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Liguria, Bucci: mi candido per portare modello Genova in Regione

Liguria, Bucci: mi candido per portare modello Genova in RegioneGenova, 11 set. (askanews) – “Ho deciso di candidarmi alla presidenza della Regione Liguria convinto che questo sia un impegno necessario per poter proseguire un lavoro di crescita e sviluppo che la nostra terra ha iniziato nel 2015 e quella visione di città che vede Genova protagonista dal 2017. È troppo alto il rischio che in futuro la Liguria possa essere amministrata dai signori del ‘no’ a tutto”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Genova Marco Bucci, commentando la decisione di candidarsi alla guida della Regione Liguria.


“Non ci possiamo permettere – sottolinea Bucci – di fermare le tante opere e i progetti messi in piedi in questi anni che hanno restituito orgoglio a tutti i cittadini e una grande visione internazionale al nostro territorio. Abbiamo costruito insieme tanto, vogliamo una Liguria che guardi avanti senza veti né ostacoli, che non abbia paura di innovare, che non si arrenda davanti alle difficoltà, ma che sappia affrontarle con la forza e la determinazione che da sempre ci caratterizzano”.

Colpo di scena in Liguria: centrodestra sceglie Bucci per la Regione

Colpo di scena in Liguria: centrodestra sceglie Bucci per la RegioneGenova, 11 set. (askanews) – Colpo di scena in Liguria. Il sindaco di Genova Marco Bucci sarà il candidato del centrodestra alle elezioni regionali del 27 e 28 ottobre. A convincere il primo cittadino, simbolo del cosiddetto “Modello Genova” con la ricostruzione in tempi record del ponte Morandi dopo la tragedia del 14 agosto del 2018, sarebbe stata una telefonata ricevuta martedì dalla premier Giorgia Meloni in persona.


E’ stata così risolta l’impasse in cui si trovava il centrodestra, che a poco più di un mezzo e mezzo dal voto non aveva ancora individuato il proprio candidato, mentre quello del campo largo Andrea Orlando è già impegnato da giorni nella campagna elettorale anche se deve ancora risolvere il nodo Italia Viva. A spingere i leader nazionali del centrodestra a puntare sul sindaco di Genova sarebbero stati anche i sondaggi che davano Orlando vittorioso contro tutti i possibili sfidanti, dalla deputata totiana Ilaria Cavo al viceministro Edoardo Rixi, dal vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi al coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco.


La disponibilità di Bucci era già stata sondata nelle scorse settimane ma il primo cittadino aveva declinato la proposta per le sue delicate condizioni di salute, avendo appena concluso un ciclo di radioterapia, e per la volontà di concludere il mandato da sindaco in scadenza nel 2027. Decisivo sarebbe stato quindi il pressing delle ultime ore da parte dei leader nazionali della coalizione, consapevoli dell’ampio consenso riscosso da Bucci tra i suoi concittadini e soprattutto tra gli elettori del centrodestra. “Marco Bucci è la persona giusta per dare continuità alla crescita della Liguria portata avanti in questi anni grazie all’ottimo lavoro del centrodestra”, hanno dichiarato Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi, annunciando la scelta dell’attuale sindaco di Genova come candidato alla carica lasciata vacante da Giovanni Toti, dimessosi a seguito del suo coinvolgimento in un’inchiesta per corruzione.


“Bucci ha dimostrato, sul campo – hanno sottolineato i leader di centrodestra – di essere un ottimo amministratore. È stato uno dei protagonisti di quel ‘modello Genova’ che ha consentito in tempi record di ricucire la ferita del ponte Morandi e costruire il nuovo Ponte San Giorgio, ha realizzato grandi opere infrastrutturali, ha investito sulle specificità del territorio e si è occupato di riqualificare le periferie genovesi. Siamo convinti che i cittadini liguri sapranno apprezzare le sue capacità amministrative e politiche e sostenere il percorso di cambiamento avviato dal centrodestra. Ringraziamo il Sindaco Bucci per aver accettato questa nuova, straordinaria, sfida. Scelta che dimostra ancora una volta il suo amore per la sua terra”, hanno concluso Meloni, Salvini, Tajani e Lupi.

Liguria, “A testa alta. Fare per Bene”: parte campagna Orlando

Liguria, “A testa alta. Fare per Bene”: parte campagna OrlandoMilano, 11 set. (askanews) -“Liguri, a testa alta” è il claim scelto da Andrea Orlando che da oggi prende il via con la campagna di comunicazione sui social, sul web e in tutte le province liguri. “Una ‘call to action’ – spiega una nota – a tutte e tutti i Liguri per rilanciare insieme la Regione. Bisogna risollevare la Liguria, farlo a testa alta, orgogliosi della nostra terra che non merita il malgoverno degli ultimi anni e gli scandali degli ultimi mesi, e che rischia una paralisi con conseguenze irreversibili per il sistema economico, sociale e produttivo della regione”.


