Roma, 7 apr. (askanews) – Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha incontrato nel pomeriggio presso la presidenza del Palazzo della Giunta Regionale il segretario nazionale Ugl Salute Gianluca Giuliano. Lo riferisce una nota.
Nel corso dell’incontro, che – si sottolinea – è durato un’ora e si è svolto in un clima di costruttività e di collaborazione, sono state trattate le tematiche sulla criticità del sistema sanitario regionale. L’attenzione è stata indirizzata in particolare sulle liste d’attesa, sui pronto soccorso, sugli organici, il Pnrr e sullo sviluppo della medicina del territorio con case di comunità e ospedali di comunità. “Siamo certi che ci sarà il cambio di passo che chiedevamo da tempo”, le parole di Giuliano al termine dell’incontro. Soddisfazione da parte del presidente della Regione Francesco Rocca, il quale ha ribadito la volontà di lavorare in sinergia con i vari enti per ottenere un risultato concreto e soprattutto per rispondere alle esigenze dei cittadini.
Roma, 7 apr. (askanews) – Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha incontrato questa mattina presso la Sala Aniene del Palazzo della Giunta Regionale, i rappresentanti della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl, Uil e Csa. E’ quanto riferisce una nota.
Una riunione – si sottolinea – durata oltre un’ora e mezzo, improntata alla massima collaborazione fra Governo regionale e parti sociali. Presenti i vertici regionali e aziendali della Funzione Pubblica: per la Cgil Giancarlo Cenciarelli e Massimo Di Giacomo, per la Cisl Giancarlo Cosentino e Remo Coniglio, per la Uil Sandro Bernardini e Franco Marcocci e per Csa Valerio Secco. Al centro della discussione il tema del personale regionale, in un’ ottica di valorizzazione delle risorse interne e di corretta perimetrazione dei diversi servizi.
Il presidente Rocca ha annunciato che, nei prossimi giorni, sarà individuato il nuovo Direttore Generale della Regione Lazio e, di conseguenza, si riorganizzeranno le sedi vacanti. In questo senso, la priorità assoluta sarà data alla Direzione Regionale della Salute. Rocca ha espresso soddisfazione per il lavoro portato avanti dagli uffici, in tal senso, al netto di sofferenze croniche di cui soffre la Funzione Pubblica nel suo complesso. Grande rilevanza al comparto sanità, oggetto di un prossimo tavolo di confronto con le parti sociali, già calendarizzato per il prossimo 28 aprile.
Rocca ha anticipato alcuni intendimenti – si precisa sempre nella nota – dell’amministrazione Regionale per ridare centralità alla dignità degli operatori sanitari. Ad esempio, sul tema delle aggressioni subìte dal personale, verrà prevista la possibilità che a denunciare gli episodi di violenza possa essere diretta e te l’azienda sanitaria, laddove la fattispecie preveda la procedibilità d’ufficio. Va ricordato, infatti, che il recente Decreto Legge numero 34 del 30 marzo 2023 ha inasprito le pene per coloro che compiono atti di violenza contro i professionisti della sanità attraverso una modifica diretta all’art. 583- quater del Codice Penale che regola i casi di violenze su operatori sanitari e pubblici ufficiali in servizio. La Regione Lazio – si legge nel comunicato- esprime soddisfazione per il clima di concordia e collaborazione con le parti sociali e ribadisce la centralità del personale al fine di garantire la corretta ed efficiente erogazione, da parte dell’amministrazione, dei servizi ai cittadini.
Roma, 5 apr. (askanews) – Cambia la mappa di Roma: dalle 155 zone urbanistiche individuate nel 1977 ai 288 quartieri e 22 rioni, 310 aree di cui 115 fuori dal Gra, intorno alle quali si articoleranno gli interventi della strategia della Giunta Gualtieri per la città dei 15 minuti. Questa nuova geografia della città è il risultato di un lavoro di ricognizione promosso dall’Assessorato al Decentramento e alla Città dei 15 minuti, sotto la responsabilità dell’assessore Andrea Catarci, in collaborazione con tutti i Municipi. La ricerca è stata presentata oggi pomeriggio a Roma nel corso della II edizione della conferenza “Roma a portata di mano: la città dei 15 minuti”, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri.
