Autonomia, Fedriga: ogni Regione può sfruttarla per servizi miglioriRoma, 24 mag. (askanews) – “L’autonomia regionale differenziata potrà rafforzare i servizi” sanitari. “Oggi abbiamo visto che i sistemi delle regioni sono riusciti, durante la pandemia, faccio un esempio, con un forte protagonismo dei territori, a dare una risposta malgrado la situazione drammatica che ha vissuto il paese. Quindi credo che tutte le regioni da Nord a Sud abbiano la capacità e anzi possono sfruttare l’autonomia differenziata per migliorare i servizi per i propri cittadini”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, rispondendo a una domanda a margine della conferenza stampa di presentazione della Giornata nazionale del sollievo, che mira a promuovere le cure palliative e la terapia del dolore, che si celebrerà domenica 28 maggio.
“Io personalmente – ha aggiunto Fedriga – sono stufo della novella per cui le regioni del Sud non sono all’altezza dell’autonomia e penso che invece le regioni del mezzogiorno abbiano le potenzialità, la capacità e la forza per sfruttare l’autonomia per fare dei passi importanti”.
Maltempo, Decaro (Anci): sospendere scadenze a carico dei ComuniRoma, 19 mag. (askanews) – “Dall’Emilia Romagna continuano ad arrivare scene strazianti di lutti e di danni, e notizie preoccupanti sulla situazione attuale e sui rischi per le prossime ore. Tutti i sindaci d’Italia sono al fianco delle colleghe e dei colleghi che lavorano nel fango per aiutare le proprie comunità: sono loro, come sempre, ad essere a fianco dei cittadini e a dare loro la speranza più forte per conto dello Stato”. Lo dichiara in una nota il presidente dell’Anci, Antonio Decaro.
“La nostra vicinanza – ha aggiunto il presidente dell’Anci – si farà concreta nelle prossime ore, quando nelle zone colpite dall’alluvione cominceranno a operare i volontari e i mezzi della Colonna mobile degli Enti locali che è stata attivata dalla Protezione civile”. “Fin da ora – ha sottolineato Decaro – l’Anci chiede che il governo assuma i primi provvedimenti in favore dei Comuni disastrati, a cominciare dalla sospensione di tutti i termini amministrativi e contabili che fossero previsti fra il 15 maggio e il 31 luglio. Appena possibile, bisognerà poi procedere a una seria e approfondita verifica dei finanziamenti già disponibili e fin qui non utilizzati per le opere di manutenzione e messa in sicurezza del territorio”.
Pnrr, Pd: Fitto assegni subito risorse Fsc alle RegioniRoma, 18 mag. (askanews) – “Non c’è nessuna polemica strumentale, hanno ragione i presidenti delle Regioni Puglia, Michele Emiliano, e Campania, Vincenzo De Luca. Come già indicato in un’apposita interrogazione parlamentare, il Pd chiede nuovamente che venga calendarizzata al più presto una seduta del Cipes per procedere subito all’assegnazione alle Regioni delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027, già ripartite sulla base delle intese stabilite con i governi precedenti. Il mondo non inizia con questo Governo e con il Ministro Fitto”. Lo dichiarano i deputati Pd Sarracino, Pagano, Scotto, De Luca, Iacono, Marino, Amendola, Stefanazzi, Ricciardi, Graziano, D’Alfonso, Lacarra, Provenzano, Stumpo e Lai.
