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Il Cremlino: aspettiamo da Trump segnali non ancora pervenuti

Il Cremlino: aspettiamo da Trump segnali non ancora pervenutiRoma, 23 gen. (askanews) – Il Cremlino aspetta da Donald Trump segnali che non sono ancora stati ricevuti”: così il portavoce Dmitri Peskov commentando le dichiarazioni di ieri del presidente americano, che ha esortato Vladimir Putin a porre fine al più presto alla guerra in Ucraina.


“Naturalmente stiamo osservando molto da vicino tutta la retorica, tutte le dichiarazioni. Stiamo registrando attentamente tutte le sfumature, restiamo pronti al dialogo, il presidente Putin ne ha parlato ripetutamente. Per un dialogo paritario, per un dialogo reciprocamente rispettoso – questo dialogo ha avuto luogo tra i due presidenti, ancora una volta, durante la prima presidenza di Trump, e siamo in attesa di segnali, in attesa di segnali che non sono ancora stati ricevuti”, ha detto Peskov ai giornalisti.

Tajani: l’Italia può essere il miglior ponte tra Ue e Usa

Tajani: l’Italia può essere il miglior ponte tra Ue e UsaRoma, 23 gen. (askanews) – L’amicizia tra Donald Trump e Giorgia Meloni “non è un fatto personale”, “è ovvio che le relazioni personali contano in politica estera, ma l’Italia può essere il miglior ponte possibile tra l’Europa e gli Stati Uniti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di una conferenza a Palazzo Giustiniani a Roma. “L’Europa e gli Stati Uniti sono due facce della stessa medaglia, che sono le facce dell’Occidente, quindi noi continueremo a lavorare per rinforzare le relazioni transatlantiche”, ha commentato Tajani. “Mi pare che il lavoro del Presidente del Consiglio, come quello di tutto il governo, vada in questa direzione”.

La vescova Budde ha risposto alle accuse di Trump: non mi scuso

La vescova Budde ha risposto alle accuse di Trump: non mi scusoRoma, 23 gen. (askanews) – Mariann Edgar Budde, la vescova episcopale che dal pulpito, davanti al neopresidente Donald Trump, ha tenuto un sermone in cui ha chiesto al presidente di mostrare misericordia per migranti e minoranze sessuali, provocando la furia del nuovo leader americano, ha chiarito – in un’intervista a Time – che non ha alcuna intenzione di scusarsi “per aver chiesto misericordia per gli altri”.


“Spero che un messaggio che chiede dignità, rispetto della dignità, onestà, umiltà e gentilezza risuoni nelle persone. Sarei grata di questo. Sono rattristata dal livello di veleno che ha evocato negli altri, la cui intensità è stata scoraggiante. Ho sentito però da molte persone che sono contente che qualcuno sia disposto a parlare a loro nome, e anche altri si sentono incoraggiati a fare lo stesso, e sono grata per questo”, ha detto Budde. La religiosa ha assicurato di non odiare Trump. “Mi sforzo di non odiare nessuno e oso dire che non sono nemmeno della ‘sinistra radicale’, qualunque cosa significhi. Sono quello che sono”, ha detto, rispondendo alle accuse lanciate dopo il sermone da Trump sui social network. E ha aggiunto: “Non mi scuserò per aver chiesto misericordia per gli altri”.

Difesa, Joint Stars: chiusa a Civitavecchia Main Planning Conference

Difesa, Joint Stars: chiusa a Civitavecchia Main Planning ConferenceRoma, 23 gen. (askanews) – Contribuire al rafforzamento della postura di deterrenza della Nato, prepararsi ad affrontare ogni scenario, incluso un conflitto prolungato ad alta intensità per difendere i confini euro-atlantici. Sono queste alcune delle finalità della Joint Stars 25, l’evento addestrativo più importante della difesa che, sotto la guida del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), vedrà schierati in Sardegna, dal prossimo aprile, numerosi assetti delle Forze Armate, Corpi Armati dello Stato e altri dicasteri e agenzie.


