Autonomia, Viale (Lega): Liguria avanti tutta dopo voto CameraGenova, 16 apr. (askanews) – “Sono molto soddisfatta che il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, rispondendo oggi in Consiglio regionale alla mia interrogazione su come la Liguria intenda attivarsi per arrivare quanto prima all’autonomia, abbia confermato che la nostra Regione proseguirà senza indugio nel percorso, una volta approvata la legge in materia e i Lep, il cui esame alla Camera è atteso per il prossimo 29 aprile. Un iter che spero di vedere concluso il prima possibile, che avevo avviato quando ero vicepresidente della Regione e che abbiamo condiviso con tutto il Consiglio”. Lo afferma in una nota Sonia Viale, vicecapoguppo della Lega in Regione Liguria.
“Grazie all’autonomia differenziata – aggiunge Viale – avremo un’amministrazione più efficiente e vicina alle esigenze del territorio, liberando risorse necessarie per investire in infrastrutture e logistica a favore dello sviluppo economico e produttivo della regione, con un ritorno in termini di benessere e posti di lavoro. Grazie all’autonomia avremo anche una politica regionale che si assume una responsabilità diretta sulle proprie scelte di fronte agli elettori, un principio alla base delle più moderne democrazie occidentali. Portare a casa questo risultato, che rappresenta una delle battaglie storiche della Lega, è anche un bel modo – conclude la vicecapogruppo regionale della Lega – per festeggiare i 40 anni del nostro movimento politico”.
Migranti, Ioculano (Pd): Cpr a Diano Castello scelta scellerataGenova, 16 apr. (askanews) – “Alla fine l’inutile centro di permanenza per il rimpatrio è arrivato e a pagarne il prezzo sarà l’area del dianese. Come Pd abbiamo sempre sostenuto che un Cpr nella nostra provincia non servisse, per le dinamiche della migrazione del nostro territorio. È stato invece più volte invocato dalla Lega e in particolar modo dal sindaco di Ventimiglia e questo è il risultato visibile a tutti”. Lo afferma il consigliere del Pd in Regione Liguria ed ex sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano, commentando la decisione del Viminale di realizzare il Cpr della Liguria nell’ex caserma Camandone di Diano Castello, in provincia di Imperia.
“Non condividiamo la scelta – aggiunge il consigliere regionale – non condividiamo l’utilità e non condividiamo le modalità con cui si è arrivati a definire l’apertura di questo centro. Quando si aprono strutture di questo tipo e lo Stato investe delle risorse economiche porre dei limiti in termini di persone ospitate è una pura illusione, perché solo chi non ha esperienza in questo campo sa che a seconda dell’emergenza la disponibilità numerica si deve ampliare. La realtà ci dice che le strutture si dimensionano in base alle necessità e all’urgenza contingente”. “Dispiace – conclude Ioculano – per quelle comunità e per quei sindaci che dovranno subire questa imposizione da parte del Ministero, ma sanno senz’altro a chi devono imputare la responsabilità di una scelta così scellerata”.
Liguria, Lista Toti: sinergia tra politica e economia è utileGenova, 12 apr. (askanews) – “La cena è indigesta a chi non la fa. Il Pd mastica amaro anche restando solo a guardare. Ma nel criticare l’evento di ieri sera a Villa Lo Zerbino finisce come sempre per farsi un autogol. Cita ad esempio il reddito pro capite dei liguri come tra i più bassi di Italia, mentre invece è quello che da anni fa registrare l’aumento tra i più alti d’Italia. Questo dovrebbe far capire loro a che livello avevano ridotto la Liguria quando i cittadini li hanno mandati a casa”. Così Ilaria Cavo, coordinatrice della Lista Toti, e Alessandro Bozzano, capogruppo della Lista Toti in Regione Liguria, replicano alle critiche del Pd per la cena di autofinanziamento di ieri sera a Villa Lo Zerbino.
