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Sei membri Unrwa morti in raid israeliano a Nuseirat. Guterres: inaccettabile

Sei membri Unrwa morti in raid israeliano a Nuseirat. Guterres: inaccettabileRoma, 12 set. (askanews) – Sei membri dello staff dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi in due raid aerei israeliani sul campo profughi di Nuseirat nel centro di Gaza nella notte: il “più alto bilancio di vittime tra il nostro personale in un singolo incidente” durante la guerra. Un attacco che il segretario generale delle Nazioni unite ha definito “inaccettabile”.


Tra le persone uccise, scrive l’Agenzia in un post su X, “c’era il direttore del rifugio dell’Unrwa e altri membri della squadra che forniva assistenza agli sfollati. Sincere condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari. Questa scuola è stata colpita cinque volte dall’inizio della guerra. Ospita circa 12.000 sfollati, soprattutto donne e bambini. Nessuno è al sicuro a Gaza. Nessuno viene risparmiato”. “Le scuole e le altre infrastrutture civili devono essere protette in ogni momento, non sono un bersaglio. Chiediamo a tutte le parti in conflitto di non utilizzare mai le scuole o le aree circostanti per scopi militari o di combattimento”, si legge ancora nel post.


Parlando della guerra a Gaza, Guterres ha affermato che ci sono state “violazioni molto drammatiche del diritto internazionale umanitario e la totale assenza di un’efficace protezione dei civili”. “Quello che sta succedendo a Gaza è totalmente inaccettabile”, ha aggiunto. Secondo le Nazioni Unite, durante il conflitto sono stati uccisi anche quasi 300 operatori umanitari, più di due terzi dei quali appartenenti al personale delle Nazioni Unite. Guterres ha affermato che dovrebbero esserci indagini efficaci e responsabilità per la loro morte. “Abbiamo i tribunali ma vediamo che le decisioni dei tribunali non vengono rispettate, ed è questo tipo di limbo di responsabilità che è totalmente inaccettabile e che richiede anche una seria riflessione”.

Morto a 86 anni l’ex presidente del Perù Alberto Fujimori

Morto a 86 anni l’ex presidente del Perù Alberto FujimoriRoma, 12 set. (askanews) – L’ex presidente peruviano Alberto Fujimori, condannato per violazioni dei diritti umani e corruzione, è morto all’età di 86 anni. Lo ha confermato la figlia Keiko Fujimori sui social spiegando che il padre è morto “dopo una lunga battaglia contro il cancro”. Il medico dell’ex presidente ha confermato che era affetto da “tumore alla lingua”.


Fujimori ha governato il Perù tra il 1990 e il 2000 prima di essere costretto a dimettersi a causa di accuse di corruzione. È fuggito dal paese ma è stato successivamente arrestato ed estradato, prima di essere condannato e incarcerato. L’ex presidente è stato condannato in una serie di casi tra cui corruzione, abuso di potere e per essere stato il mandante di due massacri degli squadroni della morte nei primi anni ’90. Lo scorso dicembre Fujimori è stato rilasciato dalla prigione Barbadillo di Lima dopo aver scontato più di 15 anni di una condanna a 25 anni di carcere. La corte costituzionale peruviana aveva ripristinato una grazia presidenziale emessa sei anni prima.


