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Province, 10 ottobre Assemblea nazionale a L’Aquila con Mattarella

Province, 10 ottobre Assemblea nazionale a L’Aquila con MattarellaRoma, 2 ott. (askanews) – “Le Province, che storia!”: è questo il titolo dell’Assemblea Nazionale delle Province italiane che si terrà a L’Aquila il 10 e 11 ottobre prossimi, la cui cerimonia di apertura si svolgerà alla presenza Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Due giornate di incontro – al Ridotto del Teatro Comunale di V. Antonellini dell’Aquila – tra i Presidenti delle Province, i Sindaci e i consiglieri Provinciali delegati da tutta Italia, e i rappresentanti di Governo e Parlamento per fare il punto sulle questioni più urgenti. “Protagonisti dell’Assemblea saranno le comunità e i territori di Provincia, che sono un tratto importante della storia di questo Paese e che vogliono contribuire a costruirne il futuro. Per questo proporremo ai rappresentati di Governo e Parlamento che interverranno riflessioni sulla definizione della nuova Provincia sia dal punto di vista istituzionale, partendo dalla legge in esame in Senato, che organizzativa, con la definizione di modelli avanzati che ci permettano di semplificare la pubblica amministrazione e contribuire a promuovere le politiche di sviluppo dei territori. Presenteremo poi i risultati del nostro percorso di attuazione del Pnrr, su cui tutti siamo impegnati in prima linea e rilanceremo le nostre proposte per definire strategie unitarie alla messa in sicurezza del Paese. Non posso non sottolineare quanto sia per noi un grande onore e una grande emozione – conclude de Pascale – avere la presenza del Presidente della Repubblica alla cerimonia di apertura dell’Assemblea: si tratta della prima volta nella storia dell’Upi”, dichiara il presidente dell’Upi, Michele de Pascale.

Al via a Torino la seconda edizione del Festival delle Regioni

Al via a Torino la seconda edizione del Festival delle RegioniMilano, 29 set. (askanews) – Dal 30 settembre al 3 ottobre la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dà appuntamento a Torino per la seconda edizione de “L’Italia delle Regioni”. L’evento annuale nazionale, quest’anno organizzato in collaborazione con Regione Piemonte, è un’occasione per avviare, all’interno di una cornice di alta caratura istituzionale, un confronto con gli interlocutori di riferimento, pubblici e privati per elaborare e costruire proposte utili a potenziare il ruolo, l’identità e le diverse specificità delle venti Regioni e delle due Province autonome che compongono l’Italia.

Quest’anno la manifestazione partirà da Piazza Castello, che nel fine settimana si trasformerà in un “Villaggio delle Regioni”, all’insegna delle eccellenze territoriali, e si snoderà tra i luoghi simboli della Storia d’Italia. Da Palazzo Reale al Teatro Carignano, che ospiteranno, lunedì e martedì, due giornate di incontri istituzionali che vedranno la partecipazione rispettivamente del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, passando per l’Archivio di Stato dove si terranno i tavoli tematici con presidenti e assessori regionali e portatori d’interessi. Il tema centrale della manifestazione sarà quello delle infrastrutture nelle sue diverse articolazioni: dalla mobilità alla logistica, dall’energia all’ambiente, dalla sanità all’innovazione, dalle reti della conoscenza a quelle della ricerca. Il festival si propone come veicolo di dialogo e collaborazione tra regioni e province autonome per dare vita ad una piattaforma di posizionamento strategico rispetto alle politiche del prossimo futuro. L’appuntamento di Torino sarà l’occasione in cui la Conferenza delle Regioni, accanto al Governo, condividerà la messa a terra di moderne ed innovative soluzioni per favorire lo sviluppo del Paese, sfruttando anche la fondamentale leva dei fondi del Pnrr e della Programmazione europea.

Altro focus importante sarà quello dedicato ai grandi eventi in programma per i prossimi anni e al ruolo che i territori giocheranno in questa cruciale sfida. L’edizione 2023, nella giornata conclusiva, il 3 ottobre, celebrerà i 40 anni della Conferenza Stato-Regioni con una seduta storica all’interno del Parlamento Subalpino, che riapre eccezionalmente le porte dopo oltre un secolo.

Migranti, Anci a Piantedosi: attivare centri minori non accompagnati

Migranti, Anci a Piantedosi: attivare centri minori non accompagnatiRoma, 26 set. (askanews) – Attivare i centri governativi di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati, stabilizzare i Sai anche per gli adulti, riattivare la clausola di salvaguardia e dare incentivi ai Comuni che decidono di accogliere. Sono le proposte dell’Anci presentate in un documento al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per la gestione dei flussi migratori e in particolare per dare una soluzione strutturata al tema dei Msna. Così il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, delegato all’Immigrazione dell’Anci.

