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Lombardia, Pd: vergognoso non trovare 0,03% bilancio per disabilità

Lombardia, Pd: vergognoso non trovare 0,03% bilancio per disabilitàMilano, 5 mar. (askanews) – “Questa giunta non trova lo 0,03% del bilancio per le persone più fragili e per le loro famiglie, è una cosa vergognosa. Lo diciamo dalla fine di dicembre, queste persone non possono essere umiliate da una decisione burocratica e inumana, e non si può pensare, come fa la giunta Fontana, di bloccare i nuovi accessi”. Così il capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, dopo aver protestato in Aula, questa mattina, sollevando cartelli insieme a tutto il gruppo democratico contro la decisione della giunta Fontana di ridurre il contributo mensile per i caregiver delle persone con disabilità grave e gravissima. Sui cartelli questa scritta: “Per voi la disabilità vale meno dello 0,03%”.


L’occasione era la discussione di una interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo democratico, primo firmatario Davide Casati, che dichiara: “Una Regione come la Lombardia che vuole essere la prima in Italia non riesce a trovare lo 0,03% del bilancio regionale a sostegno delle persone più fragili. Lo stiamo dicendo dal 28 dicembre, da allora sono stati aumentati i fondi su altri assessorati e non su quella che dovrebbe essere la priorità assoluta per chiunque fa politica, non lasciare soli i più fragili. È mancato il coraggio, ma soprattutto il rispetto della dignità di queste persone e delle loro famiglie”.

Cortei,Sardone(Lega):inaccettabile sinistra con assaltatori polizia

Cortei,Sardone(Lega):inaccettabile sinistra con assaltatori poliziaMilano, 4 mar. (askanews) – “L’assalto degli antagonisti di numerosi centri sociali alle forze dell’ordine in via Padova” a Milano “ieri sera rappresenta un fatto gravissimo. Colgo l’occasione per esprimere la nostra vicinanza agli agenti feriti che sono intervenuti per bloccare i numerosi tentativi di sfondamento. Inaccettabile quanto successo e la connivenza sempre più esplicita tra centri sociali ed esponenti della sinistra”. Così in una nota l’eurodeputata e consigliere comunale della Lega Silvia Sardone.


“Indecente il silenzio della sinistra: anche questa volta se la prenderanno con gli agenti e non con i delinquenti dei centri sociali? Al presidio erano inoltre presenti un consigliere regionale e due consiglieri comunali di sinistra che, ovviamente, non hanno espresso alcuna solidarietà alle forze dell’ordine e che anzi, con la loro presenza, sostenevano il tentativo antidemocratico dei centri sociali di impedire la presentazione del mio libro e la fiaccolata per la sicurezza della Lega con i cittadini della zona. Segnalo che la contromanifestazione dei centri sociali era stata annunciata e aveva come titolo ‘Fuori la Lega da via Padova’. Ricordo inoltre che il centro sociale Lambretta con la sua costola ‘Mutuo Soccorso’ ha ricevuto un immobile di 380 metri quadrati dal Comune, senza alcun bando pubblico e con un canone d’affitto da circa mille euro al mese. Una concessione vergognosa considerati gli oltre 11 anni di abusi e illeciti dei ‘compagni’ del Lambretta” ha aggiunto. “Il sindaco Sala si dovrebbe dissociare immediatamente da queste violenze e smetterla di favorire, con la sua maggioranza, i centri sociali. Noi non ci sogneremmo mai di scendere in piazza per impedire a dei cittadini di manifestare o presentare un libro. È questa la Milano democratica di Beppe Sala? La città in cui la sinistra si arroga il diritto di decidere chi possa manifestare nelle periferie. Noi della Lega non arretriamo e non ci facciamo intimorire” ha concluso Sardone.

Turismo, Sala: regolamentazione Santanchè su affitti brevi inutile

Turismo, Sala: regolamentazione Santanchè su affitti brevi inutileMilano, 4 mar. (askanews) – Sulla conversione degli affitti brevi nei centri turistici delle città “siamo fermi” a quello “che la ministra Santanchè continua a dire, ossia ‘siamo il primo governo ad aver fatto una regolamentazione’. Sì certo, regolamentazione inutile, che non aiuta a convertire, che è tutto quello che noi sindaci vogliamo, una parte significativa degli affitti brevi in affitti a lungo termine”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un convegno all’università Bocconi.


“Se non si condivide questo principio è tutto inutile. Una regolamentazione fuffa, vediamo se” il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, “pensa che cambierà qualcosa, lo dirà la storia. Se tra due anni tre anni è cambiato qualcosa sugli affitti brevi avra ragione la Santanchè, io credo di no, purtroppo” ha ribadito Sala.

