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Liguria,Pirondini (M5s): dopo confronto su temi sostegno a Orlando

Liguria,Pirondini (M5s): dopo confronto su temi sostegno a OrlandoRoma, 1 set. (askanews) – “Il Movimento 5 stelle ha sempre orientato la propria azione politica nell’esclusivo interesse dei cittadini, spesso anche a discapito dei propri legittimi interessi di forza politica. Nella Liguria martoriata dal malaffare della gestione Toti lavorare nell’interesse della cittadinanza significa costruire un’alternativa programmatica per mettere da parte un’esperienza di governo che in nove anni ha affossato le aspirazioni e le ambizioni dei liguri per realizzare una pratica di gestione della res pubblica incentrata sulla tutela degli interessi di pochi a discapito degli interessi di tutti”. E’ quanto si legge in una nota firmata da Luca Pirondini, senatore M5s e candidato cinquestelle alla guida della Regione Liguria che ha deciso di farsi da parte.


“Il Movimento 5 stelle è in prima linea in questa nuova sfida e per questo ha avanzato la mia candidatura: per contribuire ad allargare una rosa di profili tra cui la coalizione potesse scegliere quello su cui convergere con il più ampio spettro di condivisione. In quest’ottica, dopo numerosi confronti sui temi comuni, la candidatura di Andrea Orlando è risultata essere l’opzione più condivisa nella coalizione – spiega -. Lo ringrazio: sia io che l’intero M5S lo sosterremo convintamente e lealmente: continueremo a lavorare nella comune direzione, giorno dopo giorno, per offrire ai liguri un governo all’altezza delle sfide che attendono la Regione”.

Venditti, Regione Liguria: venga a festival dedicato a disabilità

Venditti, Regione Liguria: venga a festival dedicato a disabilitàGenova, 27 ago. (askanews) – “Come Regione Liguria ci uniamo all’invito rivolto ad Antonello Venditti da parte di Beppe Stanco, direttore artistico di Special Festival che sosteniamo fin dalla sua prima edizione. Siamo fiduciosi che accetterà per unirsi agli altri artisti che il 1º dicembre alla Spezia saliranno sul palco per partecipare alla gara in coppia con i cantanti ‘speciali’, persone con disabilità intellettiva”. Così l’assessore alle Politiche sociali della Regione Liguria Giacomo Raul Giampedrone dopo l’invito rivolto all’artista romano, al centro delle polemiche per la gaffe con una ragazza disabile a Barletta, da Beppe Stanco, producer e direttore artistico del Festival, organizzato da Anffas La Spezia, progetto Special Event e Premio Lunezia del patron Stefano De Martino e del direttore musicale Loredana D’Anghera, con la collaborazione della Regione Liguria.


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Ponte Morandi, Toti: oggi riviviamo dolore e ricordiamo reazione

Ponte Morandi, Toti: oggi riviviamo dolore e ricordiamo reazioneGenova, 14 ago. (askanews) – “Per la sesta volta ricordiamo commossi il momento più difficile della Liguria. Il 14 agosto del 2018 crollava il Ponte Morandi e le sue macerie seppellivano ogni certezza. Oggi riviviamo il dolore per le 43 vittime innocenti e ricordiamo con orgoglio la capacità di reazione di una comunità che ha saputo ricostruire il ponte e riprendere il cammino verso il futuro. Oggi che tutto sembra un po’ grigio, non dimentichiamo cosa siamo stati capaci di fare insieme”. Lo ha scritto l’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook. 

Liguria, Toti: orgoglioso del lavoro fatto per crescita regione

Liguria, Toti: orgoglioso del lavoro fatto per crescita regioneGenova, 8 ago. (askanews) – “Sono orgoglioso della Liguria che abbiamo costruito. In una Europa in declino, la nostra regione è cresciuta e ha chiaro il suo futuro. Abbiamo lavorato ‘ossessionati’ dalla volontà di far crescere l’occupazione, le opportunità, la libertà di impresa, la ricchezza del territorio e di snellire le pratiche burocratiche per chi investe e dà lavoro”. Lo scrive l’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook. 


