Senato, 50 amministratori lombardi ricevuti da presidente La RussaMilano, 10 apr. (askanews) – Un gruppo di circa cinquanta amministratori lombardi, accompagnati dal senatore di Fdi Mario Mantovani, è stato ricevuto al Senato dal presidente dell’assemblea di Palazzo Madama, Ignazio La Russa. Erano presenti sindaci e consiglieri comunali, i consiglieri della Città Metropolitana di Milano Guglielmo Villani (sindaco di Ozzero e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia) e Alessandro De Vito, i consiglieri regionali Giorgio Bontempi e Marcello Ventura, i deputati Cristina Almici e Lucrezia Mantovani, il senatore Sandro Sisler e il ministro Daniela Santanché.
“È stata una favorevole occasione di confronto tra Istituzioni – ha commentato in una nota Mantovani, a Roma per la presentazione del suo libro ‘Vent’anni di civiltà’ -. Ringrazio il presidente La Russa per l’accoglienza e per la visita di Palazzo Madama, che è sempre un’esperienza suggestiva, in particolare per chi percepisce il forte valore dell’istituzione che rappresenta”.
Lombardia, R.La Russa: autorizzare agenti penitenziaria a uso taserMilano, 10 apr. (askanews) – “Auspico” che il ministero dell’Interno “autorizzi, come richiesto dai rappresentanti degli agenti di polizia penitenziaria, l’uso del taser anche nelle carceri, strumento che può svolgere un’ottima funzione di deterrenza senza provocare danni irreparabili”. Lo ha scritto in una nota l’assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia, Romano La Russa, commentando l’aggressione di tre agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Vigevano.
“Ancora una volta un gruppo di detenuti stranieri ha aggredito degli agenti di polizia penitenziaria, mandandoli in ospedale, e ha devastato l’intera ala di un istituto penitenziario. Ne prenda atto certa sinistra che propone misure alternative e meno ‘dure’ al carcere! Troppo spesso i detenuti hanno comportamenti violenti come quelli messi in atto a Vigevano, cosa farebbero questi soggetti se fossero ‘a piede libero’?” si è chiesto l’assessore. “Ai tre agenti feriti rivolgo la mia solidarietà e i miei auguri per una pronta guarigione – ha proseguito La Russa-. L’allarme del sindacato va ascoltato, gli agenti non possono essere abbandonati a sé stessi. È necessario costruire nuove carceri, più funzionali, che permettano di ospitare un numero maggiore di detenuti e che allo stesso tempo garantiscano agli agenti la possibilità di svolgere con efficienza e in sicurezza il proprio lavoro” ha concluso.
Scuola, M5s: in Lombardia destra spaccata da mozione su PioltelloMilano, 9 apr. (askanews) – La maggioranza di centrodestra nel Consiglio regionale della Lombardia “perde i colpi e non vota compatta la mozione 142, ‘Misure a sostegno della continuità scolastica’ a firma di Caparini. La mozione della Lega era pretestuosa e strumentale e puntava a negare una società fondata sull’inclusione, sull’interazione tra culture e sul confronto tra religioni”. Lo ha scritto sui social il capogruppo del M5s al Pirellone, Nicola Di Marco, con riferimento alle vicenda della scuola di Piioltello, nel Milanese.
“Hanno parlato di tradizione ed è arrivato Giuda a tradire perché alle loro ideologie non ci credono nemmeno loro! Ancora una volta si spaccano sui temi fondamentali come diritti e scuola. Come sempre gli atti politici della maggioranza nascondono bieche ideologie e negazioni culturali e inclusive come quella della Lega di negare agli stranieri la possibilità di vivere pacificamente un momento di festa delegittimando la libera, e legittima scelta, di una scuola, come quella di Pioltello. Ancora una volta questa maggioranza si occupa delle scuole e di punire le minoranze ma alla fine punisce sé stessa” ha aggiunto.
Lombardia, bocciata mozione del Pd per risorse sanità a 8% PilMilano, 9 apr. (askanews) – Il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato questo pomeriggio una mozione del Partito democratico che faceva proprio l’appello delle quattordici personalità di spicco del mondo sanitario che nei giorni scorsi hanno chiesto l’aumento del finanziamento nazionale della sanità fino all’obiettivo dell’8% del valore del Pil.
