Pd, Decaro:nel partito purtroppo non c’è unità, superare distanzeNapoli, 15 lug. (askanews) – “Se vogliamo un paese unito dobbiamo essere uniti soprattutto noi e io vi devo dire la verità e non lo voglio nascondere, in questa assemblea purtroppo oggi non vedo ancora l’unità del partito, non c’è”. Così il presidente dell’Anci Antonio Decaro durante il suo intervento, a Napoli, all’incontro organizzato dal Partito Democratico sul tema dell’autonomia differenziata. “Dobbiamo contrastare l’autonomia differenziata insieme e uniti nel Pd. – continua – Io dico che se vogliamo essere un partito di massa dobbiamo somigliare di più all’idea di paese che vogliamo”.
“Dobbiamo superare le distanze e le difficoltà interne e superare le distanze tra il partito nazionale e i partiti sul territorio. Noi dobbiamo farlo uniti perché solo uniti riusciremo ad affrontare le battaglie che ci aspettano nei prossimi giorni, a cominciare contro quella dell’autonomia” conclude il sindaco di Bari.
Autonomia,Schlein:da Nord a Sud Pd si batterà per fermare GovernoNapoli, 15 lug. (askanews) – “Noi diciamo no a questa autonomia differenziata, siamo qui per dirlo con tutto il Pd con una voce sola da Nord a Sud il nostro partito si batterà per fermare l’autonomia differenziata di questo governo”. Così la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, parlando all’incontro organizzato a Napoli contro il progetto di autonomia differenziata del governo Meloni.
“Siamo molto felici di questa due giorni importante del partito democratico, siamo qui per dire insieme a tutte le persone che hanno partecipato, dai nostri amministratori ad esperti costituzionalisti, rappresentanti delle forze sociali, sindacali, delle imprese, qui per dire no al progetto di autonomia differenziata di Calderoli e del Governo di Giorgia Meloni” conclude la segretaria Dem.
Zes, Fitto: pronto Regolamento ZLS, Centro-Nord e Sud avanti in paralleloRoma, 14 lug. (askanews) – “Il Governo intende attuare una strategia di sviluppo che garantisce la modernizzazione, la crescita e la competitività del tessuto produttivo, nel rispetto delle specificità di tutte le diverse aree del Paese all’interno di una visione unitaria a presidio della coesione. Si procede in modo coerente lungo un percorso che traduce le differenze territoriali in motore di sviluppo”. Lo ha dichiarato il ministro per gli Affari Ue, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, annunciando all’indomani dell’accordo con la Ue per la Zes unica del Mezzogiorno, un nuovo schema di regolamento che disciplina le procedure, le condizioni e le modalità per l’istituzione delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS)perimetro di compatibilità del regime di aiuti di Stato previsto dall’ordinamento europeo, per favorire la competitività delle imprese del centro-nord.
Fitto, in particiolare, sottolineando “la volontà di assicurare la piena operatività e il rilancio delle ZLS”, fa sapere che “in data odierna il Ministro ha inviato per l’acquisizione del concerto ai Ministri dell’economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti e delle imprese e del made in Italy, in vista della trasmissione formale alla Conferenza Unificata il nuovo schema di Regolamento”. “Il nuovo regolamento – spiega – mira a creare le condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi per consentire, nelle aree interessate, lo sviluppo delle imprese già operanti e l’insediamento di nuove imprese”. In particolare, “per le ZLS sono previste agevolazioni fiscali nel rispetto dei differenti regimi di incentivazione definiti dalla disciplina europea per gli aiuti di Stato, una riduzione di un terzo dei termini procedimentali, il dimezzamento dei termini previsti per la Conferenza di servizi semplificata, nonché importanti misure di semplificazione relative all’applicazione dell’autorizzazione unica per i progetti inerenti alle attività economiche ivi localizzate e all’insediamento di attività industriali, produttive e logistiche non assoggettati a segnalazione certificata di inizio d’attività”.
“Lo sviluppo del Paese – afferma- richiede una strategia di crescita che sappia coniugare le diverse esigenze dei territori. Il rilancio del Sud viene sostenuto dalla proposta di istituzione di una Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, in corso di definizione e già accolta positivamente dalla Commissione europea nel corso dell’incontro di ieri tra il Ministro Fitto e la Vicepresidente della Commissione europea Vestager.Di conseguenza si proceduto con la definizione del nuovo regolamento ZLS consente alle imprese localizzate nelle regioni del Centro-Nord di rafforzare la propria competitività anche attraverso le misure di agevolazione e semplificazione previste per le Zone Logistiche Semplificate”.