“Il fatto che – aggiungono Cavo e Bozzano – tutti i dati economici continuino a descrivere una Regione dove finalmente crescono a velocità superiore del resto d’Italia l’occupazione, il Pil, l’export, il turismo e ogni indicatore, mentre calano i Neet, non fa che confermare perché la Liguria che vuole continuare a crescere fosse presente ieri sera. Perché l’obiettivo di questa sinergia tra chi amministra e chi rappresenta il tessuto economico vitale della Regione è proprio quello di aiutare tutti e portare più ricchezza e crescita. Noi cerchiamo di far crescere e di includere, loro purtroppo rimangono fuori dalla realtà”. “Su questi temi – conclude la nota della Lista Toti – non c’è e non ci deve essere terzietà e imparzialità. La scelta di campo va fatta. Non comprendiamo sinceramente a quale equidistanza facciano riferimento il segretario regionale del Pd Davide Natale e il capogruppo Luca Garibaldi. Probabilmente continuano ad avere come punto di riferimento il loro esempio, quando da amministratori si tenevano ben distanti da ogni stretta e proficua collaborazione con chi rappresenta l’economia e il motore della Liguria. E sempre a proposito di autocitazioni, tranquillizziamo i dem: nessuna trasmissione delle immagini sul ledwall di piazza De Ferrari, non siamo nella Campania di De Luca e dei loro compagni di partito”.
Storica Fiat 500 di Pertini in mostra in atrio Regione LiguriaGenova, 9 apr. (askanews) – La storica Fiat 500D rossa appartenuta all’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini sarà esposta fino a domani a Genova, nell’atrio della sede della Regione Liguria, in via Fieschi 15.
L’iniziativa è organizzata dall’Assemblea legislativa della Liguria e dall’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano e rientra nel programma “Le Città Presidenziali”, un itinerario culturale, storico e turistico che ha il patrocinio di Anci, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, Associazione Sandro Pertini di Stella San Giovanni (Savona) e Fondazione Sandro Pertini di Firenze. La Fiat 500 D, immatricolata nel 1962, solitamente è esposta nel Museo Nazionale dell’Automobile di Torino e fu donata al capoluogo piemontese dalla vedova Carla Voltolina. Dopo l’acquisto nel 2008 e il restauro nel 2016 da parte della Regione Liguria della casa natale di Pertini a Stella, in provincia di Savona, il 22 febbraio 2022 l’aula del Consiglio regionale è stata intitolata proprio al presidente più amato dagli italiani, in segno di omaggio ad una delle maggiori personalità politiche liguri del secolo scorso.
“Il tour della Cinquecento del presidente Pertini – ha commentato il vicepresidente del Consiglio regionale della Liguria Armando Sanna – non poteva saltare Genova e la sede della Regione in particolare: in Liguria Pertini è nato e ha vissuto, a Genova ha lavorato da giornalista. L’automobile che fu sua, come di molti italiani del tempo, incarna perfettamente lo spirito popolare e democratico che ha sempre animato il suo impegno politico. Il Consiglio regionale gli ha dedicato l’Aula perché qui Pertini sarà sempre a casa sua, così come i suoi ideali. Ringrazio a nome dell’Ufficio di Presidenza e di tutta l’Assemblea gli Stati Generali del Patrimonio Italiano che danno, oggi, una nuova e simpatica occasione per ricordarlo”. “L’iniziativa – ha aggiunto il presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano Ivan Drogo Inglese – rientra nel programma delle ‘Città Presidenziali’ e segue le tappe a Modena, dove Pertini si è laureato Pertini, e a Stella dove è nato. Ma rappresenta anche un omaggio alla Fiat 500 simbolo iconico dell’ingegno italiano e più in generale al mondo del motorismo storico che in Liguria conta migliaia di appassionati e collezionisti”.
Il simbolico taglio del nastro davanti alla storica automobile è stato eseguito da Ardenia Dellepiane, vedova di Fulvio Cerofolini, partigiano, sindaco di Genova dal 1975 al 1985, parlamentare e presidente del Consiglio regionale dal 1996 al 2000.
M.O., Toti: inaccettabili gli insulti a rettore Università GenovaGenova, 26 mar. (askanews) – “A nome della giunta e di tutta la Regione desidero esprimere la mia solidarietà al rettore dell’Università di Genova Federico Delfino, che è stato fatto oggetto di insulti e attacchi inqualificabili nel corso della protesta di questa mattina in via Balbi. Si tratta di parole inqualificabili e inaccettabili, cariche di violenza: la protesta non deve mai degenerare negli insulti e nelle aggressioni verbali”. Lo afferma in una nota il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando la dura contestazione di questa mattina al rettore dell’Università di Genova.
“Mantenere le relazioni culturali con Israele – aggiunge il governatore della Liguria – costituisce uno strumento fondamentale per traguardare la pace, che dev’essere l’obiettivo comune da perseguire”.
Liguria, Riolfo: non mi riconoscevo più nel percorso della LegaGenova, 19 mar. (askanews) – Mabel Riolfo, l’ex vice capogruppo della Lega nel cCnsiglio regionale della Liguria, passa al Gruppo Misto. E’ stata la stessa Riolfo ad illustrare le motivazioni della scelta durante la seduta odierna del Consiglio regionale.
