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Venezia 81, presentato al Lido il Leopardi di Sergio Rubini

Venezia 81, presentato al Lido il Leopardi di Sergio RubiniMilano, 29 ago. (askanews) – Oggi al Lido di Venezia, nell’ambito della 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, è stata presentata “Leopardi il poeta dell’Infinito”, miniserie della Rai presentata fuori concorso in prima assoluta, anticipazione di un lavoro che a dicembre sarà proposto in prima serata sulle reti dell’azienda di viale Mazzini. Prodotta da Ibc Movie, Rai Fiction e Rai Com, per la regia di Sergio Rubini, il progetto è uno dei vincitori del Bando di sostegno alle produzioni audiovisive 2023 che la Regione Marche ha messo in campo attraverso la Fondazione Marche Cultura con fondi PR-FESR 2021-20217.


L’assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi ha commentato: “Sono state tante le emozioni che ho provato nel vedere questa miniserie, con un cast assolutamente d’eccezione, magistralmente guidato da Sergio Rubini. Sono certa che la Regione Marche, sostenendo un progetto di altissima qualità e presentandolo in una cornice di rilievo come quella di Venezia, abbia fatto un importante passo in avanti per far conoscere le bellezze della nostra regione.” La miniserie, girata a Montecassiano, Potenza Picena, Treia, Recanati, Offagna, Osimo, Pollenza, Ascoli Piceno e Macerata, descrive le varie sfaccettature del genio recanatese: il bambino prodigio, l’adolescente ribelle, il poeta romantico, il filosofo e pensatore, dall’infanzia alla morte. Una miniserie che, come evidenzia il regista, vede “nell’incontenibile amore per la vita il motore che muove Leopardi e la sua poetica. La continua tensione del poeta verso la vita si manifesta attraverso una voglia di libertà, di amore e di bellezza, a costo di mettere in discussione ogni ordine costituito, dalla famiglia al conformismo dei suoi contemporanei. Sarà sempre la ricerca dell’amore a spingere Leopardi nelle diverse fasi della vita”.


Alla proiezione erano presenti il regista Sergio Rubini con la moglie Carla Cavalluzzi che insieme a lui ha firmato la sceneggiatura, i membri del cast, fra cui il protagonista Leonardo Maltese, Alessio Boni, che nella miniserie interpreta il padre di Giacomo, Monaldo, Cristiano Caccamo (l’amico Ranieri), Giusy Buscemi (l’amata Fanny Targioni Tozzetti) ma anche Valentina Cervi, Fausto Russo Alesi, Bruno Orlando, Serena Iansiti, Maria Vittoria Dallasta, Andrea Pennacchi, Roberta Lista, Alessandro Preziosi.

Venezia 81, Borgonzoni e Borrelli: “Tax credit perno fondamentale”

Venezia 81, Borgonzoni e Borrelli: “Tax credit perno fondamentale”Milano, 29 ago. (askanews) – Aumentano le opere audiovisive e web e i film prodotti, anche quelli italiani, e sono sempre di più le donne che firmano la regia di lungometraggi e documentari. Cresce il costo totale delle opere italiane realizzate e nella partita giocata dagli investimenti pubblici a sostegno del settore si rafforza il ruolo del credito d’imposta, in particolare quello richiesto per la produzione. Sono alcuni dei risultati della ricerca “I numeri del cinema e dell’audiovisivo italiano 2023” condotta dall’Ufficio Studi della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura.


Presentato oggi a Venezia nell’ambito della 81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica nel corso di un evento promosso da DGCA-MiC e accolto dall’Italian Pavilion – coordinato da MiC e Cinecittà – all’Hotel Excelsior a Venezia Lido, il rapporto scatta una fotografia dettagliata del comparto, immortalandone il percorso di sviluppo lungo i 12 mesi dell’anno passato in un confronto con il 2022 e pure con il periodo precedente la pandemia. Un’analisi che guarda anche ai rapporti intessuti dall’Italia con gli altri Paesi (Francia, Svizzera e Belgio i nostri principali partner internazionali), un puntuale documento di analisi utile ad affinare politiche e misure da adottare nel prossimo futuro. “Questi numeri sono importanti per diversi motivi a cominciare dal fatto che partendo proprio dalla loro analisi risulterà più facile comprendere le motivazioni che hanno portato alla revisione della Legge Cinema messa a punto insieme agli operatori del settore. Rispetto agli anni passati, poi, la ricerca quest’anno analizza anche gli incassi, un ulteriore elemento per fotografare l’andamento del 2023” ha affermato il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.