Una sessione di lavoro tra amministratori, esperti, università e realtà sociali per approfondire la conoscenza della città per orientare efficacemente politiche di trasformazione urbana basate sul concetto di prossimità dei servizi da rendere disponibili nelle vicinanze delle abitazioni, per tutti. All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, la presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, il delegato del sindaco Gualtieri al progetto Fori Walter Tocci, il responsabile dell’Ufficio Clima Zanchini e il direttore della Direzione Decentramento, docente di Economia dell’Università Roma 3 Salvatore Monni. “Quella dei 15 minuti, che molti nella città utilizzano come battuta, non è una politica della viabilità ma un processo di trasformazione cui crediamo e stiamo lavorando con grande energia”, ha spiegato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
“Le zone urbanistiche sono state definite nel 1977 con una delibera – ha ricordato Gualtieri -, sotto la quale troviamo firme curiose come quella dell’allora consigliere Walter Veltroni. Dovremo anche noi arrivare a uno strumento amministrativo per definire gli oltre 300 quartieri e rioni odierni – ha sottolineato Gualtieri – cosa che ci richiederà qualche altro passaggio, ma che sarà fondamentale per finalizzare gli interventi per trasformare Roma sulla scala dei 15 minuti”. “Roma è cambiata completamente rispetto a quella che, sindaco Argan, venne fotografata con la delibera 2982/1977 – ha spiegato l’assessore Catarci -, è tempo che se ne prenda atto e che gli studi e le statistiche, a partire da quelle ufficiali dell’Istat, puntino a leggere gli agglomerati urbani in cui si svolge la vita quotidiana e che in gran numero, 115 su 310, sono situati oltre il Grande Raccordo Anulare”.
“L’obiettivo alla base del modello dei 15 minuti – ha sottolineato Catarci – è la ricucitura di una città frantumata da disuguaglianze socioeconomiche e spaziali che negli ultimi decenni hanno portato alla migrazione interna della popolazione verso il GRA – circa 500 mila residenti nell’anello ferroviario, 1 milione e mezzo tra anello e Gra, 800 mila oltre GRA -, a quella esterna verso i Comuni di un’area metropolitana arrivata a 4,3 milioni”. La città dei 15 minuti, ha aggiunto Catarci “è un modello della prossimità, dell’inclusione, del decentramento, della partecipazione, della contemporaneità che a Roma abbiamo voluto basare su una strategia ambiziosa, agendo da vari livelli – Campidoglio, Municipi, sociale – attraverso interventi locali, programmazione e confronto internazionale, analisi e progetti sperimentali” ha concluso Catarci.
Roma, 5 apr. (askanews) – “La Giunta capitolina deve dare immediatamente garanzie ai lavoratori e alle lavoratrici di Roma Metropolitane; continuare in questo modo non è più possibile.” Così in una nota i segretari Generali di Filt CGIL Roma e Lazio, Eugenio Stanziale, Fit CISL del Lazio, Marino Masucci, e Uil Trasporti Lazio, Maurizio Lago, unitamente alle Segreterie Regionali. “La sede aziendale è chiusa da mesi, l’operatività è minata nelle sue fondamenta, le lavoratrici ed i lavoratori provvedono con i propri mezzi a portare avanti le attività per la città, e l’ultimo stipendio che hanno ricevuto è quello di gennaio, se non si considera il misero acconto sulle loro retribuzioni del mese di febbraio”, continua la nota.
“Nella giornata di ieri abbiamo assistito allo spettacolo indecoroso del ritiro delle macchine fotocopiatrici dalla sede di via Tuscolana – ricordano i sindacati – avvenuto dopo numerosi solleciti della Ditta da cui erano noleggiate, per l’insolvenza dell’Azienda. Fatto ancor peggiore, abbiamo ricevuto la notizia del pignoramento dei conti societari avvenuto da parte delle Ditte Metrofil e De Sanctis Costruzioni, per una sentenza del 2020 a loro favorevole ma mai pienamente onorata da Roma Capitale, che hanno deciso di rivalersi sui crediti che Roma Metropolitane vanta nei confronti del Comune. Siamo stanchi di ripetuti ed inutili incontri che non risolvono mai nulla ma rimandano continuamente una possibile soluzione, con il Gabinetto del sindaco, l’assessore alla Mobilità e il liquidatore di Roma Metropolitane”. “Abbiamo assistito a diversi cambi di strategia da parte del Socio Unico per la risoluzione di questa vertenza, con esiziale spreco di tempo e senza che siano mai state prese veramente in considerazione le proposte del sindacato; oggi dobbiamo constatare che nessuna si è rivelata concreta ed efficace per fare uscire l’azienda dalle sabbie mobili. Al contrario, notiamo un pericoloso e costante avvitamento verso il baratro”, prosegue la nota. “L’attuale maggioranza al Governo della città, anche per voce dello stesso sindaco Gualtieri, in campagna elettorale aveva promesso concertazione. Dopo un anno e mezzo dobbiamo amaramente constatare che non si hanno risposte per le giuste istanze del Sindacato, semplicemente si decide di perdere tempo, che non è certo una strategia ma una assenza di idee”, concludono i sindacalisti.
