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Italia-Brasile, Mattarella: grazie a Lula per sua difesa democrazia

Italia-Brasile, Mattarella: grazie a Lula per sua difesa democraziaRoma, 21 giu. (askanews) – “Sono molto lieto che il presidente Lula torni al Quirinale da presidente del Brasile, voglio esprimere grande apprezzamento per la sua difesa della democrazia e del Parlamento contro l’assalto al Parlamento nel tentativo di sovvertire i risultati elettorali è stato momento di grande democrazia, e la democrazia è molto importante”. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto al Quirinale il presidente del Brasile, Luis Inacio Lula da Silva.

“La sua presenza a Roma è un onore per la Repubblica italiana – ha detto il capo dello Stato -, è per me un piacere dare il benvenuto al Quirinale a lei e alla delegazione che la accompagna. Lei qui ha già incontrato due dei miei predecessori”, ha ricordato Mattarella aggiungendo che “la sua presenza qui è l’occasione per ribadire la vicinanza e l’amicizia che lega Brasile e Italia e la volontà di accrescere la nostra collaborazione sotto ogni profilo”.

Meloni a Parigi da Macron (e per l’Expo 2030 a Roma)

Meloni a Parigi da Macron (e per l’Expo 2030 a Roma)Parigi, 19 giu. (askanews) – Dopo giorni di fitti contatti diplomatici sull’asse Roma-Parigi si sblocca l’atteso incontro bilaterale tra il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Atteso per la fase di ‘gelo’ – mai completamente chiusa – seguita alla polemica a distanza di novembre sulla nave Ocean Viking della ong SOS Mediterranée e poi alle dichiarazioni contro il governo italiano del ministro dell’Interno Gérald Darmanin (che avevano provocato l’annullamento di una visita di Antonio Tajani) e del capo del partito di Macron Stéphane Sejourné. Parole che Meloni, nell’immediatezza, aveva derubricato a “politica interna” ma che avevano lasciato il segno in rapporti non semplici, anche in vista delle prossime elezioni europee. Meloni, presidente dei conservatori di Ecr, lavora a un’alleanza con i popolari per superare la maggioranza Ursula, un progetto naturalmente avversato dal presidente francese. Meloni e Macron non hanno contatti dal G7 di Hiroshima, quando il presidente francese aveva offerto aiuto per gli alluvionati dell’Emilia-Romagna. Ad aprire la strada per una riappacificazione è stato, lo scorso 7 giugno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Arrivato a Parigi per inaugurare la mostra “Napoli a Parigi – Il Louvre invita il Museo di Capodimonte”, il capo dello Stato aveva avuto un pranzo con Macron. Non appare quindi casuale che, nella nota di annuncio dell’incontro previsto domani alle 17.30, l’Eliseo citi come primo punto “i rapporti bilaterali tra Francia e Italia, e in particolare l’attuazione del Trattato del Quirinale”, firmato dai due presidenti della Repubblica (con Mario Draghi premier). Sul tavolo “anche le questioni europee, in vista del Consiglio in programma a Bruxelles il 29 e 30 giugno”. In questo caso nella nota non si fa riferimento espressamente al tema dei migranti, anche se è scontato che Meloni abbia l’intenzione di porlo come una priorità. I due parleranno anche del vertice Nato di Vilnius dell’11 e 12 luglio e il bilaterale sarà l’occasione per riaffermare il “comune sostegno all’Ucraina sugli aspetti militari, umanitari, economici, diplomatici e giudiziari”.

Prima di essere ricevuta all’Eliseo, martedì, a Parigi Meloni interverrà, al Palais des Congrès d’Issy, alla penultima Assemblea Generale del Bureau International des Expositions (Bie) prima del voto di novembre che deciderà la città prescelta per l’Expo 2030. Roma se la deve vedere con Riad (che gode proprio dell’importante appoggio francese), Busan in Corea del Sud e Odessa in Ucraina. Insieme a Meloni per sostenere la candidatura della capitale italiana ci saranno anche il sindaco Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Meloni dovrebbe poi ripartire martedì sera da Parigi per far rientro a Roma. L’agenda della settimana prevede anche un Consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi probabilmente giovedì, giorno in cui la premier vedrà anche la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola.

Mattarella a nuovo ambasciatore Mosca: ferma condanna per Ucraina

Mattarella a nuovo ambasciatore Mosca: ferma condanna per UcrainaMilano, 16 giu. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale, per la presentazione delle Lettere Credenziali, il nuovo ambasciatore della Federazione Russa, signor Alexey Vladimirovich Paramonov.

