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Pnrr, M5s: fondi vadano alla sanità lombarda, non a Pedemontana

Pnrr, M5s: fondi vadano alla sanità lombarda, non a PedemontanaMilano, 21 mar. (askanews) – “Presenteremo un emendamento soppressivo al decreto legge 2 marzo 2024, n. 19 denominato ‘Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)’ in relazione all’articolo 8 comma 23 che consente a Regione Lombardia di coprire le perdite di Pedemontana tramite aumenti di capitale in deroga alle disposizioni dell’articolo 3, comma 19, della legge 24 dicembre 2003, n. 350. È assurdo che si mischi il Pnrr, che ha come elemento fondante il concetto di ‘Do No Significant Harm (Dnsh)’ per cui gli interventi previsti dai Pnrr nazionali non devono arrecare nessun danno significativo all’ambiente, con un’opera che devasta il suolo lombardo”. Così in una nota la deputata lombarda del Movimento 5 Stelle Valentina Barzotti commentando il decreto-legge Pnrr in via di conversione alla Camera.


“Di certo il presidente Conte quando ha portato a casa i soldi del Pnrr” non aveva in mente “di salvare la Pedemontana dai guai finanziari e di redditività” ha osservato l’esponente pentastellata. Per il portavoce monzese ed ex consigliere regionale Marco Fumagalli: “È incredibile come regione Lombardia non sia in grado di fare case e ospedali di comunità in Brianza con i fondi del Pnrr, ma trovi il tempo per chiedere al Governo un aiutino per Pedemontana. La Giunta lombarda è senza vergogna e in tutti i modi cerca di raggranellare qualche soldo, per un’opera inutile e dannosa per il territorio brianzolo. Il rischio se passa questo decreto-legge è che al posto della sanità territoriale ci ritroveremo le corsie delle autostrade nei giardino di casa” ha concluso l’esponente pentastellato brianzolo.

Lombardia, flash mob Pd contro tagli a fondi assistenza disabili

Lombardia, flash mob Pd contro tagli a fondi assistenza disabiliMilano, 21 mar. (askanews) – Il gruppo regionale del Pd in Lombardia ha messo in atto oggi un flash mob sotto la sede del Consiglio regionale, in piazza Duca d’Aosta, per protestare contro i tagli ai contributi per le persone con disabilità in condizioni gravi e gravissime, deciso dalla giunta regionale a fine dicembre e solo parzialmente corretto nei giorni scorsi, dopo le numerose proteste delle associazioni e delle forze del centrosinistra in Consiglio regionale. I consiglieri dem, guidati dal capogruppo Pierfrancesco Majorino e insieme al segretario metropolitano Alessandro Capelli, hanno esposto una grande “0,03%”, la quota di risorse rispetto al bilancio regionale che manca per inertizzare i tagli e dare maggior sostegno a queste persone, in particolare per i loro caregiver, gli assistenti personali che prestano assistenza continua. La scritta, in carta rossa, era ben visibile da tutti i piani di palazzo Pirelli. A seguire gli esponenti dem hanno esposto di nuovo i cartelli che avevano già esposto durante le ultime due sedute di Consiglio, con scritto “Per la destra la disabilità vale meno dello 0,03%”.


“Vogliamo dire una cosa molto semplice e chiara – ha sottolineato Majorino – siamo contro i tagli che Regione Lombardia e la giunta Fontana stanno operando sulla pelle delle persone con disabilità. Vengono tagliati contributi molto significativi ai caregiver familiari, ai servizi riguardanti le persone con disabilità. Sabato c’è una prima manifestazione delle associazioni a cui parteciperemo, il nostro sostegno è totale. Troviamo scandaloso il fatto che la giunta Fontana non impieghi neanche lo 0,03 per cento del bilancio di Regione Lombardia per riparare ai tagli. L’assessore Lucchini continua a chiacchierare ma i fatti sono molto poco significativi. Inoltre, praticamente la giunta Fontana dice che se ci sono nuove persone che hanno bisogno di contributi, bisogna aspettare che muoia qualcuno di quelli che li hanno sin qui ricevuti. Quindi non ci possono essere nuovi beneficiari dei contributi riguardanti la disabilità più grave. È assurdo e inaccettabile”.

Bari, Sala: vicenda è gran pasticcio, allontana da politica gente perbene

Bari, Sala: vicenda è gran pasticcio, allontana da politica gente perbeneRoma, 21 mar. (askanews) – “Come mio solito non giudico nel merito questioni delle quali non ho piena conoscenza”, ma il caso Bari “mi sembra un gran pasticcio”. Lo scrive sui social il sindaco di Milano, Beppe Sala.