Ue, Borrell chiede di togliere a Kiev limiti all’uso delle armi in Russia, si apre il fronte del no

Ue, Borrell chiede di togliere a Kiev limiti all’uso delle armi in Russia, si apre il fronte del noRoma, 29 ago. (askanews) – L’alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea Josep Borrell ha invitato i 27 paesi del blocco a ritirare le limitazioni agli attacchi dell’Ucraina contro il territorio russo.


“Le restrizioni sull’uso delle armi dovrebbero essere completamente abolite per l’autodifesa dell’Ucraina”, ha affermato prima dell’incontro dei ministri degli Esteri dell’Unione europea. Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha poi confermato che alcuni capi delle diplomazie presenti alla riunione informale di Bruxelles oggi hanno dichiarato di non avere mandato per dare all’Ucraina il via libera per colpire con le armi da loro trasferite in profondità il territorio russo.


Secondo la ricostruzione di Szijjarto, il ministro degli Esteri Ue Josep Borrell avrebbe fatto pressione sugli Stati membri affinché consentissero a Kiev di usare le armi da loro trasferite per attacchi in profondità nel territorio russo. Tuttavia alcuni dei ministri hanno detto di “non avere mandato per concedere tale permesso”, aggiungendo che questa è questione da affrontare su piano “bilaterale” tra i singoli Stati membri e l’Ucraina, non tema che riguardi le competenze dell’Ue.

Hamas ha accettato una tregua di 7 giorni per far vaccinare i bambini di Gaza contro la polio

Hamas ha accettato una tregua di 7 giorni per far vaccinare i bambini di Gaza contro la polioRoma, 29 ago. (askanews) – Hamas ha accettato di rispettare quella che presenta come una tregua umanitaria di sette giorni a Gaza per effettuare una campagna di vaccinazione contro la poliomielite tra la popolazione locale. Lo ha riportato il sito di notizie in lingua araba al Araby al Jadeed, con sede a Londra. Il portavoce di Hamas, Jihad Taha, ha dichiarato in un’intervista che il gruppo fondamentalista islamico palestinese sta esortando tutte le parti a portare avanti l’iniziativa di tregua temporanea, sostenendo che non si deve permettere a Israele di “eludere o procrastinare e mettere in atto alternative specificando i luoghi in cui iniziare il processo di vaccinazione e non impegnandosi in alcuna tregua umanitaria”.


Il sito cita fonti egiziane, anonime, che si aspettano che la tregua prenda il via entro pochi giorni e che duri durante le ore diurne per 3-5 giorni, escludendo i luoghi della Striscia in cui operano le Idf (Forze di Difesa israeliane). La tregua, secondo quanto riferito dall’Egitto e dagli Stati Uniti la scorsa settimana, sarebbe indipendente da qualsiasi accordo tra Israele e Hamas, dato che i colloqui non sono riusciti a produrre una svolta. Le Nazioni Unite si stanno preparando a vaccinare circa 640mila bambini a Gaza, dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che un bambino di 10 mesi è stato paralizzato dal poliovirus di tipo 2, il primo caso del genere nel territorio in 25 anni.Ieri sera, Channel 13 ha riferito che lo stato ebraico ha autorizzato una tregua umanitaria temporanea nella Striscia per facilitare le vaccinazioni antipolio. La decisione sarebbe stata presa su richiesta del segretario di stato americano Antony Blinken, in visita la scorsa settimana. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e i capi della sicurezza avrebbero approvato il passo senza aggiornare i ministri della sicurezza.