Nel colloquio, il Presidente Mattarella – riferisce una nota – “ha ribadito ancora una volta la ferma condanna per la brutale invasione perpetrata dalle forze armate russe, che rappresenta una gravissima violazione del diritto internazionale, nonché della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”. Era presente all’incontro il vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli.

Italia-Francia, Mattarella da Macron per ribadire legami “storici”

Italia-Francia, Mattarella da Macron per ribadire legami “storici”Parigi, 6 giu. (askanews) – Sergio Mattarella arriva in giornata a Parigi per una breve visita, su invito del museo del Louvre che il prossimo 8 giugno inaugura la mostra “Napoli a Parigi” con l’esposizione di alcune opere provenienti dal Museo di Capodimonte. Una mostra che grazie al prestito di una sessantina di capolavori dal museo napoletano, a detta dei francesi, “onora i legami storici tra Francia e Italia”. Sarà l’occasione anche per rinsaldare l’ottima amicizia con il presidente francese Emanuel Macron che offrirà domani un pranzo all’Eliseo in forma privata al presidente della Repubblica e alla figlia Laura.

Il capo dello Stato arriva nel pomeriggio e incontra alcuni diplomatici italiani e francesi che fanno parte di uno scambio di formazione nell’ambito del Trattato del Quirinale. Mercoledì mattina poi, alle 11, Mattarella si recherà all’Istituto Leonardo da Vinci dove avrà un incontro con gli studenti; quindi la visita al Louvre, durante la quale il governo sarà rappresentato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano; dopo, il pranzo all’Eliseo. C’è la volontà da entrambe le parti di confermare il “rapporto di fiducia e amicizia” e il governo francese infatti, annunciando l’arrivo del capo dello Stato, ha sottolineato i “legami eccezionali” tra Francia e Italia dopo l’ultima “crisi” tra Roma e Parigi sul tema dell’immigrazione. Il tema più volte oggetto di scontro da quando c’è il governo Meloni, che è stato apertamente criticato sia dai ministri che dal segretario del partito di Macron, sarà con ogni probabilità anche uno degli argomenti della conversazione tra i due presidenti.

Ma a differenza di quanto avvenne nel novembre scorso quando, a seguito di una dura polemica tra il governo francese e quello italiano sul soccorso ai migranti, ci fu necessità di una telefonata distensiva da parte dell’inquilino del Colle al suo omologo francese, stavolta Macron e Meloni hanno già avuto modo di chiarirsi nel corso di un incontro di 45 minuti a margine del G7 in Giappone poche settimane fa. Anche la visita del capo della diplomazia francese Catherine Colonna a Roma la scorsa settimana sembra dissipare, per ora, gli equivoci. Non a caso sui giornali francesi già si parla di una visita di Giorgia Meloni in Francia, probabilmente a giugno, anche se la data precisa non è stata ancora fissata.

Meloni a Tunisi, lungo colloquio con Saied. “Buon feeling”

Meloni a Tunisi, lungo colloquio con Saied. “Buon feeling”


Meloni a Tunisi, lungo colloquio con Saied. “Buon feeling”


Meloni a Tunisi, lungo colloquio con Saied. “Buon feeling”




























1686051302 Meloni a Tunisi lungo colloquio con Saied Buon feeling

Tunisi, 6 giu. (askanews) – Un “buon feeling”. E’ quello che, secondo fonti italiane, si è creato tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente tunisino, Kais Saied, nel corso dell’incontro al palazzo presidenziale a Tunisi.

La dimostrazione – viene spiegato – è che il colloquio bilaterale ufficiale è stato molto lungo. Ma – dicono le stesse fonti – un “ulteriore segnale della sintonia” è il fatto che al termine dell’incontro Meloni e Saied con le delegazioni si siano intrattenuti informalmente sulla terrazza per ulteriori scambi di vedute davanti a un caffè. Una coda di incontro che ancora si sta prolungando. Scambio di battute tra il presidente tunisino e la premier Meloni, al suo arrivo al palazzo presidenziale. La presidente del Consiglio ha detto di essere felice di essere lì e Kais Saied le ha risposto, come mostrano le immagini diffuse da Palazzo Chigi: “Sono molto felice di parlare con lei dei nostri problemi. Lo dico a voce alta, oggi lei è una donna che dice a voce alta ciò che altri pensano in silenzio”.