“La questione Bari che si è abbattuta sull’amico Antonio Decaro – osserva – merita un commento. Il Ministero può avere le sue ragioni per avviare un’indagine sul rischio di infiltrazioni mafiose in una città importante come Bari, ma non può ignorare la valenza politica di un atto del genere, a due mesi e mezzo dalle elezioni nella stessa città”. “Anche perché, proviamo a essere pratici. La commissione che valuterà il possibile scioglimento del Consiglio Comunale – spiega Sala – avrà 90 giorni di tempo per esprimersi (prorogabili di altri 90). E poi si dibatterà. A andar bene (si fa per dire!) la Commissione si esprimerà nella finestra temporale dedicata a un eventuale ballottaggio. Più realisticamente si arriverà a una conclusione di questa verifica con un nuovo Consiglio Comunale già insediato. Che vorrebbe dire che un Consiglio insediato da poche settimane potrebbe essere subito delegittimato?”.


“Giriamola come vogliamo, ma mi sembra un gran pasticcio. Una di quelle cose che allontanano dalla politica la gente perbene che vuol dare il suo contributo al Paese. E questo è un gran peccato”, conclude il sindaco di Milano.

Autonomia, Calderoli incontra Commissione speciale Regione Lombardia

Autonomia, Calderoli incontra Commissione speciale Regione LombardiaRoma, 19 mar. (askanews) – Si è svolto questa mattina presso gli uffici degli Affari Regionali un incontro tra il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, con una delegazione della Commissione speciale Autonomia e riordino delle autonomie locali, composta da: presidente Giovanni Malanchini, vicepresidente Michele Schiavi, segretario Gian Mario Fragomeli.


“E’ stato un confronto proficuo, utile e soprattutto trasversale, viste le diverse appartenenze politiche della delegazione. Abbiamo approfondito il tema dell’autonomia. Mi è stato riportato l’impegno della Commissione a voler lavorare per concretizzare il più possibile dei passi avanti, anche graduali, e farsi trovare pronti quando la riforma sarà legge, un approccio assolutamente positivo e che condivido. Oltre a questo, è stata dedicata particolare attenzione anche al disegno di legge per la Montagna, così come alla riforma delle Province. Certamente proseguiremo nel dialogo e ci terremo aggiornati”. Commenta così il ministro Calderoli, al termine della riunione.

Lombardia, A.Fontana: sostenibilità sia anche economica e sociale

Lombardia, A.Fontana: sostenibilità sia anche economica e socialeMilano, 18 mar. (askanews) – “Noi crediamo nella sostenibilità, quella buona, a condizione che sia anche economica e sociale”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante un convegno sul trasporto pubblico locale organizzato da Doppelmayr.


La Lombardia “sta investendo molto sul trasporto pubblico locale e per fare in modo che questo settore resista e si sviluppi noi siamo l’unica regione che immette proprie risorse per 420 milioni di euro” ha evidenziato citando anche i due miliardi di euro messi nel rinnovo della flotta di treni locali. “Le nostre città sicuramente grazie allo sviluppo tecnologico avranno grandi cambiamenti per rendere più fluido il traffico all’interno delle città, un grande impegno economico ma anche infrastrutturale per competere con le parti più avanzate d’Europa e del mondo” ha proseguito.


È necessario continuare, ha concluso, con la “collaborazione pubblico-privato per intercettare le opportunità e continuare a essere un punto di riferimento internazionale”.

Lombardia, Pd: nessun rilancio Parco Sud Milano, rischia morte

Lombardia, Pd: nessun rilancio Parco Sud Milano, rischia morteMilano, 14 mar. (askanews) – “Se la prima cosa che viene a dirci il commissario alla ricognizione del Parco Agricolo Sud, nominato dalla giunta Fontana per accompagnare l’iter di passaggio alla nuova governance, è di non essere un esperto di parchi, cominciamo proprio bene”. Così intervengono con una nota i consiglieri regionali lombardi del Pd Simone Negri, Pietro Bussolati e Gian Mario Fragomeli, dopo l’audizione che si è svolta questa mattina in commissione Territorio al Pirellone, in merito alla delibera di giunta che prende atto della relazione del commissario incaricato in seguito all’approvazione della legge che modifica la governance del Parco Agricolo Sud Milano.


“Avevamo chiesto di incontrare il commissario del Parco Agricolo Sud – spiegano i dem – per discutere e analizzare i contenuti della ricognizione da lui effettuata sulle risorse patrimoniali, economico-finanziarie, umane e strumentali richiesta dalla giunta regionale, in vista della costituzione del nuovo ente di cui ancora non sappiamo nulla; ma dopo questo incontro, purtroppo, dobbiamo dire che ne sappiamo ancora meno e, se possibile, siamo ancora più preoccupati di prima”. “Un semplice passacarte che ha eseguito una mera operazione burocratica – sottolineano i consiglieri – probabilmente la giunta regionale non ha saputo dare le giuste indicazioni, perché nella relazione da lui presentata non esiste un commento, non un’analisi né, tantomeno, una prospettiva rispetto a questioni dirimenti come lo stato del patrimonio, il quadro del personale, quello coinvolto e quello necessario, le competenze richieste, le sedi più opportune. Nessun resoconto dell’attività svolta nell’ultimo periodo. Nulla di nulla”.


