Toti sospeso da presidenza Liguria,l’avvocato: è sereno, chiarirà tuttoGenova, 7 mag. (askanews) – “Il presidente Toti al momento è sereno e convinto di poter spiegare tutto. La Regione continuerà anche in sua assenza a lavorare. Sono tutti fatti di cui possiamo dare una spiegazione perché rientrano nell’ambito di legittima attività di amministrazione”. Lo ha affermato Stefano Savi, avvocato del governatore della Liguria Giovanni Toti, commentando l’inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato al suo arresto con l’accusa di corruzione.
“Non si parla – ha sottolineato Savi – di dimissioni. Si sospende dalla funzione e poi vedremo cosa succede. Il processo è ancora tutto da fare. Vediamo gli atti, li leggiamo e cerchiamo di capire come costruire gli elementi difensivi nel miglior modo possibile. Il presidente è sereno e tranquillo. Vuole affrontare il procedimento spiegando tutto nel dettaglio”.
Corruzione, arresti domiciliari per governatore Liguria TotiGenova, 7 mag. (askanews) – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è agli arresti domiciliari. Questa mattina i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova gli hanno notificato un’ordinanza di applicazione di misure cautelari con l’accusa di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, nell’ambito di un’inchiesta che ha portato all’arresto anche del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e dell’imprenditore nel settore logistico ed immobiliare ed ex presidente del Livorno, Aldo Spinelli. (Segue)
Europee, Pd Liguria presenta candidati e lancia ciclo incontriGenova, 6 mag. (askanews) – Sono Brando Benifei, eurodeputato e capo delegazione Pd al Parlamento europeo, Donatella Alfonso, consigliera dem del Comune di Genova, e Lucia Artusi, ex assessore all’Ambiente del Comune di Sanremo, i tre candidati liguri del Pd alle elezioni Europee.
La presentazione dei candidati è avvenuta oggi nella sede del Pd di Genova e della Liguria ed è stata anche l’occasione per lanciare “Europa Prossima”, il ciclo di incontri sul territorio organizzati dal Pd della Liguria che, durante tutto il mese di maggio, coinvolgeranno e metteranno a confronto gli iscritti del Pd di ogni federazione sul territorio con le imprese, le associazioni, i sindacati, dialogando intorno a sei tavoli tematici che ricalcano i sei argomenti del Next Generation Eu: “Un green deal europeo”, “Un’Europa pronta per l’era digitale”, “Un’economia al servizio delle persone”, “Un’Europa più forte nel mondo”, “Promozione dello stile di vita europeo” e “Un nuovo slancio per la democrazia europea”. Su questi temi si produrranno dei documenti di proposta e di identità politica di profilo europeo che saranno affidati ai candidati liguri e agli eletti del Nord Ovest. “Prende il via la campagna elettorale delle Europee e, come ha sottolineato la segretaria del Pd Elly Schlein, lavoreremo per un’Europa più giusta e solidale, per garantire i diritti fondamentali, la dignità del lavoro e un’economia circolare e sostenibile”, ha dichiarato il segretario ligure del Pd Davide Natale.
“Le elezioni dell’8 e 9 giugno – ha aggiunto il segretario genovese del Pd Simone D’Angelo – saranno determinanti per il futuro dell’Unione Europea. Il Pd arriva pronto a questa sfida elettorale, con un programma chiaro e candidature all’altezza del compito di raccontare l’idea di Europa giusta, solidale, integrata, nella quale si riconosce tutta la famiglia del Partito Socialista Europeo. I cittadini e le cittadine dovranno decidere se il futuro europeo sarà nelle mani della destra, impegnata a sostenere un’Europa sempre più chiusa, dove le regole economiche vengono scritte prima di valutarne le ricadute sociali, oppure della sinistra, per un’Europa dei diritti, impegnata a costruire condizioni di vita dignitose per tutti i propri abitanti”. (segue)
25 aprile, Toti: va ribadito che Italia si fonda su antifascismoGenova, 23 apr. (askanews) – “Il 25 aprile porta da sempre con sé delle polemiche: quando queste polemiche finiranno, forse l’Italia sarà davvero matura, rendendo questa ricorrenza una festa di tutti. Occorre ribadire con grande chiarezza che la nostra è una Repubblica fondata sull’antifascismo, che nasce dalle ceneri di una guerra tragica che ha devastato l’Europa e in cui la Resistenza partigiana ha fatto la sua parte e, soprattutto, ha riscattato un Paese, facendolo sedere tra le democrazie che hanno vinto questa guerra”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, a margine delle seduta solenne del Consiglio regionale per la Festa della Liberazione.