L’Europa si ritrova in Moldavia. Giovedì Meloni al summit Cpe

L’Europa si ritrova in Moldavia. Giovedì Meloni al summit CpeChisinau, 31 mag. (askanews) – Il luogo scelto è già di per sé il messaggio. La Moldavia, così vicina all’Ucraina e animata da una forte spinta ad entrare al più presto nell’Ue, ospiterà giovedì il secondo vertice della Comunità politica europea, un forum di dialogo nato nel 2022 per volere del presidente francese Emmanuel Macron e che si è riunito per la prima volta a Praga a ottobre dell’anno scorso.

Al summit sono attesi 47 capi di Stato o di governo, tra cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i vertici delle istituzioni di Bruxelles. Tra i Paesi extra Ue presenti ci saranno anche la Gran Bretagna, l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera, la Turchia dell’appena rieletto Recep Tayyip Erdogan oltre al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, anche se per ragioni di sicurezza non è stato confermato se sarà in presenza o da remoto. La scelta della sede, che si alterna tra Paesi dell’Unione ed extra Ue, è prima di tutto – spiegano fonti diplomatiche – un segnale che si vuole inviare a Mosca, un messaggio di unità e di solidarietà europea oltre che di sostegno alla resistenza di Kiev.

Per la Moldavia, Paese di circa 3 milioni di abitanti che ha dichiarato la sua indipendenza nell’agosto del 1991 e che nel 2022 ha ottenuto lo status di Paese candidato ad aderire all’Unione europea, si tratta del più grande evento mai ospitato. Imponenti le misure di sicurezza predisposte. Il summit si terrà nel castello di Mimi, a circa 30 chilometri dalla capitale, Chisinau, struttura architettonica in stile neoclassico, che ospita anche una importante cantina: la Moldavia, con i suoi 186 milioni di bottiglie l’anno, è infatti un grande produttore di vino. All’evento si sono accreditati circa 600 giornalisti. L’arrivo delle delegazioni è previsto a partire dalle 10.30 ora locale, poi alle 12 (le 11 in Italia) si terrà la cerimonia di apertura. Seguiranno quattro tavole rotonde che si focalizzeranno sui temi in agenda del summit: pace e sicurezza, energia, clima, interconnessioni in Europa. Altamente probabile che per i leader si imponga tra i temi all’ordine del giorno anche la situazione in Kosovo. Ci sarà un pranzo di lavoro, una ‘foto di famiglia’ e una conferenza stampa finale delle autorità moldave, per una durata complessiva di cinque ore, anche se la presenza della premier dovrebbe essere ridotta per consentirle il ritorno a Roma per le cerimonie della festa della Repubblica.

Ma il format prevede anche una sessione apposita per possibili bilaterali o trilaterali. E potrebbe essere proprio questa la parte più interessante della giornata. D’altra parte, la Comunità politica europea è una iniziativa ancora giovane, con finalità e risultati ancora da definire, che si va ad aggiungere ad altri formati, come per esempio il Consiglio d’Europa, il cui vertice si è tenuto appena due settimane fa in Islanda, che vede la partecipazione di molti dei Paesi che saranno domani al castello di Mini. La presidente moldava, Maia Sandu, ha sottolineato come l’appuntamento sia “una testimonianza di una crescente unità nel continente”. “Mentre l’Europa si riunisce a circa 20 km dal confine ucraino, l’evento – ha spiegato – è una risoluta riaffermazione della nostra incrollabile dedizione alla pace, una ferma condanna dell’invasione della Russia, una continua solidarietà con l’Ucraina e una dimostrazione di sostegno alla Moldavia”.

Tra gli obiettivi principali dell’Unione europea c’è proprio quello di sottrarre il Paese all’influenza russa, a cominciare dalla dipendenza per il gas. Proprio ieri il Consiglio ha deciso nuovi finanziamenti e oggi l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha annunciato l’inizio della missione di partnership Ue-Moldavia, con l’obiettivo di sostenere la resilienza del Paese contro la disinformazione e gli attacchi informatici, per un mandato iniziale di due anni.

Di Sanzo(Pd): vinta battaglia su salari impiegati rete consolare

Di Sanzo(Pd): vinta battaglia su salari impiegati rete consolareRoma, 31 mag. (askanews) – “Finalmente vinta la battaglia per il riadeguamento stipendiale del personale a contratto nelle nostre strutture diplomatico-consolari all’estero grazie ad un emendamento di cui sono secondo firmatario proposto insieme agli altri eletti all’estero del Pd (Porta, Ricciardi e Carè)”. Lo ha dichiarato Christian Di Sanzo, deputato del Pd eletto in nord e centro America.

