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Venezia 81, consegnato il Premio Carlo Lizzani al film Iddu

Venezia 81, consegnato il Premio Carlo Lizzani al film IdduRoma, 6 set. (askanews) – Si è svolta presso l’Italian Pavilion, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Cultura Lucia Borgonzoni, di Flaminia Lizzani e Francesco Ranieri Martinotti, presidente ANAC, la cerimonia di premiazione del Premio Carlo Lizzani al miglior film italiano della Mostra del Cinema di Venezia, giunto alla decima edizione. Assegnato dalla Giuria composta da Gaetano Renda, Domenico di Noia, Silvano Andreini, Emanuela Stefani, Tonino Errico, esercenti coraggiosi premiati il 4 settembre, è andato al film Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, prodotto da Indigo Film, Rai Cinema e Les Films du Losange con Elio Germano, Toni Servillo, Barbora Bobulova e Antonia Truppo.


Per aver saputo raccontare – questa la motivazione della Giuria – una storia italiana che partendo da fatti reali ha identità e forza narrativa distintive in grado di coinvolgere emotivamente lo spettatore in estrema coerenza con la poetica dei suoi due autori. Un’opera notevole che si avvale di una straordinaria “compagnia” di attori, di una magistrale fotografia e di una musica in salda sintonia con l’andamento narrativo, elementi che offrono grandi possibilità di incontrare il favore del pubblico. “Un riconoscimento che è un’occasione per ribadire la centralità delle sale nel percorso di sviluppo del sistema cinematografico e al contempo per porre l’accento sulle opere, attività – entrambe – su cui il Ministero della Cultura concentra grandi sforzi. E a proposito di sale, a partire da quest’anno – ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni – abbiamo attivato un fondo ordinario di 20 milioni di euro, che si aggiungono alle linee già esistenti a favore delle sale cinematografiche. Una misura che abbiamo reso stabile”.


L’edizione del decimo anniversario si avvale del sostegno speciale della Direzione Generale C-A del MiC, della Regione Lazio, della Roma Lazio Film Commission e di quello di AUT-AUTORI ed è realizzata in collaborazione con Anec, Acec, e Fice.

Un documento sul computer di Sinwar svela la strategia di Hamas

Un documento sul computer di Sinwar svela la strategia di HamasRoma, 6 set. (askanews) – Secondo il quotidiano tedesco Bild, sul computer del leader di Hamas Yahya Sinwar sarebbe stato trovato un documento che descrive dettagliatamente la strategia di Hamas nei negoziati e nella guerra.


Il documento, che risalirebbe alla primavera del 2024, mostra che Hamas è stato indebolito militarmente, ma che il suo obiettivo principale è indebolire Israele a livello internazionale e sfruttare gli ostaggi contro il governo israeliano all’interno, attraverso pressioni sulle famiglie dei rapiti e sull’esercito israeliano. Inoltre, il documento afferma che Hamas cercherà di attribuire prematuramente la colpa a Israele di eventuali fallimenti nei negoziati, inquadrando i fallimenti come il rifiuto da parte di Israele dei termini presentati dagli Stati Uniti e che invece Hamas ha accettato, indipendentemente dalla vera causa del fallimento dei colloqui. Il documento, secondo quanto riferito, descrive dettagliatamente anche i piani di Hamas di proporre che una forza araba venga stazionata a Gaza come “cuscinetto” tra Israele e Hamas, il che impedirebbe a Israele di rientrare a Gaza dopo il cessate-il-fuoco.

”Il tempo che ci vuole”: Francesca Comencini racconta suo padre

”Il tempo che ci vuole”: Francesca Comencini racconta suo padreVenezia, 6 set. (askanews) – Applausi in sala e in conferenza stampa per “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini film presentato Fuori concorso all’81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.


Il film è il racconto molto personale di momenti vissuti dalla regista con il padre Luigi Comencini. Un racconto personale che però trova la giusta distanza nel fatto che tra il padre e la figlia c’è sempre il cinema come passione, scelta di vita, modo di stare al mondo. Protagonista Fabrizio Gifuni che interpreta il Grande regista e Romana Maggiora Vergano nel ruolo di Francesca Comencini ragazza e Anna Mangiocavallo. Francesca Comencini tratteggia un affresco del rapporto col padre dall’infanzia mentre segue il padre sul set di Pinocchio fino all’adolescenza con la tossicodipendenza , sullo sfondo gli Anni di Piombo. Quello tra Francesca e il padre è un amore totale e assoluto che si cementa proprio attraverso la passione per il cinema che salverà entrambi. Proprio per allontanare la figlia dalla droga Comencini la porterà a Parigi in quella Francia in cui emigrò con la famiglia.


