Occhiuto, spalla lussata ma sta bene. Prognosi riservata per segretariaRoma, 15 gen. (askanews) – La presidenza della Regione Calabria Il presidente Roberto Occhiuto “sta bene: ha riposato durante la notte” e “viene confermata la diagnosi fatta dai medici nella serata di ieri: il governatore ha una lussazione alla spalla sinistra e qualche contusione”. Quanto alla sua “segretaria particolare, Veronica Rigoni, dopo l’operazione di ieri sera, ha passato una nottata tranquilla”. E “i parametri vitali sono tutti nella norma e la prognosi resta riservata”.
Incidente in Calabria, trauma a una spalla per il Governatore OcchiutoRoma, 14 gen. (askanews) – Il Governatore Fi della Calabria Roberto Occhiuto si trova ricoverato in osservazione all’ospedale di Catanzato “Pugliese Ciaccio” , in cosnseguenza dell’incidente stradale in cui è rimasto vittima insieme a figlio, segretaria particolare, un assistente e l’autista che viaggiavano con lui sulla A2 , a pochi chilometri dall’uscita di Lamezia. La vettura del Governatore è stata vista sbandare e andare a finire contro un muretto di contenzione stradale. Sul posto sono intervenuti i soccorsi, 118 ed elisoccorso. Occhiuto era partito da Reggio Calabria per raggiungere Cosenza, dove oggi si celebra il congresso provinciale di Forza Italia.
Autonomia, Occhiuto: non ci facciamo fregare, Lep finanziati tuttiRoma, 8 gen. (askanews) – “Non ho alcun pregiudizio nei confronti dell’autonomia differenziata. Anzi, se fatta bene, può essere un’opportunità per le Regioni del Sud. Ad esempio, se in Calabria avessimo la possibilità di gestire in autonomia temi come l’energia o la portualità potremmo avere grandi vantaggi”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo al “Congresso delle idee”, organizzato da Forza Italia a Napoli.
“Ma l’autonomia differenziata è solo una possibilità offerta dalla Costituzione, che invece prevede due obblighi tutt’oggi inapplicati: garantire i medesimi diritti sociali e civili su tutto il territorio nazionale, e la prerequazione. Un bambino di Benevento deve avere gli stessi servizi e le stesse possibilità che ha un bambino di Sondrio. I Lep vanno finanziati e vanno finanziati tutti, non solo – come vorrebbe il ministro Calderoli – quelli oggetto delle possibili intese. Su questo vorrei che Forza Italia prendesse una posizione netta. Noi amministratori del Sud non abbiamo alcun timore reverenziale nei confronti del Nord, ma certamente non vogliamo farci fregare. L’ho già detto in altre occasioni: no money, no party”, ha concluso.
Ponte Stretto, R. Occhiuto: Calabria contribuirà con 300 milioniRoma, 15 dic. (askanews) – La polemica tra il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini “è stato un equivoco, la Sicilia voleva mettere 1 miliardo, il Governo ne chiede 1,3. Presto si chiariranno”. Se ne dice convinto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto (FI), in una intervista al Corriere della sera.
“Forza Italia – afferma – è da sempre favorevole alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Io stesso ho chiesto che quest’opera straordinaria fosse intitolata al presidente Silvio Berlusconi”. Secondo l’esponente azzurro “nelle intenzioni del presidente Schifani, più convinto di me sulla realizzazione del Ponte, c’è l’idea di cofinanziare l’opera attingendo ai Fondi di Coesione. E Salvini questo lo sa, perché ne abbiamo parlato otto mesi fa”. Anche la Calabria quindi finanzierà con propri fondi la realizzazione del Ponte: “Trecento milioni di euro”, precisa Occhiuto, molto meno dell’impegno richiesto alla Sicilia ma “bisogna tener presente – spiega – quanto la Sicilia incassa dai Fondi di Coesione, 6 miliardi, mentre alla Calabria ne arriveranno solo 2 miliardi e 200 milioni. E, poi, il Ponte sarà un’opera strategica molto di più per la Sicilia che per la Calabria”, perché “consentirà di superare ai siciliani la condizione di insularità”.
