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Piemonte, Disabato(M5s): territori di montagna da valorizzare

Piemonte, Disabato(M5s): territori di montagna da valorizzareMilano, 4 giu. (askanews) – In Piemonte bisogna “valorizzare” i terrirori di montagna e il M5s, “a differenza di altri, ha le idee chiare: senza i servizi, la montagna muore”. Così in una nota la candidata pentastellata alla presidenza della Regione Piemonte, Sarah Disabato, che oggi insieme ai parlamentari Chiara Appendino, Elisa Pirro e Nino Iaria ha visitato le Valli di Lanzo per quattro tappe del suo tour elettorale in camper a Ciriè, Lanzo, Traves e Cantoira.


“Un’occasione per raccontare ai valligiani la nostra idea di Piemonte e le linee di sviluppo che intendiamo portare avanti per valorizzare la montagna e le aree interne. In Piemonte abbiamo le vette più belle d’Europa, eppure queste terre continuano a soffrire per la carenza cronica di servizi. In questi anni il Movimento 5 Stelle ha dato battaglia in Consiglio regionale per evitare la chiusura del pronto soccorso di Lanzo e la privatizzazione dei presidi sanitari, ma abbiamo visto il Centrodestra impegnarsi a spron battuto solo per l’ospedale di Cuorgnè, trascurando come al solito le Valli di Lanzo” ha ricordato. “La sanità pubblica in montagna va tutelata e garantita, anche investendo maggiori risorse sulla medicina territoriale, sulla scia di quanto fatto dal Governo Conte con i fondi Pnrr per case e ospedali di comunità. Il tema dei trasporti è cruciale. La ferrovia Torino-Ceres è sospesa nel tratto Germagnano-Ceres, completamente lasciato al degrado, e a Ciriè bisogna ancora cambiare treno per raggiungere le Valli. Saranno necessari ingenti investimenti per la riattivazione della linea e ciò a causa delle politiche della Giunta Cirio, politiche di scarsa lungimiranza che dividono il Piemonte in cittadini di serie A e di serie B in base al territorio di residenza. Per non parlare delle corse autobus, che sulle Valli non riescono a garantire una copertura quantomeno sufficiente. Investire sui trasporti è fondamentale per evitare lo spopolamento di queste aree e renderle attrattive verso possibili nuovi residenti che vogliono fare della montagna la loro casa” ha aggiunto.


Allo stesso modo, secondo Disabato, “è necessario battere i pugni di fronte al Governo centrale, al contrario di quanto fatto dalla Giunta Cirio, per evitare la continua chiusura delle scuole nelle aree interne, e lavorare per portare una connessione internet veloce in tutti i territori, così da permettere ai lavoratori e alle lavoratrici la pratica dello smart working e del lavoro agile e favorire l’arrivo di nomadi digitali”.

Piemonte, “santino parlante” in Braille per candidato di Cirio

Piemonte, “santino parlante” in Braille per candidato di CirioMilano, 3 giu. (askanews) – “Ringrazio il consigliere Magliano che ha scelto di adottare questa modalità comunicativa e Mimmo Portas per aver adottato il brevetto che potrà ora essere utilizzato da tutti coloro che fanno politica e vogliono garantire pari accesso alle informazioni. Il prossimo passo, di cui ci faremo portavoce a livello nazionale, è l’individuazione di strumenti che garantiscano a tutti segretezza e libertà del voto, così come previsto dalle indicazioni europee che io stesso avevo sottoscritto negli anni del mio mandato da europarlamentare a Bruxelles”. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte e ricandidato per il centrodestra, Alberto Cirio, presentando del “santino parlante” distribuito da Silvio Magliano, candidato della lista civica Cirio Presidente, Piemonte moderato e liberale.


