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Autonomia, insediato Comitato Lep:Calderoli cede timone a Cassese

Autonomia, insediato Comitato Lep:Calderoli cede timone a CasseseRoma, 9 mag. (askanews) – “Oggi si è ufficialmente insediato il Clep, comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali. Un prestigioso gruppo di 61 esperti che offre gratuitamente le proprie competenze e professionalità a supporto del lavoro della cabina di regia, con l’obiettivo di individuare finalmente quei diritti civili e sociali che il cittadino italiano può pretendere dai vari soggetti costituenti la Repubblica italiana. Un percorso che verrà affrontato da un punto di vista tecnico e non politico, quale è la natura di questo comitato. Da oltre 22 anni c’è un vuoto normativo che deve essere colmato, individuando finalmente quei diritti civili e sociali stabiliti nella prima parte della Costituzione che non possono essere considerati di destra o di sinistra ma sono di tutti i cittadini italiani. Sotto la sapiente guida del Professor Cassese, come ‘capitano’ di questa avventura, sono certo che il Clep saprà affrontare questa storica sfida. Buon lavoro a tutti”. Così il ministro degli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

Il Professor Cassese ha dunque illustrato ai componenti del Clep (alcuni in presenza e altri collegati da remoto) le modalità con cui procederanno i lavori del comitato, dettando i tempi e le modalità di organizzazione delle attività. Si procederà alla costituzione di gruppi di lavoro, distinti per aree tematiche. Una prima parte dei lavori sarà dedicata all’individuazione di materie o ambiti di materia che abbiano o non abbiano riferibilità con i Lep. Ci sono infatti materie che, non avendo incidenza su diritti civili e sociali, non hanno necessità di individuazione Lep. Tale fase occuperà la prima parte dei lavori, che si prevede di concludere entro giugno. Verrà poi una seconda fase, durante la quale si procederà alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni per le materie o gli ambiti di materia restanti. Si prevede di concludere questa seconda parte dei lavori entro ottobre.

Enti locali, Calderoli: al via incentivi per aggregazione servizi

Enti locali, Calderoli: al via incentivi per aggregazione serviziRoma, 27 apr. (askanews) – “E’ proseguito anche oggi il lavoro delle Conferenze Unificata e Stato-Regioni, riunite questo pomeriggio per una seduta straordinaria. Proprio in sede di Conferenza Unificata è arrivato il via libera agli incentivi per gli enti locali che aderiscono a riorganizzazioni e aggregazioni dei servizi pubblici locali, con un’intesa raggiunta all’unanimità”. Lo dichiara in una nota il ministro per gli Affari reigonali e l’Autonomia, Roberto Calderoli.

“L’obiettivo di questo provvedimento – spiega Calderoli – è favorire l’efficientamento dei servizi resi ai cittadini grazie al potenziamento delle aggregazioni, incentivando gli enti locali che riorganizzano i propri servizi pubblici in funzione di questo. Una misura che rientra negli adempimenti del Pnrr, approvata secondo i tempi previsti. E’ stato inoltre garantito l’impegno del governo a reperire risorse aggiuntive da destinare a incentivi per gli enti territoriali, compatibilmente con il quadro di finanza pubblica”.

Comunali, Casellati: da governo no iniziative. Ascolti Parlamento

Comunali, Casellati: da governo no iniziative. Ascolti ParlamentoRoma, 27 apr. (askanews) – “Il governo non ha adottato alcuna iniziativa di modifica del sistema elettorale dei Comuni”. Lo ha detto la ministra delle Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Elisabetta Casellati rispondendo alla Camera, durante il Question Time, a un’interrogazione sulla possibile riforma del sistema di elezione degli organi delle amministrazioni comunali presentata dalla deputata del Pd Simona Bonafè.

Casellati ha spiegato che la commissione Affari costituzionali del Senato “sta procedendo al vaglio in sede referente di una serie di progetti di legge tra loro abbinati, vertenti sull’ordinamento delle Province, alcuni dei quali contengono al loro interno anche norme sul sistema di elezione dei sindaci dei Comuni con più di 15mila abitanti. Si tratta di un segmento, seppure molto rilevante, di una riflessione più vasta che le commissioni parlamentari stanno svolgendo e che coinvolge l’assetto delle autonomie locali a più livelli. La questione su cui il quesito si concentra dovrà trovare dunque uno sbocco coerente anche in questa prospettiva all’esito di un esame esaustivo e sistematico della materia”. “Alla luce del doveroso rispetto l’esame parlamentare in corso – ha sottolineato Casellati – è mia opinione che in questa fase il governo debba anzitutto raccogliere le sollecitazioni e le istanze emerse in sede parlamentare”.

