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Piemonte, si ritira candidato consigliere M5s indagato per truffa

Piemonte, si ritira candidato consigliere M5s indagato per truffaMilano, 3 giu. (askanews) – Un candidato del M5s alla carica di consigliere regionale in Piemonte, Marco Allegretti, ha comunicato di volersi ritirare dalla competizione elettorale dopo avere appreso di essere indagato per truffa, come scrive oggi La Repubblica. Secondo il quotidiano sarebbero due i fascicoli aperti a suo carico: uno in Procura ad Asti, l’altro in Procura a Torino.


“Ho appreso di un’inchiesta che mi coinvolgerebbe, ma sono certo della trasparenza del mio operato. Sono altresì convinto che anche questa inchiesta si concluderà favorevolmente per me e che, anche in questo caso, l’unico strascico giudiziario saranno le querele che sono stato già costretto a presentare per difendere il mio onore. Il rigore etico e la serietà professionale che mi caratterizzano mi spingono tuttavia a fare immediatamente un passo indietro”, ha scritto Allegretti in una nota. “L’esigenza di chiarire al più presto queste presunte contestazioni mi induce a ritirarmi dalla competizione elettorale. Non voglio mettere in nessun modo in imbarazzo il M5S e voglio evitare che possano essere usate queste illazioni per strumentalizzarne l’azione politica”, ha concluso Allegretti.

Piemonte, Pentenero: Cirio sull’antifascismo mescola le carte

Piemonte, Pentenero: Cirio sull’antifascismo mescola le carteMilano, 3 giu. (askanews) – “Il presidente Cirio non faccia il mescolatore di carte e si vesta dell’abito di antifascismo quando guida una coalizione che raccoglie esponenti che ancora si fanno fotografare in luoghi dove vengono esposti calendari con la fotografia di Mussolini”. Così in una nota la candidata presidente del centrosinistra alla presidenza della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, riferendosi al presidente uscente e ricandidato per il centrodestra, Alberto Cirio, che ieri, in base a quanto scritto dal quotidiano La Stampa, si è detto “più antifascista” delle segretaria del Pd, Elly Schlein, pur non volendo per questo dare “lezioni sulla Resistenza a nessuno”.


“Al fine di potenziare questo importante giacimento morale, civile e culturale, custodito dagli Istituti di storia della Resistenza e dai luoghi di Memoria, così come dalle Associazioni partigiane e degli ex Deportati, mi impegno a lavorare affinché la Regione Piemonte possa potenziare il suo impegno in questa direzione, assegnando ad essa un ruolo centrale nelle politiche culturali e didattiche. Affinché il Piemonte possa avere un suo specifico e visibile spazio nel costituendo Museo nazionale della Resistenza di Milano. Affinché il Piemonte si faccia primo promotore di una legge nazionale di riconoscimento giuridico del valore della rete degli Istituti storici della Resistenza e dei luoghi di memoria ad essa collegati” ha continuato Pentenero. “Il Piemonte è stato la terra della Resistenza, dalle Alpi all’Appennino. Nelle pianure, nelle colline, nelle città, migliaia di giovanissimi ribelli, verso il regime fascista e il nazismo cui Mussolini aveva svenduto tutta l’Italia del Nord, si sono raccolti nelle formazioni partigiane, di ogni colore politico o senza colore politico, tenuti insieme da una sola volontà: abbattere il fascismo, liberare paesi, vallate, città. Liberare l’Italia, non solo dai tedeschi occupanti ma dal regime fascista. Per questo non si può onorare la Resistenza e i ragazzi caduti per la liberazione d’Italia senza ricordare il loro profondo antifascismo” ha concluso Pentenero.

Piemonte, Disabato(M5s): su Metro 2 di Torino disastro conclamato

Piemonte, Disabato(M5s): su Metro 2 di Torino disastro conclamatoMilano, 31 mag. (askanews) – “Delle tredici fermate previste per il primo lotto, ne verranno realizzate solamente dieci. Una fermata sarà tagliata in Barriera di Milano, quartiere che necessità di nuovi servizi e di infrastrutture. Le altre due nella tratta finale: invece di arrivare al Politecnico, dove avrebbe dovuto servire migliaia e migliaia di studenti, la metro si fermerà infatti a Porta Nuova. Un disastro conclamato, sul quale il Movimento 5 Stelle chiede subito un passo indietro”. Lo ha sottolineato in una nota la candidata del M5s alla presidenza della Regione Piemonte, Sarah Disabato, che riferisce della proposta di rimodulazione dell’intervento, per far fronte al caro materiali, che in queste ore il commissario straordinario della Metro 2 ha inviato al Mit.


