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Venezia 81, al Lido documentario in lingua talian/veneto-brasiliano

Venezia 81, al Lido documentario in lingua talian/veneto-brasilianoVenezia, 4 set. (askanews) – “Questi temi sono a me molto cari per i valori identitari e di tradizioni culturali che fanno grande la nostra regione. Sono orgoglioso di avere la delega dei veneti nel mondo perché c’è un Veneto fuori dall’Italia composto da milioni di persone, discendenti dalle nostre comunità di inizio secolo”. Così l’Assessore a Territorio, Cultura, Sicurezza, Sport della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, ha introdotto oggi la conferenza Le Grandi Migrazioni al Palazzo del Cinema di Venezia. Omaggio all’italianità nel mondo in occasione dei suoi 150 anni nelle Americhe, a cura di Centro Studi Grandi Migrazioni aps.


È stata l’occasione per presentare alcuni estratti del documentario “Racconti di due mondi” in lingua talian/veneto-brasiliano, che sintetizza un percorso di ricerca e di interviste svolte negli Stati di San Paolo, Paranà, Santa Caterina e Rio Grande do Sul, rappresentando uno spaccato delle comunità italo-veneto-brasiliane. Si è parlato che del caso dell’attrice italo-veneto-brasiliana Maria Della Costa. “Questi milioni di veneti conservano in modo geloso la propria cultura di origine e le proprie radici. E i legami con loro ci sono, basti pensare alla Consulta veneti del mondo che la Regione ha istituito. Il caso particolare del Brasile è illuminante: qui, dove tutti parlavano della Mèrica, a fine Ottocento, primi Novecento, sono arrivati i nostri corregionali immettendo in un territorio vergine tutte le tradizioni e i valori dei luoghi da cui provenivano”.


All’incontro, moderato dal giornalista Enrico Scotton, sono intervenuti Roberto Ciambetti, Presidente Consiglio regionale Veneto, Elisa Cavinato Consigliere regionale VI Commissione, Giorgia Miazzo presidente del Centro Studi Grandi Migrazioni e Gianluca Parise vice presidente del Centro Studi Grandi Migrazioni.

Venezia 81, premiati cortometraggi scuole contro violenza sulle donne

Venezia 81, premiati cortometraggi scuole contro violenza sulle donneMilano, 4 set. (askanews) – Sono ben 136 le scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno partecipato al concorso creativo promosso dai ministeri delle Pari Opportunità, dell’Istruzione e della Cultura, e 5 i prodotti audiovisivi che sono stati premiato oggi all’Hotel Excelsior lido di Venezia, nell’ambito della Mostra internazionale del Cinema.


“Come stelle” della scuola Margherita di Navarra di Palermo, “Mi perdoni?” del Polo 2 Casarano di Lecce, “Futura, il coraggio di voltare pagina” del Don Lorenzo Milani di Varese, “Vita mia” dell’Antonio Cecchi di Pesaro, “Locked” dell’Einaudi Pareto di Palermo, oltre ad ulteriori menzioni speciali, sono le opere vincitrici “in una selezione che non è stata facile – fanno sapere i promotori – perché la partecipazione è stata molto importante e la qualità dei lavori presentati davvero notevole”. L’iniziativa, annunciata nel corso della Giornata internazionale del 25 novembre dello scorso anno, “nasce dal grande impegno di questo governo contro la violenza sulle donne” ha spiegato la ministra per le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, spiegando che “un cambiamento culturale non può non iniziare dalle giovani generazioni, spesso oggetto di una narrazione negativa. La grande adesione che abbiamo riscontrato dimostra invece che i nostri ragazzi hanno una grande disponibilità al coinvolgimento”. La scuola, ha aggiunto il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, “è in prima linea nel contrastare la violenza e diffondere la cultura del rispetto verso le donne, verso ogni persona, come dimostrano gli straordinari lavori che sono stati oggi premiati. Una scuola che sin dal nostro insediamento abbiamo ribadito essere quella costituzionale, basata sulla centralità della persona e la sua valorizzazione”.


A moderare la giornata Claudia Gerini, madrina d’eccezione, che ai ragazzi ha voluto lanciare un invito: “La voglia di contrastare la violenza e di unirci – ha detto – è la principale arma che abbiamo”. Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta contro il Femminicidio, ha evidenziato il ruolo dei “nuovi linguaggi contro la violenza, a cominciare da cinema, musica, arte, libri. I ragazzi devono essere attori del rispetto, le ragazze attrici della propria indipendenza mentale e donne forti”. Alla premiazione hanno portato i propri saluti i rappresentanti della Regione Veneto e del Comune di Venezia.