“Si tratta – ha spiegato – di un emendamento al decreto Pubblica Amministrazione che dispone, a decorrere dal 2023, un aumento, pari ad 1 milione di euro annui, della dotazione finanziaria destinata all’adeguamento stipendiale dei lavoratori a contratto; un aumento necessario in quanto lo stanziamento fatto dal Governo in legge di bilancio non era sufficiente a coprire tali fabbisogni”. “Un risultato importante – ha aggiunto – soprattutto per il Nord America che è la Ripartizione che subisce maggiormente i disagi connessi ai bassi salari del personale locale, a causa dell’alto costo della vita negli Stati Uniti e Canada, personale che quindi è costretto a lavorare in condizioni precarie che non permettono di rendere l’amministrazione funzionale ed efficiente al fine di erogare nel modo migliore i servizi ai connazionali”.

Ha sottolineato Di Sanzio: “E’ una battaglia che porto avanti da quando sono stato eletto, dal mese di ottobre, incalzando il Governo, assieme ai colleghi del Pd, sia durante l’esame della legge di bilancio che nel cosiddetto milleproroghe ed ora finalmente il risultato. Si tratta di un primo passo, sul quale continueremo la nostra azione, insieme a altre necessità, quali una adeguata copertura sanitaria”. Il Parlamentare democratico ha espresso quindi “soddisfazione per l’accoglimento da parte del relatore del nostro emendamento che disponeva il bando di un concorso interno al Maeci riservato agli impiegati a contratto da immettere, poi, come impiegati di ruolo nella rete consolare al fine di potenziarla”.

“In sostanza, siamo di fronte a disposizioni che vanno a rafforzare la nostra rete consolare e quindi a migliorare i servizi per i nostri connazionali come ho chiesto, assieme ai miei colleghi del Pd eletti all’estero, durante l’incontro con il ministro Tajani riservato a noi eletti all’estero”. Ha concluso Di Sanzo: “Auspico che si arrivi presto alla approvazione definitiva di questo decreto senza ulteriori modifiche che possano mettere in pericolo il risultato ottenuto in sede di approvazione alla Camera. Vigileremo su eventuali manine che possano mettere in pericolo il risultato prima dell’approvazione finale”.

Mattarella visita la Romagna alluvionata e assicura: non siete soli

Mattarella visita la Romagna alluvionata e assicura: non siete soliFaenza (Ravenna), 30 mag. (askanews) – “Non ho parole, posso soltanto dire ‘grazie’. Grazie per quello che avete fatto, per quello che state facendo e per quello che farete nelle prossime settimane”. Sono decine e decine le mani che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha stretto nella giornata dedicata alla Romagna ferita dall’alluvione di due settimane fa. Un incontro dietro l’altro, con gli agricoltori, con gli studenti, con i cittadini che a ogni tappa, da Modigliana a Forlì, da Cesena a Ravenna, lo hanno applaudito e gli hanno intonato l’inno per eccellenza da queste parti, quel “Romagna mia” che in queste ore risuona come un mantra.

Tante lacrime di gioia per la visita del presidente della Repubblica che ha ricambiato con grande affetto. Consapevole, però, che dietro a questa “pausa” dai lavori sulle strade, negli appartamenti, nelle scuole e nelle aziende, si nasconde una preoccupazione. L’ha espressa senza giri di parole il sindaco di Faenza, Massimo Isola, a conclusione della visita: “In questo momento di dolore ce la stiamo mettendo tutta, ma abbiamo bisogno di risorse, di progetti specifici e immediati”. Il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che da commissario straordinario per il terremoto del 2012 ha dovuto gestire la ricostruzione, è ancora più esplicito: “Sappiamo che quando l’acqua si ritirerà, quando il fango sarà spalato anche nell’ultima parte in cui è ancora presente, non dobbiamo spegnere le luci e i riflettori, perché si rischierebbe di non vedere più il dramma che tutto ciò ha provocato”. Un messaggio che è suonato forte nella sala del Consiglio comunale di Faenza dove il presidente della Repubblica ha concluso la sua visita. “C’è un pericolo da evitare, che è grave, in questi casi sempre incombente: la tentazione di abbandonare, di arrendersi. Questo non fa parte della tradizione della Romagna, ma condizioni come quelle che si sono create potrebbero creare questo rischio che va assolutamente scongiurato e lo si scongiura con tempi veloci di rilancio e ripresa, con la concretezza veloce della ripresa e del riavvio”. Dal governo Meloni sono arrivati segnali concreti già dai primi giorni dell’emergenza. E da Mattarella è arrivata un’altra rassicurazione: “Io sarò accanto al governo. Non dovete avere paura di rimanere soli, non lo sarete”.

