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Liguria, Piana: giunta ha le carte in regola per finire mandato

Liguria, Piana: giunta ha le carte in regola per finire mandatoGenova, 4 giu. (askanews) – “Abbiamo tutti i requisiti e le carte in regola per rimanere fino a fine mandato, salvo scelte diverse da parte del presidente Toti. Sto parlando a livello di funzionamento della macchina regionale, poi se ci sono altre considerazioni politiche che verranno prese in altre stanze non mi è dato saperlo, non ho la sfera di cristallo”. Lo ha detto il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana, parlando con i giornalisti a margine della seduta odierna del Consiglio regionale in cui si voterà la mozione di sfiducia nei confronti del governatore Giovanni Toti agli arresti domiciliari da quasi un mese con l’accusa di corruzione.


“Non vogliamo aggiungere ad uno stallo ipotetico ventilato da qualcuno – ha proseguito il presidente ad interim della REgione Liguria – uno stallo politico. La politica non è in stallo in questa regione. Su questo voglio essere chiaro. Abbiamo un Def da portare in votazione entro luglio”.

Liguria, presidente interim: continuiamo lavoro aspettando Toti

Liguria, presidente interim: continuiamo lavoro aspettando TotiGenova, 4 giu. (askanews) – “Oggi siamo in una situazione straordinaria. E’ evidente e non lo neghiamo”, ma “si continua a lavorare nell’attesa e nella speranza che il presidente Toti possa tornare il prima possibile a riscoprire il ruolo che ha ricoperto con ottimi risultati fino ad oggi”. Lo ha detto il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana, parlando con i giornalisti a margine della seduta odierna del consiglio regionale in cui si voterà la mozione di sfiducia nei confronti del governatore Giovanni Toti agli arresti domiciliari da quasi un mese con l’accusa di corruzione.

Liguria, Piana: se mozione sfiducia è politica andava fatta prima

Liguria, Piana: se mozione sfiducia è politica andava fatta primaGenova, 4 giu. (askanews) – “Oggi la minoranza ha presentato una mozione di sfiducia ribadendo a più riprese come questo sia un atto politico a seguito del fallimento a dir loro dei 9 anni di amministrazione della giunta Toti. Viene da domandarsi perché, visto che il regolamento lo consente, in questi 9 anni non la abbiano presentata prima questa mozione di sfiducia e la presentino oggi con il presidente Toti ai domiciliari”. Lo ha detto il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana, parlando con i giornalisti a margine della seduta odierna del Consiglio regionale in cui si voterà la mozione di sfiducia nei confronti del governatore Giovanni Toti agli arresti domiciliari da quasi un mese con l’accusa di corruzione.

Toti alle opposizioni: volete distruggere il modello Liguria

Toti alle opposizioni: volete distruggere il modello LiguriaGenova, 4 giu. (askanews) – “Voi volete distruggere il ‘modello Liguria’ che in questi anni, con la orgogliosa reazione al crollo del Morandi, è stato costruito. Anzi, volete che qualcos’altro lo distrugga per voi, mentre voi fate il tifo dagli spalti, senza neppure il coraggio di scendere in campo”. Lo afferma rivolgendosi alle opposizioni il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nella lettera inviata al Consiglio regionale letta dal capogruppo della Lista Toti Alessandro Bozzano durante la seduta in cui verrà votata la mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dai partiti di opposizione.