”Joker – Folie à deux” Phoenix e Lady Gaga quando l’amore è malato

”Joker – Folie à deux” Phoenix e Lady Gaga quando l’amore è malatoVenezia, 4 set. (askanews) – Applausi in sala al termine della proiezione e in conferenza stampa per “Joker: Folie à deux” di Todd Philips,áfilm in concorso alla 81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, protagonistaáJoaquin Phoenix con Lady Gaga, Brendan Gleeson, Catherine Keener, Zazie Beetz.


Joker: Folie à deux, sequel del primo Joker, vede Arthur Fleck internato ad Arkham, in attesa di processo per i suoi crimini nelle vesti del Joker. Alle prese con la sua doppia identità Arthur non solo si imbatte nel vero amore, ma scopre anche la musica che ha sempre avuto dentro di sé. La folie a deux è una sindrome psicotica per cui individui che vivono in grande intimità e isolamento possono intraprendere una relazione che amplifica i disturbi psichici già presenti, ed è quello che accade tra Arthur Fleck e Harleen Quinzel – Lady Gaga, una ragazza ricca e figlia di un dottore infatuata del personaggio di Joker ma non del vero Arthur. Philipps: “Sono ancora più emozionato per questo film perché ci saranno molte aspettative, sono felice di essere a Venezia dopo il succeso del Joker precedente. La musica ha un ruolo importante, la musica è dentro Arthur perché esprime quello che sente e la musica lo abita come la danza, sembrava logico continuare con l’idea della musica per il suo personaggio. Quando prendeva forma l’idea della musica abbiamo pensato a Lady Gaga”.


“Quando lavoravamo a Joker nel 2018 – ha proseguito il regista – non avremmo mai immaginato che avrebbe toccato corde così profonde nel pubblico di tutto il mondo.Con Joaquin avevamo parlato di un sequel, ma mai seriamente, finché non abbiamo assistito alle reazioni che la storia di Arthur stava provocando. Sapevamo che per farne un seguito dovevamo superare noi stessi: volevamo creare qualcosa di folle e temerario come lo stesso Joker. Con Scott Silver abbiamo quindi scritto una sceneggiatura che approfondiva ulteriormente l’idea di identità”. Phoenix apparso tremendamente magro e patito nel film in cui regala una straordinaria interpretazione “ha spiegato che non è stato pericoloso era tutto sotto controllo medico, diciamo che le scene di ballo sono state piuttosto sfidanti anche Stephanie ha perso molto peso”.


Sul ruolo della musica nel film, Phoenix ha spiegato di avere preso le canzoni standard che potevano far esprimere i personaggi con quelle parole. “Inizialmente abbiamo preso a riferimento Sinatra, Sammy Davies Jr, abbiamo cercato di emulare il suono ma poi ci siamo resi conto che non rappresentavano Arthur, forse avrebbe voluto e quindi abbiamo dato un’interpretazione personale ai brani. Stephany mi aveva detto faremo le canzoni live ma alla fine ce l’abbiamo fatta ed era l’unico modo, ogni parte della registrazione è stata fatta live. Ogni ripresa è una versione diversa della canzone e per me è stato molto emozionante”. Lady Gaga: “Il modo in cui ci avviciniamo alla musica è molto particolare, non è musical ma la musica consente ai personaggi di esprimersi perché il dialogo non è sufficiente. Molta della musica è live, abbiamo lavorato molto sul modo in cui cantare quindi la tecnica, ho dovuto dimenticare la tecnica e far sì che la canzone rispecchiasse il personaggio”.

Ucraina, strage di Poltava: continua ad aumentare il numero delle vittime

Ucraina, strage di Poltava: continua ad aumentare il numero delle vittimeRoma, 4 set. (askanews) – E’ di 53 morti e 298 feriti l’ultimo bilancio delle vittime dell’attacco lanciato ieri dalla Russia con due missili balistici contro l’accademia militare di Poltava. E’ quanto riporta oggi il Kiev Independent riferendo del ritrovamento di un altro corpo sotto le macerie da parte dei soccorritori.


“I soccorritori hanno lavorato tutta la notte, organizzati in turni”, ha detto il portavoce del Servizio di emergenza statale, Oleksandr Khoruzhnyi, precisando che potrebbero esserci ancora cinque persone sotto le macerie. Il ministero della Difesa ucraino ha smentito che l’attacco sia stato lanciato in occasione di cerimonie o altri eventi in corso nell’Istituto militare di comunicazione. Poltava è una città che conta circa 300.000 abitanti, situata nel centro dell’Ucraina, a circa 120 chilometri dal confine con la Russia e a 230 chilometri dal fronte orientale.