“Ecco gli incredibili risultati della coppia della ‘concordia istituzionale’, il sindaco di Torino Lo Russo ed il presidente della Regione Cirio” ha aggiunto l’esponente pentastellata. “Oggi tutti si riempiono la bocca di buoni propositi, parlano di lotta all’inquinamento e di grandi opere, ma poi cadono come birilli alla prova dei fatti. Quanto sta accadendo è inaccettabile e si ripercuoterà ancora una volta sulla cittadinanza, su studenti, lavoratori e anziani che continuano a chiedere alle istituzioni un cambio di passo e invece si ritrovano ad assistere all’ennesima beffa. Il tutto, fra l’altro, con ritardi continui che fanno slittare di volta in volta l’avvio dei lavori” ha osservato Disabato.


“Alla Giunta Cirio chiediamo di farsi portavoce con il Governo Meloni – del suo stesso colore politico – per ottenere finanziamenti utili a coprire i rincari e tornare immediatamente alla proposta progettuale con tredici fermate. Dopo gli 830 milioni investiti dal Governo Conte bis e il miliardo del Governo Draghi, ora la palla passa al Centrodestra. Che trovino le risorse necessarie per aiutare davvero il Piemonte ed i piemontesi” ha concluso.

Piemonte, in ospedale Torino apre “stanza dell’ascolto” dei pro-vita

Piemonte, in ospedale Torino apre “stanza dell’ascolto” dei pro-vitaMilano, 30 mag. (askanews) – Nell’ospedale Sant’Anna di Torino sarà operativa da fine giugno la “stanza dell’ascolto”, cioè un luogo gestito da volontari pro-vita che cercheranno di offrire supporto alle donne in gravidanza con l’obiettivo di tentare di superare le cause che potrebbero indurle ad abortire. Lo ha annunciato la Giunta regionale, guidata da Alberto Cirio, dopo che a gennaio il Tar aveva bocciato un ricorso contro la convenzione con l’ospedale torinese sottoscritta dalle associazioni antiabortiste. Il Sant’Anna risulta essere, secondo la Regione, il presidio sanitario primo in Italia per numero di parti, con 6.590 nuovi nati nel 2022, e anche l’ospedale piemontese in cui si effettua il maggior numero di interruzioni di gravidanza, con circa 2.500 casi nel 2021 (il 90% do quelle effettuate a Torino e circa il 50% di quelle a livello regionale).


La presenza dei pro-vita nell’ospedale, ha commentato il presidente regionale della Federazione del Movimento per la Vita (FederviPA) Claudio Larocca, “contribuirà a fornire un aiuto concreto a tutte quelle donne o coppie in difficoltà che sceglieranno di bussare alla porta della nostra Stanza dell’ascolto. Durante questo mese realizzeremo sessioni di formazione rivolta ai volontari, già selezionati tra quelli con maggiore esperienza nell’accompagnamento in gravidanze difficili, anche con il supporto ed il coordinamento del personale sanitario a ciò disponibile. Dopodiché la Stanza sarà aperta su appuntamento così da garantire la dovuta privacy per l’utenza”. La consegna delle chiavi della stanza ai pro-vita in un periodo di campagna elettorale, ha evidenziato in una nota la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, “dimostra quanto sia propagandistico il provvedimento regionale e poco abbia a che fare con l’attenzione alle donne e alla maternità”. “Oltre alle critiche sulla sostanza, possiamo tranquillamente aggiungere anche quelle sulla forma. Così, mentre il presidente Cirio si dichiara laico e strenue difensore della legge 194, la sua maggioranza prosegue con il suo disegno di smantellamento dei consultori e di sostituzione dei professionisti (psicologi, medici e operatori sanitari) con volontari non meglio definiti né preparati” ha aggiunto.


Molto critica è anche la candidata del M5s, Sarah Disabato, secondo la quale si tratta del “ennesimo gravissimo atto di propaganda contro il diritto all’aborto” consumato dal centrodestra piemontese a poco più di una settimana dal voto e “senza alcuna vergogna”. A volere la stanza, ha sottolineato, è Fratelli d’Italia “con decisioni avallate nel silenzio-assenso del presidente Cirio, che continua a fare spallucce per evitare di prendere una posizione netta sul tema e scomodare gli alleati di coalizione. A Cirio chiediamo di smetterla di avallare le politiche di Fratelli d’Italia, di non farsi più trascinare dalle posizioni retrograde del partito della Meloni, di chi si nasconde dietro affermazioni di facciata, dicendo di voler aiutare le donne, mentre in realtà continua a spingere per limitare la loro libera scelta” ha concluso.