“Neanche il riscontro delle tanto citate criticità che sono state addotte per giustificare questa operazione di trasformazione – incalzano Negri, Bussolati e Fragomeli – In questa fase, in cui si sta lavorando al nuovo statuto del parco, quale idea del nuovo parco ci potrà mai essere, se non si sa da dove si parte, se non si analizzano le criticità?” si sono chiesti i rappresentanti del Pd. “Siamo molto preoccupati – hanno concluso i consiglieri dem – perché ci rendiamo conto che manca una visione complessiva del parco. Se la sua istituzione, nel 1990, fu davvero lungimirante, perché significava valorizzare le potenzialità agricole dei territori, oggi appare tutto derubricato a una semplice operazione burocratica. Altro che rilancio, se queste sono le premesse il parco muore”.

Offese in Consiglio comunale a Milano, presidente richiama eletti

Offese in Consiglio comunale a Milano, presidente richiama elettiMilano, 13 mar. (askanews) – “Mi corre l’obbligo di scrivervi dopo gli accadimenti in Aula e nelle sedute di Commissione di quest’ultimo periodo. La contrapposizione politica non può e non deve mai trasformarsi in mancanza di rispetto reciproco”. Comincia così il richiamo ai consiglieri comunali di Milano da parte della presidente dell’assemblea di Palazzo Marino, Elena Buscemi, dopo diversi casi di offese tra consiglieri sentite negli ultimi giorni. L’ultimo caso è la lite di ieri in Commissione tra il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico e la collega del Pd Alice Arienta attaccata in videocollegamento dicendole stare “zitta”.


“Tutte e tutti noi, come eletti e rappresentanti della città, abbiamo il dovere di mostrare che la politica è al servizio della cosa pubblica in maniera costruttiva. Nel mio discorso di insediamento ho detto, fin da subito, che non avrei accettato parole misogine, omofobe, razziste e violente. E nelle ultime due settimane si è invece verificato per ben due volte che venissero utilizzate espressioni fortemente discriminatorie di genere. Il linguaggio violento, come sapete, è uno dei temi che ho voluto affrontare in uno dei nostri incontri aperti alla città. Credo fortemente che le espressioni inadeguate non riguardino solo l’insulto gratuito, ma attengano anche al tono e agli atteggiamenti che si tengono in Aula e in Commissione” ha osservato Buscemi. “So che anche per voi è importante l’immagine della nostra città e ritengo opportuno che si riporti il clima a una dialettica utile al confronto e non allo scontro, tantomeno all’insulto. Sono solita apprezzare sempre chi si scusa, come è accaduto, perché dimostra il tatto e l’intelligenza che permettono di riprendere un cammino virtuoso, però voglio ricordare a tutte e tutti che le sedute di Commissione sono momenti istituzionali e pubblici, di lavoro per la collettività e pertanto vanno affrontate con la dovuta attenzione e serietà. Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione. Sono convinta che tutti insieme sapremo far ritornare le parole giuste e un linguaggio utile al confronto democratico” ha concluso.

Lombardia, Fdi: forte no a stretta Ue su allevamenti intensivi

Lombardia, Fdi: forte no a stretta Ue su allevamenti intensiviMilano, 13 mar. (askanews) – “La stretta sugli allevamenti intensivi, che ha avuto il via libera finale nel corso della plenaria dell’Eurocamera, con l’accordo politico sulla revisione della direttiva sulle emissioni industriali (Ied), ci trova fortemente contrari. La deriva green dell’Ue continua a minacciare il sistema agricolo italiano. Il tutto è passato con i voti dell’asse rosso-verde, di cui fan parte gli europarlamentari italiani del Pd”. Lo ha evidenziato il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio Regionale della Lombardia, Christian Garavaglia.


“Questa scelta politica approvata con i voti espressione del Pd, che si applica alle misure sulle emissioni industriali degli allevamenti intensivi, rappresenta un ulteriore carico burocratico per le nostre imprese agricole, per le quali, invece, avevamo chiesto, in sinergia con le associazioni di categoria, uno snellimento degli impegni amministrativi, che frenano la produttività” ha aggiunto. “Anomalo e contraddittorio il comportamento del Pd, che in Consiglio regionale si fa ‘portabandiera’, a parole, dei valori dell’agricoltura e delle imprese agricole, con tanto di cartelli e slogan sui giornali e poi, alla prova dei fatti, con tale scelta ideologica, si va a penalizzare fortemente il nostro sistema agricolo. In questo modo si ostacola la competitività e capacità di intrapresa delle nostre imprese. Noi ci opporremo a questa deriva green” ha concluso Garavaglia.

