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”Da transessuali sangue infetto su agenti”, scontro Lega-Pd a Milano

”Da transessuali sangue infetto su agenti”, scontro Lega-Pd a MilanoMilano, 6 mar. (askanews) – In via Mosso, traversa della multietnica via Padova, “c’erano transessuali che sputavano sangue infetto addosso alle forze dell’ordine”. Sono parole di Samuele Piscina, consigliere comunale della Lega a Milano e segretario cittadino del partito, pronunciate lunedì nell’aula di Palazzo Marino, che hanno provocato uno scontro con il Pd. “Fai schifo, vergogna” gli ha urlato in Aula il dem Michele Albiani, chiedendo poi a Piscina scuse o dimissioni.


“Si inventano un’assurda polemica sui diritti Lgbtq per nascondere il fatto che membri della maggioranza erano in piazza con i centri sociali che aggredivano la polizia, tema su cui sono intervenuto in aula. È il solito maldestro tentativo di sinistra di sviare l’attenzione dall’imbarazzo legato alla loro incapacità e ai problemi sempre più evidenti a Milano”, ha replicato Piscina. Il leghista, in effetti, era intervenuto per denunciare la presenza in piazza domenica 3 marzo di due consiglieri di maggioranza durante il tentativo dei centri sociali di impedire una fiaccolata organizzata dalla Lega in concomitanza con la presentazione del libro della europarlamentare del Carroccio Silvia Sardone.


Il tentativo era sfociato in scontri tra la polizia e manifestanti che cercavano di sfondare il cordone di sicurezza. A scatenare la bufera contro l’esponente leghista sono state però le sue frasi sulla situazione pregressa di via Padova: “Considerarla un modello di integrazione è una aberrante mistificazione della realtà, via Mosso oggi è così perché una amministrazione della Lega” nel Municipio 2 in passato “ha voluto fortemente una cancellata, che la passata amministrazione in Consiglio comunale non voleva assolutamente” ha ricordato prima di fare riferimento ai transessuali. Piscina ha poi precisato di avere voluto richiamare un singolo episodio, del 2016, quando “un cittadino sudamericano transessuale solito a prostituirsi all’angolo con via Mosso, anche recentemente arrestato per atti osceni in luogo pubblico fuori dalla scuola del Trotter su segnalazione dei genitori, si è tagliato con una bottiglia di vetro sputando il sangue contro gli agenti e urlando di essere malato di Hiv per tenerli lontani”.

Lombardia, Majorino(Pd): no a svendita generalizzata immobili Pat

Lombardia, Majorino(Pd): no a svendita generalizzata immobili PatMilano, 5 mar. (askanews) – “Un conto sono operazioni mirate, anche svolte in passato, su palazzi di pregio, altra cosa è l’alienazione generalizzata di immobili. La svendita del patrimonio pubblico non è mai una buona strada. La Regione dovrebbe porsi il tema di come rilanciare un’esperienza d’eccellenza come il Pat, non mi pare che si sia di fronte ad una strada del genere”. Così in una nota il capogruppo del Pd nel Consiglio regionale della Lombardia, Pierfrancesco Majorino, a proposito dell’ipotesi di “svendita generalizzata” del patrimonio immobiliare del Pat, cioè la storica casa di riposo milanese per anziani Pio Albergo Trivulzio.


Per l’esponente dem “si continuano a non affrontare alcuni grandi nodi sul futuro del Pat. Il primo di essi riguarda la governance, Regione Lombardia ha infatti progressivamente indebolito sempre di più il ruolo del Comune di Milano e attualmente il Pat, la casa di riposo dei milanesi, è una sorta di strano ibrido rispetto a cui appare marginale il ruolo e il peso del Comune. Si è poi chiaramente in assenza di un progetto sociale e socioassistenziale forte, col rischio che alle alienazioni non corrisponda alcuna azione di rilancio effettivo. Infine, nel merito dell’operazione prospettata mi auguro che si segua molta cautela” ha concluso.

