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Milano, Pd: maggioranza determinata a potenziare sicurezza ciclisti

Milano, Pd: maggioranza determinata a potenziare sicurezza ciclistiMilano, 30 ago. (askanews) – “La maggioranza è determinata a fare tutto il possibile dal punto di vista regolamentare, tecnologico e degli investimenti per potenziare la sicurezza di chi sceglie la mobilità ciclabile”. Così in una nota il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Milano, Filippo Barberis.

“Quella di promuovere l’utilizzo della bici in città è una scelta che questa amministrazione ha preso da tempo e sulla quale non abbiamo alcuna intenzione di tornare indietro, anzi. Nessuno deve rinunciare all’uso della bici perché preoccupato della propria sicirezza” ha aggiunto. “Bene dunque potenziare gli sforzi attraverso l’attivazione di un gruppo di lavoro che individui ancora più soluzioni concrete sull’esempio delle migliori pratiche a livello internazionale e interloquendo fattivamente con il Ministero competente. La maggioranza in Consiglio Comunale su queste azioni farà sentire tutto il proprio supporto” ha concluso il capogruppo dem.

Lombardia, Pollini(M5s): investire di più su Tpl su gomma

Lombardia, Pollini(M5s): investire di più su Tpl su gommaMilano, 30 ago. (askanews) – “Da quando la gestione del trasporto pubblico lombardo è stata smembrata in due diversi assessorati, per assecondare la sete di poltrone del centrodestra, in Giunta sul tema regna il caos. Non solo a settembre arriveranno gli aumenti, ma il governo regionale si è dimostrato privo di visione e incapace di programmare persino gli interventi più urgenti”. Lo ha scritto in una nota Paola Pollini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Lombardia.

“Ricordo infatti che, con una modifica normativa del 2021, è stata data la possibilità alle Agenzie per il Tpl di poter intervenire sulla rete infrastrutturale del trasporto su gomma e in particolare sulle fermate extraurbane. Fermate che vertono spesso in condizioni pietose, al punto da costituire un pericolo per la sicurezza degli utenti. La richiesta arrivava dalle stesse Agenzie, le quali fornirono a Regione, su sua richiesta, un elenco dettagliato delle priorità su cui intervenire. Di quella ‘lista della spesa’ non se ne fece più nulla e neppure dei fondi allora promessi” ha ricordato l’esponente pentastellata. “Ho chiesto a Regione Lombardia di non lasciare che il lavoro fatto diventi carta straccia, ma di riprenderlo e alimentarlo prevedendo un apposito fondo nella prossima legge di bilancio. Nella risposta fornitami dall’assessore Franco Lucente non vedo alcuna volontà di attuare quanto richiesto. Secondo Regione Lombardia non vi sarebbe unanimità di intenti da parte delle Agenzie e mancherebbe una cernita relativa alla tipologia e al numero di interventi da effettuare. Affermazioni che però trovano smentita nelle richieste già formulate delle Agenzie e risalenti al periodo pre-Covid. Basterebbe non lasciare quanto già fatto nel cassetto e mettersi al lavoro” ha continuato.

“Rimarrebbe quindi da reperire i fondi, anche in questo caso si tratta di volontà politica. Infatti, con la legge 9 del 2020, il meglio conosciuto ‘Piano Lombardia’, Regione ha elargito a sindaci e amministratori locali, meglio se dello stesso colore politico, milioni di euro per opere di varia natura, alcune certamente meno utili rispetto a quelle di cui necessiterebbero le fermate dei bus” ha concluso Pollini.

Milano, Pd: offrire di più a chi rimane in città ad agosto

Milano, Pd: offrire di più a chi rimane in città ad agostoMilano, 30 ago. (askanews) – “Il mese di agosto è stato veramente complicato per chi è rimasto nella città di Milano. La tempesta del 25 luglio ha tolto proprio nel mese più caldo dell’anno il conforto dei parchi e giardini pubblici e chi avesse voluto trovare un po’ di refrigerio nelle piscine comunali si è trovato davanti ad una situazione di numerose chiusure per ragioni manutentive”. Lo hanno scritto in una nota Alessandro Giungi, Presidente della Commissione Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026 del Comune di Milano e Angelica Vasile, Presidente della Commissione Sport.