Il medico di Fujimori, Jose Carlos Gutierrez, ha affermato che all’ex presidente era stato diagnosticato un cancro alla lingua all’inizio di quest’anno ed era morto “per complicazioni della malattia”. “Il trattamento immunologico è molto buono ma ha effetti collaterali. E a causa di questi effetti collaterali, ha avuto problemi respiratori due giorni fa” e “alla fine, ieri sera, era privo di sensi” ed “è morto verso le 18:00”, intorno all’una italiana. Per i sostenitori di Fujimori, è stato l’uomo che ha salvato il Perù da un brutale gruppo ribelle maoista, il Sendero Luminoso (Sentiero Luminoso), e che ha rimesso in carreggiata l’economia dopo un’inflazione alle stelle. Ma per migliaia di vittime innocenti del conflitto, Fujimori era una figura autoritaria e un leader brutale: la repressione del suo governo autoritario ha causato la morte di circa 69.000 persone.. Figlio di immigrati giapponesi, Fujimori ha governato con il pugno di ferro, il suo mandato è stato segnato da colpi di scena drammatici. È stato eletto presidente per la prima volta nel 1990, quando l’insurrezione ribelle era al culmine. Oggi sua figlia Keiko è la leader del più grande partito politico del Perù. Ha perso le ultime elezioni presidenziali per un soffio e ha già annunciato che si ricandiderà nel 2026.

Usa2024, Trump contro Taylor Swift per l’appoggio a Harris: lo pagherà

Usa2024, Trump contro Taylor Swift per l’appoggio a Harris: lo pagheràRoma, 11 set. (askanews) – Il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump ha liquidato l’appoggio della pop star Taylor Swift alla candidata democratica Kamala Harris, annunciato da Swift pochi minuti dopo il dibattito su Abc, avvertendo la cantante che pagherà il prezzo di questo sostegno: “Non sono un fan di Taylor Swift… probabilmente ne pagherà il prezzo sul mercato”, ha detto Trump in un’intervista a Fox News.


Taylor Swift ha annunciato su Instagram che voterà per Kamala Harris alle elezioni presidenziali di novembre, subito dopo la fine del dibattito televisivo con Trump su Abc. “Esprimerò il mio voto per Kamala Harris e Tim Walz alle elezioni presidenziali del 2024. Voterò per Kamala Harris perché combatte per i diritti e le cause che credo abbiano bisogno di un guerriero che le sostenga. Penso che sia una leader ferma e dotata e credo che possiamo realizzare molto di più in questo paese se ci lasciamo guidare dalla calma e non dal caos. Sono stata così incoraggiata e colpita dalla sua scelta del compagno di corsa Tim Walz, che da decenni difende i diritti LGBTQ+, la fecondazione in vitro e il diritto delle donne al proprio corpo”, ha spiegato Taylor Swift nel post sul social network.

Usa2024, Trump contro Taylor Swift per appoggio a Harris: lo pagherà

Usa2024, Trump contro Taylor Swift per appoggio a Harris: lo pagheràRoma, 11 set. (askanews) – Il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump ha liquidato l’appoggio della pop star Taylor Swift alla candidata democratica Kamala Harris, annunciato da Swift pochi minuti dopo il dibattito su Abc, avvertendo la cantante che pagherà il prezzo di questo sostegno: “Non sono un fan di Taylor Swift… probabilmente ne pagherà il prezzo sul mercato”, ha detto Trump in un’intervista a Fox News.


Taylor Swift ha annunciato su Instagram che voterà per Kamala Harris alle elezioni presidenziali di novembre, subito dopo la fine del dibattito televisivo con Trump su Abc. “Esprimerò il mio voto per Kamala Harris e Tim Walz alle elezioni presidenziali del 2024. Voterò per Kamala Harris perché combatte per i diritti e le cause che credo abbiano bisogno di un guerriero che le sostenga. Penso che sia una leader ferma e dotata e credo che possiamo realizzare molto di più in questo paese se ci lasciamo guidare dalla calma e non dal caos. Sono stata così incoraggiata e colpita dalla sua scelta del compagno di corsa Tim Walz, che da decenni difende i diritti LGBTQ+, la fecondazione in vitro e il diritto delle donne al proprio corpo”, ha spiegato Taylor Swift nel post sul social network.

