Alluvione, Tajani: prima cosa far avere aiuti, poi il commissarioMilano, 26 mag. (askanews) – “La prima cosa è fare avere gli aiuti” poi “si troverà il commissario, il migliore possibile, il governo deciderà, non è un fatto politico: è fare in modo di fare avere una persona che possa dedicarsi a tempo pieno alla ricostruzione”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel programma TG1 Mattina, all’indomani dalla visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle zone alluvionate.
“Il governo si è impegnato per ottenere una cifra che non è di poco conto: 2 miliardi di euro”, ha detto. “Sono andato poche ore dopo il consiglio dei ministri a Forlì per indicare cosa bisogna fare per ottenerli, perché una parte importante può essere erogata immediatamente”, ha aggiunto. Sul commissario ha poi aggiunto: “Meglio se è una persona che conosce la regione, non è questione polemica o di partito”.
von der Leyen fra gli alluvionati a Cesena:colpita dal vostro coraggioCesena, 25 mag. (askanews) – “Sono rimasta molto colpita dal coraggio e dalla reazione delle persone che hanno molto sofferto in questi giorni”. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è già sull’auto che la porta in aeroporto al termine della visita ai volontari e alle forze dell’ordine a Cesena. Vede decine di persone che si sbracciano e cercano di attirare la sua attenzione. Lei fa fermare il corteo, scende l’auto e raggiunge i cittadini che intonano “Romagna mia” e urlano “Ursula Ursula, grazie”. “Sono venuta qui solo per dire ‘tin bota’”, un modo di dire in dialetto romagnolo “non mollare”.
Così si conclude la giornata italiana della presidente della Commissione europea che nel pomeriggio, assieme alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sorvolato le zone colpite dall’alluvione della scorsa settimana. “Mi spezza il cuore, è terribile vedere questa devastazione dovuta a questo disastro naturale” ripete mentre parla con i cittadini e con le istituzioni locali. E poi l’incoraggiamento: “Daremo il massimo supporto possibile all’Italia”. Con lei il sindaco Enzo Lattuca, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, e il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. von der Leyen ha stretto la mano ai volontari e alle forze dell’ordine. I giornalisti sono stati tenuti a distanza e non hanno potuto seguire i momenti salienti della visita della presidente della Commissione europea. In lontananza, nella piazza del Popolo, si sono sentiti i cori di “Romagna mia” intonati dai cesenati che hanno scattato selfie con lei.
Von der Leyen a Cesena: cosa più importante è il vostro”tin bota”Cesena, 25 mag. (askanews) – “Mi spezza il cuore, è terribile vedere questa devastazione dovuta a questo disastro naturale. Però riscalda il cuore anche vedere questa enorme solidarietà, i volontari, il loro sostegno, l’audacia, il coraggio delle persone qui che mi ha spiegato il sindaco. Per me la cosa più importante è il vostro motto ‘tin bota’, l’Europa è con voi. Noi dobbiamo unire le nostre forze, è importantissimo, ma sono sbalordito dalla forza della comunità locale e vedere quanto è unita”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, incontrando la popolazione al suo arrivo a Cesena.
Arrivata in riva al Savio, il fiume esondato la scorsa settimana, von der Leyen ha ricevuto alcuni doni: una piadina e l’insegna di una delle vie divelte dalla furia dell’acqua.
Alluvione, Meloni: ringrazio Bonaccini, lavoriamo beneRoma, 25 mag. (askanews) – “Ringrazio il presidente Bonaccini, stiamo lavorando molto bene in queste ore”. Così la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa a Bologna con Ursula von der Leyen dopo aver visitato le zone colpite dall’alluvione in Emilia Romagna.
Meloni ha sottolineato come la presenza della presidente della commissione europea “è un segnale di disponibilità più che formale e concreto”, quindi si è scusata di non poterla “accompagnare nel giro che farà per ascoltare il punto di vista dei cittadini, si recherà a Cesena, ma noi abbiamo il consiglio dei ministri – ha spiegato – perciò verrà accompagnata dal ministro Fitto e dal presidente della regione”.
Alluvione, Meloni: la Ue abbia occhio di riguardo per Emilia-RomagnaMilano, 25 mag. (askanews) – “È importante che von der Leyen abbia visto con i propri occhi la vastità e la comlpessità dei problemi, perchè servirà un occhio di riguardo per questa regione per i programmi e gli altri fondi europei: dai fondi di coesione al tema agricolo, con aziende oggi particolarmente in difficoltà”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel punto stampa con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al termine del sorvolo dlele zone dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione.
Alluvione, Bonaccini: sto fuori dalla disputa su commissarioBologna, 25 mag. (askanews) – “Voglio stare fuori da questa disputa da derby”, la nomina a commissario per la ricostruzione dopo i danni dell’alluvione della scorsa settimana in Romagna “non deve diventare un scontro politico perché in questo momento il nostro pensiero deve andare solamente a dare una mano per uscire da questa situazione di emergenza il prima possibile”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in un collegamento con Forrest su Radio 1.
