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Autonomia, De Luca: Meloni non ha più titolo per parlare di nazione

Autonomia, De Luca: Meloni non ha più titolo per parlare di nazioneNapoli, 25 gen. (askanews) – Con l’approvazione in Senato del ddl Calderoli, “da oggi avremo perlomeno una magra consolazione: il presidente del Consiglio non avrà più la possibilità di parlare ogni trenta secondi della nazione. La state distruggendo, non avete più titolo politico, ideale e morale per parlare di nazione”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia per illustrare le iniziative contro l’autonomia differenziata.

“Questa legge non è per la nazione, ma è per quello che io chiamo il ‘Controrisorgimento’”, ha attaccato De Luca chiedendo il sostegno di quegli esponenti delle istituzioni del Sud che contestano il “parassitismo” in difesa di un Mezzogiorno “fatto di amministratori seri, di sacrificio e di impegno nei territori”. La battaglia da portare avanti, secondo De Luca, è contro un governo per il quale “le contraddizioni sono pane quotidiano”. Un esecutivo che propone “contemporaneamente la rottura dell’unità nazionale con l’autonomia differenziata e un processo di centralizzazione burocratica che non si è mai visto nel Paese”. “E’ una contraddizione insopportabile parlare di autonomia e decentramento di poteri nel momento in cui a Roma, nella Presidenza del Consiglio, si concentra un flusso finanziario immenso”, ha concluso.

Autonomia, De Luca a Zaia: non esagerare, da Lega contraddizioni

Autonomia, De Luca a Zaia: non esagerare, da Lega contraddizioniNapoli, 25 gen. (askanews) – “Zaia è un amico, ma non deve esagerare. Lui si riferisce al fatto che l’articolo 116 della Costituzione prevede la possibilità per le Regioni di chiedere nuovi poteri, ma questo non lo contesta nessuno. Quello che contestiamo, ed è incostituzionale e lo comprende anche l’amico Zaia, è la violazione dell’uguale diritto dei cittadini italiani a godere gli stessi diritti dal Piemonte alla Sicilia, questo uguale diritto non c’è”. A dirlo è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che risponde a distanza alle parole del collega del Veneto, Luca Zaia, che, in un’intervista al quotidiano Libero, ha detto che “l’autonomia non è né di destra né di sinistra: è di buonsenso. Chi la strumentalizza, ma non punto il dito contro nessuno, è anche irrispettoso nei confronti del Capo dello Stato, che è il garante della Costituzione”.

Per De Luca “Zaia dice che questo è avvenuto con il centalismo, sì è avvenuto anche con uno Stato centralista, ma viene ancora di più aggravato se andiamo avanti in questa direzione e, in ogni caso, c’è un problema che deve sciogliere la Lega. Come rende compatibile l’autonomia differenziata con questa centralizzazione burocratica che sta facendo il governo Meloni? Per il Pnrr, per il Fondo Sviluppo e coesione, per le Zes, per tutto? Quindi, da una parte autonomia differenziata, per un’altra parte una centralizzazione vergognosa. Sono contraddizioni loro”, ha concluso il presidente della Regione Campania.

Autonomia, Zaia: Paese a due velocità è figlio del centralismo

Autonomia, Zaia: Paese a due velocità è figlio del centralismoRoma, 24 gen. (askanews) – “Assolutamente no”, non c’è il rischio che qualcuno rimanga indietro, “ed è immorale che oggi si ricordi che c’è un paese a due velocità e altrettanto immorale sostenere che ci sono cittadini che fanno le valigie per andare a curarsi fuori regione. Ma tutti questi fatti non sono figli dell’autonomia ma figli di un centralismo che non ha prodotto i risultati sperati”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervistato da Bruno Vespa in “Cinque minuti” su Rai Uno.

