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Abruzzo, Meloni: conferma di Marsilio e centrodestra grande onore

Abruzzo, Meloni: conferma di Marsilio e centrodestra grande onoreMilano, 11 mar. (askanews) – “Marco Marsilio è il primo presidente nella storia dell’Abruzzo ad essere riconfermato dagli elettori per un secondo mandato. Ed è per noi motivo di grande orgoglio che i cittadini abruzzesi abbiano voluto continuare a dargli fiducia, e con lui a dare fiducia al centrodestra, che si conferma maggioritario. È una fiducia che, come sempre, non tradiremo. Continueremo a lavorare per restituire all’Abruzzo e all’Italia il posto che meritano. Grazie”. Lo ha scritto sui social la presidente del Consiglio e leader di Fdi, Giorgia Meloni, commentando l’esito delle elezioni regionali in Abruzzo.

Abruzzo, Marsilio: noi sottovalutati, testa a testa mai esistito

Abruzzo, Marsilio: noi sottovalutati, testa a testa mai esistitoMilano, 11 mar. (askanews) – “Qualcuno ci ha sottovalutato e a mezzanotte ancora raccontava di un testa a testa che non è mai esistito, se non nei sogni di chi ha provato a raccontare un altro Abruzzo, non quello che hanno scelto gli elettori”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dopo essere arrivato nella notte nella sede del suo comitato elettorale a Pescara per rivendicare la vittoria alle regionali a risultato ormai consolidato.


“Avevo concluso il comizio di venerdì promettendo due cose: la prima che questa sera l’unica sarda che avrebbe festeggiato sarebbe stata mia moglie, la seconda che all’una, massimo le due, li mandavamo tutti a dormire con 10 punti di vantaggio” ha aggiunto rivolto ai suoi sostenitori che lo hanno accolto con cori di esultanza.

Abruzzo, Marsilio: campo largo non sarà il futuro dell’Italia

Abruzzo, Marsilio: campo largo non sarà il futuro dell’ItaliaMilano, 11 mar. (askanews) – “Il campo largo non è il futuro dell’Abruzzo perché era il suo triste passato e il campo largo non sarà il futuro dell’Italia”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dopo essere arrivato nella notte nella sede del suo comitato elettorale per proclamare la sua vittoria alle regionali a risultato ormai consolidato.


“Il popolo abruzzese ha scelto di conferirmi l’onore di guidare la regione per altri cinque anni, mai nei trent’anni precedenti un’amministrazione uscente era stata confermata per un secondo mandato, è stata scritta una pagina di storia e abbattuto un altro muro” ha detto. “Abbiamo chiesto altri cinque anni per continuare a crescere e completare l’opera di rilancio, ricostruzione e valorizzazione che stiamo mettendo in campo. Esprimo il mio profondo ringraziamento al popolo abruzzese per questo immenso privilegio della mia vita, questa è la missione della mia vita: restituire alla terra dei miei padri la forza, la dignità e il ruolo che merita” oltra alla “speranza di un futuro migliore” ha aggiunto.


“Ha vinto la verità contro la menzogna e la calunnia sparse a piene mani. Hanno vinto i fatti e il principio di lealtà contro le narrazioni fumose e le chiacchiere vuote. Il popolo abruzzese vuole guardare al futuro e ha dimostrato di non avere nessuna nostalgia di un triste passato che si è gettato alle spalle già cinque anni fa” ha continuato Marsilio. “Il mio impegno per essere all’altezza della fiducia, delle aspettative e dell’amore che mi è stato dimostrato sarà ancora più intenso” ha concluso.

Il centrodestra vince in Abruzzo, confermato Marsilio con il 53%

Il centrodestra vince in Abruzzo, confermato Marsilio con il 53%Milano, 11 mar. (askanews) – Il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, ha vinto le elezioni regionali con oltre il 53% dei consensi e si conferma alla guida della Regione con il centrodestra. Lo sfidante del centrosinistra, Luciano D’Amico, si è invece fermato poco oltre il 46%. È il risultato emerso dopo che sono state scrutinate 1.489 sezioni su 1.634.


Per quanto riguarda i voti di lista Fratelli d’Italia ha circa il 24,1%, Fi il 13,3%, la Lega il 7,6%, la lista Marsilio il 5,5%, Noi Moderati il 2,7% e l’Udc 1,2%. Sul fronte dell’opposizione il Pd è al 20,3%, Abruzzo Insieme 7,7%, M5s 6,8%, Azione 3,9%, Avs 3,6%, Riformisti e Civici 2,7%. Lo stesso Marsilio, arrivando durante la notte nella sede del suo comitato elettorale ha rivendicato la vittoria.