“Io sono commissario straordinario all’emergenza, sto lavorando perché si dia ogni giorno una risposta in più rispetto al giorno prima – ha ricordato Bonaccini -. Mi interessa di più il destino dei romagnoli e una parte degli emiliani” e “mi interessa davvero molto poco” la nomina a commissario, che solitamente viene data al presidente di Regione, come sostengono diversi governatori anche del centrodestra. “I miei colleghi presidenti mi hanno tutti chiamato per darmi una mano, voglio mandargli un abbraccio – ha aggiunto -. Credo che loro stabiliscono il principio di chi conosce bene il territorio e può dare una mano nel momento in cui ci sarà bisogno di ricostruire. Quando si dovrà nominare il commissario per la ricostruzione discuteremo e deciderà il governo”. “Credo si possa dire che c’è una esperienza, da tutti riconosciuta come molto positiva, della ricostruzione dopo il terremoto di undici anni fa lavorando benissimo con tutti e sette i governi che si sono succeduti” ha concluso Bonaccini.
Alluvione, domani von der Leyen visita Cesena con BonacciniRoma, 24 mag. (askanews) – La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen domani visiterà anche Cesena accompagnata dal Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. La seconda tappa della visita della numero uno Ue all’Emilia Romagna alluvionata avrà inizio subito dopo la conclusione della conferenza stampa con la Premier Giorgia Meloni all’aeroporto di Bologna, intorno alle 16,30, al termine del sorvolo insieme in elicottero della Romagna alluvionata. Cesena, invece, sarà raggiunta in auto da von der Leyen e Bonaccini. Mentre la presidente del Consiglio sarà in volo per Roma per presiedere alle 18 a palazzo Chigi la nuova riunione del Consiglio dei Ministri per interventi a sostegno zone alluvionate.
Alluvione, Bonaccini: commissario da Roma? Sarebbe meglio di noBologna, 24 mag. (askanews) – L’Emilia-Romagna ha bisogno immediatamente di risorse da dare alle persone, alle famiglie e alle imprese colpite dall’alluvione, altrimenti “non ripartiamo”. Vista l’urgenza “è possibile che in questi tempi e con questo livello di dettaglio queste opere possano essere concordate, progettate, appaltate e realizzate da un commissario a Roma? Non mi interessa il nome e il cognome, sto ponendo un problema specifico”. E’ il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a interrogare i consiglieri regionali, durante il suo intervento in aula. Nel fare il bilancio sui danni causati dall’alluvione dei giorni scorsi, il governatore si sofferma sul tema che sta occupando il dibattito politico delle ultime ore: il nome del commissario per la ricostruzione che dovrà essere nominato dal governo. “Qualcuno pensa che si possa nominare commissario il presidente dell’Emilia-Romagna solo quando il paese intero è in emergenza come per il gas e c’è bisogno di fare il rigassificatore e, invece, fare diversamente sull’alluvione. Il problema non è Stefano Bonaccini, ma come diamo una risposta che sia la più efficace”.
Bonaccini affronta la questione nel dettaglio, annunciando un incontro a breve con il ministro agli Affari europei per discutere dei fondi, una parte dei quali dovranno essere utilizzati per l’emergenza in Romagna. “Ci vedremo con il ministro Fitto e proveremo a trovare accordi – spiega Bonaccini -. Porterò con me le tabelle 2014-2020 per dimostrare quello può fare l’Emilia-Romagna: la spesa dei fondi europei programmati di 2,5 miliardi per gli anni 2014-2020 è stata impegnata tutta al 98% già alla fine del 2019 ed eravamo partiti un anno dopo perché le dimissioni di Errani”. “So bene cosa vuol dire essere commissario perché lo sono da 9 anni e ne avrei fatto volentieri a meno – ha proseguito -. E sono commissario anche per il rigassificatore perché me l’ha chiesto il governo, lo facciamo a Ravenna per il paese e non per noi. Prima il terremoto e poi la pandemia, ne avremmo fatto volentieri a meno di quello che è caduto. Potremmo far vedere che tra un mese avremo già impegnato un terzo della programmazione dei fondi europei 2021-2027 per circa 3,5 miliardi di euro. Non per fare i primi della classe”.