Proteste studenti, Sardone(Lega): liberare università dai violenti

Proteste studenti, Sardone(Lega): liberare università dai violentiMilano, 27 mag. (askanews) – “L’Università di Torino, così come tutte le altre occupate abusivamente in questi giorni, vanno liberate da violenti e nullafacenti che con la scusa dell’antifascismo e della Palestina impediscono di parlare a chi non la pensa come loro e assaltano le forze dell’ordine”. Così in una nota l’eurodeputata della Lega Silvia Sardone dopo il presidio organizzato con la sezione torinese del suo partito di fronte all’università occupata. “Mentre la sinistra pensa a regolarizzare i centri sociali, da Askatasuna a Torino al Lambretta a Milano, noi lottiamo per restituire le università alle ragazze e ai ragazzi che con impegno e dedizione studiano per garantirsi un futuro a differenza dei loro ‘colleghi’ facinorosi e antisemiti” ha aggiunto.


“‘Odio la Lega’. ‘Lega Salvini e lascialo legato’. ‘Fascisti carogne tornate nelle fogne’. ‘Palestina libera dal fiume al mare’ (dunque cancellare Israele). ‘Sardone razzista, islamofoba e sessista’. Questi gli slogan con cui i sinceri democratici dell’intifada studentesca hanno accolto il nostro presidio per la legalità da ripristinare all’Università di Torino. In questo ateneo, nel silenzio complice della sinistra, sono andati in scena sermoni pro jihad da parte di un predicatore che odia profondamente la nostra civiltà e di recente ho pure subito una vergognosa aggressione semplicemente perché avevo osato avvicinarmi a una zona che centri sociali e collettivi considerano come il loro quartier generale piuttosto che un luogo dove studiare liberamente” ha continuato.

Piemonte, sondaggio Noto: Cirio 58%, Pentenero 27%, Disabato 11%

Piemonte, sondaggio Noto: Cirio 58%, Pentenero 27%, Disabato 11%Roma, 23 mag. (askanews) – In vista delle elezioni regionali in Piemonte, il centrodestra, che sostiene il presidente uscente Alberto Cirio, si attesta al 58%, il centrosinistra, che appoggia Gianna Pentenero, al 27%, M5s, con la candidata presidente Sarah Disabato, all’11%, secondo Notosondaggi, per Noi moderati.


Il primo partito in Piemonte sarebbe Fratelli d’Italia col 28%, segue il Pd al 15%, poi la Lega e M5s con l’11%, Forza Italia e Lista Cirio appaiati sull’8%. Distanziati Verdi e sinistra e Pentenero Presidente al 4% (entrambi nella coalizione di Cs), Noi moderati al 3% (Cdx), Libertà (con candidato presidente Alberto Costanzo) e Piemonte Popolare (Francesca Frediani) al 2%.

Piemonte, Pentenero: in primi 100 giorni lavoro su liste d’attesa

Piemonte, Pentenero: in primi 100 giorni lavoro su liste d’attesaMilano, 22 mag. (askanews) – “Nei primi cento giorni di governo il primo problema da affrontare è quello della sanità. Un problema che si porta dietro tutto: il malessere e il senso di abbandono delle persone”. Così Gianna Pentenero, candidata alla presidenza della Regione Piemonte per il centrosinistra, ha risposto alla domanda sui primi provvedimenti da adottare in caso di vittoria alle elezioni regionali, in occasione dell’incontro ‘Collegare il Piemonte al Futuro’, organizzato dalla Cisl Piemonte.


Pentenero ha poi continuato: “Serve immediatamente un piano di intervento da elaborare con le aziende, le parti sociali e tutti i soggetti interessati per affrontare i temi più urgenti: personale e riduzione delle liste d’attesa”. Proseguendo con le altre priorità ha detto: “La seconda questione è quella di riattivare quei cantieri che possiamo anche dire che sono ripartiti o che sono stati inaugurati, ma sono fermi o procedono a rilento. Bisogna accelerare, individuando tutte le leve possibili”.


“Terzo, occorre far partire le misure di accompagnamento per le persone. Bene le misure che integrano la cassa integrazione da parte della Regione, ma se arriviamo a questo provvedimento è perché lo Stato, che fino all’anno scorso contribuiva con sue risorse, adesso si è tirato indietro. Ma i soldi del Fondo sociale europeo finalmente possiamo anche utilizzarli sulla non autosufficienza e anche su questo possiamo lavorare subito”, ha poi concluso.