Secondo un sondaggio Cnn per il 63% degli elettori Harris ha vinto il dibattito con Trump

Secondo un sondaggio Cnn per il 63% degli elettori Harris ha vinto il dibattito con TrumpRoma, 11 set. (askanews) – Oltre la metà degli elettori registrati negli Stati Uniti ha affermato che la candidata democratica Kamala Harris ha superato il suo rivale repubblicano, Donald Trump, nel loro primo dibattito presidenziale, secondo un sondaggio della CNN pubblicato mercoledì.


Il sondaggio condotto da SSRS Research ha rilevato che il 63% dei 605 osservatori del dibattito intervistati ha affermato che Harris aveva fatto una performance migliore sul palco a Philadelphia, contro il 37% che ha affermato che Trump è stato più bravo. Prima del dibattito, gli elettori erano equamente divisi, con il 50% che affermava che Harris avrebbe avuto una performance migliore e il 50% che credeva che Trump l’avrebbe fatto.


Donald Trump e Kamala Harris si sono affrontati su ABC News martedì sera per la prima volta da quando Harris è entrata in gara. Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti si terranno il 5 novembre.

Gb, dal 2025 viaggiatori Ue dovranno pagare per ingresso nel Paese

Gb, dal 2025 viaggiatori Ue dovranno pagare per ingresso nel PaeseRoma, 11 set. (askanews) – I viaggiatori europei che visitano il Regno Unito senza visto dovranno presto pagare una tassa di esenzione di 10 sterline, al cambio attuale poco meno di 12 euro.


Le nuove regole, pubblicate ufficialmente ieri e che entreranno in vigore nel corso del prossimo anno, vedranno il sistema di autorizzazione elettronica al viaggio (Eta) del Regno Unito – introdotto per la prima volta per i cittadini del Qatar – ampliato per includere i viaggiatori di tutti gli altri Paesi, compresi i cittadini dell’Unione Europea. Secondo i piani annunciati dal ministro degli Interni britannico Yvette Cooper, la tassa non rimborsabile si applicherà a tutti i visitatori del Regno Unito, compresi i neonati e i bambini, senza visto o permesso di residenza, lavoro o studio.


Attualmente, i cittadini di Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti devono richiedere un’Eta prima di entrare nel Regno Unito. A novembre il programma sarà esteso alla maggior parte degli altri cittadini, compresi quelli statunitensi ma esclusi gli europei. Entro la prossima primavera, il programma sarà nuovamente esteso per includere i cittadini europei: per la precisione, a partire dal 5 marzo per i viaggi dal 2 aprile 2025. Le norme non si applicano ai cittadini irlandesi.


“Una volta attuato completamente, il sistema Eta colmerà l’attuale lacuna delle autorizzazioni di viaggio anticipate e significherà che per la prima volta avremo una conoscenza completa di coloro che si recano nel Regno Unito”, ha dichiarato Cooper in un comunicato. Secondo il sito web del governo britannico, i cittadini giordani non possono più richiedere un’Eta per entrare nel Regno Unito. I programmi di esenzione dal visto non sono una novità. L’autorizzazione elettronica di viaggio Esta degli Stati Uniti, che ora costa 21 dollari e dura due anni, è stata introdotta per la prima volta nel 2009.


Nel frattempo, l’introduzione dell’Etias per l’Unione Europea, valida per tre anni e che costerà ai viaggiatori 7 euro, è stata posticipata al 2025. Il Regno Unito ha formalmente lasciato l’Unione Europea nel gennaio 2020.

Usa2024, cosa vuol dire l’endorsement di Taylor Swift per Harris

Usa2024, cosa vuol dire l’endorsement di Taylor Swift per HarrisMilano, 11 set. (askanews) – Per la campagna elettorale di Joe Biden aveva cucinato dei biscotti blu, colore simbolo dei democratici. E sui dolci c’era già il nome di Kamala Harris che in quel caso correva come vicepresidente. E ora che la ex procuratrice statunitense si esibisce in prima linea, Taylor Swift chissà cosa sfornerà. Intanto l’endorsement che ha fatto tremare il mondo dei social media e l’elettorato a stelle e strisce grazie al suo seguito devoto di fan che pendono dalle sue labbra. Già visto? Mica tanto: gli esperti parlano di un fenomeno probabilmente diverso da qualsiasi altra artista nella storia. E dirompente come mai, soprattutto quando le elezioni Usa possono essere decise da un margine di voti che in alcuni stati è inferiore alla quantità di persone che acquistano un album di Miss Americana, nella sua prima settimana di vendita.