La mozione del Pd chiedeva che il Consiglio impegnasse il presidente Attilio Fontana “ad attivarsi immediatamente presso il governo nazionale al fine di scongiurare ogni taglio previsto per il sistema sanitario e per ottenere un adeguato finanziamento annuale per la sanità corrispondente almeno all’8% del Pil, così da poter incidere realmente sulle liste d’attesa, poter dare risposta alle nuove sfide e ai nuovi bisogni di cura e assistenza dei cittadini, e a garantire il mantenimento di ‘quel grande Servizio sanitario nazionale che ha contribuito significativamente a migliorare prospettiva e qualità di vita e a ridurre le disuguaglianze socioeconomiche’”. “L’8% come traguardo a cui tendere lo hanno proposto personalità come Locatelli e Garattini: non è un capriccio ma una responsabilità che tutta la classe politica dovrebbe assumersi” ha commentato il capogruppo dem Pierfrancesco Majorino. “Pensavo che la Lega fosse quella pragmatica del presidente Fedriga che fa ricorso contro il governo per il taglio dei fondi per la sanità, e invece è quella silente di Fontana. In Lombardia siamo di fronte di solito triste spettacolino di chi non vuole che si apra il dibattito sulla sanità, perché significa mettere in discussione un modello, quello lombardo, che è sfuggito totalmente di mano e che pone i cittadini di fronte al ricatto, se vuoi farti curare, paga”.
“Oggi Fontana e Bertolaso non fanno nemmeno quello che la giunta precedente si era prefissata nel 2016, ovvero l’obbligo per i privati di aderire al centro unico di prenotazione, pena l’esclusione dal sistema sanitario regionale pubblico. Non lo fanno perché la classe dirigente della destra lombarda non vuole perdere il rapporto privilegiato con alcuni soggetti della sanità privata” ha aggiunto.
Lombardia, Pd: istituire sentinelle sicurezza come in Emilia R.Milano, 9 apr. (askanews) -La questione della “sicurezza urbana” è “prioritaria e non può essere lasciata ai soli Comuni lombardi. Ma non ne facciamo una bandiera come fa la destra e alle chiacchiere, alla propaganda, preferiamo i fatti. Ecco perché abbiamo depositato una proposta di legge regionale per l’istituzione della figura dello ‘Street tutor’, sulla falsariga della norma approvata e già messa in pratica da alcuni anni in Emilia-Romagna”. Lo hanno annunciato Gian Mario Fragomeli, consigliere regionalelombardo del Pd, vice segretario regionale dem e primo firmatario della proposta, e Silvia Roggiani, parlamentare e segretaria regionale dem.
“L’esigenza di avere delle professionalità nuove che siano di presidio e controllo del territorio era emersa già da tempo, soprattutto da parte delle amministrazioni comunali delle città della Lombardia. Ma di fronte a proposte di questo genere i Prefetti hanno negato il loro assenso, mancando una disciplina legislativa in proposito. E d’altra parte sappiamo benissimo che le forze dell’ordine, così come la Polizia Locale, sono già fin troppo oberate di lavoro”, hanno sottolineato Fragomeli e Roggiani. “Serve, insomma, una figura che integri il sistema già esistente e la cui funzione sia di ‘sentinella’ della sicurezza, con capacità di dialogo e gestione dei conflitti. Nasce da qui l’esigenza di formare gli Street tutor – identificati da abbigliamento riconoscibile – senza demandare nessun compito di intervento diretto, ma, al massimo, di prevenzione. Devono essere capaci di affrontare una situazione a rischio, senza l’ausilio di nessuna arma: devono pertanto cercare di pacificare gli animi, di interloquire con chi è in una condizione che si sta facendo delicata. E nel caso fossero già in atto delle criticità, far intervenire subito le forze dell’ordine o la Polizia comunale, appunto”, hanno aggiunto i dem.
“Questi controllori della sicurezza urbana e del decoro urbano, avranno anche la possibilità di conoscere uno spaccato di tessuto sociale e rendersi interpreti di proposte per la prevenzione e la coesione sociale delle nostre città. Potranno lavorare, grazie alla legge, in accordo con gli enti locali che saranno i veri decisori dell’organizzazione di questo servizio e dell’integrazione con gli altri servizi comunali. Potrebbero essere necessari in diversi contesti, fuori da alcuni locali pubblici, a una manifestazione, alla sera o nei week end”, hanno precisato ancora gli esponenti Pd. “Alla Giunta Fontana chiediamo di fare la sua parte, prima di tutto istituendo questa figura, poi formandola e addestrandola, specializzandola proprio nella prevenzione dei rischi e nella mediazione dei conflitti, così come nella promozione di nuove azioni pubbliche di coesione. E poi serve assolutamente un sostegno economico per i Comuni che potranno così decidere di affidare il servizio anche nelle more di bilanci sempre più risicati. Ci aspettiamo che il centrodestra accolga la nostra proposta. Siamo pronti a discuterla e affrontarla nel dettaglio. Ma va assolutamente mandata avanti se si vuole che il problema della sicurezza nelle nostre città venga affrontato nel modo corretto e soprattutto sia di supporto ai Comuni e agli operatori delle forze dell’ordine”, hanno concluso Fragomeli e Roggiani.