Ponte Stretto, +Europa: governo usa fondi già destinati a sviluppo SudRoma, 13 dic. (askanews) – “Le scelte del governo Meloni sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina stanno mostrando tutta la loro insensatezza: di fronte a un divieto sostanziale del Mef di ricorrere a nuove risorse, si vuol procede saccheggiando il Fondo Sviluppo e Coesione, distraendo cioè risorse al reale sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno. Se per fare il Ponte bisogna rinunciare ad avere investimenti per il contrasto del dissesto idrogeologico, o per la manutenzione delle reti idriche per lo sviluppo delle ferrovie locali o per le infrastrutture sociali delle aree interne e periferiche di Calabria e Sicilia, avremo un Ponte nel deserto, non sullo Stretto”. Lo dichiarano Piercamillo Falasca, vicesegretario di Più Europa, e Palmira Mancuso, della direzione nazionale di Più Europa.
“E tutto questo avverrebbe dopo che la revisione del Pnrr ha penalizzato soprattutto il Sud, con miliardi di euro di progetti destinati ai comuni bloccati e rinviati anch’essi a un ipotetico finanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione, di cui peraltro non si ha ancora traccia, per la contrarietà del Mef. La vicenda del Ponte mostra ancora una volta la totale assenza di visione per il Mezzogiorno da parte del governo Meloni: si procede per slogan e titoli di giornale, come sulla Zes unica o appunto sul Ponte sullo stretto, senza strategia e senza coerenza”, concludono Falasca e Mancuso.
Ponte Stretto, M5s: rapina ai danni di calabresi e sicilianiRoma, 13 dic. (askanews) – “La rapina, ai cittadini calabresi e siciliani, è compiuta. Sono loro, infatti, che pagheranno, a caro prezzo, il Ponte sullo Stretto voluto da Salvini con risorse che sarebbero dovute servire ad altro, per supportare cioè la crescita di due territori fra i più poveri d’Europa”. Lo affermano i deputati calabresi del Movimento 5 stelle Orrico, Baldino, Scutellà e Tucci, l’eurodeputata Ferrara ed il consigliere regionale Tavernise.
“Non ci sono i fondi per realizzare l’opera pubblica più divisiva della storia nazionale annunciata nella perenne campagna elettorale leghista? Benissimo, il governo li va a prendere, con un proprio emendamento alla Legge di Bilancio, nel Fondo di Coesione e Sviluppo: qualcosa come 2,3 miliardi di euro che alleggeriscono una manovra cieca e senza investimenti e rendono vani gli sforzi per bilanciare il divario fra Nord e Sud”, dicono. “E sì, perché quei soldi rappresentano il principale strumento che possiede il governo per il finanziamento e l’attuazione delle politiche di riduzione degli squilibri economici e sociali nel Paese. Dopo l’Autonomia differenziata ed altri provvedimenti predatori similari come quest’ultimo, è evidente come l’esecutivo sia nemico del meridione”, continuano gli esponenti pentastellati.
“D’altronde, l’emendamento, presentato questo sì coi favori delle tenebre, ci consegna l’immagine di un governo che, per camuffare una spregiudicata operazione di bassa politica, è pronto a tutto. Il governatore Occhiuto, come da copione, mantiene la consegna del silenzio funzionale esclusivamente al suo feudo calabrese: magari, ci darà pubblicamente ragione fra un pò così come ha già fatto, fuori tempo massimo s’intende, con il Reddito di cittadinanza e l’Autonomia differenziata”, concludono Orrico, Baldino, Scutellà, Tucci, Ferrara e Tavernise.
Ponte Stretto, Siracusano: opera strategica per intero PaeseRoma, 5 dic. (askanews) – “Da decenni sento dire che in Sicilia e in Calabria mancano le strade, le autostrade e le ferrovie, e che dunque è inutile fare il Ponte sullo Stretto di Messina. Questa teoria del benaltrismo ha portato solo immobilismo: non è stato fatto il Ponte e nel frattempo neanche le altre infrastrutture. Le grandi opere sono acceleratori di altre infrastrutture, la realizzazione del Ponte porterà alla costruzione di tante opere connesse. Si stima un costo di circa 12 miliardi di euro: di questi 5 serviranno per il Ponte, gli altri 7 per le infrastrutture ad esso collegate”. Lo ha detto Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, intervenendo a ‘Tagadà’, su La7.
“I siciliani ogni anno spendono 6 miliardi di euro per la condizione di insularità della propria Regione: una vera e propria tassa occulta. Il Mediterraneo diventerà la porta dell’Europa, e dunque il Ponte sullo Stretto non servirà solo a Sicilia e a Calabria, ma sarà un’opera estremamente strategica per l’intero Paese. Il ministro Salvini con grande coraggio ha ripreso un progetto già approvato ai temi dei governi guidati da Silvio Berlusconi – il vero padre del Ponte – ed ha rilanciato questa grande opera, pronta a partire già nei prossimi mesi”.