La star è particolarmente amata dall’attuale amministrazione, di cui Harris è parte. Lo dimostrano dettagli che non sono dettagli. Come quando il Segretario di Stato Usa Antony Blinken – noto appassionato di musica – ha acquistato un suo album durante una visita ufficiale a Pechino, mentre faceva una deviazione tra un incontro e l’altro. Cosa pensasse la cantante sarebbe dovuto essere scontato in fondo. Il documentario del 2020 “Miss Americana” ha ampiamente raccontato il suo risveglio politico e la fatidica decisione di parlare di un’elezione, rompendo per sempre con i repubblicani conservatori. In un appello per la registrazione degli elettori nel 2020, ha criticato Donald Trump per la sua “leadership inefficace” e il desiderio di “sovvertire e distruggere il nostro diritto di voto e di voto in sicurezza”.


Con i suoi 283 milioni di follower e una popolarità incredibile tra i giovani elettori bianchi, e soprattutto tra le giovani donne bianche il silenzio di Swift sulle elezioni di quest’anno, e sul fatto che Trump avesse invocato il suo nome invano, per qualcuno poteva essere un’indicazione che era tornata sui suoi passi: tenere la bocca chiusa per tutto l’anno, per una serie di possibili ragioni, poteva essere un fattore fin troppo eloquente. E invece no. In un mondo dove l’intelligenza artificiale si sostituisce alle star ed esprime per loro una volontà politica, Swift ha scelto di metterci la faccia. E contrariata dall’uso da parte della campagna di Trump di una posizione di lei non corrispondente alla realtà, ha detto la sua ai suoi milioni di fan: sta sostenendo Harris. E non è un dettaglio. (Cristina Giuliano)

Usa2024, Biden: orgoglioso di Harris, “non c’è stata storia”

Usa2024, Biden: orgoglioso di Harris, “non c’è stata storia”Roma, 11 set. (askanews) – “L’America ha potuto vedere stasera il leader con cui sono stato orgoglioso di lavorare per tre anni e mezzo. Non c’è stata storia. La vice presidente Harris ha dimostrato di essere la scelta migliore per guidare la nostra nazione nel futuro. Non torneremo indietro”. Questa la reazione su X del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dopo il dibattito televisivo tra Kamala Harris e Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali americane di novembre.

Usa2024, Taylor Swift: voterò per Harris, leader ferma e dotata

Usa2024, Taylor Swift: voterò per Harris, leader ferma e dotataRoma, 11 set. (askanews) – Taylor Swift, superstar del pop di fama mondiale, ha appena annunciato su Instagram che voterà per la candidata democratica Kamala Harris alle elezioni presidenziali di novembre, subito dopo la fine dle dibattito televisivo con Donald Trump su Abc.


“Esprimerò il mio voto per Kamala Harris e Tim Walz alle elezioni presidenziali del 2024. Voterò per @kamalaharris perché combatte per i diritti e le cause che credo abbiano bisogno di un guerriero che le sostenga. Penso che sia una leader ferma e dotata e credo che possiamo realizzare molto di più in questo paese se ci lasciamo guidare dalla calma e non dal caos. Sono stata così incoraggiata e colpita dalla sua scelta del compagno di corsa Tim Walz, che da decenni difende i diritti LGBTQ+, la fecondazione in vitro e il diritto delle donne al proprio corpo”, ha spiegato Taylor Swift.

