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Ft: Ue valuta ripresa import gas russo in vista accordo su Ucraina

Ft: Ue valuta ripresa import gas russo in vista accordo su UcrainaRoma, 30 gen. (askanews) – I funzionari dell’UE stanno discutendo se riprendere le importazioni di gas russo tramite gasdotto come parte di uno sforzo più ampio per negoziare un accordo in Ucraina, ha riferito giovedì il Financial Times, citando fonti.


I sostenitori dell’idea sostengono che ripristinare le forniture di gas russo aiuterebbe ad abbassare i prezzi dell’energia in tutta Europa e a creare un clima più favorevole per i negoziati di cessate il fuoco. La proposta avrebbe ottenuto il sostegno di alcuni funzionari tedeschi e ungheresi, così come di diverse nazioni UE non identificate. Le discussioni hanno provocato una forte reazione da parte dei decisori politici di Bruxelles e dei diplomatici di diversi paesi dell’Europa orientale, ha riferito il FT. La prospettiva ha anche allarmato gli esportatori di GNL statunitensi, che stanno cercando contratti a lungo termine in Europa e temono una maggiore concorrenza.


Il 1° gennaio, il transito del gas russo attraverso l’Ucraina si è interrotto con la scadenza di un contratto del 2019 tra la russa Gazprom e l’ucraina Naftogaz. La società russa ha affermato di non avere né la capacità legale né quella tecnica per continuare a pompare gas nel gasdotto che riforniva la Slovacchia e quattro paesi dell’UE, ovvero Moldavia, Austria, Italia e Repubblica Ceca.

Usa, aereo di linea precipita dopo collisione con elicottero

Usa, aereo di linea precipita dopo collisione con elicotteroRoma, 30 gen. (askanews) – Un aereo passeggeri dell’American Airlines con 64 persone a bordo è precipitato mentre era in fase di atterraggio all’aeroporto di Washington dopo una collisione con un elicottero militare.


L’incidente è avvenuto alle 21 ora locale e sono in corso le operazioni di salvataggio alla ricerca di eventuali superstiti: le autorità non hanno fornito alcun bilancio ma hanno confermato che vi sono delle vittime. Le cause dell’incidente non sono ancora chiare: è avvenuto peraltro in una delle zone più strettamente controllate del mondo, a pochi chilometri dalla Casa Bianca, mentre il CRJ-1701 si trovava a poco più di cento metri di altitudine e in approccio finale alla pista dell’aeroporto Ronald Reagan.


Pochi secondi prima della collisione la torre di controllo aveva dato istruzioni al Black Hawk militare – con tre persone a brodo e in volo di addestramento – di “passare dietro” all’aereo di linea, che era stato dirottato poco prima sulla pista 33 dello scalo, la più corta. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha criticato l’operato dei controllori di volo, sostenendo sul suo profilo di Truth Socialche la collisione con un elicottero militare “avrebbe dovuto essere evitata”: “Perché la torre di controllo non ha detto all’elicottero che cosa doveva fare invece di chiedere se aveva visto l’aereo: sembra una situazione che avrebbe dovuto essere evitata. Non va bene”, ha concluso.

Belloni consigliere diplomatico capo di Ursula von der Leyen

Belloni consigliere diplomatico capo di Ursula von der LeyenBruxelles, 29 gen. (askanews) – L’ambasciatrice Elisabetta Belloni, ex direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza italiano (Dis), da cui si è dimessa il 15 gennaio, è stata nominata “consigliere speciale” della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Lo ha confermato oggi a Bruxelles, l’ufficio del Portavoce della Commissione.


Oggi, 29 gennaio, ha riferito in serata un portavoce, “il Collegio dei commissari ha deciso di designare la dottoressa Elisabetta Belloni come Consigliere speciale che esercita la funzione di Consigliere diplomatico capo, e che risponde direttamente alla presidente” della Commissione, Ursula von der Leyen. Per quanto riguarda il processo di reclutamento, il portavoce ha rilevato che “spetta ai membri del Collegio individuare un consigliere speciale che desiderano nominare per un determinato periodo di tempo, per scopi specifici. Questi consiglieri sono generalmente esperti di punta nel proprio campo, e sono incaricati di fornire assistenza ai commissari europei, in determinate aree di policy, sulla base dell’eccezionale livello di esperienza professionale e competenza che possiedono”.


