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Italiani nel mondo, Billi (Lega): a Bruxelles con i cuochi italiani

Italiani nel mondo, Billi (Lega): a Bruxelles con i cuochi italianiRoma, 23 nov. (askanews) – “Nell’ambito degli incontri che tengo in Europa, sono stato a Bruxelles, dove ho incontrato la comunità italiana e le istituzioni italiane in loco. Ho inoltre partecipato all’evento dell’Associazione Cuochi Italiani in Belgio (FIC), che si è svolto il 19 e 20 novembre col patrocinio dell’Ambasciata italiana e in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura, agenzia ITA, Camera di Commercio Belgo Italiana, ENIT, Comites, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, European Medical Association, Comitato Dante Alighieri di Bruxelles e Genk, International Taste Institute, Radiocom.TV, Radio HItalia”. Lo fa sapere Simone Billi, deputato eletto nella Circoscrizione Estero-Europa e Presidente del Comitato Italiani all’Estero della Camera.

“L’evento ha visti impegnati cuochi, pizzaioli, pasticceri e ristoratori per valorizzare la dieta mediterranea e la tutela del Made in Italy. Voglio complimentarmi con tutti gli organizzatori e i partecipanti, in particolare: il presidente dell’Associazione Cuochi Italiani in Belgio Pino Nacci; gli chef Giuditta Sireus, Annalisa Atzeni, Badore Ticca, Elisa Sabeddu, Marina Ravarotto, Rita Cardia, Gianfranco Avantaggiato, Elena Bonali, e i fratelli Chironna; il direttore della Camera di Commercio Belgo-Italiana Giorgio De Bin; il responsabile ENIT Bruxelles Alfonso Santagata; la presidente Comites Alessandra Buffa; la responsabile CNA Bruxelles Elisa Vitella; il direttore esecutivo di EPSI Alberto Bichi; il vice-presidente vicario di Ente Sportivo Italiano Europeo Giuseppe Palma; il presidente di EMA Vincenzo Costigliola; la titolare di Pasta Paradjse Elisa Sabeddu; lo chef patron del ristorante Shardana Salvatore Ticca; il coordinatore ACIB Ciro De Cicco; la presidente AIS in Belgio Alessia Bizzarri”, conclude Billi.

Ue, Meloni: Italia non vuole Patto allegro, cerchiamo sintesi

Ue, Meloni: Italia non vuole Patto allegro, cerchiamo sintesiBerlino, 22 nov. (askanews) – “La trattativa” sul Patto di stabilità “non è facile, si fanno passi avanti giorno per giorno. Chiarire le necessità aiuta a trovare soluzioni di sintesi. L’Italia non richiede” una politica “allegra, non l’abbiamo fatto e non lo facciamo, siamo un governo serio. Chiediamo la protezione degli investimenti: secondo noi è importante che i parametri tengano conto degli sforzi per favorire le transizioni e le scelte strategiche. La posizione della Germania richiama soprattutto al tema del rientro del debito e cerchiamo un punto di incontro migliore per un Patto che è possibile rispettare, perchè siamo un governo serio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Berlino dopo l’incontro con il cancelliere tedesco Scholz.

“Sul Patto di stabilità – ha aggiunto – pur essendoci punti di partenza diversi, la franchezza e la chiarezza che abbiamo nell’affrontarli stanno dando frutti: solo da una soluzione tra noi può arrivare una soluzione efficace per tutto il continente europeo”.

Meloni: patto Italia-Germania ottima notizia per Ue

Meloni: patto Italia-Germania ottima notizia per UeBerlino, 22 nov. (askanews) – “Con il vertice di oggi la nostra cooperazione fa un importante salto in avanti. Italia e Germania tornano a incontrarsi in questo formato dopo 7 anni e questo segna un cambio di passo in relazioni già eccellenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Berlino dopo l’incontro con il cancelliere tedesco Scholz.