“Dall’altra parte – prosegue Toti – certa sinistra e i suoi cantori di certa stampa, vorrebbero costruire un mondo all’opposto di questo. Un mondo ‘ossessionato’ dal declino, dalla decrescita, dal pessimismo: abbasso il Modello Genova, viva la burocrazia, il sospetto verso chi lavora e produce, le infrastrutture come un danno ambientale e covo di malaffare, disagio verso ciò che è comunicazione, spettacolo e allegria. Sempre che non si canti dal palco ‘Bella Ciao’, con coreografia di bandiere rosse. Poche, perché i liguri sanno e sapranno scegliere, nelle urne e anche nelle edicole”.

Liguria, Toti: mesi vissuti come una profonda ingiustizia

Liguria, Toti: mesi vissuti come una profonda ingiustiziaRoma, 7 ago. (askanews) – “Questi mesi li ho vissuti come una profonda ingiustizia. Parliamo di corruzione, ma nessuno ha messo un euro in tasca, neanche i magistrati mi hanno accusato di un arricchimento personale, anzi. Io prima facevo un altro mestiere, il direttore del telegiornale, ed ero assai più benestante di quando facevo il governatore. Si è trattato di contributi registrati legittimi a un comitato elettorale che ha finanziato campagne elettorali di questi 9 anni della Liguria, del mio movimento politico e degli altri movimenti che hanno governato la Liguria. Quindi è un’inchiesta particolare, stiamo parlando di atti legittimi perché mi si accusa di aver accelerato pratiche portuali o di altro genere totalmente legittime”. Così Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria, ai microfoni di Rtl 102.5.


“L’insieme di queste due cose per i magistrati presuppone una forma di corruzione indiretta, che non vuol dire mettere in tasca un euro, ma vuol dire che questi soldi sono stati registrati come contributi all’attività politica. È un’inchiesta che è partita nel 2020, nessuno ci ha mai avvisato. Ci hanno filmato, registrato, seguito e pedinato per quasi 3 anni e mezzo e poi una bella mattina di maggio, a distanza di mesi, è stata una misura di cui la necessità mi deve essere ancora chiarita. Sono una serie di episodi molto lunghi di un periodo di tempo che parte dall’estate del 2020 quando viene contestata una sorta di scambio di favori con dei signori che vengono dalla Sicilia ma che vivono a Genova. Da lì si passa a una serie di attività legate al porto di Genova su cui avrei potuto avere un’influenza. In tre anni di tempo ci sono tanti episodi e penso che un avviso di garanzia sia un atto dovuto”, ha detto ancora.

Liguria, Toti: molti per candidato civico ma non si esclude politico

Liguria, Toti: molti per candidato civico ma non si esclude politicoRoma, 6 ago. (askanews) – “Sicuramente” c’è l’ipotesi di un candidato civico, “anzi credo che la maggior parte dei partiti hanno manifestato la volontà di avere un candidato civico”, d’altra parte “la Regione Liguria al momento è governata all’incirca per il 75% da sindaci civici appoggiati dai partiti”, “detto ciò non c’è neanche un’esclusione di una candidatura partitica ove ci fosse ovviamente un accordo”. Lo ha detto il governatore uscente Giovanni Toti al termine dell’incontro avuto con Maurizio Gasparri di Forza Italia.


“Le cose fondamentali che stanno a cuore a tutti – ha poi osservato – sono rivendicare il buon governo di Regione Liguria” e “mantenere una geometria come quella che abbiamo avuto in tutti questi anni, ovvero una gamba civica importante affiancata da tutti i partiti amici di centrodestra e poi all’interno della classe dirigente cresciuta in questo decennio in Liguria trovare il candidato che raccoglie il migliore consenso di tutti e anche le migliori chance di vittoria. Mi sembra un ragionamento semplice, lineare e corretto che porteremo avanti”.

Liguria, Toti: nessuna ruggine, nessuno vuole escludere Fi

Liguria, Toti: nessuna ruggine, nessuno vuole escludere FiRoma, 6 ago. (askanews) – Forza Italia è “il partito da cui provengo, il partito che nasce dalla famiglia Berlusconi che considero personali amici, come Maurizio Gasparri, un partito che ha un solido dna garantista e anche nella situazione difficile che ho appena vissuto mi ha sostenuto e difeso con grande vigore, quindi non c’è nessun tipo di ruggine e men che meno qualcuno intende escludere qualcun altro dalla ricerca di un equilibrio in Liguria che andrà trovato tra tutti i partiti”. Lo ha detto il governatore ligure uscente Giovanni Toti al termine dell’incontro avuto con Maurizio Gasparri di Forza Italia.