Taxi, Sala: un po’ incagliati ma avanti con decreto Salvini-Urso

Taxi, Sala: un po’ incagliati ma avanti con decreto Salvini-UrsoMilano, 4 mar. (askanews) – “Siamo ancora un po’ incagliati per un ricorso che abbiamo, però stiamo spingendo, stiamo andando avanti” con l’opportunità aperta dal decreto Salvini-Urso di sei mesi fa per assegnare nuove licenze taxi, nonostante il governo scarichi “sui Comuni tutte le responsabilità”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un convegno all’università Bocconi.


“Noi – ha ricordato Sala – stiamo facendo una cosa diversa da Roma che sta cercando di portare a casa” nuove licenze “con le vecchie procedure, noi andiamo su questa nuova opportunità che abbiamo perché la Regione Lombardia ci ha sempre detto di no a nuove licenze e il procedimento vecchio prevedeva un ok da parte della Regione Lombardia, il nuovo no”. “Io capisco e a volte vedo che durante il giorno c’è ancora una fila di taxi che stanno aspettando di lavorare, umanamente li capisco, ma sono tante le chiamate inevase checché loro ne dicano e oggettivamente la sera c’è una penuria di taxi che penalizza tanti settori della città” ha concluso.

M.O., Sala: spiace per dimissioni Cenati da Anpi, dinamiche interne

M.O., Sala: spiace per dimissioni Cenati da Anpi, dinamiche interneMilano, 4 mar. (askanews) – “Cenati mi ha chiamato per spiegarmi le cose, ho un rapporto buono, storico, con lui. Mi dispiace perché è sempre stato una guida storica per l’Anpi qui. Difficile dare un commento perché sono dinamiche interne”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a proposito delle dimissioni del presidente dell’Anpi milanese, Roberto Cenati, in dissenso con la linea dell’associazione nazionale partigiani sul conflitto a Gaza e l’uso del termine “genocidio”.


“Anche l’Anpi, come tutte le istituzioni, gli enti, ha al suo interno un dibattito, che vuol anche di visioni diverse e quindi da un lato mi dispiace dall’altro non voglio entrare in dinamiche interne all’Anpi” ha ribadito Sala a margine di un convegno all’università Bocconi.

Lombardia, A.Fontana: dimensione internazionale nostra peculiarità

Lombardia, A.Fontana: dimensione internazionale nostra peculiaritàMilano, 1 mar. (askanews) – “La dimensione europea e internazionale è da sempre un tratto caratteristico della nostra regione. Un elemento che ha portato risultati importanti sia nei rapporti con gli stakeholder interni, sia nel posizionamento della Lombardia nei confronti delle istituzioni sovranazionali”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a proposito dei lavori degli Stati generali per il Patto dello sviluppo che si sino svolti a Palazzo Lombardia alla presenza dei componenti della Giunta e degli stakeholder in rappresentanza delle singole aree economico-produttive e delle parte sociali.


“La Lombardia, di fatto è la prima regione industriale in base alla classificazione Nuts dell’Unione Europea (Nomenclatura delle Unità Territoriali per la Statistica, ndr) con un valore aggiunto nel 2019 di 80,4 miliardi di euro, davanti alle due regioni tedesche di Stoccarda e dell’Oberbayern, pilastri, rispettivamente, dei Länder del Baden Württemberg e della Baviera”. “Guardiamo con attenzione – ha continuato ancora il presidente di Regione Lombardia – alla nuova governance economica dell’Ue e alla prossima programmazione comunitaria. Le Regioni devono essere protagoniste nella programmazione delle risorse, auspicando più ampi margini di manovra nella definizione delle misure, dei costi e delle platee con un quadro regolamentare semplificato, flessibile, adattabile e ancorato al principio del risultato”.


“Rinnoviamo la nostra disponibilità – ha concluso – a fare squadra con tutti gli stakeholder del Patto per lo Sviluppo. Ci attendono sfide importanti in Europa e nel mondo che non possono essere ignorate. Il nostro modello basato sulla sussidiarietà e sul coinvolgimento dal basso si dimostrerà nuovamente vincente”.

Milano, Pd avvia dibattito su futuro città in vista del 2027

Milano, Pd avvia dibattito su futuro città in vista del 2027Milano, 1 mar. (askanews) – Sabato 6 aprile dalle 9.30 allo Scalo Farini il Pd di Milano e area metropolitana terrà un evento pubblico con decine di ospiti per discutere del futuro della città e dell’area circostante, in vista delle prossime sfide elettorali, in primis le comunali del 2027. Sono attesi, tra gli altri, diversi sindaci tra i quali quello del capoluogo, Giuseppe Sala. Secondo gli organizzatori sarà “un’opportunità per affrontare con coraggio e determinazione tutti i grandi nodi territoriali del nostro tempo, con il fine di ricostruire una grande alleanza civica e sociale per affrontare tutte le sfide che ci attendono nei prossimi mesi e anni”.