Mattarella ha elogiato l’operato dei sindaci che nelle ore più drammatiche, “in una condizione totalmente imprevista”, si sono trovati ad “assumere decisioni coraggiose, alle volte del tutto nuove”. Scelte che si sono rivelate “fondamentali” per infondere coraggio ai “cittadini smarriti” per i danni causati dalle esondazioni dei fiumi. “Questo territorio – ha aggiunto il Capo dello Stato – è fondamentale per la nostra economia e il nostro paese. Nella Romagna c’è una spinta all’attività produttiva, alla vita sociale e al turismo del nostro Paese che è di assoluta priorità. Per questo è interesse nazionale la ripresa di questo territorio”. Lo ha detto ai sindaci e lo ha ripetuto agli imprenditori e agli agricoltori che ha incontrato per strada. “Ecco questi sono alcuni dei nostri prodotti che siamo riusciti a salvare dall’alluvione”, gli hanno detto alcuni rappresentanti delle associazioni agricole mentre donavano chi un cesto di frutta, chi verdure e chi una bottiglia di Sangiovese. “Non potremmo rinunciare alla ricchezza di questi prodotti per il nostro paese” ha detto Mattarella che ha ricevuto regali anche dagli studenti e dai volontari: un disegno, la giacca arancione dei volontari della Pubblica assistenza e un gilet giallo della Protezione civile. Una giornata in cui è risuonata più volte la parole “unità” (delle istituzioni), “coraggio” e “determinazione”. In piazza, a Forlì, arriva l’eco delle parole del ministro alla Protezione civile Musumeci che lamenta l’assenza del governo accanto a Mattarella. Dal Quirinale una risposta secca, per non rovinare una giornata di “speranza”: “Il presidente della Repubblica nelle visite nei territori italiani non impone la presenza di esponenti del governo. Essa, peraltro, è sempre gradita dal presidente Mattarella. È così da sempre, dall’inizio del proprio settennato”.

Mattarella nelle zone alluvionate: l’Italia vi è vicino, ce la farete

Mattarella nelle zone alluvionate: l’Italia vi è vicino, ce la fareteRoma, 30 mag. (askanews) – “Tutta l’Italia vi è vicino, non sarete soli in questa opera importante della ricotruzione, che deve essere veloce”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Forlì per portare la solidarietà di tutto il paese alle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia Romagna.

“E’ un momento impegnativo e difficile. Ho visto tante ferite nel territorio e so bene quanto ci sia da riprendere in molte abitazioni, aziende e strade, con coraggio e decisione per rilanciare la vita comune”, ha aggiunto il capo dello Stato visitando le zone alluvionate in Emilia-Romagna e incontrando i volontari e la cittadinanza a Forlì. “So che ce la farete con l’aiuto dello Stato e del governo. Ce la farete perché c’è la volontà determinata di ripresa e di rilancio”, ha aggiunto Mattarella.

“L’opera di ricostruzione” dopo l’alluvione in Romagna dei giorni scorsi “deve essere veloce”. Perché “questo è un territorio importantissimo per l’Italia”, ha detto ancora il presidente della Repubblica. “L’esigenza che si rilanci il territorio non è un’esigenza solo vostra, ma nazionale. In questo dovete essere certi che ci sarà tutto il consenso e un percorso costante non solo in questi giorni ma anche nel prosieguo. Richiederà molto sforzo e molto impegno ma non sarete soli in questo”.

Alluvione, Tajani: fondi per aziende esportatrici in una settimana

Alluvione, Tajani: fondi per aziende esportatrici in una settimanaRoma, 25 mag. (askanews) – La Farnesina ha messo 700 milioni di euro a disposizione “delle imprese che esportano e della filiera delle imprese delegate alle esportazioni”, con sede nelle aree alluvionate, “denaro che può essere erogato immediatamente”. E’ quanto ha confermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Mattino Cinque, su Canale 5. “Abbiamo dato indicazioni precise in modo che tutte le imprese possano sapere come accedere a risorse immediatamente disponibili, in una settimana o massimo 10 giorni”, ha spiegato Tajani, precisando che non ci saranno “accertamenti certificati da autorità”, ma che “sarà sufficiente allegare foto o immagini evidenti della situazione, senza una procedura lunga”.