Usa2024, Harris convince più di Trump: dibattito tv ha colori Dem

Usa2024, Harris convince più di Trump: dibattito tv ha colori DemRoma, 11 set. (askanews) – Comincia piano, zoppica sui temi economici, ma cresce alla distanza, costringendo Donald Trump sulla difensiva. Nessun colpo decisivo, ma Kamala Harris tiene il punto e regge il confronto con il tycoon repubblicano nel primo e ultimo dibattito televisivo in vista delle presidenziali americane di novembre (anche se la campagna della candidata democratica ha già chiesto un nuovo confronto). E per diversi osservatori, Harris esce come chiara vincitrice del dibattito trasmesso da Abc, durato poco più di 90 minuti, e seguito in tutto il mondo. Incisiva sulla difesa del diritto all’aborto, di cui ha parlato con grande passione, efficace sulle intolleranze razziste di Trump. Che a sua volta ha incassato, cercando di gestire i giochi, talvolta rispondendo fuori contesto. Più deciso sui temi economici, più insistente negli attacchi personali, il candidato repubblicano ha tenuto la parola circa cinque minuti in più della sua sfidante. ‘Voglio essere il presidente di tutti gli americani’, ha detto Harris nel suo discorso di chiusura. ‘E’ già il peggiore vicepresidente della storia degli Stati Uniti’, ha replicato l’ex inquilino della Casa Bianca.


Dopo una stretta di mano fortemente cercata dalla vicepresidente, Harris e Trump hanno mostrato visioni nettamente diverse su aborto, immigrazione, democrazia americana, temi di politica estera, e in generale su dove si trova al momento la nazione e dove intendono portarla se eletti alla Casa Bianca. Harris ha promesso tagli alle tasse mirati alla classe media. “Io non sono Joe Biden e non sono certo Donald Trump. E quello che offro è una nuova generazione di leadership per il nostro Paese, che crede in ciò che è possibile, che porta un senso di ottimismo su ciò che possiamo fare invece di denigrare sempre il popolo americano’, ha commentato l’attuale vicepresidente. ‘Vogliamo tagli fiscali per le famiglie’ e ‘per i piccoli imprenditori’: ‘vogliamo che le giovani famiglie possano comprare una macchina, 6.000 dollari di tagli fiscali. E riteniamo che le imposte sui beni che ogni giorno acquistiamo siano fortissime’, ha spiegato. Trump, da parte sua, ha affermato con l’attuale amministrazione democratica alla Casa Bianca c’è ‘l’inflazione peggiore della nostra storia, un disastro per la classe media e per tutte le classi’. ‘Hanno permesso di distruggere questo Paese’, ha detto, precisando poi che i dazi da lui proposti avrebbero aiutato gli Stati Uniti a smettere di essere ‘imbrogliati’ dagli alleati sul commercio. Durante il dibattito, il candidato repubblicano si è lanciato in un attacco a Biden, mettendo in dubbio la sua acutezza mentale, affermando che ‘non sa nemmeno di essere vivo’. Harris ha rapidamente cercato di capovolgere la situazione. ‘Innanzitutto, penso che sia importante ricordare all’ex presidente che non si candida contro Joe Biden. Si candida contro di me’, ha commentato. E di certo non è stata risparmiata dalle accuse personali del tycoon: “Kamala Harris è una marxista, come suo padre. Forse ha imparato anche bene, ma lo sanno tutti è marxista”, ha accusato, evidenziando: ‘lei non ha un piano’ economico, ‘ha copiato quello di Biden. Ma lei un piano non non ce l’ha, non esiste. Parlano di abbassare le tasse, ma guardate come vogliono farlo, non hanno un piano”.