Decaro: parte legge riqualificazione piccoli Comuni, finalmenteRoma, 14 lug. (askanews) – “Finalmente, dopo un lungo iter procedurale, vede oggi la luce il bando per le misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni sotto i cinquemila abitanti, in applicazione della cosiddetta “legge Realacci” del 2017 C’è voluto tanto tempo e le risorse a disposizione sono poche – circa 132 milioni di euro per i 5518 enti locali destinatari dei fondi – e dovranno diventare stabili, ma come ANCI salutiamo con soddisfazione questo passaggio”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro –
“Il meccanismo della legge premia e incoraggia le reti e le unioni di piccoli Comuni che si mettono insieme per affinità territoriale, e noi come ANCI appoggeremo i progetti che verranno presentati – ha aggiunto Decaro -. I piccoli Comuni sono “piccoli” solo per dimensione, perché invece rappresentano il cuore e l’identità del nostro Paese soprattutto nelle aree interne. Per questo vanno sostenuti con servizi adeguati e moderni, riqualificati e valorizzati per il loro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, al fine di combattere il processo di spopolamento che rischia di cancellarli”.
Trasformazione digitale, firmato protocollo Governo-RegioniRoma, 14 lug. (askanews) – Il Sottosegretario alla Presidenza Alessio Butti e il Presidente dell Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga hanno firmato un “accordo che delinea una road map comune per raggiungere la sovranità digitale del Paese”. Lo comunica la presidenza delle Regioni. Obbiettivi del protocollo sono di “promuovere una stretta collaborazione tra Governo, Regioni e Province autonome sull’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, temi di rilevante importanza per lo sviluppo del Paese, facendo sistema tra tutte le componenti istituzionali nella fase di programmazione ed attuazione della transizione digitale, con l’obiettivo di valorizzare in maniera sinergica le risorse del PNRR e dei fondi strutturali della programmazione 2021-2027.
L’accordo di collaborazione “Insieme per la trasformazione digitale” è sato sottoscritto questa mattina a Perugia da Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, e da Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “La trasformazione digitale del Paese è una sfida che non possiamo permetterci di perdere. Per affrontarla al meglio oggi ufficializziamo una nuova e più stretta collaborazione con le Regioni e le province autonome. Facciamo fronte comune verso uno stesso obiettivo: garantire la semplificazione dei processi amministrativi, favorire la gestione, lo scambio dei dati e delle competenze per una Pubblica Amministrazione sempre più vicina, semplice e inclusiva per cittadini e imprese. Con l’accordo firmato oggi poniamo le basi per una cooperazione e una collaborazione costante e costruttiva che porti il nostro Paese ad essere digitalmente avanzato, connesso e sostenibile entro il 2026” dichiara il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.
“L’accordo segna un passo in avanti importante per accelerare il processo di digitalizzazione del Paese e rafforzare l’innovazione tecnologica in modo che sia sempre più sostenibile, sicura, efficace ed inclusiva. A partire dalla governance, stabilendo uno schema di gioco riconosciuto e riconoscibile, stabile, in grado di garantire operatività tecnica e politica – dichiara il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga -. Il Governo riconosce nelle Regioni gli hub territoriali anche sul tema del digitale e la Commissione della Conferenza delle Regioni rappresenta il luogo di condivisione di modelli e di scambio di buone pratiche delle agende digitali regionali. Con il Sottosegretario Butti abbiamo definito la futura roadmap tracciata dalla Strategia del decennio digitale europeo al 2030 – aggiunge -. Come Regioni, puntiamo alla costruzione di un “Sistema Nazionale per la Trasformazione Digitale (SNTD)” con l’obiettivo di mettere alla pari tutte le componenti istituzionali nel quadro di un vero e proprio “sistema nazionale” di cui facciano parte Governo centrale, Regioni e Province autonome, gli Enti locali, con ogni componente istituzionale che abbia un ruolo chiaro e ben definito e con un sistema che sia aperto anche a tutto il partenariato istituzionale, economico e sociale. Il Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale rappresenta quindi il luogo permanente di confronto a livello nazionale sul tema, dove definire collegialmente le misure legate all’attuazione del PNRR, che destina oltre il 20% dei fondi – pari a più di 40 miliardi di euro – alla trasformazione digitale della Pubblica amministrazione”. Il Presidente Fedriga dà appuntamento ad ottobre a Torino dove si terrà la II edizione del Festival delle Regioni: “Con oggi mettiamo un ulteriore tassello sulla strada verso Torino. Qui in autunno affronteremo il tema delle infrastrutture nella sua accezione più ampia di cui la transizione digitale rappresenta un aspetto imprescindibile”, conclude.