“La leale collaborazione istituzionale che si è sempre registrata è fondamentale – sottolineano – per il coordinamento della spesa e il buon utilizzo delle risorse per raggiungere gli obiettivi prefissati. Purtroppo l’atteggiamento protervo di questo governo e l’introduzione di procedure accentrate e che non rispettano i territori rischiano di produrre effetti deleteri nella capacità di spesa e nella messa a terra di progetti attesi. Siamo prossimi ad un corto circuito totale che riguarda non solo il Pnrr ma anche le risorse degli altri fondi e questo ci preoccupa fortemente”. “Ci permettiamo di far notare al Ministro Fitto – proseguono gli esponenti Pd – che nessuno mette in dubbio le percentuali di ripartizione FSC tra Nord e Sud, peraltro stabilite per legge, quanto il rischio che possano essere utilizzati per finanziare il LEP, come candidamente dice il collega Calderoli. Perché è chiaro che in tal caso ci sarebbe un effetto sostitutivo che non produrrebbe alcun aumento di risorse per colmare i divari territoriali”.
Pnrr, De Luca: valutazione livello spesa non c’entra con sblocco FscRoma, 18 mag. (askanews) – “Il problema è che il passato dimostra che chi non spende sono i ministeri, quindi una volta che abbiamo verificato che chi non spende sono i ministeri che si fa? Togliamo le risorse ai ministeri? Allora, per quanto ci riguarda siamo pronti a qualsiasi valutazione di merito sul livello di spesa dei fondi europei, dopodiché questo non c’entra nulla con lo sblocco necessario dei Fondi Sviluppo e Coesione che stiamo studiando, valutando, coordinando da mesi. Intanto non c’è un euro per aprire i cantieri, è chiaro?”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al termine della Conferenza Stato-Regioni che aveva all’ordine del giorno il tema del Pnrr e quello del Fondo di sviluppo e coesione.
Pnrr, Emiliano: su spesa ministeri performano la metà delle RegioniRoma, 18 mag. (askanews) – “Non ci sono differenze sostanziali tra Nord e Sud sulla spesa del Pnrr”, c’è “solo un errore che avevamo più volte indicato anche al governo Draghi, per ontestà: gli avevamo detto non tagliare fuori le regioni dalla spesa del Pnrr, perché sennò tu avrai i foderi a combattere e le sciabole appese ai muri perché le uniche entità italiane che riescono a spendere fondi europei e fondi nazionali in tempi rapidi sono le regioni. I ministeri stanno alla metà della performance delle Regioni quindi c’è una gigantesca manipolazione della verità sostenendo che ci siano Regioni che non spendono”. Lo ha spiegato il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, al termine della Conferenza Stato-Regioni che aveva all’ordine del giorno il tema del Pnrr e quello del Fondo di sviluppo e coesione.
“Quello che è certo – ha proseguito Emiliano – è che senza il Fondo di sviluppo e coesione è impossibile il cofinanziamento dei fondi europei, quindi si sta ritardando anche la programmazione dei fondi europei. Ricordo che in Puglia noi abbiamo obbligazioni giuridicamente vincolanti sull’Fsc, anche su quelle del vecchio quadro, al 99%, cioè abbiamo impegnato tutto, quindi siamo la prima regione italiana per la spesa dei fondi europei e probabilmente anche la prima nella spesa del Fsc. Ciò nonostante veniamo frenati in attesa questi incontri lunghi, defatiganti, per cui il soprannome che ormai si è guadagnato Fitto è il ‘il ministro piano piano’. Oggi ne ho avuto la percezione anche guardandolo negli occhi e vedendo la difficoltà e il nervosismo col quale ha sostenuto tutte le nostre garbate domande”.
Pnrr, Toti: governo affidi a Regioni coordinamento territorialeGenova, 18 mag. (askanews) – “Ritengo che prima di spostare risorse dal Pnrr ad altri fondi europei, si debba valutare se ci sono progetti non ancora finanziati con il Pnrr ma pronti a partire per essere realizzati entro il 2026, dando quindi alle Regioni quel ruolo, chiesto fin dal governo Draghi ma non ancora riconosciuto, di coordinamento territoriale che dovrebbe spettare loro”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della Conferenza straordinaria delle Regioni sulla programmazione dei fondi europei, alla presenza del ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto.