Si tratta di uno strumento di propaganda elettorale che, attraverso il linguaggio Braille e il Qr code, consente alle persone non vedenti, circa 7 mila in Piemonte, di inquadrare il santino e ascoltare il messaggio elettorale. “Oggi una persona non vedente, può votare solo accompagnata, con un sistema che fa venire meno la segretezza del voto, e questo perché non ci sono ancora le condizioni per esercitare in autonomia il diritto voto. Lanciamo quindi un appello perché nel nostro Paese, attraverso il voto elettronico o con gli strumenti reputati idonei dagli addetti ai lavori e dal legislatore, possa essere garantito a tutti il diritto ad essere informati prima e votare liberamente dopo, nella garanzia della libertà e segretezza del voto” ga aggiunto Cirio.

Piemonte, si ritira candidato consigliere M5s indagato per truffa

Piemonte, si ritira candidato consigliere M5s indagato per truffaMilano, 3 giu. (askanews) – Un candidato del M5s alla carica di consigliere regionale in Piemonte, Marco Allegretti, ha comunicato di volersi ritirare dalla competizione elettorale dopo avere appreso di essere indagato per truffa, come scrive oggi La Repubblica. Secondo il quotidiano sarebbero due i fascicoli aperti a suo carico: uno in Procura ad Asti, l’altro in Procura a Torino.


“Ho appreso di un’inchiesta che mi coinvolgerebbe, ma sono certo della trasparenza del mio operato. Sono altresì convinto che anche questa inchiesta si concluderà favorevolmente per me e che, anche in questo caso, l’unico strascico giudiziario saranno le querele che sono stato già costretto a presentare per difendere il mio onore. Il rigore etico e la serietà professionale che mi caratterizzano mi spingono tuttavia a fare immediatamente un passo indietro”, ha scritto Allegretti in una nota. “L’esigenza di chiarire al più presto queste presunte contestazioni mi induce a ritirarmi dalla competizione elettorale. Non voglio mettere in nessun modo in imbarazzo il M5S e voglio evitare che possano essere usate queste illazioni per strumentalizzarne l’azione politica”, ha concluso Allegretti.

Piemonte, Pentenero: Cirio sull’antifascismo mescola le carte

Piemonte, Pentenero: Cirio sull’antifascismo mescola le carteMilano, 3 giu. (askanews) – “Il presidente Cirio non faccia il mescolatore di carte e si vesta dell’abito di antifascismo quando guida una coalizione che raccoglie esponenti che ancora si fanno fotografare in luoghi dove vengono esposti calendari con la fotografia di Mussolini”. Così in una nota la candidata presidente del centrosinistra alla presidenza della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, riferendosi al presidente uscente e ricandidato per il centrodestra, Alberto Cirio, che ieri, in base a quanto scritto dal quotidiano La Stampa, si è detto “più antifascista” delle segretaria del Pd, Elly Schlein, pur non volendo per questo dare “lezioni sulla Resistenza a nessuno”.


“Al fine di potenziare questo importante giacimento morale, civile e culturale, custodito dagli Istituti di storia della Resistenza e dai luoghi di Memoria, così come dalle Associazioni partigiane e degli ex Deportati, mi impegno a lavorare affinché la Regione Piemonte possa potenziare il suo impegno in questa direzione, assegnando ad essa un ruolo centrale nelle politiche culturali e didattiche. Affinché il Piemonte possa avere un suo specifico e visibile spazio nel costituendo Museo nazionale della Resistenza di Milano. Affinché il Piemonte si faccia primo promotore di una legge nazionale di riconoscimento giuridico del valore della rete degli Istituti storici della Resistenza e dei luoghi di memoria ad essa collegati” ha continuato Pentenero. “Il Piemonte è stato la terra della Resistenza, dalle Alpi all’Appennino. Nelle pianure, nelle colline, nelle città, migliaia di giovanissimi ribelli, verso il regime fascista e il nazismo cui Mussolini aveva svenduto tutta l’Italia del Nord, si sono raccolti nelle formazioni partigiane, di ogni colore politico o senza colore politico, tenuti insieme da una sola volontà: abbattere il fascismo, liberare paesi, vallate, città. Liberare l’Italia, non solo dai tedeschi occupanti ma dal regime fascista. Per questo non si può onorare la Resistenza e i ragazzi caduti per la liberazione d’Italia senza ricordare il loro profondo antifascismo” ha concluso Pentenero.