Oms: completata la prima fase di vaccinazione antipolio a Gaza

Oms: completata la prima fase di vaccinazione antipolio a GazaRoma, 4 set. (askanews) – “La prima fase della vaccinazione antipolio nel centro della Striscia di Gaza è stata completata. Sono stati vaccinati oltre 189.000 bambini con meno di 10 anni, ben oltre l’obiettivo di 156.500”: è quanto ha scritto su X il Direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus.


“Quattro siti fissi continueranno a offrire la vaccinazione antipolio per i prossimi tre giorni nel centro della Striscia di Gaza per garantire che non manchi all’appello nessun bambino – ha aggiunto Tedros – oggi sono in corso i preparativi per lanciare la campagna di vaccinazione nella sud della Striscia di Gaza, che inizierà domani”. Tedros ha rinnovato l’appello a rispettare le pause umanitarie per la campagna di vaccinazione e per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

”Infinite” consultazioni di Macron per il primo ministro, media ironizzano: ‘Puro vaudeville’

”Infinite” consultazioni di Macron per il primo ministro, media ironizzano: ‘Puro vaudeville’Roma, 4 set. (askanews) – Dopo infiniti giri di consultazioni (12 giorni), il presidente Macron non ha ancora scelto a chi dare l’incarico di nuovo primo ministro dopo aver accettato ormai già da 50 giorni le dimissioni di Attal. E Le Monde ironizza: la scelta del premier è diventata una ‘telenovela’, anzi peggio, è puro “vaudeville”.


“La telenovela si trasforma in vaudeville – scrive Le Monde – L’impasse di Matignon, legata alla malafede e ai calcoli tattici dei partiti, è anche quella del presidente della Repubblica, di un metodo e di una governance verticale che hanno già mostrato i suoi limiti”. “Due mesi dopo il secondo turno delle elezioni legislative, segnato dalla più alta partecipazione degli ultimi trent’anni, Emmanuel Macron non riesce ancora a imparare la lezione elettorale e le sue infinite consultazioni si trasformano in vaudeville. Sullo sfondo di incroci nel cortile dell’Eliseo, disinformazione e ombre processuali, i voti di tutti salgono e scendono, in un angosciante movimento a pendolo”. “Un giorno – prosegue il quotidiano – è stato il turno dell’ex primo ministro di François Hollande, Bernard Cazeneuve, un altro giorno, è il presidente (Les Républicains, LR) dell’Hauts-de-France, Xavier Bertrand, a sembrare favorito… Tra i due, spunta il nome di un completo sconosciuto per i francesi: il presidente del Consiglio economico, sociale e ambientale, Thierry Beaudet. Ma in tutti e tre i casi, niente di fatto, e siamo sempre al punto di partenza!”.


Meno tranchant, ma non meno caustico, Le Figaro. “Solo le religioni non sono state consultate!”, dice una fonte mentre il quotidiano definisce “una litania infinita” la serie di consultazioni all’Eliseo. “Dateci un qualsiasi primo ministro ma portateci fuori di qui!” scherza ma solo a metà un ministro dimissionario. Questo mercoledì sono trascorsi cinquanta giorni da quando il capo dello Stato ha accettato le dimissioni di Gabriel Attal e del suo governo, sottolinea il quotidiano. E da dodici giorni sono iniziate le consultazioni con i diversi schieramenti politici per cercare di trovare un primo ministro. Nessuna soluzione per il momento, conclude il quotidiano.

Ucraina, si è dimesso il ministro degli Esteri Kuleba. Il governo Zelensky si prepara al rimpasto

Ucraina, si è dimesso il ministro degli Esteri Kuleba. Il governo Zelensky si prepara al rimpastoRoma, 4 set. (askanews) – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha presentato la lettera di dimissioni. Lo ha riferito oggi il presidente del Parlamento, Ruslan Stefanchuk, citato dal Kiev Independent.


Come anticipato ieri da David Arakhamia, esponente di spicco del partito del presidente Volodymyr Zelensky, Kiev si prepara a un rimpasto di governo che interesserà più della metà dei ministri. Ieri avevano presentato le proprie dimissioni i ministri della Giustizia, dell’Ambiente e delle Industrie Strategiche.

Francia, Le Monde: scelta del premier sta diventando una telenovela

Francia, Le Monde: scelta del premier sta diventando una telenovelaRoma, 4 set. (askanews) – Dopo infiniti giri di consultazioni (12 giorni), il presidente Macron non ha ancora scelto a chi dare l’incarico di nuovo primo ministro dopo aver accettato ormai già da 50 giorni le dimissioni di Attal. E Le Monde ironizza: la scelta del premier è diventata una ‘telenovela’, anzi peggio, è puro “vaudeville”.