“A Roma Metropolitane ci sono 115 lavoratrici e lavoratori ai quali, al momento – e in triste continuità con quanto accaduto durante la precedente amministrazione – sono negati tutti i diritti. Avvieremo, pertanto, un’importante mobilitazione a tutela delle Lavoratrici e dei Lavoratori, e non ci fermeremo sino a che la Giunta non sarà in grado di presentare un dettagliato piano di risoluzione della situazione e tempistiche certe per la sua realizzazione. Il protrarsi di questa situazione indecente non è degno della Capitale”.
Roma, 4 apr. (askanews) – “Un referendum sui monopattini? Noi abbiamo optato per una linea diversa, quella di una drastica limitazione del numero: non solo passeranno da 14.500 a 9.000 ma nel centro, dove oggi sono tutti concentrati, ne potranno circolare solo 3.000”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, interpellato a margine della Cabina di regia per il Giubileo 2025.
Secondo Gualtieri i monopattini saranno “quindi pochi, ma distribuiti sul territorio di una città che è molto più grande di Parigi e che ha bisogno di integrare varie forme di mobilità, in particolare per l’ultimo miglio dove non arriverà la metro. Ma con una maggiore regolamentazione, una maggiore sicurezza e la fine di questo abuso dell’uso in centro, perché oggi c’è un impatto negativo visivo che il nuovo assetto supererà”.
Roma, 4 apr. (askanews) – Un Osservatorio sulle politiche giovanili degli ultimi anni. E’ questo uno degli obiettivi del Protocollo d’Intesa Anci-Luiss, firmato oggi alla Camera dei Deputati dal vice presidente vicario Anci, Roberto Pella, e dal presidente della Luiss e Luiss School of Government, Vincenzo Boccia.
L’intesa Anci-Luiss punta a promuovere iniziative volte al sostegno dell’imprenditoria giovanile e a rafforzare le competenze dei Comuni nella definizione delle politiche per le giovani generazioni. “Si tratta di un accordo fondamentale per la nostra associazione perché permette di accendere i riflettori sull’importanza strategica di investire sul settore delle politiche giovanili”, ha detto Pella, deputato di Forza Italia.
“In questi ultimi anni l’impegno di Anci per l’attuazione di progetti rivolti alle politiche giovanili sui territori si è andato progressivamente ampliando, raggiungendo un totale di oltre 600 progetti, di cui 570 gestiti direttamente da Comuni”, ha spiegato. “Grazie all’Osservatorio avvieremo assieme alla Luiss questo processo di rilevazione e analisi degli impatti che abbiamo prodotto, affinché le politiche pubbliche possano essere orientate verso i bisogni e gli ambiti che i giovani sui territori ci manifestano, a partire dall’orientamento e dalla formazione, e affinché i comuni possano incrementare la propria capacità di programmazione”, ha aggiunto.
“Per noi, è un doppio orgoglio perché questo è il primo protocollo che la Luiss firma dopo essere passata, alcune settimane fa, con un salto importante, al quattordicesimo posto al mondo tra le università per studi politici e internazionali”, ha esordito Boccia. “Questo accordo, che consolida il rapporto tra la nostra Scuola e l’Anci, rafforza le attività congiunte di ricerca e didattica che hanno come focus le politiche giovanili nel nostro Paese”, ha sottolineato Boccia.