“Abbiamo firmato – ha aggiunto – un piano di azione che innalza la nostra cooperazione a un nuovo livello, esplorando anche nuovi ambiti di dialogo. E’ buona notizia per i nostri popoli e un’ottima notizia per l’Europa” perchè Italia e Germania “riaffermano la volontà di rafforzare il partenariato e di dialogare in un momento cruciale per il nostro continente” che richiede di “prendere decisioni e assumersi responsabilità”.

Italia-Germania, Meloni giunta a Berlino per vertice intergovernativo

Italia-Germania, Meloni giunta a Berlino per vertice intergovernativoBerlino, 22 nov. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Berlino per partecipare al vertice intergovernativo italo-tedesco.

Si tratta del primo vertice intergovernativo al quale prende parte il Governo Meloni. L’ultimo vertice Italia-Germania risale al 2016 quando a Maranello si incontrarono i due governi guidati dall’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi e dalla cancelliera Angela Merkel. Al Vertice parteciperanno sette ministri da parte italiana (Esteri, Interno, Difesa, Economia e Finanze, Imprese e Made in Italy, Lavoro e Università) e sette da parte tedesca.

In occasione del Vertice la presidente del Consiglio e il cancelliere Scholz firmeranno un Piano d’azione per il rafforzamento della cooperazione bilaterale e in ambito europeo. Il Piano prevede cinque capitoli tematici (economia, innovazione e coesione sociale; clima, energia e ambiente; politica estera e di difesa; agenda europea e migrazione; contatti tra le società civili e cultura). Il Piano d’azione – sottolineano fonti italiane – completa la triangolazione tra le tre principali Nazioni europee (Italia, Germania e Francia) dopo la conclusione dei Trattati di Aquisgrana e del Quirinale, pur prevedendo una forma giuridica più flessibile e che non necessita di ratifica parlamentare rispetto a quest’ultimo. Il Vertice di oggi avrà inizio con un “Business Forum”, al quale prenderanno parte le principali aziende italiane e tedesche e che verrà aperto e concluso da parte dei due Capi di Governo. Seguiranno gli incontri bilaterali tra i Capi di Governo e parallelamente tra i vari Ministri. Si terranno quindi la firma del Piano d’azione e le dichiarazioni congiunte alla stampa di Scholz e Meloni.

Il Vertice si concluderà con una sessione plenaria, nel corso della quale i Capi di Governo e i Ministri riferiranno degli esiti dei rispettivi colloqui. Al centro dei lavori vi saranno tutti i principali aspetti della cooperazione bilaterale (politica, economica ed energetica), in ambito europeo (migrazione, tematiche economiche e allargamento dell’Unione) e internazionale (guerra di aggressione russa all’Ucraina, conflitto tra Israele e Hamas e crisi africane).

Risoluzione maggioranza: ok ddl ratifica protocollo Italia-Albania

Risoluzione maggioranza: ok ddl ratifica protocollo Italia-AlbaniaRoma, 21 nov. (askanews) – Si impegna il governo “ad adottare ogni iniziativa necessaria, anche tramite un disegno di legge di ratifica, per un’efficace e urgente attuazione del Protocollo” Italia-Albania. E’ quanto si legge nella risoluzione messa a punto dalla maggioranza in vista delle comunicazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Il partenariato tra Italia e Albania è strategico e già si sviluppa su molteplici direttrici: rapporti commerciali, culturali e sociali, collaborazione nella lotta a tutte le forme di illegalità; sostegno dell’Italia ai processi di riforma avviati da Tirana nell’ambito dei negoziati per l’adesione all’Unione europea”, si legge ancora nel testo della risoluzione. “L’Italia – si sottolinea nel testo della maggioranza – è infatti da sempre uno dei principali sostenitori dell’ingresso dell’Albania nell’Unione europea” e il Protocollo con l’Albania rappresenta una forma innovativa di cooperazione che potrà essere preso a modello per future forme di cooperazione in ambito migratorio anche con altri importanti partner”.

