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Turismo, Occhiuto: la Calabria sia regione a misura di bambino

Turismo, Occhiuto: la Calabria sia regione a misura di bambinoRoma, 24 gen. (askanews) – “C’è tanto ancora da fare, soprattutto per l’aeroporto di Crotone, su cui sto lavorando per cercare di tenerlo aperto oltre l’orario stabilito dall’accordo con Enav. Questo ci permetterebbe di avere anche in questo scalo molti altri voli. L’investimento sulle nuove rotte è decisivo per il turismo. Dobbiamo portare in Calabria milioni di visitatori facilitando l’accesso attraverso i nostri aeroporti. Ed è quello che sto cercando di realizzare”. Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un video pubblicato sui social.

“Certo, stiamo investendo anche sugli alberghi. Qualche giorno fa abbiamo presentato un bando da 16 milioni di euro che daremo agli albergatori calabresi per attrezzare i loro hotel a misura di bambino. Perché ho pensato che questo target, quello del turismo familiare, possa essere facilmente aggredito dalla Calabria se appunto gli alberghi si dotassero di servizi come babysitting, nursery o mini club”, aggiunge. “Su questo abbiamo destinato delle risorse perché mi piacerebbe che da qui a un anno la Calabria potesse avere un ‘bollino’ e qualificarsi come regione dove il turismo è a misura di bambino. È un lavoro duro, massacrante, ma è un lavoro molto stimolante. È un lavoro fatto di opere che concretamente si realizzano e non di annunci come spesso vengono definiti sulla stampa da oppositori che sanno soltanto parlare e parlare. Ecco, alle parole degli altri, noi sostituiamo i nostri fatti. Questo è un anno che per me non è cominciato benissimo, ma sono molto contento che sia cominciato molto bene per la Calabria e per il turismo calabrese”, prosegue.

“Appena conclusa questa attività, potrò affidare la delega di questo settore a qualche assessore affinché io possa dedicarmi con lo stesso impegno ad altri dossier strategici, per dimostrare che questa bellissima regione è una regione che si può governare, è una regione che può valorizzare le sue risorse, è una regione dove le cose si possono fare per bene”, conclude.

Pnrr, Rondinelli (Pd): basta bugie, governo ammetta ritardi

Pnrr, Rondinelli (Pd): basta bugie, governo ammetta ritardiRoma, 17 gen. (askanews) – “La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la smetta con questa ‘farsa’ sul PNRR. Racconti la verità alle imprese e agli enti territoriali, questi ultimi tra i più colpiti dalla revisione del Piano, che di fatto è servita a tagliare i fondi là dove necessari e a far guadagnare tempo al governo mentre persistono problemi legati alla fase di assegnazione e progettazione esecutiva dei progetti”. Lo afferma in una nota Daniela Rondinelli, europarlamentare PD.

“La Premier Meloni ha il vizio di omettere: in base all’ultimo monitoraggio dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, infatti, la revisione del PNRR non ha affatto risolto le principali criticità legate all’attuazione del Piano. Nel 2023 abbiamo speso appena il 7,4% del totale delle risorse programmate inizialmente, il 75% dei progetti è in ritardo e solo il 6,3% risulta concluso. In affanno, il Mezzogiorno dove l’Unione europea ha raccomandato di spendere bene e in tempo le risorse”, spiega Rondinelli. “Dunque, altro che ‘il 2023 è stato chiuso con un bilancio estremamente positivo’, come la Premier Meloni ha dichiarato ieri a conclusione dell’ennesima cabina di regia, da cui non si capisce mai con esattezza verso quale direzione stiamo andando per dare fondo al meglio e in tempo alle preziose risorse europee”, sottolinea la parlamentare PD.