Pnrr, Decaro (Anci): c’è accanimento nei confronti dei Comuni

Pnrr, Decaro (Anci): c’è accanimento nei confronti dei ComuniRoma, 27 apr. (askanews) – “Noi non riscontriamo dei ritardi e poi se guardiamo i numeri, i comuni hanno 40 miliardi di euro, che sono una cifra enorme, che non abbiamo mai avuto la possibilità di spendere queste risorse nel nostro Paese, però sono il 19% dei 200 miliardi. Tutti si preoccupano di quel 19% nessuno sa dove stanno le risorse dell’altro 81% dei fondi del PNRR. Non so perché c’è un accanimento particolare nei confronti dei Comuni. Noi dall’indagine che abbiamo fatto presto l’Anac dove vengono comunicate tutte le gare, abbiamo ricevuto 31 miliardi abbiamo fatto gare per 17,7 miliardi di euro cioè il 56% è già in gara, già oggi è in gara per quei progetti. Stiamo facendo la nostra parte, i progetti sono tantissimi. Quando c’erano i bandi tutti dicevano che i comuni non ce l’avrebbero fatta mai a rispondere non hanno personale non hanno risorse economiche per affidarsi all’esterno, questo è vero, però abbiamo presentato a quei bandi progetti per 80 miliardi di euro, il doppio di quello che ci veniva richiesto”. Lo ha detto Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), a 24 Mattino su Radio 24.

Pnrr, Decaro (Anci): bene impegno governo su soluzioni per asili nido

Pnrr, Decaro (Anci): bene impegno governo su soluzioni per asili nidoRoma, 26 apr. (askanews) – “Abbiamo ascoltato con attenzione le parole con le quali il ministro Fitto ha illustrato alla Camera lo stato di avanzamento della misura del Pnrr destinata a garantire alle famiglie italiane 264 mila nuovi posti negli asili nido. È un obiettivo che l’Italia non può mancare e al quale i Comuni non sono disposti a rinunciare. Per questo prendiamo atto dell’impegno assunto oggi dal governo davanti al Parlamento di ‘salvare gli asili nido’, come ha detto il ministro”. Così il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha commentato l’informativa resa oggi in Parlamento dal ministro Fitto a proposito della realizzazione dei progetti del Pnrr.

“Fin dal primo giorno l’Anci ha segnalato le criticità che potevano mettere a rischio la realizzazione di questo importante piano. Come oggi ha confermato il ministro, fin dall’inizio ci sono stati ritardi nella procedura per l’individuazione degli interventi da finanziare. Successivamente, i Comuni titolari degli interventi hanno dovuto aspettare quattro mesi prima che fosse possibile sottoscrivere le convenzioni con il Ministero, e da quel momento sono stati concessi loro solo sei mesi per redigere i progetti, attivare le procedure di gara e aggiudicare i lavori. Non ci risulta ci sia un particolare allarme in merito alle scadenze, quindi chiediamo nel dialogo costruttivo con il governo , di verificare le attività dei singoli comuni e di gestire con flessibilità le date intermedie del cronoprogramma”, ha aggiunto. “Come siamo stati puntuali nel denunciare i problemi così saremo disponibili a individuare in uno spirito di collaborazione istituzionale tutte le soluzioni possibili. Per noi è inaccettabile anche solo l’idea che si rinunci a un obiettivo così importante per le famiglie italiane”, ha concluso il presidente dell’Anci.

Autonomia, Calderoli: bene via libera a Ddl da presidenza Senato

Autonomia, Calderoli: bene via libera a Ddl da presidenza SenatoRoma, 26 apr. (askanews) – “La comunicazione odierna data in Aula dalla presidenza del Senato, che ha annunciato il parere favorevole al ddl sulla Autonomia differenziata – rilevando che nulla osta e che ‘non contiene disposizioni estranee al proprio oggetto come espresso dalla legislazione vigente’- rappresenta un altro passo avanti che segue di pochi giorni il via libera della commissione Bilancio a Palazzo Madama, dove l’autonomia ha ricevuto il parere favorevole in relazione alla sua natura di provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica. Questo via libera odierno permette di far approdare il provvedimento in prima commissione. Bene, stiamo rispettando i tempi, stiamo procedendo passaggio dopo passaggio: avanti così verso l’autonomia differenziata!”. Lo afferma Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia.

Province, Calderoli: obiettivo è tornare a voto diretto nel 2024

Province, Calderoli: obiettivo è tornare a voto diretto nel 2024Roma, 21 apr. (askanews) – Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, intervistato dal Corriere della Sera, torna a chidere l’eliminazione del ballotaggio nelle elezioni per i sindaci dei Comuni sopra i 15mila abitanti: “Il caso di Udine è emblematico – spiega Calderoli -. Chi ha vinto (il candidato sindaco del centrosinistra, Ndr) ha preso meno voti di quanti ne aveva presi il sindaco uscente al primo turno. Così non viene rispettata la volontà popolare”. E’ vero che è un voto democratico anche quello del ballottaggio, “ma i cittadini si sono già espressi una volta, non capiscono perché devono essere costretti a tornare ai seggi dopo due settimane. Così non vince chi ha il consenso ma chi ha più capacità di mobilitazione degli iscritti e dei simpatizzanti”.

