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Uncem: serve 1 miliardo l’anno in più per le montagne italiane

Uncem: serve 1 miliardo l’anno in più per le montagne italianeRoma, 4 dic. (askanews) – “Un miliardo l’anno in più per le montagne italiane”. Così il presidente dell’Uncem, Marco Bussone, aprendo l’assemblea dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, in corso presso il Palazzo della Cooperazione a Roma.

“Non accettiamo un dimezzamento del fondo nazionale per la montagna – che abbiamo portato a 200 milioni di euro annui, con un bel lavoro del Parlamento due anni fa in legge di bilancio 2022. Dimezzarlo, tenendone metà a Roma, andrebbe appunto a limitare quanto arriva sui territori”, ha proseguito nel corso della sua relazione introduttiva. “Se nuove iniziative dello Stato si dovranno muovere per le montagne, si aggiungano risorse a quel fondo di 200 milioni. Diciamo almeno 1 miliardo l’anno per incentivare medici e pediatri di base, non chiudere scuole, sostenere start up e imprese, promuovere fiscalità differenziata, favorire investimenti e trasporto a chiamata, finanziare nuove green communities e impianti di trasmissione per vincere il digital divide non finanziati dal Pnrr”, ha detto ancora ribadendo che occorre “1 miliardo l’anno in più per le montagne italiane. E non 100 milioni di euro di Fosmit quando oggi ne abbiamo ‘solo’ importanti 200”.

Manovra, Bussone (Uncem): no tagli a discapito dei comuni

Manovra, Bussone (Uncem): no tagli a discapito dei comuniRoma, 4 dic. (askanews) – “Occorre far sì che non vi siano tagli a discapito dei comuni nella legge di bilancio e nei prossimi provvedimenti”. Lo ha detto il presidente dell’Uncem, Marco Bussone, a margine dell’assemblea dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, in corso presso il Palazzo della Cooperazione a Roma.

“Serve una nuova legge sulla montagna che contenga investimenti e risolva le sperequazioni e limiti le disuguaglianze”, ha aggiunto. “Dobbiamo fare in modo che tutti i provvedimenti che riguardano i territori favoriscano chi rimane” come in “un neopopolamento nel quadro di una crisi climatica ed energetica durissima che noi affrontiamo come hub prima di altri territori facendo leva su nuove forze e anche su nuove capacità: e interazioni con le imprese e con il volontariato”, ha detto ancora.

Decaro (Anci): negozio che chiude è ferita in spazio città

Decaro (Anci): negozio che chiude è ferita in spazio cittàRoma, 29 nov. (askanews) – “Viviamo un periodo complicato, un negozio che chiude per noi sindaci significa anche una ferita nello spazio fisico della città. Significa perdere un luogo di aggregazione, di socialità, di relazione tra componenti della nostra comunità e significa perdere posti di lavoro. Quindi questa alleanza tra associazioni del commercio e i sindaci del nostro Paese ci serve a rilanciare queste attività attraverso interventi di rigenerazione urbana, di rigenerazione dello spazio pubblico, attraverso attività che devono tenere insieme le esigenze dei gestori delle attività economiche e le esigenze dei residenti, anche utilizzando investimenti importanti, come i fondi del Pnrr”. Lo ha detto Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari, a margine di un incontro nella sede di Confcommercio con il presidente Carlo Sangalli e diversi sindaci di Città metropolitane.

Regioni, Calderoli: via libera a fondi Tpl e potenziamento Its

Regioni, Calderoli: via libera a fondi Tpl e potenziamento ItsRoma, 28 nov. (askanews) – “Quest’oggi seduta straordinaria delle Conferenze Unificata e Stato-Regioni, con via libera a provvedimenti importanti in tema di trasporto pubblico locale e ITS Academy”. Così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, commentando i punti significativi delle sedute.

“In sede di Conferenza Unificata è stata sancita l’intesa sullo schema di decreto per la ripartizione tra le Regioni a statuto ordinario del saldo del Fondo nazionale per il Tpl, pari a oltre un miliardo di euro. Risorse preziose che il Mit mette a disposizione per dare un supporto concreto ai territori, peraltro dopo aver anticipato l’80% del totale del Fondo ancora in febbraio”, ha continuato. “In sede di Conferenza Stato-Regioni sancita intesa sul pacchetto di provvedimenti relativo agli ITS Academy e al potenziamento dell’offerta di istruzione. Una serie di iniziative necessarie, anche in ottica Pnrr, per un monitoraggio quantitativo e qualitativo del sistema terziario di istruzione, fondamentale per la crescita e la realizzazione dei nostri giovani nella vita lavorativa”, ha proseguito.

Prosegue quindi l’impegno dell’esecutivo nell’interesse dei cittadini e dei territori, con lo sguardo rivolto ai servizi pubblici fondamentali per il Paese”, ha concluso il ministro.