“In particolare è addirittura dal 2019 che il Lido di Milano è chiuso in attesa che, forse, nel 2025 il progetto di partenariato pubblico/privato porti ad una riapertura, in cui, comunque, la grande piscina/lago all’aperto sarà persa per sempre. Come Presidenti delle Commissioni Sport e Olimpiadi Paralimpiadi Milano Cortina 2026 avevamo già sollevato nell’estate del 2022 la questione delle piscine comunali chiuse, lo abbiamo dovuto rifare nel 2023, ci auguriamo di non doverci ripetere anche nel 2024” hanno aggiunto i due esponenti dem.

Lombardia,Pd chiede incontro a assessore Alparone su fondi maltempo

Lombardia,Pd chiede incontro a assessore Alparone su fondi maltempoMilano, 30 ago. (askanews) – Il gruppo del Pd nel Consiglio regionale della Lombardia ha scritto oggi al vicepresidente della giunta regionale e assessore al bilancio, Marco Alparone, per chiedere un incontro in favore dei Comuni rimasti ancora senza contributi dopo i nubifragi di fine luglio. In particolare si tratta di quelle amministrazioni che, prima che la Regione avviasse la procedura di raccolta di dati secondo la procedura della somma urgenza, hanno agito in emergenza deliberando lo stanziamento di risorse proprie.

“Sono molte le segnalazioni, provenienti da tutto il territorio, di Comuni che ancora non hanno visto un euro delle risorse regionali solo per il fatto di aver agito con grande solerzia per mettere in sicurezza le strutture pubbliche, soprattutto le scuole – hanno precisato i primi firmatari, Simone Negri e Samuele Astuti -. Il presidente Fontana, pochi giorni fa, ha detto che le richieste dei Comuni per il ripristino delle scuole colpite sono state tutte esaudite dalla Regione, ma non è così, e certamente sono esclusi molti Comuni che sono intervenuti nell’immediato”. “Stiamo facendo una mappatura e raccogliendo dati e la situazione appare ancora assai critica. Occorre trovare una soluzione concreta, dando seguito all’impegno che su spinta nostra e del centrosinistra, tutto il Consiglio regionale ha assunto a fine luglio per chiedere alla Regione di aiutare le amministrazioni dei centri colpiti dagli eventi atmosferici estremi di quei giorni. L’incontro che chiediamo all’assessore al bilancio Alparone ha questo scopo” hanno concluso.

Milano, Pd: grazie Vanni, suo contributo a Comune molto importante

Milano, Pd: grazie Vanni, suo contributo a Comune molto importanteMilano, 30 ago. (askanews) – “In questi sette anni di lavoro al servizio dell’amministrazione comunale l’avvocato Mario Vanni ha svolto un ruolo prezioso e difficile nel raccordo quotidiano tra Gabinetto del sindaco, cittadini, Giunta, direzioni, Consiglio ed enti partecipati. Un ruolo che ha sempre condotto con grande professionalità e determinazione portando valore a tutta l’azione amministrativa”. Lo ha scritto in una nota il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Milano, Filippo Barberis, in relazione alle dimissioni del Capo di gabinatto del sindaco. “Quello che oggi avvertiamo è un forte sentimento di gratitudine e la sicurezza che l’avvocato Vanni avrà successo anche nella nuova avventura professionale che lo attende e per la quale gli facciamo i nostri migliori auguri” ha aggiunto il capogruppo dem.

Milano,Sardone(Lega):Sala chiuda moschee abusive,chiarisca su nuova

Milano,Sardone(Lega):Sala chiuda moschee abusive,chiarisca su nuovaMilano, 30 ago. (askanews) – “Il sindaco Sala oggi rivendica con orgoglio la sua scelta di concedere alla comunità islamica i permessi per costruire una grande moschea in via Esterle, chiedendo ironicamente se c’è qualcuno che preferisce gli occupanti abusivi ai musulmani…anziché fare lo spiritoso perche non chiude i 18 luoghi di culto islamici irregolari, in scantinati e sotterranei che non rispettano le minime norme di sicurezza?”. Lo ha chiesto in una nota l’eurodeputata e consigliere comunale della Lega a Milano Silvia Sardone, in relazione alla moschea che un’associazione islamica, che ha vinto un bando, intende costruire nell’area comunale di via Esterle.

“Lui stesso nel 2016 aveva promesso di chiudere la moschea di Cavalcanti, emblema dell’illegalità a Milano, salvo poi rimangiarsi come sempre la parola data. Lo sgombero di via Esterle è avvenuto solo e soltanto per far posto alla nuova moschea. Ma se Sala vuole smentirci, è libero di mettere i sigilli a tutti i luoghi di preghiera abusivi che sono sorti in città grazie al lassismo della sinistra. Vorremmo inoltre sapere da dove provengono i fondi con cui la Casa della Cultura Islamica, assegnataria di via Esterle, ha preso l’immobile e con cui pagherà ristrutturazione e affitto: serve trasparenza innanzitutto, non rassicurazioni campate per aria” ha aggiunto Sardone.

