Usa2024, Trump: “Sistemerò in fretta” situazione in Medio OrienteRoma, 11 set. (askanews) – Il conflitto nella Striscia di Gaza “non sarebbe mai iniziato” con Donald Trump ancora presidente degli Stati Uniti. Ad affermarlo è stato lo stesso tycoon repubblicano durante il dibattito su Abc con la sua sfidante democratica Kamala Harris. “Odia Israele. Se diventasse presidente, credo che Israele non esisterebbe più tra due anni”, ha detto ricolgendosi alla sua avversaria, aggiungendo che Harris odia anche la popolazione araba perché “l’intero posto sta saltando in aria”.
“Sistemerò la questione in fretta”, ha aggiunto, spiegando che anche la guerra tra Russia e Ucraina finirà quando verrà rieletto.
Usa2024, Harris: guerra a Gaza deve finire immediatamenteRoma, 11 set. (askanews) – “Questa guerra deve finire. Deve finire immediatamente”. Così la candidata democratica alla Casa Bianca, Kamala Harris, sulla guerra nella Striscia di Gaza, durante il dibattito televisivo con Donald Trump su Abc.
Harris ha chiesto un cessate il fuoco e, alla fine, una soluzione a due stati per “ricostruire Gaza”. “Ora, Israele ha il diritto di difendersi… e il modo in cui lo fa è importante. Ma è anche vero che sono stati uccisi troppi palestinesi innocenti, bambini, madri. Quello che sappiamo è che questa guerra deve finire… E il modo in cui finirà è che abbiamo bisogno di un accordo di cessate il fuoco e abbiamo bisogno che gli ostaggi tornino a casa, e quindi continueremo a lavorare 24 ore su 24 per questo. Lavorare 24 ore su 24, comprendendo anche che dobbiamo tracciare una rotta per una soluzione a due stati e in quella soluzione deve esserci sicurezza per il popolo israeliano e Israele, e una misura uguale per i palestinesi”, ha commentato Harris.
La vicepresidente democratica ha quindi aggiunto che darà “sempre a Israele la possibilità di difendersi, in particolare per quanto riguarda l’Iran e qualsiasi minaccia che l’Iran e i suoi delegati rappresentano per Israele”.
Usa2024, Trump: democratici sono “una minaccia per la democrazia”Roma, 11 set. (askanews) – L’FBI non è ancora certa del motivo per cui un giovane abbia aperto il fuoco durante un comizio di Trump in Pennsylvania a luglio, ferendo l’ex presidente e uccidendo un partecipante. Ma al dibattito per le presidenziali su Abc, l’ex presidente repubblicano ha detto che la sua sfidante Kamala Harris e altri democratici lo avevano definito una “minaccia per la democrazia” e avrebbero così scatenato l’attacco.
“Probabilmente ho preso una pallottola in testa per le cose che dicono di me. Parlano di democrazia, io sono una minaccia per la democrazia? Loro sono la minaccia per la democrazia”, ha detto Trump, prima di tirare in ballo l’indagine sull’influenza russa che lo aveva tormentato durante il suo primo mandato. Il moderatore David Muir lo ha poi interrotto, dicendo: “Abbiamo molto da fare”.
Israele offre a Sinwar passaggio sicuro fuori da Gaza in cambio ostaggiMilano, 10 set. (askanews) – Il capo negoziatore di Israele per gli ostaggi, Gal Hirsch, ha proposto di offrire al leader di Hamas, Yahya Sinwar, un passaggio sicuro fuori da Gaza in cambio dei 101 ostaggi ancora prigionieri. Lo ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Bloomberg. “Sono pronto a fornire un passaggio sicuro a Sinwar, alla sua famiglia e a chiunque voglia raggiungerlo. Rivogliamo gli ostaggi. Vogliamo la smilitarizzazione, la de-radicalizzazione ovviamente, un nuovo sistema che gestisca Gaza”, ha dichiarato Hirsch.
A Seoul conferenza globale su uso militare IA: controllo resti umanoRoma, 10 set. (askanews) – L’Intelligenza artificiale applicata al settore militare deve essere permanentemente sotto il controllo umano e non deve essere impiegata per una proliferazione di armi di distruzione di massa. Queste sono le indicazioni arrivate dal vertice Responsible AI in the Military Domain” (REAIM), un incontro multilaterale ospitato dalla Corea del Sud per discutere la governance dell’uso dell’IA nel contesto militare.