“Dall’altra parte – ha aggiunto Toti – occorrerebbe che tutte le culture del nostro Paese, non solamente le forze politiche, riconoscessero che la Liberazione è una festa di tutti: è la celebrazione delle grandi democrazie, a partire dagli Stati Uniti d’America e dalla Gran Bretagna, che hanno difeso la bandiera della libertà anche nei tempi più cupi dopo l’inizio della guerra, delle forze partigiane che sono rappresentate dai militari badogliani e monarchici, fino alle brigate Garibaldi del Partito Comunista. Tutto questo è nella nostra Carta Costituzionale, non mi sembra così difficile ricordarlo, non mi sembra così complesso farne patrimonio comune. D’altra parte, tutti rispondiamo, soprattutto chi ricopre una carica elettiva, a quella stessa Costituzione”. “Credo quindi – ha concluso il governatore ligure – che sarebbe l’ora di smorzare le polemiche, di evitare ogni genere di distinguo e chiudere l’epoca in cui qualcuno ritiene questa festa più sua che di altri, arrivando a celebrare tutti insieme un elemento fondativo del nostro Paese, come fa la Francia per la presa della Bastiglia e gli Stati Uniti ogni 4 di luglio”.
Sanità, Toti: Liguria stanzia 63 mln per servizi, nessun taglioGenova, 22 apr. (askanews) – “Oggi siamo qui per mettere 63 milioni di euro nella sanità ligure per coprire i costi di servizi che già sono stati erogati, non perché siano stati o saranno tagliati servizi: questo non è accaduto e non accadrà. Non lasceremo buchi di bilancio nei prossimi anni, come invece abbiamo trovato al nostro arrivo: terremo, come abbiamo fatto finora, i conti in ordine”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nella sua relazione alla variazione di bilancio all’esame dell’aula del Consiglio regionale.
“Nel momento in cui si parla di mettere fondi sulla sanità – ha aggiunto il governatore ligure – non vuol dire che stiamo tagliando risorse, ma che al contrario stiamo immettendo risorse, perché è stato speso di più di quanto avevamo preventivato nel bilancio approvato a dicembre 2023. La sanità ligure ha speso 63 milioni di euro in più di prestazioni che hanno prodotto risultati concreti, visto che sono aumentate le prestazioni”. “Questa variazione di bilancio – ha sottolineato Toti – prevede, oltre al ripiano, un ulteriore stanziamento di oltre 10 milioni di euro per investimenti delle aziende sanitarie liguri e non ha alcun impatto negativo sui livelli essenziali di assistenza: dall’analisi del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, cui è affidato il compito di verificare l’erogazione dei Lea in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse, emerge per la Liguria una fotografia positiva, con i valori del 2022 relativi all’area distrettuale e ospedaliera in significativa crescita rispetto al 2021 così come dai primi dati del 2023 emerge, per quanto riguarda esclusivamente le strutture pubbliche, una crescita sia delle prestazioni relative alla specialistica ambulatoriale e diagnostica sia dell’attività ospedaliera, con un aumento di oltre 2 mila ricoveri”.
“Si tratta quindi di ampliare i servizi ai cittadini – ha concluso il governatore ligure – nella logica di traguardare un sistema sempre più performante. Come regione più anziana d’Italia e d’Europa, siamo chiamati al difficile compito di garantire le crescenti esigenze dei nostri cittadini attuando contemporaneamente azioni per rendere la Liguria ‘appetibile’ per i nostri giovani. In questo senso stiamo lavorando da un lato aumentando le possibilità di cura e, dall’altro, investendo sulle politiche giovanili e sullo sviluppo economico. Intendiamo continuare così”.
Sanità, Pd: chiudere Alisa e azzerare modello giunta Toti in LiguriaGenova, 22 apr. (askanews) – “Una manovra di bilancio straordinaria che toglie 63 milioni di euro dal bilancio corrente per riequilibrare i conti della sanità ligure su un bilancio 2024-2026 approvato solo pochi mesi fa, certifica il fallimento del modello di governance sanitaria della Giunta Toti. È la dimostrazione della fine della narrazione del presidente e del ‘va tutto bene’”. Lo affermano in una congiunta Luca Garibaldi, capogruppo del Pd in Regione Liguria, ed Enrico Ioculano, vice presidente della Commissione Bilancio e consigliere regionale del Pd.