“Non vi preoccupate – prosegue nella lettera il governatore ligure – anche oggi, come facciamo ormai da nove anni, siamo qui per rimediare alle vostre incapacità, oggi più palesi che mai, di confrontarvi sui temi e sui progetti, non sui pregiudizi. E anche oggi vi dimostreremo che siamo in grado di assumerci, davanti agli elettori, le responsabilità che voi non siete stati in grado di fare proprie, e ci assumeremo le nostre responsabilità grazie all’impegno di questa maggioranza, della giunta e in particolare del presidente ad interim Alessandro Piana, a cui va la mia grande riconoscenza per come sta portando avanti con grande impegno il grande lavoro iniziato insieme tanti anni fa”. “La vostra Liguria – si legge ancora nella lettera di Toti – era una entità geografica, non una realtà amministrativa. La vostra Liguria era una terra in ombra, felice di stare un passo indietro, nella speranza che scomparendo dalla mappa della politica scomparisse anche la mediocrità della sua classe dirigente. La vostra Liguria era una Regione in cui l’ambizione era una colpa, il merito qualcosa da nascondere, per evitare spiacevoli confronti, l’appiattimento una virtù, l’impresa privata non una risorsa, ma un simbolo di egoismo, oddio, forse non proprio tutte. Una Liguria dove ‘voler fare’ era un peccato, l’inconcludente dibattito in sezione un surrogato del dovere di scegliere. Oggi la Liguria è qualcosa di altro e lo rivendichiamo con maggiore orgoglio che mai. Oggi la Liguria è un modello di capacità di scelta, di attrazione degli investimenti, di velocità di realizzazione”.


“Ci siamo chiesti il perché – sottolinea Toti – del vostro odio verso ogni infrastruttura che stiamo realizzando, verso ogni progetto che si sta costruendo, anche quelli che pure voi in altri tempi avreste voluto. Ci siamo chiesti perché il vostro tifo sfegatato per ogni inciampo, per ogni bizantinismo che possa rallentare qualcosa che pure sapete che serve, per ogni esposto, comitato, per ogni no di qualsiasi tipo. Pure quelle stesse opere che altrove, a Roma, avete approvato, qui non riuscite a farle vostre”. “Oggi – conclude la missiva letta dal capogruppo della Lista Toti – con la vostra mozione arruffata e confusa, che mette tutto insieme, anche questo odio si comprende meglio: voi non odiate le opere e i progetti in quanto tali, voi li odiate in quanto unità di misura della vostra incapacità, passata e presente. Voi odiate quello che ricorda, e soprattutto ricorda agli elettori, la vostra mediocrità e inconcludenza. Odiate ciò che testimonia la vostra incapacità di scegliere e agire. Odiate cioè tutto ciò che richiama la vostra incapacità, che distingue la vostra impreparazione al governo da chi invece sa assumersi questa responsabilità”.

Liguria, Toti: tentativo di spallata politica non riuscirà

Liguria, Toti: tentativo di spallata politica non riusciràGenova, 4 giu. (askanews) – “Con una miopia politica con rari precedenti, oggi, con questa mozione di sfiducia, le opposizioni tentano una spallata politica che non solo non riuscirà nei numeri, ma conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, tutta la loro inadeguatezza a guidare questa regione”. Lo afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari da quasi un mese con l’accusa di corruzione e falso, nella lettera al consiglio regionale letta oggi dal capogruppo della Lista Toti Alessandro Bozzano all’inizio della seduta in cui verrà votata la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei suoi confronti.


“Dopo un decennio di costanti sconfitte politiche ed elettorali – sottolinea Toti – la stessa classe dirigente della sinistra, che ha saputo deludere i cittadini più di ogni altra, in una Regione dove fortissime erano le sue tradizioni, oggi intravede, grazie ad una inchiesta della magistratura, la possibilità di recuperare un po’ del terreno perduto. Lo fa sfruttando l’eco di una inchiesta che al momento è solo tale, senza rinvii a giudizio e tanto meno senza condanne. Infatti, non diremo una parola su questa, neppure quello che potrei dire, imitando le opposizioni, sulle ombre lunghe che riguardano il Pd. Una mozione presentata di fretta, non sia mai che tutto si sgonfi”. Secondo il governatore, attualmente sospeso, “qui sta il primo sintomo di debolezza politica. Perché nella vostra mozione – recita la lettera – non c’è nulla di politico, anzi, c’è il contrario. C’è una politica che anziché difendere le proprie prerogative, autonome e parallele a quelle degli altri poteri dello Stato, se ne fa megafono o ruota di scorta, nella speranza di raccogliere qualche briciola. Che delusione per gli eredi di una tradizione che della centralità della politica aveva fatto la propria stella polare, ritrovarsi oggi a balbettare e ripetere quanto letto sui giornali circa un’inchiesta ancora tutta da verificare. Ci saremmo aspettati, anche da parte vostra, una orgogliosa volontà di portare avanti un mandato popolare, che pure anche voi per sedere qui avete ricevuto”.


