Veneto, Zaia: ottimi rapporti con Meloni, nessuna tensioneVenezia, 30 lug. (askanews) – “Ottimi i miei rapporti con il presidente del Consiglio”. Lo ha ribadito il presidente del Veneto, Luca Zaia, interpellato dai giornalisti sulla sostituzione dell’ex assessore di Fdi Elena Donazzan, eletta parlamentare europea. “Non c’è nessun problema di difficoltà, di attriti, di tensioni. La nomina sarà fatta assolutamente in serenità e direi che sarà anche di qualità. Verrà fatta prima del 15 agosto. Stiamo parlando di una vacatio di neppure un mese”.
Autonomia, Zaia: l’Italia spaccata è figlia del centralismoRoma, 29 lug. (askanews) – “L’autonomia differenziata è una grande opportunità contro il centralismo. Il presidente Giorgio Napolitano a suo tempo disse che si trattava di una vera assunzione di responsabilità”. Lo ricorda il presidente della Regione Veneto Luca Zaia in una intervista alla Stampa.
Sul fatto che ora che è diventata legge emergano malumori anche all’interno della maggioranza, con Forza Italia che frena e il governatore della Calabria Roberto Occhiuto che chiede una moratoria, Zaia risponde così: “Questo provvedimento non è un oltraggio alla Costituzione repubblicana o a una parte dei cittadini italiani. Oggi le immagini che ci restituiscono il nostro Paese sono quelle di un’Italia spaccata in due. E questo è figlio del centralismo che ci ha accompagnato per 76 anni. Domando: se in 76 anni i problemi che ha l’Italia non sono stati risolti è bene continuare così, o si deve cambiare? A mio avviso – sottolinea il presidente del Veneto – chi è contro l’autonomia differenziata è contro la nostra Carta. E chi non vuole cambiare è perché vuol restare in questa situazione. Un contesto nel quale chi nasce in un certo luogo sa già il futuro che lo aspetta. Ecco, questa è una ragione per cambiare. E la conquista dei Lep è la dimostrazione che le cose si possono fare e che grazie al nuovo meccanismo possiamo battere le disuguaglianze. L’alternativa è il mantenimento dello status quo. Noi siamo per un’equa divisione del benessere, non del malessere. L’autonomia è un processo di decentramento e non un assalto alla diligenza. La storia dirà chi avrà avuto ragione. Se non si farà adesso saremo costretti dalle necessità”. Sul punto Zaia non teme alcuna crisi di governo. “Secondo me su questo il governo non cade proprio. Si tratta di un progetto fatto alla luce del sole da sempre nel programma di governo del centrodestra. Il referendum invece va rispettato perché è un istituto democratico. Dopodiché il vero spacca Italia sarà proprio il referendum”.
Maltempo, Zorzi-Favero (Pd): crisi climatica sempre più evidenteRoma, 12 lug. (askanews) – “Ancora una volta la Marca Trevigiana colpita dal maltempo. Con precipitazioni fuori dalla norma, trombe d’aria, danni specie a Vittorio Veneto, Villorba, la zona del Montello. Necessario mettere in atto una grande opera di cura ambientale del nostro territorio e cioè un vero piano di ‘resilienza e mitigazione’ nella nostra regione, come prevede anche la Strategia nazionale al cambiamento climatico”. Lo dichiarano Giovanni Zorzi e Matteo Favero, segretario del Pd provinciale di Treviso e il responsabile Ambiente regionale.
“Consumare territorio, impermeabilizzandolo con nuovo asfalto e cemento – sottolineano – produce solo effetti catastrofici. Non si vuole l’immobilismo ma un insieme di interventi strutturali e non strutturali che vanno dalle opere di ingegneria per il consolidamento dei pendii instabili e degli argini con la difesa dalle alluvioni, alle reti di monitoraggio strumentale e di allerta, così come progetti di rigenerazione urbana a impatto zero su nuovo terreno. Queste opere innovative aiutano a mettere in sicurezza i nostri paesi, creano lavoro – per la maggior parte a piccole e medie imprese locali – riducono il pericolo e i costi per la comunità, tutelando quanto è rimasto del paesaggio tradizionale veneto. Da ultimo – concludono Zorzi e Favero – il nostro plauso va agli amministratori locali e ai Vigili del Fuoco per gli interventi in emergenza”.
Autonomia, Zaia: disponibili a rendere pubblici i nostri dossierVenezia, 1 lug. (askanews) – “I Lep per legge devono essere definiti entro 24 mesi e così sarà, da quel momento in poi avremo modo di trattare anche sulle altre 14 materie”. Lo ha affermato il presidente leghista del Veneto, Luca Zaia parlando dell’autonomia differenziata a margine di un punto stampa a Venezia.