“In altre parole – aggiunge Toti – alla base dell’uso dei fondi europei, oltre a tener conto delle esigenze dei territori e della distribuzione geografica, deve esistere un principio di meritocrazia e capacità di spesa: se ci sono Regioni in grado di garantire la fattibilità dei loro progetti entro il 2026, si spostino su quei progetti le risorse del Pnrr, prima di optare per l’uso dei Fondi per Sviluppo e Coesione, al di là dei ragionamenti su base territoriale”. “Trovo adeguata la proposta avanzata dal ministro – ha sottolineato il governatore ligure – che prevede cabine di regia dedicate alle singole Regioni per valutare insieme l’utilizzo della dotazione europea complessiva dei prossimi anni, come il Pnrr e gli altri fondi europei come Fse e Por Fesr, che possono essere co-finanziati grazie al riparto del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, che le Regioni stanno appunto aspettando dal governo. Andando ad agire Regione per Regione sarà più facile rifare questa programmazione”.
“Su questa base – conclude Toti – la maggior parte delle Regioni si sono dette d’accordo, chiedendo che le riunioni con il governo avvengano in tempi stretti e che il Cipes, il Comitato Interministeriale per la Politica Economica Estera che programma i fondi, possa riunirsi nelle prossime settimane per mettere a disposizione le risorse. Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione verrà sostanzialmente utilizzato in tre modi diversi: per progetti strategici nazionali, come le grandi reti di viabilità o le ferrovie, per progetti strategici regionali perché, come dimostra il dramma vissuto in questi giorni dall’Emilia Romagna, c’è bisogno di continuare ad investire anche i piccoli lavori di dissesto idrogeologico e, in terzo luogo, per il cofinanziamento della spesa corrente dei fondi dedicati al sociale e alle imprese”.
Pnrr, Fitto: maggioranza Regioni condivide percorso propostoRoma, 18 mag. (askanews) – “Mi sembra che ci sia un quadro abbastanza maggioritario, importante, che invece condivide questo percorso ma siccome non dobbiamo perdere tempo la cosa migliore è avviare le convocazioni, cosa che farò a breve”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, rispondendo, al termine della Conferenza Stato-Regioni, a una domanda sul mancato consenso di molte Regioni alla sua proposta di convocare ogni singola Regione al fine di coordinare i fondi del Pnrr e qulli del Fondo di sviluppo e coesione in un quadro complessivo, al fine di individuare progetti condivisi e avere scadenze temporali differenziate.
Pnrr, Emiliano: procedura governo porterà via dei mesiRoma, 18 mag. (askanews) – “La Conferenza delle Regioni era stata chiara: aveva chiesto l’immediata fissazione del Cipess per assegnare immediatamente le risorse del Fondo di sviluppo e coesione e questa risposta è stata respinta da parte del ministro Fitto sostenendo di dover incontrare tutte e 17 le Regioni che partecipano al Fsc in incontri dove dovrebbe partecipare ogni volta anche il ministro del ramo competente rispetto ad ogni investimento in una procedura che, a occhio e croce, porterà via mesi”. Lo ha detto il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, al termine della Conferenza Stato-Regioni che aveva all’ordine del giorno il tema del Pnrr e quello del Fondo di sviluppo e coesione.
“Tutto questo – ha proseguito Emiliano – evidentemente conferma il sospetto che ho sempre avuto e cioè che in realtà il governo vuole mantenere in mano i 48 miliardi dell’Fsc al fine di utilizzarli in maniera diversa da come previsto dalla legge, cioè assegnandole all’80% al Mezzogiorno e il resto alle altre regioni italiane. Questo impedisce il funzionamento delle regioni, non solo sulle strade ma visto che i fondi europei non finanziano più tutta la cultura del nostro paese non sarà possibile utilizzare i fondi europei per le regioni del mezzogiorno e neanche quelli dell’Fsc sballando le programmazioni di tutte le attività regionali e questo ovviamente farà danni incalcolabili”. “Devo essere sincero – ha sottolineato Emiliano -: ho visto il ministro Fitto in enorme difficoltà anche di fronte alle Regioni della sua stessa parte politica che gli avevano posto la stessa richiesta che gli avevano posto le regioni del centro sinistra, ha detto No a noi e ha detto No alle regioni della sua parte politica. Il perché si stia infilando in un tunnel del genere non può che destare sospetti o addirittura l’idea che, siccome si è fissato su una posizione, adesso non sa come uscirne. In entrambi casi la tragedia non ricadrà solo sul governo, su di lui, ma sul paese intero”, ha concluso il presidente della Regione Puglia.