Harris ha duramente criticato Trump per lo stato dell’economia e della democrazia quando ha concluso il suo mandato, mentre la pandemia di Covid-19 ha devastato la nazione e dopo che i suoi sostenitori hanno preso d’assalto il Campidoglio il 6 gennaio 2021, nel tentativo di ribaltare le elezioni presidenziali del 2020. ‘Con il Covid, Trump ha aiutato il presidente (cinese) Xi, quando sappiamo che questi è stato responsabile della mancata trasparenza sulle scelte per il Covid’. E ‘quello che abbiamo fatto noi è stato ripulire il pasticcio di Donald Trump’, ha incalzato Harris, che ha accusato il suo avversario di essere dietro al Progetto 2025, il piano della destra per rifare il governo degli Stati Uniti. ‘Non ho nulla a che fare con questo’, ha replicato il tycoon. ‘Non l’ho letto e non voglio leggerlo apposta’. Quindi si è passati al tema dell’aborto, e il dibattito ha vissuto certamente il suo momento più acceso. Harris ha detto che avrebbe spinto per ripristinare un diritto all’aborto garantito a livello federale, annullato dalla Corte Suprema due anni fa. Facendo esplicito riferimento a quello che ha definito ‘il divieto di aborto di Trump’, la vicepresidente ha sottolineato che ‘non è necessario abbandonare la propria fede o le proprie convinzioni radicate per concordare sul fatto che né il governo né Donald Trump dovrebbero certamente dire a una donna cosa fare del proprio corpo’. Il candidato repubblicano ha replicato riproponendo suoi vecchi argomenti ed ha ringraziato i giudici della Corte Suprema che hanno votato per ribaltare la sentenza Roe contro Wade. ‘Ci è voluto coraggio per farlo, e la Corte Suprema ha avuto un grande coraggio nel farlo. Do un enorme merito a quei sei giudici (in realtà furono cinque, ndr)’, ha spiegato prima di affermare, falsamente, che in alcuni stati i bambini vengono uccisi dopo la nascita, (il che costituisce un omicidio, ed è illegale ovunque). I Democratici sono favorevoli a ‘uccidere un bimbo al nono mese’, ha insistito, prima di attaccare anche Tim Walz, candidato vice di Kamala Harris, che a suo dire sarebbe favorevole a questa soluzione. ‘Dicono che decideranno cosa fare del bambino dopo nato’.


Affrontando l’argomento immigrazione, Trump ha ripetuto un’affermazione infondata secondo cui gli immigrati mangiano animali domestici in una città dell’Ohio, costringendo il moderatore a sottolineare che non ci sono prove di ciò. ‘A Springfield, mangiano i cani, le persone che sono arrivate, mangiano i gatti… mangiano gli animali domestici delle persone che vivono lì. Ed è quello che sta succedendo nel nostro Paese, ed è una vergogna’, ha detto l’ex presidente repubblicano, smentito dal moderatore David Muir. Ed Harris ha approfittato della situazione per attaccare il suo sfidante per i suoi precedenti penali, in risposta alle sue affermazioni sui presunti ‘crimini dei migranti’. Queste accuse, ha detto, arrivano da ‘qualcuno che è stato processato per crimini contro la sicurezza nazionale, crimini economici, interferenza elettorale’. ‘Tutti casi falsi’ li ha definiti Trump, in una fase del dibattito con diversi attacchi politici e personali. Harris ha detto che diversi leader stranieri ritengono Trump ‘una vergogna’, mentre il tycoon repubblicano ha più volte cercato di collegare Harris a Biden, chiedendo perché non avesse agito in base alle idee da lei proposte mentre era vicepresidente. ‘Ha semplicemente iniziato dicendo che farà questo, farà quello. Farà tutte queste cose meravigliose. Perché non le ha fatte’ fino a questo momento?, ha chiesto, liquidando ripetutamente lei e Biden come deboli e citando gli elogi del primo ministro nazionalista ungherese Viktor Orban per dimostrare di essere ampiamente rispettato dai leader di tutto il mondo. Orban, ha sottolineato, lo definisce la ‘persona più temuta’.