“Basta annunci in pompa magna. I cittadini e le cittadine, le imprese e gli enti territoriali hanno il diritto di sapere come stanno davvero le cose. La realtà è ben diversa e ci preoccupa seriamente: ogni ritardo costa al Paese una diminuzione dei fondi richiesti, come è avvenuto per la quinta rata, passata da 18 miliardi a 10,6 miliardi di euro – continua -. Anzi, nella peggiore delle ipotesi, se l’Italia non riuscirà a recuperare i ritardi accumulati nei prossimi tre anni dovrà restituire i fondi o tagliare ulteriori progetti. In entrambi i casi, il Paese sarà costretto a rinunciare a una prospettiva di crescita dell’economia reale”, conclude.

Maltempo, da Cdm altri 15,6 milioni di euro per la Calabria

Maltempo, da Cdm altri 15,6 milioni di euro per la CalabriaRoma, 17 gen. (askanews) – Il governo, nel Consiglio dei ministri di ieri, ha stanziato, su iniziativa del ministro per la Protezione Civile e per le politiche del mare, Nello Musumeci, 15 milioni e 650 mila euro per finanziare interventi relativi ad uno stato di emergenza, riconosciuto a maggio scorso, e causato dagli eventi calamitosi che tra la fine di novembre e i primi di dicembre del 2022 hanno interessato alcune aree della provincia di Crotone, Catanzaro e Cosenza. Queste risorse si aggiungono ai 3 milioni e 250 mila euro già riconosciuti per il ristoro delle somme urgenze e determinano, dunque, un ammontare complessivo di circa 19 milioni di euro da destinare a diverse tipologie di interventi.

“Ringrazio il governo per la sensibilità che, attraverso questo importante intervento finanziario, ha mostrato nei confronti della nostra Regione e verso i territori fortemente colpiti degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati in Calabria tra novembre e dicembre 2022”, afferma il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. “L’obiettivo è quello di impiegare queste risorse per dare un concreto sostegno alle comunità interessate e anche per consentire la realizzazione di interventi di riduzione del rischio residuo, essenziali in funzione della prevenzione strutturale. In attesa di ricevere ulteriori indicazioni in merito, continueremo il lavoro di confronto tecnico con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, con il quale vi è sempre stato un rapporto di stretta e proficua collaborazione. Ringrazio infine, il nostro Dipartimento regionale e il suo dg Domenico Costarella per il prezioso lavoro svolto nell’ambito di un’intensa attività preparatoria, che ha consentito di raggiungere per questo importante risultato”, conclude.

Occhiuto, spalla lussata ma sta bene. Prognosi riservata per segretaria

Occhiuto, spalla lussata ma sta bene. Prognosi riservata per segretariaRoma, 15 gen. (askanews) – La presidenza della Regione Calabria Il presidente Roberto Occhiuto “sta bene: ha riposato durante la notte” e “viene confermata la diagnosi fatta dai medici nella serata di ieri: il governatore ha una lussazione alla spalla sinistra e qualche contusione”. Quanto alla sua “segretaria particolare, Veronica Rigoni, dopo l’operazione di ieri sera, ha passato una nottata tranquilla”. E “i parametri vitali sono tutti nella norma e la prognosi resta riservata”.

Incidente in Calabria, trauma a una spalla per il Governatore Occhiuto

Incidente in Calabria, trauma a una spalla per il Governatore OcchiutoRoma, 14 gen. (askanews) – Il Governatore Fi della Calabria Roberto Occhiuto si trova ricoverato in osservazione all’ospedale di Catanzato “Pugliese Ciaccio” , in cosnseguenza dell’incidente stradale in cui è rimasto vittima insieme a figlio, segretaria particolare, un assistente e l’autista che viaggiavano con lui sulla A2 , a pochi chilometri dall’uscita di Lamezia. La vettura del Governatore è stata vista sbandare e andare a finire contro un muretto di contenzione stradale. Sul posto sono intervenuti i soccorsi, 118 ed elisoccorso. Occhiuto era partito da Reggio Calabria per raggiungere Cosenza, dove oggi si celebra il congresso provinciale di Forza Italia.