Liguria, Toti: eccesso arrestarmi, politica sottomessa a giustizia

Liguria, Toti: eccesso arrestarmi, politica sottomessa a giustiziaRoma, 2 ago. (askanews) – “Non voglio drammatizzare oltre misura, non è lo Spielberg e io non sono Silvio Pellico. Il posto è gradevole, la famiglia mi ha coccolato, ma ritengo francamente che le accuse, la tempistica, la dinamica e la carcerazione siano state un eccesso”. Lo dice in un’intervista al Corriere della sera, Giovanni Toti a cui è stata appena notificata la revoca degli arresti domiciliari che ha trascorso nella villetta familiare di Ameglia.


Toti dice di essere stato chiamato da tanti del suo schieramento: “Il presidente Mediaset Fedele Confalonieri. Crosetto, Donzelli, Lupi. C’è un lungo elenco”. E Salvini? “Certo, e l’ho ringraziato per la sua vicinanza”. L’ex governatore aggiunge di aver provato “un profondo senso di ingiustizia e un po’ di impotenza, anche quella di un sistema politico che si è fatto mettere molto in subordine dal sistema giudiziario. Le intercettazioni dimostrano solo un pezzettino della scena. Ho trovato uno spaccato della mia vita costruito, montato, indirizzato e analizzato sul rapporto con un’unica persona, ma il trattamento che Spinelli ha avuto da me è stato lo stesso di tutti gli imprenditori della Liguria ai quali abbiamo sempre dato attenzione perché crediamo nell’impresa, che poi finanziassero i miei comitati oppure no, non aveva importanza”.


Ha molto colpito che an- dasse a trovare Spinelli in barca. Lo faceva con tutti? “Questo fa parte del moralismo di certa politica italiana che frequenta le barche però punta il dito contro gli altri – risponde -. Ho incontrato gli imprenditori ovunque. La narrazione è la seguente: io ho davanti come presidente due imprenditori. Uno è un finanziatore dei miei comitati elettorali da sempre, l’altro non mi ha mai dato un soldo. Entrambi hanno una pratica legittima pendente negli uffici regionali e chiedono un interessamento della politica per un celere disbrigo. Se alzo il telefono e sollecito per il mio finanziatore sono corrotto, se lo faccio per l’altro ho fatto un atto di indirizzo politico. C’è qualcosa che non torna”. “Spinelli mi ha finanziato nei sei anni precedenti in cui non risultano interventi e ha continuato dopo. La pratica era legittima ed è stata approvata dall’Autorità portuale comunque – prosegue Toti -. Tutti atti legittimi istruiti dagli uffici e approvati da un comitato dell’Autorità sovrano. I finanziamenti sono tracciati. Il resto vuol dire valutare e giudicare la politica”.


Insomma “non c’era alcun accordo, nessun do ut des. Io non ce l’ho con la magistratura, ce l’ho con la politica che ha dato strumenti e leggi che hanno rotto l’equilibrio tra i poteri. Ho un profondo rispetto delle istituzioni e penso che i magistrati facciano il loro dovere. Dopodiché, penso che alcuni interpretino le norme in un modo che non condivido. Io sono convinto di non aver commesso alcun reato, loro pensano il contrario. La politica non si rende conto di aver abbassato talmente tanto le difese immunitarie e che oggi la giustizia si è arrogata una sorta di giudizio morale sulla politica. Vorrei che le forze politiche prendessero spunto da questa vicenda per un ripensamento del sistema politico, delle responsabilità dei politici, degli strumenti di controllo e del finanziamento della politica per tornare a darle almeno la dignità degli altri poteri dello Stato. Io oggi vivo l’espressione più grave di questo conflitto di poteri”. Ci sarà alle elezioni? “Ci sarà una lista civica, con o senza il nome Toti. Io non mi candido”.

Liguria, Toti: processo alla politica, ho coscienza a posto

Liguria, Toti: processo alla politica, ho coscienza a postoMilano, 1 ago. (askanews) – “Ci difenderemo da ogni accusa, con la coscienza a posto di chi non ha mai intascato un centesimo dei liguri, ma lasciamo una Liguria più ricca: di lavoro, di opportunità, di speranze. Quello che è accaduto in questi tre mesi è un processo alla politica: ai finanziamenti, trasparenti e legali, agli atti, anch’essi legali e legittimi, che abbiamo ritenuto necessari e utili a far crescere la nostra terra”. Lo ha scritto sui social il presidente dimissionario della Regione Liguria, Giovanni Toti, dopo la sua liberazione dagli arresti domiciliari.