Quindi il rapporto con l’esecutivo: “Quante volte si è visto in questo paese parti politiche diverse – chiede Bonaccini – che stanno collaborando come stiamo facendo? Non è un messaggio positivo che dall’Italia arriva a tutta la politica, nazionale ed europea, rispetto a scontri che a volte tutti quanti abbiamo avuto e che in momenti così drammatici sarebbe bene tenere toni molto più pacati e civili?”. Per gestire l’emergenza in Romagna “serviranno molte risorse da spendere bene e presto” altrimenti “molti non riapriranno più la loro attività o vedranno andare dissipato il patrimonio di una vita che avevano accumulato con anni di fatica e di lavoro”. Quindi “indipendentemente da chi sarà il commissario, quelle risorse debbono arrivare direttamente nelle casse delle famiglie e delle imprese altrimenti non ce la faranno più”. E poi interventi sulle strade e sulle infrastrutture: “Dobbiamo fare queste cose prima dell’autunno altrimenti un evento ordinario potrebbe rimetterci nei guai per quello che è accaduto”. Da qui la domanda retorica: “E’ possibile che in questi tempi e con questo livello di dettaglio queste opere possano essere concordate, progettata, appaltate e realizzate da un commissario a Roma?”. In aula il governatore porta come esempio il lavoro svolto per la ricostruzione post-sisma 2012 che provocò 12 miliardi di danni: “tutti insieme siamo riusciti a fare una ricostruzione che non ha eguali e precedenti nella storia del paese. Abbiamo ricostruito praticamente tutto, abbiamo restituito”.
“E’ per questo che in genere commissario viene nominato il presidente di Regione, come stanno dicendo i colleghi del centrodestra Zaia, Occhiuto, Toni e Fedriga – ha ricordato Bonaccini -. Non li voglio tirare in ballo per fare polemica politica, non me ne frega. Voglio che a quelle persone che hanno subito questi danni devastanti il prima possibile chi ha la responsabilità di rifondare lo faccia”. E ancora: “Ci dobbiamo occupare delle nostre comunità e non degli equilibri politici sulle nomine. Come avete visto io col governo ho collaborato fin dal primo giorno, perché nella mia cultura vale in generale e vale tanto di più quando siamo nel dramma e nell’emergenza. Abbiamo un solo obiettivo: dare le migliori risposte alla popolazione colpita nel minor tempo possibile. Per questo ho chiesto al governo, al mio partito, di collaborare nell’interesse della Romagna”.
Alluvione, Lega: Bonaccini in ritardo di anni su rischio geologicoMilano, 24 mag. (askanews) – “Possiamo anche raccogliere l’invito a superare le differenze partitiche e a collaborare per affrontare la tragedia dell’alluvione della Romagna, ma da nove anni il nostro presidente di Regione, Stefano Bonaccini, è stato delegato dagli ultimi Governi alla gestione del rischio idrogeologico e alla luce di quanto accaduto vien da chiedersi se la sua politica di gestione del territorio ha funzionato o no”. Lo ha detto il consigliere della Lega Michele Facci, intervenuto nel dibattito che l’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna ha dedicato alle comunicazioni della Giunta sull’alluvione.
“Sul tema alluvioni e la gestione delle acque – ha precisato Facci – ci sono due direttive europee a cui anche la Regione si è dovuta adeguare. Ma portano la data del 2014 e prevedevano una programmazione da attuarsi entro 90 giorni. La legge regionale che l’ha recepita è del 2019 e la relativa programmazione ancora non c’è, otto anni dopo. A dicembre 2021 – ha aggiunto Facci – la delibera della Giunta regionale 2215, richiamando la direttiva alluvioni presentava un elaborato in cui si indicava come critica per la gestione del rischio alluvioni, prevedendo la realizzazione di interventi di laminazione delle piene, la situazione del fiume Lamone da Faenza alla foce e, quanto al fiume Santerno, nella zona di Conselice ancora oggi allagata. Nessun processo quindi – ha concluso Facci – ma un semplice esame degli atti regionali ci dice come stanno le cose, senza polemica né speculazione politica. Secondo un aggiornamento del marzo 2023 in Regione c’erano interventi attivi per un miliardo e 75 milioni. Ma dove vanno a finire questi soldi senza una programmazione seria? Le responsabilità sono evidenti”.
Alluvione, Toti: impensabile non fare commissario BonacciniGenova, 24 mag. (askanews) – “Credo che nessuno seriamente possa pensare di non fare commissario un presidente di Regione o un sindaco se si tratta di una singola città. Vorrebbe dire in qualche modo andare anche in contrasto con la volontà popolare che ha affidato a quelle persone la gestione di quello territorio”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando il dibattito all’interno del governo sull’opportunità o meno di assegnare al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini la carica di commissario straordinario per la ricostruzione post alluvione.
“I poteri commissariali – ha sottolineato il governatore ligure – devono andare a chi ha un mandato popolare per poterli esercitare con piena legittimità. Mettere una sorta di contro potere commissariale credo che non aiuti né l’efficienza, né il principio democratico dello strumento commissariale. Credo e mi auguro quindi – conclude Toti – che il governo, al netto di qualche considerazione sempre legittima, andrà in quella direzione”.