“Nello sviluppo, dispiegamento e utilizzo dell’IA nel dominio militare è necessario mantenere un adeguato coinvolgimento umano, incluse misure che riguardano il giudizio e il controllo umano sull’uso della forza”, si legge nella “Blueprint for Action” rilasciata dal ministero degli esteri. La dichiarazione sottolinea la necessità di impedire che le tecnologie IA contribuiscano alla proliferazione di armi di distruzione di massa e ribadisce che tali tecnologie devono supportare e non ostacolare gli sforzi di disarmo, controllo degli armamenti e non proliferazione.
La conferenza REAIM di quest’anno ha riunito circa 2mila funzionari governativi ed esperti privati di 90 paesi per esplorare i benefici e i rischi potenziali dell’uso dell’Ia in campo militare. La Russia, impegnata nella guerra con l’Ucraina, non è stata invitata. Tra i partecipanti, 61 paesi hanno approvato la dichiarazione. Si prevede che altri paesi, tra cui la Cina, potrebbero aggiungersi alla lista, come riportato da una fonte diplomatica.
Sono sempre più crescenti i timori legati all’uso improprio dell’Ia, come la possibilità che favorisca una corsa agli armamenti. La dichiarazione ha sottolineato che gli esseri umani rimangono responsabili per l’uso e gli effetti delle applicazioni IA in ambito militare, ribadendo l’importanza del coinvolgimento umano in tutte le decisioni sovrane riguardanti l’uso delle armi nucleari.
È stato inoltre richiesto di stabilire adeguate misure di sicurezza per garantire che le applicazioni Ia siano affidabili e riducano il rischio di malfunzionamenti o conseguenze indesiderate, come errori derivanti da dati o algoritmi. Tra le applicazioni di maggiore impatto nel settore militare sono state citate le armi abilitate dall’Ia e i sistemi di supporto decisionale per operazioni di combattimento o cyber. Durante la cerimonia di chiusura, il ministro degli Esteri sudcoreano Cho Tae-yul ha invitato a mettere in pratica questi principi, sottolineando che saranno la volontà e le scelte delle persone a determinare il futuro. “Questo è solo l’inizio. Dobbiamo sviluppare ulteriormente il piano e lavorare per implementare misure al passo con i progressi tecnologici”, ha dichiarato Cho nel suo discorso conclusivo. La conferenza REAIM di quest’anno è stata co-organizzata da Paesi Bassi, Singapore, Kenya e Regno Unito. La sessione inaugurale si è svolta a L’Aia a febbraio dello scorso anno.
Decollata SpaceX Polaris Dawn: a bordo i 4 che faranno la prima passeggiata spaziale “privata”Roma, 10 set. (askanews) – La missione SpaceX Polaris Dawn è decollata dal Kennedy Space Center in Florida. La spedizione orbitale di più giorni prevede la prima passeggiata spaziale di privati cittadini e punta a volare più in profondità nello spazio di qualsiasi altra missione con equipaggio in più di mezzo secolo. L’equipaggio di quattro membri è guidato dal CEO di Shift4 Payments, Jared Iscaacman.
“Mentre guardate verso la Stella Polare, ricordate che il vostro coraggio illumina la strada per i futuri esploratori. Confidiamo nelle vostre capacità, nel vostro coraggio e nel vostro lavoro di squadra per portare a termine la missione che vi aspetta”, hanno detto i controllori di terra, guidati dal direttore del lancio di SpaceX Frank Messina, mentre la capsula entrava nell’orbita terrestre. “Sappiate che l’intero team qui è con voi a ogni passo, osservandovi, supportandovi e incitandovi mentre camminate nello spazio. Vi mandiamo abbracci da terra”. Questo lancio arriva dopo diversi ritardi dovuti alle condizioni meteorologiche a fine agosto e nelle prime ore del mattino di martedì. Isaacman e i suoi compagni di equipaggio, tra cui l’ex pilota dell’aeronautica militare statunitense Scott “Kidd” Poteet e gli ingegneri di SpaceX Anna Menon e Sarah Gillis hanno diversi obiettivi: trasportare l’equipaggio ad altezze da record per un’orbita attorno alla Terra, superando il traguardo stabilito dalla missione Gemini 11 della NASA del 1966, che raggiunse 1.373 chilometri. In caso di successo, Polaris Dawn batterebbe quel record di circa 32 chilometri.