 

”Maria” di Larrain, Angelina Jolie incanta nel ruolo di Callas

”Maria” di Larrain, Angelina Jolie incanta nel ruolo di CallasVenezia, 29 ago. (askanews) – Il mito di Maria Callas continua e una Diva rimane tale per sempre. “Maria” di Pablo Larrain, film in concorso alla 81^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è stato applaudito in sala al termine della proiezione e in conferenza stampa all’ingresso del cast, la protagonista Angelina Jolie che ha interpretato magistralmente la divina Callas, Pierfrancesco Favino nel ruolo del maggiordomo affezionato Ferruccio e Alba Rohrvacher che interpreta Bruna la femme del chambre della cantante di origine greca. È il 1977, l’ultimo anno di vita di Maria Callas chiusa nella sua splendida casa parigina, circondata dai suoi abiti di scena, dai suoi dischi, da un pianoforte che fa costantemente spostare al povero Ferruccio. E’ depressa e dipendente da farmaci pesantissimi,la voce non è più quella di una volta. Maria trascorre le sue giornate nei ricordi del suo successo, del suo amore per Onassis e del suo passato di bambina povera in Grecia, tra visioni indotte dai farmaci e l’incapacità di riconoscere la realtà dal sogno.


Pablo Larrain ha ammesso di essere “stato un fan della Callas sin da bambino e sono sempre stato intrigato dal fatto che non ci sono film sui cantanti dell’opera. Mi piaceva l’idea di fare un film su una donna con una vita fantastica e senza Angelina questo film non avrebbe potuto esserci, questo film è una celebrazione della sua vita e del suo lavoro”. Angelina Jolie bellissima e intensa ha confessato la sua paura di non essere all’altezza del ruolo “Francamente, per me il problema è sapere se sono stata abbastanza brava per gli appassionati di Callas e dell’opera e spero di non averli delusi, e anche coloro che l’hanno sempre amata. Sul fronte musicale,Io ero piuttosto punk amavo tutti i generi musicali ma ascoltavo di più i Clash rispetto agli altri generi, crescendo è arrivata la musica classica e l’opera. Ma quando la tua vita è così piena di dolore e disperazione a un certo momento ci sono alcuni suoni che toccano meglio questi sentimenti. C’è un suono che spiega ognuno dei nostri stati d’animo”. Anche la pratica col canto lirico e la gestualità è stata studiata attentamente dall’attrice americana.


“Tutti sanno che ero molto nervosa – ha spiegato Jolie – ho fatto pratica per 7 mesi sul canto lirico, Pablo è molto esigente e vuole una grande preparazione. La prima volta che ho cantato i miei figli hanno bloccato le porte perché nessuno entrasse, ho fatto le prove anche alla Scala ero spaventata dall’idea di rispettare la sua memoria”. Jolie è tornata nel mondo del cinema dopo un certo periodo di tempo di assenza dalla scene. “Ho avuto bisogno di stare di più con la mia famiglia – ha aggiunto – e ho sviluppato la gratitudine di essere un’artista e sono molto grata di essere un’artista”.


Pierfrancesco Favino: “Sapevo che il mio personaggio esisteva ed era vivo, ho capito tutta la devozione che lui aveva per lei e quando si incontra qualcuno come Maria Callas ti da l’occasione di assorbire quella luce e la mia sensazione è che la loro identità è diventata quello che era perché lei era una regina e non è stato difficile trovare il personaggio accanto ad Angelina Jolie. Ferruccio e Bruna erano gli angeli custodi di Maria. Rispetto a questo film mi è piaciuto che si parlasse di artisti e se ne parla molto poco, e spesso gli artisti sono soli e pochi capiscono il sacrificio che si fa per arrivare a quel livello. E possiamo sentire quello che sentiamo grazie a loro”. Alba Rohrwacher che interpreta la cameriera di Callas Bruna ha detto che il lavoro con Angelina Jolie e il regista “e’ stato incredibile fare parte di questo film nel ruolo di Bruna e Pablo mia ha guidato in questo viaggio e grazie ad Angelina perché mi ha fatto capire quanto Bruna amasse Maria e grazie Angelina perla tua generosità per averci permesso di entrare bene in questo ruolo”.