“Vogliamo ricostruire una grande coalizione civica e sociale, vogliamo un Partito Democratico aperto e coraggioso nel guidare i grandi processi di trasformazione urbana. Il nostro sguardo si concentrerà sul nostro territorio, nel suo complesso: dai municipi, al comune di Milano e quelli dell’area metropolitana, passando per tutta la città metropolitana. Per affrontare i temi del futuro abbiamo bisogno di immaginare sempre più una sola grande città di 3 milioni e duecentomila persone” ha commentato il segretario del Pd Milano Metropolitana, Alessandro Capelli. L’evento si chiamerà “Per te – Idee per unire” e rappresenta l’avvio di un percorso che il Pd intende guidare nei prossimi mesi e anni. “Già dal titolo vogliamo rimettere al centro la persone, le loro ambizioni, i loro desideri, le loro fragilità e le loro fatiche. Sarà la prima tappa di un grande progetto partecipato, dove tutte le voci troveranno spazio per poter costruire assieme la Milano che verrà” ha aggiunto Capelli.

Milano studia Londra contro smog, Sala: momento cruciale, emergenza

Milano studia Londra contro smog, Sala: momento cruciale, emergenzaMilano, 1 mar. (askanews) – Quella della qualità dell’aria a Milano “è un’emergenza” e deve essere affrontata con “uno sforzo collettivo”, fatto di “azioni a livello regionale e nazionale, che a volte non vedo”. Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante il suo intervento al convegno scientifico internazionale sugli effetti sulla salute dello smog e possibili correttivi “RespiraMi: Recent Advances on Air Pollution and Health”, che ha dedicato una sessione al confronto tra Milano e Londra.


Siamo “ispirati da Londra su vari livelli”, ha osservato Sala, ma in Italia spesso “città e sindaci sono lasciati da soli, con poche risorse e non abbastanza leve per cambiare le condizioni sul campo”. Inoltre “a volte i miei cittadini sono d’accordo o parzialmente d’accordo” con le misure antismog e “a volte non possono o non vogliono cambiare abitudini e comportamenti. Siamo in un punto cruciale”. Per questo, ha proseguito, occorre imparare da Londra “la lezione più importante”, cioè “la necessità di costruire un’ampia alleanza di società civile e professionisti”. La Pianura padana, ha continuato, è forse “il peggior posto possibile in Europa” per lo smog a causa delle condizioni orografiche, ma allo stesso tempo “chiedere di posporre” di dieci anni l’applicazione dei nuovi limiti europei per la qualità dell’aria “non è utile” ed è “come chiudere due occhi o minimizzare il problema”. Occorre invece, a suo parere “fare di più” perché “non è una battaglia che possiamo vincere da soli” e “solo un’alleanza ampia può farci raggiungere gli obiettivi” attraverso “un profondo cambiamento di trasporti, logistica, riscaldemnto e sistema industriale”.


Le politiche anti-smog, ha proseguito, “sono diventate un campo di battaglia politico e mediatico chiave, immagino che le prossime elezioni comunali di inizio 2027 saranno un confronto tra destra e sinistra, con mobilità e piste ciclabili al centro” del dibattito, “ma sarà una cosa molto triste perché non è una questione di essere conservatori o democratici, ma è una questione di immaginare la città del futuro, quella dei nostri bambini, per questo” è importante ora “non perdere il momentum”. “È chiaro – ha proseguito – che la sensibilità della gente cambiata” perché “la qualità della vita è cambiata e qualità dell’aria deve cambiare altrettanto, se no perderemo” attrattività della città e abitanti”. Per questo, ha concluso, “dobbiamo muoverci ora”.

Milano, Sala: maggioranza pro misure anti-smog si faccia sentire

Milano, Sala: maggioranza pro misure anti-smog si faccia sentireMilano, 1 mar. (askanews) – “Il punto è questo: se dibattito deve esserci non deve essere un dibattito in cui si sente una voce sola, ma c’è anche una maggioranza silenziosa a favore delle mostre misure, che vede i pericoli che derivano dall’inquinamento e che spesso sta zitta. Noi abbiamo bisogno che faccia sentire la sua voce in particolare che siano voci e rappresentazioni documentate. Perché i dati che mostrano i pericoli dell’inquinamento ci sono”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine del convegno scientifico internazionale sugli effetti sulla salute dello smog e possibili correttivi “RespiraMi: Recent Advances on Air Pollution and Health”.


Con Londra “abbiamo molte cose in comune e devo dire che da Londra possiamo imparare delle cose. Il sindaco Sadiq Khan è stato anche molto capace nel mettersi intorno un mondo di esponenti della comunità medica, o di famiglie con bambini asmatici che rappresentano un altro modo di vedere le cose” ha aggiunto Sala.