Il volo spaziale Polaris Dawn sarebbe anche il più alto mai volato da un essere umano dai tempi del programma Apollo della NASA, che si concluse nel 1972 e che portò complessivamente 24 astronauti a un quarto di milione di miglia sulla Luna anziché fermarsi nell’orbita terrestre. Polaris Dawn potrebbe anche segnare la distanza più lunga mai percorsa da una donna nello spazio. Inoltre, nel terzo giorno di missione, l’equipaggio civile tenterà una passeggiata spaziale: un’impresa rischiosa che esporrà i quattro i membri dell’equipaggio e l’interno della Crew Dragon al vuoto dello spazio.
Attacco di droni ucraini (oltre 140) in Russia. Chiusi due aeroporti internazionali a MoscaRoma, 10 set. (askanews) – Più di 140 droni d’attacco ucraini sono stati abbattuti in diverse regioni della parte centroeuropea della Russia questa notte: lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca.
Il ministero ha precisato che sono stati intercettati un totale di 144 droni, di cui 72 nella provincia di Bryansk; 20 a Mosca; 14 a Kursk; 13 a Tula; otto a Belgorod; sette a Kaluga; cinque a Voronezh; quattro a Lipetsk e uno a Oriol. Il Ministero della Difesa non ha specificato gli obiettivi di questi attacchi, che ha definito “terroristici”. I droni contro la capitale russa e la provincia di Mosca hanno provocato una vittima e tre feriti. Una donna di 46 anni è morta e altre tre persone sono rimaste ferite a seguito di un attacco ucraino con drone a Ramenskoye: lo ha affermato il governatore della regione di Mosca, Andrei Vorobyov. Secondo il governatore, 43 persone sono state ora ospitate in centri di accoglienza temporanei e sono stati forniti pasti caldi a tutti. In seguito al massiccio attacco, due aeroporti internazionali di Mosca, Domodedovo (DME) e Vnukovo (VNU), hanno sospeso le operazioni nella notte a causa di un “Con decisione dell’ente statale per la gestione del traffico aereo, sono state imposte restrizioni temporanee all’aeroporto di Mosca-Domodedovo”, ha detto il portavoce dello scalo situato a sud della capitale russa. Alle 6:45 ora locale (GMT+3), ha aggiunto il portavoce, 13 voli sono stati dirottati verso altri aeroporti di Mosca, Nizhny Novgrod, Samara e San Pietroburgo.
Inoltrek, l’amministrazione di Vnukovo ha segnalato “restrizioni temporanee agli arrivi e alle partenze a partire dall’1:30, per ragioni che non dipendono dall’aeroporto”.
Russia lancia esercitazioni “Ocean-2024” anche nel Mediterraneo. Con oltre 400 navi da guerraRoma, 10 set. (askanews) – Le forze navali russe hanno lanciato l’esercitazione strategica pianificata “Ocean-2024” negli oceani Pacifico e Artico, nel Mediterraneo, nel Mar Caspio e nel Mar Baltico, ha affermato il ministero della Difesa russo secondo le agenzie locali. Più di 400 navi da guerra, sottomarini e navi di supporto prenderanno parte all’esercitazione.
“Oggi, in conformità con il piano di addestramento delle forze armate russe, unità e formazioni delle forze navali stanno iniziando a partecipare all’esercitazione di comando e stato maggiore strategica ‘Ocean-2024’, che durerà fino al 16 settembre compreso”, ha affermato il ministero in una dichiarazione. Saranno coinvolti oltre 120 aerei ed elicotteri dell’aviazione navale delle forze navali e aerospaziali, circa 7.000 unità di armi, equipaggiamento militare e speciale, nonché oltre 90.000 membri del personale, ha specificato il ministero.