Piemonte, Disabato(M5s): su Metro 2 di Torino disastro conclamato

Piemonte, Disabato(M5s): su Metro 2 di Torino disastro conclamatoMilano, 31 mag. (askanews) – “Delle tredici fermate previste per il primo lotto, ne verranno realizzate solamente dieci. Una fermata sarà tagliata in Barriera di Milano, quartiere che necessità di nuovi servizi e di infrastrutture. Le altre due nella tratta finale: invece di arrivare al Politecnico, dove avrebbe dovuto servire migliaia e migliaia di studenti, la metro si fermerà infatti a Porta Nuova. Un disastro conclamato, sul quale il Movimento 5 Stelle chiede subito un passo indietro”. Lo ha sottolineato in una nota la candidata del M5s alla presidenza della Regione Piemonte, Sarah Disabato, che riferisce della proposta di rimodulazione dell’intervento, per far fronte al caro materiali, che in queste ore il commissario straordinario della Metro 2 ha inviato al Mit.


“Ecco gli incredibili risultati della coppia della ‘concordia istituzionale’, il sindaco di Torino Lo Russo ed il presidente della Regione Cirio” ha aggiunto l’esponente pentastellata. “Oggi tutti si riempiono la bocca di buoni propositi, parlano di lotta all’inquinamento e di grandi opere, ma poi cadono come birilli alla prova dei fatti. Quanto sta accadendo è inaccettabile e si ripercuoterà ancora una volta sulla cittadinanza, su studenti, lavoratori e anziani che continuano a chiedere alle istituzioni un cambio di passo e invece si ritrovano ad assistere all’ennesima beffa. Il tutto, fra l’altro, con ritardi continui che fanno slittare di volta in volta l’avvio dei lavori” ha osservato Disabato.


“Alla Giunta Cirio chiediamo di farsi portavoce con il Governo Meloni – del suo stesso colore politico – per ottenere finanziamenti utili a coprire i rincari e tornare immediatamente alla proposta progettuale con tredici fermate. Dopo gli 830 milioni investiti dal Governo Conte bis e il miliardo del Governo Draghi, ora la palla passa al Centrodestra. Che trovino le risorse necessarie per aiutare davvero il Piemonte ed i piemontesi” ha concluso.

Piemonte, in ospedale Torino apre “stanza dell’ascolto” dei pro-vita

Piemonte, in ospedale Torino apre “stanza dell’ascolto” dei pro-vitaMilano, 30 mag. (askanews) – Nell’ospedale Sant’Anna di Torino sarà operativa da fine giugno la “stanza dell’ascolto”, cioè un luogo gestito da volontari pro-vita che cercheranno di offrire supporto alle donne in gravidanza con l’obiettivo di tentare di superare le cause che potrebbero indurle ad abortire. Lo ha annunciato la Giunta regionale, guidata da Alberto Cirio, dopo che a gennaio il Tar aveva bocciato un ricorso contro la convenzione con l’ospedale torinese sottoscritta dalle associazioni antiabortiste. Il Sant’Anna risulta essere, secondo la Regione, il presidio sanitario primo in Italia per numero di parti, con 6.590 nuovi nati nel 2022, e anche l’ospedale piemontese in cui si effettua il maggior numero di interruzioni di gravidanza, con circa 2.500 casi nel 2021 (il 90% do quelle effettuate a Torino e circa il 50% di quelle a livello regionale).