Seggi aperti in Abruzzo fino alle 23,sfida a due Marsilio-D’Amico

Seggi aperti in Abruzzo fino alle 23,sfida a due Marsilio-D’AmicoRoma, 10 mar. (askanews) – Seggi aperti fino alle 23 in tutta la Regione Abruzzo, oggi al voto per scegliere il nuovo presidente della Regione e per rinnovare il Consiglio regionale. Dopo il risultato a sorpresa in Sardegna, che ha visto imporsi per una manciata di preferenze Alessandra Todde, espressione del centrosinistra, provocando una crisi interna alla maggioranza di governo del Paese, l’esito delle urne abruzzesi sembra configurarsi come un match decisivo: una sorta di gara di ritorno di una finale di Champions, con il ‘campo largo’ in vantaggio per 1-0. Il verdetto è atteso in nottata. Antonio Noto ha promesso a stampa e tv abruzzesi exit poll già a chiusura seggi e proiezioni dalla mezzanotte. Lo scrutinio proseguirà no stop la notte fino al risultato definitivo.


Gli abruzzesi chiamati alle urne sono 1.214.984: 619.921 elettrici e 595.063 elettori. Cruciale il peso dell’astensionismo. Tre le rilevazioni dell’affluenza previste in giornata : alle 12, alle 19 e alle 23, a chiusura seggi. A seguire lo spoglio. Con Anro Nel 2019, alle ultime elezioni aveva votato il 53,11%, vale a dire 643.287 persone su 1.211.204. I candidati in lista erano tre: Marsilio per il Cdx, che ottenne il 48% dei consensi, Giovanni Legnini per il Cs, che si fermò a 31% e Sara Marcozzi per M5s, al 20%. Il Consiglio regionale è composto da 31 membri, con sette consiglieri per le circoscrizioni dell’Aquila, Teramo, Pescara, e otto consiglieri per Chieti. Oltre ai 29 consiglieri eletti nelle liste circoscrizionali, entreranno a far parte di diritto dell’Assemblea, il presidente eletto e il candidato alla carica di presidente che si è piazzato al secondo posto.


A differenza della Sardegna non è consentito il voto disgiunto: non vale ed è annullata la scheda che vede la preferenza per un Governatore e per liste e candidati al Consiglio regionale collegati al suo avversario. L’elettore nell’urna ha dunque tre opzioni: può votare un candidato presidente e il voto non si estende alle liste ad esso collegate; può votare una lista e il voto si estende anche al candidato presidente ad essa collegato; può votare un candidato presidente e una delle liste ad esso collegate. Si possono esprimere una o due preferenze per i candidati a consigliere della lista prescelta. In caso di voto con due preferenze queste devono essere di genere diverso (per una donna e per un uomo, ma sempre della stessa lista); in caso contrario la seconda preferenza è nulla e resta valida solo la prima.


Diventa presidente della Regione il candidato governatore che ottiene il maggior numero di preferenze valide. Non è previsto il ballottaggio perché in corsa sono solo in due. La legge elettorale prevede un sistema proporzionale con una soglia di sbarramento per ogni lista all’interno di una coalizione fissata al 2% dei voti. Gli ultimi giorni di campagna elettorale hanno catapultato all’ombra del Gran Sasso i pezzi da novanta dei due schieramenti, a cominciare dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che assieme al leader della Lega, Matteo Salvini e al segretario Nazionale di FI, Antonio Tajani, ha partecipato a un evento a Pescara a sostegno dell’uscente Marsilio che esclude “un effetto domino”. Per D’Amico abruzzese doc, ex rettore dell’università di Teramo, sono arrivati da Roma, la segretaria del Pd, Elly Schlein, il presidente di M5s, Giuseppe Conte, il leader di Azione, Carlo Calenda, e da Cagliari anche la neo governatrice della Sardegna, Todde giunta in Abruzzo “per mandare a casa questa destra”.

D’Amico chiude campagna d’Abruzzo con Todde: facciamo come in Sardegna

D’Amico chiude campagna d’Abruzzo con Todde: facciamo come in SardegnaRoma, 8 mar. (askanews) – Per l’ultimo evento della campagna elettorale a sostegno di Luciano D’Amico, candidato presidente per la regione Abruzzo del campo largo, anzi ‘larghissimo’, è arrivata a L’Aquila dalla Sardegna la neo presidente Alessandra Todde, capace due settimane fa di strappare la Regione al centrodestra.


D’Amico ostenta sicurezza convinto di uscire vincitore dalle urne con “più del 52%”, ha detto a Rai Radio1. “La base da cui ripartire è l’offerta alle giovani e ai giovani abruzzesi garantendo le condizioni per poter restare in questa regione e poter offrire le loro competenze e la loro preparazione”, ha sottolineato. Todde, incontrando gli elettori assieme all’ex rettore dell’università di Teremo, ha lanciato un appello accorato. “D’Amico è un ottimo candidato, una persona onesta, competente, che ama la sua terra. Uniti, proprio come in Sardegna, possiamo battere questa destra”.