Migranti, Sala: redistribuzione non chiara in logica né uniforme

Migranti, Sala: redistribuzione non chiara in logica né uniformeMilano, 30 ago. (askanews) – “Quello che a mio avviso oggi non va è che la logica di redistribuzione non è chiara e non fa sì che sia uniforme. Come l’Italia chiede di redistribuire i migranti in tutta Europa io, da sindaco di Milano, chiedo che vengano redistribuiti in tutte le città e i Comuni altrimenti è evidente che il prezzo che noi paghiamo è eccessivo”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando dell’accoglienza ai migranti a margine della presentazione del Campionato europeo di salto a ostacoli all’ippodromo di San Siro.

“Noi oggi abbiamo, censiti, quasi 1.300 minori non accompagnati, ma sappiamo che ci sono altri 200, 300, 400 che non abbiamo censito perché sfuggono a un controllo. Sono oggettivamente tanti, troppi, non abbiamo strutture perché non è solamente il problema di dare uno spazio perché questi ragazzini che hanno 16 anni o riesci a integrarli o rischiano di finire nelle mani della criminalità. Io credo il primo punto sia una più equa distribuzione, di questo vorrei parlare anche con il ministero” ha aggiunto il primo cittadino. “Il numero degli arrivi è significativamente aumentato, questo a dimostrazione del fatto che non ci sono dichiarazioni elettorali che tengano, poi gli arrivi dipendono dalle situazioni di difficoltà in Africa, ma gli arrivi sono molto anche da altre regioni” ha concluso Sala.

Milano, Sardone(Lega): bene sgombero via Esterle ma niente moschea

Milano, Sardone(Lega): bene sgombero via Esterle ma niente moscheaMilano, 29 ago. (askanews) – “Dopo oltre sei anni di occupazione abusiva da parte di centri sociali e immigrati irregolari, finalmente l’immobile comunale di via Esterle è stato sgomberato. Ringraziamo il questore e le forze dell’ordine per il successo dell’operazione”. Così in una nota l’eurodeputata e consigliere comunale della Lega a Milano Silvia Sardone e il segretario provinciale Samuele Piscina.

“Riportare la legalità è molto importante, soprattutto contro chi è un professionista dell’illegalità. La rete ‘Noi ci siamo’ è infatti protagonista di numerose occupazioni in tutta la città, tra cui quella recente sventata in una giornata in Via Fortezza. Sullo sfondo rimane il lassismo del Comune di Milano che ha accettato questa indecente occupazione di un immobile comunale per anni, senza fare nulla. Si parla inoltre di trattative per la sistemazione degli abusivi, è vergognoso che Palazzo Marino si metta a interloquire con chi delinque da anni. Ora ha dato l’ok per lo sgombero solamente perché l’area è destinata a moschea” hanno osservato. “Spiace constatare l’atteggiamento del Comune guida Pd: silenzio totale sulle occupazioni di case popolari ed edifici dismessi, impegno a trovare soluzioni quando si deve fare la moschea. Segnaliamo, tra l’altro, che quest’area non è adeguata e non ha i requisiti per la realizzazione di una moschea. Inoltre la zona di via Padova ha già al momento due moschee e i cittadini sono estremamente contrari a questa destinazione d’uso dell’immobile” hanno proseguito.

“È pazzesco che il Comune di Milano non abbia soluzioni contro l’insicurezza e il degrado di questa periferia ma si impegni così tanto per far costruire una moschea. Evidentemente il loro obiettivo è fare di Via Padova un ghetto islamico, con ancora più problemi per il quartiere. Rinnoviamo inoltre l’invito a intervenire con lo sgombero per le numerose moschee abusive in città che segnaliamo da anni. Come mai i numerosi abusi non vengono perseguiti?” hanno concluso i due esponenti della Lega.