La presenza dei pro-vita nell’ospedale, ha commentato il presidente regionale della Federazione del Movimento per la Vita (FederviPA) Claudio Larocca, “contribuirà a fornire un aiuto concreto a tutte quelle donne o coppie in difficoltà che sceglieranno di bussare alla porta della nostra Stanza dell’ascolto. Durante questo mese realizzeremo sessioni di formazione rivolta ai volontari, già selezionati tra quelli con maggiore esperienza nell’accompagnamento in gravidanze difficili, anche con il supporto ed il coordinamento del personale sanitario a ciò disponibile. Dopodiché la Stanza sarà aperta su appuntamento così da garantire la dovuta privacy per l’utenza”. La consegna delle chiavi della stanza ai pro-vita in un periodo di campagna elettorale, ha evidenziato in una nota la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, “dimostra quanto sia propagandistico il provvedimento regionale e poco abbia a che fare con l’attenzione alle donne e alla maternità”. “Oltre alle critiche sulla sostanza, possiamo tranquillamente aggiungere anche quelle sulla forma. Così, mentre il presidente Cirio si dichiara laico e strenue difensore della legge 194, la sua maggioranza prosegue con il suo disegno di smantellamento dei consultori e di sostituzione dei professionisti (psicologi, medici e operatori sanitari) con volontari non meglio definiti né preparati” ha aggiunto.


Molto critica è anche la candidata del M5s, Sarah Disabato, secondo la quale si tratta del “ennesimo gravissimo atto di propaganda contro il diritto all’aborto” consumato dal centrodestra piemontese a poco più di una settimana dal voto e “senza alcuna vergogna”. A volere la stanza, ha sottolineato, è Fratelli d’Italia “con decisioni avallate nel silenzio-assenso del presidente Cirio, che continua a fare spallucce per evitare di prendere una posizione netta sul tema e scomodare gli alleati di coalizione. A Cirio chiediamo di smetterla di avallare le politiche di Fratelli d’Italia, di non farsi più trascinare dalle posizioni retrograde del partito della Meloni, di chi si nasconde dietro affermazioni di facciata, dicendo di voler aiutare le donne, mentre in realtà continua a spingere per limitare la loro libera scelta” ha concluso.

Proteste studenti, Sardone(Lega): liberare università dai violenti

Proteste studenti, Sardone(Lega): liberare università dai violentiMilano, 27 mag. (askanews) – “L’Università di Torino, così come tutte le altre occupate abusivamente in questi giorni, vanno liberate da violenti e nullafacenti che con la scusa dell’antifascismo e della Palestina impediscono di parlare a chi non la pensa come loro e assaltano le forze dell’ordine”. Così in una nota l’eurodeputata della Lega Silvia Sardone dopo il presidio organizzato con la sezione torinese del suo partito di fronte all’università occupata. “Mentre la sinistra pensa a regolarizzare i centri sociali, da Askatasuna a Torino al Lambretta a Milano, noi lottiamo per restituire le università alle ragazze e ai ragazzi che con impegno e dedizione studiano per garantirsi un futuro a differenza dei loro ‘colleghi’ facinorosi e antisemiti” ha aggiunto.


“‘Odio la Lega’. ‘Lega Salvini e lascialo legato’. ‘Fascisti carogne tornate nelle fogne’. ‘Palestina libera dal fiume al mare’ (dunque cancellare Israele). ‘Sardone razzista, islamofoba e sessista’. Questi gli slogan con cui i sinceri democratici dell’intifada studentesca hanno accolto il nostro presidio per la legalità da ripristinare all’Università di Torino. In questo ateneo, nel silenzio complice della sinistra, sono andati in scena sermoni pro jihad da parte di un predicatore che odia profondamente la nostra civiltà e di recente ho pure subito una vergognosa aggressione semplicemente perché avevo osato avvicinarmi a una zona che centri sociali e collettivi considerano come il loro quartier generale piuttosto che un luogo dove studiare liberamente” ha continuato.

Piemonte, sondaggio Noto: Cirio 58%, Pentenero 27%, Disabato 11%

Piemonte, sondaggio Noto: Cirio 58%, Pentenero 27%, Disabato 11%Roma, 23 mag. (askanews) – In vista delle elezioni regionali in Piemonte, il centrodestra, che sostiene il presidente uscente Alberto Cirio, si attesta al 58%, il centrosinistra, che appoggia Gianna Pentenero, al 27%, M5s, con la candidata presidente Sarah Disabato, all’11%, secondo Notosondaggi, per Noi moderati.