“Il Protocollo – prosegue la risoluzione – si pone infatti l’obiettivo di contrastare il traffico di esseri umani; di prevenire i flussi migratori illegali e di accogliere chi ha diritto alla protezione internazionale, nel pieno rispetto dei diritti umani e delle norme nazionali,europee e internazionali in materia di protezione internazionale e assicura tutte le garanzie previste dal nostro ordinamento a favore di minori, donne in gravidanza e altri soggetti vulnerabili”. La maggioranza sottolinea che “la lotta all’immigrazione irregolare è una priorità per l’Italia; priorità che il nostro Paese non può affrontare da solo, tanto più in una fase in cui il contesto internazionale accresce la pressione migratoria; è un tema che, grazie all’iniziativa italiana, è tornato al centro del dibattito europeo, e deve essere affrontato sulla base dei principi imprescindibili di solidarietà e responsabilità condivise tra gli Stati membri dell’Unione europea; e che potrà essere affrontato anche con la cooperazione di Paesi terzi”.

Italia-Croazia, Meloni: rapporti ottimi, possono crescere

Italia-Croazia, Meloni: rapporti ottimi, possono crescereZagabria, 17 nov. (askanews) – La comunità italiana in Croazia è “una realtà molto operativa, che fa diverse cose. Mi hanno formulato l’invito a recarmi in Istria, sarebbe una cosa molto interessante e bella. Con il primo ministro Plenkovic abbiamo parlato del Trattato per la protezione delle minoranze che credo meriti un tavolo tecnico di verifica sullo statto di attuazione, per capire se va implementato e come possiamo difendere le minoranze, che sono comunità che aiutano costruire ponti e che difendono un’identità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Zagabria, dove ha incontrato rappresentanti della comunità italiana.

“Il lavoro che hanno svolto le comunità in Croazia e Slovenia – ha aggiunto – è stato preziosissisimo. Una grande occasione è offerta dal 2025 quando Nova Gorica e Gorizia saranno entrambe capitali europee della cultura, credo che si possano organizzare iniziative in comune molto carine. Sicuramente ci sarò, mi sono presa l’impegno con il primo ministro sloveno Golob”. Il bilancio della missione a Zagabria, ha assicurato, è “ottimo, ero certa che sarebbe stato ottimo. Con il primo ministro Plenkovic ci siamo trovati spesso d’accordo, lo stato delle relazioni è eccellente, penso che con la presenza di un primo ministro italiano dopo 20 anni possa crescere: ci sono molti ambiti da rafforzare e altri da esplorare ma c’è una convergenza. Penso al ruolo che ha il Mare Adriatico, dunque il Mediterraneo, o al tema energetico su cui la strategia di Italia e Croazia è molto simile. Penso che l’occasione di febbraio, con il comitato interministeriale e il business forum, possa essere molto importante”.

Per Meloni è stata “utile” anche la cena di ieri sull’agenda strategica “perchè avere occasione di parlare anche in pochi, in una dinamica informale e anche intima è molto interessante e proficua per capire bene il punto di vista che hanno gli altri”.

Meloni a cena leader Ue, priorità economia migranti e allargamento

Meloni a cena leader Ue, priorità economia migranti e allargamentoZagabria, 16 nov. (askanews) – Consolidare la resilienza economica dell’Ue e garantire la sua indipendenza strategica, affrontare in modo strutturale il tema delle migrazioni, proseguire nell’allargamento a Est, adeguando l’impalcatura istituzionale comunitaria. Sono questi i temi che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni porta questa sera a Zagabria al tavolo della cena convocata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel per discutere dell’Agenda strategica 2024-2029.