“La nomina dei consiglieri speciali – ha precisato – è effettuata dal Collegio su proposta del commissario responsabile dell’amministrazione. In base alle norme applicabili, i loro contratti hanno una durata massima di due anni, rinnovabili”. Infine, il portavoce ha ricordato che “la procedura di reclutamento comporta la verifica di tutti gli aspetti dei potenziali conflitti di interesse tra i futuri doveri del consigliere speciale e qualsiasi attività esterna svolta, nonché le implicazioni di bilancio correlate”.

Sanremo, giovedì 13 febbraio finale Nuove Proposte, il 12 semifinali

Sanremo, giovedì 13 febbraio finale Nuove Proposte, il 12 semifinaliRoma, 29 gen. (askanews) – Il direttore artistico Carlo Conti, in accordo con Rai, ha apportato una modifica al Regolamento della prossima edizione del Festival riguardo l’esibizione degli artisti delle Nuove Proposte.


Le due sfide dirette di semifinale si terranno entrambe mercoledì 12 febbraio, seconda serata del Festival, mentre la finale per l’assegnazione del titolo di vincitore della categoria Nuove Proposte sarà giovedì 13 febbraio. L’altra variazione si riferisce alla modalità di accesso alla prossima edizione di Eurovision Song Contest. L’artista vincitore dovrà rispettare i criteri indicati da Ebu/Esc e in caso di assenza di requisiti Rai potrà procedere a indicare un artista secondo l’ordine di classifica del Festival.

Difesa, in Kuwait prosegue addestramento tra AM e Iraqi Air Force

Difesa, in Kuwait prosegue addestramento tra AM e Iraqi Air ForceRoma, 29 gen. (askanews) – Prosegue l’addestramento congiunto tra velivoli italiani e iracheni, con il Task Group Typhoon della Task Force Air Kuwait che ha testato tattiche e procedure in missioni di tipo air-to-air per rafforzare l’interoperabilità e la capacità di coordinamento con l’Iraqi Air Force.


L’esercitazione, che rientra tra le iniziative previste dalla missione multinazionale “Prima Parthica/Ineherent Resolve”, ha visto la partecipazione di due Eurofigher F-2000 italiani e quattro F-16 iracheni, impegnati in diverse intercettazioni simulate. Gli Eurofighter impiegati sono schierati in Kuwait presso la Base aerea di Ali al-Salem. Si tratta di velivoli militari multiruolo (Swing Role) di quarta generazione avanzata, con ruolo primario di caccia intercettore e superiorità aerea, che esprimono anche capacità aria-suolo.


Al termine degli eventi addestrativi, il Colonnello Matteo Zuliani, Comandante dell’Italian National Contingent Command Air – Task Force Air Kuwait, ha sottolineato l’importanza dell’addestramento in contesti multinazionali e interforze, indispensabile per garantire l’efficacia delle operazioni e aumentare la sinergia tra le forze della Coalizione, al fine di garantire la stabilità e la sicurezza internazionale. L’Italian National Contingent Command Air/Task Force Air Kuwait è stato costituito il 17 ottobre 2014 e posto alle dipendenze – per gli aspetti nazionali – del Comando Operativo di Vertice Interforze.


Partecipa all’operazione Prima Parthica/Ineherent Resolve nell’ambito della Coalizione internazionale anti-ISIS, garantendo il comando e l’impiego sinergico e coordinato delle capacità fornite, schierate in Kuwait e Iraq e impegnate in attività di Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR), Air to Air Refuelling (AAR), trasporto aero strategico e tattico (Airlift), Electronic Warfare (EW), Medical Evacuation (Medevac) e sostegno logistico e amministrativo.

Sondaggio in Gb: sostegno alla Brexit al minimo, il 55% vuole il ritorno in Ue

Sondaggio in Gb: sostegno alla Brexit al minimo, il 55% vuole il ritorno in UeRoma, 29 gen. (askanews) – Meno di tre britannici su dieci ritengono che la Brexit sia stata una cosa positiva, e la maggioranza dei cittadini del Regno Unito vorrebbe che il proprio Paese tornasse nell’Unione. E’ quanto emerge da un sondaggio pubblicato oggi, cinque anni dopo l’uscita ufficiale del Regno Unito dall’Ue. Nel referendum del 2016, il 52% dei britannici votò a favore della Brexit. Il 31 gennaio 2020, dopo anni di difficili trattative, il Regno Unito è diventato il primo paese a lasciare l’Unione Europea.