Trump ha quindi nuovamente negato la sua sconfitta contro Biden quattro anni fa, quando i suoi sforzi per ribaltare il risultato hanno ispirato l’insurrezione del Campidoglio del 6 gennaio 2021. ‘Donald Trump è stato licenziato da 81 milioni di persone’, ha accusato Harris. ‘Quindi diciamolo chiaramente. E chiaramente sta avendo molte difficoltà a elaborare la cosa. Ma non possiamo permetterci di avere un presidente degli Stati Uniti che tenta, come ha fatto in passato, di sovvertire la volontà degli elettori in un’elezione libera e giusta’, ha aggiunto, ribadendo: ‘ha perso quelle elezioni’. Affermando quindi che è giunto ‘il momento di voltare pagina’, Harris ha rivolto un appello ai repubblicani e agli indipendenti contrari allo stile di Trump e ai suoi sforzi di quattro anni fa per ribaltare le elezioni presidenziali del 2020, affermando che c’è un posto nella sua campagna per loro ‘per rappresentare il Paese, per rappresentare la nostra democrazia, per rappresentare lo stato di diritto e per porre fine al caos’. Non meno distanti sono state poi le posizioni espresse dai due candidati sulle due grandi guerre in corso: quelle in Ucraina e in Medio Oriente. ‘I nostri alleati della Nato sono così grati che tu non sia più presidente. Altrimenti Putin sarebbe seduto a Kiev con gli occhi puntati sul resto dell’Europa’, ha accusato Harris, aggiungendo: Putin ‘è un dittatore che ti mangerà a pranzo’. “Trump è manipolato da dittatori come Vladimir Putin e Kim Jong Un’ che ‘fanno il tifo per lui”, ha proseguito Harris, ricordando che con Kim ‘si scriveva lettere d’amore’. Trump, su questo tema, è apparso in difficoltà, incalzato dalle domande di uno dei mediatori del dibattito. L’ex presidente si è rifiutato due volte di dire se era nel migliore interesse degli Stati Uniti che l’Ucraina vincesse la sua guerra contro la Russia. ‘Penso che sia nel migliore interesse degli Stati Uniti porre fine a questa guerra’ in Ucraina e ‘negoziare un accordo, perché dobbiamo impedire che tutte queste vite umane vengano distrutte’, ha replicato. ‘Voglio che la guerra finisca. Voglio salvare vite che vengono uccise inutilmente. Milioni di persone. Sono milioni. È molto peggio dei numeri che state ricevendo, che sono numeri falsi’. Quanto alla guerra a Gaza, Harris ha avvertito che ‘deve finire immediatamente’. ‘Ora, Israele ha il diritto di difendersi… e il modo in cui lo fa è importante. Ma è anche vero che sono stati uccisi troppi palestinesi innocenti, bambini, madri. Quello che sappiamo è che questa guerra deve finire… E il modo in cui finirà è che abbiamo bisogno di un accordo di cessate il fuoco e abbiamo bisogno che gli ostaggi tornino a casa, e quindi continueremo a lavorare 24 ore su 24 per questo. Lavorare 24 ore su 24, comprendendo anche che dobbiamo tracciare una rotta per una soluzione a due stati e in quella soluzione deve esserci sicurezza per il popolo israeliano e Israele, e una misura uguale per i palestinesi’, ha commentato, pur ribadendo che darà ‘sempre a Israele la possibilità di difendersi, in particolare per quanto riguarda l’Iran e qualsiasi minaccia che l’Iran e i suoi delegati rappresentano per Israele’. Harris ha quindi accusato Trump di avere negoziato con i talebani in Afghanistan ed ha rivendicato orgogliosamente che ‘ad oggi non c’è un solo membro dell’esercito degli Stati Uniti che sia in servizio attivo in una zona di combattimento, in nessuna zona di guerra nel mondo, la prima volta in questo secolo’. Trump ha replicato, d’altra parte, che con lui alla Casa Bianca il conflitto a Gaza ‘non sarebbe mai iniziato’. Promettendo