La consigliera ventimigliese ha spiegato che non sussistevano più le condizioni per restare nel gruppo della Lega e precisando che la decisione, comunicata oggi, è stata del tutto personale, difficile e dolorosa, ma che era troppo forte il disagio nel continuare un percorso in cui non si riconosceva più. Riolfo ha poi ringraziato i colleghi del gruppo della Lega e il capogruppo Stefano Mai, che questa mattina l’aveva invitata a dimettersi per coerenza dal consiglio regionale, e ha assicurato il proprio impegno a continuare a lavorare per il proprio territorio, per tutta la Liguria e a sostegno della maggioranza di centrodestra guidata dal presidente Giovanni Toti.
Liguria, Mai (Lega): Riolfo in Fi? Cambi casacca intollerabiliGenova, 19 mar. (askanews) – “La Lega non è una barca sulla quale si sale solo quando fa comodo e dalla quale si scende se il mare si agita. Il consigliere Mabel Riolfo, senza confrontarsi con nessuno di noi e senza coinvolgerci nella sua decisione, ha comunicato le dimissioni dal gruppo, pur restando in consiglio regionale e aderendo al gruppo Misto. Ci auguriamo che dietro la sua uscita dalla Lega non si celi la volontà di passare in Forza Italia, perché per noi i cambi di casacca non sono tollerabili”. Lo afferma in una nota Stefano Mai, capogruppo della Lega in Regione Liguria.
“Riolfo – aggiunge il capogruppo leghista – è stata eletta in Regione unicamente grazie ai voti della Lega e al supporto di tanti nostri sostenitori e militanti, ma è evidente che oggi non si sente più in dovere di rappresentarli. Da qualche tempo Riolfo era insofferente. Se non condivide più lo spirito del partito, ammesso che lo abbia mai davvero condiviso, la coerenza vuole – conclude Mai – che non solo lasci il gruppo, ma anche la carica da consigliere regionale che ha avuto grazie alla Lega e solo subentrando a seguito delle dimissioni da consigliere regionale del vice presidente Alessandro Piana, essendo stata la prima dei non eletti”.
Liguria, Lega Imperia: Riolfo ingrata, si dimetta da consiglieraGenova, 19 mar. (askanews) – “Riolfo ha rotto il patto con gli elettori. Per questo non le resta che onorare il suo percorso con le dimissioni dal Consiglio regionale”. Lo afferma in una nota la segreteria della Lega della provincia di Imperia, dopo l’annuncio delle dimissioni dal gruppo della Lega della consigliera regionale Mabel Riolfo.
“Ringraziamo il consigliere Mabel Riolfo – prosegue nella nota la Lega di Imperia – per il lavoro che ha svolto fin qua, ma crediamo sia corretto fornire alcuni chiarimenti. Nel 2019 l’avvocato Riolfo si è candidata alle elezioni comunali a Ventimiglia senza raggiungere i voti necessari per essere eletta. La Lega ha premiato i suoi sforzi ripescandola come assessore. L’anno successivo è stata candidata alle elezioni regionali: seconda per preferenze e prima dei non eletti grazie al traino di tutto il partito, viene ripescata ancora una volta grazie alle dimissioni di Alessandro Piana nominato assessore e vice presidente della Regione”. “Alle ultime Amministrative a Ventimiglia – prosegue la segreteria della Lega della provincia di Imperia – si candida e raccoglie meno voti rispetto al 2019. Nonostante tutto, di recente è stata anche valorizzata col ruolo di vice capogruppo in Consiglio regionale subentrando ad Alessio Piana quando è stato nominato assessore. Da un po’ di tempo avevamo notato il suo totale disinteresse alla vita del movimento, adducendo scuse di ogni tipo. Ad esempio, ha partecipato soltanto a 3 direttivi provinciali su 14 convocati. Per qualcuno – conclude la nota – ‘l’ingratitudine nasce dall’impossibilità di sdebitarsi’”.
Liguria, Toti: terzo mandato? Dipende se ci saranno le condizioniGenova, 22 feb. (askanews) – “Mancano ancora moltissimi mesi alla data ipotetica delle elezioni e quando sarà il momento ci interrogheremo su quale sarà il futuro, valutando la voglia che abbiamo di continuare, l’energia che possiamo metterci e la visione comune di una coalizione che sta lavorando bene in armonia. Trattandosi di me stesso mi arrogo in questo caso il diritto di decidere per primo. Se ci saranno le condizioni per continuare e fare bene, magari decideremo di andare avanti tutti insieme, se no vi assicuro che ho molte altre passioni e interessi nella vita”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, parlando della sua eventuale ricandidatura per un terzo mandato, a margine di una conferenza stampa a Genova.
