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Governo, Calderoli ringrazia le Regioni: collaborazione efficace

Governo, Calderoli ringrazia le Regioni: collaborazione efficaceRoma, 12 ott. (askanews) – “Con le odierne sedute delle Conferenze Unificata e Stato-Regioni è arrivato il via libera a nuovi provvedimenti e iniziative importanti”. Lo fa sapere in una nota il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

“In sede di Conferenza Unificata – spiega Calderoli – è arrivato il parere favorevole al decreto con le modalità per l’erogazione delle risorse relative al Fondo per la valorizzazione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta, dunque Veneto e Piemonte, mettendo in campo 5 milioni di euro da destinare agli enti locali per realizzare opere aggiuntive o coprire il costo di aumenti per opere già programmate o in corso. E’ stato inoltre reso parere favorevole al decreto Caivano, per misure di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa, alla criminalità minorile e per la sicurezza dei minori in ambito digitale”. “In sede di Conferenza Stato-Regioni – prosegue il ministro – ho avuto il piacere di rendere un’informativa per ringraziare, a nome del Governo, i partecipanti degli enti territoriali a queste sedute. Su ben 602 leggi regionali, sono 579 quelle che hanno evitato l’impugnativa, dunque meno del 4% delle leggi regionali viene impugnato. Si tratta – sottolinea il ministro – di un ottimo risultato, a distanza di un anno dall’insediamento dell’Esecutivo, che ci sprona comunque a migliorare e a cercare di fare sempre di più. Fin dall’inizio del mio mandato come Ministro per gli Affari Regionali ho preso l’impegno di garantire un sempre miglior coordinamento tra il Governo centrale e gli Enti territoriali, una collaborazione che questi numeri certificano in pieno”.

“L’obiettivo che mi pongo da qui in avanti – conclude Calderoli – è proseguire nella stessa direzione, mantenendo alte le percentuali e di conseguenza la buona sinergia con le Istituzioni territoriali”.

Dl Sud, De Luca: centralizzazione poteri con rischio paralis

Dl Sud, De Luca: centralizzazione poteri con rischio paralisRoma, 12 ott. (askanews) – “Mentre stiamo ragionando di autonomia differenziata per un ulteriore decentramento di competenza dei poteri, siamo di fronte ad una centralizzazione mai vista di poteri e di competenze” che “rischia di paralizzare tutot”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in audizione alla Commissione parlamentare per le questioni regionali alla Camera.

“Centralizzazione non sul Governo ma sulla Presidenza del Consiglio”, ha aggiunto il governatore campano che ha citato l’Agenzia per la coesione che è stata sciolta è diventata un dipartimento alla Presidenza del Consiglio, il Pnrr, l’Fsc, la Zes unica nazionale, tutto centralizzato nella Presidenza del Consiglio. “Come si farà a governare tutta questa materia da un unico punto istituzionale, credo che rischiamo di avere una paralisi operativa”, ha aggiunto. “L’unico risultato che io vedo è un processo di burocratizzazione mai visto con un risultato a mio parere paradossale che anziché accelerare gli investimenti e tonificare l’economia del Paese abbiamo paralizzato è bloccato l’uso di 23 miliardi di euro dello Sviluppo e Coesione da un anno”, ha sottolineato De Luca.

Province, Meloni a Upi: saranno protagoniste rinnovata centralità

Province, Meloni a Upi: saranno protagoniste rinnovata centralitàRoma, 11 ott. (askanews) – “Le Province possono essere protagoniste di una rinnovata centralità, riscoprendo il loro ruolo naturale di cerniera tra Comuni e Regioni, e offrire un contributo importante alla sfida che ci vede tutti impegnati: costruire una Pubblica amministrazione più efficiente, più veloce e più vicina ai bisogni delle persone, delle famiglie e delle imprese”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio inviato alla 36* Assemblea annuale dell’Unione delle Province d’Italia a L’Aquila.

