Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Oggi il giuramento di Donald Trump: a che ora e come si svolgerà

Oggi il giuramento di Donald Trump: a che ora e come si svolgeràRoma, 20 gen. (askanews) – Il Ventesimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti sancisce che il mandato presidenziale inizia a mezzogiorno del 20 gennaio, in Italia le


La cerimonia tuttavia – supervisionata da un apposito Comitato del Congresso e che a causa delle condizioni meterologiche estreme avrà luogo al coperto, nella Capitol Rotunda – non si limita al formale insediamento: si inizia con la processione verso Capitol Hill per poi proseguire con i due giuramenti del Vicepresidente e del Presidente; poi il discorso inaugurale, la partenza del Presidente e Vicepresidenti uscenti e infine la cerimonia delle firme, in cui il nuovo capo dell’esecutivo sancisce nomine e ordini presidenziali (circa 200 a quanto sembra nel caso di Trump) L’insediamento formale termina qui ma per Trump non è ancora finita: dopo il pranzo inaugurale il nuovo Presidente passa in rassegna le truppe della parata militare e infine partecipa alla Presidential Parade (anch’essa al coperto, nella Capital One Arena di Washington).


Per quanto riguarda le tempistiche, l’inizio è programmato verso le 11.30 ora locale (le 17.30 in Italia) in modo da far coincidere il giuramento con lo scoccare del mezzogiorno, l’inizio ufficiale del nuovo mandato; non esiste alcuna durata fissa ma sia nel caso del primo mandato di Trump che di quello di Joe Biden l’intera procedura dal giuramento alla cerimonia della firme è stata completata in circa un’ora.

Biden: oggi le armi a Gaza sono state messe a tacere

Biden: oggi le armi a Gaza sono state messe a tacereRoma, 19 gen. (askanews) – “L’accordo che ho proposto per la prima volta lo scorso maggio per il Medio Oriente si è finalmente concretizzato. Il cessate il fuoco è entrato in vigore a Gaza e oggi stiamo assistendo al rilascio degli ostaggi, tre donne israeliane tenute contro la loro volontà nei tunnel per 470 giorni”: lo ha detto il presidente americano Joe Biden, in un discorso tenuto a Charleston, in Carolina del Sud.


“Dopo così tanto dolore, distruzione, perdita di vite umane oggi le armi a Gaza sono stata messe a tacere”, ha aggiunto Biden, ammettendo che il negoziato condotto per arrivare all’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas è stato “uno dei più difficili a cui abbia mai preso parte”. Il presidente americano Joe Biden ha espresso, inoltre, sododdisfazione per il fatto che la sua amministrazione e il team di transizione del presidente eletto Donald Trump abbiano parlato come “una sola voce negli ultimi giorni” per raggiungere un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.


“È stato necessario, efficace e senza precedenti, ma il successo richiederà perseveranza e un continuo supporto ai nostri amici nella regione, e la fiducia nella diplomazia sostenuta dalla deterrenza – ha detto Biden in un discorso da Charleston, Carolina del Sud – ora spetta alla prossima amministrazione aiutare a dare attuazione a questo accordo”.

Liberi i primi ostaggi, le tre ragazze sono state consegnate alla Croce rossa

Liberi i primi ostaggi, le tre ragazze sono state consegnate alla Croce rossaRoma, 19 gen. (askanews) – Liberi i primi tre ostaggi israeliani di Hamas. Una fonte della sicurezza ha confermato al Jerusalem Post che le tre ragazze sono state consegnate alla Croce rossa che le consegnerà all’Idf. Un paio di elicotteri dell’Idf sono pronti ad accoglierle per portarle nel kibbutz di Reim dove è stato allestito un centro militare per un primo check medico.


Le televisioni avevano trasmesso le immagini dalla Striscia di Gaza di un convoglio della Croce Rossa in viaggio per raccogliere i tre ostaggi israeliani. I primi tre ostaggi che riabbracceranno le loro famiglie sono Romi Gonen, 24 anni, Emily Damari, 28, e Doron Steinbrecher, 31, rapite nell’attacco lanciato il 7 ottobre 2023 da Hamas a Israele, che costò la vita a circa 1.200 persone. Sono tre donne civili.


(Nella foto, dal profilo X dell’Idf, gli elicotteri israeliani per il recupero degli ostaggi)

Nato, Sekerinska in Lituania: scoraggeremo qualsiasi aggressione

Nato, Sekerinska in Lituania: scoraggeremo qualsiasi aggressioneMilano, 19 gen. (askanews) – Venerdì (17 gennaio 2025), la vice segretaria generale della NATO Radmila Sekerinska ha concluso una visita di tre giorni in Lituania, dove ha partecipato allo Snow Meeting 2025 a Trakai e ha incontrato le forze NATO presso la base militare di Rukla.