La fase di pianificazione, avviata l’anno scorso, segna un’ulteriore tappa con la Main Planning Conference appena conclusa presso il Comando Valutazione e Innovazione dell’Esercito (COVIE) di Civitavecchia. Più di 140 persone di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Corpo Militare della Croce Rossa Italiana hanno preso parte ai lavori. Presente anche una rappresentanza di studenti universitari provenienti da prestigiosi Atenei italiani (LUISS “Guido Carli” e LUMSA di Roma, Università degli Studi di Genova e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), che verranno inquadrati nell’Operational Planning Group dell’Operazione insieme ai “colleghi” militari. Una presenza importante, quella degli studenti, che conferma la sinergia tra Difesa e mondo accademico.


Giovedì scorso, alla conclusione dei lavori, il Capo Reparto Pianificazione ed Esercitazioni del COVI è intervenuto evidenziando come la Difesa, anche attraverso l’esercitazione Joint Stars, continui a lavorare per contribuire alla stabilità e deterrenza lungo il fianco sud dell’Alleanza, in questo caso esercitando la funzione di Comando e Controllo. La Joint Stars 25, che dopo il successo del 2023 si svolgerà nuovamente in alcune località della Sardegna, risponde alla richiesta del Capo di Stato Maggiore della Difesa di pianificare e condurre un ciclo esercitativo articolato in fasi e si colloca in continuità con la Joint Stars 24.


Lo scopo è esercitare un Comando Operativo Interforze, costituito “ad hoc”, nel condurre un’operazione multinazionale con truppe schierate mediante l’impiego di assetti specialistici capaci di operare nei due nuovi domini delle operazioni militari, lo spazio e il cyber, a tutela della difesa collettiva dell’Alleanza atlantica. Tra gli enti della Difesa, anche impegnati nella fase di condotta dell’esercitazione, vi sono il Comando delle Operazioni Spaziali (COS), il Comando per le Operazioni in Rete (COR), il Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS).


Ci sarà, inoltre, spazio per moltissime iniziative di solidarietà e attività collaterali di tipo sportivo e sociale, a scopo benefico, che coinvolgeranno la popolazione, le Istituzioni, il mondo del volontariato e dell’imprenditoria sarda e nazionale.

Musk attacca Wikipedia su ‘saluto nazista’, il fondatore risponde

Musk attacca Wikipedia su ‘saluto nazista’, il fondatore rispondeRoma, 23 gen. (askanews) – Elon Musk se l’è presa con Wikipedia, perché l’enciclopedia online open source ha osato aggiornare la sua pagina biografica citando il caso controverso del suo saluto apparentemente nazista alla folla della vittoria di Donald Trump. Un attacco, quello di Musk, a cui ha risposto per le rime Jimmy Wales, che ha detto che il multimiliardario “non è contento che Wikipedia non sia in vendita”.


“Durante il discorso per la seconda inaugurazione di Donald Trump, Elon Musk ha battuto la mano destra sul petto, con le dita aperte, per poi estendere il braccio destro in avanti con decisione, ad un angolo verso l’alto, con il palmo rivolto verso il basso e le dita unite. Ha poi ripetuto il gesto verso la folla dietro di lui. Terminando i gesti, ha detto alla folla: ‘Il mio cuore è con voi’”, scrive la pagina biografica di Musk su Wikipedia. “Il gesto – continua – è stato interpretato come un saluto nazista o romano da alcuni, tra cui i politici Yolanda Díaz, Alexandria Ocasio-Cortez e Jerry Nadler, oltre che dalla storica del fascismo Ruth Ben-Ghiat”. Ma l’enciclopedia online specifica anche che Musk ha negato di aver avuto intenzione di fare un saluto nazista.Musk – a quanto riferisce l’agenzia di stampa France Presse – ha accusato Wikipedia di diffondere la “propaganda” dei media tradizionali e ha anche invitato i suoi sostenitori a non finanziare più Wikipedia.


D’altronde, per il miliardario Wikipedia è da tempo una spina nel fianco. Già in passato ha attaccato l’enciclopedia online. A dicembre, rispondendo a un commento sul suo social X, ha invitato gli utenti a bloccare le donazioni a Wikipedia. “Smettete di fare donazioni a Wikepedia finché non riequilibra le sue politiche editoriali”.Wales, in un’intervista a Intelligencer, ha ribadito che l’obiettivo di Wikipedia è avere contenuti “che riconoscano i diversi punti di vista esistenti”. E, su X, ha respinto gli attacchi di Musk, sottolineando che quelli riportati sono fatti e non propaganda. Ha poi aggiunto: “Elon non è contento che Wikipedia non sia in vendita”.