Prosegue la nota: “Una campagna collettiva che ha in Andrea Orlando il suo rappresentante, ma che chiama le cittadine e i cittadini alla responsabilità dell’impegno, della partecipazione e del cambiamento. Lo slogan è ‘Fare per bene’ . Perché la Liguria è ferma da troppi mesi e ha bisogno di un Presidente di Regione che sappia fare, ma soprattutto che sappia fare per bene le cose. Sanità, infrastrutture, mobilità, sviluppo, lavoro di qualità, sostenibilità ambientale, innovazione e diritti sociali: Orlando – rivendica la nota – ha l’esperienza, il profilo e la serietà per rappresentare al meglio queste esigenze”.

Orlando (Pd): Liguria ventesima nelle energie rinnovabili

Orlando (Pd): Liguria ventesima nelle energie rinnovabiliRoma, 10 set. (askanews) – “Sommessamente faccio notare all’ex presidente Toti che ha ragione quando dice che il costo dell’energia è un fattore di competitività. Ed è vero che negli Usa costa molto meno. Ma soprattutto perché hanno il gas (da scissione) e non perché hanno rigassificatori messi a caso. Peraltro il trasferimento del rigassificatore da Piombino a Vado costerebbe 500 milioni che andrebbero a gravare sulle bollette”. Lo ha scritto sui suoi canali social il deputato Pd Andrea Orlando.


“Noi – ha aggiunto – abbiamo il vento, il sole, il mare, l’acqua per l’idroelettrico. Ma siamo la ventesima regione per la produzione di rinnovabili”.

Liguria, sondaggio Tecnè: Orlando vince contro tutti gli sfidanti

Liguria, sondaggio Tecnè: Orlando vince contro tutti gli sfidantiGenova, 10 set. (askanews) – Il candidato del campo largo in Liguria, l’ex ministro Andrea Orlando, vincerebbe contro tutti i possibili candidati del centrodestra. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato da Tecnè per l’emittente televisiva locale Primocanale.


Secondo il sondaggio, la deputata di Noi Moderati e coordinatrice regionale della Lista Toti, Ilaria Cavo, raccoglierebbe infatti il 48% delle preferenze contro il 52% di Orlando. Il viceministro delle Infrastrutture e segretario ligure della Lega Edoardo Rixi e l’ex sindaco di Rapallo e coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco si fermerebbero invece al 47%, con l’ex ministro al 53%. II vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi, l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola ed il professore universitario Lorenzo Cuocolo non supererebbero infine il 45% dei consensi, staccati di 10 punti percentuali dal candidato del campo largo che raggiungerebbe il 55%. Molto alto però sarebbe l’astensionismo, con oltre il 50% degli intervistati che non ha fornito alcuna preferenza.

Liguria, Orlando: come sfidante non ho nessuna preferenza

Liguria, Orlando: come sfidante non ho nessuna preferenzaGenova, 9 set. (askanews) – “Io non preferisco nessuno. Ho detto che, a seconda dei profili, sarà una campagna elettorale diversa. Credo che ci saranno gli argomenti per rispondere ad entrambi i profili”. Lo ha detto l’ex ministro Andrea Orlando, candidato del campo largo alla presidenza della Regione Liguria, rispondendo, a margine di un convegno sulle infrastrutture a Genova, ad un giornalista che gli chiedeva quale sfidante del centrodestra preferirebbe tra Ilaria Cavo ed Edoardo Rixi.


“Non sono assolutamente in grado – ha aggiunto l’ex ministro – di dire qual è la mia preferenza e penso che non sarebbe neanche giusto farlo perché rispetto le decisioni delle altre forze politiche e la democrazia”.

Liguria, Orlando: Iv? Ragioneremo anche su compatibilità

Liguria, Orlando: Iv? Ragioneremo anche su compatibilitàGenova, 6 set. (askanews) – “Apriamo una discussione con tutte le forze politiche per capire quali sono quelle che possono darci un contributo. Ragioneremo insieme su quali sono i presupposti, quali sono le forze civiche e quali sono le compatibilità con le quali vogliamo andare avanti”. Lo ha detto il candidato del campo largo in Liguria, Andrea Orlando, rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva a che punto fosse il dialogo con Italia viva per un’eventuale entrata del partito di Renzi nella coalizione di centrosinistra.


A chi, come Ferruccio Sansa, sostiene che la presenza di Italia viva nella coalizione non aggiungerebbe ma toglierebbe voti al campo largo, l’ex ministro replica: “Penso che noi dobbiamo rispondere nel merito, questo è il punto fondamentale”.