“Penso – ha aggiunto Zaia – che” se in “alcune ragioni la sanità non funziona la colpa non la si debba ricercare nell’autonomia, che ancora non esiste, ma in una mala gestione del passato che ancora oggi lascia il segno”.

Autonomia, Emiliano: Regioni ricche faranno dumping alle povere

Autonomia, Emiliano: Regioni ricche faranno dumping alle povereRoma, 24 gen. (askanews) – Con il ddl Calderoli sull’autonomia regionale differenziata “l’Italia diventerebbe una Repubblica di 20 staterelli perché ogni Regione potrà legiferare in modo diverso sulle stesse materie e quindi un cittadino o un’impresa che ha sede o interessi su tutto il territorio nazionale rischia di dover cambiare legislazione a seconda del luogo dove arriva e poi ovviamente le Regioni più ricche, per quanto riguarda la sanità e la scuola, potranno integrare le retribuzioni dei lavoratori di quel settore e quindi le regioni più povere saranno” in una situazione di “dumping rispetto al fatto di poter ottenere i migliori insegnanti o i migliori medici”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervistato da Bruno Vespa in “Cinque minuti” su Rai Uno.

“I bilanci ordinari di regioni come Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna – ha proseguito Emiliano -, sono talmente forti che potrebbero introdurre forme di retribuzione supplementare del personale sanitario e degli insegnanti in modo tale da richiamare tutte le ‘star’ della medicina in quelle regioni a danno delle altre, creando un differenziale di qualità di cura molto pesante”.

Trasporti, Decaro (Anci): valuteremo col governo su limiti velocità

Trasporti, Decaro (Anci): valuteremo col governo su limiti velocitàRoma, 24 gen. (askanews) -“Apprezziamo l’invito del ministro Salvini a confrontarci sul testo della sua direttiva e a condividere le scelte sui limiti di velocità nelle aree urbane. La sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti è da sempre la priorità assoluta di tutti i sindaci, che sono i più titolati a valutare le diverse situazioni locali, le esigenze della mobilità e quelle legate alla sicurezza dei cittadini”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, a proposito della direttiva emanata dal Mit sui limiti di velocità nelle strade urbane.

“Da molti anni d’intesa con tutti i livelli istituzionali a cominciare dal Mit svolgiamo opera di convincimento sull’importanza di rispettare le regole della strada, e sulla correlazione diretta che c’è fra la sicurezza di pedoni e ciclisti e la velocità del traffico automobilistico. Pensiamo che sia molto importante continuare a collaborare nel sensibilizzare i cittadini e siamo fiduciosi che si troveranno insieme le soluzioni migliori”, continua Decaro.

Manovra, Uncem a Governo: reintegrare fondi tagliati a piccoli Comuni

Manovra, Uncem a Governo: reintegrare fondi tagliati a piccoli ComuniRoma, 24 gen. (askanews) – Uncem chiede al Governo e al Parlamento di reintegrare le risorse economiche per investimenti, destinate ai Comuni con meno di mille abitanti, tagliate nella legge di bilancio 2024. Uncem chiede di correggere urgentemente il taglio, votato nella finanziaria, alle risorse stanziate a decorrere dal 2021 dall’articolo 30, comma 14-bis, del decreto-legge n. 34 del 2019, “per l’avvio da parte dei piccoli comuni di un programma pluriennale per potenziare gli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche a beneficio della collettività, nonché per gli interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile”. La riduzione è di 44 milioni di euro per il 2024, 14 milioni di euro per il 2025, 26 milioni di euro per il 2027.

“Si tratta di un taglio ingiustificato e molto dannoso per i piccoli Comuni inspiegabile e inaccettabile. Va corretto con urgenza. I Comuni piccoli hanno fatto programmi pluriennali su quelle risorse e il taglio non è accettabile. Venga corretto con un urgente provvedimento del Governo insieme con il Parlamento”, precisa Marco Bussone, presidente nazionale Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani.