Piemonte, M5s: da Cirio e Pentenero solo chiacchiere e annunci

Piemonte, M5s: da Cirio e Pentenero solo chiacchiere e annunciMilano, 17 mag. (askanews) – “Il Movimento 5 Stelle si è sempre battuto per la gratuità del trasporto pubblico per gli studenti e i giovani, mentre sia il centrodestra che il centrosinistra in questi anni hanno tagliato drasticamente i servizi e allo stesso tempo aumentato i prezzi di biglietti e abbonamenti. Un salasso che i cittadini hanno subito sulla loro pelle, soprattutto nell’ultimo anno. Cirio e Pentenero, che si mettono pure d’accordo a raccontare favole su autobus e treni gratis, in campagna elettorale sperano nella memoria corta dei piemontesi”. Così in una nota la candidata del M5s alla presidenza della Regione Piemonte, Sarah Disabato, riferendosi al presidente uscente e candidato del centrodestra e alla candidata del centrosinistra.


“In questi cinque anni in Consiglio regionale abbiamo chiesto a più riprese un efficientamento del trasporto pubblico locale, compresa la riattivazione delle linee ferroviarie sospese già dalla Giunta di centrodestra guidata da Roberto Cota, di cui Alberto Cirio era assessore: pensiamo alla Chivasso-Asti, alla Pinerolo-Torre Pellice e poi anche alla Rivarolo-Pont e alla Germagnano-Ceres. In sede di bilancio, inoltre, abbiamo chiesto di rivedere il Contratto di Servizio con Trenitalia, con maggiori investimenti da parte della Regione e il coinvolgimento diretto dei comitati pendolari” ha continuato Disabato. “Facile, poi, riempirsi la bocca con la tutela dei diritti: con che faccia Cirio si presenta davanti agli elettori, e soprattutto alle elettrici, parlando di diritti, quando lui stesso insieme al suo assessore Marrone è stato l’autore del fondo vita nascente, il provvedimento antiabortista più retrogrado, oscurantista e lesivo nei confronti delle donne degli ultimi anni. Una misura poco trasparente che grida vendetta” ha concluso.

Piemonte, presentato programma del centrodestra per Cirio

Piemonte, presentato programma del centrodestra per CirioMilano, 16 mag. (askanews) – Sanità, lavoro, crescita, sviluppo, inclusione, sostenibilità, legalità e attenzione ai fragili e alle famiglie. Sono i punti centrali del programma della coalizione di centrodestra per le elezioni regionali in Piemonte dell’8 e 9 giugno, presentato da Fdi, Lega, Fi, Noi Moderati e Lista civica Cirio Presidente Piemonte moderato e liberale, a sostegno del candidato presidente Alberto Cirio.


“Chiediamo la fiducia dei piemontesi, forti del lavoro fatto in questi cinque anni e con l’obiettivo di portare a termine i tanti progetti avviati. In questi anni il Piemonte si è sbloccato ed è ripartito in particolare nelle infrastrutture, nel Pil che cresce come quello dell’Italia e nell’occupazione che oggi registra dati in oggettivo aumento rispetto al passato e anche in raffronto alla media nazionale. Crescono turismo e competitività industriale e, nonostante le difficoltà che ancora ci sono, i numeri della sanità, dopo anni in negativo, tornano ad avere il segno più” ha commentato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte e candidato presidente per la coalizione di centrodestra. “Siamo per la libertà, individuale e sociale. La libertà di esprimersi, di lavorare e di decidere come sviluppare la propria vita; una libertà di scegliere i servizi migliori per noi e per i nostri figli; una libertà di intraprendere e di costruire iniziative rivolte al bene comune. Siamo per la solidarietà e la sussidiarietà, quali principi guida dell’azione di governo, Siamo per i diritti, senza dimenticare che la loro effettiva realizzazione è affidata ai doveri e alla responsabilità di tutti. Siamo per il supporto e valorizzazione della famiglia, cardine della nostra società, di cui è cuore e motore, e che sosteniamo con misure dedicate” si legge nelle premesse del programma.

Piemonte, Pentenero si dimette da assessore del Comune di Torino

Piemonte, Pentenero si dimette da assessore del Comune di TorinoMilano, 9 mag. (askanews) – La candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, lascerà l’incarico di assessore al lavoro, attività produttive, polizia municipale e politiche per la sicurezza del Comune di Torino, per dedicarsi alla campagna elettorale delle regionali di giugno. Lo ha scritto in una nota nella quale riferisce di avere incontrato stamani il sindaco del capoluogo piemontese, Stefano Lo Russo. “Domani, in concomitanza con la presentazione ufficiale della mia candidatura alla presidenza della Regione Piemonte, rassegnerò le mie dimissioni a Stefano Lo Russo per dedicarmi alla sfida per la guida della Regione. E insieme definiremo le modalità dei passaggi di consegne” ha aggiunto.