Milano, Pacente(Az): serietà Nahum garanzia, farà scelta migliore

Milano, Pacente(Az): serietà Nahum garanzia, farà scelta miglioreMilano, 13 mar. (askanews) – “La serietà di Daniele sono garanzia che sarà quella migliore”. Lo ha scritto in una nota il consigliere comunale di Milano e segretario metropolitano di Azione, Carmine Pacente, a proposito del futuro del consigliere comunale milanese e esponente della Comunità ebraica Daniele Nahum, dopo la sua uscita dal Pd in dissenso sull’uso da parte di alcune frange dem del termine “genocidio” per descrivere il conflitto a Gaza.


“Conosco Daniele Nahum da diversi anni e abbiamo sempre avuto un rapporto sincero di stima e affetto. So bene cosa voglia dire operare una scelta così importante e dolorosa per ragioni così profonde. Ribadisco ciò che gli ho detto subito dopo il suo intervento in consiglio comunale. ‘Prendi il tempo necessario per riflettere e per fare la scelta più opportuna che la tua coscienza e le tue convinzioni sicuramente ti porteranno a operare’” ha aggiunto Pacente. La serietà di Nahum, ha ribadito Pacente, è un fatto “tutt’altro che scontato in questi ambienti, ove spesso convinzioni e valori personali vengono mortificati sull’altare della convenienza. Complimenti quindi sia per la serietà e anche per il coraggio”. Lo stesso Pacente, eletto nelle liste del Pd, ha aderito ad Azione nel 2022 e a Palazzo Marino è entrato nel gruppo “I Riformisti Lavoriamo Per Milano con Sala”, attualmente composto anche dalla capogruppo Giulia Pastorella (Azione) e da Gianmaria Radice (Italia Viva).

Cortei, Consiglio regionale Lombardia approva mozione pro agenti

Cortei, Consiglio regionale Lombardia approva mozione pro agentiMilano, 12 mar. (askanews) – Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a voto segreto con 43 favorevoli e 26 contrari una mozione “a sostegno alle Forze dell’ordine e alla libertà di manifestare in modo civile” presentata dal leghista Davide Caparini, che ha suscitato un acceso dibattito nell’aula del Pirellone. Il testo fa riferimento sia agli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine avvenuti a Pisa e Firenze, sia alla contromanifestazione di Milano organizzata dai centri sociali in via Padova per impedire una fiaccolata della Lega in concomitanza con la presentazione di un libro dell’europarlamentare Silvia Sardone.


“La sinistra è sempre dalla parte sbagliata”, ha osservato Caparini, perché “non c’è stato ancora alcun tipo di solidarietà” in merito “all’aggressione violenta da parte dei centri sociali sia alla polizia, sia ai pacifici manifestanti di via Padova, sia alla Sardone che presentava il suo libro. Ricordo che l’aggressione ha portato a due poliziotti feriti che sono stati ricoverati per lesioni, oltre alle innumerevoli offese che hanno dovuto subire. Questo è inaccettabile e non da Stato democratico”. A suo parere “è evidente che ci sia il tentativo di alzare i toni ed è altrettanto evidente che il Pd di democratico non abbia nulla perché se non la pensi come loro non puoi manifestare, non puoi esprimere il tuo pensiero, come purtroppo è accaduto in via Padova”. “La mozione – ha osservato Onorio Rosati di Avs, che era in via Padova il giorno degli scontri – è strumentale e parla di una generica solidarietà alle forze dell’ordine senza affrontare i problemi che si stanno verificando nelle ultime settimane nei confronti degli studenti a Pisa, a Firenze e anche rispetto a quanto successo in via Padova a Milano. Chiedere solidarietà alle forze dell’ordine senza avere chiarezza di chi sono stati i responsabili delle aggressioni e dei manifestanti è una manifestazione di solidarietà irricevibile e inaccettabile”.


“Io ero in via Padova perché ho deciso di osservare tutte le manifestazioni indette perché nell’ultimo periodo c’è limitazioni della libertà di manifestare da parte delle persone. Questo porta a tafferugli e scontri con le forze dell’ordine cosa che non era successa in passato, o quantomeno nello stesso modo di quanto sta succedendo adesso. Il libro che presentava Sardone è islamofobico e non mi pare che sia il momento di incendiare ulteriormente le coscienze delle persone”. (segue)