 

Irama il 2 ottobre tornerà live all’Arena di Verona

Irama il 2 ottobre tornerà live all’Arena di VeronaMilano, 22 gen. (askanews) – Ha concluso il 2024 con un concerto sold out all’Unipol Forum di Assago, ora Irama, uno degli artisti di maggior successo nell’attuale panorama musicali italiano, capace di spaziare tra generi e mondi diversi, inaugura il 2025 con una serie di novità.


In attesa di vederlo sul palco del Festival di Sanremo con il brano “Lentamente”, annuncia un altro importante appuntamento live: il 2 ottobre tornerà all’Arena di Verona portando tutte le sue hit che gli hanno fatto collezionare 53 dischi di Platino e 4 oro e oltre 2,5 miliardi di streaming. A maggio, invece tornerà a Milano per due concerti all’Unipol Forum di Assago, il 21 e 23 maggio , di cui il 23 già sold out, e poi a Roma , il 22 luglio al Rock in Roma all’ippodromo delle Capannelle.


Tutti gli eventi sono organizzati da Vivo Concerti. “Lentamente”, il brano che porta al Festival, è stato scritto dallo stesso Irama con Blanco e Michelangelo alla produzione: “Con questo brano canto un amore viscerale che si distrugge lentamente da entrambe le parti fino a sgretolarsi. Lentamente e’ una canzone diversa per me, con un testo crudo e allo stesso tempo trasparente che mi mette a nudo”.

Sanremo, Francesco Gabbani: “È un luogo felice, mi sento a casa”

Sanremo, Francesco Gabbani: “È un luogo felice, mi sento a casa”Milano, 22 gen. (askanews) – Francesco Gabbani torna al Festival di Sanremo per la quarta volta dopo aver vinto nel 2016 con “Amen” nella sezione nuove proposte e nel 2017 con “Occidentali’s Karma” e dopo essersi posizionato secondo nel 2020 con “Viceversa”. Un luogo che per lui è casa: “Sanremo per me, a priori, è una grande gioia, una grande emozione perché in un modo o nell’altro quando sono passato dal Festival ha sempre rappresentato un momento importante del mio percorso non solo artistico ma proprio esistenziale. Ho vinto prima nei Giovani poi nei Big, sono arrivato secondo nell’ultima partecipazione del 2020 con Viceversa, quindi diciamo che Sanremo è un luogo felice per me. Quindi l’idea di tornarci è una grande gioia, è un po’ come l’idea di tornare a casa o tornare in un posto dove sei stato bene in vacanza, dove hai provato delle belle emozioni e quindi ci torni. È ovvio che poi tornare a Sanremo comporta di default il fatto di avere una tensione, una piccola paura relativa all’esibizione in quanto tale. Esegui per la prima volta in diretta nazionale, una canzone che il pubblico non ha mai sentito, quindi è un one shot, c’è un’inevitabile tensione che però ho imparato a fare una cosa, proprio come in Viva la Vita, ho imparato ad accettarla questa paura e forse è anche la cosa bella di Sanremo”.


Il 21 febbraio 2025, Francesco Gabbani pubblica “Dalla tua parte”, il suo sesto album in studio. Il disco segna una nuova fase artistica per il cantautore, che con brani come “Viva la vita” – il pezzo che presenterà al prossimo Festival di Sanremo – esplora temi profondi legati al senso della vita. L’album riflette una ricerca intima, in cui il cantautore cerca di leggere la vita all’interno degli incastri della quotidianità e degli atteggiamenti che adottiamo verso il nostro vissuto. Oltre ad essere un disco che parla di ricerca è anche un passo nel cammino della sua crescita personale. “Non finirò mai di crescere” racconta Francesco “Mi piace l’idea di essere in continua evoluzione, in movimento, e queste canzoni sono un ritratto di questo momento. Sono una fotografia scattata in un punto preciso della mia vita, un po’ più in là nella linea del tempo. Con il passare degli anni, cerco di andare sempre più a fondo, ma non manca mai, in mezzo a tutto ciò, l’aspetto divertente, provocatorio e ironico che guida anche la mia analisi della società”.