“Tutto questo sarà tema di confronto in tribunale. Soprattutto spero sia oggetto di vera e definitiva riflessione della politica. Della politica tutta o, almeno, di coloro che non ritengono di usare opportunisticamente la giustizia a scopo politico. Mai come in questo caso l’autonomia della politica, la sovranità popolare, il suo finanziamento trasparente, la sua possibilità di indirizzare lo sviluppo e la crescita sono stati al centro del confronto tra la giustizia e il potere sovrano che discende dal popolo” ha aggiunto il politico ligure. “I magistrati interpretano le leggi ma la politica quelle leggi le fa. L’autonomia della politica, come quella della giustizia, dovrebbero essere un patrimonio di tutti. Difficile sperare consapevolezza da chi riempie le piazze di luglio (riempie, insomma…), festeggiando l’aiuto arrivato. Ho fiducia in chi crede nella democrazia liberale e spero colga queste vicende come un definitivo campanello che suona per ricordare l’inerzia di troppi anni” ha osservato Toti.


“Mi sono dimesso, richiamando tutti voi al voto, perché ora tocca ai cittadini decidere invece la sorte della nostra terra: andare avanti con la Liguria protagonista che abbiamo costruito, o consegnarla alla cappa grigia dell’ipocrisia, della cultura del sospetto, dell’immobilismo, della doppia morale capace di oscurare già in questi giorni anche il fulgido sole di agosto. Sarebbe un futuro che, se possibile, appare già peggio del passato che ci siamo lasciati alle spalle” ha continuato. “Sono mancato per un po’, e soprattutto mi siete mancati tanto. Grazie mille a tutti coloro che in questi 86 giorni tramite la famiglia, l’avvocato, e in ogni modo possibile, mi hanno fatto sentire il loro affetto e la loro vicinanza. È stato il maggior conforto in questi giorni bui” ha concluso.

Liguria, Sansa: Ermini sconcertante, il Pd rigetti il suo “totismo”

Liguria, Sansa: Ermini sconcertante, il Pd rigetti il suo “totismo”Roma, 31 lug. (askanews) – La nomina di David Ermini nel gruppo Spinelli è “sconcertante”, ma secondo Ferruccio Sansa, candidato giallorosa alle Regionali liguri nel 2020 e oggi consigliere di opposizione, può avere un lato positivo: “Deve essere l’occasione affinché il Pd rigetti il ‘totismo’ del centrosinistra”.


Ferruccio Sansa, che idea si è fatto della nomina di Ermini? “L’ho trovata sconcertante – dice in un’intervista al Fatto quotidiano -. E trovo sconcertante che una persona che è stata vicepresidente del Csm non si sia resa conto del disagio estremo che avrebbe suscitato nel suo partito, tra i suoi elettori e pure negli alleati del suo partito. Mi sembra impossibile: Spinelli è stato arrestato ed è diventato simbolo di un sistema di potere, del rapporto malato tra politica ed economia che stiamo contestando”. “Credo che il Pd abbia una grande occasione – prosegue -. Sono convinto che abbia dentro di sé persone – a partire dalla stessa Schlein – che intendono voltare pagina rispetto a questo modo di intendere la politica. Non è solo una vicenda ligure, ma nazionale. Buona parte del Pd credo intenda voltare pagina rispetto al totismo di destra ma anche al totismo del centrosinistra, perché bisogna ammettere che negli anni c’è stato un pezzo del Pd che ha avuto una concezione della politica sulla quale non si può più tergiversare”.


A proposito di Andrea Orlando che ha chiesto ad Ermini di rinunciare all’incarico Sansa dice: “Ne sono felice, perché significa che vuole impostare la sua proposta elettorale in una direzione opposta a quel sistema a cui facevo riferimento. Non era scontato, ma questo suo passo chiarisce il campo di gioco”. Secondo il civico per la candidatura di Orlando “La discriminante sarà proprio questa: una discontinuità, un netto cambiamento rispetto al modo di governare la Liguria a cui siamo abituati. Poi dopo si discuterà, ma la priorità per costruire una coalizione sarà questa: chi è d’accordo su un atteggiamento di rinnovamento ci può stare, altrimenti no. Non ci sono sono terze vie – conclude – bisogna tagliare col passato, anche col proprio”.