Ma cinque anni dopo, secondo un sondaggio YouGov condotto su 2.225 persone, solo il 30% dei britannici ritiene che il Paese abbia fatto la cosa giusta votando per la Brexit. Secondo l’istituto, si tratta del livello più basso di sostegno all’uscita dall’Ue mai registrato. Tra i britannici che hanno votato per la Brexit, uno su sei (18%) ritiene che lasciare l’Unione sia stato un errore. Ma questa percentuale sale al 55% per tutti gli intervistati. Solo l’11% degli interpellati ritiene che la Brexit sia stata un successo. La maggior parte dei britannici (55%) è favorevole al ritorno nell’Ue, compreso il 20% degli elettori che hanno votato per la Brexit. Tra questi, il 39% degli intervistati sostiene “fortemente” questo ritorno.


Dopo anni di tensioni con Bruxelles sotto il precedente governo conservatore, il primo ministro Keir Starmer ha promesso di “ripristinare” i rapporti del Regno Unito con l’Unione europea. Il leader laburista, che nel 2016 aveva votato per restare nell’Ue, ha tuttavia respinto qualsiasi ritorno nell’Unione.

L’85% degli abitanti della Groenlandia non vuole l’annessione Usa

L’85% degli abitanti della Groenlandia non vuole l’annessione UsaRoma, 29 gen. (askanews) – No, gli abitanti della Groenlandia non vogliono “stare con” gli Stati uniti, come ha rivendicato sabato scorso il presidente americano Donald Trump. Secondo un sondaggio commissionato dal giornale dell’isola artica Sermitsiaq, l’85% dei groenlandesi vogliono restare come territorio autonomo nella Danimarca. Lo riferisce l’agenzia di stampa France Presse.


Il sondaggio rivela che solo il 6% vorrebbe avere come bandiera le stelle e strisce americane, mentre il 9% rimane indeciso sull’argomento. La metà della popolazione percepisce la proposta di Trump come una minaccia, l’altra metà come un’opportunità. Dalla sua elezione, avvenuta il 5 novembre scorso, il presidente americano Donald Trump ripete di voler annettere agli Usa la Groenlandia, di cui gli Usa avrebbero bisogno “per la sicurezza internazionale”. Non ha neanche escluso la possibilità di forzare l’annessione con le forze militari.


Parzialmente controllata dalla Danimarca, la Groenlandia non fa parte dell’Unione europea, ma gode di uno status speciale che le garantisce accesso ai fondi europei e libertà di movimento per i suoi abitanti, considerati cittadini dell’Ue. Inoltre, l’isola è protetta dalla clausola di difesa reciproca dell’Ue, che prevede “aiuto e assistenza” in caso di aggressione armata. Ieri la prima ministra danese Mette Frederiksen ha dichiarato di non avere “alcun motivo” per temere una minaccia militare contro la Danimarca e la Groenlandia, nonostante le dichiarazioni di Trump. Ha inoltre affermato di aver ricevuto “un grande sostegno” dai leader europei.

Usa, Trump limita le transizioni di genere per gli under 19

Usa, Trump limita le transizioni di genere per gli under 19Roma, 29 gen. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump ha emesso un ordine esecutivo per limitare le transizioni di genere ai minori di 19 anni. Il provvedimento è stato pubblicato sul sito della Casa Bianca.


“Oggi in tutto il Paese, medici mutilano e sterilizzano un numero crescente di bambini impressionabili con la falsa e radicale affermazione che gli adulti possono cambiare il sesso di un bambino attraverso una serie di interventi medici irreversibili. Questa tendenza pericolosa sarà una macchia nella storia della nostra nazione e deve finire”, si legge nell’atto. “Innumerevoli bambini – prosegue la dichiarazione – si pentono presto di essere stati mutilati e iniziano a comprendere l’orribile tragedia di non poter mai concepire figli propri o allevare i propri figli attraverso l’allattamento al seno. Inoltre, le spese mediche di questi giovani vulnerabili possono aumentare nel corso della loro vita, poiché sono spesso intrappolati tra complicazioni mediche permanenti, una guerra persa con i propri corpi e, tragicamente, la sterilizzazione”.