Lombardia, ricordati al Pirellone ex consiglieri Sereni e CacciaMilano, 9 apr. (askanews) – Questa mattina i lavori della seduta di Consiglio regionale della Lombardia si sono aperti con la commemorazione di Fabio Sereni e Paolo Caccia, due ex consiglieri regionali venuti a mancare nei giorni scorsi. “Due uomini politici che hanno lasciato il segno e hanno inciso in modo significativo nella vita sociale e civile delle rispettive comunità e che hanno onorato al meglio il ruolo ricoperto nelle istituzioni” ha detto il presidente dell’assembela lombarda Federico Romani.
Fabio Sereni si è spento alla vigilia di Pasqua all’età di 96 anni, ricordato da tutti anche come un grande maestro della pediatria milanese e italiana. Nato nel 1927 a Roma da una famiglia di origini ebraiche, si era laureato in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1951. Poi la specializzazione in Pediatria e le esperienze all’estero. Un dottore prestato alla politica, prima come consigliere regionale in Lombardia, poi come assessore alla Sanità dal 1992 al 1994, scelto tra gli indipendenti all’interno dell’allora Pds. Da assessore è stato protagonista dell’accorpamento tra la sanità e i servizi sociali e ha avviato una complessiva opera di razionalizzazione degli ospedali, soprattutto dei punti nascita: a lui si deve la decisione di autorizzare i genitori a stare al fianco dei loro bambini ricoverati nei reparti degli ospedali. Membro del Consiglio Superiore di Sanità, nel 2006 ricevette l’Ambrogino d’oro. Professore emerito in Statale e presidente emerito del Comitato scientifico della Fondazione Mariani, in questi ultimi anni aveva continuato a frequentare il Policlinico e a interessarsi della vita di reparto, promuovendo tra l’altro numerosi progetti di sviluppo della pediatria e della nefrologia nei Paesi più poveri. Paolo Caccia, parlamentare della Democrazia Cristiana e originario di Busto Arsizio, laureato all’Università di Trento in Sociologia, è scomparso il 3 aprile all’età di 86 anni. Di professione psico-sociologo, nel 1975 era stato eletto nel Consiglio regionale della Lombardia nel collegio di Varese dopo aver ricoperto l’incarico di assessore provinciale alla Caccia e alla Pesca: ha militato sin da giovanissimo nell’Azione Cattolica e nell’Acli, diventando segretario provinciale del Movimento Giovanile della Dc dopo Giuseppe Zamberletti. Nel 1979 è stato eletto alla Camera dove divenne presidente della Commissione Difesa, venendo poi riconfermato a Montecitorio alle elezioni politiche del 1983, del 1987 e del 1992. Dal 1985 al 1990 è stato anche sindaco di Ranco e dal 2012 al 2022 Presidente dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (Ucid) di Busto Arsizio e Valle Olona.
Nel ricordare le due figure, Romani ha rivolto il cordoglio dell’istituzione regionale ai familiari di Sereni e Caccia, ringraziandoli per la presenza in Aula: sono intervenuti alla commemorazione i figli di Fabio Sereni, Claudio e Dario, il nipote Paolo e la nuora Silvana Toscani, unitamente alla moglie di Paolo Caccia, Emilia, con i figli Cesare e Laura e la pronipote Carolina Toia, ex Consigliera regionale. Prima di far osservare all’Aula un minuto di silenzio, Romani ha ceduto la parola al capogruppo del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino che ha chiesto di poter portare un suo personale contributo al ricordo di Fabio Sereni, e al Sottosegretario Raffaele Cattaneo che ha voluto a sua volta ricordare Paolo Caccia.