Larrain ha ricordato la disperazione di Callas: “Era molto isolata a causa della sua voce, in un conflitto con la sua famiglia e c’è qualcosa che nasce tra queste tre persone che crea una vera e propria famiglia. Callas aveva un senso tragico della vita, e molti dei suoi personaggi finivano con la sua morte in scena. E su questo abbiamo ragionato molto con lo sceneggiatore. Una diva non potrebbe esistere se non ci fosse l’eccellenza in quello che fa”. Angelina Jolie ha particolarmente apprezzato il lavoro con Larrain. “Sono stata fortunata ad essere affiancata da Pablo che mi ha molto protetto e ho tentato di fare una cosa mai fatta prima e i brani pensati, vedrete che i brani parlano molto di più di quanto si penserebbe del suo mondo e ha consentito ai personaggi dell’opera di trasformarla e di renderla chi è. Continuavo a chiedere a Pablo se era un musical. Dopo avere superato la musica, poi sono dovuta confrontarmi coi suoi occhiali, i suoi vestiti e mi sono confrontata con Ferruccio e Bruna ed entrare come essere umano e con la sua solitudine, vorrei che potesse vedere la gentilezza con cui lei cercava di fare del suo meglio, ma era invecchiata e i critici sono stati impietosi. Prima di questo film non avevo mai cantato ma la mia opera preferita è Anna Bolena”.

”Riefenstahl” di Andres Veiel l’ossessione di Leni per la bellezza

”Riefenstahl” di Andres Veiel l’ossessione di Leni per la bellezzaVenezia, 29 ago. (askanews) – “Riefenstahl” di Andres Veiel film presentato fuori concorso alla 81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia getta una nuova luce sul lavoro e sulla vita di Leni Riefenstahl, colei che costruì l’estetica del Reich Millenario filmando le scenografie delle parate hitleriane. Il film di Veiel rivela quanto la Riefenstahl fosse coinvolta nel regime più di quanto lei avesse mai ammesso. La sua ossessione per la bellezza trasuda da ogni immagine, anche da quelle che girerà in Africa, nella sua seconda vita.


Leni Riefenstahl è considerata una delle figure più controverse del XX secolo. I suoi film Triumph des Willens (Il trionfo della volontà) e Olympia sono un’epitome del culto del corpo – ritratto in pose perfette – e una celebrazione della superiorità e della vittoria. Allo stesso tempo, queste immagini trasudano disprezzo per il debole e per l’imperfetto. Il film esplora quest’interrogativo attraverso documenti provenienti dal fondo Riefenstahl, tra cui filmati privati, foto, lettere e registrazioni. Rivela frammenti della sua biografia e li colloca in un contesto storico più ampio. Com’è riuscita a diventare la regista ufficiale del Reich pur negando ostinatamente qualsiasi legame stretto con Hitler e Goebbels? Nei documenti personali si lamenta dei suoi “ideali assassinati”.  Il regista ha spiegato di avere lavorato moltissimo sullo studio dell’archivio: “Era il 2018 quando ho iniziato a investigare sull’archivio della Riefenstahl, centinaia di scatoloni con appunti e immagini. Ho voluto cercare un punto di vista personale della sua biografia per comprendere il presente, abbiamo trovato molte informazioni che ci hanno parlato della sua estetica e della sua ideologia, tutto quello che abbiamo trovato amplificava il personaggio che voleva seguire l’ideologia fascista. E’ fuggita in Africa perché lì nessuno le avrebbe chiesto qualcosa del suo passato. Nelle sue immagini non si vedono anziani, non c’è malattia o vecchia ma sempre la celebrazione della gioventù e della bellezza, una sorta di continuità, lei pensava di fare qualcosa di nuovo ma in realtà si ripeteva”.