“E’ fondamentale, infatti, avere un quadro chiaro anche delle misure e delle iniziative avviate da parte dei Comuni e degli enti locali, per definire il giusto mix di soluzioni volte ad affrontare, in una visione integrata, il problema dei ‘divari’ economici, sociali e generazionali. L’Italia ha bisogno di politiche che guardino ai giovani sia in una logica di sistema sia con policy ‘a misura di territorio’, per poter generare un impatto positivo nelle diverse realtà locali”, ha proseguito il presidente della Luiss. Da parte sua, il vice segretario generale dell’Anci, Antonella Galdi, ha ricordato come “da anni, ormai, l’Associazione nazionale comuni italiani è impegnata a promuovere iniziative e progetti per favorire la partecipazione attiva dei giovani all’impegno politico in ambito locale. Le nuove generazioni hanno bisogno di formazione e di stimoli, quelli che cerchiamo di dare attraverso Publica, la scuola Anci per i giovani amministratori. Altrettanto importanti sono però le sinergie con enti, associazioni e mondo accademico, come l’accordo che oggi sigliamo con la Luiss, voluto fortemente da Anci per stimolare percorsi formativi innovativi capaci di coniugare le esigenze e le potenzialità dei territori alle strategie di sviluppo nazionale e internazionale”.
Pisa, 31 mar. (askanews) – Sul riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali “non vogliamo fare il braccio di ferro con il governo ma aiutare, l’Italia non è nè deve diventare l’Ungheria e la Polonia. Se i sindaci pongono un problema al premier e al ministero dell’Interno… non si capisce come mai un altro ministro dica non c’è nulla da discutere, vogliamo aiutare a non fare cose assurde che non fanno bene ai bambini che non possono essere discriminati nè all’Italia”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in video collegamento con il XIX congresso nazionale di Ali in corso a Pisa.
“Mi dispiace il richiamo del Parlamento europeo… l’Europa non può permettersi che l’Italia non stia sulla frontiera avanzata dell’integrazione…”, ha concluso Gualtieri.
Pisa, 31 mar. (askanews) – “Dobbiamo farci sentire non per mettere i bastoni tra le ruote ma per aiutare l’Italia, con l’obiettivo di trovare le soluzioni e non fare discussioni, mettere il negoziato nel giusto percorso… Il nostro compito è di valorizzare la capacità degli enti locali di essere protagonisti nella realizzazione del Pnrr e di correggere alcuni limiti dell’impostazione che ci sono stati”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in video collegamento con il XIX congresso nazionale di Ali in corso a Pisa.
“Dobbiamo aiutare il governo a dire e fare le cose giuste, l’ultima cosa che vogliamo fare è mettere i bastoni tra le ruote a qualcuno” ha sottolineato Gualtieri ribadendo che i sindaci hanno “una grande responsabilità”.
Roma, 30 mar. (askanews) – “Schlein è una persona seria, voleva approfondire tutti gli aspetti (del progetto del termovalorizzatore per Roma, ndr) e glieli spiegherò. La incontrerò”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervistato nella trasmissione ‘Agorà’ su Rai3.
“Se ho notato freddezza da parte di Schlein? Nessuna freddezza, da parte di nessuno, perché tutti sanno che Roma deve risolvere il problema dei rifiuti”, ha aggiunto. “Tra poco si fa la gara per i lavori e partono i cantieri, ci sono stati dibattiti, ora si sono conclusi e andiamo avanti”, ha concluso.
Roma, 30 mar. (askanews) – “Ho scritto al ministro Fitto: noi siamo in grado di spendere altri 500 milioni entro giugno 2026 per le case popolari e i licei. Se c’è il rischio che si perdano questi soldi, noi siamo in grado di metterli a terra. Anche qui chiediamo un confronto: ci si rimbocchi le maniche perché non siamo nella fase delle discussioni ma dei fatti”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in un’intervista a Agorà su RaiTre.
“Sul Pnrr siamo in corsa e abbiamo la grandissima responsabilità di non sprecare le risorse conquistate in Ue con una battaglia durissima – ha aggiunto Gualtieri-. Sono cambiati tre governi durante il più grande piano di investimenti della storia del dopoguerra, e questo è stato un ostacolo in più. Il piano c’è, ora non vanno sprecate le risorse – è il richiamo di Gualtieri -. Poi faremo il dibattito storiografico, ma ora diamo risposte. Noi siamo in grado. Se ci sono risorse che non si spendono, allora canalizziamole: edilizia popolare, scuole.