Pnrr, Fitto: realizzare percorso condiviso con ogni RegioneRoma, 18 mag. (askanews) – “L’approccio del governo è quello di una visione comune tra Pnrr, Politiche di Coesione e Fondo di Sviluppo e Coesione, tenendo conto del capitolo aggiuntivo del Repower EU, per semplificare e razionalizzare il quadro di programmazione ed evitare il rischio di ritrovarci con interventi sovrapposti o addirittura contrapposti”. Lo ha affermato Raffaele Fitto, ministro agli Affari Europei, Coesione, Sud e Pnrr, nella Conferenza Straordinaria Stato-Regioni e province autonome che si è tenuta presso il ministero degli Affari Regionali e le Autonomie alla presenza del ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli.
L’obiettivo, spiega una nota, è coordinare l’impiego dei fondi della coesione europea e nazionale per il periodo 2021 27, per evitare che si ripeta la stessa esperienza delle risorse 2014-2020, con l’impiego al momento di soli 43 miliardi sugli oltre 126 totali, pari al 34% di spesa complessiva in quasi 9 anni al 2022. “Se siamo reduci da una programmazione che presenta delle criticità oggettive l’idea che si continui a procedere allo stesso modo non è sostenibile. Se tutto intorno il mondo cambia non si può pensare di non cambiare anche scelte fatte addirittura in epoca pre pandemia”, ha spiegato il ministro.
“Per questo ritengo necessaria una verifica dettagliata di come sono state spese quelle risorse, e quindi determinare il finanziamento e lo sblocco dei fondi di coesione 21-27, individuando con chiarezza gli interventi e le modalità di realizzazione in un percorso condiviso con ogni singola regione. Nei prossimi giorni incontrerò i Presidenti uno per uno con questo obiettivo”, ha concluso Fitto.
Fitto: coordinare fondi Pnrr-Coesione in un quadro complessivoRoma, 18 mag. (askanews) – Sul Pnrr la proposta fatta dal governo alle Regioni “è quella di coordinare l’utilizzo delle risorse, siamo in fase di revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e quindi abbiamo delle modifiche sulle quali stiamo lavorando”. Lo ha detto il ministro degli Affari europei, della coesione e del Pnrr Raffaele Fitto parlando con i giornalisti al termine della Conferenza Stato-Regioni che aveva all’ordine del giorno, appunto, il tema del Pnrr e quello del Fondo di Sviluppo e Coesione.
“Penso che il ruolo delle Regioni su questo sia molto importante, anche perché – ha sottolineato Fitto – è noto che il governo ha messo insieme una volontà precisa che è quella di coordinare i fondi del Pnrr con quelli della coesione e quindi anche immaginare, con i fondi di sviluppo e coesione, un collegamento tra i tre fondi per un quadro complessivo che ci consente innanzitutto di individuare i progetti in modo coordinato e condiviso e poi di avere delle scadenze temporali differenti perché, come noto, il Pnrr scade a giugno del 2026, i Fondi di sviluppo e coesione al 31 dicembre del 2029”, mentre “il fondo di sviluppo e coesione è un fondo nazionale che non ha una scadenza”. “Mi sembra di poter dire che il confronto è stato molto positivo. Sostanzialmente c’è una condivisione della quasi totalità dei presidenti delle regioni su questo percorso”, ha aggiunto Fitto.