“Il documento è frutto del lavoro dell’intera commissione Immigrazione e Politiche per l’integrazione, riunitasi a Roma la scorsa settimana, che ha visto la presenza di oltre 80 Comuni, dal Nord al Sud, di cui gran parte capoluoghi di Provincia e con amministratori di diversa sensibilità politica”, ha proseguito. “Abbiamo proposto soluzioni di buon senso, sostenibili e immediatamente attuabili. Soluzioni alle esigenze dei Comuni e dei territori, che da tempo rappresentano preoccupazione per le crescenti difficoltà dettate dai numeri e dalle complessità nella presa in carico dei migranti”, ha sottolineato il delegato Biffoni.

I punti principali del documento sono: l’attivazione dei centri governativi di prima accoglienza per Msna, gestiti dal ministero dell’Interno, per poi essere accolti solo in seconda battuta nella Rete SAI, la cui capienza deve essere estesa in modo da dare accoglienza a tutti i minori non accompagnati presenti; la stabilizzazione dei SAI anche per gli adulti; la riattivazione della clausola di salvaguardia e incentivi ai Comuni che decidono di accogliere. “I Comuni, lo ribadisco continueranno a fare la loro parte, ma è indispensabile creare le condizioni per proseguire in tal senso. Proprio sui punti proposti stiamo intrattenendo interlocuzioni con il Ministero dell’Interno, da cui attendiamo ben presto risposte concrete e in linea con quanto richiesto dai Comuni italiani”, ha concluso.

Migranti, Bonaccini: tavolo permanente con ministero e Regioni

Migranti, Bonaccini: tavolo permanente con ministero e RegioniBologna, 22 set. (askanews) – “Noi prendiamo atto positivamente di alcune risposte ad alcune questioni che abbiamo posto. La prima è quella che verrà reso permanente, come da tempo chiedevo, un tavolo istituzionale tra la Regione, i comuni e ovviamente per tramite del ministero degli Interni” per affrontare l’emergenza dell’accoglienza dei migranti in Italia. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, al termine di un incontro con il ministro dell’Interno e il sindaco di Bologna.

“E’ un fatto positivo perché già nei prossimi giorni avremo un primo incontro con prefetture, amministrazioni locali e ministero stesso – ha aggiunto Bonaccini -. Ho chiesto che la conferenza delle Regioni si ritrovi immediatamente con il ministero e ho avuto risposta positiva, proprio perché abbiamo bisogno di capire cosa sta succedendo e come si vuole procedere”. “Il ministro ha concordato con l’idea che vada potenziata l’accoglienza diffusa – ha spiegato il governatore -. Lui stesso ha escluso la politica dei grandi centri, che peraltro non hanno mai funzionato. Però se si vuole potenziare l’accoglienza diffusa noi abbiamo spiegato che i capitolati, quelli che le prefetture bandiscono rispetto al tema dei cosiddetti Cas, non reggono più. Quindi servono più risorse e credo che l’espressione del ministro, mi auguro, vada nella direzione di mettere più risorse. Ho apprezzato che abbia convenuto che non servono i grandi centri”. Di Cpr non si è parlato, secondo il resoconto di Bonaccini. D’altra parte “i Cpr, come hanno spiegato bene anche sindaci non iscritti al Pd e non del centrosinistra, non risolvono il problema che abbiamo affrontato oggi, che è il vero problema che quotidianamente, sindaci, territori e Regione affrontiamo, assieme a prefetture. Sui minori apprezziamo che il ministro si sia impegnato, come abbiamo chiesto, a chiedere al Governo di mettere risorse che oggi non ci sono per finanziare l’accoglienza dei minori che impropriamente è tutta oggi sulle spalle dei Comuni impropriamente e questo è veramente surreale. Ho apprezzato che il ministro abbia detto che si farà carico di questo problema”.

Regioni, raggiunto accordo su Rete Nazionale Tumori Rari

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Regioni, approvata ripartizione risorse Pnrr per telemedicina

Regioni, approvata ripartizione risorse Pnrr per telemedicinaRoma, 21 set. (askanews) – Parere favorevole della Conferenza delle Regioni alla ripartizione delle risorse Pnrr che interessano i servizi di Telemedicina. In sede di Conferenza-Stato-Regioni – fa sapere una nota – è stato dato quindi il via libera al decreto che prevede investimenti per 750 milioni per la Telemedicina per raggiunge nell’erogazione dei servizi almeno 200mila persone.

Le Regioni e le Province autonome hanno già adottato dei Piani Operativi che definiscono il proprio fabbisogno di servizi minimi di telemedicina e quindi il numero delle persone da assistere. Ad Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, andranno 50 milioni in qualità di soggetto attuatore dell’investimento e alle Regioni e alle Province autonome saranno stanziate risorse per 432.049.248 da ripartire in base al fabbisogno dei servizi minimi di telemedicina, vincolate all’acquisto sulla base della gare fatte dalle Regioni capofila (Lombardia per servizi minimi di telemedicina e Puglia per postazioni di lavoro) riferite ai fabbisogni.

Calderoli: misure importanti da Conferenza Unificata e Stato-Regioni

Calderoli: misure importanti da Conferenza Unificata e Stato-RegioniRoma, 21 set. (askanews) – La Conferenza Unificata e la Stato-Regioni “hanno dato il via libera a provvedimenti importanti”. Lo ha affermato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine delle odierne sedute delle Conferenze.