Calabria, Occhiuto: un onore incontrare Mattarella al QuirinaleMilano, 1 dic. (askanews) – “Questa mattina, presso il Palazzo del Quirinale, ho avuto l’onore di incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Con il Capo dello Stato ho avuto un cordiale e positivo colloquio in merito alle grandi opportunità che la Calabria, porta dell’Europa sul Mediterraneo, avrà nei prossimi anni”. Così in una nota il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. “Ringrazio il presidente per la disponibilità e per il sincero interesse mostrato nei confronti della nostra Regione” ha aggiunto.
Ponte Stretto, Siracusano: ok cronoprogramma, presto sarà realtàRoma, 30 ott. (askanews) – “La manovra contiene l’autorizzazione complessiva della spesa per il Ponte sullo Stretto di Messina, che è stimata in 11,6 miliardi di euro. Il Ponte sarà un’infrastruttura straordinaria, bellissima, unica al mondo, attrarrà investimenti e turismo, creerà posti lavoro, renderà agevole per i siciliani raggiungere la penisola, abbatterà quella tassa occulta di 6 miliardi di euro all’anno causata dall’insularità che chi vive in Sicilia deve sobbarcarsi. I benefici saranno, insomma, innumerevoli e attualmente neanche pienamente stimabili”. Lo ha detto Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, intervenendo ad “Agorà”, su Rai 3.
“Qualcuno si oppone? Sono posizioni pregiudiziali, ideologiche, anacronistiche: avere nel 2023 una posizione a prescindere contro le grandi infrastrutture che determinano progresso è assurdo. Il ministro Matteo Salvini, la maggioranza e Forza Italia sono determinati. Stiamo portando a termine un percorso di centrodestra avviato anni fa dal presidente Silvio Berlusconi, che aveva per ben due volte fatto partire i lavori per il Ponte sullo Stretto, poi bloccati prima da Prodi e successivamente da una scellerata decisione di Monti. Grazie al decreto Ponte approvato qualche mese fa dal Consiglio dei ministri abbiamo aggiornato in pochissimo tempo il progetto già validato dai migliori tecnici al mondo, e abbiamo evitato di pagare vecchie è pesantissime penali. Stiamo rispettando il cronoprogramma che ci siamo dati, nell’estate del 2024 partiremo con i lavori, e finalmente i siciliani, i calabresi, e tutti gli italiani, avranno un’infrastruttura unica al mondo che porterà sviluppo per tutto il Paese”, ha sottolineato Siracusano.
Falcomatà di nuovo sindaco: abuso ufficio colpisce tutta comunitàGenova, 26 ott. (askanews) – “Era doveroso essere qui perché i sindaci assieme ai miei concittadini e alla mia famiglia non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto e la loro fiducia in questi lunghi, interminabili e incomprensibili in questi quasi due anni di sospensione, quindi era un modo per ringraziarli, riabbracciarli e vedere questo in qualche modo come un nuovo inizio per tutti”. Così Giuseppe Falcomatà, a margine dell’Assemblea dell’Anci a Genova, nella sua prima uscita da sindaco dopo che ieri la Cassazione ha annullato la condanna per abuso d’ufficio, permettendogli di tornare a fare il primo cittadino di Reggio Calabria.
Per Falcomatà l’abuso d’ufficio “non colpisce solo il sindaco eletto ma tutta la comunità che lo ha eletto e visto in lui chi può rappresentare al meglio i loro sogni, le loro ansie e le loro speranze e tradurli in fatti amministrativi concreti. La riflessione vera da fare è che bisogna consentire ai sindaci di fare i sindaci senza che questo i generi la paura della firma perché avere paura è un sentimento che il sindaco non si può permettere di provare”. A chi gli chiedeva cosa si sente di dire ai sindaci riuniti in assemblea a Genova Falcomatà ha risposto: “Ho capito qual è la vera differenza tra fare il sindaco ed essere sindaco: essere sindaci è qualcosa di indipendente dal portare la fascia tricolore perché quella fascia continuiamo a sentirla addosso anche quando non la indossiamo. Per quanto mi riguarda farò il sindaco per i prossimi tre anni ma mi sentirò sindaco per sempre”.