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Liguria, Toti: accordo con Procura non significa ammettere colpe

Liguria, Toti: accordo con Procura non significa ammettere colpeRoma, 20 set. (askanews) – “Qualche numero, trasmesso ieri da Porta a Porta, giusto per dimostrare che gli italiani capiscono meglio di certa politica e molto meglio di certa stampa. Un accordo con la Procura non significa ammettere la propria colpevolezza, come qualche giustizialista continua a sostenere, facendo strame del diritto. Significa semplicemente che dopo 3 anni di intercettazioni, indagini, filmati, registrazioni, pedinamenti, evitiamo di portare in aula una vicenda che sarebbe durata almeno un’altra decina di anni”. Così scrive l’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, sulla sua pagina Facebook pubblicando un sondaggio trasmesso ieri a ‘Porta a Porta’.


“I magistrati hanno riconosciuto che nessuno di noi ha messo in tasca un euro e che gli atti approvati, dalle concessioni ai supermercati, per chiarirci, erano dovuti e legittimi. E aggiungo anche indispensabili alla crescita della Liguria. Qualcuno ha scritto che l’accordo con i magistrati ha danneggiato la coalizione di centrodestra. Chi lo dice e scrive non sa di cosa parla, o ha interessi diversi dalla verità. Questo sondaggio lo dimostra”, aggiunge. “Al contrario: oggi la coalizione che ha governato la regione può andare a testa alta, rivendicando tutto ciò che di buono è stato fatto in nove anni che hanno cambiato la Liguria. E deve farlo senza timidezze e reticenze, perché il modello costruito qui di politica liberale e di riforme dovrebbe essere un esempio su come si può cambiare il Paese. Chi non saprà farlo butterà via un pezzo importante della sua dote politica. Non mi sono sentito lasciato solo come amministratore dagli amici della mia maggioranza, anzi, molti mi hanno dimostrato amicizia al di là della convenienza. Semmai mi sono sentito lasciato solo come cittadino da una politica che dovrebbe risolvere molte delle sue incertezze e ipocrisie. Resta di questa vicenda una domanda di fondo: se un imprenditore finanzia la politica lo fa per creare un clima favorevole ad avere atti che comunque gli sarebbero dovuti, oppure lo fa perché finalmente ha trovato una politica che gli dà risposte serie in tempi certi, come tutti chiedono? E tutto ciò è un reato? In Liguria io sono certo che si tratta della seconda ipotesi. In Italia di una legge chiara e non ipocrita deve occuparsi il Parlamento e non il Tribunale di Genova. Senza girare per l’ennesima volta la testa da un’altra parte”, conclude.

Liguria, Salvini: Bucci sarà ottimo governatore in linea con Toti

Liguria, Salvini: Bucci sarà ottimo governatore in linea con TotiGenova, 19 set. (askanews) – “Son convinto che sarà un ottimo governatore, in linea con 9 anni di ottima amministrazione”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, parlando della candidatura del sindaco di Genova Marco Bucci alla presidenza della Regione Liguria, a margine dell’inaugurazione del 64mo Salone Nautico di Genova.


“Ringrazio Marco – ha aggiunto Salvini – innanzitutto per la sua bravura perché ha preso in mano Genova che è una città straordinaria e l’ha riportata in vetta da tanti punti di vista e i genovesi, anche quelli che non l’hanno votato, lo sanno, lo toccano con mano e lo vedono. Che lui metta a disposizione di tutti i liguri il modello Genova, il rinascimento di Genova, quindi da Spezia fino a Ventimiglia passando per Savona una rivoluzione positiva basata sul fare, sul mantenere la parola, sul sistemare le case popolari, sulle infrastrutture, sul lavoro e sul benessere, è un regalo che fa alla Liguria. Nonostante difficoltà personali che avrebbero potuto portarlo a dire ‘ragazzi, faccio il mio a Genova e trovate qualcun altro’. E’ un bellissimo esempio – ha concluso il vicepremier – di messa a disposizione del cittadino e di un ottimo amministratore”.

Liguria, Bucci: indietro nei sondaggi? Uno mi dà avanti 5 punti

Liguria, Bucci: indietro nei sondaggi? Uno mi dà avanti 5 puntiGenova, 18 set. (askanews) – “Il sondaggio di Tecnè forse è quello che mi interessa di meno. Io ne ho uno che mi dà davanti di 5 punti. Vuol dire che alla fine siamo uguali. Ce la giochiamo, questo era ovvio, ma noi vinceremo”. Lo ha detto il sindaco di Genova e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, Marco Bucci, rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva di commentare il sondaggio diffuso ieri da Tecnè che lo dava in svantaggio nei confronti del candidato del campo largo Andrea Orlando.

