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Venezia81, incontro comparto sindacale e industriale: “Fare sistema”

Venezia81, incontro comparto sindacale e industriale: “Fare sistema”Roma, 9 set. (askanews) – In occasione dell’81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, lo scorso 5 settembre, tutti i maggiori rappresentanti sindacali del settore audiovisivo come SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL si sono incontrati con le associazioni di categoria dei produttori ANICA, APA, APE, CNA e Confartigianato, e con il MiC in collegamento da remoto, all’Italian Pavillon di Cinecittà. “Il confronto si è svolto in un clima di grande collaborazione tra le parti”, si apprende in un comunicato.


I numerosi interventi hanno riguardato, fra l’altro, le misure del governo a sostegno delle imprese e dell’incentivazione dell’innovazione e della competitività sui mercati internazionali, ed hanno evidenziato che anche i più recenti sviluppi tecnologici, opportunamente gestiti e normati, potranno contribuire significativamente allo sviluppo del settore. Le associazioni di categoria dei produttori hanno evidenziato l’esigenza di poter disporre di risorse certe e di tempistiche più stringenti per quanto riguarda l’accesso a tali risorse. I produttori hanno sottolineato l’impatto degli oneri finanziari, elemento di cui occorre tenere conto sia in termini di accesso al credito sia in quelli di eleggibilità nell’ambito dei costi di produzione.


A questo tema si è aggiunto quello del livello dei costi di produzione. In un quadro in cui l’incremento della committenza degli ultimi anni, come numero di soggetti e conseguentemente come importi degli investimenti, sta venendo meno, occorre necessariamente tenere i costi ancor più sotto controllo. In tal senso, anche la formazione professionale può determinare una maggiore ottimizzazione dei costi e della qualità della produzione, e in questo ASForCinema, Fondartigianato e la bilateralità di settore possono essere un punto di riferimento molto importante, secondo il testo.


Anche i rappresentanti sindacali hanno sottolineato ed apprezzato lo straordinario incremento dell’attività produttiva e delle ripercussioni occupazionali del comparto, che mostrano quasi un raddoppio di tutti gli indicatori negli ultimi anni post-covid, pur dichiarandosi allarmati per la contrazione dell’ultimo periodo. In proposito, hanno sottolineato che una flessione dell’attività produttiva, oltre a creare problemi occupazionali, rischierebbe di disperdere il patrimonio di esperienza professionale e di avanzamento tecnologico raggiunti.


I rappresentanti sindacali ripropongono inoltre il tema del welfare di settore, necessario a tutelare gli addetti nelle fasi di crisi congiunturale ma anche per i periodi di non lavoro legati alla discontinuità lavorativa che caratterizza il mondo dello spettacolo. A tal proposito, si ritiene indispensabile garantire, per l’anno in corso, la copertura contributiva, sottolineando altresì l’esigenza di una normazione dell’intera filiera che si potrà raggiungere chiudendo tutti i contratti nazionali e costruendo il contratto nazionale di filiera. Si evidenzia quindi la necessità di operare congiuntamente ai fini di consolidare e stabilizzare tale sviluppo. Le parti hanno quindi espresso la comune volontà di mantenere vivo il dialogo costante già ampiamente avviato al fine di far fronte congiuntamente alle criticità del settore ed alle sfide future. L’incontro si inserisce dunque in un più ampio progetto di collaborazione tra parti sociali e imprese, nella convinzione che solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo possa essere garantito un futuro più stabile, solido e sereno per tutti i lavoratori e per tutte le aziende che operano nel settore dell’audiovisivo.

Londra, Kate Middleton annuncia: ho completato la chemioterapia

Londra, Kate Middleton annuncia: ho completato la chemioterapiaRoma, 9 set. (askanews) – Kate Middleton, principessa del Galles, ha parlato oggi del suo sollievo per aver completato il ciclo di chemioterapia, in un video diffuso da Kensington Palace.


La principessa e futura regina ha rivelato a marzo che era in cura per il cancro ed è stata lontana dai riflettori per gran parte di quest’anno. Nei prossimi mesi presenzierà ad alcuni impegni, che potrebbero includere eventi commemorativi a novembre e il suo annuale concerto di canti natalizi.