“Non avendo capacità divinatorie che mi piacerebbe avere e utilizzerei al casinò o per giocare in Borsa – ha aggiunto il governatore ligure – non ho idea di cosa sarà la politica da qua al momento delle elezioni, né l’energia con cui arriverà in fondo questo governo e questo governatore che da 10 anni cerca di migliorare la Liguria. In ogni caso – ha concluso Toti – penso che dobbiamo lavorare giorno dopo giorno fino alla fine di questo mandato per fare quello che dobbiamo fare per i cittadini che ci hanno eletto”.
Liguria, Cavo a Orlando: i dati economici non sono manipolabiliGenova, 22 feb. (askanews) – “Ringraziamo Andrea Orlando, che con un’intervista incredibile sulla situazione economica della Liguria riesce a collezionare una serie di assist a sostegno della politica vincente portata avanti dall’amministrazione Toti”. Lo afferma la deputata Ilaria Cavo, coordinatrice della Lista Toti, commentando le parole dell’esponente dem in un’intervista rilasciata all’edizione genovese del quotidiano La Repubblica.
“Accusa la giunta – sottolinea Cavo – di disinteresse verso le crisi industriali liguri. Parla proprio lui che, in questo anno e mezzo in cui siede con me nella commissione Attività Produttive della Camera, non ha mai presentato neppure un’interrogazione sulle vertenze liguri in atto e neppure ha avuto il buon gusto di attendere una risposta del governo alle mie diverse iniziative che invece hanno riguardato la Liguria. Come sul caso Piaggio Aerospace, per il quale dice falsità. Ovvero sostiene che i parlamentari di centrodestra si sono detti contrari a una soluzione che coinvolga Leonardo”. “Ma ha letto – aggiunge la coordinatrice della Lista Toti – le pagine del giornale a cui ha rilasciato l’intervista? Già settimane fa sono stata la prima parlamentare a prospettare una soluzione di intervento pubblico, sotto forma di socio di capitale o industriale, qualora non fosse arrivata un’offerta adeguata. E chi potesse essere il socio industriale se non Leonardo leader nello stesso settore in cui si svolge l’attività di Piaggio? E ancora ieri, ho ribadito questa posizione, di costruzione di una soluzione pubblica, nella replica a una mia interrogazione in commissione in cui ho portato in primo piano la questione, ricevendo rassicurazioni dal governo sull’attenzione alla procedura di cessione dell’azienda. Evidentemente Orlando non ha letto i giornali, non so cosa abbia sentito durante il comitato regionale e sicuramente non era in aula in commissione ad ascoltare, ma è tutto registrato”.
“Di certo – ricorda Cavo – era vicesegretario del Pd al governo e poi ministro del lavoro quando è iniziata l’amministrazione straordinaria di Piaggio, ovvero negli anni cruciali in cui la cessione sarebbe stata meno complessa. Cosa ha mai fatto, lui che ora fa tutto semplice e si erge a giudice degli altri come se non avesse mai avuto responsabilità e possibilità di azione?”. “Anche i dati economici che vorrebbe usare per attaccare la giunta – prosegue la vice presidente della Commissione Attività Produttive della Camera – lo smentiscono clamorosamente: in Liguria crescono occupazione, Pil, ricchezza, turismo, export. Orlando nelle risposte è costretto ad ammetterlo, ma cerca improbabili confronti per sostenere tesi che non reggono. I dati non sono manipolabili. Sono quelli, sono ufficiali, forniti da enti e società terzi. Orlando prova a dire che la Liguria cresce solo perché non era cresciuta prima. O che sì, l’occupazione cresce, ma solo per certe categorie e meno per altre. Peccato che ci siano più assunzioni proprio nel settore dell’industria, dove la Liguria sta recuperando attrattività”.
“Ma visto che ama andare a cercare giustificazioni nel passato – conclude Cavo – provi a dire come mai la nostra regione è cresciuta più in questi anni che dopo trent’anni di malgoverno del suo Pd. E dopo quattro governi di sinistra in cui è quasi sempre stato ministro, occupandosi anche di lavoro. Orlando chiude l’intervista dicendo che non sa se si candiderà presidente della Regione e che ora pensa a fare il parlamentare. Ecco, bravo, sarebbe il caso”.