Il titolo dell’album non è legato a nessuna canzone presente nel disco, ma, come racconta Francesco Gabbani, è stato scelto perché riflette una visione personale: “Una volta che le canzoni vengono pubblicate, diventano un po’ di tutti: di chi le ascolta, di chi le vive. Quando le canzoni entrano a far parte di un album, diventano una fotografia del mio vissuto, un riflesso di quello che sono stato in un determinato periodo della mia vita.” Il disco, quindi, diventa l’espressione delle domande che Gabbani si pone e delle riflessioni che fa. Come spiega, si tratta di una sorta di trasferimento di responsabilità: “Come lo vivi tu, dalla tua parte, quello che sto cercando di esprimere? Qual è il tuo punto di vista?” Francesco ha dato il via al suo nuovo tour nei palazzetti il 19 dicembre 2024 con un concerto sold out all’Unipol Forum di Milano, confermando ancora una volta il suo grande carisma sul palco. Il tour proseguirà dopo l’uscita del nuovo album e, in attesa di nuove emozioni musicali, oggi ha annunciato nuove date, tra cui un concerto speciale che segna il suo ritorno all’Arena di Verona, uno dei templi della musica italiana.

Sanremo, Giorgia: vado a fare il mio meglio, ma vinca un “pischello”

Sanremo, Giorgia: vado a fare il mio meglio, ma vinca un “pischello”Milano, 22 gen. (askanews) – È una delle favorite e la sua voce è una promessa di successo, ma Giorgia, che è in gara a Sanremo 2025 con “La cura per me”, spiega che non era assolutamente nei suoi piani di partecipare quest’anno al Festival. “Tutto è nato un po’ per caso, non era nei miei progetti – racconta in conferenza stampa a Milano – lo scorso anno Amadeus mi ha chiamato come co-conduttrice all’Ariston, poi ho fatto diverse cose, a cominciare dall’esperienza come conduttrice di X-Factor e la canzone per il film di Ozpetek, Diamanti. Mentre facevo dei provini in sala di registrazione è arrivata ‘La cura per me’ che è una canzone che già dal primo ascolto mi ha emozionato, mi ha fatto sentire qualcosa dentro”.


Da lì al Festival il passo è stato breve, racconta la cantante romana. “Qualcuno del mio team ha detto: ‘La mandiamo a Carlo?’. E lì mi sono messa le mani in faccia, perché non era nei programmi tornare in gara a Sanremo”. Un brano che lei interpreta con forza e grazia, dato tra i favoriti al podio: “Vado più serena e consapevole, anche se il palco dell’Ariston fa molta paura. Penso che il Festival lo debba vincere un pischello o una pischella. Io devo fare una cosa fatta bene. La mia vittoria è far bene la canzone. E poi Sanremo ti fa del bene anche se non vinci”, ammette ricordando il brano “Parole dette male”, in gara al Festival 2023: “Quest’anno ho fatto meglio, me lo ha detto anche mio figlio, ma quella partecipazione mi è servita a ritrovare la scintilla, uscivamo dal Covid e mi ha fatto tornare consapevole di quello che sono e di cosa voglio”.


Esattamente 30 anni fa, Giorgia ha trionfato con “Come Saprei”, brano che l’ha consacrata tra le più grandi interpreti della musica italiana. “A Sanremo accadono cose strane, ancora mi scuso per aver vinto contro Morandi e Fiorello”. Ancora una volta, promette di emozionare con la sua voce inconfondibile e la straordinaria sensibilità interpretativa, che da sempre caratterizzano la sua cifra. “La cura per me”, scritto da Blanco e Michelangelo insieme a Giorgia e prodotto da Michelangelo, sarà disponibile in pre-save e pre-add dalle ore 14:00 di domani, giovedì 23 gennaio. “La canzone la sento molto mia, c’è una grande consapevolezza dei sentimenti, il brano è il giusto equilibrio tra classicità e modernità che non è così scontato trovare in due ragazzi giovani”, ha detto Giorgia. Sempre da domani sarà disponibile in pre-order l’esclusiva versione 45 giri.