Il format prevede una serie di incontri in formato ristretto: la cena del 10 novembre a Parigi è stata rinviata a nuova data, mentre hanno avuto luogo due ulteriori appuntamenti a Berlino il 13 (presenti Germania, Austria, Belgio, Cipro, Grecia, Lituania, Ungheria) e a Copenaghen il 14 novembre (presenti Danimarca, Bulgaria, Finlandia, Irlanda, Svezia e Lettonia). A Zagabria saranno presenti, oltre a Michel e Meloni, il primo ministro croato Andrej Plenkovic, il premier maltese Robert Abela e il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. Non parteciperà invece il premier slovacco Robert Fico, per concomitanti procedure parlamentari preliminari al voto di fiducia. Per quanto riguarda l’autonomia strategica aperta, sottolineano fonti diplomatiche, per l’Italia va costruita su due versanti complementari: quello interno e quello esterno. Internamente serve un quadro regolatorio “fit for business”, che alleggerisca le imprese e stimoli l’innovazione e che, allo stesso tempo, favorisca gli investimenti per rafforzare resilienza e competitività. Esternamente, il perseguimento di una politica commerciale aperta rappresenta uno dei pilastri della sicurezza economica, in quanto mira a garantire e promuovere la diversificazione di approvvigionamenti e delle esportazioni per ridurre le dipendenze e quindi i rischi.

Per quanto riguarda i migranti, tema particolarmente sentito dall’Italia, per Meloni la prossima Agenda Strategica dovrà proseguire, “coerentemente” e con “convinzione”, nel processo di attuazione dell’approccio multidimensionale concordato in occasione del Consiglio Europeo straordinario dello scorso febbraio. L’obiettivo è arrivare ad una “soluzione strutturale” della questione, gestendo il fenomeno e non limitandosi a subirlo. Dunque internamente all’Ue dovrà essere concluso entro la corrente legislatura europea il processo di adozione del nuovo patto Asilo e Migrazione attualmente oggetto dei negoziati inter-istituzionali tra Parlamento, Consiglio e Commissione. Sul fronte della dimensione esterna, l’Italia ribadirà la necessità di prevedere “adeguate risorse finanziarie” per la cooperazione con i Paesi di origine e transito, per prevenire le partenze irregolari, rafforzare le frontiere esterne, combattere i trafficanti, migliorare il sistema dei rimpatri e ampliare i canali di migrazione legale. Su questo versante, Meloni sostiene il lavoro per dare attuazione “rapida” e “completa” agli accordi siglati con la Tunisia e allo stesso tempo appoggia il lavoro della Commissione per intese simili in altri Paesi africani come Egitto, Costa d’Avorio, Guinea, Senegal, Gambia e Mauritania. La cena di stasera potrebbe essere anche la prima occasione per informare faccia a faccia Michel e gli altri leader europei del protocollo di intesa firmato con l’Albania, una soluzione per Meloni “innovativa” e “nel pieno rispetto” del diritto internazionale e dell’Unione Europea, che può diventare un “modello” per il futuro. Per quanto riguarda la lotta ai trafficanti, l’Italia ha accolto con soddisfazione l’annuncio della Commissione di voler avanzare una proposta legislativa in materia entro fine novembre così come la convocazione, il 28 novembre a Bruxelles, di una ‘International Conference on a Global Alliance to counter migrant smuggling’ cui è stato invitato per l’Italia come key-note speaker il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Per quanto riguarda il processo di allargamento dell’Ue, la Commissione ha pubblicato il Pacchetto allargamento lo scorso 8 novembre, presentando il Piano di crescita dei Balcani Occidentali. Nella sua analisi la Commissione raccomanda l’apertura dei negoziati per l’adesione con l’Ucraina e la Moldova. Per la Bosnia Erzegovina raccomanda l’apertura dei negoziati solo una volta che “sarà raggiunto il necessario livello di adeguamento ai criteri stabiliti per l’adesione”. Raccomanda inoltre la concessione alla Georgia dello status di candidato con l’intesa che completi le riforme già richieste e migliori il proprio allineamento alla PESC (Politica estera comune). In questo quadro, l’Italia – oltre a sostenere con convinzione il percorso europeo dei tre partner orientali – sostiene la necessità di assicurare “passi in avanti tangibili” anche per i Paesi dei Balcani Occidentali, un tema molto caro alla premier che parla infatti non di “allargamento” ma di “riunificazione”. Questo processo deve però anche essere accompagnato da riforme: l’apertura a nuovi membri avrà infatti un impatto considerevole e dunque deve esserci un adeguamento di politiche, bilancio, procedure decisionali per essere pronti ad accogliere i nuovi Stati.

