitario in rovina dopo 15 mesi di conflitto. Lo ha detto il rappresentante regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Rik Peeperkorn, in visita nell’enclave palestinese.


Peeperkorn ha chiesto che vengano accelerate le evacuazioni mediche, a fronte dei 35-40 pazienti trasferiti ogni giorno all’estero tramite il valico di Rafah dall’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, lo scorso 19 gennaio: “È estremamente importante accelerare e rafforzare questo processo”. “Dovrebbero esserci più pazienti che passano per Rafah verso l’Egitto, ma vogliamo anche altri corridoi medici – ha detto alla stampa – vogliamo davvero vedere ripristinato il tradizionale percorso di riferimento per la Cisgiordania e Gerusalemme est. Gli ospedali sono pronti a Gerusalemme est e Cisgiordania per ricevere i pazienti”.