Liguria, Orlando: sostegno Azione è una notizia positiva

Liguria, Orlando: sostegno Azione è una notizia positivaGenova, 6 set. (askanews) – “Credo che sia una notizia positiva”. Così il candidato del campo largo in Liguria, Andrea Orlando, commenta il sostegno di Azione alla sua candidatura, a margine della Festa dell’Unità di Genova.


“Nelle prossime ore – aggiunge l’ex ministro – incontrerò le forze politiche presenti in Consiglio regionale con le quali approfondiremo i presupposti programmatici per partire in questa battaglia e ragioneremo insieme su quali altre forze possono aiutarci in questa direzione e anche su quali elementi costruire una campagna elettorale che sarà breve ma molto intensa”. “Lavoreremo insieme – conclude Orlando – anche per verificare le condizioni di una forte innovazione anche sulle modalità con le quali fare la campagna elettorale, sia nella raccolta delle risorse, sia nel coinvolgimento dei cittadini, sia nel protagonismo dell’associazionismo e delle forze sociali più in generale. Quindi si incomincia ad entrare nel concreto”.

Liguria, Azione sostterrà Orlando insieme al centrosinistra

Liguria, Azione sostterrà Orlando insieme al centrosinistraRoma, 6 set. (askanews) – Azione sosterrà in Liguria la candidatura alle Regionali di Andrea Orlando alla testa di una allean di centrosinistra. “Riteniamo positive – afferma in una nota il partito di Carlo Calenda- le parole chiare e nette di Andrea Orlando sui tre punti sollevati dal segretario di Azione, Carlo Calenda, per una campagna che metta in sicurezza le grandi opere (quelle già avviate e quelle che dovranno partire), rifiuti il giustizialismo e preveda una leale collaborazione con l’amministrazione Bucci. Su queste basi il lavoro per la presentazione di una lista di Azione e di altre forze autenticamente riformiste può partire”.

Liguria, Calenda: sì Orlando se fa da garante su opere e giustizia

Liguria, Calenda: sì Orlando se fa da garante su opere e giustiziaRoma, 5 set. (askanews) – “Azione si può alleare con il campolargo anche se siamo diversi e sostenere una candidatura che nasce da Avs, Pd e M5s a patto che ci siano tre condizioni fondamentali. Prima: le opere infrastrutturali che servono alla Liguria si devono fare; Seconda: niente campagna elettorale basata sul giustizialismo forcaiolo; Terza: una volta vinte le elezioni serve cultura di governo il che significa anche avere una leale collaborazione istituzionale con il sindaco Bucci”. Così Carlo Calenda, leader di Azione in un’intervista al Secolo XIX, in vista delle elezioni regionali in Liguria, manda un messaggio ad Andrea Orlando e all’intero campolargo.


“Noi non siamo nel campolargo, siamo al centro se ci sarà una coalizione tra centro e campolargo. Di Italia viva si occuperà il Pd o altri, non compete a noi. Del resto Italia viva che fino a ieri via Paita descriveva il campolargo nazionale e ligure come un gruppo di bolscevichi spiegherà ai suoi lettori questa ennesima giravolta”, aggiunge. “Noi non mettiamo veti sui nomi, con Orlando io ci ho governato. Poi con Andrea non condividiamo molte cose sul piano nazionale dalla giustizia all’Ucraina ma abbiamo il dovere di provare a fare sintesi sul territorio laddove questi argomenti divisivi non competono alla Regione”, prosegue.


Per Calenda “Orlando deve chiarire pubblicamente sulle tre condizioni. Gli accordi politici si fanno così tra entità separate. Deve fare da garante su questi tre aspetti e se ci sono queste basi noi di Azione ci siamo, si può fare l’alleanza. Ora spetta ad Orlando e al Pd chiarire se vuole costruire una solida alleanza di governo può farsi dettare la linea dalla sinistra populista e anti sviluppo. In quel caso noi non potremo esserci”. “Se ci sono le condizioni che ho detto stiamo ragionando se fare una lista anche con il simbolo di Azione ma aperta a tutti riformisti… Non so cosa farà +Europa con cui speriamo sempre di poter lavorare, ma non faremo liste con un partito che ha passato mesi a dire che eravamo succubi del campolargo perché lavoravamo sul salario minimo e non sostenevamo Bucci e poi si butta a pesce dall’oggi al domani nel campolargo senza porre una singola condizione di programma. Ma per fortuna Renzi non è una questione che riguarda noi. Il campolargo vuole fare questo matrimonio per noi non ci sono veti ma se li gestiscano loro”, ribadisce Calenda.