“Ha purtroppo prevalso – conclude Toti – la volontà di screditare il vostro ruolo e quello del Consiglio di cui fate parte, chiamato da voi ad un dibattito pregiudiziale che anticipa le stesse rilevanze istruttorie. Avete deciso di continuare sulla strada di una politica con la ‘p’ minuscola, subalterna, pur di approfittare di questo presunto momento di debolezza, cercando di raggiungere un obiettivo che non ritenete raggiungibile con le vostre capacità e la vostra credibilità”.

Liguria, Schlein: dignità istituzioni viene prima di destino Toti

Liguria, Schlein: dignità istituzioni viene prima di destino TotiGenova, 31 mag. (askanews) – “Il senso delle istituzioni e della dignità delle istituzioni in cui temporaneamente siamo seduti viene sempre prima del destino personale di ciascuno di noi. Per questo diciamo che Toti si deve dimettere, anzi si doveva già dimettere perché sono settimane che la Liguria non può andare avanti e la Liguria non merita di essere bloccata per queste sue questioni. Da qui deve partire l’alternativa per dare un futuro migliore a questa terra”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein durante un comizio con Cecilia Strada al Porto Antico di Genova.

Toti, Schlein: si deve dimettere, Meloni come Ponzio Pilato

Toti, Schlein: si deve dimettere, Meloni come Ponzio PilatoRoma, 31 mag. (askanews) – “Toti dovrebbe dimettersi Per una questione di opportunità politica. Non anticipiamo le condanne ma non si può lasciare la Liguria paralizzata. So che in regione non si parla d’altro e questo è un danno. La Liguria merita di voltare pagina non la paralisi istituzionale”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein in un’intervista a ‘La Stampa’ sottolineando che devono essere “i partiti di centrodestra e la premier Meloni a sfiduciare Toti perché hanno la responsabilità di non poter bloccare la Liguria. Invece ho sentito da Meloni parole da Ponzio Pilato”.


“Dall’indagine sta venendo fuori un quadro molto grave, sul quale spetterà alla magistratura fare luce e non a noi anticipare gli esiti. La magistratura stabilirà le responsabilità penali individuali. Ma dinanzi a un quadro così grave, in cui c’è una rete di interessi, corruzione e addirittura accuse di aver favorito la mafia, non si possono aspettare le sentenze. Bisogna anticipare i giudizi per la dignità delle istituzioni”, ha aggiunto. Secondo Schlein, per la presidenza della Regione Liguria “Andrea Orlando è un profilo autorevole ma vogliamo lavorare prima sono progetto che definisca le forze che stanno insieme da lì con gli altri Lea con gli alleati individuare la figura più in grado di rappresentarlo”.

Liguria, 4 giugno Consiglio regionale vota mozione sfiducia Toti

Liguria, 4 giugno Consiglio regionale vota mozione sfiducia TotiGenova, 29 mag. (askanews) – Il Consiglio regionale della Liguria voterà martedì prossimo, 4 giugno, la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, depositata ieri da tutti i consiglieri dei partiti di opposizione, ad eccezione di Pippo Rossetti di Azione. Ad ufficializzarlo è stato l’ufficio stampa del Consiglio regionale, che ha inviato oggi l’ordine del giorno della prossima seduta.


Si valuta “lo scioglimento del Consiglio regionale e lo svolgimento di nuove elezioni – si legge nella mozione – l’unica strada possibile per restituire dignità alle istituzioni, per evitare una situazione di stallo della Regione e garantire un governo regionale che operi nella piena legittimazione democratica e politica”. Il governatore Toti, attualmente sospeso, è dallo scorso 7 maggio agli arresti domiciliari nella sua villetta di Ameglia, in provincia di La Spezia, con l’accusa di corruzione e falso.