La collaborazione tra Governo e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome riguarderà specifiche aree di intervento: ” la strutturazione di tavoli tecnici, tra Dipartimento per la trasformazione digitale e Commissione Innovazione tecnologica e Digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e Province autonome, sulle tematiche di interesse reciproco, anche al fine di fornire al Comitato interministeriale per la Trasformazione Digitale (CITD) un’istruttoria tecnica su temi da discutere e al contempo rafforzando le forme di coordinamento come previsto dalla Costituzione; ” la costruzione di community professionali ICT sulle diverse tematiche di interesse, per uno scambio di competenze tra strutture centrali e regionali;
” la collaborazione tecnica su tutti temi di reciproco interesse da definire con successivi documenti di lavoro operativi tra Dipartimento per la trasformazione digitale e Commissione Innovazione tecnologica e Digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e Province autonome. La firma dell’accordo è avvenuta in apertura della giornata dei lavori di “JAZZ & DIGITAL: Diamo ritmo all’innovazione”, il 1° meeting nazionale della Commissione per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, organizzato dalla Regione Umbria in qualità di coordinatrice, in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e Province autonome e la Fondazione Umbria Jazz. “Oggi è stato siglato un importante accordo tra il Governo e le Regioni volto a promuovere una collaborazione leale tra Stato, Regioni e Province autonome. Un accordo sinergico, attraverso il quale possiamo ottenere risultati significativi e sostenibili per costruire una Pubblica Amministrazione veramente in grado di fornire servizi digitali intuitivi e personalizzati, semplificando le procedure burocratiche e riducendo i tempi di attesa – dichiara la Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei -. L’approccio alle politiche per l’innovazione e la digitalizzazione deve essere trasversale e deve coinvolgere sia il settore pubblico che quello privato. Infatti il “digitale” non è un settore di intervento a se stante, ma la trasformazione digitale può essere sostenuta solo mediante una visione veramente trasversale e condivisa da tutti i livelli amministrativi, e privati. È per me un grande onore e piacere ospitare un parterre di illustri ospiti del settore pubblico e del privato, nella mia Umbria, durante questo evento che vuole essere il punto di partenza per la costruzione di una visione di pubblica amministrazione agile, efficiente e centrata sul cittadino”, conclude. “Il 1° meeting nazionale della Commissione per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione è stato un importante momento di confronto in cui il settore privato ha incontrato il settore pubblico per individuare il futuro dell’innovazione e del digitale – dichiara Michele Fioroni, coordinatore della Commissione per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Assessore della Regione Umbria -. Come il jazz, la politica è caratterizzata da tensioni e dissonanze, ma anche da momenti di armonia e sinergia. Durante l’evento non solo abbiamo avuto il piacere di ascoltare come lo Stato e le Regioni stiano creando una partitura jazz unica, attraverso la collaborazione rappresentata dall’accordo “Insieme per la trasformazione digitale”, ma anche come ogni regione, con la sua nota distintiva, contribuisce a un’opera complessa e coerente, affrontando dissonanze e contrasti con fiducia per creare un’armonia sinergica con l’ecosistema privato”.
Zes, Occhiuto: ok Ue ottima notizia, bene lavoro FittoRoma, 13 lug. (askanews) – “Il via libera della vicepresidente esecutiva della Commissione europea e commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager, alla proposta avanzata dal ministro agli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, per istituire un’unica Zona economica speciale per l’intero Sud Italia è un’ottima notizia per tutte le Regioni del Mezzogiorno”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
“Le Zes sono strumenti fondamentali per sburocratizzare le procedure, per avere agevolazioni fiscali e contributive, per semplificare le autorizzazioni, e di conseguenza per attrarre nei nostri territori imprese e investimenti. Con una Zona economica speciale unica per tutto il Sud – che andrebbe a superare le attuali otto realtà, coinvolgendo Calabria, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Sicilia e Sardegna – avremo più forza, maggior peso, un reale coordinamento e migliori opportunità per competere e sviluppare le nostre Regioni. Altrettanto importante è la volontà espressa dalla Commissione Ue di rendere strutturale e permanente la misura ‘Decontribuzione Sud’, decisiva per sostenere concretamente l’occupazione nel Mezzogiorno. Grazie al ministro Fitto e al governo Meloni per il lavoro svolto e per questi importanti risultati”, conclude.
Autonomia, Calderoli: governo pronto a cogliere proposte migliorativeRoma, 13 lug. (askanews) – “Il governo non è certo insensibile alle molteplici questioni poste nel corso del dibattito parlamentare e delle audizioni e farà proprie alcune proposte emendative di carattere migliorativo dei contenuti del disegno di legge” sull’autonomia differenziata. Così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, rispondendo al Question Time al Senato
“E’ certo però che non è consentito alla legge ordinaria, come vorrebbe l’interrogante, porre limiti preventivi ai contenuti delle intese relative a materie specificatamente indicate nella costituzione. Sarà il Parlamento a decidere,quando esaminerà le singole ipotesi con gli atti di indirizzo, prima, e il voto finale a maggioranza assoluta, poi”, ha spiegato.
