Mattarella: ambiente risorsa preziosa da tutelare con rigoreRoma, 28 lug. (askanews) – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al sindaco del Comune di Tempio Pausania, Giovanni Antonio Giuseppe Addis, un messaggio sui 40 anni “dal tragico 28 luglio 1983, giorno in cui un rogo di violenza e proporzioni inusitate provocò la strage di Curragghja, causando la morte di 9 persone e il ferimento di altre 15”. Il Capo dello Stato ha posto l’accento sulla necessità di tutelare con rigore l’ambiente e la natura che sono risorse preziose.
“L’evento ha profondamente segnato la storia della città di Tempio Pausania e dell’isola, arrecando lutto e dolore alle famiglie di coloro che caddero nell’estremo tentativo di impedire al fuoco di raggiungere il centro abitato – ha sottolineato Mattarella -. Appartenenti al Corpo Forestale dello Stato e volontari hanno sacrificato la loro vita per difendere il bene comune: esempio eroico di altruismo per le giovani generazioni. Avvenimenti tragici come quelli accaduti sulla collina di Curragghja devono indurre tutti a riflettere sulla necessità di rispettare l’ambiente e la natura: risorsa preziosa e ricchezza della Sardegna e dell’intero Paese, da tutelare con rigore, attraverso un impegno costante nella cura del territorio e mirate azioni di prevenzione”.“Alla popolazione di Tempio Pausania, ai familiari delle vittime, a tutti i partecipanti alla commemorazione invio, in memoria di quell’evento, un commosso saluto”, ha concluso il Capo dello Stato.
Salvini in Sardegna, Pais: autonomia compiuta è nel Dna dei sardiRoma, 18 lug. (askanews) – Il vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha scelto come ultima tappa della due giorni in Sardegna il palazzo del Consiglio regionale. Con il presidente dell’Assemblea Michele Pais, questa mattina, ha visitato l’aula consiliare accompagnato dal vicepresidente Giovanni Antonio Satta, da Alessandra Zedda (FI), dall’assessore alla Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu.
Pais ha donato al vice presidente del Consiglio dei ministri la bandiera dei Quattro Mori: “I sardi hanno questa bandiera impressa nel cuore, la nostra aspirazione di arrivare ad una autonomia compiuta è sempre più viva. Per questo chiediamo al governo nazionale di aiutarci. I sardi non chiedono privilegi ma il rispetto dei propri diritti”. Salvini ha assicurato che tornerà presto in Sardegna perché ci sono “da recuperare anni di distrazione e diritti da riassegnare”.
Pais ha espresso grande soddisfazione per l’esito dell’incontro di oggi e per la sensibilità che il ministro Salvini mostra per la Sardegna: “Attenzione per i porti, con l’inaugurazione del nuovo distretto della cantieristica nautica Porto canale di Càgliari, ma anche per gli aeroporti col rafforzamento infrastrutturale e della continuità territoriale”. “Il ministro ha dichiarato che sono previsti investimenti importanti sulle ferrovie, con 3 miliardi di investimenti di Rfi per ridurre i tempi di percorrenza tra Sassari e Cagliari e la Nuoro Macomer, ma anche investimenti nel reticolo stradale per assicurare collegamenti e sicurezza, come il nuovo tratto della 125 in Ogliastra inaugurato e aperto alla circolazione, o opere strategiche come diga di Su Combidanovu che grazie all’intervento congiunto di Governo e Regione, dopo 32 anni, vedrà lo sblocco dei lavori. Un lavoro sinergico tra il ministero guidato da Salvini col presidente Solinas e l’assessore Saiu che sta dando frutti tangibili e concreti per i sardi e la Sardegna”, ha ricordato Pais.
Berlusconi, Pais: uomo che ha innovato la politica italianaRoma, 12 giu. (askanews) – “Con la scomparsa di Silvio Berlusconi si chiude una pagina importante della politica italiana. Uomo innovativo, brillante e determinato sarà sempre ricordato come un leader sia nel campo della politica che dell’imprenditoria”. Il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Michele Pais ha espresso, anche a nome dell’intera Assemblea, profondo cordoglio dopo aver appreso la notizia della morte dell’ex presidente del Consiglio.