Lombardia, Pd: vergognoso non trovare 0,03% bilancio per disabilità

Lombardia, Pd: vergognoso non trovare 0,03% bilancio per disabilitàMilano, 5 mar. (askanews) – “Questa giunta non trova lo 0,03% del bilancio per le persone più fragili e per le loro famiglie, è una cosa vergognosa. Lo diciamo dalla fine di dicembre, queste persone non possono essere umiliate da una decisione burocratica e inumana, e non si può pensare, come fa la giunta Fontana, di bloccare i nuovi accessi”. Così il capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, dopo aver protestato in Aula, questa mattina, sollevando cartelli insieme a tutto il gruppo democratico contro la decisione della giunta Fontana di ridurre il contributo mensile per i caregiver delle persone con disabilità grave e gravissima. Sui cartelli questa scritta: “Per voi la disabilità vale meno dello 0,03%”.


L’occasione era la discussione di una interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo democratico, primo firmatario Davide Casati, che dichiara: “Una Regione come la Lombardia che vuole essere la prima in Italia non riesce a trovare lo 0,03% del bilancio regionale a sostegno delle persone più fragili. Lo stiamo dicendo dal 28 dicembre, da allora sono stati aumentati i fondi su altri assessorati e non su quella che dovrebbe essere la priorità assoluta per chiunque fa politica, non lasciare soli i più fragili. È mancato il coraggio, ma soprattutto il rispetto della dignità di queste persone e delle loro famiglie”.

Cortei,Sardone(Lega):inaccettabile sinistra con assaltatori polizia

Cortei,Sardone(Lega):inaccettabile sinistra con assaltatori poliziaMilano, 4 mar. (askanews) – “L’assalto degli antagonisti di numerosi centri sociali alle forze dell’ordine in via Padova” a Milano “ieri sera rappresenta un fatto gravissimo. Colgo l’occasione per esprimere la nostra vicinanza agli agenti feriti che sono intervenuti per bloccare i numerosi tentativi di sfondamento. Inaccettabile quanto successo e la connivenza sempre più esplicita tra centri sociali ed esponenti della sinistra”. Così in una nota l’eurodeputata e consigliere comunale della Lega Silvia Sardone.


“Indecente il silenzio della sinistra: anche questa volta se la prenderanno con gli agenti e non con i delinquenti dei centri sociali? Al presidio erano inoltre presenti un consigliere regionale e due consiglieri comunali di sinistra che, ovviamente, non hanno espresso alcuna solidarietà alle forze dell’ordine e che anzi, con la loro presenza, sostenevano il tentativo antidemocratico dei centri sociali di impedire la presentazione del mio libro e la fiaccolata per la sicurezza della Lega con i cittadini della zona. Segnalo che la contromanifestazione dei centri sociali era stata annunciata e aveva come titolo ‘Fuori la Lega da via Padova’. Ricordo inoltre che il centro sociale Lambretta con la sua costola ‘Mutuo Soccorso’ ha ricevuto un immobile di 380 metri quadrati dal Comune, senza alcun bando pubblico e con un canone d’affitto da circa mille euro al mese. Una concessione vergognosa considerati gli oltre 11 anni di abusi e illeciti dei ‘compagni’ del Lambretta” ha aggiunto. “Il sindaco Sala si dovrebbe dissociare immediatamente da queste violenze e smetterla di favorire, con la sua maggioranza, i centri sociali. Noi non ci sogneremmo mai di scendere in piazza per impedire a dei cittadini di manifestare o presentare un libro. È questa la Milano democratica di Beppe Sala? La città in cui la sinistra si arroga il diritto di decidere chi possa manifestare nelle periferie. Noi della Lega non arretriamo e non ci facciamo intimorire” ha concluso Sardone.

Turismo, Sala: regolamentazione Santanchè su affitti brevi inutile

Turismo, Sala: regolamentazione Santanchè su affitti brevi inutileMilano, 4 mar. (askanews) – Sulla conversione degli affitti brevi nei centri turistici delle città “siamo fermi” a quello “che la ministra Santanchè continua a dire, ossia ‘siamo il primo governo ad aver fatto una regolamentazione’. Sì certo, regolamentazione inutile, che non aiuta a convertire, che è tutto quello che noi sindaci vogliamo, una parte significativa degli affitti brevi in affitti a lungo termine”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un convegno all’università Bocconi.


“Se non si condivide questo principio è tutto inutile. Una regolamentazione fuffa, vediamo se” il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, “pensa che cambierà qualcosa, lo dirà la storia. Se tra due anni tre anni è cambiato qualcosa sugli affitti brevi avra ragione la Santanchè, io credo di no, purtroppo” ha ribadito Sala.