Nel commovente videomessaggio ha detto che quest’anno è stato “incredibilmente duro” e “che la vita come la conosci può cambiare in un istante”.

Gb, Kate Middleton annuncia: ho completato la chemioterapia

Gb, Kate Middleton annuncia: ho completato la chemioterapiaRoma, 9 set. (askanews) – Kate Middleton, principessa del Galles, ha parlato oggi del suo sollievo per aver completato il ciclo di chemioterapia, in un video diffuso da Kensington Palace.


La principessa e futura regina ha rivelato a marzo che era in cura per il cancro ed è stata lontana dai riflettori per gran parte di quest’anno. Nei prossimi mesi presenzierà ad alcuni impegni, che potrebbero includere eventi commemorativi a novembre e il suo annuale concerto di canti natalizi.


Nel commovente videomessaggio ha detto che quest’anno è stato “incredibilmente duro” e “che la vita come la conosci può cambiare in un istante”.

Missili dall’Iran alla Russia: Mosca e Teheran smentiscono. Kiev vuole via libera per attaccare

Missili dall’Iran alla Russia: Mosca e Teheran smentiscono. Kiev vuole via libera per attaccareRoma, 9 set. (askanews) – La Cnn ha riferito, citando fonti, che l’Iran avrebbe trasferito missili balistici a corto raggio alla Russia per utilizzarli in operazioni militari in Ucraina. La smentita da Russia e Iran non è tardata ad arrivare. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che tali informazioni non sempre corrispondono alla realtà: “Abbiamo visto questi resoconti, non sempre tali informazioni corrispondono alla realtà. L’Iran è un nostro importante partner, stiamo sviluppando le nostre relazioni commerciali ed economiche, stiamo sviluppando la nostra cooperazione e il dialogo in tutte le aree possibili, comprese le aree più sensibili. E continueremo a farlo nell’interesse dei popoli dei nostri due paesi”, ha detto Peskov, citato dalle agenzie russe.


“Respingiamo categoricamente le affermazioni secondo cui l’Iran avrebbe avuto un ruolo nell’esportazione di armi verso una qualsiasi delle parti in conflitto” in Ucraina. Così il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani alla sua conferenza settimanale. Dal canto suo, Kiev rilancia la richiesta del via libera per attaccare in territorio russo. Andry Yermak, capo dell’ufficio presidenziale ucraino ha affermato oggi che i Paesi partner occidentali devono consentire all’Ucraina di utilizzare le armi da loro fornite per colpire depositi militari all’interno della Russia a causa dei forti sospetti che l’Iran abbia fornito missili balistici per lo sforzo bellico del Cremlino.


I Paesi occidentali che sostengono l’Ucraina nella guerra hanno esitato a lasciare che i suoi militari colpissero obiettivi sul suolo russo, temendo che potessero essere risucchiati nel più grande conflitto europeo dalla seconda guerra mondiale, ma il capo dell’ufficio presidenziale ucraino ha affermato che “protezione non è escalation”. “In risposta alla fornitura di missili balistici alla Russia, l’Ucraina deve poter distruggere i depositi che immagazzinano questi missili con armi occidentali per evitare il terrorismo”, ha detto ancora Andrii Yermak sul suo canale Telegram Intanto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, ha ribadito che le scelte sull’autorizzazione all’uso in Russia delle armi cedute all’Ucraina sono “degli Stati”. Intervistato da La Stampa, dopo aver perorato la causa di Kiev al Forum Ambrosetti di Cernobbio, ricevendo critiche da parte di un pezzo della politica italiana, Borrell ha sottolineato: “Non voglio certo interferire nelle posizioni politiche nazionali. Sono gli Stati a prendere le loro decisioni. La posizione da tenere è una questione nazionale, ma dell’Ucraina abbiamo parlato al Consiglio europeo per la Difesa e gli Stati hanno preso una decisione. Ognuno aveva la propria sensibilità, alcuni erano sensibili alle richieste di Kiev, altri meno, altri ancora erano d’accordo e hanno autorizzato le operazioni dell’Ucraina, e c’è anche qualcuno che potrebbe aver dato il suo via libera in modo riservato, non lo so. Ribadisco: io ho espresso soltanto la mia opinione dopo aver sentito il presidente Volodymyr Zelensky. Le scelte sono degli Stati”. Nel frattempo, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto che gli sforzi diplomatici siano intensificati per raggiungere la pace in Ucraina “più rapidamente”, mentre la guerra contro la Russia è ormai al suo terzo anno. “Credo che ora sia il momento di discutere su come uscire da questa situazione di guerra e raggiungere la pace più rapidamente”, ha detto Scholz in un’intervista all’emittente pubblica ZDF ieri, aggiungendo che la Russia dovrebbe partecipare al prossimo vertice di pace per porre fine alla guerra. La Russia è a conoscenza delle notizie secondo cui il cancelliere tedesco Olaf Scholz starebbe preparando un piano per la soluzione della guerra in Ucraina, ma non ne conosce i dettagli, ha risposto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.