Venerdì Meloni sarà ancora a Zagabria per incontri bilaterali. Alle 9.30, al Palazzo del Governo vedrà il primo ministro Andrej Plenkovic e insieme poi rilasceranno dichiarazioni congiunte. E’ dal 2003 che un premier italiano (allora Silvio Berlusconi) non visita la Croazia, Paese che ricerca un partenariato strategico con Roma. I rapporti commerciali tra Italia e Croazia sono forti (nel 2022 Roma è stata il primo partner commerciale di Zagabria con un interscambio pari a 8,2 miliardi di euro) e nel Paese sono presenti circa 400 imprese italiane. L’obiettivo comune è far crescere la cooperazione, in particolare nel settore energetico. La Croazia sta investendo sia sul fronte della differenziazione delle fonti (rigassificatore di Krk/Veglia, recentemente espanso per rispondere alla crescente domanda proveniente dai Balcani occidentali) sia su quello della transizione energetica (progetto per la creazione di una ‘Valle dell’idrogeno nel Nord Adriatico con Slovenia e Friuli – Venezia Giulia). Diverse aziende italiane sono già presenti in Croazia in questo settore. Altro tema che verrà affrontato nel corso della visita sarà quello migratorio sia alla luce della reintroduzione dei controlli alle frontiere sia sul piano più generale della gestione dei flussi. Su quest’ultimo aspetto – sottolineano le fonti – la Croazia ha posizioni allineate a quelle italiane sul negoziato e, più in generale, sostiene lo sviluppo della dimensione esterna della migrazione, in particolare con riguardo alla rotta dei Balcani occidentali, area di prioritario interesse anche per l’Italia. Prima di ripartire per Roma, alle 11.30, al Palazzo del Sabor, Meloni incontrerà Gordan Jandrokovic, presidente del Parlamento croato.

Giovedì Meloni a Zagabria, cena con Michel su Agenda strategica Ue

Giovedì Meloni a Zagabria, cena con Michel su Agenda strategica UeRoma, 15 nov. (askanews) – Una cena con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e altri leader europei e un incontro bilaterale con il primo ministro croato Andrej Plenkovic. E’ il doppio appuntamento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che giovedì vola a Zagabria per una missione di due giorni.

La cena rientra nel programma di incontri informali convocati da Michel: appuntamenti in varie città (oltre a Zagabria, Berlino, Parigi e Copenaghen) in gruppi ristretti per discutere dell’Agenda strategica Ue. A Zagabria, insieme a Meloni e Plenkovic, ci saranno i leader di Malta, Polonia e Slovacchia. “Stiamo assistendo – scrive Michel nella lettera di invito – a tempi tumultuosi: dai disastri legati al clima in tutto il mondo agli sconvolgimenti tecnologici causati dagli sviluppi digitali all’avanguardia e alla frammentazione dell’ordine multilaterale basato su regole. In questo contesto, dobbiamo riflettere sulla capacità dell’Ue di agire e di raggiungere i suoi obiettivi”. In particolare i temi sul tavolo riguardano la revisione del bilancio a lungo termine (2021-2027); il miglioramento di politiche e programmi; l’allargamento dell’Unione a cui si collega la questione dell’architettura istituzionale, in particolare con l’opportunità di superare il voto all’unanimità”.