Autonomia, Calderoli: positivo aver concluso esame emendamenti

Autonomia, Calderoli: positivo aver concluso esame emendamentiRoma, 18 gen. (askanews) – “Oggi è ufficialmente terminato l’esame di tutti gli emendamenti sull’autonomia, è una bella giornata e siamo contenti di questo ulteriore passo avanti. Per martedì è già previsto il voto finale sulla riforma da parte del Senato, e anche martedì confido che sarà una bella giornata. Qualche giorno in più, dopo decenni di attesa, non cambia la sostanza né la bontà del disegno di legge che applica la Costituzione, così come previsto dal Titolo V. Attendiamo fiduciosi questo passaggio per un provvedimento che, come continuo a ripetere nella mia operazione-verità, non spacca il Paese ma vuole unirlo con la riduzione dei divari, nel segno di responsabilità, trasparenza, buona amministrazione e con la prospettiva di risolvere una volta per tutte sia la questione meridionale, sia la questione settentrionale. Avanti così”. Questo il commento del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine del voto sugli emendamenti all’Autonomia nella seduta odierna nell’aula di Palazzo Madama.

Insularità, Calderoli: presto ddl per sviluppo isole minori

Insularità, Calderoli: presto ddl per sviluppo isole minoriRoma, 18 gen. (askanews) – “Colgo l’occasione per informare la commissione che il governo sta predisponendo uno schema di disegno di legge quadro per lo sviluppo delle isole minori marine, lagunari, lacustri”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, in audizione alla Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità.

“Lo schema di disegno di legge indicherà misure di crescita per le isole minori in considerazione del loro valore unico sotto il profilo naturalistico e ambientale, delle tradizioni e delle particolari culture che vi sono conservate. La proposta si incentra sulle definizioni di una programmazione strategica ed economica delle misure per lo sviluppo delle isole minori attraverso la previsione di un documento unico di programmazione per le isole minori in cui confluiscono i progetti integrati di sviluppo territoriale elaborati dai comuni interessati”,ha spiegato.

Regioni, Santanché: no al terzo mandato, 15 anni sono troppi

Regioni, Santanché: no al terzo mandato, 15 anni sono troppiGenova, 17 gen. (askanews) – “Onestamente non sono d’accordo con il terzo mandato, 15 anni mi sembrano tanto. Il mio è un discorso generale, non ad personam, non siamo mica la sinistra. La mia idea personale è che la democrazia sia anche alternanza e 15 anni sono un periodo un po’ troppo lungo. Ma è una mia posizione personale”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanché, rispondendo ad una domanda sul terzo mandato dei governatori a margine della prima edizione del Forum internazionale del turismo italiano al Palazzo della Meridiana di Genova.

Meloni: accordi coesione evitano ordine sparso, no limiti autonomia

Meloni: accordi coesione evitano ordine sparso, no limiti autonomiaRoma, 17 gen. (askanews) – La firma di questo accordo e degli altri sottoscritti con le Regioni “è frutto di un lavoro complesso e lungo che il governo ha fatto, e del quale ringrazio il ministro Fitto, che riguarda la riorganizzazione dei fondi sviluppo e coesione a monte”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Bologna per la cerimonia di firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Emilia Romagna.

“Noi – ha aggiunto – abbiamo varato il decreto Sud che riorganizza il fondo di coesione e istituisce questi accordi di coesione tra le Regioni e il governo nazionale che hanno delle novità che dal mio punto di vista sono importanti. La prima delle quali è che le risorse vengono distribuite per centrare degli obiettivi che vengono proposti dalle Regioni, ma sono condivisi dal governo nazionale. Perché? Non perché noi si voglia ovviamente limitare l’autonomia dei territori ma per fare in modo che il lavoro che una regione fa sia inserito in una strategia più grande. Per fare in modo che non si vada in ordine sparso, che non ci si consideri delle nazioni separate nelle quali ognuna viaggia secondo le proprie priorità”. (segue)