Riefenstahl era una straordinaria fotografa e montatrice ma “era una pessima sceneggiatrice – prosegue Veiel. Esaltava l’eroismo ma significava guardare dall’alto al passo i deboli, la malattia, pensiamo a quante persone sono state umiliate e uccise e questo era parte della sua propaganda. Sono emerse tutte le fake news che la riguardavano, lei ha sempre negato di essere parte del regime. Per me è stato un viaggio negli inferi molti dei filmati che abbiamo trovato hanno smantellato tutto quello che diceva di non essere mai stata presente ai massacri mentre in realtà era molto più coinvolta di quanto si pensasse. Abbiamo anche visto da che famiglia venisse e la violenza del padre che quindi ha fatto sì che lei crescesse in un certo modo. E’ stato un viaggio molto lungo durato 18 mesi”. “Oggi come allora, i mondi visivi di Leni Riefenstahl sono definiti dal trionfo – prosegue il regista – trionfo sul dubbio, sull’ambivalenza, sulla presunta debolezza e sull’imperfezione. Nel contesto odierno, un film su di lei è diventato per me una necessità urgente. Il suo considerevole ascendente, reinterpretato attraverso la lente del suo fondo privato, offre l’opportunità di riesaminare il continuo fascino della grandezza imperiale e la glorificazione di corpi muscolosi, perfetti e vittoriosi in cui la sofferenza, la vecchiaia e la debolezza non trovano mai cittadinanza”.

Russia, Lavrov: i negoziati sono diventati irrilevanti dopo l’avventura ucraina a Kursk

Russia, Lavrov: i negoziati sono diventati irrilevanti dopo l’avventura ucraina a KurskRoma, 29 ago. (askanews) – La Russia è sempre stata pronta a negoziare una soluzione al conflitto ucraino, ma dopo l’offensiva di Kiev nella provincia russa di Kursk, i colloqui in merito sono irrilevanti. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov. “La nostra disponibilità ai negoziati non avrebbe dovuto suscitare alcun dubbio nella mente di nessuno. Anche se, ovviamente, dopo l’avventura nella regione di Kursk, qualsiasi colloquio su questo tema è irrilevante”, ha dichiarato Lavrov ai giornalisti.

Netanyahu ha suggerito una pausa dai bombardamenti a Gaza per consentire le vaccinazioni anti polio

Netanyahu ha suggerito una pausa dai bombardamenti a Gaza per consentire le vaccinazioni anti polioRoma, 29 ago. (askanews) – Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha suggerito che potrebbe esserci una sospensione parziale delle operazioni militari a Gaza per consentire ai bambini di essere vaccinati contro la poliomielite.


In una dichiarazione, l’ufficio di Netanyahu ha negato le notizie apparse in tv secondo cui ci sarebbe stata una tregua generale durante la campagna di vaccinazione che inizia nel fine settimana, ma ha affermato di aver approvato la “designazione di luoghi specifici” a Gaza, una proposta “presentata al gabinetto di sicurezza” che “ha ricevuto il supporto dei professionisti competenti”. Secondo i media israeliani una pausa nelle operazioni è stata richiesta dal segretario di stato americano, Antony Blinken, quando ha visitato Israele la scorsa settimana.


Il primo dei due cicli di vaccinazioni dovrebbe iniziare sabato, in uno sforzo urgente per controllare la diffusione del virus, dopo che un bambino di 10 mesi affetto da paralisi a una gamba all’inizio di questo mese è stato dichiarato positivo al virus. Più di 25.000 fiale di vaccino, sufficienti per oltre un milione di dosi, sono arrivate a Gaza insieme all’attrezzatura necessaria per mantenerle al fresco durante il trasporto. Ma gli esperti sanitari hanno avvertito che sarebbe praticamente impossibile portare a termine con successo la campagna di vaccinazione sotto i bombardamenti. Per fermare la diffusione della malattia, le agenzie umanitarie devono raggiungere il 90% dei circa 640.000 bambini di età inferiore ai 10 anni a Gaza. Una possibilità suggerita dalla dichiarazione di Netanyahu è che i bombardamenti israeliani verrebbero interrotti in diverse aree di Gaza in sequenza, per consentire agli operatori umanitari con i vaccini di spostarsi dall’una all’altra.