“L’autonomia del Veneto realizzata – ha proseguito – la immagino come molto efficiente, tranquilla e che sopratutto migliora la vita dei cittadini. Ad esempio i passaporti negli uffici postati è già una bella idea. Noi siamo disponibili a mettere a disposizione di tutti i nostri dossier, e renderli pubblici se il governo ci autorizza.
Diritti, Zaia: sui temi etici serve una svolta liberaleRoma, 27 giu. (askanews) – “Marina Berlusconi ha fatto una giusta osservazione. Noi del centrodestra abbiamo una sfida che è quella di non rinnegare assolutamente le nostre origini, ma di essere liberali fino in fondo. Non può essere prerogativa della sola sinistra la trattazione dei temi etici. Conosco molti nostri elettori che la pensano in maniera molto libera su aborto o fine vita”. Il presidente del Veneto Luca Zaia condivide le posizioni della figlia maggiore di Silvio Berlusconi che ieri ha “bacchettato” la sua parte politica sostenendo che su fine vita, aborto e diritti Lgbtqia+ si sente più vicina alla sinistra.
In un’intervista a La Stampa il presidente del Veneto parla anche dell’autonomia differenziata dopo la firma del capo dello Stato ieri perchè vuole “ringraziare il presidente Mattarella che ancora una volta, da garante della Costituzione, nel promulgare la legge dà un’opportunità all’intero Paese di investire su nuovo corso fatto di efficienza e responsabilità”. La imbarazza quello che dice e scrive il generale Roberto Vannacci, neo-eletto della Le- ga al Parlamento Ue? “Innanzitutto Vannacci è un indipendente e quindi esprime una posizione indipendente. Dopodiché il mio partito nasce con una matrice identitaria, popolare e liberale. Non dobbiamo decidere noi se una donna può o non può abortire, e non dobbiamo essere noi a impedire la gestione del fine vita a un malato terminale”.
Sul fine vita in Veneto c’è stato un voto del consiglio. Però la legge regionale non è passata: “Finiamola con questa farsa di voler far credere che il fine vita in Italia non esiste. Non è così – osserva Zaia -: un cittadino può chiedere all’azienda sanitaria locale di poter gestire la parte finale della sua vita secondo i quattro requisiti previsti dalla Corte Costituzionale. Ma il vero tema è che non sono previsti né il tempo obbligatorio di risposta da parte dell’azienda sanitaria né la gestione pubblica della somministrazione dei farmaci. È come mettere la testa sotto la sabbia”. La preoccupa il doppio passaggio parlamentare su ogni singola materia? “Sarà un bel banco di prova per tutti. Perché, se dare una competenza a una Regione e le relative risorse per gestirla, deve trasformarsi in un Vietnam, allora questo Paese non è maturo per il federalismo. L’autonomia o la fai per scelta o la fai per necessità. Il centralismo ha prodotto danni inimmaginabili, a cominciare da 3.000 miliardi di debito pubblico”, ricorda e poi a proposito del “premierato” a chi gli chiede se ci sia stato uno scambio all’interno della maggioranza risponde: “Il premierato è da sostenere senza se e senza ma, a prescindere dall’autonomia. Non capisco per quale motivo i cittadini non possono essere protagonisti nella scelta del loro presidente del Consiglio. L’elezione diretta di sindaci e presidenti di Regione ha dimostrato stabilità, efficienza e partecipazione. Non possiamo lamentarci del fatto che non c’è affluenza alle urne e poi togliere ai citta dini la possibilità di decidere”.
Sulla ipotesi, avanzata dal Presidente del Senato, Ignazio La Russa, di abolire il ballottaggio alle elezioni comunali Zaia dice: “A livello regionale funziona. Però, oggettivamente, la partita dei Comuni è diversa. Bisogna discuterne”. Infine sui risultati elettotari della Lega: Ho visto momenti migliori, ma ne ho vissuti anche tanti di peggiori. Questo risultato lo voglio vedere più come un punto di partenza che come un punto di arrivo. E comunque, ripeto, è sui territori che viene fuori l’anima della Lega di governo”.
Infine sul prossimo candidato alla regione Veneto Zaia risponde: “C’è chi può permettersi di parlare anni prima di elezioni e chi, come il sottoscritto, ha il dovere di governare la Re- gioneper altri sedici mesi. Dopodiché cercheremo di capire setutta la partita al terzo mandato è chiusa oppure no. In ogni caso non si decidono certo adesso né il nome né il partito di riferimento di chi verrà candidato”.
Autonomia, Zaia: ringrazio Calderoli, Meloni e SalviniRoma, 19 giu. (askanews) – “Ringrazio il ministro Calderoli per il grande lavoro che ha fatto, tutta la maggioranza che ha votato e ha sostenuto anche nel dibattito, a volte duro, spigoloso, ruvido il progetto dell’Autonomia, e la presidente del consiglio Meloni. Ovviamente la Lega con Matteo Salvini perché se non ci avessimo creduto noi fin dall’inizio questa riforma, che è una riforma epocale, non ci sarebbe”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in conferenza stampa a Roma nella sede della Regione.