Il primo partito in Piemonte sarebbe Fratelli d’Italia col 28%, segue il Pd al 15%, poi la Lega e M5s con l’11%, Forza Italia e Lista Cirio appaiati sull’8%. Distanziati Verdi e sinistra e Pentenero Presidente al 4% (entrambi nella coalizione di Cs), Noi moderati al 3% (Cdx), Libertà (con candidato presidente Alberto Costanzo) e Piemonte Popolare (Francesca Frediani) al 2%.

Piemonte, Pentenero: in primi 100 giorni lavoro su liste d’attesa

Piemonte, Pentenero: in primi 100 giorni lavoro su liste d’attesaMilano, 22 mag. (askanews) – “Nei primi cento giorni di governo il primo problema da affrontare è quello della sanità. Un problema che si porta dietro tutto: il malessere e il senso di abbandono delle persone”. Così Gianna Pentenero, candidata alla presidenza della Regione Piemonte per il centrosinistra, ha risposto alla domanda sui primi provvedimenti da adottare in caso di vittoria alle elezioni regionali, in occasione dell’incontro ‘Collegare il Piemonte al Futuro’, organizzato dalla Cisl Piemonte.


Pentenero ha poi continuato: “Serve immediatamente un piano di intervento da elaborare con le aziende, le parti sociali e tutti i soggetti interessati per affrontare i temi più urgenti: personale e riduzione delle liste d’attesa”. Proseguendo con le altre priorità ha detto: “La seconda questione è quella di riattivare quei cantieri che possiamo anche dire che sono ripartiti o che sono stati inaugurati, ma sono fermi o procedono a rilento. Bisogna accelerare, individuando tutte le leve possibili”.


“Terzo, occorre far partire le misure di accompagnamento per le persone. Bene le misure che integrano la cassa integrazione da parte della Regione, ma se arriviamo a questo provvedimento è perché lo Stato, che fino all’anno scorso contribuiva con sue risorse, adesso si è tirato indietro. Ma i soldi del Fondo sociale europeo finalmente possiamo anche utilizzarli sulla non autosufficienza e anche su questo possiamo lavorare subito”, ha poi concluso.

Piemonte, M5s: da Cirio e Pentenero solo chiacchiere e annunci

Piemonte, M5s: da Cirio e Pentenero solo chiacchiere e annunciMilano, 17 mag. (askanews) – “Il Movimento 5 Stelle si è sempre battuto per la gratuità del trasporto pubblico per gli studenti e i giovani, mentre sia il centrodestra che il centrosinistra in questi anni hanno tagliato drasticamente i servizi e allo stesso tempo aumentato i prezzi di biglietti e abbonamenti. Un salasso che i cittadini hanno subito sulla loro pelle, soprattutto nell’ultimo anno. Cirio e Pentenero, che si mettono pure d’accordo a raccontare favole su autobus e treni gratis, in campagna elettorale sperano nella memoria corta dei piemontesi”. Così in una nota la candidata del M5s alla presidenza della Regione Piemonte, Sarah Disabato, riferendosi al presidente uscente e candidato del centrodestra e alla candidata del centrosinistra.


“In questi cinque anni in Consiglio regionale abbiamo chiesto a più riprese un efficientamento del trasporto pubblico locale, compresa la riattivazione delle linee ferroviarie sospese già dalla Giunta di centrodestra guidata da Roberto Cota, di cui Alberto Cirio era assessore: pensiamo alla Chivasso-Asti, alla Pinerolo-Torre Pellice e poi anche alla Rivarolo-Pont e alla Germagnano-Ceres. In sede di bilancio, inoltre, abbiamo chiesto di rivedere il Contratto di Servizio con Trenitalia, con maggiori investimenti da parte della Regione e il coinvolgimento diretto dei comitati pendolari” ha continuato Disabato. “Facile, poi, riempirsi la bocca con la tutela dei diritti: con che faccia Cirio si presenta davanti agli elettori, e soprattutto alle elettrici, parlando di diritti, quando lui stesso insieme al suo assessore Marrone è stato l’autore del fondo vita nascente, il provvedimento antiabortista più retrogrado, oscurantista e lesivo nei confronti delle donne degli ultimi anni. Una misura poco trasparente che grida vendetta” ha concluso.