di ‘sistemare la questione in fretta’ in caso di elezione, il tycoon ha quindi accusato la sua sfidante: ‘Odia Israele. Se diventasse presidente, credo che Israele non esisterebbe più tra due anni’, ha detto, aggiungendo che Harris odia anche la popolazione araba perché ‘l’intero posto sta saltando in aria’. Prima della chiusura del dibattito, i due rivali si sono scontrati anche su due altri temi: le trascorse posizioni liberali di Harris e la questione razziale. Trump ha accusato la vicepresidente di avere abbandonato alcune delle sue passate posizioni liberali e ha detto: ‘Ora sta seguendo la mia filosofia. Infatti, stavo per mandarle un cappello MAGA’. Harris ha incassato, sorridendo, ed ha cercato di difendere le sue posizioni più moderate sull’espansione del Medicare per tutti e i programmi obbligatori di riacquisto delle armi, e persino il suo allontanamento dalla posizione secondo cui le cannucce di plastica dovrebbero essere vietate, insistendo sul fatto che i suoi ‘valori rimangono gli stessi’. Quanto alla questione razziale, Harris ha spiegato che è ‘una tragedia’ avere ‘qualcuno che vuole essere presidente e che nel corso della sua carriera ha costantemente tentato di usare la razza per dividere il popolo americano’. Harris ha detto che Trump ha una lunga storia di divisione razziale, risalente a quando l’azienda della sua famiglia è stata indagata per essersi rifiutata di affittare a persone di colore decenni fa. La candidata democratica ha anche ricordato che Trump ha chiesto la pena di morte per i ‘Central Park Five’, che sono stati falsamente accusati di stupro e hanno diffuso false teorie ‘birther’ sul presidente Barack Obama. ‘Penso che il popolo americano voglia di meglio, voglia di meglio’, ha detto, annuendo verso Trump. Al termine del dibattito Donald Trump ha fatto un’apparizione a sorpresa nella sala che ospita i giornalisti e si è detto ‘soddisfatto’ della sua prestazione contro la sua sfidante democratica: ‘ma non so se faremo un altro dibattito’, ha precisato. ‘Penso che sia stato il mio miglior dibattito di sempre’, ha detto l’ex presidente. ‘Ha mostrato quanto sono deboli, quanto sono patetici e cosa stanno facendo per distruggere il nostro paese, al confine, con il commercio estero, con tutto’, ha detto. ‘Ora, lei vuole farne un altro, perché è stata battuta stasera, ma non so se ne faremo un altro’. Parlando ai suoi sostenitori, Kamala Harris ha invece spiegato: ‘Abbiamo molto lavoro da fare. E stasera penso di aver evidenziato per il popolo americano cosa è in gioco’. Intanto, subito dopo la fine del confronto, ha incassato il sostegno di Taylor Swift. ‘Esprimerò il mio voto per Kamala Harris e Tim Walz alle elezioni presidenziali del 2024. Voterò per @kamalaharris perché combatte per i diritti e le cause che credo abbiano bisogno di un guerriero che le sostenga. Penso che sia una leader ferma e dotata e credo che possiamo realizzare molto di più in questo paese se ci lasciamo guidare dalla calma e non dal caos. Sono stata così incoraggiata e colpita dalla sua scelta del compagno di corsa Tim Walz, che da decenni difende i diritti LGBTQ+, la fecondazione in vitro e il diritto delle donne al proprio corpo’, ha spiegato la superstar del pop pubblicando una foto con gatto su Instagram. Intanto, interrogati sul dibattito televisivo in un sondaggio della Cnn, gli spettatori hanno affermato, il 42% contro il 33%, che Harris ha offerto un piano migliore per risolvere i problemi del paese rispetto a Trump, con il 22% che ha precisato che nessuno dei due candidati ha offerto un progetto migliore dell’altro.