Liguria,in Regione mozione sfiducia a Toti delle opposizioni

Liguria,in Regione mozione sfiducia a Toti delle opposizioniGenova, 28 mag. (askanews) – Le opposizioni in consiglio regionale della Liguria hanno presentato questa mattina una mozione di sfiducia al presidente Giovanni Toti, chiedendo lo scioglimento del consiglio regionale e lo svolgimento di nuove elezioni. Dopo aver presentato la mozione, che dovrà essere discussa entro dieci giorni, tutti i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula in segno di protesta e la seduta è proseguita con il regolare ordine dei lavori alla presenza dei soli consiglieri della maggioranza di centrodestra.


“È l’unica strada possibile – scrivono nella mozione il Pd, il M5s, la Lista Sansa e Linea Condivisa – per restituire dignità alle istituzioni, per evitare una situazione di stallo della Regione e garantire un governo regionale che operi nella piena legittimazione democratica e politica. Al di là delle valutazioni di carattere giudiziario, dal punto di vista politico-amministrativo quanto è emerso dall’inchiesta è un’immagine degradata dell’utilizzo dell’istituzione pubblica, con lo spostamento delle decisioni strategiche dalle sedi istituzionali e democratiche ad altre improprie, in un quadro in cui le normali condizioni di trasparenza e legalità della pubblica amministrazione appaiono diffusamente piegate a interessi di parte”. “Il fallimento politico della Giunta Toti – si legge ancora nella mozione – è ormai evidente e conclamato, a partire dalla gestione sanitaria, in profondo disavanzo, proseguendo per le politiche ambientali, ai trasporti, dalle infrastrutture alla casa, dal sociale alla cultura. A questo fallimento politico si aggiunge il blocco nei fatti dell’attività amministrativa e istituzionale della Regione, minata nelle sue fondamenta dagli ultimi accadimenti. In questo contesto e per la tutela dell’ente regione, anche gli uffici regionali adotteranno ulteriore prudenza nella valutazione delle singole procedure, con inevitabili ritardi nell’ordinaria attività amministrativa e gestionale. Visto il perdurare di questa condizione di instabilità politica e amministrativa, unitamente a una già complessa situazione economico e sociale, l’avvitamento istituzionale rischia di acutizzarsi ulteriormente con danni importanti e irreparabili all’economia e alla società ligure”.


“Ci troviamo di fronte a una Giunta e a una maggioranza – concludono i gruppi di opposizione del Pd, del M5d, della Lista Sansa e di Linea Condivisa – che non ha le condizioni politiche per proseguire, dimezzata per potere e funzioni, senza l’autorevolezza necessarie per gestire nella pienezza delle proprie competenze e con la credibilità necessaria le sfide che riguardano la nostra regione. Una situazione insostenibile, per gli interessi generali della regione, a partire dalla tenuta economica e sociale, che non può proseguire”. Alla mozione hanno aderito tutti i consiglieri di opposizione, tranne Pippo Rossetti di Azione. “Avrei evitato la mozione – ha spiegato – perché compatterà la maggioranza ma per coerenza la voterò se arriverà in aula”.

Liguria M5s annuncia mozione sfiducia a Toti. Bagarre in Consiglio

Liguria M5s annuncia mozione sfiducia a Toti. Bagarre in ConsiglioGenova, 28 mag. (askanews) – Bagarre durante la seduta odierna del Consiglio regionale della Liguria, dopo che il capogruppo del M5s Fabio Tosi ha annunciato una mozione di sfiducia nei confronti del governatore Giovanni Toti, agli arresti domiciliari da 3 settimane con l’accusa di corruzione e falso.


Quando il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha sottolineato che la mozione non era stata ancora depositata e quindi si sarebbe dovuto proseguire regolarmente con l’ordine dei lavori, dai banchi delle opposizioni e dalla parte dell’aula riservata al pubblico si sono alzate grida e proteste, che hanno portato alla sospensione temporanea della seduta. La mozione di sfiducia è stata poi depositata e la seduta del consiglio regionale è ripresa dopo una sospensione di una ventina di minuti.