La neo presidente della Sardegna ha poi attaccato Marsilio colpevole di aver “governato malissimo, in smart working da Roma, lasciando gli abruzzesi in bilico senza risposte e soluzioni. La sanità abruzzese è allo sbando, mancano infrastrutture, i trasporti non sono efficienti, aumenta la povertà e i giovani scappano. Questo è ciò che lascia Marsilio. Mancano poche ore al voto, andiamo casa per casa a convincere più abruzzesi possibile perché il 10 marzo potete cambiare l’Abruzzo”, ha proseguito Todde. In queste ultime ore, prima del silenzio elettorale, anche il il leader dei Cinque stelle, Giuseppe Conte, ha battuto in lungo e largo la regione. L’ex premier si è detto convinto che in Abruzzo “si può scrivere una pagina nuova, per quanto riguarda il governo regionale; ed è evidente che se scrivi una pagina di rinnovamento, questo andrà a colpire il governo, in particolare Fratelli d’Italia che qui ha creato un po’ un suo feudo, un sorta di succursale, visto che è vicino a Roma”.


A Civitella, in provincia dell’Aquila, parlando con i cittadini Conte li ha messi in guardia: “Se questa terra non sceglie il buon governo i vostri giovani se ne andranno via, non torneranno più. Siete un milione e trecentomila cittadini, ma è mai possibile che non c’è un abruzzese che possa governarvi, lo dovete prendere per forza da Roma?”. Ieri a Pescara, per sostenere D’Amico, erano arrivati la segretaria del Pd, Elly Schlein e il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, “per dire che uniti si vince. E in tutta Italia il Pd si sta muovendo unito e compatto per costruire l’alternativa alle destre perché sentiamo insieme questa responsabilità”.

Abruzzo, Todde con D’Amico per la chiusura: “siamo Regioni simili”

Abruzzo, Todde con D’Amico per la chiusura: “siamo Regioni simili”Roma, 8 mar. (askanews) – “D’Amico è un ottimo candidato, una persona onesta, competente, che ama la sua terra. Uniti, proprio come in Sardegna, possiamo battere questa destra. Marsilio ha governato malissimo, in Smart working da Roma, lasciando gli abruzzesi in bilico senza risposte e soluzioni. La sanità è allo sbando, mancano infrastrutture, i trasporti non sono efficienti, aumenta la povertà e i giovani scappano. Questo è ciò che lascia Marsilio. Mancano poche ore al voto, andiamo casa per casa a convincere più abruzzesi possibile perché il 10 marzo potete cambiare l’Abruzzo”. Lo ha detto la neo presidente di centrosinistra della Sardegna Alessandra Todde, impegnata in Abruzzo a Cagnano Amiterno nell’ultimo giorno di campagna elettorale al fianco del del campo progressista.

Abruzzo, Conte: rinnovamento qui colpirebbe Governo e FdI

Abruzzo, Conte: rinnovamento qui colpirebbe Governo e FdIRoma, 8 mar. (askanews) – “Sicuramente qui si può scrivere una pagina nuova, per quanto riguarda il governo regionale; ed è evidente che se scrivi una pagina di rinnovamento, questo andrà a colpire il Governo, in particolare Fratelli d’Italia che qui ha creato un po’ un suo feudo, un po’ una succursale, visto che è vicino Roma”. Lo ha detto, nel corso di un punto stampa a Pescina (AQ), il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti sulle elezioni regionali in Abruzzo.

Abruzzo, Marsilio: dietro D’Amico i vecchi notabili

Abruzzo, Marsilio: dietro D’Amico i vecchi notabiliRoma, 8 mar. (askanews) – Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Abruzzo, Luciano D’Amico, “non è certo il nuovo che avanza. Dietro di lui ci sono ancora i vecchi notabili. Quelli disponibili a ogni alleanza pur di governare”. Lo ha detto il presidente uscente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, candidato alla riconferma per la coalizione di centrodestra.


“Oggi come allora – ha spiegato in una intervista con Il Giornale – non hanno a cuore la nostra regione. Pensano alle alleanze e non ai programmi. ‘L’importante è vincere’ dicono. Sul da farsi poi si vedrà. Una politica che è contro l’interesse dei cittadini elettori che dovrebbero sapere prima il programma per poter scegliere con cognizione di causa”. A giudizio dell’esponente di Fratelli d’Italia i suoi avversari hanno dato vita non a un “campo larghissimo” ma a un campo “abnorme. È un esperimento sulla pelle degli abruzzesi. Agli ispiratori di questo campo larghissimo non interessa sapere se convenga ai cittadini abruzzesi essere governati in continuità da chi sta realizzando grandi opere portando finanziamenti con una stretta collaborazione con un governo finalmente molto attento all’Abruzzo”.

Abruzzo, Lollobrigida: certo che abruzzesi sceglieranno il meglio

Abruzzo, Lollobrigida: certo che abruzzesi sceglieranno il meglioRoma, 7 mar. (askanews) – “Sono certo che i cittadini abruzzesi sapranno scegliere per il meglio, quindi auspico che quello che abbiamo visto negli ultimi cinque anni possa continuare nella stessa direzione: l’Abruzzo è tornato una regione centrale” e “merita di essere al centro delle dinamiche nazionali e internazionali”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida rispondendo, nel corso di un punto stampa all’Aquila, a una domanda sulle elezioni regionali di domenica.