Romana Maggiorana Vergano, che interpreta Francesca da ragazza,si era già fatta notare per la sua interpretazione nel film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”. “Dopo tanti anni passati a fare il suo stesso lavoro cercando di essere diversa da lui- ha spiegato la regista-, ho voluto raccontare quanto ogni cosa che sono la devo a lui: ho voluto rendere omaggio a mio padre, al suo modo di fare cinema, al suo modo di essere, all’importanza che la sua opera e il suo impegno hanno avuto per il nostro cinema, all’importanza che la sua persona ha avuto per me. Forse, mi sono detta, forse ora sono abbastanza anziana, ne sono capace, forse ora sarò all’altezza di questo racconto. Forse, ora, è arrivato il momento di dirgli grazie”.


Per la regista questo era un film che aveva dentro da tanto tempo. “Volevo sentirmi matura – ha spiegato- per poterlo realizzare e per elaborare in modo sereno anche gli aspetti più personali”. Francesca Comencini ha raccontato di avere cominciato a pensare a un film sul rapporto con suo padre durante la pandemia e di avere sottoposto il soggetto a Marco Bellocchio che poi ha deciso di produrlo. “Ho chiesto consiglio a Marco che mi ha incoraggiato a realizzare il film. Ho scelto Fabrizio Gifuni per il ruolo di mio padre perché è un attore che ho sempre ammirato tantissimo”. Gifuni che regala un’interpretazione straordinaria di Luigi Comencini ha spiegato di avere lavorato molto documentandosi sul regista di Incompreso- “Ho fatto un grosso lavoro sul corpo e sulla voce – ha aggiunto l’attore – tuttavia c’è pochissimo materiale su di lui perché era un uomo molto schivo. Mi sono quindi basato su quel grande documentario inchiesta ‘I bambini e noi’ in cui Comencini è in campo e così ho potuto studiarlo. Il suo ascolto dei bambini era davvero eccezionale”.


Romana Maggiorava Vergano che nel film è proprio Francesca Comencini ha attinto da una storia universale del rapporto padre e figlia. “Ero una grande fan di Francesca ancora prima di conoscerla”. Luigi Comencini amava dire che “prima viene la vita e poi il cinema e che “un film deve stare in piedi” frasi che ripete nel film. “Mio padre dava molta attenzione agli altri che venivano sempre prima del suo cinema – ha spiegato la regista – io non mi sento all’altezza del suo cinema e poi per lui un film doveva stare in piedi perché lui era anche un architetto, e voleva dire che nel tempo in cui si vede un film il pubblico deve stare bene”. Il film uscirà in sala il 26 settembre.

Stoltenberg: la Cina è diventata il motore decisivo della guerra in Ucraina

Stoltenberg: la Cina è diventata il motore decisivo della guerra in UcrainaRoma, 6 set. (askanews) – La Cina “è diventata un motore decisivo della guerra in Ucraina” in quanto “è la Cina che permette la produzione di molte delle armi utilizzate dalla Russia”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ai giornalisti a Oslo.


“Chiedo alla Cina di smettere di sostenere la guerra illegale della Russia”, ha aggiunto il segretario generale, il cui mandato scade il 1 ottobre, quando sarà sostituito dall’olandese Mark Rutte.

Presidente Aliyev incontra Ad Ansaldo Energia: rafforzato legame

Presidente Aliyev incontra Ad Ansaldo Energia: rafforzato legameRoma, 6 set. (askanews) – A margine della sessione del Forum Ambrosetti dedicata all’Azerbaigian, l’Amministratore Delegato del Gruppo Ansaldo Energia, Fabrizio Fabbri, insieme al Direttore degli Affari Europei e Internazionali di Cassa Depositi e Prestiti, Pasquale Salzano, ha incontrato il presidente della Repubblica di Azerbaigian, Ilham Aliyev. Hanno partecipato all’incontro anche Parviz Shahbazov, Ministro dell’Energia, Mikayil Jabbarov, Ministro dell’Economia, l’ambasciatore italiano in Azerbaigian, Luca Di Gianfrancesco e Rashad Aslanov, Ambasciatore della repubblica azera in Italia.


Questo incontro rafforza il legame esistente tra Ansaldo Energia e il paese azero, dove l’azienda italiana sta lavorando per rinnovare la centrale a ciclo combinato di Mingachevir di Azerenerji, con la fornitura di quattro turbine a gas che la porteranno a essere una delle più centrale più efficienti del Paese e in grado di assicurare una riduzione di oltre 2 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 all’anno. Oltre a questo, l’impegno di Ansaldo Energia nei confronti dell’Azerbaigian comprende il supporto a lungo termine e soprattutto la collaborazione su programmi di formazione avanzata, per supportare lo sviluppo della sicurezza energetica e la transizione del Paese negli anni a venire.