“La sua visione della politica, il suo voler essere sempre vicino alla gente, il suo umorismo lo ha reso un protagonista immortale non solo della politica ma della storia del nostro Paese. La Sardegna lo ricorderà anche per il suo amore profondo per la nostra isola. Anche nei periodi più difficili della sua vita, non ha mai mancato di passare qualche giorno nella sua adorata Gallura”, ha aggiunto. Pais ha manifestato a tutti i consiglieri regionali di Forza Italia il più profondo dispiacere per una perdita che ha definito ‘immensa’: “Oggi è scomparso un leader che ha combattuto come un leone in ogni circostanza della vita. Il suo passaggio nella vita terrena non sarà dimenticato”.
Berlusconi, Solinas: rivoluzionario e lungimirante, ha fatto la storiaRoma, 12 giu. (askanews) – “Rivoluzionario, lungimirante, capace di grandi battaglie. Silvio Berlusconi ha fatto la storia di questo Paese, cambiando radicalmente gli scenari politici, economici e sociali dell’Italia, perfino quelli sportivi. Quattro volte premier e fondatore di Forza Italia, ha cambiato l’assetto politico dell’Italia introducendo linguaggi nuovi e facendo della politica un laboratorio di idee. Ci lascia prima di tutto l’uomo, un imprenditore capace di creare sviluppo e crescita economica, amico della Sardegna e del popolo sardo, e poi un grande politico, leader incontestato della Seconda Repubblica”. Così il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha ricordato, commosso, Silvio Berlusconi.
“Con coraggio ha affrontano sempre le sfide di un’Italia che necessitava di un forte cambiamento, imprimendo quella scossa che solo un vero leader sa dare a un Paese in affanno. Nel suo impegno pubblico e nei contesti internazionali, anche nei confronti più duri e negli anni più bui, ha mostrato sempre il volto positivo dell’Italia impegnandosi nella ricerca continua della pace e dell’equilibrio tra i popoli. Con Silvio Berlusconi ho condiviso riflessioni e momenti di vita vissuta che conserverò nella memoria. Se ne va un grande uomo che lascia, nella vita di questo paese, un vuoto incolmabile”, ha aggiunto.
Pnrr, Solinas vede Fitto: condivisa azione comune con governoRoma, 6 giu. (askanews) – Forte intesa tra Regione Sardegna e ministero per il sostegno ai progetti e necessità di supportare i Comuni nelle fasi più delicate relative in particolare alla progettazione. Sono queste alcune delle priorità che il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas ha condiviso con il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto questa mattina nel corso di un incontro istituzionale presso la sede del ministero, che ha avuto come tema centrale i progetti e le risorse del Pnrr.
Da una parte è stata condivisa la necessità di avviare un’azione comune e congiunta nel sostegno ai progetti con l’obiettivo di dare speditezza alle diverse azioni per ridurre il gap infrastrutturale dell’Isola, creando una programmazione unitaria che tenga conto delle diverse fonti di finanziamento e dei diversi soggetti attuatori. Il secondo aspetto evidenziato dal Presidente Solinas ha invece riguardato la necessità di un intervento in favore dei Comuni per agevolarli nella fase della progettazione trovando soluzioni e forme di sostegno che accompagni gli Enti locali nel percorso relativo ai fondi del Pnrr. “Il Pnrr è uno strumento fondamentale che l’Europa si è data per rispondere alla crisi dovuta alla pandemia ma questa straordinaria mole di risorse deve essere accompagnata da altrettante misure di semplificazione, sburocratizzazione e strumenti straordinari per governare la progettazione e gestire la spendita delle risorse. I Comuni in questa importante fase non devono essere lasciati soli”, ha concluso Solinas evidenziando la sinergia e il clima di forte collaborazione tra Regione e ministero.
Comunali, domani e lunedì al voto in Sicilia e SardegnaRoma, 27 mag. (askanews) – Domani e lunedì andranno al voto anche 128 comuni della Sicilia (tra cui Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani) e 39 della Sardegna (Assemini e Iglesias, con oltre 15mila abitanti). In totale saranno quasi 1,5 milioni gli aventi diritto al voto chiamati a rinnovare i sindaci e i Consigli comunali nelle due isole più grandi del Paese. L’eventuale ballottaggio è in programma l’11 e il 12 giugno. I seggi saranno aperti domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Subito dopo inizierà lo spoglio delle schede. Il sindaco e il Consiglio comunale sono eletti per cinque anni.