Il piano di Scholz non sembra essere il solo sul tavolo, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha annunciato un nuovo evento “speciale” in arrivo a settembre nell’ambito della sua iniziativa di pace in Ucraina, ha riferito oggi l’emittente ungherese ATV. A un evento nella città ungherese di Kotcse, Orban ha affermato che la sua missione di pace in Ucraina continua, sottintendendo che ci sarebbe stato un evento “speciale” rilevante a settembre. Tuttavia, il capo del governo ungherese non ha condiviso dettagli particolari sulle sue intenzioni.

Biden spinge per l’accordo di cessate il fuoco a Gaza, ma Hamas e Israele sono sempre più distanti

Biden spinge per l’accordo di cessate il fuoco a Gaza, ma Hamas e Israele sono sempre più distantiNew York, 9 set. (askanews) – I funzionari della Casa Bianca sono frustrati e tristi per il mancato accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliano e stanno valutando una nuova strategia, mentre Hamas e Israele stanno assumendo posizioni sempre più dure sui negoziati.


Secondo il sito di notizie Axios, il presidente americano Biden vorrebbe continuare a spingere per un accordo, ma i suoi consiglieri pensano che, in questo momento, una nuova proposta non porterebbe da nessuna parte. I funzionari Usa hanno ammesso di essere in una situazione difficile, con Hamas che chiede il rilascio di altri 100 prigionieri e il premier israeliano Netanyahu che intende mantenere il pieno controllo militare lungo il corridoio Filadelfia al confine tra Egitto e Gaza. L’amministrazione Biden sta ancora lavorando con Qatar ed Egitto su una proposta più dettagliata e sperano che i due paesi possano fare pressione sul capo di Hamas, Sinwar, affinché riduca le sue richieste.

Serie di attacchi israeliani in Siria: morti e feriti

Serie di attacchi israeliani in Siria: morti e feritiRoma, 9 set. (askanews) – E’ salito a 18 morti e 32 feriti il bilancio di una serie di attacchi israeliani notturni nella provincia di Hama, nella Siria centrale: lo ha precisato l’Osservatorio siriano sui diritti umani, citato dai media dello Stato ebraico.


L’attacco ha distrutto anche edifici e centri militari nell’area vicino a Masyaf, che ospita centri di ricerca scientifica. Qui “sono presenti” anche “gruppi filo-iraniani ed esperti di sviluppo di armi”, secondo quanto precisato. (foto di archivio)

Un drone russo ha violato lo spazio aereo della Romania

Un drone russo ha violato lo spazio aereo della RomaniaRoma, 8 set. (askanews) – Un drone russo ha violato lo spazio aereo della Romania durante gli attacchi notturni contro la vicina Ucraina. Lo ha reso noto la Romania, membro della Nato, esortando Mosca a fermare quella che ha descritto come un’escalation.