Taxi, Sala: un po’ incagliati ma avanti con decreto Salvini-Urso

Taxi, Sala: un po’ incagliati ma avanti con decreto Salvini-UrsoMilano, 4 mar. (askanews) – “Siamo ancora un po’ incagliati per un ricorso che abbiamo, però stiamo spingendo, stiamo andando avanti” con l’opportunità aperta dal decreto Salvini-Urso di sei mesi fa per assegnare nuove licenze taxi, nonostante il governo scarichi “sui Comuni tutte le responsabilità”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un convegno all’università Bocconi.


“Noi – ha ricordato Sala – stiamo facendo una cosa diversa da Roma che sta cercando di portare a casa” nuove licenze “con le vecchie procedure, noi andiamo su questa nuova opportunità che abbiamo perché la Regione Lombardia ci ha sempre detto di no a nuove licenze e il procedimento vecchio prevedeva un ok da parte della Regione Lombardia, il nuovo no”. “Io capisco e a volte vedo che durante il giorno c’è ancora una fila di taxi che stanno aspettando di lavorare, umanamente li capisco, ma sono tante le chiamate inevase checché loro ne dicano e oggettivamente la sera c’è una penuria di taxi che penalizza tanti settori della città” ha concluso.

M.O., Sala: spiace per dimissioni Cenati da Anpi, dinamiche interne

M.O., Sala: spiace per dimissioni Cenati da Anpi, dinamiche interneMilano, 4 mar. (askanews) – “Cenati mi ha chiamato per spiegarmi le cose, ho un rapporto buono, storico, con lui. Mi dispiace perché è sempre stato una guida storica per l’Anpi qui. Difficile dare un commento perché sono dinamiche interne”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a proposito delle dimissioni del presidente dell’Anpi milanese, Roberto Cenati, in dissenso con la linea dell’associazione nazionale partigiani sul conflitto a Gaza e l’uso del termine “genocidio”.


“Anche l’Anpi, come tutte le istituzioni, gli enti, ha al suo interno un dibattito, che vuol anche di visioni diverse e quindi da un lato mi dispiace dall’altro non voglio entrare in dinamiche interne all’Anpi” ha ribadito Sala a margine di un convegno all’università Bocconi.

Lombardia, A.Fontana: dimensione internazionale nostra peculiarità

Lombardia, A.Fontana: dimensione internazionale nostra peculiaritàMilano, 1 mar. (askanews) – “La dimensione europea e internazionale è da sempre un tratto caratteristico della nostra regione. Un elemento che ha portato risultati importanti sia nei rapporti con gli stakeholder interni, sia nel posizionamento della Lombardia nei confronti delle istituzioni sovranazionali”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a proposito dei lavori degli Stati generali per il Patto dello sviluppo che si sino svolti a Palazzo Lombardia alla presenza dei componenti della Giunta e degli stakeholder in rappresentanza delle singole aree economico-produttive e delle parte sociali.


“La Lombardia, di fatto è la prima regione industriale in base alla classificazione Nuts dell’Unione Europea (Nomenclatura delle Unità Territoriali per la Statistica, ndr) con un valore aggiunto nel 2019 di 80,4 miliardi di euro, davanti alle due regioni tedesche di Stoccarda e dell’Oberbayern, pilastri, rispettivamente, dei Länder del Baden Württemberg e della Baviera”. “Guardiamo con attenzione – ha continuato ancora il presidente di Regione Lombardia – alla nuova governance economica dell’Ue e alla prossima programmazione comunitaria. Le Regioni devono essere protagoniste nella programmazione delle risorse, auspicando più ampi margini di manovra nella definizione delle misure, dei costi e delle platee con un quadro regolamentare semplificato, flessibile, adattabile e ancorato al principio del risultato”.


“Rinnoviamo la nostra disponibilità – ha concluso – a fare squadra con tutti gli stakeholder del Patto per lo Sviluppo. Ci attendono sfide importanti in Europa e nel mondo che non possono essere ignorate. Il nostro modello basato sulla sussidiarietà e sul coinvolgimento dal basso si dimostrerà nuovamente vincente”.