Secondo il ministro per gli Affari regionali “il sistema elettorale migliore è quello delle Regionali che di norma è su un unico turno, con premio di maggioranza per chi supera il 40%. È un modello che ha garantito governabilità e stabilità. Ma farei un’altra modifica: basta voto disgiunto, è una vera sciocchezza. Se il sistema è bipolare non si capisce perché un sindaco può trovarsi a governare con una maggioranza di altro colore”. Sul tema del ripristino delle Province Calderoli ha spiegato che “la prima ipotesi era che si procedesse con una iniziativa governativa, ma poi si è preferito lasciare la palla al Parlamento. C’è la volontà di ritornare all’elezione diretta del presidente della Provincia e di eleggere i consiglieri su liste provinciali con le preferenze. Torniamo agli enti che la riforma Delrio ha azzoppato, lasciandoli in vita ma stravolgendone il modo d’elezione e togliendogli competenze”.

Sui tempi, ha aggiunto Calderoli, “si sta lavorando perché si possa riallineare tutto il sistema nel 2024. Il nostro obiettivo è approvare la legge entro ottobre per indire un turno unico di voto nella primavera 2024 per le elezioni Europee e per le Province e i sindaci delle città metropolitane”.

Migranti, Fedriga: prossima settimana incontro Regioni-Piantedosi

Migranti, Fedriga: prossima settimana incontro Regioni-PiantedosiTrieste, 20 apr. (askanews) – “Probabilmente la prossima settimana ci sarà l’incontro in Conferenza delle Regioni con il ministro Piantedosi, il Commissario Valenti, e il ministro Musumeci”. Così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle regioni, rispondendo ad una domanda sull’istituzione del Commissario per i migranti.

“Ci sono posizioni politiche legittimamente diverse. Penso che serva rispetto per tutte – sostiene fedriga -. C’è chi come me, ad esempio, crede che l’abolizione o la riduzione della protezione speciale sia cosa corretta. Non è una protezione internazionale e che diventa, come di fatto è stata la protezione umanitaria, qualcosa che può tenere dentro tutto e il contrario di tutto. Penso, dall’altro lato, che invece bisogna tutelare le protezioni internazionali, ovvero lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria. Altri presidenti non la pensano così, legittimamente: abbiamo opinioni molto diverse”.

Caner: Conferenza delle Regioni contraria a cibo sintetico

Caner: Conferenza delle Regioni contraria a cibo sinteticoRoma, 19 apr. (askanews) – “La Conferenza delle Regioni è contraria all’introduzione nel nostro mercato – eccellenza agroalimentare mondiale – di cibi sintetici”. Lo ha dichiarato il coordinatore della Commissione agricoltura della Conferenza delle Regioni, Federico Caner.

“Pertanto abbiamo espresso un Parere positivo, in sede di Conferenza Stato-Regioni, al decreto che dispone il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. Crediamo che bisogna fermare i cibi sintetici per non impoverire la qualità dei nostri prodotti. Abbiamo quindi le stesse perplessità già espresse verso le farine di insetti”, ha aggiunto. “Per non parlare dei poco conosciuti rischi per la salute e della mancanza adeguata di informazioni a riguardo. Tutti gli aspetti della sicurezza alimentare del cibo devono essere in primo piano, dai rischi per allergie e tumori, ma anche quelli relativi all’etica e alla cultura del cibo e degli alimenti, che si collegano alla qualità agricola e industriale, alla difesa dell’ambiente e a proteggere e salvaguardare le biodiversità, e cioè i nostri prodotti e la ricchezza della nostra alimentazione”, ha detto ancora.

Migranti, Occhiuto: decisione governatori sinistra è strumentale

Migranti, Occhiuto: decisione governatori sinistra è strumentaleRoma, 17 apr. (askanews) – “Rispetto sempre le decisioni dei miei colleghi presidenti, questa volta però ho il sospetto che siano orientate più da sensibilità politiche, visto che si tratta di quattro uniche regioni di centrosinistra, più che da ragioni oggettive. Io governo una regione che rischia di essere travolta dai flussi, quindi capisco quanto importante possa essere lo stato d’emergenza”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, parlando, a 24 Mattino su Radio 24, del rifiuto dei governatori di sinistra di Toscana, Puglia, Campania ed Emilia Romagna di siglare l’intesa col governo sullo stato di emergenza per i migranti.

Secondo Occhiuto “i migranti che sbarcano in Calabria dovrebbero essere identificati e poi nel caso rimpatriati in pochissimi giorni, al massimo in qualche settimana, a volte con le procedure ordinarie passano 60-80-90 giorni. Con la dichiarazione di emergenza l’auspicio è che si possa fare tutto più velocemente e con procedure accelerate. I migranti che sbarcano a Roccella, in un Comune della provincia di Reggio Calabria, a volte sono costretti a stare in una tenda, se il governo aiuta i sindaci coinvolti nella prima accoglienza dando la possibilità a questi sindaci di individuare dei centri che svolgono questa attività in maniera più organizzata, penso sia una buona cosa”, ha concluso il governatore della Calabria.