“La telenovela si trasforma in vaudeville – scrive Le Monde – L’impasse di Matignon, legata alla malafede e ai calcoli tattici dei partiti, è anche quella del presidente della Repubblica, di un metodo e di una governance verticale che hanno già mostrato i suoi limiti”. “Due mesi dopo il secondo turno delle elezioni legislative, segnato dalla più alta partecipazione degli ultimi trent’anni, Emmanuel Macron non riesce ancora a imparare la lezione elettorale e le sue infinite consultazioni si trasformano in vaudeville. Sullo sfondo di incroci nel cortile dell’Eliseo, disinformazione e ombre processuali, i voti di tutti salgono e scendono, in un angosciante movimento a pendolo”.


“Un giorno – prosegue il quotidiano – è stato il turno dell’ex primo ministro di François Hollande, Bernard Cazeneuve, un altro giorno, è il presidente (Les Républicains, LR) dell’Hauts-de-France, Xavier Bertrand, a sembrare favorito… Tra i due, spunta il nome di un completo sconosciuto per i francesi: il presidente del Consiglio economico, sociale e ambientale, Thierry Beaudet. Ma in tutti e tre i casi, niente di fatto, e siamo sempre al punto di partenza!”. Meno tranchant, ma non meno caustico, Le Figaro. “Solo le religioni non sono state consultate! », dice una fonte mentre il quotidiano definisce “una litania infinita” la serie di consultazioni all’Eliseo.


“Dateci un qualsiasi primo ministro ma portateci fuori di qui!” scherza ma solo a metà un ministro dimissionario. Questo mercoledì sono trascorsi cinquanta giorni da quando il capo dello Stato ha accettato le dimissioni di Gabriel Attal e del suo governo, sottolinea il quotidiano. E da dodici giorni sono iniziate le consultazioni con i diversi schieramenti politici per cercare di trovare un primo ministro. Nessuna soluzione per il momento, conclude il quotidiano.

Ucraina, attacco russo a Poltava: è una strage

Ucraina, attacco russo a Poltava: è una strageRoma, 3 set. (askanews) – L’ufficio del procuratore generale ucraino ha reso noto che il numero delle vittime dell’attacco russo di oggi a Poltava, in Ucraina, è salito a 51. Secondo il governatore regionale, Philip Pronin, nell’attacco sono rimaste anche ferite 235 persone.


L’attacco è avvenuto a metà giornata e, se il conteggio delle vittime venisse confermato, sarebbe uno degli attacchi più sanguinosi della guerra fino ad oggi. Poltava si trova a circa 300 chilometri a sudest di Kiev, lontano dalla linea del fronte.

”Queer” di Guadagnino porta sullo schermo il mondo di Burroughs

”Queer” di Guadagnino porta sullo schermo il mondo di BurroughsVenezia, 3 set. (askanews) – Applausi in sala al termine della proiezione e in conferenza stampa per “Queer”, regia di Luca Guadagnino, quarto film italiano in concorso alla 81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, protagonista  Daniel Craig nel ruolo di William Lee, alter ego di William Burroughs, Drew Starkey, il giovane amante Eugene Allerton, Lesley Manville, Jason Schwartzman, Andra Ursuta, Michael Borremans, David Lowery.


Il film è tratto dal romanzo omonimo di Burroughs, “Queer” scrittro tra il 1951 e il 1953, seguito di “Junky”, romanzo che racconta la dipendente dalla droga dell’autore di “Pasto nudo”, mentre “Queer” ripercorre la sua omosessualità e la fuga dagli Usa in Messico, dove lo scrittore potrà vivere, in liberà, le sue diverse dipendenze. La storia è ambientata nel 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei cinquanta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, gli mostra per la prima volta la possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.


Le scene omoerotiche non si erano ancora viste nel mainstream, la gioia è stata il punto di partenza da cui si è mosso Luca Guadagnino. “Ho letto il libro a 17 anni – ha detto il regista – allora volevo cambiare il mondo attraverso il cinema. Nel libro di Burroughs sono evidenziate le connessioni tra i protagonisti e l’idea di avventura da realizzare con chi si ama e volevo portare tutto questo sullo schermo, perché volevo che il pubblico alla fine sentisse e si domandasse chi siamo quando siamo da soli. Chi sei tu quando sei solo in quel letto con la sensazione di quello che senti per qualcuno.How can a man who sees and feels be other than sad?” si chiede William Burroughs nel suo diario personale l’ultima volta che vi scrive prima di morire.Nell’adattare il suo secondo romanzo, uscito quasi quarant’anni dopo che l’aveva scritto, abbiamo cercato di rispondere a questa invocazione pudica del grande iconoclasta della beat generation. La scelta di Daniel Craig è perché uno dei più grandi attori che abbiamo sul fatto che abbia interpretato James Bond, non possiamo conoscere i desideri più nascosti dell’agente 007″.