Usa2024, i fan di Taylor Swift si schierano con Kamala Harris

Usa2024, i fan di Taylor Swift si schierano con Kamala HarrisRoma, 29 ago. (askanews) – La megastar del pop americano Taylor Swift non ha ancora preso posizione nelle elezioni presidenziali americane che si terranno il 5 novembre, ma i suoi fan sì. Un gruppo di ammiratori, gli “Swifties for Kamala” Harris, ha attirato decine di migliaia di sostenitori, tra cui alcune star, e fondi per la campagna della candidata democratica. Meno di 24 ore dopo un incontro di lancio in videoconferenza, seguito da 27.000 persone, gli “Swifties for Kamala” hanno raccolto più di 140.000 dollari in donazioni. L’obiettivo del gruppo? “Trasformare il nostro potere “Swiftie” in potere politico.”


Lanciati da una fan della cantante, Emerald Medrano, gli “Swifties for Kamala”, che contano 72.000 iscritti su X e quasi 50.000 su Instagram, assicurano di non cercare l’eventuale supporto di Taylor Swift. Sul suo sito web, il gruppo si batte per la protezione dei diritti delle persone LGBTQIA+ e dei diritti riproduttivi, il sostegno ai migranti e una seria considerazione del cambiamento climatico, nonché “un cessate il fuoco permanente tra Israele e Hamas”.

Francia, Macron prosegue con le consultazioni alla ricerca di un primo ministro

Francia, Macron prosegue con le consultazioni alla ricerca di un primo ministroRoma, 29 ago. (askanews) – Il nuovo giro di consultazioni di Emmanuel Macron, ancora alla ricerca di un primo ministro, continua oggi. Dopo aver incontrato mercoledì i rappresentanti dei repubblicani, il presidente della Repubblica riceverà la coppia di punta dell’Associazione delle Regioni francesi, Renaud Muselier, alla guida della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (PACA), e Carole Delga, presidente dell’Occitania.


Invitato questo giovedì mattina su France 2, Renaud Muselier ha anticipato la doppia richiesta che intende rivolgere al Capo dello Stato. Il capo della regione PACA vuole così sollevare la questione dei “territori” e del “decentramento”, ma anche del “miglior candidato (per Matignon) che riesca a mettere insieme un patto di governo e (…) un patto di nessuna censura”. Secondo lui, la ricerca di questo “equilibrio” spetta naturalmente al blocco centrale. “È il gruppo centrale che è in maggioranza, non è la sinistra. (…) C’è stata una votazione nell’Assemblea Nazionale, non hanno vinto, quindi non hanno voti”, afferma che il Nuovo Fronte Popolare è arrivato primo alle elezioni legislative ma con una ristretta maggioranza relativa. Come prova cita la rielezione della macronista Yaël Braun-Pivet alla presidenza dell’Assemblea nazionale il 18 luglio. Se esclude automaticamente la sinistra dal gioco, il vicepresidente dell’Associazione delle Regioni francesi continua a chiedersi: “Come possiamo unire questo gruppo centrale? Dobbiamo evitare la censura immediata”. Per questo ex deputato di LR, convertito al macronismo nel 2022, la soluzione è a destra: “Vengo da destra, chiederò la destra”. E questo, nonostante il ripetuto rifiuto di Laurent Wauquiez, presidente del gruppo della Destra Repubblicana (ex-LR) all’Assemblea Nazionale, di partecipare ad una coalizione di governo. “Non partecipano (al governo, ndr.) ma hanno comunque un patto di governance”, continua ad auspicare Renaud Muselier mentre i repubblicani hanno proposto un patto legislativo, composto da tredici proposte che si impegnano a votare in caso di esecutivo lo riprende.