Lombardia, Fdi: smog non si batte né con gli slogan né con Area b

Lombardia, Fdi: smog non si batte né con gli slogan né con Area bMilano, 27 feb. (askanews) – “Da anni, a cadenza pressoché fissa, le opposizioni di sinistra in Regione Lombardia gridano allo scandalo e si stracciano le vesti per i dati sull’inquinamento a Milano e in Lombardia. È successo anche nelle ultime due settimane: alla fine tuttavia la realtà prevale sempre sull’ideologia e la propaganda. Pochi giorni di pioggia sono bastati a riportare tutti i valori al di sotto delle soglie di sicurezza ed allarme. La pioggia ha spazzato via le menzogne e riportato in auge la verità: per quanto riguarda la qualità dell’aria, il 2023, per Regione Lombardia, è stato l’anno migliore da quando è stata avviata la misurazione. Ossia da due decenni”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Lombardia, Christian Garavaglia, relativamente al dibattito sulla qualità dell’aria al Pirellone.


“Sono i dati, non le chiacchiere, a confermare il buon lavoro di Regione Lombardia e dell’assessore all’Ambiente Giorgio Maione, come peraltro già ribadito dal Presidente Attilio Fontana. Sono i dati, non le chiacchiere, a sancire che per quanto riguarda il PM10, per l’ottavo anno dal 2014, in tutte le stazioni è stato rispettato il valore limite della concentrazione media annua pari a 40 µg/m3. Ottimi risultati anche sulla media giornaliera: il numero delle stazioni che hanno superato il limite è stato più che dimezzato passando da 43 a 20. Il PM2.5 nel 2023, per la prima volta, ha rispettato i limiti in tutte le stazioni della rete . Migliorate anche le emissioni di Biossido di azoto (NO2). In più dell’80% delle stazioni, infatti, la concentrazione media annua è risultata inferiore a quella del 2022” ha aggiunto. “Da anni, attraverso un lavoro serio e costante di programmazione, Regione Lombardia lavora su: riduzione della circolazione dei veicoli più inquinanti, in particolare delle motorizzazioni diesel, che determinano circa il 56% delle emissioni di NOx; misure di efficientamento energetico nel settore civile, anch’esse finalizzate soprattutto a ridurre le emissioni di NOx; corretto utilizzo domestico della biomassa legnosa, che contribuisce per il 27% delle emissioni totali di CO e per il 46% delle emissioni totali di PM10; miglioramento della gestione dei reflui zootecnici, principale fonte emissiva di ammoniaca (per oltre il 96%), che è precursore di particolato, e di metano, importante gas climalterante” ha sottolineato Garavaglia.


“Sinistra e Movimento 5 Stelle hanno inoltre e del tutto dimenticato che la situazione verificatasi nelle ultime settimane è correlata all’instaurarsi di una condizione meteoclimatica particolarmente favorevole all’accumulo degli inquinanti al suolo. In casi come questo il volume d’aria in cui gli inquinanti si diluiscono è 30 volte inferiore a quello disponibile nelle tipiche condizioni estive, quando l’altezza dello strato di rimescolamento è di circa 3.000 metri” ha continuato. “Dopo anni di radicalismo rosso verde, di stop alle auto, di area B ed area C, del record di multe agli automobilisti, le politiche del Comune di Milano e di Beppe Sala sono state del tutto infruttuose. Lo attesta la scienza: in Italia è particolarmente consistente il ruolo del riscaldamento residenziale nell’inquinamento atmosferico. Da solo, infatti, è responsabile del 64% della quantità di PM2,5, del 53% di PM10 e del 60% di CO emessi. Ancora una volta sono la scienza ed i numeri a smentire i profeti di sventura dell’ambientalismo. Se si va a guardare la quantità di sostanze inquinanti che viene immessa nell’atmosfera nella nostra regione come in tutta la pianura padana ci si renderà conto che sono in costante diminuzione, come ha detto di recente il Governatore Attilio Fontana. Ci sono poi dei fattori che esulano dalla nostra possibilità ma che sono determinati dal fatto che purtroppo la pianura padana è una conca all’interno della quale non si crea un ricircolo di aria” ha osservato.


“Concludiamo ricordando l’importanza dell’accordo provvisorio sulla direttiva dell’aria europea raggiunto dalle istituzioni Ue, che dovrà essere confermato e nel quale si prevede che le zone in cui gli obiettivi ambientali sono più difficilmente raggiungibili per specifiche condizioni climatiche o orografiche, come il bacino padano, avranno la facoltà di chiedere una deroga di dieci anni per raggiungerli. Una deroga che il governo italiano di Giorgia Meloni è riuscito a ottenere”, ha concluso Garavaglia.