Sekerinska ha sottolineato l’importanza di aumentare la spesa e la produzione per la difesa, sostenere l’Ucraina e contrastare le azioni ostili contro gli Alleati. “La Russia è la minaccia più significativa per la nostra sicurezza. Vuole cancellare l’Ucraina dalla mappa”, ha affermato. Il Vice Segretario Generale ha continuato descrivendo come Mosca stia cercando di dividere gli Alleati e di scoraggiare il sostegno all’Ucraina con l’aiuto di Cina, Iran, Corea del Nord e Bielorussia, ma “non ci riusciranno”. Lo Snow Meeting è un forum di discussione annuale di alto livello organizzato dal Ministero degli Esteri lituano, per le sfide che la comunità euro-atlantica deve affrontare.


L’ondata di attacchi informatici, disinformazione, interferenze politiche e sabotaggi contro gli Alleati: la Vice Segretaria Generale ha evidenziato il lancio di Baltic Sentry da parte della NATO per migliorare la vigilanza nel Mar Baltico. Ha affermato che al prossimo vertice NATO all’Aia gli Alleati “concorderanno una strategia aggiornata per contrastare le azioni ostili contro i nostri paesi”. Alla luce di queste crescenti minacce, la Sig.ra Sekerinska ha affermato che gli Alleati devono andare ben oltre la spesa del 2% del PIL per la difesa. A Rukla, il Vice Segretario Generale ha incontrato le truppe delle Forward Land Forces della NATO, guidate dalla Germania, e della Iron Wolf Brigade della Lituania. Ha elogiato la loro professionalità e dedizione e ha affermato che la loro presenza “invia un messaggio inequivocabile. La Lituania non è sola. La NATO scoraggerà qualsiasi aggressione”.

M.O., inizia cessate il fuoco a Gaza dopo 471 giorni di guerra

M.O., inizia cessate il fuoco a Gaza dopo 471 giorni di guerraRoma, 19 gen. (askanews) – Dopo 471 giorni di guerra e quasi tre ore di ritardo rispetto all’orario fissato inizialmente, nella Striscia di Gaza è scattato il cessate il fuoco tra Israele e Hamas previsto dall’accordo mediato da Stati Uniti, Qatar ed Egitto.


La cessazione delle ostilità è slittata a fronte delle difficoltà “tecniche sul campo” di Hamas nel comunicare alle autorità israeliane il nome dei tre ostaggi che saranno rilasciati oggi. Una volta consegnati i nomi, l’ufficio del premier israeliano ha annunciato per le 11.15 locali (10.15 italiane) l’entrata in vigore della tregua. I primi tre ostaggi che riabbracceranno le loro famiglie sono Romi Gonen, 24 anni, Emily Damari, 28, e Doron Steinbrecher, 31, rapite nell’attacco lanciato il 7 ottobre 2023 da Hamas a Israele, che costò la vita a circa 1.200 persone. Le persone rapite e portate a Gaza furono 250.


Nei raid aerei lanciati questa mattina dall’esercito israeliano nell’enclave palestinese sono morti almeno 10 palestinesi, mentre altri 25 sono rimasti feriti. Il bilancio delle vittime dei 15 mesi di conflitto nella Striscia di Gaza è di quasi 47.000 morti e oltre 110.725 feriti.

M.O., Israele conferma di aver ricevuto nomi degli ostaggi

M.O., Israele conferma di aver ricevuto nomi degli ostaggiRoma, 19 gen. (askanews) – Israele ha ricevuto i nomi degli ostaggi che saranno rilasciati oggi da Hamas. Lo hanno riferito funzionari israeliani citati dal Jerusalem Post, dopo che Abu Obeida, portavoce delle Brigate al Qassam, braccio armato di Hamas, ha annunciato suoi social i nomi delle tre donne che saranno liberate oggi nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco per la Striscia di Gaza.


L’ufficio del premier ha fatto sapere di aver informato le famiglie dei tre ostaggi che saranno rilasciati oggi. Romi Gonen venne rapita al festival Nova, mentre Emily Damari, cittadina britannica con doppia cittadinanza, e Doron Steinbrecher vennero rapite dalle loro case nel kibbutz Kfar Aza.

TikTok oscurato negli Usa: “per fortuna arriva Trump”

TikTok oscurato negli Usa: “per fortuna arriva Trump”Roma, 19 gen. (askanews) – Tik Tok si oscura mentre entra in vigore il divieto negli Stati Uniti. “Spiacenti, TikTok non è disponibile al momento”: questo è il messaggio che compare agli utenti statunitensi che tentano di accedere alla popolare app video, che ha smesso di funzionare poche ore prima dell’entrata in vigore negli Stati Uniti di una legge federale che vieta alle aziende di ospitare o distribuire TikTok.