“Gli obiettivi principali… sono testare la prontezza del personale di comando delle formazioni e delle unità della Marina russa a gestire gruppi di forze eterogenei nelle loro aree di responsabilità, risolvere compiti operativi non standard, utilizzare in modo completo armi ad alta precisione, armi avanzate e moderne ed equipaggiamento militare durante la parte pratica dell’esercitazione, nonché espandere l’interazione con le forze navali dei paesi partner nella risoluzione di compiti congiunti in mare”, ha affermato il ministero. La prima fase dell’esercitazione si concentrerà sullo spiegamento di gruppi di forze in campi di addestramento al combattimento designati, mentre durante la seconda fase dell’esercitazione, padroneggeranno le operazioni di combattimento per distruggere oggetti strategici e forze del nemico simulato e per sbarcare truppe. “Gruppi operativi di corpi di comando militare e contingenti militari di stati partner stranieri della Russia sono stati invitati a partecipare all’esercitazione”, ha affermato il ministero.
Raid israeliano a Khan Younis, decine di morti e feritiRoma, 10 set. (askanews) – Almeno 40 persone sono state uccise nel sud di Gaza e decine di altre sono rimaste ferite in attacchi israeliani notturni su una zona designata come umanitaria, ha affermato l’autorità di difesa civile gestita da Hamas. L’esercito israeliano ha precisato che i suoi aerei hanno attaccato un centro operativo a Khan Younis appartenente ai combattenti del gruppo palestinese e di avere preso misure per ridurre il rischio di danneggiare i civili.
Residenti locali hanno affermato che tre attacchi hanno colpito tende che ospitavano sfollati nella zona umanitaria di al-Mawasi, a ovest della città di Khan Younis, causando enormi crateri. “Quaranta persone sono state uccise e più di 60 ferite, mentre molte sono ancora sotto le macerie”, ha detto alla Bbc il direttore operativo dell’autorità di difesa civile di Hamas. Testimoni oculari hanno invece precisato all’emittente che grandi esplosioni hanno scosso l’area di al-Mawasi poco dopo mezzanotte e che si potevano vedere le fiamme alzarsi verso il cielo. Khaled Mahmoud, un volontario di un ente di beneficenza che vive vicino al sito degli attacchi, ha affermato che lui e altri volontari si sono precipitati ad aiutare ma sono rimasti sbalorditi dalla portata del disastro. “Gli attacchi hanno creato tre crateri profondi sette metri e seppellito più di 20 tende”, ha spiegato. E video non verificati hanno mostrato civili che scavavano nella sabbia con le mani nel tentativo di salvare i palestinesi da una profonda buca causata dagli attacchi aerei. In una dichiarazione, un portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF) ha affermato che l’esercito ha attaccato “importanti terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di comando e controllo incorporato nell’area umanitaria di Khan Yunis”. “Prima dell’attacco, sono state prese numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, tra cui l’uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e mezzi aggiuntivi”, ha aggiunto il portavoce.
“Le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza continuano ad abusare sistematicamente delle infrastrutture civili e umanitarie, tra cui l’area umanitaria designata, per svolgere attività terroristiche contro lo Stato di Israele e le truppe dell’Idf”, ha insistito il portavoce militare. Hamas ha respinto le affermazioni dell’esercito israeliano secondo cui nella zona erano presenti combattenti del suo gruppo, definendola una “palese” bugia che “mira a giustificare questi orribili crimini”. “La resistenza ha negato più volte che qualcuno dei suoi membri si raduna in luoghi civili o utilizzi questi luoghi per scopi militari”, ha precisato il gruppo estremista palestinese.
M.O., Biden convoca meeting sicurezza su cessate-il-fuocoRoma, 9 set. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dovrebbe convocare in giornata la sua squadra di sicurezza nazionale per discutere gli attuali colloqui sul cessate il fuoco fra Israele e Hamas, dopo che negli ultimi giorni funzionari statunitensi hanno detto a colleghi del Qatar e dell’Egitto che le nuove richieste di Hamas riguardo allo scambio ostaggi-prigionieri va oltre gli accordi precedenti.
I funzionari statunitensi hanno chiesto alle loro controparti di fare pressione su Hamas affinché faccia un passo indietro rispetto alle nuove richieste, che hanno citato come il principale ostacolo alla conclusione di un accordo, più dei disaccordi sul Corridoio di Filadelfia. I funzionari statunitensi hanno inoltre continuato a lavorare per una proposta ponte da presentare a tutte le parti, anche se devono ancora trovare una formula funzionante poiché all’interno della Casa Bianca è cresciuto lo scetticismo sul fatto che entrambe le parti vogliano davvero un accordo.