“Di fronte a un disavanzo di queste dimensioni – prosegue la nota del Pd – il doppio rispetto a quello dell’anno precedente, si impone l’azzeramento del modello di sanità proposto da Toti in questi otto anni. Un modello fatto di privatizzazioni, tagli ai servizi, scelte scellerate che hanno condotto la sanità pubblica al disastro, aumentando fughe, liste d’attesa e numero di persone che rinunciano a curarsi o che possono farlo solo pagando. Lo spezzatino di funzioni messo in atto da questa giunta nella gestione della sanità va ricondotto a un ordine, a partire dalla chiusura di Alisa”. “Azzerare Alisa – sottolineano Garibaldi e Ioculano – vuol dire azzerare il castello di carta e scatole costruite attorno alla sanità. Un carrozzone inutile da 400 milioni di euro che non è stato in grado di gestire il sistema sanitario ligure e non ha operato quelle scelte necessarie per migliorare gli equilibri e garantire i servizi. Le sue competenze vanno ridistribuite in maniera ordinaria, senza cabine di regia, advisor e sovrastrutture esterne che in questi anni la Giunta Toti ha messo attorno all’azienda certificandone nei fatti l’incapacità di gestione. Serve ricominciare tutto da capo con un confronto aperto con le organizzazioni sindacali per coordinare la fase più acuta, con una operazione verità sulla sanità pubblica che Toti, con le sue scelte, sta portando al disastro”.
“Oggi Toti – si legge ancora nella nota – ripiana il buco di bilancio togliendo 35,5 milioni di euro al fondo sanitario per la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza, oltre un milione alla scuola, 4 milioni all’agricoltura e al commercio. Non un euro in meno per la comunicazione, non un euro in meno per la promozione. 63 milioni di euro ripianati con 35 milioni di euro di tagli in sanità e un taglio di oltre 18 milioni di euro per la prossima programmazione comunitaria e 10 milioni di euro tolti dal Fondo Strategico Regionale, per progetti destinati ai Comuni. Con 35 milioni di euro si sarebbe potuto assumere personale, garantire servizi sanitari e territoriali, acquistare macchinari, rafforzare i consultori, le guardie mediche, l’integrazione socio sanitaria. Invece la Giunta ha deciso di toglierli alla sanità per sanare un buco conseguenza di sue scelte sbagliate. In questi otto anni la Giunta è riuscita a ridurre i servizi e aumentare il disavanzo”. “Tutto questo – concludono Garibaldi e Ioculano – in un momento in cui il governo nazionale non sta garantendo sostegno al fondo sanitario e la garanzia dei servizi è sempre più a rischio. All’analisi dei fatti, con un disavanzo sanitario raddoppiato rispetto all’anno precedente, possiamo affermare con certezza che ‘non va tutto bene’ e che la gestione della sanità a firma Toti-Gratarola è un fallimento. Bisogna azzerare tutto e ricominciare da capo, senza toccare i servizi”.
Autonomia, Toti: Liguria proseguirà il percorso intrapresoGenova , 16 apr. (askanews) – “Confermiamo che è intenzione della Regione Liguria proseguire senza indugio nel percorso intrapreso per l’attuazione dell’autonomia differenziata, una volta approvata la legge, a oggi all’esame della Camera. Immagino che, a partire da questa tarda primavera, se il Parlamento ovviamente avrà concluso il proprio lavoro, comincerà poi la fase di stesura di un vero e proprio accordo sulle autonomie con la Liguria e tutte le altre regioni interessate”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, rispondendo in Consiglio regionale ad una interrogazione sul tema.
“Al momento – ha aggiunto Toti – è in corso anche l’iter di una legge delega per la riforma del sistema portuale italiano, che in qualche modo rientra tra le competenze concorrenti dell’articolo 116 della Costituzione tra il governo e Regioni. In parallelo, con il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, abbiamo anche ovviamente concordato – ha concluso il governatore ligure – che quella legge delega debba in qualche modo intersecarsi poi con il documento sull’autonomia differenziata che verrà redatto, per venire incontro alle esigenze che Regione Liguria aveva già espresso nel suo primo documento di richiesta sull’autonomia”.
Autonomia, Viale (Lega): Liguria avanti tutta dopo voto CameraGenova, 16 apr. (askanews) – “Sono molto soddisfatta che il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, rispondendo oggi in Consiglio regionale alla mia interrogazione su come la Liguria intenda attivarsi per arrivare quanto prima all’autonomia, abbia confermato che la nostra Regione proseguirà senza indugio nel percorso, una volta approvata la legge in materia e i Lep, il cui esame alla Camera è atteso per il prossimo 29 aprile. Un iter che spero di vedere concluso il prima possibile, che avevo avviato quando ero vicepresidente della Regione e che abbiamo condiviso con tutto il Consiglio”. Lo afferma in una nota Sonia Viale, vicecapoguppo della Lega in Regione Liguria.