Meloni considera questo incontro importante, come occasione per un confronto e per portare avanti la visione dell’esecutivo italiano su temi “cruciali” e di grande respiro su cui i singoli Stati non possono operare da soli. Al centro dell’agenda della premier, dunque, il dossier migranti ma anche le questioni economiche a partire dalle pari opportunità per le imprese all’interno dell’Ue e anche all’esterno, per le politiche che possono tutelare le aziende nel commercio internazionale. Proprio stamattina, in un messaggio a Federmanager, ha sottolineato la necessità di “garantire pari condizioni con le imprese straniere, con i sistemi più produttivi delle altre nazioni europee e non” perchè “il dumping salariale, ambientale e fiscale erige un muro che si chiama concorrenza sleale, un muro che limita la competitività”. Venerdì Meloni avrà con Plenkovic un incontro bilaterale che – spiegano le fonti – è “molto importante” perché da 20 anni un premier italiano non si reca in visita in Croazia. Questa missione, sommata a quella in Svezia a febbraio e a quella in Grecia a fine agosto mostra, viene sottolineato, come il governo stia andando a “coprire alcuni buchi” lasciati negli ultimi anni. I due premier parleranno di tematiche bilaterali ed europee: sul tavolo dunque la questione dei migranti, ma anche dell’allargamento dell’Ue ai Balcani Occidentali, di cui Meloni è convinta sostenitrice come ribadito anche martedì nell’incontro a Palazzo Chigi con il primo ministro sloveno Robert Golob.

Billi (Lega): incontrati cittadini e istituzioni italiane a Londra

Billi (Lega): incontrati cittadini e istituzioni italiane a LondraRoma, 15 nov. (askanews) – “Nell’ambito degli incontri che tengo in Europa, sono stato a Londra, dove ho incontrato la comunità italiana e le istituzioni italiane in loco. Ho inoltre partecipato all’Hospitality Awards, organizzato da UK Confederation e dall’Association of Professional Italian Chef con il patrocinio del Consolato Italiano a Londra e di Hospitality Awards UK. Si è trattato di un evento per premiare i protagonisti del settore alberghiero a Londra. Faccio i miei complimenti a Stefano Potortì e a Francesca Dassori, nonché a tutta la squadra che ha organizzato questo importante evento”. Così in una nota il deputato leghista Simone Billi, eletto nella circoscrizione estero, ripartizione Europa.

“La Circoscrizione di Londra, coi suoi 453.821 italiani residenti nel 2022, è tra le più grandi Comunità Italiane all’estero. Sono sempre lieto di poter parlare con membri di questa Comunità, per portare la loro voce in Parlamento a Roma”, aggiunge il presidente del Comitato Italiani all’Estero della Camera.

Carè (Pd): progetti con comitato Giovani Italiani in Australia

Carè (Pd): progetti con comitato Giovani Italiani in AustraliaRoma, 13 nov. (askanews) – “Ho incontrato il comitato di Gia Network (Giovani Italiani in Australia) e parlato di progetti futuri della Gia, l’importanza dei giovani all’interno della comunità, di come migliorare le interazioni tra le nuove generazioni italiane arrivate qui con la prima, seconda e terza Generazione in Australia, come favorire la loro integrazione e, soprattutto, far conoscere il notevole lavoro che tutta la comunità italiana all’estero sta svolgendo, in Italia, incluso al Governo Australiano”. Così Nicola Carè deputato del Pd eletto nella circoscrizione estero, ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide.

“Ho incontrato il presidente Domenico Stefanelli, il coordinatore nazionale Marco Abbondanza, il patron Felice Montrone e Liana Paolillo, Giuseppe Musmeci, Vincenzo Vurchio, Marcella Marziani. Abbiamo parlato di immigrazione, e della possibilità di stabilire un accordo quadro tra Italia e Australia cercando di gestire in modo adeguato e agevolando lo scambio di giovani tra i due paesi”, aggiunge. “Sono orgoglioso del lavoro dei Gia che stanno facendo e li ringrazio perché favoriscono l’inserimento dei Giovani Italiani in Australia nel Sistema Associativo Italo-australiano, offrendo supporto e orientamento durante il processo di integrazione, sostengono il lavoro delle Istituzioni Italiane in Australia e promuovere la Lingua e la Cultura Moderna Italiana, gestiscono uno Sportello di informazione dedicato ai giovani italiani appena arrivati in Australia, fornendo loro risorse e assistenza per facilitare la transizione e l’adattamento al nuovo contesto. Sono riconoscente ai Gia e sarò al loro fianco sempre”, conclude.