Liguria, Tajani: sondaggi danno Fi al 10% ma puntiamo al 14%

Liguria, Tajani: sondaggi danno Fi al 10% ma puntiamo al 14%Genova, 18 set. (askanews) – “In Liguria i sondaggi ci danno al 10% in crescita e mi auguro che si possa arrivare al 13 o al 14%”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa a Genova.


A un cronista che gli chiedeva se si aspettasse di avere un posto nella giunta Bucci in caso di vittoria, a differenza di quanto accaduto con la precedente giunta Toti, il leader di Fi ha risposto: “Perché uno solo? Saremo in giunta con Bucci, assolutamente sì. Questa – ha concluso Tajani – è una stagione diversa, anche il centrodestra è diverso. C’è una forte presenza di Forza Italia e chiediamo di avere quello che ci spetta”.

Liguria, Tajani: Toti lasciato solo? Non ci ha voluto in giunta

Liguria, Tajani: Toti lasciato solo? Non ci ha voluto in giuntaGenova, 18 set. (askanews) – “Toti era solo con noi anche quando stava al governo, visto che non eravamo in giunta. Quindi non abbiamo nessuna responsabilità. Non lo abbiamo certamente lasciato solo perché non ci ha voluto in giunta ma per quanto riguarda gli aspetti giudiziari noi abbiamo sempre avuto una posizione molto chiara da garantisti. Lo abbiamo detto e ridetto più volte e non mi pare assolutamente che sia stato lasciato solo dal centrodestra”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, commentando le dichiarazioni dell’ex governatore della Liguria Giovanni Toti, che ha detto di essersi sentito solo in questo periodo di difficoltà giudiziarie, a margine di una conferenza stampa a Genova.

Liguria, Orlando: destra del ‘fare’ scappa, a rischio fondi Pnrr

Liguria, Orlando: destra del ‘fare’ scappa, a rischio fondi PnrrGenova, 18 set. (askanews) – “Entro fine anno abbiamo delle tappe importanti sul Pnrr ma in Liguria siamo di fronte ad una specie di fuga dalle responsabilità con un sindaco in campagna elettorale con metà della sua giunta e due autorità portuali decapitate. La mia candidatura vuol anche mettere a disposizione un’esperienza, un sistema di relazioni, una conoscenza della macchina pubblica per evitare che si perdano le risorse del Pnrr. La destra ha fatto della parola d’ordine del ‘fare’ la propria bandiera ma adesso più che fare sta scappando”. Lo ha detto, a Tagadà su La7, l’ex ministro Andrea Orlando, candidato del campo largo alla presidenza della Regione Liguria.

Liguria, Orlando: da inchiesta danno reputazione e rischio stallo

Liguria, Orlando: da inchiesta danno reputazione e rischio stalloGenova, 17 set. (askanews) – “E’ grande il danno reputazionale, ci vorrà fatica e lavoro per superarlo ma credo che dobbiamo essere tutti preoccupati soprattutto per il danno amministrativo che rischia di determinarsi. C’è un rischio di stallo che noi non vogliamo. Se non bastasse la vicenda giudiziaria, che presto o tardi avrà degli effetti sul funzionamento della macchina e non certo nel senso dell’accelerazione, noi contemporaneamente abbiamo un Comune in campagna elettorale con metà della sua giunta e due autorità portuali decapitate nel momento in cui dovrebbe essere massimo lo sforzo per utilizzare tutte le risorse del Pnrr”. Lo ha detto l’ex ministro Andrea Orlando, candidato del campo largo alla presidenza della Regione Liguria, parlando dell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto l’ex governatore Giovanni Toti, a margine dell’inaugurazione del suo point elettorale nel centro storico di Genova.

Liguria, Orlando: per Toti la pena poteva essere il triplo

Liguria, Orlando: per Toti la pena poteva essere il triploGenova, 17 set. (askanews) – “C’è il rischio di una sottovalutazione di quello che è successo in Liguria. Si dice che fondo la montagna ha partorito il topolino ma se tu prendi 3 anni o 2 anni con il patteggiamento, vuol dire che la pena poteva essere il triplo. Chi è che direbbe che si tratta di un topolino?”. Lo ha detto l’ex ministro Andrea Orlando, candidato del campo largo alla presidenza della Regione Liguria, parlando dell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto l’ex governatore Giovanni Toti, a margine dell’inaugurazione del suo point elettorale nel centro storico di Genova.