Autonomia, Occhiuto: non ci facciamo fregare, Lep finanziati tutti

Autonomia, Occhiuto: non ci facciamo fregare, Lep finanziati tuttiRoma, 8 gen. (askanews) – “Non ho alcun pregiudizio nei confronti dell’autonomia differenziata. Anzi, se fatta bene, può essere un’opportunità per le Regioni del Sud. Ad esempio, se in Calabria avessimo la possibilità di gestire in autonomia temi come l’energia o la portualità potremmo avere grandi vantaggi”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo al “Congresso delle idee”, organizzato da Forza Italia a Napoli.

“Ma l’autonomia differenziata è solo una possibilità offerta dalla Costituzione, che invece prevede due obblighi tutt’oggi inapplicati: garantire i medesimi diritti sociali e civili su tutto il territorio nazionale, e la prerequazione. Un bambino di Benevento deve avere gli stessi servizi e le stesse possibilità che ha un bambino di Sondrio. I Lep vanno finanziati e vanno finanziati tutti, non solo – come vorrebbe il ministro Calderoli – quelli oggetto delle possibili intese. Su questo vorrei che Forza Italia prendesse una posizione netta. Noi amministratori del Sud non abbiamo alcun timore reverenziale nei confronti del Nord, ma certamente non vogliamo farci fregare. L’ho già detto in altre occasioni: no money, no party”, ha concluso.

Ponte Stretto, R. Occhiuto: Calabria contribuirà con 300 milioni

Ponte Stretto, R. Occhiuto: Calabria contribuirà con 300 milioniRoma, 15 dic. (askanews) – La polemica tra il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini “è stato un equivoco, la Sicilia voleva mettere 1 miliardo, il Governo ne chiede 1,3. Presto si chiariranno”. Se ne dice convinto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto (FI), in una intervista al Corriere della sera.

“Forza Italia – afferma – è da sempre favorevole alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Io stesso ho chiesto che quest’opera straordinaria fosse intitolata al presidente Silvio Berlusconi”. Secondo l’esponente azzurro “nelle intenzioni del presidente Schifani, più convinto di me sulla realizzazione del Ponte, c’è l’idea di cofinanziare l’opera attingendo ai Fondi di Coesione. E Salvini questo lo sa, perché ne abbiamo parlato otto mesi fa”. Anche la Calabria quindi finanzierà con propri fondi la realizzazione del Ponte: “Trecento milioni di euro”, precisa Occhiuto, molto meno dell’impegno richiesto alla Sicilia ma “bisogna tener presente – spiega – quanto la Sicilia incassa dai Fondi di Coesione, 6 miliardi, mentre alla Calabria ne arriveranno solo 2 miliardi e 200 milioni. E, poi, il Ponte sarà un’opera strategica molto di più per la Sicilia che per la Calabria”, perché “consentirà di superare ai siciliani la condizione di insularità”.

Ponte Stretto, +Europa: governo usa fondi già destinati a sviluppo Sud

Ponte Stretto, +Europa: governo usa fondi già destinati a sviluppo SudRoma, 13 dic. (askanews) – “Le scelte del governo Meloni sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina stanno mostrando tutta la loro insensatezza: di fronte a un divieto sostanziale del Mef di ricorrere a nuove risorse, si vuol procede saccheggiando il Fondo Sviluppo e Coesione, distraendo cioè risorse al reale sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno. Se per fare il Ponte bisogna rinunciare ad avere investimenti per il contrasto del dissesto idrogeologico, o per la manutenzione delle reti idriche per lo sviluppo delle ferrovie locali o per le infrastrutture sociali delle aree interne e periferiche di Calabria e Sicilia, avremo un Ponte nel deserto, non sullo Stretto”. Lo dichiarano Piercamillo Falasca, vicesegretario di Più Europa, e Palmira Mancuso, della direzione nazionale di Più Europa.