“Sono proseguiti anche oggi i lavori di Conferenza Unificata e Stato-Regioni, con un clima positivo di collaborazione – ha sottolineato Calderoli in una nota – che resta in linea con quanto già dimostrato da tutti i soggetti coinvolti. La seduta di oggi ha sancito l’unanime intesa sull’istituzione dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, un’iniziativa importante dell’esecutivo che ha ottenuto il via libera in Conferenza Unificata”. “Sempre in sede di Conferenza Unificata – ha aggiunto Calderoli – è arrivato anche il parere favorevole alla disciplina per le Zone logistiche semplificate, per creare condizioni sempre più favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi e consentire, nelle aree interessate, lo sviluppo delle imprese già operanti e l’insediamento di nuove imprese”.

Invece, “nella seduta di Conferenza Stato-Regioni, è stato raggiunto l’accordo sul documento che definisce il processo normativo e attuativo dell’assetto della rete nazionale tumori rari, un passo avanti importante per i cittadini che si trovano a combattere una battaglia per la vita e che per il quale sono felice di aver contribuito, avendo lottato anche io contro il cancro – ha spiegato il ministro -. Sempre in tema di salute, è arrivato anche il parere favorevole allo schema di decreto per la ripartizione delle risorse Pnrr sui servizi di telemedicina. Inoltre – ha aggiunto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie – è stata raggiunta l’intesa per la realizzazione di nuovi ambienti per l’Ospedale di Borgomanero e la realizzazione di due ospedali di comunità e case di comunità sia ad Alba che a Bra. Via libera anche agli interventi a sostegno delle aziende suinicole italiane, che hanno subito danni a seguito delle misure sanitarie di contenimento dei focolai di peste suina africana”. “Una serie di misure importanti, in cui il Governo crede e che porta avanti convintamente”, ha commentato il ministro.

Autonomia, Fedriga: non è né sarà mai un’imposizione dall’alto

Autonomia, Fedriga: non è né sarà mai un’imposizione dall’altoRoma, 11 set. (askanews) – “L’autonomia non è né sarà mai un’imposizione che giungerà dall’alto ma il contrario rappresenterà una risposta concreta all’istanza che dovessero essere avanzate dei territori.quanto al sud non credo affatto la riforma possa produrre effetti dannosi: al contrario, sono certo che essa possa costituire un’opportunità di crescita, pensa ad esempio sul versante dell’erogazione dei migliori servizio cittadini”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, intervistato da La Verità.

“Autonomia significa responsabilità ed efficienza. Il rapporto tra lo Stato le Regioni non deve basarsi su una lotta di potere per acquisire più competenze al contrario è necessario interrogarsi su quale ente sia il più adatto esercitare le funzioni finalizzate a erogare il miglior servizio possibile per il cittadino”, ha aggiunto il governatore del Friuli Venezia Giulia. “La strada da perseguire e quindi la suddivisione delle competenze liberando il campo da retropensieri di stampo ideologico. Credo peraltro che le Regioni abbiano già dato ampia testimonianza di saper gestire materie anche complesse, spesso investendo meglio le risorse pubbliche a disposizione”, ha detto ancora.

De Luca: demenziale Zes unica per tutto Mezzogiorno, danneggia Sud

De Luca: demenziale Zes unica per tutto Mezzogiorno, danneggia SudNapoli, 8 set. (askanews) – Per Vincenzo De Luca “una Zes unica per tutto il Mezzogiorno di Italia è demenziale, danneggia il Sud e nasconde la volontà di centralizzare tutto”. Il presidente della regione Campania , durante una diretta social: “Pensano di fare i voti gestendo le zone economiche sociali, da Roma 60 persone dovrebbero fare l’istruttoria su centinaia di imprese che chiederanno di insediarsi nel sud. Perderemo mesi e anni senza concludere nulla, faremo la fine fatta sul Pnrr e sui fondi sviluppo e coesione ancora bloccati, come ho ricordato anche alla Meloni”, conclude.

Autonomia, Calderoli: lavori avviati, soddisfazione per voti unanimi

Autonomia, Calderoli: lavori avviati, soddisfazione per voti unanimiRoma, 7 set. (askanews) – “È proseguito anche oggi il lavoro della commissione Affari Costituzionali sull’autonomia differenziata, i commissari hanno iniziato a votare da ieri e sono stati votati già 50 emendamenti all’articolo 1. Non nascondo una certa soddisfazione perché alcuni emendamenti sono addirittura stati votati all’unanimità. Il confronto con le opposizioni è ripartito in modo serio e più basato sui contenuti, con il clima di scontro che è calato. Una volta chiariti i concetti, si stanno chiarendo anche le idee. Insomma, il cammino dell’autonomia procede e non si arresta. Sono e resto convinto della bontà di questa nostra riforma, che regalerà al Paese un rinnovato slancio e permetterà di ridurre i divari nel segno di trasparenza, responsabilità e buona amministrazione. Avanti così”. Così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, al termine della seduta di commissione Affari Costituzionali.