“Siamo – sottolinea – la nazione dei campanili, dei piccoli borghi, delle aree collinari e montane. Territori che conservano la nostra identità più autentica e che non devono essere lasciati indietro. Dalla ‘Provincia’, da quello che qualcuno definirebbe ‘l’Italia profonda’, la nostra nazione trae gran parte della sua forza produttiva, industriale e culturale. Le comunità e i territori di Provincia possono essere considerati la carta di identità dell’Italia e meritano rispetto e attenzione per il contributo sociale, economico e politico che offrono alla comunità nazionale”. In questo contesto, “le Province sono un presidio di coesione territoriale tra le aree più urbanizzate e i territori periferici e le aree interne. Non si può prescindere dalle Province per disegnare strategie di sviluppo coerenti con le diverse vocazioni dei territori, secondo i principi di autonomia e sussidiarietà riconosciuti dalla Costituzione”. Dunque “è nostro compito lavorare insieme per superare le tante criticità ereditate dal passato e individuare le soluzioni e gli strumenti più idonei per migliorare l’efficacia dell’azione politica e della capacità amministrativa delle Province. Anche per questo il Governo ha assicurato, con il decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, nuove assunzioni a tempo indeterminato riservate anche alle Province all’interno di un finanziamento europeo destinato alle politiche di coesione. Un intervento necessario per rafforzare la loro capacità di rispondere anche agli importanti impegni in ambito PNRR, a partire dalla missione che riguarda la riqualificazione degli istituti tecnici provinciali”.

Pnrr, Decaro: Pui Città metropolitane restano finanziati col Piano

Pnrr, Decaro: Pui Città metropolitane restano finanziati col PianoRoma, 10 ott. (askanews) – “Oggi abbiamo avuto una notizia positiva, e cioè che il governo ha accolto le nostre pressanti richieste e rivisto la propria decisione sui Piani Urbani Integrati. Il ministro Fitto ci ha annunciato che, se le Città metropolitane saranno in grado di garantire il rispetto delle scadenze previste, questi progetti così importanti per le nostre comunità continueranno a essere finanziati con fondi del Pnrr”. Lo ha affermato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, al termine della cabina di regia sui Piani Urbani Integrati insieme al ministro Fitto e ai sindaci delle 14 Città metropolitane.

“Tutti i sindaci presenti – ha aggiunto Decaro – hanno confermato che, come risulta anche dalle verifiche dell’Anci, non ci sono ritardi, i progetti stanno procedendo nei tempi stabiliti e dunque rimarranno sotto la copertura del Pnrr. Se il governo riterrà di varare una norma che introduce l’obbligo di coprire con fondi propri progetti eventualmente non completati in tempo e quindi non finanziati dall’Europa, il ministro Fitto ha ovviamente garantito che questa norma varrà per tutti i soggetti attuatori del Pnrr e non solo per gli amministratori comunali”.

Pnrr, sanzioni ai Comuni se ritardano sui Piani urbani integrati

Pnrr, sanzioni ai Comuni se ritardano sui Piani urbani integratiRoma, 10 ott. (askanews) – “Il Governo, al fine di responsabilizzare tutti gli enti impegnati nella delicata misura, intende adottare uno specifico provvedimento normativo” per l’attuazione dei Piani Urbani Integrati, “dove sarà chiarito che, in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo, i soggetti attuatori saranno chiamati a concorrere al pagamento della sanzione e ad assicurare il finanziamento degli interventi ritenuti inammissibili”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi diffusa dopo la quarta sessione di lavoro della Cabina di regia Pnrr, dedicata proprio allo stato di attuazione dei Piani Urbani Integrati.

“Nel corso della Cabina di regia – spiega la nota – sono stati analizzati i dati ufficiali del monitoraggio, estratti dal Mef sulla base delle informazioni contenute in Regis e nelle banche dati Anac. Ad oggi sono state riscontrate significative criticità e ritardi nell’affidamento dei lavori previsti per il 30 luglio 2023. Il Ministro Fitto ha nuovamente evidenziato che la mancata realizzazione anche di un solo intervento comprometterà il finanziamento dell’intera misura, con il rischio concreto di una serie di penalità connesse al mancato raggiungimento dell’obiettivo complessivo. Dopo un confronto nel merito, il Ministro ha chiesto ai Comuni di procedere tempestivamente, entro sette giorni, all’aggiornamento dei dati del monitoraggio, per consentire una valutazione con la Commissione europea rispetto alle prossime azioni da intraprendere”. Per questo “il Governo, al fine di responsabilizzare tutti gli enti impegnati nella delicata misura, intende adottare uno specifico provvedimento normativo, dove sarà chiarito che, in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo, i soggetti attuatori saranno chiamati a concorrere al pagamento della sanzione e ad assicurare il finanziamento degli interventi ritenuti inammissibili”.