Europee, Zaia: non perdo due anni per pensare a mia successioneVenezia, 10 giu. (askanews) – “Troverei stucchevole che un presidente di Regione perdesse due anni di tempo di amministrazione parlando della sua successione. Fra un anno e mezzo, due anni quando si andrà al voto ci saranno gli aspiranti e le aspiranti candidate che decideranno come fare”. A dirlo è il presidente del Veneto, Luca Zaia, commentando il risultato delle Europee a margine del punto stampa a Venezia.
Rispetto a una possibile candidatura di Elena Donazzan (FdI) alla presidenza del Veneto, Zaia richiama alla prudenza: “Tutti i maggiorenni posso aspirare a candidarti al governo della Regione, tra due anni vedremo quale sarà la situazione e i pesi dei partiti, quale decisione verrà presa per il Veneto, parlare due anni prima di queste cose lo trovo assurdo”.
Europee, Tosi (FI): voto decisivo per chi governerà VenetoTreviso, 3 giu. (askanews) – “Questo voto alle Europee è decisivo anche per chi governerà la Regione Veneto, non essendoci come ha ammesso anche Salvini, il terzo mandato perché non ci sarà, e quindi la partita è fra Forza Italia e FdI, perché la Lega esprime già il governatore del Fvg, del Trentino e della Lombardia, quando era al 40%”. A dirlo Flavio Tosi, candidato di Forza Italia alle elezioni europee, a margine di un incontro elettorale a Conegliano (Treviso).
“Oggi coi rapporti di forza completamente cambiati – ha proseguito – è chiaro che la partita in Veneto sta tra Forza Italia e FdI, e quindi su quello che ciascuno di questi fa nelle regioni alle elezioni europee, contiamo su un risultato importante di Forza Italia e potremo porre con forza una nostra candidatura”, ha concluso.
Maltempo, Zaia: vero disastro in funzione 6 bacini di laminazioneVenezia, 16 mag. (askanews) – “E’ un autentico disastro mai abbiamo messo in funzione tutti i bacini di laminazione, 5 in provincia di Vicenza e uno in provincia di Verona danno la dimostrazione dell’intensità della pioggia. In poche ore è caduta tanta acqua, abbiamo raggiunto una punta di 229 millimetri, se non avessimo avuto i bacini oggi avremmo i gommoni in giro per Vicenza invece che le auto”.
Così il presidente del Veneto, Luca Zaia dalla sede della Protezione Civile di Marghera dove ha fatto un punto stampa per l’emergenza maltempo in Veneto.
Veneto, FdI insiste: prossimo presidente spetta a noiMilano, 14 mag. (askanews) – “Non siamo affatto sicuri, onestamente, che il Veneto nel 2025 spetterà alla Lega”. Con queste parole Raffaele Speranzon, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia al Senato e parlamentare veneto, intervistato da Affaritaliani.it, risponde alle parole di Matteo Salvini che ha affermato che la Lega ha almeno dieci nomi per sostituire Luca Zaia (visto che il terzo mandato ormai è un capitolo chiuso). “Le elezioni europee saranno un altro tassello importante per capire forze, pesi e contrappesi anche in regione Veneto. Salvini e Tajani parlano di candidati alle Regionali prima delle elezioni di giugno per caricare il proprio elettorato, ma saranno le Europee a determinare la griglia di partenza di chi dovrà intestarsi la guida della regione nel 2025”.
“Fratelli d’Italia – spiega Speranzon – non solo alle Politiche è stato il primo partito in Veneto ma ha più che doppiato il secondo della coalizione di Centrodestra, la Lega, e il Veneto è stata la regione dove abbiamo preso la percentuale più alta in tutta Italia. La nostra classe dirigente orgogliosa di questi risultati si aspetta di guidare il Veneto. E, quindi, se le Europee confermeranno questi numeri e se la democrazia ha un senso, la presidenza del Veneto nel 2025 spetterà a Fratelli d’Italia. Sono i numeri che parlano, d’altronde il presidente del Consiglio è Giorgia Meloni e non Salvini o Tajani. Quando si entrerà nel vivo delle decisioni e non solo nel campo delle ipotesi vedremo chi, nel nostro partito, potrà essere candidato”. Lei è a disposizione? “Io sono sempre a disposizione del mio partito ed al servizio della mia comunità. Sono però tanti i nostri dirigenti che potrebbero certamente assumere la responsabilità di guidare il Veneto. Salvini parla di dieci nomi per la Lega? Io sono più contenuto: abbiamo almeno una mezza dozzina pronta a fare il Governatore”, conclude Speranzon.