“Negli Stati Uniti è stata promulgata una legge che vieta TikTok – prosegue il messaggio – purtroppo questo significa che per ora non puoi usare TikTok. Siamo fortunati che il presidente Trump ha detto che collaborerà con noi per trovare una soluzione per ripristinare TikTok una volta entrato in carica”. Stando a quanto riportato dai media americani, TikTok sarebbe stato rimosso anche dagli app store statunitensi di Apple e Google. E anche l’app gemella di TikTok, Lemon8, ha smesso di funzionare, mostrando agli utenti americani il messaggio in cui si afferma che “non è disponibile al momento”.


Sia TikTok che Lemon8 sono di proprietà del colosso cinese ByteDance. Venerdì scorso la Corte Suprema ha confermato la legge che vieta alle aziende americane di ospitare e distribuire la piattaforma di social media di proprietà cinese a meno che questa non venga venduta a un acquirente non cinese. La legge è stata approvata a larga maggioranza dal Congresso lo scorso anno ed è stata firmata dal presidente Biden. Ieri il presidente eletto Donald Trump in un’intervista con NBC News ha detto che “molto probabilmente” rinvierà il divieto per TikTok di 90 giorni dopo il suo insediamento, sottolineaneo però di non avere ancora preso una decisione definitiva. Se tale estensione dovesse concretizzarsi, Trump – che un tempo era favorevole al divieto di Tik Tok – ha detto che “probabilmente” sarebbe stata annunciata lunedì, il giorno in cui presterà giuramento come presidente.

M.O., Idf: Hamas non rispetta accordo, continueremo a colpire Gaza

M.O., Idf: Hamas non rispetta accordo, continueremo a colpire GazaRoma, 19 gen. (askanews) – Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha dichiarato che Hamas non ha fornito la lista degli ostaggi da liberare, come previsto dall’accordo di cessate il fuoco, per cui l’esercito “continuerà a colpire Gaza”.


“A questa mattina, Hamas non sta rispettando i suoi impegni e, contrariamente a quanto previsto dall’accordo, non ha fornito a Israele i nomi degli ostaggi – ha detto Hagari, citato dal Times of Israel – come da direttive del premier, il cessate il fuoco non avrà effetto finché Hamas non rispetterà i suoi obblighi. L’Idf continuerà a colpire a Gaza, finché Hamas non adempirà ai suoi obblighi previsti dall’accordo”.

M.O., slitta cessate fuoco, Netanyahu: non inizia senza nomi ostaggi

M.O., slitta cessate fuoco, Netanyahu: non inizia senza nomi ostaggiRoma, 19 gen. (askanews) – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato che il cessate il fuoco, che doveva entrare in vigore alle 8.30 del mattino, “non inizi fino a quando Israele non avrà la lista degli ostaggi da rilasciare, che Hamas si è impegnata a fornire”. Lo ha reso noto l’ufficio del premier, spiegando che Israele non ha ancora ricevuto i nomi degli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi.


Hamas ha confermato il proprio impegno rispetto all’accordo di cessate il fuoco con Israele, spiegando con “ragioni tecniche” il ritardo nella comunicazione della lista degli ostaggi israeliani che saranno rilasciati nella prima fase dell’intesa. Lo riportano i media israeliani, precisando che il gruppo palestinese ha diffuso una nota poco dopo che il premier Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che il cessate il fuoco, che doveva iniziare questa mattina alle 8.30 locali (7.30 italiane), non scatterà prima di aver ricevuto la lista degli ostaggi. Nella dichiarazione Hamas “conferma il proprio impegno rispetto ai termini dell’accordo di cessate il fuoco”, spiegando che il ritardo nella consegna dei nomi degli ostaggi da rilasciare nel corso della prima fase è dovuto a “ragioni tecniche e di campo” sul terreno.

Il New York Times: appena insediato Trump, partirà maxi operazione per l’espulsione dei migranti

Il New York Times: appena insediato Trump, partirà maxi operazione per l’espulsione dei migrantiRoma, 18 gen. (askanews) – La nuova amministrazione Trump intende lanciare già all’indomani del suo insediamento il piano di espulsione dei migranti irregolari presenti negli Stati Uniti, a partire dalla città di Chicago. Secondo quanto riporta oggi il New York Times, il piano, denominato “Operation Safeguard” dall’Immigration and Customs Enforcement (Ice), inizierà martedì, il giorno dopo l’insediamento di Trump, e durerà fino al lunedì della settimana successiva. Tuttavia, le date sono ancora in fase di definizione e potrebbero cambiare.


Secondo il Nyt, centinaia di agenti sono stati invitati a offrirsi volontari e a partecipare all’operazione “post-inaugurazione” contro gli immigrati irregolari e l’Ice starebbe progettando di inviare circa 150 agenti a Chicago per le retate.