Milano, Pd avvia dibattito su futuro città in vista del 2027

Milano, Pd avvia dibattito su futuro città in vista del 2027Milano, 1 mar. (askanews) – Sabato 6 aprile dalle 9.30 allo Scalo Farini il Pd di Milano e area metropolitana terrà un evento pubblico con decine di ospiti per discutere del futuro della città e dell’area circostante, in vista delle prossime sfide elettorali, in primis le comunali del 2027. Sono attesi, tra gli altri, diversi sindaci tra i quali quello del capoluogo, Giuseppe Sala. Secondo gli organizzatori sarà “un’opportunità per affrontare con coraggio e determinazione tutti i grandi nodi territoriali del nostro tempo, con il fine di ricostruire una grande alleanza civica e sociale per affrontare tutte le sfide che ci attendono nei prossimi mesi e anni”.


“Vogliamo ricostruire una grande coalizione civica e sociale, vogliamo un Partito Democratico aperto e coraggioso nel guidare i grandi processi di trasformazione urbana. Il nostro sguardo si concentrerà sul nostro territorio, nel suo complesso: dai municipi, al comune di Milano e quelli dell’area metropolitana, passando per tutta la città metropolitana. Per affrontare i temi del futuro abbiamo bisogno di immaginare sempre più una sola grande città di 3 milioni e duecentomila persone” ha commentato il segretario del Pd Milano Metropolitana, Alessandro Capelli. L’evento si chiamerà “Per te – Idee per unire” e rappresenta l’avvio di un percorso che il Pd intende guidare nei prossimi mesi e anni. “Già dal titolo vogliamo rimettere al centro la persone, le loro ambizioni, i loro desideri, le loro fragilità e le loro fatiche. Sarà la prima tappa di un grande progetto partecipato, dove tutte le voci troveranno spazio per poter costruire assieme la Milano che verrà” ha aggiunto Capelli.

Milano studia Londra contro smog, Sala: momento cruciale, emergenza

Milano studia Londra contro smog, Sala: momento cruciale, emergenzaMilano, 1 mar. (askanews) – Quella della qualità dell’aria a Milano “è un’emergenza” e deve essere affrontata con “uno sforzo collettivo”, fatto di “azioni a livello regionale e nazionale, che a volte non vedo”. Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante il suo intervento al convegno scientifico internazionale sugli effetti sulla salute dello smog e possibili correttivi “RespiraMi: Recent Advances on Air Pollution and Health”, che ha dedicato una sessione al confronto tra Milano e Londra.


Siamo “ispirati da Londra su vari livelli”, ha osservato Sala, ma in Italia spesso “città e sindaci sono lasciati da soli, con poche risorse e non abbastanza leve per cambiare le condizioni sul campo”. Inoltre “a volte i miei cittadini sono d’accordo o parzialmente d’accordo” con le misure antismog e “a volte non possono o non vogliono cambiare abitudini e comportamenti. Siamo in un punto cruciale”. Per questo, ha proseguito, occorre imparare da Londra “la lezione più importante”, cioè “la necessità di costruire un’ampia alleanza di società civile e professionisti”. La Pianura padana, ha continuato, è forse “il peggior posto possibile in Europa” per lo smog a causa delle condizioni orografiche, ma allo stesso tempo “chiedere di posporre” di dieci anni l’applicazione dei nuovi limiti europei per la qualità dell’aria “non è utile” ed è “come chiudere due occhi o minimizzare il problema”. Occorre invece, a suo parere “fare di più” perché “non è una battaglia che possiamo vincere da soli” e “solo un’alleanza ampia può farci raggiungere gli obiettivi” attraverso “un profondo cambiamento di trasporti, logistica, riscaldemnto e sistema industriale”.


Le politiche anti-smog, ha proseguito, “sono diventate un campo di battaglia politico e mediatico chiave, immagino che le prossime elezioni comunali di inizio 2027 saranno un confronto tra destra e sinistra, con mobilità e piste ciclabili al centro” del dibattito, “ma sarà una cosa molto triste perché non è una questione di essere conservatori o democratici, ma è una questione di immaginare la città del futuro, quella dei nostri bambini, per questo” è importante ora “non perdere il momentum”. “È chiaro – ha proseguito – che la sensibilità della gente cambiata” perché “la qualità della vita è cambiata e qualità dell’aria deve cambiare altrettanto, se no perderemo” attrattività della città e abitanti”. Per questo, ha concluso, “dobbiamo muoverci ora”.