“E tutto questo avverrebbe dopo che la revisione del Pnrr ha penalizzato soprattutto il Sud, con miliardi di euro di progetti destinati ai comuni bloccati e rinviati anch’essi a un ipotetico finanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione, di cui peraltro non si ha ancora traccia, per la contrarietà del Mef. La vicenda del Ponte mostra ancora una volta la totale assenza di visione per il Mezzogiorno da parte del governo Meloni: si procede per slogan e titoli di giornale, come sulla Zes unica o appunto sul Ponte sullo stretto, senza strategia e senza coerenza”, concludono Falasca e Mancuso.

Ponte Stretto, M5s: rapina ai danni di calabresi e siciliani

Ponte Stretto, M5s: rapina ai danni di calabresi e sicilianiRoma, 13 dic. (askanews) – “La rapina, ai cittadini calabresi e siciliani, è compiuta. Sono loro, infatti, che pagheranno, a caro prezzo, il Ponte sullo Stretto voluto da Salvini con risorse che sarebbero dovute servire ad altro, per supportare cioè la crescita di due territori fra i più poveri d’Europa”. Lo affermano i deputati calabresi del Movimento 5 stelle Orrico, Baldino, Scutellà e Tucci, l’eurodeputata Ferrara ed il consigliere regionale Tavernise.

“Non ci sono i fondi per realizzare l’opera pubblica più divisiva della storia nazionale annunciata nella perenne campagna elettorale leghista? Benissimo, il governo li va a prendere, con un proprio emendamento alla Legge di Bilancio, nel Fondo di Coesione e Sviluppo: qualcosa come 2,3 miliardi di euro che alleggeriscono una manovra cieca e senza investimenti e rendono vani gli sforzi per bilanciare il divario fra Nord e Sud”, dicono. “E sì, perché quei soldi rappresentano il principale strumento che possiede il governo per il finanziamento e l’attuazione delle politiche di riduzione degli squilibri economici e sociali nel Paese. Dopo l’Autonomia differenziata ed altri provvedimenti predatori similari come quest’ultimo, è evidente come l’esecutivo sia nemico del meridione”, continuano gli esponenti pentastellati.

“D’altronde, l’emendamento, presentato questo sì coi favori delle tenebre, ci consegna l’immagine di un governo che, per camuffare una spregiudicata operazione di bassa politica, è pronto a tutto. Il governatore Occhiuto, come da copione, mantiene la consegna del silenzio funzionale esclusivamente al suo feudo calabrese: magari, ci darà pubblicamente ragione fra un pò così come ha già fatto, fuori tempo massimo s’intende, con il Reddito di cittadinanza e l’Autonomia differenziata”, concludono Orrico, Baldino, Scutellà, Tucci, Ferrara e Tavernise.

Ponte Stretto, Siracusano: opera strategica per intero Paese

Ponte Stretto, Siracusano: opera strategica per intero PaeseRoma, 5 dic. (askanews) – “Da decenni sento dire che in Sicilia e in Calabria mancano le strade, le autostrade e le ferrovie, e che dunque è inutile fare il Ponte sullo Stretto di Messina. Questa teoria del benaltrismo ha portato solo immobilismo: non è stato fatto il Ponte e nel frattempo neanche le altre infrastrutture. Le grandi opere sono acceleratori di altre infrastrutture, la realizzazione del Ponte porterà alla costruzione di tante opere connesse. Si stima un costo di circa 12 miliardi di euro: di questi 5 serviranno per il Ponte, gli altri 7 per le infrastrutture ad esso collegate”. Lo ha detto Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, intervenendo a ‘Tagadà’, su La7.

“I siciliani ogni anno spendono 6 miliardi di euro per la condizione di insularità della propria Regione: una vera e propria tassa occulta. Il Mediterraneo diventerà la porta dell’Europa, e dunque il Ponte sullo Stretto non servirà solo a Sicilia e a Calabria, ma sarà un’opera estremamente strategica per l’intero Paese. Il ministro Salvini con grande coraggio ha ripreso un progetto già approvato ai temi dei governi guidati da Silvio Berlusconi – il vero padre del Ponte – ed ha rilanciato questa grande opera, pronta a partire già nei prossimi mesi”.