Durante l’incontro sono stati trattati i temi relativi al ruolo cruciale dell’Azerbaigian nella quale fornitore di gas naturale all’Europa, le importanti e consolidate relazioni tra l’Azerbaigian e l’Italia, la visione strategica dell’Azerbaigian come attore chiave nella cooperazione energetica internazionale e le strategie legate alla transizione energetica. Nel ribadire il ruolo di supporto e cooperazione nell’ambito energetico, Ansaldo Energia ha confermato la sua partecipazione, insieme ad Azerenerji, alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – COP29 – che si terrà a Baku dall’11 al 22 novembre.

Love del norvegese Haugerud riflessione sul sesso occasionale

Love del norvegese Haugerud riflessione sul sesso occasionaleVenezia, 6 set. (askanews) – Applausi in conferenza stampa per “Love” del norvegese Dag Johan Haugerud è l’ultimo film in concorso all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel cast Andrea Bræin Hovig, Tayo Cittadella Jacobsen, Marte Engebrigtsen, Lars Jacob Holm, Thomas Gullestad, Marian Saastad Ottesen, Morten Svartveit.


La sessualità e le modalità in cui viene vissuta è ancora protagonista del festival veneziano. Kjærlighet è parte della trilogia Sex Drømmer Kjærlighe, sesso, sogni e amore. Secondo capitolo dedicato alla sessualità. Marianne, una dottoressa pragmatica, e Tor, un infermiere compassionevole, stanno entrambi evitando le relazioni convenzionali. Una sera, dopo un appuntamento al buio, Marianne incontra Tor sul traghetto. Tor, che spesso passa lì la notte in cerca di incontri fortuiti con altri uomini, le racconta di esperienze di intimità spontanea e di importanti conversazioni. Incuriosita da questa prospettiva, Marianne inizia a mettere in discussione le norme sociali e si chiede se tale intimità casuale possa essere un’opzione anche per lei.


Il regista Haugerud ha spiegato che il film “è utopico: riguarda il tentativo di raggiungere l’intimità sessuale e mentale con gli altri senza necessariamente conformarsi alle norme e alle convenzioni sociali che governano le relazioni. Credo che l’invenzione narrativa svolga- ha proseguito- un ruolo cruciale nell’immaginare mondi possibili e mentalità alternative. Permette alle persone di esprimersi e comportarsi in modi spesso insoliti. Questo serve da ispirazione per pensare in modi diversi nella vita reale. Con Kjærlighet, e l’intera trilogia, il mio obiettivo principale è stato quello di far capire che è possibile immaginare nuovi modi di pensare e comportarsi”. Il regista in conferenza stampa ha spiegato che voleva fare un film più breve e invece ne è uscito un film più epico che parte di una trilogia sull’amore. “E’ stato interessante esplorare il tema del sesso, dei sogni e dell’amore e questo progetto si e’ concretizzato con gli attori con cui ho voluto lavorare”, ha aggiunto Haugerud.


Cittadella Jacobsen che interpreta Tor, il giovane infermiere che nel film ama le app di incontri al buio, ha sottolineato che l’aspetto teatrale è molto forte nel film. “Il regista è stato molto bravo a farci esprimere le nostre idee e proposta relative alla sceneggiatura, del resto lui ha molto talento e ha scritto dei dialoghi davvero molto belli e autentici”. Hovig che interpreta la dottoressa Marianna ha detto che si è creata una grande chimica e sintonia tra gli attori che sono diventati sul set un vero gruppo affiatato e intimo “e ha reso il nostro lavoro molto facile”.


Anche l’ambientazione naturale, la città di Oslo che fa da sfondo al film viene raccontata con grande sensibilità e sguardo profondo. Anche la malattia viene raccontata con dolcezza, “Marianne è un’urologa che si occupa di cancro alla prostata e anche qui il tema della sessualità torna come quello dell’omosessualità. Anche il ruolo della musica è stato importante, abbiamo cercato di usarlo in un altro modo più tranquillizzante”.

Orban: Giorgia Meloni è la mia sorella cristiana

Orban: Giorgia Meloni è la mia sorella cristianaCernobbio (Como), 6 set. (askanews) – “Giorgia Meloni è la mia sorella cristiana. Lo penso seriamente, prima questo tipo di relazioni non avevano un grande importanza nell’Unione Europea ma ora ci stiamo avvicinando a una nuova era”. Lo ha detto Viktor Orban, primo ministro dell’Ungheria, parlando della premier italiana Giorgia Meloni a margine dei lavori del forum Ambrosetti di Cernobbio (Como).