Migranti, R.La Russa: in Lombardia Centri al collasso e senza fondi

Migranti, R.La Russa: in Lombardia Centri al collasso e senza fondiMilano, 29 ago. (askanews) – “Gli arrivi nella nostra regione sono raddoppiati rispetto agli scorsi mesi. Non è un mistero. Le strutture di accoglienza sono al collasso, non hanno più posti letto. Ma anche gli alberghi, a cui si appoggiano le associazioni umanitarie in cerca di ospitalità, non riusciranno più a garantire lo stesso numero di posti. I fondi sono troppo pochi per coprire le esigenze di chi mette a disposizione stanze e spazi delle loro imprese, fondamentali per questa emergenza umanitaria”. Lo ha detto l’assessore alla Sicurezza e alla Protezione civile della Regione Lombardia, Romano La Russa, in un’intervista a La Repubblica.

“Nei prossimi giorni, dopo l’emergenza maltempo, ci troveremo ad affrontare un altro nodo: quello degli sbarchi sulle coste italiane. Sono troppi quelli che vengono distribuiti in Lombardia e senza fondi faremo fatica a gestirli” ha aggiunto il fratello del presidente del Senato. “Stiamo discutendo con il governo per capire se è possibile per la Lombardia ottenere più quattrini per la gestione dei flussi. Avevamo una convenzione con gli albergatori, con una somma a disposizione per pagare i soggiorni nelle strutture del nostro territorio. Il governo ci ha detto di tagliare e ora i fondi sono quasi la metà di prima. È chiaro che questo non incentiva l’accoglienza da parte di chi ha un’impresa da gestire. Così gli albergatori offrono sempre meno posti letto. Questo genera un ulteriore problema di spazi. Non ne abbiamo più. Le strutture sono al limite, le famiglie e le associazioni del territorio sono a corto di disponibilità. Il tema non è non voler accogliere, ma reperire le risorse” ha ribadito La Russa.

“È vero che storicamente ci siamo dimostrati efficienti, ma ora siamo arrivati al limite. Quello che andrebbe rivisto sono i criteri di redistribuzione. Serve un tetto massimo e la Lombardia non può farsi carico di tutto” ha concluso sottolineando che “se si andasse avanti così la situazione potrebbe esplodere a livello nazionale e a catena riversarsi sulle regioni che supportano e sopportano il maggior numero di arrivi. Ribadisco: siamo saturi”.

Pnrr, Milano rischia di perdere 111 mln per Piani Urbani Integrati

Pnrr, Milano rischia di perdere 111 mln per Piani Urbani IntegratiMilano, 3 ago. (askanews) – Sono 111 i milioni di euro che il Comune di Milano rischia di perdere per la revisione del Pnrr decisa dal governo. Una cifra, frutto del diverso impiego delle risorse destinate Piani Urbani Integrati, che sale a quota 277 milioni di euro se si considerano i progetti che riguardano l’area metropolitana. A tirare le somme è il presidente della commissione Fondi Europei e Pnrr del Comune di Milano, Carmine Pacente (Azione), che evidenzia come la titolarità di questo strumento sia la Città metropolitana di Milano e non il Comune di Milano. Uno dei pochi esempi in cui una misura così rilevante, che a livello nazionale vale 2,5 miliardi di euro, è destinata a questi enti intermedi.

Grazie a un accordo tra la Città metropolitana di Milano e il Comune di Milano era stato deciso che il 40% delle risorse fosse investito nel comune capoluogo, cioè Milano, che aveva scelto di finanziare la rigenerazione Rubattino per circa 70 milioni di euro; la riqualificazione di nodi di intercambio Mm (per circa 19 milioni), Rfi (per circa 15 milioni), Ferrovie Nord (per circa 8 milioni). Nella città metropolitana invece si era scelto di finanziare anche un pezzo importante del cosiddetto “Cambio Biciplan”, che prevede la realizzazione di oltre 800 chilometri di piste ciclabili. “È del tutto evidente – osserva Pacente – che si tratta di uno degli strumenti più importanti che il Pnrr destina alle Città metropolitane e ai Comuni capoluogo ed è un danno definanziarli. C’è molto allarme da parte di Anci e dei sindaci rispetto a questo e ad altri strumenti mentre il ministro Fitto sembra rassicurare. C’è da dire che alcune Città metropolitane avevano deciso di finanziarie gli stadi di calcio con questo strumento e la Commissione europea si è ovviamente opposta”.

“Detto ciò – aggiunge il presidente della Commissione – traiamo tre conclusioni: chi ha pensato di finanziare gli stadi di calcio ha clamorosamente sbagliato; si tratta di risorse molto importanti per rigenerare soprattutto le aree periferiche delle nostre città metropolitane; è inaccettabile definanziare questo strumento e questi progetti e bisognerà capire in che modo le rassicurazioni del ministro Fitto siano reali e seguite da fatti concreti”.