Campania, firma accordo coesione suggella tregua Meloni-De Luca

Campania, firma accordo coesione suggella tregua Meloni-De LucaRoma, 17 set. (askanews) – Dopo nove mesi di “guerra” – iniziata con la ‘marcia’ su Palazzo Chigi dello scorso gennaio a cui seguì l’appellativo ‘str…a’ indirizzato alla premier proferito dai divanetti del transatlantico di Montecitorio, e culminata con la vendetta ‘mediatica’ di Meloni che a Caivano, a maggio, salutò De Luca presentandosi, appunto, come “quella ‘str…a’ della Meloni” – oggi tra la presidente del Consiglio e il presidente della Regione Campania è stata siglata, se non una pace, almeno una tregua armata.


L’occasione è stata data dalla cerimonia per la firma dell’accordo di sviluppo e coesione tra il governo nazionale e la Campania, (con cui vengono assegnate risorse per 3,5 miliardi), unico caso di un’intesa Governo-Regione firmata a Palazzo Chigi, senza una diretta video, e non nel capoluogo di regione interessato. Ma Vincenzo De Luca ha subito disinnescato eventuali polemiche: “Credo che dipendesse molto dal calendario della presidente del Consiglio, anche la giornata di oggi è molto intensa, c’è stata ieri la presenza del premier britannico Starmer e poi questa mattina c’è stata una riunione della coalizione di maggioranza, c’è in questi minuti la riunione del Consiglio dei ministri, si stava chiudendo la vicenda Fitto a livello europeo, sinceramente non mi pare un problema”, ha replicato ai cronisti che fuori da Palazzo Chigi gli chiedevano conto dell’anomalia. Il rapporto con la presidente del Consiglio? “E’ assolutamente tranquillo, cordiale, non ci sono problemi – ha risposto De Luca – problemi ci sono stati quando arrivano 500 sindaci e 5.000 persone a chiedere di lavorare, non altro, a chiedere di sbloccare rapidamente questi 6 miliardi e a chiedere di bloccare la legge sull’autonomia differenziata, la manifestazione aveva questi obiettivi”, ha risposto riferendosi alla ‘marcia su Palazzo Chigi’ dello scorso gennaio.


Avevamo fatto quella marcia, ha aggiunto il governatore, “non per divertirci ma perché avevamo presentato il piano di coesione della regione Campania l’11 ottobre dello scorso anno, la marcia l’abbiamo fatta il 16 gennaio dopo il pronunciamento del Tar per accelerare procedure che sembravano lunghe in maniera insostenibile e infatti è passato un anno. Adesso dobbiamo recuperare anche questo tempo, ci sono le condizioni per farlo”. Oggi, la tanta attesa firma, suggellata da una vigorosa stretta di mano tra i due e da sorrisi forse non del tutto di circostanza, come documentato da un video diffuso da Palazzo Chigi.


Da Giorgia Meloni, invece, nessun commento sulla vecchia ruggine, ma solo parole, espresse in un comunicato, nel merito della questione: “Con la firma di oggi concludiamo il diciannovesimo Accordo per la Coesione in poco meno di un anno dalla riforma della coesione varata dal Governo. Si tratta di interventi che incidono profondamente sulla qualità della vita dei cittadini campani e sulla competitività del tessuto produttivo del territorio, con l’obiettivo di imprimere un’accelerazione nel percorso di crescita e sviluppo della Regione e nella sua capacità di sfruttare appieno le risorse nazionali destinate alle politiche di coesione”.

Liguria, nuovo sondaggio Tecné: Orlando al 53% e Bucci al 47%

Liguria, nuovo sondaggio Tecné: Orlando al 53% e Bucci al 47%Genova, 17 set. (askanews) – In Liguria la campagna elettorale è ormai entrata nel vivo e l’ultimo sondaggio Tecnè, commissionato dall’emittente televisiva locale Primocanale, dà il candidato del campo largo Andrea Orlando in vantaggio di sei punti percentuali rispetto al candidato del centrodestra, il sindaco di Genova Marco Bucci.


Secondo il sondaggio, effettuato tra il 12 e il 14 settembre, al momento Andrea Orlando conquisterebbe il 53% delle preferenze contro il 47% di Marco Bucci. Il 48% degli intervistati si è invece dichiarato incerto o propenso all’astensione.  Secondo un secondo sondaggio, che include tutti i candidati alla presidenza, l’ex ministro dem si attesterebbe al 50%, il sindaco-commissario al 47% , Marco Bucci e l’ex M5s Nicola Morra al 3%. Le interviste complete sono state 998 su 6726 contatti. Il margine d’errore è del 3,1%.