“Le culture simili hanno un ruolo molto più importante del passato. Non è solo una mia collega, è la mia sorella cristiana ed fondamentale”, ha ribadito. A chi gli chiedeva se Meloni potesse avere un ruolo simile a quello avuto in passato da Angela Merkel, Orban ha risposto scherzando: “Non so se abbia l’aspirazione a diventare Cancelliere della Germania, non è il miglior lavoro possibile al momento. Non glielo consiglio…”, ha chiosato. Poi, risposto ai cronisti che gli chiedevano dell’ipotesi di Raffaele Fitto vicepresidente della Commissione dell’Unione europea, designato dall’Italia commissario. ha aggiunto: “Non sono il presidente della Commissione europea. Sono solo il presidente del Consiglio, conosco Fitto ed è un uomo eccezionale”.

Il neopremier Barnier: il momento che sta attraversando la Francia è grave

Il neopremier Barnier: il momento che sta attraversando la Francia è graveFrancia/ *Francia, neopremier Barnier: la situazione è grave Passaggio consegne : ci saranno cambiamenti, parlerò con tutti Roma, 5 set. (askanews) – Il momento della Francia è “grave”, con il paese attraversato da “rabbia, senso di abbandono e ingiustizia”. Lo ha detto oggi il primo ministro nominato dal presidente Emmanuel Macron, Michel Barnier, dopo il passaggio di consegne con il premier uscente Gabriel Attal a Matignon.


“Siamo in un momento grave. Affronto questo periodo, questa nuova pagina che si apre, con molta umiltà e determinazione”, ha detto Barnier. “La determinazione necessaria – ha continuato – affinché questo periodo sia utile per i francesi. Tra qualche giorno avrò l’occasione di presentare le grandi priorità legislative. Si tratterà di rispondere, per quanto possibile, alle sfide, alle rabbie, al senso di abbandono e ingiustizia che attraversano troppo spesso le nostre città e campagne. La scuola resterà una priorità del governo. Penso anche al controllo dell’immigrazione e alla sicurezza quotidiana”. Barnier ha chiarito che dirà “la verità” su temi come il debito, le imprese, l’agricoltura e che “sarà necessaria anche molta perseveranza per portare avanti un certo numero di azioni e per difendere i nostri interessi in Europa”. In questo senso “ci saranno anche cambiamenti e rotture. Servirà molta capacità di ascolto e rispetto. Verso tutte le forze politiche del governo, e sottolineo tutte”.

Per l’Ifa di Berlino 100 anni di storia e soluzioni all’avanguardia

Per l’Ifa di Berlino 100 anni di storia e soluzioni all’avanguardiaBerlino, 5 set. (askanews) – L’Ifa di Berlino compie 100 anni. Correva l’anno 1924 quando una delle fiere tech oggi più influenti del mondo nacque come mostra internazionale della radio. Da allora, nel corso dei decenni, tra gli stand della Messe nella capitale tedesca sono stati presentati alcuni degli oggetti di elettronica di consumo che hanno rivoluzionato le nostre vite. Dai primi televisori al telecomando fino al Walkman. Tra i momenti più celebri nella storia secolare dell’Ifa c’è il discorso di Albert Einstein via radio nel 1930, o quando Willy Brandt avviò il segnale Pal nel 1967. Tutto questo è ricordato in una mostra che celebra l’Ifa all’interno della Messe in occasione dell’edizione 2024 in programma dal 6 al 10 settembre.


“L’Ifa è sempre stata e sempre sarà in prima linea nel cambiamento e nei momenti di rottura: vita reale, innovazione, nuove tecnologie, qui tra i nostri stand, in tempo reale”, ha spiegato il ceo dell’Ifa di Berlino, Leif Lindner, alla conferenza di apertura di questa edizione. Tra gli stand della fiera, spazio a ogni tipo di device, all’Internet of Things, alle più innovative soluzioni di smart home. Il tutto vede sempre più al centro che mai l’intelligenza artificiale. Non solo smartphone, robot e prodotti tech per il wellness. Ma anche, come da tradizione centenaria, molti elettrodomestici, oggi sempre più connessi e intelligenti.

Netanyahu: “L’accordo sugli ostaggi non è vicino”

Netanyahu: “L’accordo sugli ostaggi non è vicino”Roma, 5 set. (askanews) – Intervenendo al programma “Fox and Friends”, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che un accordo sugli ostaggi non sarà concluso. “Purtroppo non c’è un accordo in preparazione”, ha detto.


“Non è vicino”, ha aggiunto, incolpando il rifiuto di Hamas e sottolineando che ci sono questioni irrisolte oltre il futuro del Corridoio di Filadelfia. Le nostre linee rosse “sono diventate più rosse” e la maggior parte dell’opinione pubblica sostiene la decisione del governo di rimanere sul confine tra Gaza e l’Egitto per il prossimo futuro. Alla domanda su una notizia della NBC secondo cui le famiglie americane di ostaggi avrebbero spinto l’amministrazione Biden a concludere un accordo unilaterale con Hamas, se necessario, Netanyahu ha detto di non sapere cosa sia stato detto durante l’incontro, ma “non giudico le famiglie. Hanno attraversato questa orribile angoscia”.