La quarta sessione di lavoro è stata presieduta dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto. Presente il sottosegretario all’Economia e alle finanze, Lucia Albano, il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco e i sindaci delle Città Metropolitane.

Pnrr, Gualtieri: Fitto chieda a noi Comuni quali progetti fermare

Pnrr, Gualtieri: Fitto chieda a noi Comuni quali progetti fermareRoma, 5 ott. (askanews) – “Il Governo non ha definanziato nulla dei lavori del Pnrr. Ha proposto una rimodulazione dei fondi alla Commissione europea che toglie soldi da alcuni progetti e li mette su altre cose. Hanno detto fin da subito che i Piani urbani integrati saranno coperto con fondi di altro tipo, fidatevi. Se la Commissione accetterà la nostra proposta a novembre ci sarà un cambio in corsa tra fondi Pnrr e altre fonti, per le quali avrete più tempo. Questo è l’argomento di Fitto, per essere corretti: voi avrete più tempo e noi non perdiamo i soldi come Italia, conviene a tutti”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervenendo al Festival delle Città 2023 promosso da Ali – Autonomie Locali Italiane, in corso a Roma.

“A questa proposta io – ha spiegato Gualtieri – ho risposto che statisticamente è impossibile che il 100% dei progetti vada a buca nei tempi previsti, e quindi è giusto vedere a metà strada, puntare ai progetti che sono in ritardi. Anche io ho qualche progetto in ritardo, confesso. Ma quello che ho detto a Fitto che i Piani urbani integrati, fatti apposta per il Pnrr, di rigenerazione urbana che a Roma sono 5, sono perfettamente in tempo. Chiedete a noi sindaci quali sono i progetti in ritardo, non fateci apprendere dai giornali le scelte che avete fatto, ammesso che sia vero che li finanziate comunque, come avete dett. Altrimenti, senza scadenze serrate, gli uffici si siedono anche se siamo nella fase di apertura dei cantieri e non si può fare”.

Torino, “leale collaborazione” tra Governo e Regioni su priorità del Paese

Torino, “leale collaborazione” tra Governo e Regioni su priorità del PaeseTorino, 3 ott. (askanews) – Il rapporto tra Regioni e Governo non può essere ridotto a quello tra chi batte cassa e chi controlla i cordoni della borsa, ma deve prevedere un lavoro comune di programmazione di lungo periodo delle reali priorità del Paese, anche perché le risorse sono limitate. Un paradigma sottolineato da entrambe le parti in causa durante la seconda edizione del festival delle Regioni e delle Province autonome, che ha portato Giorgia Meloni per la prima volta a Torino da quando è a Palazzo Chigi. La “leale collaborazione tra diversi livelli istituzionali – ha sottolineato la presidente del Consiglio dal palco del Teatro Carignano – è un presupposto irrinunciabile per dare risposte concrete ai cittadini”, ma questa deve “riguardare la strategia” e non “limitarsi alla assegnazione delle risorse”.

Una risposta alla proposta lanciata poco prima dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga: “Noi siamo pronti a fare la nostra parte con senso di responsabilità istituzionale accanto al Governo in un dialogo costante e costruttivo che definisca una progettualità a lungo termine anche di tipo finanziario”. Un metodo di lavoro “caratterizzato dalla individuazione condivisa degli interventi necessari e prioritari di competenza regionale” come su sanità, trasporti e transizione ecologica, nella consapevolezza che “queste proposte non potranno trovare completa ed esaustiva risposta in pochi mesi, ma è necessario iniziare un percorso che guarda ai prossimi anni”. L’obiettivo comune, ha proseguito il presidente del Friuli Venezia-Giulia, deve essere quello di superare la “prassi” molto italiana di basarsi su una “programmazione di corto respiro utile nell’immediato, ma non in grado di costruire una prospettiva. Per questo dobbiamo tutti renderci conto che le risorse a disposizione sono limitate e per questo è necessario programmare e iniziare la via che ci porti agli obiettivi prefissati, senza che nessuno strumentalmente possa chiedere tutto e subito, ma lavorare ad un impegno reciproco che dia, anche in tempi più lunghi, le necessarie garanzie”.