Vertice a Milano tra Regione Lombardia e Governo Cantone GrigioniMilano, 8 apr. (askanews) – Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica Massimo Sertori hanno incontrato oggi, a Palazzo Lombardia, il Governo del Cantone svizzero dei Grigioni.
Al centro del vertice diversi temi di carattere transfrontaliero, tra questi l’apertura coordinata dei valichi alpini, lo stato di attuazione dei progetti Interreg Italia-Svizzera, le Olimpiadi Invernali del 2026, le strategie di sviluppo turistico tra la provincia di Sondrio e la vicina Svizzera, i lavoratori frontalieri, nonché il rafforzamento del dialogo istituzionale, a diversi livelli, tra Lombardia e Grigioni. “È la prima volta – hanno commentato il presidente Fontana e l’assessore Sertori – che l’attuale Governo Grigionese viene a Milano per incontrarci, con l’obiettivo di affrontare tematiche comuni e portare vantaggio per il futuro dei reciproci territori. È essenziale, infatti, creare rapporti sempre più stretti, anche in ottica delle Olimpiadi del 2026, per affrontare temi comuni e anche complessi”.
Il Governo grigionese ha inoltre colto l’occasione per presentare le attività in relazione ai festeggiamenti, in autunno, per il 500° anniversario del Libero Stato delle Tre Leghe, storico giubileo al quale la Lombardia è stata invitata a partecipare.
Milano, Sala: porre statua maternità nei giardini della MangiagalliRoma, 7 apr. (askanews) – Il sindaco di Milano Beppe Sala interviene sulle polemiche scaturite dopo il diniego tecnico all’ipotesi di collocare a piazza Duse la statua, realizzata dalla scomparsa artista Vera Omodeo, che rappresenta una donna a seno scoperto che allatta un neonato, e avanza una proposta alternativa per la sua collocazione.
“Per chi non avesse seguito, riassumo per sommi capi la faccenda – scrive il primo cittadino di Milano su facebook -. C’è una Commissione, composta da tecnici comunali e della Soprintendenza delle Belle Arti, che valuta le ‘proposte di collocazione di manufatti artistici negli spazi pubblici’. Questa Commissione ha espresso una riserva sulla statua, che rappresenta una donna a seno scoperto che allatta un neonato, perché ‘la scultura rappresenta valori rispettabili ma non universalmente condivisibili’. E mentre, appunto, ci pensavo mi ha scritto Enrico Mentana, milanese vero, proponendomi di collocarla alla Mangiagalli, dove lui è nato, come tanti altri milanesi. Mi sembra un bella idea, magari collocandola nei giardini che circondano l’ospedale”. Secondo Sala “sarebbe un gesto oltremodo simbolico, proprio in questo momento storico in cui la denatalità è uno dei problemi principali del nostro Paese. E sarebbe anche un omaggio ai sacrifici, non riconosciuti a dovere, che milioni di donne affrontano ogni giorno per crescerci. E questo sì che è un valore universale. Chiederò quindi alla Commissione di esaminare la mia proposta”, conclude il sindaco di Milano.
Europee, A.Fontana: ribadire che ascolto territori è in dna LegaMilano, 4 apr. (askanews) – “Credo anche che sia importante sottolineare come” il legame tra elettori e eletto “fa parte un po’ del messaggio che la Lega ha trasmesso in questi anni: concretezza, ascolto dei propri cittadini e legame col territorio”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la presentazione della candidatura alle europee del suo assessore leghista Alessandro Fermi. “Fa parte del nostro Dna e credo che lo si debba sempre ribadire perché ci contraddistingue dagli altri partiti. È importante che la voce delle Regioni venga ascoltata di più in Europa, che deve tornare a essere luogo dei popoli, delle Regioni e delle autonomie”.
Regioni, A.Fontana: illogico ricentralizzare fondi Ue di coesioneMilano, 4 apr. (askanews) – “Penso che chiariremo la questione con il governo. C’è questo rischio? Non lo so, bisogna cercare di capire cosa rappresentano certe cose dette”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a proposito dell’ipotesi di ricentralizzazione dei fondi europei per lo sviluppo e la coesione, pari a circa 4 miliardi di euro per la Lombardia. “È chiaro che in questo momento in cui stiamo andando verso forme di autonomismo sarebbero degli atteggiamenti in controtendenza e soprattutto illogici rispetto al resto del programma del governo perché l’autonomia è uno dei programmi fondamentali del governo” ha aggiunto a margine della presentazione della candidatura del leghista Alessandro Fermi alle prossime elezioni europee.