L’incidente è avvenuto mentre la Russia effettuava attacchi contro “obiettivi civili e infrastrutture portuali” nella zona del fiume Danubio in Ucraina, ha spiegato il ministero della Difesa rumeno.La Romania ha fatto decollare aerei da guerra F-16 per monitorare il suo spazio aereo e gli alleati della Nato sono stati tenuti informati, ha affermato ancora il ministero. Le autorità di emergenza rumene hanno anche emesso avvisi via Sms ai residenti di due regioni orientali. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022, la Romania ha confermato la presenza di frammenti di droni sul suo territorio in diverse occasioni e fino a luglio di quest’anno.

Tre israeliani uccisi da un terrorista giordano. Chiusi i valichi

Tre israeliani uccisi da un terrorista giordano. Chiusi i valichiRoma, 8 set. (askanews) – Tre israeliani sono stati uccisi dopo che un terrorista giordano ha aperto il fuoco contro le guardie di sicurezza di frontiera al confine tra Giordania e Israele. Lo riporta il sito di Haaretz.


Dopo l’attacco Israele ha chiuso tutti i valichi di frontiera con la Giordania. Quest’ultima sta indagando su quanto accaduto. L’Idf ha poi annunciato che circa 50 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il Nord di Israele, che però sarebbero stati intercettati. Non ci sono state vittime.

Venezuela, il leader dell’opposizione Gonzalez Urrutia si rifugia in Spagna

Venezuela, il leader dell’opposizione Gonzalez Urrutia si rifugia in SpagnaRoma, 8 set. (askanews) – Il candidato dell’opposizione alle elezioni presidenziali del Venezuela dello scorso 28 luglio, Edmundo Gonzalez Urrutia, si è rifugiato in Spagna con un volo dell’aeronautica del Paese iberico, che gli concederà asilo politico. Lo ha annunciato questa mattina il ministro spagnolo degli Affari Esteri, dell’Unione Europea e della Cooperazione, José Manuel Albares, in un messaggio sui suoi social network. Lo scrive l’agenzia Servimedia.


Dopo le elezioni farsa del 28 luglio Urrutia ed aver subìto perquisizioni e intimidazioni dal governo di Nicolas Maduro, Urrutia aveva trovato rifugio nell’ambasciata spagnola. Edmundo Gonzalez Urrutia, “su sua richiesta, vola in Spagna con un aereo dell’aeronautica spagnola”, ha scritto il ministro, aggiungendo che il governo spagnolo “è impegnato a garantire i diritti politici e l’integrità fisica di tutti i venezuelani”.

In Francia cortei contro la nomina di Barnier: in 160mila a Parigi

In Francia cortei contro la nomina di Barnier: in 160mila a ParigiRoma, 7 set. (askanews) – “160mila persone a Parigi, 300mila in tutto la Francia: una mobilitazione assolutamente massiccia”. Lo ha dichiarato su X Mathilde Panot, parlamentare di La France insoumise, a proposito delle manifestazioni nel Paese.


“Contro la presa di potere autoritaria di (Emmanuel) Macron, la rivolta dei giovani è il fermento che sta sollevando la Francia”, ha aggiunto. In diverse zone della Francia si stanno svolgendo manifestazioni con la partecipazione di migliaia di cittadini, sostenitori della sinistra, che contestano la nomina del nuovo primo ministro, Michel Barnier. Quest’ultimo ha voluto rispondere anche al termine “colpo di forza” usato dall’estrema sinistra. “Non ho intenzione di perdere tempo in polemiche. Sento le parole ‘colpo di forza’, ma non è questo lo spirito. L’idea è quella di riunire un gran numero di parlamentari in uno spirito di collaborazione”. “Il numero di deputati sarà molto elevato in un’assemblea condivisa”, ha aggiunto Barnier.


Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National, ha affermato che il nuovo primo ministro è “sotto sorveglianza”. Il premier ha risposto di essere “sotto il controllo democratico di tutto il popolo francese e di tutti i gruppi politici, che sono composti da deputati che rappresentano il popolo in tutta la sua diversità”. “Sono stato in contatto con i leader e i rappresentanti eletti della sinistra. Vedrò tutti i gruppi politici, compresi quelli che si sono opposti al progetto di legge automaticamente e in anticipo, anche prima di conoscere il piano del governo”, ha concluso.