“Grazie all’autonomia differenziata – aggiunge Viale – avremo un’amministrazione più efficiente e vicina alle esigenze del territorio, liberando risorse necessarie per investire in infrastrutture e logistica a favore dello sviluppo economico e produttivo della regione, con un ritorno in termini di benessere e posti di lavoro. Grazie all’autonomia avremo anche una politica regionale che si assume una responsabilità diretta sulle proprie scelte di fronte agli elettori, un principio alla base delle più moderne democrazie occidentali. Portare a casa questo risultato, che rappresenta una delle battaglie storiche della Lega, è anche un bel modo – conclude la vicecapogruppo regionale della Lega – per festeggiare i 40 anni del nostro movimento politico”.
Migranti, Ioculano (Pd): Cpr a Diano Castello scelta scellerataGenova, 16 apr. (askanews) – “Alla fine l’inutile centro di permanenza per il rimpatrio è arrivato e a pagarne il prezzo sarà l’area del dianese. Come Pd abbiamo sempre sostenuto che un Cpr nella nostra provincia non servisse, per le dinamiche della migrazione del nostro territorio. È stato invece più volte invocato dalla Lega e in particolar modo dal sindaco di Ventimiglia e questo è il risultato visibile a tutti”. Lo afferma il consigliere del Pd in Regione Liguria ed ex sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano, commentando la decisione del Viminale di realizzare il Cpr della Liguria nell’ex caserma Camandone di Diano Castello, in provincia di Imperia.
“Non condividiamo la scelta – aggiunge il consigliere regionale – non condividiamo l’utilità e non condividiamo le modalità con cui si è arrivati a definire l’apertura di questo centro. Quando si aprono strutture di questo tipo e lo Stato investe delle risorse economiche porre dei limiti in termini di persone ospitate è una pura illusione, perché solo chi non ha esperienza in questo campo sa che a seconda dell’emergenza la disponibilità numerica si deve ampliare. La realtà ci dice che le strutture si dimensionano in base alle necessità e all’urgenza contingente”. “Dispiace – conclude Ioculano – per quelle comunità e per quei sindaci che dovranno subire questa imposizione da parte del Ministero, ma sanno senz’altro a chi devono imputare la responsabilità di una scelta così scellerata”.
Liguria, Lista Toti: sinergia tra politica e economia è utileGenova, 12 apr. (askanews) – “La cena è indigesta a chi non la fa. Il Pd mastica amaro anche restando solo a guardare. Ma nel criticare l’evento di ieri sera a Villa Lo Zerbino finisce come sempre per farsi un autogol. Cita ad esempio il reddito pro capite dei liguri come tra i più bassi di Italia, mentre invece è quello che da anni fa registrare l’aumento tra i più alti d’Italia. Questo dovrebbe far capire loro a che livello avevano ridotto la Liguria quando i cittadini li hanno mandati a casa”. Così Ilaria Cavo, coordinatrice della Lista Toti, e Alessandro Bozzano, capogruppo della Lista Toti in Regione Liguria, replicano alle critiche del Pd per la cena di autofinanziamento di ieri sera a Villa Lo Zerbino.
“Il fatto che – aggiungono Cavo e Bozzano – tutti i dati economici continuino a descrivere una Regione dove finalmente crescono a velocità superiore del resto d’Italia l’occupazione, il Pil, l’export, il turismo e ogni indicatore, mentre calano i Neet, non fa che confermare perché la Liguria che vuole continuare a crescere fosse presente ieri sera. Perché l’obiettivo di questa sinergia tra chi amministra e chi rappresenta il tessuto economico vitale della Regione è proprio quello di aiutare tutti e portare più ricchezza e crescita. Noi cerchiamo di far crescere e di includere, loro purtroppo rimangono fuori dalla realtà”. “Su questi temi – conclude la nota della Lista Toti – non c’è e non ci deve essere terzietà e imparzialità. La scelta di campo va fatta. Non comprendiamo sinceramente a quale equidistanza facciano riferimento il segretario regionale del Pd Davide Natale e il capogruppo Luca Garibaldi. Probabilmente continuano ad avere come punto di riferimento il loro esempio, quando da amministratori si tenevano ben distanti da ogni stretta e proficua collaborazione con chi rappresenta l’economia e il motore della Liguria. E sempre a proposito di autocitazioni, tranquillizziamo i dem: nessuna trasmissione delle immagini sul ledwall di piazza De Ferrari, non siamo nella Campania di De Luca e dei loro compagni di partito”.