Autonomia, Calderoli: le opposizioni sono state ascoltate

Autonomia, Calderoli: le opposizioni sono state ascoltateRoma, 21 nov. (askanews) – “Con il voto di oggi per il mandato ai relatori, posso dire con soddisfazione che si è ufficialmente concluso in commissione Affari Costituzionali al Senato l’iter del disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia! È senza dubbio un ulteriore passo avanti per una riforma di buonsenso, che si pone l’ambizioso obiettivo di garantire i servizi e ridurre i divari tra aree del Paese nel segno di trasparenza, responsabilità, efficienza e buona amministrazione”. Lo scrive su facebook il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli commentando l’approvazione, con il mandato ai relatori, del ddl del governo sull’autonomia differenziata da parte della commissione Affari costituzionali del Senato.

“Abbiamo raccolto questa sfida meno di un anno fa, e adesso finalmente ci siamo – scrive ancora Calderoli -. Dopo oltre 22 anni, si potrà arrivare alla piena applicazione del Titolo V della Costituzione e delle prerogative costituzionali attribuite alle Regioni. Si è già detto di come il percorso parlamentare sia stato ampio e significativo, basta guardare i numeri: oltre 110 sedute tra sede referente e consultiva, oltre 60 audizioni, centinaia di proposte emendative esaminate, di cui un’ottantina approvate, 44 delle quali a prima firma delle opposizioni. Vari step di un articolato cammino che ha visto pienamente coinvolto il Parlamento, sia maggioranza che opposizioni, così come gli Enti territoriali in più occasioni. Senza dimenticare il prezioso contributo del Clep e del professor Cassese, anche lui ascoltato in Senato in due audizioni, nonché i pareri offerti dalle commissioni parlamentari, tra le quali Bilancio e Questioni Regionali”. Secondo Calderoli, dunque, “è stato fatto un lavoro lungo e molto approfondito che ha permesso di arricchire il testo. I numeri degli emendamenti, la maggioranza dei quali sono stati presentati dalle opposizioni, dimostra che le opposizioni sono state ascoltate. Da notare anche l’allargamento del consenso per la riforma anche oltre la maggioranza. Lo dimostra il fatto che il gruppo delle Autonomie abbia votato a favore e che si sia dichiarata a favore anche la senatrice Gelmini. Ora non resta che il passaggio nell’Aula di Palazzo Madama, nei tempi che stabilirà la capigruppo. Insomma, la strada da percorrere è tracciata da tempo e non resta altro da fare che continuare a percorrerla”.

Infine, “sul presunto ‘scambio’ con il premierato che sostengono le opposizioni, ricordo – conclude il ministro – che io nel 2005 feci votare dal Parlamento una riforma che prevedeva sia l’autonomia che il premierato. Ora portiamo avanti entrambe perché è il programma del governo: noi facciamo quel che diciamo, al contrario di altri che dicono e non fanno”.

Autonomia, Calderoli: presentato a cabina regia esito lavori Clep

Autonomia, Calderoli: presentato a cabina regia esito lavori ClepRoma, 16 nov. (askanews) – “Si è svolta questa sera, in seguito al Consiglio dei Ministri, la seconda riunione della cabina di regia per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni”. Lo fa sapere in una nota il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

“In questa sede – aggiunge Calderoli – ho presentato l’esito dei lavori del Comitato per la definizione dei Lep, fondamentale per proseguire nel nostro percorso di riduzione dei divari tra le diverse aree del Paese. Ben 753 pagine che sono frutto di un lavoro enorme, articolato in 70 riunioni complessive tra plenaria e sotto-gruppi, coordinati in poco più di 6 mesi dalla sapiente guida del professor Cassese”. “Tale relazione, che è già stata inviata a tutti i Ministeri, così come a Regioni, Province e Comuni, verrà quindi trasmessa al Parlamento e alla Commissione tecnica per i fabbisogni standard, in modo da procedere con i passaggi successivi”, conclude il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie.

Autonomia, Calderoli soddisfatto: la riforma procede. Avanti così

Autonomia, Calderoli soddisfatto: la riforma procede. Avanti cosìRoma, 14 nov. (askanews) – “Con il voto di oggi sulle ultime proposte emendative, il percorso dell’autonomia in commissione è pressoché concluso. Un cammino che la riforma ha iniziato meno di un anno fa e che compie un altro passo avanti decisivo”. Lo ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine della seduta di commissione Affari Costituzionali che ha concluso l’esame degli emendamenti al ddl autonomia.

“Il percorso parlamentare – ha aggiunto Calderoli – è stato ampio e significativo, basta guardare i numeri: oltre 110 sedute tra sede referente e consultiva, oltre 60 audizioni, centinaia di proposte emendative esaminate e un’ottantina approvate, 44 delle quali a prima firma delle opposizioni. Ben più della metà, a dimostrazione oggettiva del dialogo che c’è stato. Ormai non resta che il voto sul mandato al relatore, previsto entro martedì, e poi verrà il turno dell’Aula di Palazzo Madama. Le dichiarazioni di voto potranno iniziare già da domani. Insomma, la riforma procede. Avanti così”, ha concluso il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie.