Per festeggiare insieme al pubblico i trent’anni di “Come Saprei”, da giugno l’artista tornerà live in tre scenari mozzafiato, pensati per rendere ogni serata indimenticabile: 13 giugno alle Terme di Caracalla di Roma, 25 luglio al Teatro Greco di Siracusa e 16 settembre alla Reggia di Caserta (Piazza Carlo di Borbone). Ma la festa non finisce qui: a partire da novembre, Giorgia porterà la sua musica nei principali palasport italiani. Il tour prenderà il via il 25 novembre a Jesolo, con la data zero, e proseguirà a Bologna, Firenze, Torino, Milano, Padova e Bari.

Trump (che vuole scuse dal vescovo che ha chiesto pietà) autorizza arresto migranti in chiese e scuole

Trump (che vuole scuse dal vescovo che ha chiesto pietà) autorizza arresto migranti in chiese e scuoleNew York, 22 gen. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha attaccato oggi il vescovo episcopaliano Mariann Edgar Budde, che martedì durante la preghiera alla National Cathedral di Washington lo aveva invitato ad avere pietà per le famiglie di immigrati, per i gay e i transgender. Il presidente americano, in un lungo post su Truth Social, ha definito il vescovo donna “una radicale di sinistra che odiava Trump” che “ha portato la sua chiesa nel mondo della politica in modo molto scortese. Era cattiva nei toni e non convincente o intelligente”. Il presidente nel post ha ribadito il suo pensiero sui migranti illegali e sulla loro pericolosità per il paese ed è tornato ad attaccare la Budde scrivendo: “Non è molto brava nel suo lavoro! Lei e la sua chiesa devono delle scuse al pubblico!”. Trump ha poi commentato anche la preghiera dicendo: “A parte le sue dichiarazioni fuori luogo, il servizio è stato molto noioso e poco stimolante”.


Intanto il neo presidente, continua ad andare dritto per la sua strada. L’amministrazione Trump ha, infatti, autorizzato l’Immigration and Customs Enforcement (ICE), l’agenzia Usa per l’immigrazione e le dogane, ad effettuare arresti di immigrati illegali nelle scuole e nelle chiese, revocando le linee guida che impedivano gli arresti in quelle che venivano definite aree “sensibili”.La direttiva, emessa lunedì dal segretario ad interim del Dipartimento della sicurezza interna (DHS) Benjamine Huffman, è stata annunciata solo martedì sera, dal portavoce del Dipartimento. Una seconda direttiva ha limitato i molteplici programmi di libertà vigilata, che consentono ai migranti, provenienti da paesi interessati da crisi umanitarie di vivere e lavorare negli Stati Uniti in maniera temporanea. “L’amministrazione Biden-Harris ha abusato del programma di libertà vigilata umanitaria per consentire indiscriminatamente a 1,5 milioni di migranti di entrare nel nostro paese”,si legge ancora nella dichiarazione che non precisa quali cittadini di paesi in crisi saranno sottoposti al provvedimento.


Cambia anche il lessico.  La dirigenza dell’Immigration and Customs Enforcement ha ordinato ai dipendenti di riferirsi ai cittadini stranieri come “aliens” in tutte le “comunicazioni interne ed
esterne”, secondo un promemoria interno letto dal sito di notizie Axios. Il direttore ad interim dell’ICE Caleb Vitello ha annullato il promemoria del 2021, che aveva cambiato la terminologia ufficiale da “alieno” a “non cittadino”. I sostenitori dell’immigrazione criticano il termine perché è
offensivo, mentre i sostenitori delle restrizioni all’immigrazione difendono l’uso di “alieno” perché è quello che viene usato nell’Immigration and Nationality Act. 

Germania, un uomo attacca con un coltello la folla in un parco in Baviera: almeno due morti e molti feriti gravi

Germania, un uomo attacca con un coltello la folla in un parco in Baviera: almeno due morti e molti feriti graviRoma, 22 gen. (askanews) – Almeno due persone sono morte oggi in un attacco con coltello ad Aschaffenburg, in Baviera. Tra le vittime, secondo quanto riportato dalla Bild, ci sarebbe anche un bambino. Secondo la polizia, un uomo è stato “preso in custodia”. Non ci sono altri sospettati.


L’attacco, che avrebbe provocato anche diversi feriti gravi, è stato compiuto al parco Schöntal, nel centro della città, intorno alle 11:45 La polizia ha inizialmente parlato del coinvolgimento di tre adulti e un bambino. Poi però è arrivata la conferma di almeno due persone morte. Secondo le informazioni della Bild, il bambino dovrebbe essere tra queste.