Nei comuni con popolazione oltre i 15 mila abitanti (17 tra Sicilia e Sardegna, ndr) per eleggere il primo cittadino è necessaria la maggioranza assoluta dei voti validi (50% + un voto). Nel caso in cui nessun candidato a sindaco ottenga questo risultato, si procederà ad un secondo turno di votazione, in programma sempre il 28 – 29 maggio prossimi, tra i due candidati che hanno ottenuto il maggiore numero di voti validi nel primo turno. Al ballottaggio è eletto sindaco il candidato che ottiene il maggiore numero di voti validi. Non sono ammesse alla ripartizione dei seggi le liste che non abbiano superato al primo turno la soglia del 3% dei voti validi. E’ previsto un “premio di maggioranza” alla lista o gruppo di liste che abbiano ottenuto almeno il 40% dei voti, che consiste nel 60% dei seggi, nel caso in cui nessuna altra lista o gruppo di liste collegate abbiano superato il 50% dei voti. Nei comuni con popolazione sopra i 15 mila abitanti è permesso il voto disgiunto: l’elettore può esprimere due voti sulla stessa scheda: uno per una lista (al quale può aggiungere un voto di preferenza) e uno per un candidato presidente o sindaco, anche in una lista diversa.
Nei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti (150 in totale nelle due isole, ndr), l’elezione dei consiglieri comunali è contestuale all’elezione del sindaco e vige il sistema maggioritario. È eletto sindaco il candidato che ha ottenuto il maggiore numero di voti validi. Alla lista o alle liste che hanno appoggiato il candidato sindaco eletto sono attribuiti i 2/3 dei seggi. I restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente tra le altre liste. In caso di parità di voti validi tra due candidati, si andrà al ballottaggio, e risulterà eletto sindaco chi tra i due candidati avrà ottenuto più voti validi. In caso di ulteriore parità, la scelta cadrà sul candidato più anziano di età. In Sicilia, dove hanno diritto al voto 1.347.614 elettori in 128 comuni, le partite più importanti, i cui risultati avranno dei riflessi anche a livello nazionale, si giocano a Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani, quattro dei 15 comuni con più di 15mila abitanti.
A Catania, che vede Piero Mattei, commissario straordinario sulla poltrona più alta di Palazzo degli Elefanti, il centrodestra ha chiuso la campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco Enrico Tarantino con tutti i big della coalizione, la premier Giorgia Meloni, e i due vice premier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Per il centrosinistra in lizza c’è Maurizio Caserta (Pd, M5s, Verdi-Sinistra, e tre liste civiche), che ha avuto il sostegno, in presenza, del presidente del M5s Giuseppe Conte. Tra gli aspiranti sindaci ci sono anche Vincenzo Drago (Socialismo democratico Psdi), Giuseppe Libera (Movimento popolare catanese), Gabriele Savoca (Sud chiama Nord e De Luca per Catania), Giuseppe Giuffrida (Catania risorse) e Lanfranco Zappalà (Lanfranco Zappalà). A Ragusa il sindaco uscente Giuseppe Cassì, sostenuto da cinque liste civiche tenta il bis, ma si deve guardare dal candidato del centrodestra, Giovanni Cultrera, da quello del Partito Democratico, Riccardo Schininà, e da Sergio Firrincieli, espressione del M5s,
A Siracusa sul nastro di partenza per la corsa verso Palazzo Vermexio ci sono otto candidati a partire dal sindaco uscente, Francesco Italia, sostenuto da quattro liste civiche. Il centrodestra punta su Ferdinando Messina, mentre Renata Giunta è riuscita a mettere d’accordo Pd, Verdi e sinistra, M5s e una lista civica. A completare l’elenco ci sono l’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, Michele Mangiafico, Roberto Trigilio, Abdelaaziz Mouddih, detto ‘Aziz’, Edy Bandiera, tutti sostenuti da diverse liste civiche. Anche a Trapani, il sindaco uscente, Giacomo Tranchida, punta alla conferma, grazie al sostegno di una larga coalizione composta da dieci liste civiche e dal Pd, che però non usa il proprio simbolo. Il centrodestra scommette su Maurizio Miceli, mentre il M5s concentra la sua attenzione su Francesco Brillante, appoggiato anche da altre liste civiche. Chiude il quartetto in lizza, Anna Garuccio, candidata di un’altra lista civica.