Di certo Meloni ha ribadito che bisognerà “lavorare passo dopo passo” perché i fondi a disposizione scarseggiano, ma almeno questa volta, ha sottolineato, le Regioni possono contare sul vantaggio di avere a che fare con un Governo nato per durare l’intera legislatura. “Possiamo cadenzare gli interventi, non si può fare tutto subito, non ci prendiamo in giro: le priorità sono molte ma le risorse sono poche”, ha confermato. Le priorità sono “i redditi”, con la conferma del taglio al cuneo fiscale, “la sanità, sostenere famiglie che mettono al mondo figli, rafforzare se possibile le pensioni più basse”, ma “sono sempre pronta a confrontarmi e sono certa che lavoreremo fianco a fianco, nonostante qualsiasi diversità di idee l’obiettivo comune è amare questa nazione e renderla più forte”, ha concluso.

Meloni: riforma autonomia va avanti senza stop

Meloni: riforma autonomia va avanti senza stopTorino, 3 ott. (askanews) – La riforma dell’autonomia regionale differenziata “proseguirà senza stop, governo ha fatto molto di più di quanto era stato fatto” in precedenza. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla seconda edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome presso il Teatro Carignano di Torino.

“Penso – ha aggiunto – che l’autonomia, a differenza di quanto si dice, sia l’occasione per costruire un’Italia più unita, coesa, forte, capace di viaggiare alla stessa velocità e a garantire lo stesso livello di servizi. Vogliamo attuare il principio della sussidiarietà stabilito in Costituzione garantendo la coesione” di ogni parte d’Italia.

Calderoli: le Province devono rinascere, election day a giugno 2024

Calderoli: le Province devono rinascere, election day a giugno 2024Roma, 2 ott. (askanews) – “Le Province devono rinascere e deve essere garantito non solo un ritorno di risorse, ma anche un ritorno della democrazia perché devono essere i cittadini a decidere chi può guidarle”. Così Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, a un evento da Confindustria Cuneo, sottolineando che la “legge Delrio ha fallito”.

Per Calderoli “deve esserci un presidente della Provincia eletto dai cittadini e deve poter avere una sua squadra, dotandosi di una giunta vera e propria che lavori al governo del territorio”. “Il percorso in Parlamento sembrava ben avviato ed ora si trova vincolato a diverse motivazioni per procedere. Alcune sono politiche, altre invece personali. Per come la vedo io, c’è ancora tempo per approvare la riforma e arrivare ad un election-day nel giugno 2024, risparmiando 225 milioni che si dovrebbero spendere in caso di turno elettorale non coincidente con altri. A conti fatti, sarebbe come sprecare in una volta sola il costo di circa 3 mandati per presidenti e assessori provinciali. Un costo che si potrebbe azzerare, accorpando le elezioni nel giugno 2024”, ha sottolineato il ministro.

Province, 10 ottobre Assemblea nazionale a L’Aquila con Mattarella

Province, 10 ottobre Assemblea nazionale a L’Aquila con MattarellaRoma, 2 ott. (askanews) – “Le Province, che storia!”: è questo il titolo dell’Assemblea Nazionale delle Province italiane che si terrà a L’Aquila il 10 e 11 ottobre prossimi, la cui cerimonia di apertura si svolgerà alla presenza Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Due giornate di incontro – al Ridotto del Teatro Comunale di V. Antonellini dell’Aquila – tra i Presidenti delle Province, i Sindaci e i consiglieri Provinciali delegati da tutta Italia, e i rappresentanti di Governo e Parlamento per fare il punto sulle questioni più urgenti. “Protagonisti dell’Assemblea saranno le comunità e i territori di Provincia, che sono un tratto importante della storia di questo Paese e che vogliono contribuire a costruirne il futuro. Per questo proporremo ai rappresentati di Governo e Parlamento che interverranno riflessioni sulla definizione della nuova Provincia sia dal punto di vista istituzionale, partendo dalla legge in esame in Senato, che organizzativa, con la definizione di modelli avanzati che ci permettano di semplificare la pubblica amministrazione e contribuire a promuovere le politiche di sviluppo dei territori. Presenteremo poi i risultati del nostro percorso di attuazione del Pnrr, su cui tutti siamo impegnati in prima linea e rilanceremo le nostre proposte per definire strategie unitarie alla messa in sicurezza del Paese. Non posso non sottolineare quanto sia per noi un grande onore e una grande emozione – conclude de Pascale – avere la presenza del Presidente della Repubblica alla cerimonia di apertura dell’Assemblea: si tratta della prima volta nella storia dell’Upi”, dichiara il presidente dell’Upi, Michele de Pascale.