Zes, Carfagna (Az): strategiche, spiace poca attenzione governoRoma, 12 lug. (askanews) -“Le Zes funzionano e funzionano bene. Lo dicono gli imprenditori, lo confermano storie come il salvataggio della Whirlpool di Napoli e fa piacere lo riconosca anche il ministro Urso. Sarebbe interessante capire invece cosa intende il ministro Fitto quando dice che ‘vanno completamente riorganizzate’. E’ un tema sul tavolo da mesi, ma se si decide di cambiare una cosa che funziona bisogna essere assolutamente sicuri di farlo in meglio”. Lo dichiara Mara Carfagna, presidente di Azione.
“La verità è che le Zes, rilanciate due anni fa dal governo Draghi attraverso semplificazione burocratica, tassazione ridotta e interventi infrastrutturali, rappresentano un modello di politica industriale strategico che attrae investimenti nazionali e internazionali, favorendo crescita e occupazione. Basti pensare che solo nell’area Zes della Campania sono stati autorizzati investimenti per oltre un miliardo di euro. Spiace perciò che il governo continui a dedicare poca attenzione alle Zes, tanto che a oggi non risulta che i commissari siano ancora mai stati convocati né che sia mai stato convocato il tavolo di confronto con i rappresentanti di Confindustria che avevamo promosso durante il precedente governo per stabilire una collaborazione strutturata e costante con il mondo delle imprese”, aggiunge. “Valuteremo come sempre i fatti ma sarebbe davvero incomprensibile non confermare impegni e finanziamenti, non dare massimo sostegno a uno strumento di successo come le Zes, magari solo perché eredità dei precedenti esecutivi”, conclude Carfagna.
Pnrr, Decaro: a Comuni assegnato 91% delle risorse, sono 36,3 mldRoma, 5 lug. (askanews) – “Dai dati che ci ha consegnato ieri mattina Ifel, confermati dalla Corte dei Conti, sappiamo che nel 2018 e 2019 i Comuni spendono il 25% delle risorse in investimenti. Sono l’investitore più importante del nostro Paese. I numeri ci dicono, inoltre, che non abbiamo ritardi nei progetti come Comuni, anzi. In Italia ci sono 197 mila progetti del Pnrr finanziati con 105 miliardi e 700 milioni. Dei 40 miliardi destinati ai Comuni, sono stati assegnati 36,3 miliardi, il 91% delle risorse. Agli altri soggetti sono stati assegnati 69,4 miliardi, una cifra maggiore, ma la percentuale sul totale delle risorse destinate ad altre realtà, è il 46%. I Comuni hanno ottenuto il doppio in percentuale di tutte le altre risorse destinate ad aziende di Stato e altre realtà”. Lo ha detto il presidente Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, nella sua relazione alla seconda edizione dell’evento “Missione Italia 2021-2026- Pnrr dei Comuni e delle città” organizzato dall’Anci.
Anac inoltre, ha aggiunto Decaro, “certifica che sono state svolte 102 mila gare del Pnrr e i Comuni hanno fatto 52 mila di queste gare, ovvero il 51%. Società, aziende e consorzi pubblici ne hanno fatte il 16% e il 14% riguarda altri comparti” “Gli Investimenti fissi lordi sono aumentati nel 2023 del 70% rispetto al 2017, ultimi anno in cui il patto di stabilità ha avuto l’impatto più negativo – ha concluso -. Se prendiamo il Fondo pluriennale vincolato, ha raggiunto i 16 miliardi di spese per i prossimi anni per investimenti per opere già partite. Sempre dai dati Ifel sappiamo che siamo passati dai 9 milioni del 2018 ai 14 miliardi stimati con prudenza del 2023. Parliamo di fondi effettivamente spesi per interventi in corso o conclusi”.
Pnrr, Decaro a governo: preoccupati da nuovo patto di stabilitàRoma, 5 lug. (askanews) – “Siamo preoccupati dal nuovo patto di stabilità che stiamo discutendo con la Commissione europea. Apprezziamo le parole della task forze sulla spesa e sulla qualità della spesa dei Comuni, ma noi sindaci diciamo al governo e all’Unione europea: attenzione al patto di stabilità perché negli anni passati ci sono stati imposti vincoli che a settembre ci bloccavano casse e lavori, e i cittadini se la prendevano con noi. Non vorrei che mentre stiamo andando verso una spesa mai vista, una sorta di Piano Marshall,ci ritroviamo tra pochi mesi con nuove ristrettezze del Patto di stabilità che ci possono paralizzare”. Lo ha detto il presidente Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, nella sua relazione alla seconda edizione dell’evento “Missione Italia 2021-2026- Pnrr dei Comuni e delle città” organizzato dall’Anci.