Manovra, Decaro: bene prima eliminazione taglio a Comuni per 2023

Manovra, Decaro: bene prima eliminazione taglio a Comuni per 2023Roma, 14 nov. (askanews) – “Ringraziamo il governo e il parlamento per aver accolto una richiesta pressante che era venuta dai Comuni, cioè la cancellazione del taglio previsto ma non ancora applicato per il 2023 di 100 milioni di euro per i Comuni e 50 milioni per le Città metropolitane e le Province. Si trattava di un taglio ingestibile che andava a colpire bilanci già in molti casi chiusi, con un danno molto grave per tutti gli enti locali coinvolti”. Così il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha commentato l’eliminazione del taglio di 100 milioni ai Comuni approvato in Commissione al Senato oggi.

“Ora però – ha proseguito Decaro – dovremo trovare insieme il modo per evitare le conseguenze negative dei tagli previsti dalla manovra di bilancio per i prossimi anni. Sono risorse che ai Comuni sono indispensabili per garantire un livello accettabile di servizi essenziali per i cittadini, in un momento in cui tante famiglie soffrono i morsi della crisi economica e si rivolgono agli enti di prossimità sul territorio per ricevere un sostegno che noi sindaci non saremmo in grado di garantire”.

Manovra, Province a Giorgetti: ricadute pesanti su bilanci enti

Manovra, Province a Giorgetti: ricadute pesanti su bilanci entiRoma, 14 nov. (askanews) – “Comprendiamo lo scenario di incertezza e di rallentamento del quadro macroeconomico nel quale si inserisce il Disegno di legge di bilancio per il triennio 2024-2026, ma le misure a carico delle Province avranno ricadute pesanti sugli equilibri di bilancio di questi enti, già in condizioni precarie a causa dei tagli delle precedenti manovre e del progressivo ed inesorabile calo delle entrate tributarie proprie, ormai generalizzato”. E’ quanto scrive il Presidente di Upi Michele de Pascale in una lettera indirizzata al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nella quale si ribadiscono le preoccupazioni delle Province per i tagli previsti dalla Legge di Bilancio 2024 e si invita il Ministro a verificare insieme soluzioni possibili.

“La legge di bilancio all’esame del Parlamento – scrive de Pascale al ministro – non solo non prevede interventi per stabilizzare i bilanci e rafforzare gli enti, né misure a favore delle Province in dissesto e riequilibrio, ma aumenta il concorso delle Province alla finanza pubblica, con effetti anche sulla capacità organizzativa, perché la spending prevista dalla manovra, cui si aggiunge il costo degli oneri contrattuali, mina ulteriormente la sostenibilità finanziaria necessaria agli enti per procedere a nuove assunzioni”. Un tema prioritario per le Province, tanto che il Presidente de Pascale ricorda al ministro dell’Economia “la richiesta avanzata più volte da Upi di prevedere assunzioni mirate di personale tecnico altamente specializzato in tutto il ciclo degli appalti pubblici, indispensabile per far fronte agli impegni delle Province negli investimenti, compresi quelli in attuazione del Pnrr e Pnc”.

Ad accompagnare la lettera – fa sapere una nota – è una serie di proposte emendative avanzate dall’Upi su cui il Presidente de Pascale chiede a Giorgetti di aprire un’interlocuzione per cercare di individuare soluzioni, in linea anche con quanto più volte espresso dal Governo Meloni e dalla maggioranza che lo sostiene sull’opportunità di restituire alle Province risorse e personale indispensabili per garantire i servizi ai territori e alle comunità.

Manovra, Uncem: rafforzare politiche Enti locali, ridurre sperequazioni

Manovra, Uncem: rafforzare politiche Enti locali, ridurre sperequazioniRoma, 13 nov. (askanews) – Rafforzare le politiche per gli Enti locali, ridurre le sperequazioni territoriali, investire su transizioni ecologica, energetica, e digitale. Sono alcune delle proposte di emendamento presentate dal presidente di Uncem, Marco Bussone, in audizione Commissione congiunte Bilancio Camera e Senato sulla legge di bilancio 2023.

L’Unione nazionale Comunità Enti Montani punta a “rafforzare le politiche per gli Enti locali, eliminando ogni taglio di trasferimento, aumentando i fondi per investimenti e per garantire servizi pubblici e ‘diritti di cittadinanza’”, ha detto Bussone sottolineando la necessità di “una efficace riduzione delle sperequazioni territoriali, eliminazione delle disuguaglianze, con opportuni interventi per le zone interne e montane”. Per l’Uncem occorre “consentire il consolidamento delle azioni degli Enti locali e delle Regioni per l’attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza, consentendo di investire risorse