“Di conseguenza, la politica degli Stati Uniti è quella di non finanziare, sponsorizzare, promuovere, assistere o sostenere la cosiddetta ‘transizione’ di un bambino da un sesso all’altro e di applicare rigorosamente tutte le leggi che vietano o limitano queste procedure distruttive e che alterano la vita”. “Per ‘mutilazioni chimiche e chirurgiche’, viene spiegato, si indica l’uso di bloccanti della pubertà, compresi gli agonisti del GnRH e altri interventi per ritardare l’inizio o la progressione della pubertà con i tempi normali in un individuo che non si identifica con il proprio sesso; l’uso di ormoni sessuali, come bloccanti degli androgeni, estrogeni, progesterone o testosterone, per allineare l’aspetto fisico di un individuo con un’identità diversa dal suo sesso; procedure chirurgiche che tentano di trasformare l’aspetto fisico di un individuo per allinearlo con un’identità diversa dal suo sesso o che tentano di alterare o rimuovere gli organi sessuali di un individuo per minimizzare o distruggere le sue funzioni biologiche naturali”.


Le agenzie Usa dovranno quindi “annullare o modificare” tutte le pratiche che si basano sulle linee guida della World Professional Association for Transgender Health (WPATH) ed entro 90 giorni il segretario alla Salute e ai Servizi Umani “pubblicherà una revisione della letteratura esistente sulle migliori pratiche per promuovere la salute dei bambini che affermano disforia di genere, disforia di genere a rapida insorgenza o altra confusione basata sull’identità”.

Nato, Rutte con Frederiksen: investire in difesa anche estremo Nord

Nato, Rutte con Frederiksen: investire in difesa anche estremo NordMilano, 28 gen. (askanews) – Il Segretario generale della NATO Mark Rutte ha incontrato la premier di Danimarca Mette Frederiksen, presso la sede della NATO a Bruxelles. Il tutto nell’ambito di un ampio giro europeo di colloqui della premier. “Abbiamo discusso di come stiamo lavorando insieme per migliorare la sicurezza nel Mar Baltico, supportare l’Ucraina e investire di più nella difesa, anche nell’estremo nord” ha scritto Rutte su X, aggiungendo che è stato “bello” incontrarla e postando una foto sorridente di entrambi.


Da parte sua Frederiksen ha dichiarato ai media danesi di non avere “alcuna ragione” di temere una minaccia militare contro Danimarca e Groenlandia, nonostante le dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump sull’argomento. “Non ho motivo di credere che esista una minaccia militare contro la Groenlandia o la Danimarca”, ha detto Frederiksen in una intervista a margine dell’incontro con Rutte secondo quanto riporta il Jyllands Posten, che tuttavia aggiunge che Frederiksen ha poi sottolineato quanto sia difficile il momento per il suo Paese: “Non ci siamo mai trovati in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo adesso. A mio parere, per superare questa situazione c’è una sola via: una cooperazione europea sempre più stretta e forte”.


Prima dell’incontro sempre il media danese aveva scritto che Frederiksen nell’incontro con Rutte porterà un messaggio chiaro: la NATO e gli stati artici devono dare maggiore priorità alla regione artica. “Ci aspettiamo ancora più attività, sia da parte russa che cinese” ha detto detto.

Macron: la Gioconda sarà spostata in un nuovo spazio al Louvre

Macron: la Gioconda sarà spostata in un nuovo spazio al LouvreRoma, 28 gen. (askanews) – La Gioconda sarà spostata in un’area speciale “accessibile indipendentemente dal resto del museo” Louvre, che richiederà un proprio biglietto d’ingresso. Lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron, sottolineando che il capolavoro di Leonardo da Vinci sarà esposto “in uno spazio speciale”, grazie in particolare a una nuova sala sotto la Cour Carré.


Questa nuova sala sarà accessibile “indipendentemente” dal resto del museo e avrà “un proprio titolo di accesso” e condizioni che consentiranno “un modo diverso e più tranquillo di visitare” e un’esposizione “che va di pari passo con ciò che la Gioconda merita”, secondo il Presidente, che ha illustrato oggi un progetto di lavori di ristrutturazione e rilancio del Louvre, da completare entro il 2031.