In Sardegna, sono 139.045 gli elettori che dovranno rinnovare i sindaci e i consigli comunali in 39 città. Solo due di queste superano i 15mila abitanti: Assemini (Cagliari) e Iglesias (Sud Sardegna).
Ad Assemini, guidata da poco meno di un anno dal commissario Bruno Canargiu, dopo le dimissioni della sindaca Sabrina Licheri (M5s), FdI, FI e Lega schierano Niside Muscas, mentre Pd, M5s, Verdi, Psi e una lista civica sostengono Diego Corrias. C’è poi Mario Puddu, appoggiato da una coalizione eterogenea composta da Italia Viva, Udc, Riformatori e tre liste civiche.
A Iglesias il sindaco uscente, Mauro Usai, è sostenuto dal centrosinistra e da diverse liste civiche, alla ricerca di una conferma per altri cinque anni. Il centrodestra non ha trovato la quadra e così da una parte Fratelli d’Italia propone Luigi Biggio, consigliere comunale uscente, dall’altra FI e Lega, senza i propri simboli, e con quattro liste civiche, appoggiano Giuseppe Pes.
Autonomia, Pias (Sardegna): massima attenzione verso nostra specialitàRoma, 19 mag. (askanews) – “Ancora una volta il ministro Calderoli ha dimostrato grande attenzione verso la Sardegna e la sua specialità. L’incontro di questa mattina in Consiglio regionale è stato importante per approfondire i temi dell’autonomia differenziata . E’ stato un confronto aperto e leale. Peccato che le opposizioni non ci fossero: per loro è stata una grande occasione persa”. Così il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais al termine dell’incontro di questa mattina che si è svolto nel Transatlantico del Consiglio regionale.
Il Presidente Pais ha consegnato al Ministro Calderoli la PL Nazionale, approvata all’unanimità nell’ultima seduta dell’Assemblea, sulla istituzione della circoscrizione “Sardegna” per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia. L’istituzione del collegio Sardegna separato da quello della Sicilia – ha detto Pais – è un atto di democrazia e di equa rappresentanza dei popoli: “L’incontro di oggi è solo il primo di una lunga serie per costruire tutti insieme la strada che dobbiamo percorrere. Le riforme si devono fare però con l’aiuto di tutti anche, e soprattutto, con chi la pensa diversamente. La capacità del confronto sta alla base di un paese democratico. Chi non affronta il dialogo sbaglia sempre ed oggi se ne è avuta una dimostrazione”.
Il Presidente Pais ha ringraziato il Ministro Calderoli, i capigruppo di maggioranza, tutti i consiglieri regionali intervenuti e ha sottolineato l’importanza del confronto di oggi voluto fortemente dalla Conferenza dei Capigruppo con voto unanime. Il Ministro Calderoli ha anche visitato l’aula consiliare e ha salutato gli studenti di alcuni istituti in visita al Palazzo.
Regioni, prossima conferenza Arlem a ottobre in SardegnaRoma, 25 apr. (askanews) – La prossima conferenza plenaria dell’Arlem, l’Assemblea regionale euromediterranea, sarà organizzata in autunno in Sardegna. Questa mattina è stata infatti accolta, all’unanimità, la candidatura presentata dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais, intervenuto a Rabat durante i lavori della 9a Conferenza della Commissione per lo Sviluppo sostenibile territoriale dell’Arlem.
Dopo oltre 10 anni la sede della prossima Conferenza sarà dunque ospitata in Italia e per la prima volta in Sardegna. “Si tratta – ha spiegato Pais in una nota – di un grande evento di carattere internazionale che coinvolge oltre 40 Stati tra cui Egitto, Turchia, Algeria, Marocco, Siria, Tunisia, Israele, Giordania, Libano, Palestina. Per la Sardegna è una grande occasione per intrecciare sempre di più relazioni economiche e politiche tra i Paesi del Mediterraneo ma anche, in questo particolare momento storico, per contruire ponti tra popoli e rafforzare la pace”.
“La presenza dei rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo e dell’Unione europea sarà anche l’occasione del rafforzamento di una maggiore coscienza, finora insufficiente, dell’Europa verso i problemi legati alla condizione insulare”, ha aggiunto Pais.